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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 20 dicembre 2017

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 20 dicembre 2017.

  Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Alli, Amendola, Amici, Artini, Baldelli, Baretta, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonafede, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Braga, Brambilla, Bressa, Brunetta, Caparini, Capelli, Capezzone, Casero, Castiglione, Catania, Causin, Cenni, Antimo Cesaro, Chiarelli, Cicchitto, Cirielli, Covello, D'Alia, Dal Moro, Dambruoso, Damiano, De Menech, De Micheli, Del Basso De Caro, Dell'Aringa, Dellai, Di Gioia, Epifani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Ferrara, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Galati, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, Lorenzo Guerini, Guerra, La Russa, Laforgia, Lauricella, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Marcon, Mazziotti Di Celso, Giorgia Meloni, Meta, Migliore, Orfini, Orlando, Paglia, Pannarale, Piepoli, Pisicchio, Portas, Ravetto, Realacci, Francesco Saverio Romano, Rosato, Rughetti, Ruocco, Sani, Sandra Savino, Scalfarotto, Scanu, Schullian, Sereni, Sibilia, Sottanelli, Speranza, Tabacci, Tancredi, Taranto, Tofalo, Valeria Valente, Vazio, Velo, Vignali, Villarosa, Villecco Calipari, Enrico Zanetti, Zoggia.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 13 dicembre 2017 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   ELVIRA SAVINO: «Conferimento del titolo di “città già capitale d'Italia” alla città di Brindisi» (4780);
   MARZANO ed altri: «Modifica all'articolo 609-septies del codice penale, concernente l'estensione del termine per la presentazione della querela per i reati di violenza sessuale e di atti sessuali con minorenne» (4781).

  In data 14 dicembre 2017 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   FERRARESI ed altri: «Modifiche al codice penale, concernenti l'aggravamento delle pene per i reati di violenza sessuale, e delega al Governo in materia di formazione del personale sanitario e delle Forze di polizia» (4783);
   BORGHESE e MERLO: «Delega al Governo per il potenziamento dei corsi di lingua e cultura italiane presso gli istituti italiani di cultura all'estero» (4784);
   NARDI: «Disposizioni per incentivare il reimpiego degli scarti di lavorazione dei materiali lapidei» (4785).

  In data 15 dicembre 2017 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
   ZOLEZZI: «Modifiche al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, in materia di accesso alle informazioni ambientali detenute dalle imprese» (4786).

  In data 18 dicembre 2017 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   BRUNO BOSSIO: «Modifica dell'articolo 143 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di scioglimento dei consigli comunali, provinciali e delle città metropolitane conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare» (4787);
   GELMINI: «Disposizioni per la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore» (4788);
   BENEDETTI: «Disciplina della pianificazione, della realizzazione e del funzionamento degli impianti di cremazione» (4789);
   FREGOLENT: «Disposizioni per la sicurezza degli impianti a fune» (4790);
   QUINTARELLI: «Disposizioni per la tutela dell'identità degli utilizzatori della rete internet e delega al Governo per la disciplina della fornitura e dell'impiego di identità digitali protette» (4791);
   QUINTARELLI: «Delega al Governo per la tutela della concorrenza nel settore informatico e il contrasto delle pratiche di innovazione predatoria» (4792);
   QUINTARELLI: «Delega al Governo per la disciplina e la promozione dello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale» (4793);
   QUINTARELLI: «Disposizioni per lo sviluppo, la concorrenza e la tutela dei cittadini e dei consumatori nell'economia immateriale» (4794).

  In data 19 dicembre 2017 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   MANTERO ed altri: «Disposizioni concernenti i rapporti contrattuali tra le imprese emittenti buoni pasto e gli esercizi convenzionati per la loro utilizzazione» (4795);
   FERRARESI ed altri: «Modifiche al codice di procedura penale in materia di intercettazioni telefoniche e di disciplina delle videoriprese» (4796).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di proposte di legge d'iniziativa regionale.

  In data 13 dicembre 2017 è stata presentata alla Presidenza, ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione, la seguente proposta di legge:
   PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA: «Integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale)» (4782).

  Sarà stampata e distribuita.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Norme per l'attuazione della separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura» (4723) Parere delle Commissioni II e VII;
  ELVIRA SAVINO: «Conferimento del titolo di “città già capitale d'Italia” alla città di Brindisi» (4780).

   V Commissione (Bilancio):
  ALBANELLA ed altri: «Disposizioni per il calcolo della popolazione residente ai fini della determinazione della dotazione organica di personale in relazione alla classe demografica dei comuni» (3865) Parere delle Commissioni I, III e XI.

   VI Commissione (Finanze):
  PREZIOSI: «Modifiche al testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e altre disposizioni per il riordino delle misure di sostegno per il mantenimento dei familiari a carico, mediante l'istituzione della dote fiscale per il nucleo familiare» (3920) Parere delle Commissioni I, III, V, XI e XII;
  MANFREDI ed altri: «Concessione di un credito d'imposta e altre agevolazioni fiscali per la bonifica dell'amianto negli immobili residenziali o destinati ad attività produttive, negli edifici scolastici e delle università e nelle aziende ospedaliere, in attuazione della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un'esposizione all'amianto durante il lavoro» (4726) Parere delle Commissioni I, V, VIII, X, XI, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   VII Commissione (Cultura):
  MURA: «Istituzione dell'insegnamento dell'educazione civica nella scuola primaria e secondaria» (3418) Parere delle Commissioni I, V, XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  D'AGOSTINO: «Modifica dell'articolo 1, comma 979, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, in materia di estensione dell'utilizzo della Carta elettronica per l'acquisto di beni e servizi culturali al pagamento di viaggi di istruzione» (4753) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e VIII;
  GRECO: «Interventi a sostegno del settore scolastico» (4758) Parere delle Commissioni I, V, XI, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  VENTRICELLI ed altri: «Norme per la promozione delle università della terza età» (4761) Parere delle Commissioni I, V, XI, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   VIII Commissione (Ambiente):
  DI LELLO ed altri: «Modifiche al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e altre disposizioni per contrastare l'abusivismo edilizio» (4774) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XII Commissione (Affari sociali):
  LENZI: «Delega al Governo per l'incremento dei benefici a sostegno delle persone con figli a carico nonché per il riordino delle relative disposizioni legislative» (3859) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale) e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  D'OTTAVIO ed altri: «Disposizioni per l'inserimento di adulti affetti da disturbi psichici o fisici presso famiglie di volontari» (4757) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, XI, XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali e IV (Difesa):
  MOLTENI ed altri: «Disposizioni concernenti la tutela assicurativa e previdenziale del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo della Guardia di finanza e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco» (4237) Parere delle Commissioni II, V, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale), XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   Commissioni riunite XI (Lavoro) e XII (Affari sociali):
  PREZIOSI: «Deleghe al Governo per l'incremento dei benefici a sostegno delle persone con figli a carico e per il riordino delle relative disposizioni legislative, nonché per l'adozione di disposizioni per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro» (3866) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dall'Ufficio parlamentare di bilancio.

  Il Presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio, con lettera in data 13 dicembre 2017, ha trasmesso copia del Rapporto sulla politica di bilancio 2018.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Presidente del Senato.

  Il Presidente del Senato, con lettere in data 13 dicembre 2017, ha comunicato che sono state approvate, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento del Senato, le seguenti risoluzioni:
   risoluzione della 8a Commissione (Lavori pubblici) del Senato sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario (rifusione) (COM(2017) 548) (atto Senato Doc. XVIII, n. 225), che è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   risoluzione della 7a Commissione (Istruzione) del Senato sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'importazione di beni culturali (COM(2017) 375 final) (atto Senato Doc. XVIII, n. 226), che è trasmessa alla VII Commissione (Cultura).

Trasmissione dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

  La Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, con lettere in data 14 dicembre 2017 ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lett. o), della legge 19 luglio 2013, n. 87:
   la «Relazione su mafie, migranti e tratta di esseri umani, nuove forme di schiavitù» approvata il 14 dicembre dalla Commissione medesima (Doc. XXIII, n. 30);
   la «Relazione su mafia e calcio» approvata il 14 dicembre dalla Commissione medesima (Doc. XXIII, n. 31).

  Tali documenti saranno stampati e distribuiti.

Trasmissione dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo.

  Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo, con lettera in data 19 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 5, della deliberazione istitutiva, la «Relazione conclusiva sull'attività della Commissione».

  Il predetto documento sarà stampato e distribuito (doc. XXII-bis, n. 20).

Trasmissione dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.

  La Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, con lettera in data 20 dicembre 2017, ha inviato – ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 7 gennaio 2014, n. 1 – la relazione sul ciclo dei rifiuti di Roma Capitale e fenomeni illeciti nel territorio del Lazio.
  Il predetto documento sarà stampato e distribuito (Doc. XXIII, n. 32).

Trasmissione dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate.

  Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate, con lettera in data 20 dicembre 2017, ha trasmesso la relazione sul sistema di protezione e di accoglienza dei richiedenti asilo, approvata nella seduta del 20 dicembre 2017 (Doc. XXII-bis n. 21).

  Il predetto documento sarà stampato e distribuito.

Trasmissioni dalla Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.

  Il Presidente della Commissione parlamentare di controllo sulle Attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, con lettera in data odierna, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 143, comma 1, del Regolamento della Camera la «Relazione sui bilanci consuntivi 2011-2012-2013-2014-2015, bilanci preventivi 2011-2012-2013-2014-2015, e bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2014 dell'Ente Nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio (ENASARCO)», approvata nella seduta del 20 dicembre 2017 dalla Commissione medesima (Doc. XVI-bis, n. 27).

  Tale documento sarà stampato e distribuito.

Annunzio della pendenza di un procedimento penale ai fini di una deliberazione in materia d'insindacabilità.

  In data 15 dicembre 2017 – ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della legge n. 140 del 2003 – dal tribunale di Torino, Sesta Sezione penale, è pervenuta, unitamente alla comunicazione che il procedimento è stato sospeso, copia degli atti relativi ad un procedimento penale (il n. 29341/2012 RGNR – n. 3656/2017 RG TRIB) nei confronti di Stefano Esposito, deputato all'epoca dei fatti, affinché la Camera deliberi se i fatti per i quali si procede concernano o meno opinioni espresse o voti dati da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione.

  Tali atti sono stati assegnati alla competente Giunta per le autorizzazioni. Copia dell'ordinanza di trasmissione da parte del tribunale di Torino sarà stampata e distribuita (Doc. IV-ter, n. 19).

Annunzio di sentenze della Corte costituzionale.

  La Corte costituzionale ha depositato in cancelleria le seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:
  sentenza n. 262 del 26 settembre-13 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 918),
    con la quale:
     dichiara che spettava al Senato della Repubblica e al Presidente della Repubblica approvare gli atti impugnati con le ordinanze di cui in epigrafe, nelle parti in cui riservano ad organi di autodichia la decisione delle controversie di lavoro instaurate dai propri dipendenti:
    alla I Commissione (Affari costituzionali);

  sentenza n. 263 del 24 ottobre-13 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 919),
   con la quale:
     dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 309, comma 8, e 127, comma 6, del codice di procedura penale, sollevate, in riferimento agli articoli 3, 111, primo comma, e 117, primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione all'articolo 6, paragrafo 1, della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, ratificata e resa esecutiva con legge 4 agosto 1955, n. 848, dal Tribunale ordinario di Lecce:
    alla II Commissione (Giustizia);

  sentenza n. 264 dell'8 novembre-13 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 920),
   con la quale:
     dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 88, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi), sollevata dalla Commissione tributaria regionale di Venezia, in riferimento agli articoli 3 e 53, primo comma, della Costituzione:
    alla VI Commissione (Finanze);

  sentenza n. 265 del 22 novembre-13 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 921),
    con la quale:
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 157, sesto comma, del codice penale, come sostituito dall'articolo 6 della legge 5 dicembre 2005, n. 251 (Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi, di usura e di prescrizione), sollevate, in riferimento all'articolo 3 della Costituzione, dalla Corte di cassazione, dal Tribunale ordinario di Velletri, dal Tribunale ordinario di Torino e dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale ordinario di Larino:
    alla II Commissione (Giustizia);

  sentenza n. 269 del 7 novembre-14 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 924),
    con la quale:
     dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 10, commi 7-ter e 7-quater, della legge 10 ottobre 1990, n. 287 (Norme per la tutela della concorrenza e del mercato), aggiunti dall'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, sollevate, in riferimento agli articoli 3 e 53, primo e secondo comma, della Costituzione, dalla Commissione tributaria provinciale di Roma con l'ordinanza del 2 maggio 2016 (r.o. n. 208 del 2016);
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 10, commi 7-ter e 7-quater, della legge n. 287 del 1990, aggiunti dall'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge n. 1 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2012, sollevate, in riferimento agli articoli 3, 23 e 53, primo e secondo comma, della Costituzione, dalla Commissione tributaria provinciale di Roma con l'ordinanza del 25 ottobre 2016 (r.o. n. 51 del 2017):
    alla X Commissione (Attività produttive);

  sentenza n. 270 del 5-14 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 925),
    con la quale:
     dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 7 del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193 (Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili), convertito, con modificazioni, dalla legge 1o dicembre 2016, n. 225, e degli articoli 1, commi da 633 a 636, e 2 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019), promossa dalla Provincia autonoma di Trento, in riferimento all'articolo 82 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 (Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige);
    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 7 del decreto-legge n. 193 del 2016, come convertito, e degli articoli 1, commi da 633 a 636, e 2 della legge n. 232 del 2016, promossa dalla Provincia autonoma di Bolzano, in riferimento all'articolo 82 del decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972, con la memoria depositata il 13 novembre 2017;
    dichiara non fondate, nei sensi di cui in motivazione, le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 7 del decreto-legge n. 193 del 2016, come convertito, e degli articoli 1, commi da 633 a 636, e 2 della legge n. 232 del 2016, promosse dalla Provincia autonoma di Trento, in riferimento agli articoli 75, 75-bis, 79, 80, 103, 104 e 107 del decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972, agli articoli 5 e 6 del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 268 (Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige in materia di finanza regionale e provinciale) ed al principio di leale collaborazione, in relazione all'articolo 120 della Costituzione;
    dichiara non fondate, nei sensi di cui in motivazione, le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 7 del decreto-legge n. 193 del 2016, come convertito, e degli articoli 1, commi da 633 a 636, e 2 della legge n. 232 del 2016, promosse dalla Provincia autonoma di Bolzano, in riferimento agli articoli 75, 75-bis, 79, 103, 104 e 107 del decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972, al decreto legislativo n. 268 del 1992 ed al principio di leale collaborazione, in relazione all'articolo 120 della Costituzione:
    alla VI Commissione (Finanze);

  sentenza n. 271 del 6-14 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 926),
    con la quale:
     dichiara non fondata, nei sensi di cui in motivazione, la questione di legittimità costituzionale degli articoli 2877, secondo comma, e 2884 del codice civile, sollevata, in riferimento agli articoli 3 e 24 della Costituzione, dal giudice monocratico del Tribunale ordinario di Padova:
    alla II Commissione (Giustizia);

  sentenza n. 272 del 22 novembre-18 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 927),
    con la quale:
     dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 263 del codice civile, sollevata dalla Corte d'appello di Milano, in riferimento agli articoli 2, 3, 30, 31 e 117, primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione all'articolo 8 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950, ratificata e resa esecutiva con la legge 4 agosto 1955, n. 848:
   alla II Commissione (Giustizia).

  La Corte costituzionale ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):
  sentenza n. 260 del 25 ottobre-13 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 916),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, commi 1, 2 e 3, della legge della regione Puglia 2 ottobre 2015, n. 28 (Autorizzazione al prelievo in deroga dello sturnus vulgaris):
   alla XIII Commissione (Agricoltura);

  sentenza n. 261 dell'8 novembre-13 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 917),
   con la quale:
     dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219 (Attuazione della delega di cui all'articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura), nella parte in cui stabilisce che il decreto del Ministro dello sviluppo economico dallo stesso previsto deve essere adottato «sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano», anziché previa intesa con detta Conferenza;
    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'intero testo del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento all'articolo 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, dalla regione Lombardia;
    dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'intero testo del decreto legislativo n. 219 del 2016 e promosse, in riferimento agli articoli 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, nonché al principio di leale collaborazione, per mancato recepimento delle proposte formulate nel parere reso dalla Conferenza unificata, dalla regione Lombardia;
    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale degli articoli 1, 2, 3 e 4 del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento agli articoli 76, 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, nonché al principio di leale collaborazione di cui agli articoli 5 e 120 della Costituzione, dalla regione Lombardia;
    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale degli articoli 1, comma 1, lettera b), numero 2, punto g), 1, comma 1, lettera r), punto i), e 3, comma 10, del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento agli articoli 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, nonché al principio di leale collaborazione, per mancato recepimento delle proposte formulate nel parere reso dalla Conferenza unificata, dalla regione Lombardia;
    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1, e dell'articolo 3, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento agli articoli 3, 5 e 18 della Costituzione, nonché al principio di ragionevolezza, dalla regione Puglia;
    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, lettera a), numero 3, del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento agli articoli 76 e 77, primo comma, della Costituzione, dalla regione Liguria;
    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento all'articolo 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, dalla regione Lombardia;
    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale degli articoli 3, comma 1, lettera f), e 4 del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento all'articolo 76 della Costituzione, in relazione all'articolo 10, comma 1, lettera g), della legge 7 agosto 2015, n. 124 (Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche), dalla regione Lombardia;
    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 4, comma 6, del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento agli articoli 3, 97 e 117, comma quarto, della Costituzione, nonché ai principi di ragionevolezza e leale collaborazione, dalla regione Puglia;
    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 4, comma 6, del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento all'articolo 117, comma quarto, della Costituzione, dalla regione Toscana;
    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'intero testo del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento all'articolo 76 della Costituzione, in relazione all'articolo 10, comma 1, della legge n. 124 del 2015, dalla regione Puglia;
    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'intero testo del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento agli articoli 76 e 77, primo comma, della Costituzione, dalla regione Toscana;
    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'intero testo del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento agli articolo 76 e 77, primo comma, della Costituzione, nonché al principio di leale collaborazione, dalla regione Toscana;
    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'intero testo del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento al principio di leale collaborazione, dalla regione Liguria;
    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'intero testo del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento al principio di leale collaborazione di cui agli articoli 5 e 120 della Costituzione, dalla regione Lombardia;
    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento all'articolo 76, della Costituzione, in relazione all'articolo 10, comma 1, lettera b), della legge n. 124 del 2015, dalla regione Puglia;
    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, lettera r), numero 1, punto i), del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento agli articoli 3 e 117, terzo e quarto comma, della Costituzione nonché ai principi di ragionevolezza e di leale collaborazione, dalla regione Puglia;
    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, lettera r), numero 1, punto i), del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento agli articoli 117, terzo e quarto comma, e 118 della Costituzione, nonché al principio di leale collaborazione, dalla regione Toscana;
    dichiara non fondata, nei termini di cui in motivazione, la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, lettera r), numero 1, punto a), del decreto legislativo n. 219 del 2016, promossa, in riferimento agli articoli 3 e 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, nonché al principio di ragionevolezza, dalla regione Puglia:
   alla X Commissione (Attività produttive);

  sentenza n. 267 del 5-14 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 922),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, commi da 318 a 321, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2005):
   alla II Commissione (Giustizia);

  sentenza n. 268 del 22 novembre-14 dicembre 2017 (Doc. VII, n. 923),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, della legge 25 febbraio 1992, n. 210 (Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati), nella parte in cui non prevede il diritto all'indennizzo, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla medesima legge, nei confronti di coloro che si siano sottoposti a vaccinazione antinfluenzale:
   alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 12 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria del Consorzio del parco nazionale dello Stelvio, per l'esercizio 2013. Alla determinazione sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 588).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Ministero dell'interno.

  Il Ministero dell'interno, con lettera del 5 dicembre 2017, ha trasmesso una nota relativa all'attuazione data, per la parte di propria competenza, alle mozioni OCCHIUTO ed altri n. 1/01687, MARCHI ed altri n. 1/01705, MELILLA ed altri n. 1/01708, SIMONETTI ed altri n. 1/01709, RAMPELLI ed altri n. 1/01711, TANCREDI e BOSCO n. 1/01712, PAGLIA ed altri n. 1/01713, accolte dal Governo ed approvate dall'Assemblea nella seduta del 28 settembre 2017, concernenti iniziative in ordine ai criteri di ripartizione del Fondo di solidarietà comunale, anche nell'ottica dell'attuazione della riforma del federalismo fiscale.

  La suddetta nota è a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare ed è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) competente per materia.

Trasmissione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera del 7 dicembre 2017, ha trasmesso una nota relativa all'attuazione data all'ordine del giorno CARRESCIA n. 9/2714/1, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 2 maggio 2017, concernente la promozione di iniziative, in ambito internazionale, finalizzate allo sviluppo di sistemi di trasporto aereo di minore impatto sull'ambiente.

  La suddetta nota è a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare ed è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti) competente per materia.

Trasmissione dal Ministro della difesa.

  Il Ministro della difesa, con lettera pervenuta in data 13 dicembre 2017, ha trasmesso copia della nota aggiuntiva allo stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno 2018, prevista dall'articolo 12, comma 1, lettera c), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.

  Questo documento è trasmesso alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissioni dal Ministro dell'economia e delle finanze.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 14 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 13, comma 13, della legge 27 luglio 2000, n. 212, la relazione sull'attività svolta dai Garanti del contribuente nell'anno 2016 (Doc. LII, n. 5).

  Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze).

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 14 dicembre 2017, ha trasmesso l'aggiornamento per gli anni 2010-2015 della relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva, predisposta ai sensi dell'articolo 10-bis.1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio), alla VI Commissione (Finanze) e alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dal Ministro della salute.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 15 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 5, del decreto-legge 18 giugno 1986, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1986, n. 462, la relazione sull'attività di vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia, riferita all'anno 2016 (Doc. LXXVI, n. 5).

  Questa relazione è trasmessa alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dalla Ministra per i rapporti con il Parlamento.

  La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 dicembre 2017, ha trasmesso la relazione predisposta ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della legge 3 novembre 2017, n. 165, in ordine al decreto legislativo recante determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.

  Questa relazione è stata trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

Trasmissione dal Vice Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

  Il Vice Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con lettera in data 7 dicembre 2017, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 6 febbraio 1992, n. 180, concernente la partecipazione dell'Italia alle iniziative di pace e umanitarie in sede internazionale, l'intenzione di concedere un contributo alla Fondazione Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo per la realizzazione del progetto espositivo «Metropolis».

  Questa comunicazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri).

Trasmissioni dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 13 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti relazioni concernenti progetti di atti dell'Unione europea, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
   relazione in merito proposta modificata di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a determinati aspetti dei contratti di vendita di beni, che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva 2009/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 1999/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (COM(2017) 637 final) – alla IX Commissione (Trasporti), alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1073/2009 che fissa norme comuni per l'accesso al mercato internazionale dei servizi di trasporto effettuati con autobus (COM(2017) 647 final) – alla IX Commissione (Trasporti) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 15 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a un quadro applicabile alla libera circolazione dei dati non personali nell'Unione europea (COM(2017) 495 final).

  Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti), alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 13, 14, 15 e 18 dicembre 2017, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Comunicazione sul rafforzamento delle reti energetiche europee (COM(2017) 718 final), che è assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Seguito all'invito a presentare contributi sul quadro di regolamentazione dell'Unione europea in materia di servizi finanziari (COM(2017) 736 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul funzionamento della piattaforma europea per la risoluzione delle controversie online istituita ai sensi del Regolamento (UE) n. 524/2013 relativo alla risoluzione delle controversie online dei consumatori (COM(2017) 744 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite II (Giustizia) e X (Attività produttive);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Nona relazione sullo stato di attuazione e i programmi per l'attuazione (a norma dell'articolo 17) della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane (COM(2017) 749 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea nel Comitato di associazione riunito nella formazione «Commercio», istituito dall'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Moldova, dall'altra, in riferimento all'aggiornamento dell'allegato XXVIII-A (Norme applicabili ai servizi finanziari), dell'allegato XXVIII-B (Norme applicabili ai servizi di telecomunicazione) e dell'allegato XXVIII-D (Norme applicabili al trasporto marittimo internazionale) dell'accordo (COM(2017) 754 final), corredata dal relativo allegato (COM (2017) 754 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Relazione strategica 2017 relativa all'attuazione dei Fondi strutturali e di investimento europei (COM(2017) 755 final), corredata dai relativi allegati (COM(2017) 755 final – Annex 1 to 3), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Proposte di decisione di esecuzione del Consiglio che sottopongono a misure di controllo le nuove sostanze psicoattive N-(4-fluorofenil)-2-metil-N-[1-(2-feniletil)piperidin-4-il]propanammide (4-fluoroisobutirril fentanil) (COM(2017) 756 final), N-(1-ammino-3,3- dimetil-1-ossobutan-2-il)-1-(cicloesilmetil)-1H-indazol-3-carbossiammide (ADB-CHMINACA) (COM(2017) 757 final), N-(1-ammino-3-metil- 1-ossobutan-2-il)-1-(cicloesilmetil)-1H-indazol-3-carbossiammide (AB-CHMINACA) (COM(2017) 758 final), N-fenil-N-[1-(2-feniletil)piperidin-4-il]ossolan-2-carbossiammide (tetraidrofuranilfentanil; THF-F) (COM(2017) 759 final), 1-(4-cianobutil)-N-(2-fenilpropan-2-il)-1H-indazolo-3-carbossiammide (CUMYL-4CN-BINACA) (COM(2017) 764 final), 1-(2-feniletil)-4-[fenil(propanol)amino]piperidin-4-carbossilato di metile (carfentanil) (COM(2017) 765 final) e 2-{[1-(5-fluoropentil)- 1H-indazolo-3-carbonil]ammino} -3,3-dimetillbutanoato di metile (5F-MDMB-PINACA) (COM(2017) 766 final), che sono assegnate in sede primaria alla Commissioni riunite II (Giustizia) e XII (Affari sociali);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attività esterna della BEI nel 2016 con una garanzia a carico del bilancio dell'Unione europea (COM(2017) 767 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Relazione annuale 2016 sull'attuazione del Regolamento (CE) n. 300/2008 che istituisce norme comuni per la sicurezza dell'aviazione civile (COM(2017) 768 final), corredata dai relativi allegati (COM(2017) 768 final – Annexes 1 to 2), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il Regolamento (UE) 2016/1139 per quanto riguarda i tassi di mortalità per pesca e i livelli di salvaguardia per taluni stock di aringa nel Mar Baltico (COM(2017) 774 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sull'applicazione del Regolamento (UE) n. 70/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 gennaio 2012, relativo alla rilevazione statistica dei trasporti di merci su strada (COM(2017) 775 final), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul funzionamento delle disposizioni della direttiva 2010/24/UE del Consiglio, del 16 marzo 2010, sull'assistenza reciproca in materia di recupero dei crediti risultanti da dazi, imposte ed altre misure (COM(2017) 778 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze);
   Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo – Ottava relazione a norma dell'articolo 12 del Regolamento (CEE, Euratom) n. 1553/89 sulle procedure di riscossione e di controllo dell'IVA (COM(2017) 780 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'applicazione della direttiva 2011/16/UE del Consiglio relativa alla cooperazione amministrativa nel settore della fiscalità diretta (COM(2017) 781 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sui progressi nell'attuazione del Regolamento (CE) n. 166/2006 relativo all'istituzione di un registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-PRTR) (COM(2017) 810 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente).

  La Commissione europea, in data 15 e 18 dicembre 2017, ha trasmesso i nuovi testi dei seguenti documenti, già assegnati, rispettivamente in data 27 e 29 novembre e 12 dicembre 2017, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 92/106/CEE relativa alla fissazione di norme comuni per taluni trasporti combinati di merci tra Stati membri (COM(2017) 648 final/2), che sostituisce il documento COM(2017) 648 final, già assegnato in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti), nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
   Comunicazione della Commissione – Documenti programmatici di bilancio 2018: valutazione globale (COM(2017) 800 final/2), che sostituisce il documento COM(2017) 800 final, già assegnato in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio Contributo della Commissione al dibattito tematico dei leader dell'Unione europea sul futuro della dimensione interna ed esterna della politica di migrazione (COM(2017) 820 final/2), che sostituisce il documento (COM(2017) 820) final, già assegnato in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 14 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Nell'ambito di tali documenti, con la comunicazione del 7 dicembre 2017, il Governo ha richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, che sono assegnati in sede primaria alle sottoindicate Commissioni:
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio – Relazione sullo stato di attuazione dell'agenda europea sulla migrazione (COM(2017) 669 final), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Comunicazione della Commissione al Consiglio europeo (articolo 50) sullo stato di avanzamento dei negoziati con il Regno Unito a norma dell'articolo 50 del trattato sull'Unione europea (COM(2017) 784 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e XIV (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo – Orientamenti in merito ad alcuni aspetti della direttiva 2004/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale (COM(2017) 708 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato delle regioni – Potenziare la gestione delle catastrofi da parte dell'Unione europea: rescEU solidarietà e responsabilità (COM(2017) 773 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio – Contributo della Commissione al dibattito tematico dei leader dell'Unione europea sul futuro della dimensione interna ed esterna della politica di migrazione (COM(2017) 820 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio e alla Banca centrale europea – Ulteriori tappe verso il completamento dell'Unione economica e monetaria dell'Europa: tabella di marcia (COM(2017) 821 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio e alla Banca centrale europea – Nuovi strumenti di bilancio per una zona euro stabile nel quadro dell'Unione (COM(2017) 822 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio e alla Banca centrale europea su un Ministro europeo dell'economia e delle finanze (COM(2017) 823 final);
   Proposta di direttiva del Consiglio che stabilisce disposizioni per rafforzare la responsabilità di bilancio e l'orientamento di bilancio a medio termine negli Stati membri (COM(2017) 824 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il Regolamento (UE) 2017/825 per aumentare la dotazione finanziaria del programma di sostegno alle riforme strutturali e adattarne l'obiettivo generale (COM(2017) 825 final);
   Proposta di regolamento del Consiglio sull'istituzione del Fondo monetario europeo (COM(2017) 827 final).

Annunzio di sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 11 dicembre 2017, ha dato comunicazione, ai sensi della legge 9 gennaio 2006, n. 12, delle seguenti sentenze pronunciate dalla Corte europea dei diritti dell'uomo nei confronti dello Stato italiano, divenute definitive nei mesi di novembre e dicembre 2017, che sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia nonché alla III Commissione (Affari esteri):
   sentenze 16 novembre 2017, Conti e Lori n. 17527/05 (Doc. CLXXIV, n. 127), Messana n. 37199/05 (Doc. CLXXIV, n. 128) e Messana n. 30801/06 (Doc. CLXXIV, n. 129), in materia di espropriazione indiretta. Constatano la violazione dell'articolo 1 del Protocollo n. 1 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU), relativo alla protezione della proprietà, poiché l'espropriazione indiretta si pone in contrasto con il principio di legalità, non assicurando un sufficiente grado di certezza giuridica – alla VIII Commissione (Ambiente);
   sentenza 14 settembre 2017, Bozza n. 17739/09, in materia di ragionevole durata del processo. Constata la violazione dell'articolo 6, paragrafo 1, della CEDU, nell'ambito di un ricorso con il quale si chiedeva il riconoscimento della violazione dell'equo processo, in relazione alla fase dell'esecuzione di un decreto adottato ai sensi della cosiddetta «legge Pinto», al quale non era stato dato spontaneo adempimento in un adeguato lasso di tempo (Doc. CLXXIV, n. 130) – alla II Commissione (Giustizia).

Comunicazione dell'avvio di procedure d'infrazione.

  Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche e gli affari europei, con lettera in data 14 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la comunicazione concernente l'avvio, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, della procedura d'infrazione n. 2017/2124, notificata in data 8 dicembre 2017, per violazione del diritto dell'Unione in relazione alla non corretta applicazione della direttiva 2008/106/CE concernente i requisiti minimi di formazione per la gente di mare.

  Questa comunicazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dalla Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti.

  La presidente della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti ha trasmesso, con lettera in data 18 dicembre 2017, ai sensi dell'articolo 4 del regio decreto 2 gennaio 1913, n. 453, la relazione su «La Cassa depositi e prestiti: il ruolo per lo sviluppo infrastrutturale del Paese».

  Tale documento sarà stampato e distribuito (Doc. X, n. 2).

Trasmissione dall'Autorità nazionale anticorruzione.

  Il Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, con lettera in data 14 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 213, comma 3, lettere c) e d), del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, la segnalazione n. 5 del 2017, adottata con delibera n. 1227 del 29 novembre 2017, concernente l'articolo 5, comma 1 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313.

  Questo documento è trasmesso alla II Commissione (Giustizia) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Commissario per la realizzazione del progetto sportivo dei campionati mondiali di sci alpino – Cortina 2021.

  Il Commissario per la realizzazione del progetto sportivo dei campionati mondiali di sci alpino – Cortina 2021, con lettera in data 14 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 61, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, il piano degli interventi per assicurare la realizzazione del progetto sportivo delle finali di coppa del mondo e dei campionati mondiali di sci alpino, che si terranno a Cortina d'Ampezzo, rispettivamente, nel marzo 2020 e nel febbraio 2021.

  Questa documentazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dalla regione Lombardia.

  La regione Lombardia, con lettera in data 5 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 10 della legge 2 maggio 1990, n. 102, la relazione sullo stato di attuazione della medesima legge n. 102 del 1990, recante disposizioni per la ricostruzione e la rinascita della Valtellina e delle adiacenti zone delle province di Bergamo, Brescia e Como, nonché della provincia di Novara, colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche dei mesi di luglio e agosto 1987, riferita all'anno 2016 (Doc. CVIII, n. 5).

  Questa relazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente).

Comunicazione di nomine ministeriali.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 12 dicembre 2017, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, della proroga della nomina della professoressa Sonia Ferrari a commissario straordinario dell'Ente parco nazionale della Sila.

  Questa comunicazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente).

Richieste di pareri parlamentari su atti del Governo.

  La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 14 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, commi 6 e 7, della legge 23 giugno 2014, n. 89, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93, di riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa (486).

  Questa richiesta, in data 15 dicembre 2017, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 13 febbraio 2018.

  Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con lettera in data 13 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale per la definizione della nuova classe dei corsi di laurea magistrale in scienze giuridiche (487).
  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VII Commissione (Cultura), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 9 gennaio 2018.

  La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 18 dicembre 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 25 ottobre 2017, n. 163, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/844 che modifica la direttiva 2009/45/CE relativa alle disposizioni e norme di sicurezza per le navi da passeggeri (488).
  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IX Commissione (Trasporti), nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 29 gennaio 2018. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 9 gennaio 2018.

  La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 18 dicembre 2017, ha trasmesso, ai fini dell'espressione del parere parlamentare definitivo, ai sensi dell'articolo 1, commi 82, 83 e 84, lettere a), b), c), d) ed e), della legge 23 giugno 2017, n. 103, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di intercettazione di conversazioni o comunicazioni (472-bis).

  Questa richiesta, in data 18 dicembre 2017, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla II Commissione (Giustizia) nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 28 dicembre 2017.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative volte a garantire adeguate condizioni abitative ai cittadini alloggiati nelle strutture provvisorie nelle zone colpite dal sisma del Centro Italia – 3-03444

   TERZONI, ZOLEZZI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, MASSIMILIANO BERNINI, AGOSTINELLI, CECCONI, GALLINELLA, CIPRINI e CASTELLI. — Al Ministro per i rapporti con il Parlamento. — Per sapere – premesso che:
   il secondo inverno sta per iniziare nelle zone colpite dal sisma del Centro Italia e le strutture abitative provvisorie consegnate alla popolazione colpita dal sisma, a distanza di oltre un anno dagli eventi, sono meno del 50 per cento;
   la maggior parte delle soluzioni abitative provvisorie nel cratere si trova in zone di alta collina-montagna, nell'entroterra appenninico, dove assai di frequente le temperature scendono nettamente al di sotto dello zero;
   nonostante le condizioni climatiche fortemente avverse, le strutture abitative provvisorie consegnate non hanno caratteristiche adeguate per rispondere alle avversità climatiche, evidenziate già dai primi freddi che hanno colpito il Centro Italia;
   l'inadeguatezza delle strutture abitative è stata evidenziata dal verificarsi di numerosi episodi, tra cui si segnalano i seguenti: si è registrata l'esplosione dei boiler (a causa delle basse temperature) posizionati sui tetti delle strutture abitative provvisorie a Visso e Gualdo di Castelsantangelo; in diverse strutture abitative provvisorie del comune di Arquata del Tronto, inoltre, le forti piogge di queste settimane hanno causato infiltrazioni d'acqua, anche dal soffitto, probabilmente per un errore progettuale sull'inclinazione del tetto, come evidenziato dal sindaco di Visso (http://www.cronachemaceratesi.it);
   in alcuni moduli abitativi provvisori rurali d'emergenza (mapre) di Scai di Amatrice e Collicelle di Cittareale, dove la temperatura è scesa a -8 gradi, si è formato ghiaccio nella parte interna dei vetri e talvolta il freddo ha causato la condensa nella parte interna delle porte, probabilmente a causa dell'inadeguatezza dell'isolamento;
   a Pieve Torina si stanno consegnando le casette in un'area ancora tenuta come un cantiere, senza asfalto e circondata da terra e fango;
   appare del tutto evidente che le strutture abitative provvisorie, la cui realizzazione è stata assegnata nel 2015 al Consorzio nazionale dei servizi di Bologna, sono del tutto inadeguate rispetto alle caratteristiche della zona montana e che sarebbero stati necessari, e lo sono tuttora, interventi immediati per porre rimedio alle principali criticità segnalate;
   è chiara l'inadeguatezza delle strutture abitative provvisorie, sufficienti durante la stagione più mite, ma decisamente non idonee ad ospitare i residenti nei mesi invernali, quando le temperature sono molte rigide –:
   se e quali iniziative il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, al fine di affrontare e risolvere i numerosi problemi evidenziati in premessa, in modo da garantire ai cittadini alloggiati nelle strutture abitative provvisorie condizioni minime di vivibilità anche durante il periodo invernale. (3-03444)


Iniziative urgenti volte a riconoscere l'obiezione di coscienza in materia di «testamento biologico» – 3-03452

   FEDRIGA, PAGANO, ALLASIA, ALTIERI, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, BUSIN, CAPARINI, CASTIELLO, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, LO MONTE, MARTI, MOLTENI, PICCHI, GIANLUCA PINI, RONDINI, SALTAMARTINI e SIMONETTI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   l'approvazione del disegno di legge sulle disposizioni anticipate di trattamento, approvato con ritmi a dir poco forzati in vista della conclusione imminente della legislatura, sta avendo forti ripercussioni nel sistema della sanità del nostro Paese. L'assenza, infatti, nell'articolato della legge della possibilità di ricorrere all'obiezione di coscienza per i medici e per le strutture sanitarie anche private creerà enormi problematiche per il buon funzionamento del sistema e numerosi contenziosi giudiziari;
   meritano attenzione le dichiarazioni della direzione della Piccola casa della Divina Provvidenza, fondata da san Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786-1842) nel 1838 a Torino. L'istituto torinese ha annunciato ieri che non applicherà il biotestamento. «Non importa – sostiene il padre generale del Cottolengo, Carmine Arice, ripreso da Ansa – se la legge non prevede l'obiezione di coscienza. Marco Cappato è andato a processo perché accompagna le persone a fare il suicidio assistito. Possiamo andarci anche noi, che nel caso di un conflitto fra la legge e il Vangelo siamo tenuti a scegliere il Vangelo»;
   si richiama in proposito quanto affermato il 12 giugno 2017, nel corso dell'audizione al Senato della Repubblica dei rappresentanti del Csl-Centro studi Livatino e del Comitato «Difendiamo i nostri figli» (Cdnf), dalla relatrice del disegno di legge e presidente della Commissione igiene e sanità del Senato della Repubblica, senatrice Emilia De Biasi: a fronte delle preoccupazioni per l'assenza nel testo di una disciplina dell'obiezione di coscienza, ovvero di un'esenzione delle strutture sanitarie di ispirazione religiosa, ella ha detto che le controversie sarebbero state risolte davanti alla Corte costituzionale. E comunque nell'ipotesi di conflitti la soluzione sarebbe stata togliere «le convenzioni» agli enti ospedalieri d'ispirazione cattolica. La perdita dell'accreditamento avrebbe come effetto «di impedire tout court l'operatività di realtà come la Fondazione policlinico Agostino Gemelli, l'Ospedale pediatrico Bambin Gesù, l'Ospedale Fatebenefratelli, l'Ospedale Cristo Re, il Campus bio-medico, l'Associazione la Nostra famiglia, la Fondazione Poliambulanza, la Fondazione Maugeri, la Casa di sollievo della sofferenza di S. Giovanni Rotondo e le altre 100 strutture analoghe esistenti sul territorio nazionale. Una simile conclusione si pone in contrasto, a parere degli interroganti, con l'articolo 7 della Costituzione e con gli accordi concordatari che quella norma recepiscono» –:
   quali provvedimenti di carattere urgente si intenda adottare per evitare che il vulnus del riconoscimento dell'obiezione di coscienza provochi uno scossone nel sistema sanitario del nostro Paese.
(3-03452)


Problematiche conseguenti all'affidamento alla Società Italiana sementi della licenza esclusiva di moltiplicazione e commercializzazione della varietà di grano duro «Cappelli» – 3-03447

   PLACIDO e MARCON. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   da più parti si sollevano critiche e preoccupazioni su quanto sta accadendo in Italia dopo che il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria ha affidato alla Società italiana sementi la licenza esclusiva di moltiplicazione e commercializzazione della varietà di grano duro «Cappelli»;
   fra le diverse manifestazioni critiche sono da segnalare i passi assunti dall'assessorato all'agricoltura della regione Sardegna, quelle di realtà associative ed imprese del mondo del biologico, quelle del consorzio sardo «Cappelli», quelle di alcune associazioni sindacali e di categoria, fra cui la Confederazione LiberiAgricoltori, la Confederazione Altragricoltura, il Sicer;
   tutti i soggetti che si stanno esprimendo, sottolineano tre aspetti:
    a) la varietà di grano Senatore Cappelli, rilasciata nel 1915 per opera del genetista Nazzareno Strampelli e dedicata al marchese abruzzese Raffaele Cappelli, senatore del Regno d'Italia, che negli ultimi anni dell'Ottocento aveva avviato le trasformazioni agrarie in Puglia, è patrimonio collettivo della storia del lavoro degli agricoltori del Meridione italiano (in particolare di Puglia e Basilicata), avendo conosciuto una particolare e lodevole azione di valorizzazione in Sardegna, ed è, comunque, frutto della selezione, del miglioramento e della tutela collettiva;
    b) le modalità di assegnazione da parte del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria sono quanto meno discutibili, essendosi consumati in solo quindici giorni le procedure dell'indizione della manifestazione di interesse e di assegnazione;
    c) successivamente all'assegnazione dell'esclusiva alla Società italiana sementi la stessa ha introdotto una serie di norme per la gestione dei contratti di coltivazione che lasciano alla società stessa il diritto di scegliere se ed a chi consegnare i semi e che inducono le aziende a legarsi commercialmente alla stessa Società italiana sementi, che assumerebbe una funzione dominante distorcendo la concorrenza sul mercato e la libertà delle filiere di stabilire liberi e responsabili rapporti commerciali;
   organizzazioni, riunite in questi giorni a Matera (Altragricoltura, il Sicer e LiberiAgricoltori), hanno annunciato di aver dato mandato alla struttura legale del Soccorso contadino di agire in tutte le sedi perché siano accertate la regolarità e la correttezza delle procedure di assegnazione e di gestione e perché vengano tutelati i diritti delle imprese –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle modalità discrezionali con cui la Società italiana sementi sta operando, che si configurano evidentemente, a parere degli interroganti, come sostanziali conflitti di interesse fra il ruolo di società sementiera e le funzioni commerciali e imprenditoriali del resto della filiera, e se non ravvisi nelle azioni in corso una minaccia alla libertà d'impresa e il rischio della costituzione di una situazione di monopolio. (3-03447)


Iniziative a tutela della produzione florovivaistica italiana in relazione a notizie di stampa denigratorie apparse su riviste straniere – 3-03448

   FANUCCI, OLIVERIO, SANI, LUCIANO AGOSTINI, ANTEZZA, CARRA, COVA, CUOMO, DAL MORO, DI GIOIA, FALCONE, FIORIO, MARROCU, MONGIELLO, PALMA, PRINA, ROMANINI, TARICCO, TERROSI, VENITTELLI, ZANIN, MARTELLA, CINZIA MARIA FONTANA e BINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   il florovivaismo in Italia vale oltre 2,5 miliardi di euro, di cui circa 1,15 per la sola produzione di fiori e piante da vaso. Sono 27 mila le aziende impegnate nel settore, per un totale di 100 mila addetti e quasi 29 mila ettari di superficie agricola complessivamente occupata;
   l'export rappresenta un quarto del valore complessivo annuo della produzione florovivaistica in Italia. Tra i principali mercati di destinazione delle piante in vaso si annoverano la Germania, la Francia, i Paesi Bassi, la Gran Bretagna e il Belgio, mentre come mete di alberi e arbusti, oltre ai Paesi già citati, vanno aggiunti la Spagna, la Turchia e la Svizzera. Tra i Paesi che importano fogliame italiano spiccano, invece, Paesi Bassi, Germania e Francia, mentre per i fiori recisi il primo sbocco di mercato è quello dei Paesi Bassi;
   da tempo sono apparsi articoli su riviste straniere che mettono in cattiva luce il vivaismo italiano, con particolare riferimento al fatto che il nostro Paese è «infestato» dalla Xylella. Si tratta di una grande campagna denigratoria nei confronti delle produzioni del nostro Paese, che strumentalizza la questione della Xylella, nonostante sia noto che è limitata ad una zona della Puglia. Si tratta di riviste di grande diffusione nei rispettivi Paesi, come Deutsche Baumschule Magazin (Germania), Le Lien Horticole (Francia), de Boomkwekerij (Paesi Bassi) e Grower (Gran Bretagna), che comunque i clienti del settore florovivaistico italiano leggono abitualmente e certamente ne sono influenzati;
   l'Italia ha molte importanti realtà che si basano sull'esportazione, ma anche diverse aziende medio-piccole che sono cresciute in questi anni grazie alle esportazioni. Non si tratta, quindi, soltanto di un danno d'immagine, ma soprattutto di un danno economico consistente –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare per contrastare questa campagna denigratoria nei confronti di un settore così strategico per il nostro Paese e se, in particolare, non ritenga necessario promuovere una verifica da parte di una commissione fitosanitaria europea nelle principali aziende florovivaistiche italiane, al fine di fornire rassicurazioni sui controlli che vengono effettuati in Italia.
(3-03448)


Iniziative volte a garantire la correttezza delle procedure relative al voto degli italiani all'estero – 3-03445

   BUENO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   il sistema di voto degli italiani all'estero prevede che gli elettori iscritti nei registri dell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero ricevano per posta la scheda elettorale da compilare, firmare e rinviare al consolato italiano competente che invierà i plichi elettorali sigillati in Italia, dove saranno trasportati, scortati, da Fiumicino al centro polifunzionale della Protezione civile di Castelnuovo di Porto, in cui si svolge lo spoglio secondo la procedura di una circolare del Ministero dell'interno per scongiurare eventuali brogli: prima di scrutinare la scheda contenuta all'interno di una busta anonima, occorre verificare con i registri elettorali il codice dell'elettore riportato sul tagliando; se il numero è già stato spuntato o presenta anomalie, il voto deve essere annullato;
   di fatto, però, così come illustrato in un servizio de Le Iene del 29 ottobre 2017, il controllo effettuato dall'ufficio elettorale di Castelnuovo di Porto non è così scrupoloso e, con l'aumentare dei connazionali iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero e quindi della mole di lavoro, tenderà ad esserlo sempre meno;
   secondo tale servizio, in diversi casi gli elettori italiani residenti all'estero non avrebbero ricevuto le schede elettorali perché i plichi sarebbero stati sottratti illegalmente e le schede vendute;
   inoltre, possono essere molte le schede recapitate all'indirizzo sbagliato, in quanto l'elettore potrebbe aver traslocato senza comunicarlo all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero, oppure lo potrebbe aver fatto dopo l'ultimo aggiornamento dell'elenco degli elettori; talvolta, poi, la consegna dei plichi non può essere soddisfatta per mancanza di risorse umane;
   in caso di mancato recapito, la scheda non sarebbe più utilizzabile, perché il numero associato al nome dell'elettore la identifica come unica e autentica; tuttavia, si può richiedere al consolato di riferimento un duplicato, avente lo stesso numero identificativo per evitare schede doppie o false;
   esiste però il rischio che il legittimo titolare non richieda il duplicato perché non interessato a votare, eventualità non rara: al referendum costituzionale hanno votato solo 700 mila su 4 milioni di aventi diritto dall'estero, alle politiche 1 milione e 100 mila;
   anche nel caso in cui gli elettori non riceventi il plico elettorale ne facciano richiesta, può esserci un gran numero di schede doppie in giro o che finisca in mani sbagliate –:
   quali iniziative il Governo intenda adottare per evitare il rischio di mancato recapito delle schede e di brogli elettorali, assicurando maggiore trasparenza nelle votazioni degli italiani all'estero e garantendo un controllo più efficace in fase di distribuzione dei plichi e di scrutinio delle schede elettorali. (3-03445)


Elementi ed iniziative in ordine all'applicazione sul territorio nazionale del regolamento di Dublino III, con particolare riferimento al fenomeno dell'arrivo di migranti in Italia provenienti da altri Paesi di ingresso dell'Unione europea – 3-03449

   GIGLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il regolamento di Dublino III pone il dovere dell'accoglienza per i migranti, profughi e rifugiati richiedenti asilo in capo agli Stati in cui è avvenuto il primo ingresso nel territorio dell'Unione europea;
   tale regolamento, di cui da tempo si chiede la revisione, genera un pesantissimo carico sulle spalle dell'Italia, il Paese più esposto ai flussi attraverso il Mediterraneo per la lunghezza delle sue coste;
   esiste anche una rotta via terra attraverso la quale i migranti tentano di raggiungere Paesi come la Germania e la Svezia, mete peraltro agognate anche per coloro che sono entrati nell'Unione europea dal territorio italiano;
   per questi migranti, le procedure di esame delle richieste di asilo, rispetto a quelle italiane, risultano in quei Paesi più rapide e hanno carattere definitivo;
   risulta all'interrogante che, in caso di esito negativo della richiesta d'asilo, gran parte dei migranti decida di entrare in Italia dove possono contare sulla lunghezza delle procedure e sulla possibilità di appello;
   gli uffici migrazioni delle questure si trovano così a farsi carico dell'accoglienza di coloro che sono stati respinti dai Paesi nordici: è il caso della questura di Udine, quinta per volume di casi, che – secondo quanto risulta all'interrogante – nel 2016 ne ha trattati 2.700;
   all'esito negativo della procedura, gli interessati presentano regolarmente appello;
   concluso anche l'iter dell'appello, cessa il programma di accoglienza, ma, prima che sia posto in essere un meccanismo di rimpatrio, la gran parte di questi migranti sceglie di far perdere le proprie tracce per entrare nella clandestinità, per la quale, rispetto al Paese di primo ingresso, si preferisce un Paese considerato meno efficiente e rigoroso come l'Italia;
   la clandestinità è però tipicamente la condizione in cui sono più facili, da un lato, lo sfruttamento lavorativo dei migranti e, dall'altro, il loro reclutamento nella criminalità comune o, peggio, la loro radicalizzazione e la contiguità con gli ambienti del terrorismo;
   nel quadro normativo del regolamento di Dublino III l'Italia risulta doppiamente penalizzata, sia per quanto riguarda gli ingressi dal territorio italiano, sia per l'incapacità a gestire i casi di arrivo da Paesi come la Germania –:
   se il Ministro interrogato possa confermare quanto descritto per la questura di Udine e fornire la cifra complessiva degli arrivi di migranti in Italia da altri Paesi di ingresso nel territorio dell'Unione europea. (3-03449)


Iniziative di competenza in ordine all'attività di gruppi che si richiamano ad ideologie xenofobe e neonaziste, anche in relazione a notizie di stampa riguardanti l'esistenza di strutture volte ad istigare minorenni alla violenza per motivi razziali – 3-03450

   ROBERTA AGOSTINI, ROSTAN, LAFORGIA, ALBINI, BERSANI, FRANCO BORDO, BOSSA, CAPODICASA, CIMBRO, D'ATTORRE, DURANTI, EPIFANI, FAVA, FERRARA, FOLINO, FONTANELLI, FORMISANO, FOSSATI, CARLO GALLI, KRONBICHLER, LEVA, MARTELLI, PIERDOMENICO MARTINO, MOGNATO, MURER, NICCHI, GIORGIO PICCOLO, PIRAS, QUARANTA, RAGOSTA, RICCIATTI, SANNICANDRO, SCOTTO, SPERANZA, SIMONI, STUMPO, ZACCAGNINI, ZAPPULLA, ZARATTI, ZOGGIA e LACQUANITI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   in data 2 novembre 2017 il quotidiano la Repubblica ha riportato la notizia di un'informativa dei carabinieri dei Ros sull'esistenza a Roma di vere e proprie scuole di razzismo tenute nella sede di Forza Nuova;
   secondo le notizie riportate dalla stampa, i dirigenti di Forza Nuova indottrinerebbero minorenni all'incitamento alla violenza, in particolar modo nei confronti dei bengalesi, contro cui verrebbero organizzati dei veri e propri pestaggi;
   secondo l'articolo de la Repubblica, in seguito all'informativa dei Ros, la procura di Roma avrebbe chiesto il rinvio a giudizio per il mese di gennaio 2018 per «incitamento all'odio razziale» di diversi esponenti del movimento neofascista;
   sempre più spesso ultimamente si apprende di atti intimidatori e di vere e proprie violenze da parte di dirigenti e simpatizzanti di Forza Nuova, ma l'esistenza di una struttura utilizzata per indottrinare minorenni senza il consenso dei genitori, se confermata, sarebbe di una gravità eccezionale –:
   se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero e quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo, per quanto di competenza, e considerati gli indiscutibili profili di ordine pubblico, per impedire che gruppi che si richiamano apertamente all'ideologia xenofoba e neonazista possano continuare ad operare.
(3-03450)


Iniziative volte a contrastare l'arrivo di migranti irregolari attraverso nuove rotte e per potenziare le attività di prevenzione del terrorismo – 3-03451

   RAMPELLI, CIRIELLI, LA RUSSA, GIORGIA MELONI, MURGIA, NASTRI, PETRENGA, RIZZETTO, TAGLIALATELA e TOTARO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   alcuni quotidiani riportano la notizia che il sensibile aumento di cittadini tunisini tra gli immigrati clandestini che sbarcano in Italia sia da ricondurre ad alcuni provvedimenti di clemenza recentemente adottati dal Presidente della Repubblica di Tunisia;
   i tunisini in arrivo sulle coste, quelle della Sicilia meridionale e delle isole Pelagie, perlopiù su imbarcazioni molto piccole e in orari notturni nel tentativo di rendersi «invisibili» non appena sbarcati, sarebbero, quindi, per la stragrande maggioranza ex detenuti;
   secondo le fonti di stampa, a giugno 2017, in occasione della fine del Ramadan, i soggetti scarcerati erano stati circa duecento e a luglio 2017, nella ricorrenza del sessantesimo anniversario della Repubblica, oltre millecinquecento;
   negli ultimi tre mesi, stando ai dati dell'ufficio immigrazione della questura di Agrigento, nelle isole di Lampedusa e Linosa sono arrivati ben 341 tunisini su un totale di 1.319 clandestini, a fronte di 81 cittadini tunisini arrivati nei mesi da gennaio a maggio 2017;
   inoltre, la Tunisia rischia di diventare dopo la Libia il nuovo grande porto di partenza anche degli immigrati provenienti dalle regioni dell'Africa subsahariana, sia per le attuali difficoltà incontrate dai migranti nelle partenze dalla Libia, sia perché la rotta tra Tunisia e Italia non è ancora pattugliata a sufficienza dalla Guardia costiera, come, invece, quella libica o il Canale di Sicilia;
   altra nuova rotta che sta destando grande allarme è quella che sta portando a massicci sbarchi di clandestini provenienti dall'Algeria sulle coste della Sardegna;
   nel mese di giugno 2017 la procura di Palermo ha disposto il fermo di quindici persone, in buona parte tunisine, accusate di favoreggiamento all'immigrazione clandestina e sospettate di aver trasportato uomini legati a organizzazione jihadiste, a dimostrazione del fatto che attraverso l'immigrazione illegale rischiano di arrivare anche terroristi –:
   quali urgenti iniziative intenda assumere al fine di contrastare gli arrivi dei migranti irregolari attraverso le nuove rotte e per potenziare le attività di prevenzione del terrorismo. (3-03451)


Elementi ed iniziative in ordine ad alcune operazioni finanziarie e commerciali effettuate da Cassa depositi e prestiti – 3-03446

   PALMIERI, LAFFRANCO e OCCHIUTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   come riportato dalle maggiori agenzie di stampa, Cassa depositi e prestiti avrebbe deliberato l'apertura di una linea di credito pari a 300 milioni di dollari alla società Meydan group llc degli Emirati Arabi Uniti per la realizzazione del grande parco commerciale Meydan one mall a Dubai;
   da quanto esposto l'operazione desta notevoli perplessità, sia per eventuali situazioni che potrebbero delineare possibili conflitti di interessi e sia perché l'operazione oltrepasserebbe alcuni limiti posti alle attività di finanziamento di Cassa depositi e prestiti;
   il fondo americano Neuberger Berman si è aggiudicato la trattativa in esclusiva per acquisire l'intero portafoglio di partecipazioni dirette di Fondo italiano d'investimento, che riguardano come noto le partecipazioni di minoranza in 22 piccole e medie imprese italiane, valutate intorno ai 300 milioni di euro;
   nel dettaglio Cassa depositi e prestiti, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Icbpi, Banco Bpm, Bper, Credito Valtellinese, Banca Cividale e Ubi Banca, in qualità di investitori del Fondo italiano di investimento, insieme a Fondo italiano d'investimento sgr, hanno firmato un accordo di esclusiva con Neuberger Berman finalizzato alla possibile cessione del 100 per cento delle quote del fondo stesso, che è nato nella primavera del 2016;
   si segnala altresì che il principale azionista di Fondo italiano d'investimento sgr, con il 51 per cento del capitale, è Magenta 71 srl ovvero il veicolo di proprietà dell'amministratore delegato Maurizio Tamagnini;
   il patrimonio immobiliare – gestito dalla società di gestione del risparmio con a capo Marco Sangiorgio – è oggetto di dubbiose operazioni: da una stranissima joint venture a Firenze con un imprenditore fiorentino, alla concessione gratuita a società diverse di pregiatissimi immobili a titolo temporaneo in cambio di esorbitanti lavori;
   a tali operazioni si aggiunge il recente acquisto di ben 5 villaggi turistici che sembrano essere stati commissionati dall'amministratore delegato e direttore generale di Cassa depositi e prestiti, Fabio Gallia: tre sono di Investindustrial e due di una sconosciuta Th Resort –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno verificare le modalità con cui sono state concluse le operazioni esposte in premessa, se le stesse rispondano alle norme e agli accordi in materia di finanziamento per l'internazionalizzazione delle imprese e l'esportazione da parte di Cassa depositi e prestiti e se non intenda fare chiarezza per evitare possibili conflitti di interesse. (3-03446)