Giovedì 21 novembre 2013. — Presidenza della Presidente Laura BOLDRINI.
La seduta comincia alle 14.50.
Comunicazioni della Presidente relative all'istituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio.
Laura BOLDRINI, Presidente, richiama l'oggetto della riunione, ossia la procedura per l'istituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio che – in base alla legge n. 243 del 2012 – dovrà essere attivato dal 1o gennaio 2014: questa è la ragione per cui è presente il Presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia.
Ricorda che l'Ufficio è costituito da un Consiglio di tre membri, di cui uno con funzioni di presidente, nominati con decreto adottato d'intesa dai Presidenti del Senato e della Camera nell'ambito di un elenco di dieci soggetti indicati dalle Commissioni parlamentari competenti in materia di finanza pubblica a maggioranza dei due terzi dei rispettivi componenti, secondo modalità stabilite dai Regolamenti parlamentari.
Nelle more dell'introduzione di una specifica disciplina regolamentare, che dovrà essere adottata in parallelo sia alla Camera sia al Senato, gli Uffici di presidenza delle Commissioni Bilancio hanno elaborato, d'intesa con le Presidenze dei due rami del Parlamento, un Protocollo sperimentale per la sua prima applicazione per consentire l'istituzione dell'Ufficio.
Il Protocollo – già inviato ai membri della Giunta (vedi allegato) – è stato illustrato ai Presidenti delle Camere, i quali ne hanno verificato l'aderenza alle previsioni della legge n. 243, ritenendo opportuno condividerlo con le rispettive Giunte per il Regolamento. Osserva che si tratta quindi di un testo sul quale vi è già stata una convergenza delle Commissioni Bilancio e delle Presidenze di Camera e Senato.
Sottolineata la ristrettezza dei tempi a disposizione per l'avvio delle procedure propedeutiche alla costituzione dell'Ufficio e l'approfondimento svolto in sede di uffici di presidenza delle Commissioni Bilancio, chiede se vi siano osservazioni, auspicando che la Giunta prenda atto del lavoro svolto.
Antonio LEONE ritiene l'articolato proposto assolutamente valido e condivisibile, considerati gli approfondimenti fatti nelle Commissioni e datane la natura sperimentale, Pag. 4ferma restando la necessità di pervenire ad un adeguamento del testo regolamentare su questa materia, anche alla luce dell'applicazione che sarà data al Protocollo. Condivide anche la rappresentazione, data dalla Presidente, circa l'urgenza di una disciplina che consenta la tempestiva istituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio: per questo auspica che la Giunta possa ratificare fin dalla riunione odierna il Protocollo elaborato dalle Commissioni.
Gianni MELILLA ringrazia anzitutto il Presidente della Commissione Bilancio, della quale anch'egli fa parte, per aver voluto coinvolgere i Gruppi nella definizione del Protocollo. Sottolinea l'importanza dell'Ufficio parlamentare di bilancio e il particolare interesse che per esso non possono che nutrire, in particolare, i Gruppi di opposizione, atteso che si tratta di un organismo indipendente al quale sono attribuiti fondamentali compiti di analisi e verifica degli andamenti di finanza pubblica e di valutazione dell'osservanza delle regole di bilancio. Esprime quindi una valutazione positiva sul Protocollo.
Dopo che Pino PISICCHIO ha dichiarato di condividere il testo sottoposto, Andrea GIORGIS si esprime anch'egli a favore del Protocollo nel merito, condividendo altresì l'esigenza di procedere in tempi molto spediti all'istituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio.
Gregorio GITTI, a nome del Gruppo cui appartiene, esprime soddisfazione per gli esiti cui è pervenuto il lavoro istruttorio svolto dalle Commissioni Bilancio delle due Camere, ringraziando in particolare il presidente Boccia per aver avuto sempre la massima attenzione nell'assicurare il pieno coinvolgimento dei Gruppi all'elaborazione del quadro normativo, ancorchè sperimentale, sulla base del quale procedere all'istituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio. Dell'istituendo organo sottolinea poi la particolare rilevanza, in quanto per la prima volta vi sarà, sul versante parlamentare, una struttura competente in materia di conti pubblici idonea a bilanciare il peso che, dal lato governativo, ha assunto nel tempo la Ragioneria dello Stato, finendo addirittura per condizionare le scelte del Parlamento.
Esprime particolare compiacimento per il fatto che i criteri per la selezione dei componenti dell'Ufficio siano pienamente in sintonia con gli obiettivi di trasparenza e di garanzia che il Gruppo di lavoro sulla riforma del Regolamento si è posto, ipotizzando nuove procedure relative, in via generale, ai procedimenti di elezione e nomina di competenza della Camera medesima.
Laura BOLDRINI, Presidente, conviene sull'apprezzamento espresso da ultimo dal collega Gitti, rimarcando con l'occasione come nel Protocollo elaborato dalle Commissioni bilancio siano previsti strumenti, quale la pubblicazione dell'avviso anche su testate internazionali, finalizzate a dare la massima diffusione possibile dell'attivazione della procedura e di conseguenza a permettere la partecipazione delle migliori competenze anche di carattere internazionale.
Danilo TONINELLI non nutre alcun dubbio sulla grande importanza dell'istituzione di un organismo quale l'Ufficio parlamentare di bilancio, ispirato a criteri imparzialità ed indipendenza in un settore così vitale quale quello della finanza pubblica.
Chiarito quest'aspetto, ritiene tuttavia non opportuno che la discussione sulla disciplina ipotizzata dalle Commissioni, ancorchè sperimentale, si concluda nella riunione odierna, chiedendo dunque alla Presidenza di valutare la previsione di un'ulteriore seduta, da convocare comunque rapidamente, che consenta un maggiore approfondimento delle questioni poste dal Protocollo, del quale ha potuto peraltro prendere visione solo nella giornata di ieri e che, già da un primo esame, gli appare presentare alcune criticità.
Inoltre segnala la presenza nell'ordinamento di altre disposizioni, quale quella di Pag. 5cui all'articolo 6 della legge n. 196 del 2009 in materia di accesso alle informazioni presenti nella banche dati rilevanti in materia di finanza pubblica, che, pur insistendo sulla stessa materia di pertinenza dell'Ufficio parlamentare di bilancio, non hanno trovato in sede parlamentare, a quattro anni di distanza dall'approvazione della legge, alcuna attuazione e la cui applicazione, invece, gli appare strettamente connessa alla tematica oggi in discussione
Laura BOLDRINI, Presidente, osserva come il documento elaborato dalle Commissioni bilancio sia il frutto di un lavoro che ha a lungo impegnato le Commissioni ed al quale hanno concorso tutti i Gruppi; non si tratta quindi certo di una proposta presentata di sorpresa alle formazioni parlamentari.
Francesco BOCCIA, Presidente della V Commissione Bilancio, conferma che al testo oggi presentato alla Giunta per il Regolamento si è pervenuti al termine di un'istruttoria quanto mai accurata, condotta lungo un arco di tempo e di sedute articolato. A questo approfondimento hanno partecipato tutti i Gruppi parlamentari, avanzando proposte di modifica, molte delle quali – anche del MoVimento 5 Stelle – sono state accolte: ricorda in proposito, a titolo meramente esemplificativo, come la disciplina originariamente ipotizzata sia stata poi modificata con particolare riferimento agli aspetti della pubblicazione dei dati sensibili – ora espressamente esclusa dal Protocollo –, delle situazioni di conflitto di interesse e dell'esclusione della possibilità di avvalersi, durante la procedura di selezione delle candidature, di società specializzate nella valutazione delle risorse umane.
Sottolinea dunque come l'istituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio costituisca una svolta epocale e irreversibile nelle modalità di gestione della finanza pubblica, dal momento che si avrà per la prima volta la distinzione e la separazione tra le autorità competenti a formulare le previsioni di carattere macroeconomico, non più rimesse dunque a strutture governative, e quelle politiche chiamate ad operare le scelte delle azioni di politica economica. Si tratta di un modello di funzionamento della gestione della finanza pubblica da lungo tempo presente in altri ordinamenti e che potrà cominciare a dispiegare i suoi effetti già con l'esame del prossimo DEF.
Evidenzia, quindi, come la tempestività nell'attivazione di questo nuovo organismo – già attivato da pressocchè tutti i paesi dell'Unione – sia un aspetto fondamentale, essendo tale adempimento comunque di rilievo internazionale, anche nell'ottica segnalata dalla Presidente della Camera.
Conclusivamente, nel dirsi comunque disponibile – se ritenuto dalla Giunta necessario – a valutare l'eventualità di ulteriori approfondimenti, reputa però che l'istruttoria compiuta sia esaustiva.
Giancarlo GIORGETTI esprime il più vivo apprezzamento per l'istituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio, organo del quale – nella veste di Presidente della Commissione bilancio della Camera nella passata legislatura – si pregia di essere stato uno di quelli che l'hanno ideato. Tale struttura nasce da una prescrizione della Commissione europea formulata all'apice della crisi finanziaria che ha investito l'Europa e risulta titolare di compiti importantissimi, tra i quali segnala in particolare quello di cui all'articolo 18, comma 1, lett. e), in materia di attivazione dei meccanismi correttivi degli scostamenti. Evidenzia poi l'importanza del fatto che l'organo in questione rimanga in ambito parlamentare, circostanza questa tutt'altro che scontata, visto che con altre soluzioni, pure prospettate, vi sarebbe stata forse una maggiore sensibilità alle influenze di autorità terze.
Pur ritenendo che sarebbe stato preferibile procedere all'istituzione dell'Ufficio – destinato ad operare per sei anni – sulla base di una disciplina regolamentare già stabilizzata e non di carattere sperimentale, la procedura proposta gli appare del tutto condivisibile, salvo che per un unico punto sul quale, anche in modo un po’ Pag. 6provocatorio, si permette di avanzare qualche riserva, consapevole peraltro anche del carattere tardivo della sua osservazione. Si riferisce al fatto di aver previsto tra i requisiti oggettivi la buona conoscenza della lingua inglese, elemento del quale certamente non disconosce l'importanza, ma che a suo avviso sarebbe stato più opportuno inserire tra gli elementi del curriculum. A differenza degli altri requisiti oggettivi, tutti documentalmente attestabili, quello della buona conoscenza della lingua inglese gli appare differente proprio perché non vi è un modo univoco che certifichi in modo inoppugnabile il possesso di tale requisito.
Laura BOLDRINI, Presidente, osservato come in ambito internazionale questo sia ormai da tempo un requisito largamente consolidato, ritiene che in sede applicativa possano essere trovate le più opportune soluzioni per la verifica del suo possesso.
Danilo TONINELLI, intervenendo per alcune precisazioni, ribadisce la grande importanza dell'istituzione di un organo quale l'Ufficio parlamentare di bilancio; tuttavia non può astenersi dal formulare obiezioni che investono sia il metodo seguito che i contenuti del Protocollo all'esame della Giunta.
Quanto al primo aspetto, ricorda che il Protocollo è volto a dare attuazione, a distanza di un anno, alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, che prevede che le modalità per l'individuazione dei membri dell'Ufficio siano stabilite nei Regolamenti parlamentari. Dunque – anche alla luce dell'ampio lasso temporale di cui disponeva il Parlamento per dare attuazione alla legge – della questione doveva essere investita a tempo debito la Giunta, allo scopo di concorrere da subito alla definizione delle regole a regime.
Nel merito, ritiene insoddisfacenti molte delle disposizioni contenute nel Protocollo. Ad esempio, dovrebbero essere a suo avviso riviste le formulazioni contenute all'articolo 5, comma 1, lettera b), che, tra le cause ostative alla presa in considerazione delle manifestazioni d'interesse, annovera genericamente il «far parte di compagini di governo», senza ulteriori specificazioni, e alla lettera c), che si riferisce, anche in questo caso genericamente, alla condizione di conflitto d'interesse in cui versa il candidato, senza che si specifichi, ad esempio, da parte di chi e con quali modalità tale condizione debba essere accertata.
Laura BOLDRINI, Presidente, prende conclusivamente atto che la Giunta per il Regolamento condivide, a larga maggioranza, il Protocollo predisposto dagli Uffici di presidenza delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato ai fini dell'istituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio. Si procederà conseguentemente alla sua attuazione, d'intesa con il Senato.
Ringrazia il Presidente Boccia di aver partecipato alla riunione.
Seguito dell'esame della richiesta della Presidente del Gruppo Fratelli d'Italia di integrazione della composizione della Giunta.
Laura BOLDRINI, Presidente, ricorda i precedenti passaggi in Giunta sulla questione: con una lettera del 3 maggio la Presidente del Gruppo Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, aveva chiesto di prevedere in seno alla Giunta la rappresentanza del suo Gruppo, composto da nove deputati e autorizzato a costituirsi in deroga al requisito numerico minimo di iscritti. Nella seduta del 22 maggio, la questione era stata sottoposta alla Giunta e si era aperto un dibattito, nel quale sono emerse posizioni diversificate. Era dunque stata da lei accolta una proposta di rinviare la decisione, per consentire una pausa di riflessione e di approfondimento.
La Presidenza aveva poi riproposto la questione nella seduta del 30 maggio, ma, non essendo presenti i colleghi che avevano rappresentato l'esigenza di un approfondimento, si era ritenuto più corretto rinviare la decisione.
Successivamente la Presidente Meloni, nella Conferenza dei capigruppo del 24 settembre, ha sollecitato una decisione sul Pag. 7punto: la Presidenza ha dunque nuovamente proposto la questione alla Giunta il 15 ottobre, ma si era reso necessario un ulteriore rinvio per la concomitante ripresa dei lavori dell'Assemblea.
Ripropone dunque di nuovo il punto, chiedendo alla Giunta di esprimersi.
Giancarlo GIORGETTI ritiene prudente rinviare l'espressione del parere, alla luce delle evoluzioni che sembrano prospettarsi nella composizione dei Gruppi: anche perché qualunque decisione presa oggi, in un contesto politico-parlamentare ancora in movimento, finirebbe inevitabilmente per condizionare anche le decisioni su eventuali, prevedibili richieste future, portando, in ipotesi, anche ad una composizione ipertrofica della Giunta. È preferibile dunque attendere un quadro più stabilizzato per poter assumere su questo punto una decisione effettivamente ponderata.
Danilo TONINELLI conviene sulla constatazione che la situazione politica attuale non consente di assumere oggi una decisione sulla richiesta.
Ciò posto, tiene comunque a ribadire che – a suo avviso – la richiesta del Gruppo Fratelli d'Italia è irricevibile, posto che il Gruppo, benché autorizzato, è di ridottissima consistenza numerica, inferiore persino alla soglia minima prevista dal Regolamento per la costituzione di una componente politica all'interno del Gruppo misto, ai sensi dell'articolo 14, comma 5, primo periodo. Tale ridotta consistenza, conseguente ad un risultato elettorale inferiore al due per cento a livello nazionale, determinerebbe – se la richiesta di rappresentanza in Giunta fosse accolta – una evidente, grave alterazione nei rapporti di proporzionalità.
Fa peraltro presente che, se i Fratelli d'Italia si fossero a suo tempo costituiti in componente – ai sensi cioè del comma 5, secondo periodo, dell'articolo 15 – anziché in Gruppo, probabilmente oggi essi sarebbero presenti in Giunta in rappresentanza del Gruppo misto, in quanto risulterebbero essere la componente di maggiore consistenza numerica al suo interno e, a questo titolo, avrebbero forse potuto rivendicare il seggio.
Alfredo D'ATTORRE condivide le considerazioni del collega Giorgetti, ritenendo senz'altro più opportuno rinviare la decisione ad un quadro più stabile dei Gruppi parlamentari.
Laura BOLDRINI, Presidente, constata conclusivamente un orientamento favorevole al rinvio della decisione, per i motivi indicati nel dibattito.
Sui lavori della Giunta.
Laura BOLDRINI, Presidente, comunica che il 29 ottobre scorso il Presidente del Gruppo Partito democratico, Roberto Speranza, ha sottoposto alla sua attenzione «la necessità di pervenire, attraverso un pronunciamento della Giunta per il Regolamento, ad un definitivo e inequivocabile superamento della norma transitoria di cui all'articolo 154, comma 1, del Regolamento, in base alla quale è stato escluso il contingentamento dei tempi di esame dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge». Ciò anche alla luce del fatto che il Regolamento del Senato prevede il contingentamento dei tempi di discussione dei decreti-legge. Nelle more di una riforma dei Regolamenti parlamentari, il Presidente Speranza chiede dunque che «la Giunta sia convocata quanto prima per procedere nel senso indicato».
Precisa di aver ritenuto di dover rendere alla Giunta questa comunicazione perché essa proviene dal Presidente di un Gruppo parlamentare; poiché però la questione non è all'ordine del giorno della riunione odierna della Giunta, essa potrà essere esaminata in una successiva seduta.
Andrea GIORGIS, premesso che la questione correttamente sollevata dal Presidente Speranza è estremamente seria e volta a far fronte ad esigenze reali che le procedure di esame dei disegni di legge di conversione alla Camera hanno posto, soprattutto Pag. 8negli ultimi tempi, deve tuttavia dare conto di un elemento di novità, a suo avviso rilevante: nella giornata di ieri, infatti, il Gruppo di lavoro informale sulle riforme regolamentari istituito lo scorso 30 maggio ha concluso i propri lavori mediante l'elaborazione di una complessiva proposta di modifica del Regolamento. Tale organica proposta di riforma – pur non intervenendo specificamente sulla questione del contingentamento dei tempi di discussione dei decreti-legge – incide in termini generali sui tempi e sulle procedure parlamentari di esame dei progetti di legge, potendo fornire così una complessiva risposta anche alle esigenze poste dal Presidente del Gruppo Partito democratico.
Ritiene dunque opportuno, prima che la Giunta si pronunci sulla richiesta del collega Speranza, che il contenuto del lavoro svolto dal Gruppo informale sia adeguatamente analizzato, anche allo scopo di verificare se esso sia effettivamente in grado di risolvere il problema sollevato.
Laura BOLDRINI, Presidente, nel rappresentare la propria soddisfazione per la conclusione dei lavori da parte del Gruppo informale e ringraziandone i membri per aver dato seguito agli indirizzi formulati in Giunta, ritiene che sia stato così raggiunto un primo, importante risultato. In attesa di ricevere l'articolato, preannunzia una prossima riunione della Giunta anche allo scopo di definire il successivo iter di esame del testo.
Gregorio GITTI, nell'esprimere anch'egli grande soddisfazione per il risultato raggiunto dal Gruppo di lavoro al quale ha partecipato, fa presente che l'articolato è stato elaborato grazie all'apporto di tutti i componenti, compresi coloro che, anche su punti estremamente qualificanti, hanno manifestato un netto disallineamento rispetto alle opinioni maggioritarie in quella sede emerse. Auspica una rapida convocazione della Giunta allo scopo di condividere il lavoro svolto con tutti gli altri membri.
Danilo TONINELLI richiama l'attenzione della Presidente sulla delicatezza della questione posta dal Presidente del Gruppo del Partito democratico, invitandola alla massima prudenza. Pur avendo la richiesta ad oggetto il superamento di una norma transitoria, ricorda tuttavia che la decisione di «congelare» l'applicazione del contingentamento ai decreti-legge è stata assunta proprio allo scopo di disincentivare un eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza da parte del Governo, ricorso che, invece, il contingentamento dei tempi potrebbe ulteriormente incoraggiare, in quanto eliminerebbe ogni possibilità di ostruzionismo da parte delle minoranze. La sottrazione dei provvedimenti d'urgenza al contingentamento dei tempi rappresenta inoltre, a suo avviso, un contrappeso necessario ad assicurare la democraticità delle deliberazioni parlamentari, contrappeso che oggi si vorrebbe eliminare.
Analoga attenzione e prudenza ritiene che la Presidente debba prestare al testo di riforma regolamentare elaborato dal Gruppo di lavoro, sul quale manifesta sin d'ora l'assoluta contrarietà del suo Gruppo. Tale proposta di riforma, laddove prevede l'affiancamento alla decretazione d'urgenza di ulteriori corsie d'urgenza che, con previsione del voto finale a data fissa, consentirebbero tempi rapidissimi di esame dei disegni di legge, finirebbe infatti inevitabilmente per svuotare di senso le previsioni dell'articolo 72 della Costituzione in quanto non consentirebbe di svolgere un adeguato approfondimento dei testi da parte dei parlamentari.
Per tali ragioni, pur avendo sempre partecipato alle riunioni del Gruppo di lavoro, esprime sui suoi risultati un giudizio assolutamente negativo.
Pino PISICCHIO, premesso che l'articolato elaborato dal Gruppo di lavoro non raccoglie l'unanimità dei consensi, così come tale unanimità si potrà difficilmente registrare nei successivi passaggi, ritiene opportuno non anticipare ora il dibattito su tale testo che dovrà aver luogo a tempo debito. Ci tiene comunque a precisare che Pag. 9il lavoro svolto in seno al Comitato, particolarmente intenso, è stato effettuato da tutti con grande attenzione e in buona fede.
Laura BOLDRINI, Presidente, indipendentemente dalle valutazioni sul merito dell'articolato elaborato dal Gruppo di lavoro – allo stato peraltro noto solo ai colleghi che vi hanno partecipato –, ritiene che la definizione di un progetto complessivo di riforma da sottoporre all'attenzione della Giunta in sede plenaria, ovviamente migliorabile, se necessario, nelle fasi successive di esame, sia un fatto molto importante.
Ribadisce quindi la sua intenzione di convocare a breve una riunione della Giunta su questo articolato, avendo cura di consentirne a tutti i membri il preventivo esame.
La seduta termina alle 15.30.
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