SEDE CONSULTIVA
Martedì 26 settembre 2017. – Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.
La seduta comincia alle 14.30.
Sull'ordine dei lavori.
Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, avverte che la Commissione bilancio risulta convocata, quale primo punto all'ordine del giorno, ai fini dell'espressione del parere all'Assemblea sugli emendamenti riferiti alla proposta di legge C. 2950-A, recante Disciplina e promozione delle imprese culturali e creative, contenuti nel fascicolo n. 2 trasmesso in data 21 settembre 2017. Avverte altresì che il predetto fascicolo n. 2 conteneva – rispetto al fascicolo n. 1, sul quale la Commissione bilancio ha già espresso parere nella seduta dello scorso 19 settembre – la sola proposta emendativa 2.50 della Commissione. Fa tuttavia presente che, essendo tale proposta emendativa stata successivamente ritirata, la Commissione bilancio non procederà nella seduta odierna all'esame di tale punto originariamente previsto all'ordine del giorno.
Ratifica ed esecuzione dei seguenti Protocolli: a) Protocollo n. 15 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 24 giugno 2013; b) Protocollo n. 16 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 2 ottobre 2013.
C. 2801 Governo e abb.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).
La Commissione inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento in oggetto, contenuti nel fascicolo n. 2 trasmesso dall'Assemblea.
Gianni MELILLA (MDP), relatore, avverte che l'Assemblea, in data odierna, ha trasmesso il fascicolo n. 2 degli emendamenti che – rispetto al fascicolo n. 1, sul quale la Commissione bilancio ha espresso il parere di propria competenza nella seduta dello scorso 19 settembre – contiene la sola proposta emendativa Ferranti 3.20, che attribuisce alla Corte costituzionale la facoltà di provvedere, con proprio regolamento, sull'applicazione del Protocollo n. 16 in conformità agli articoli 14, primo comma, e 22, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87. Ciò posto, rileva che la citata proposta emendativa, essendo sostanzialmente volta a coordinare le procedure previste dalla presente legge in tema di sospensione del processo con le funzioni esercitate dalla Corte medesima, appare rivestire carattere ordinamentale Pag. 90e, come tale, non sembra presentare profili problematici dal punto di vista finanziario. In considerazione di ciò, propone di esprimere sull'emendamento Ferranti 3.20 un parere di nulla osta.
Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di parere testé formulata dal relatore.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Croazia sulla cooperazione transfrontaliera di polizia, fatto a Zagabria il 5 luglio 2011.
C. 4224 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).
La Commissione inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento in oggetto.
Gianfranco LIBRANDI (PD), relatore, ricorda che il provvedimento in titolo è già stato esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 13 giugno 2017 ai fini dell'espressione del parere alla competente Commissione in sede referente, deliberando in quella sede un parere favorevole. Rammenta altresì che, in data 21 giugno 2017, la Commissione di merito ha quindi concluso l'esame del provvedimento in sede referente, senza apportare al testo modificazioni. Tutto ciò considerato, sul testo ora all'esame dell'Assemblea rimane fermo il parere favorevole già espresso nella predetta seduta. Avverte altresì che, in data odierna, l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti, che reca solamente due proposte emendative a firma Gianluca Pini 3.1 e 3.2. Osserva che entrambe le proposte emendative, che sono volte ad aumentare gli oneri – rispettivamente, valutati e autorizzati – derivanti dal provvedimento, non appaiono coerenti con la quantificazione degli oneri risultante dalla relazione tecnica. Al riguardo, reputa pertanto opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla correttezza della quantificazione degli oneri risultante dalle proposte emendative.
Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere contrario sugli emendamenti Gianluca Pini 3.1 e 3.2 in quanto, alla luce dei dati puntualmente esposti nella relazione tecnica, l'incremento degli oneri recato dalle proposte emendative medesime non appare assentibile.
Gianfranco LIBRANDI (PD), relatore, preso atto dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, propone pertanto di esprimere parere contrario sugli emendamenti 3.1 e 3.2, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura.
Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di parere testé formulata dal relatore.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Ratifica ed esecuzione del Protocollo recante modifiche alla Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica delle Filippine per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l'evasione fiscale del 5 dicembre 1980, fatto a Manila il 9 dicembre 2013.
C. 4227 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).
La Commissione inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento in oggetto.
Edoardo FANUCCI (PD), relatore, ricorda che il provvedimento in titolo è già stato esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 13 giugno 2017 ai fini dell'espressione del parere alla competente Commissione in sede referente, deliberando in quella sede un parere favorevole. Pag. 91Rammenta altresì che, in data 21 giugno 2017, la Commissione di merito ha quindi concluso l'esame del provvedimento in sede referente, senza apportare al testo modificazioni. Tutto ciò considerato, sul testo ora all'esame dell'Assemblea rimane fermo il parere favorevole già espresso nella predetta seduta.
Avverte altresì che, in data odierna, l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti, contenente la sola proposta emendativa Gianluca Pini 2.01, la quale prevede che il Ministro dell'economia e delle finanze provveda al monitoraggio delle entrate fiscali derivanti dall'esecuzione dell'Accordo oggetto di ratifica, comunicando annualmente i relativi dati alle competenti Commissioni parlamentari. Poiché la proposta emendativa non appare presentare profili problematici dal punto di vista finanziario, propone di esprimere sulla stessa un parere di nulla osta.
Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di parere testé formulata dal relatore, atteso che presso il Ministero dell'economia e delle finanze risulta già operante una struttura finalizzata al monitoraggio degli effetti derivanti dagli Accordi internazionali in materia di eliminazione delle doppie imposizioni fiscali.
La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore.
Modifica dell'articolo 403 del codice civile in materia di intervento della pubblica autorità a favore dei minori.
Nuovo testo C. 4299.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 settembre 2017.
Il Viceministro Enrico MORANDO avverte che il competente Ministero della giustizia ha predisposto una bozza di relazione tecnica sul provvedimento in oggetto che, per quanto non sembri evidenziare criticità dal punto di vista finanziario, risulta tuttavia ancora al vaglio della Ragioneria generale dello Stato. In ragione di ciò, chiede un breve rinvio dell'esame del provvedimento.
Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
Disposizioni per la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle manifestazioni, delle rievocazioni e dei giochi storici.
Testo unificato C. 66 e abb.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 20 settembre 2017.
Il Viceministro Enrico MORANDO, in relazione alle richieste di chiarimento formulate dal relatore nella seduta del 20 settembre scorso in merito ai profili di carattere finanziario del provvedimento in esame fa presente quanto segue, evidenziando tuttavia preliminarmente l'opportunità di acquisire sul testo medesimo una relazione tecnica da parte delle amministrazioni competenti, al fine di escludere che le disposizioni ivi previste siano suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Per quel che concerne, in particolare, l'istituzione e il funzionamento del Comitato scientifico di cui all'articolo 5, osserva che la disposizione in esame potrebbe risultare suscettibile di generare oneri a carico della finanza pubblica derivanti da eventuali spese di funzionamento relative alle attività del predetto organismo, rispetto alle quali andrebbero pertanto acquisiti ulteriori elementi di dettaglio da parte delle amministrazioni competenti. Rileva altresì la necessità di specificare il numero dei soggetti di cui alla lettera a) del comma 2 del medesimo articolo 5, vale Pag. 92a dire dei professori universitari in specifiche materia, ivi individuate, destinati a far parte del predetto Comitato. Evidenzia altresì che l'espressa esclusione degli oneri di partecipazione al predetto organismo, ai sensi di quanto previsto al comma 4 dell'articolo 5, risulta incompleta ed andrebbe pertanto riformulata, prevedendo l'esclusione anche dei gettoni di presenza, indennità e altri emolumenti comunque denominati. Ritiene inoltre opportuno acquisire puntuali elementi di dettaglio da parte delle competenti amministrazioni, volti a dare dimostrazione della sostenibilità finanziaria della disposizione di cui al comma 6 del medesimo articolo 5, in cui si prevede che il Comitato possa avvalersi della collaborazione, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, di istituti universitari, siti museali, siti archeologici, centri di ricerca, associazioni di categoria più rappresentative del settore del turismo, del commercio, del terziario e dell'artigianato.
Per quanto concerne le funzioni attribuite al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in relazione all'istituzione e al funzionamento dell'Albo nazionale delle associazioni di rievocazione storica e dell'Elenco delle manifestazioni storiche, di cui all'articolo 3, osserva che la disposizione, in assenza di relazione tecnica, appare suscettibile di determinare oneri di personale e di funzionamento non quantificati e privi di copertura finanziaria, ferma comunque restando la necessità di integrare la norma in questione al fine di prevedere che all'attuazione della stessa si farà fronte senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e comunque nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
In relazione al comma 1 dell'articolo 6, il quale dispone che le sovvenzioni di cui all'articolo 4, comma 2, sono riconosciute a valere sul Fondo per la rievocazione storica, di cui all'articolo 1, comma 627, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, ritiene necessario acquisire elementi da parte del competente Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, anche per le considerazioni eventualmente scaturenti dalla prevista soppressione del secondo periodo dell'articolo sopra menzionato. Al riguardo, fa altresì presente che, per l'anno 2017, il decreto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che disciplina l'accesso alle risorse del predetto Fondo, appostato sul capitolo 6441 dello stato di previsione del medesimo Ministero, risulta già essere stato sottoposto all'attenzione degli enti locali interessati per i rispettivi pareri di competenza.
Con riferimento, infine, alla copertura finanziaria degli oneri, pari a 2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020, mediante corrispondente riduzione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, esprime parere contrario in quanto si andrebbero a ridurre le disponibilità del predetto Fondo destinato ad iniziative governative in corso per la realizzazione di interventi considerati prioritari per il Governo.
Giampiero GIULIETTI (PD), relatore, si riserva di valutare gli elementi informativi testé illustrati dal rappresentante del Governo, anche al fine di individuare le modalità più appropriate alla prosecuzione dell'esame del provvedimento.
Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
Disposizioni in materia di produzione e vendita del pane.
Nuovo testo C. 3265.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, e condizione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 settembre 2017.
Pag. 93Susanna CENNI (PD), relatrice, sulla base della documentazione depositata dal rappresentante del Governo nella precedente seduta, formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il nuovo testo del progetto di legge C. 3265, recante Disposizioni in materia di produzione e vendita del pane;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
i programmi finanziari volti a sostenere e a promuovere la produzione e la commercializzazione del pane fresco e del pane fresco tradizionale di qualità, di cui all'articolo 10, comma 3, determinano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, giacché gli stanziamenti concernenti le iniziative volte alla valorizzazione e alla promozione dei prodotti agroalimentari, a carico dei quali vengono posti i programmi stessi, non recano le necessarie risorse finanziarie;
l'estensione in via interpretativa, di cui all'articolo 12, comma 1-bis, dell'applicabilità dell'IVA al 4 per cento ad ulteriori prodotti della panificazione, come ridefiniti ai sensi dell'articolo 2, comma 8-ter – attualmente soggetti all'aliquota del 10 per cento – appare suscettibile di determinare minori entrate prive di quantificazione e di copertura finanziaria;
l'articolo 11, in materia di vigilanza delle aziende sanitarie locali e dei comuni, ancorché sostanzialmente riproduttivo della disposizione di cui all'articolo 4, comma 3, del decreto-legge n. 223 del 2006 – peraltro abrogato dall'articolo 12, comma 1, lettera c), del presente provvedimento – deve essere corredato di una clausola di neutralità finanziaria;
rilevata pertanto la necessità di sopprimere le disposizioni di cui agli articoli 2, comma 8-ter, 10, comma 3, e 12, comma 1-bis, e di corredare la disposizione di cui all'articolo 11, comma 1, di un'apposita clausola di neutralità finanziaria, al fine di escludere il verificarsi di nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
ritenuto che l'abrogazione dell'articolo 4 del decreto-legge n. 223 del 2006 non sia suscettibile di determinare minori entrate per sanzioni, giacché, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, sono definite nuove sanzioni per la violazione degli obblighi previsti dal medesimo articolo 2 e che, ai sensi dell'articolo 11, comma 1, i proventi derivanti da sanzioni per violazioni di ulteriori disposizioni introdotte dal presente provvedimento – previamente stabilite dalle Regioni – saranno incassati dai comuni, come già avviene a legislazione vigente;
rilevata l'opportunità di precisare, all'articolo 11, che le sanzioni stabilite dalle regioni e dalle provincie autonome di Trento e Bolzano si riferiscono a violazioni delle disposizioni del presente provvedimento ad esclusione di quelle di cui all'articolo 2;
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:
All'articolo 2, sopprimere il comma 8-ter.
Conseguentemente, all'articolo 12 apportare le seguenti modificazioni:
sopprimere il comma 1-bis;
alla rubrica, sopprimere le parole: e modifiche.
All'articolo 10, sopprimere il comma 3.
All'articolo 11, comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Dall'attuazione delle disposizioni del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
e con la seguente condizione:
All'articolo 11, comma 1, aggiungere, in fine, le seguenti parole: ad esclusione di quelle di cui all'articolo 2.
Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di parere testé formulata dalla relatrice, che recepisce integralmente le osservazioni critiche contenute nella documentazione depositata nel corso della precedente seduta, con particolare riferimento alle disposizioni in materia di imposta sul valore aggiunto, che vengono ora espunte dal testo.
La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017.
C. 4620 Governo, approvato dal Senato.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2016.
Doc. LXXXVII, n. 5.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazione favorevole sul disegno di legge C. 4620 – Parere favorevole sul Doc. LXXXVII, n. 5).
La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 21 settembre 2017.
Francesco BOCCIA, presidente, avverte che non risultano pervenute proposte emendative riferite al disegno di legge C. 4620, sulle parti di propria competenza della Commissione.
Il Viceministro Enrico MORANDO, con riferimento ai contenuti della relazione tecnica aggiornata depositata nella seduta precedente e ad integrazione dei medesimi, fa presente, con riguardo ai profili di carattere finanziario del disegno di legge C. 4620, che il Fondo per il recepimento della normativa europea risulta capiente ai fini del recepimento delle direttive di cui all'allegato A del disegno di legge in oggetto, fermo restando che esso potrà essere eventualmente rifinanziato in sede di prossima legge di bilancio.
Assicura inoltre che gli eventuali nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica inerenti allo svolgimento delle attività di vigilanza e controllo ulteriori rispetto a quelle previste a legislazione vigente, derivanti dall'articolo 3, recante delega per l'attuazione di norme europee in materia di marchi d'impresa e di marchio comunitario, e dall'articolo 7, recante delega per l'adeguamento della normativa nazionale sugli apparecchi che bruciano carburanti gassosi, potranno essere posti a carico dei soggetti che saranno sottoposti alle citate attività, ai sensi dell'articolo 30, commi 4 e 5, della legge n. 234 del 2012.
Chiarisce che all'attuazione dell'articolo 12, recante delega per l'attuazione della direttiva (UE) n. 2016/681 sull'uso dei dati del codice di prenotazione (PNR), si provvederà nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, come previsto dalla relativa clausola d'invarianza finanziaria, giacché gli stanziamenti previsti dall'articolo 1, comma 608, delle legge di bilancio 2017, per la realizzazione di una piattaforma informatica per il trattamento dei dati PNR raccolti dai vettori aerei sono già comprensivi degli oneri conseguenti alla trattazione dei dati relativi ai voli intra-UE.
Osserva inoltre che le disposizioni di cui all'articolo 13, recante delega per l'adeguamento della normativa sul trattamento dei dati personali, nonché sulla libera circolazione di tali dati, non comportano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica essendo finalizzate ad abrogare, modificare o coordinare la disciplina nazionale in materia limitatamente a quanto necessario per dare attuazione alle disposizioni non direttamente applicabili del regolamento (UE) n. 2016/679, senza prevedere nuovi compiti per le amministrazioni pubbliche interessate.Pag. 95
Rileva infine che le disposizioni contenute nell'articolo 14, recante delega per l'attuazione della direttiva (UE) n. 2016/2102, relativa all'accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici, volte a semplificare la disciplina vigente in materia, rendendola nel contempo più coerente all'evoluzione tecnologica, non introducono nuovi obblighi per le pubbliche amministrazioni e non comportano quindi nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Nazzareno PILOZZI (PD), relatore, formula la seguente proposta di relazione sul disegno di legge C. 4620:
«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato il disegno di legge recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017 (C. 4620 Governo);
per quanto riguarda i profili di merito,
delibera di riferire favorevolmente sul complesso del disegno di legge;
per quanto riguarda i profili finanziari,
preso atto della relazione tecnica aggiornata e dei chiarimenti del Governo, da cui si evince che:
il Fondo per il recepimento della normativa europea risulta capiente ai fini del recepimento delle direttive di cui all'allegato A del disegno di legge in oggetto, fermo restando che esso potrà essere eventualmente rifinanziato in sede di prossima legge di bilancio;
gli eventuali nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica inerenti allo svolgimento delle attività di vigilanza e controllo ulteriori rispetto a quelle previste a legislazione vigente, derivanti dall'articolo 3, recante delega per l'attuazione di norme europee in materia di marchi d'impresa e di marchio comunitario, e dall'articolo 7, recante delega per l'adeguamento della normativa nazionale sugli apparecchi che bruciano carburanti gassosi, potranno essere posti a carico dei soggetti che saranno sottoposti alle citate attività, ai sensi dell'articolo 30, commi 4 e 5, della legge n. 234 del 2012;
all'attuazione dell'articolo 12, recante delega per l'attuazione della direttiva (UE) 2016/681 sull'uso dei dati del codice di prenotazione (PNR), si provvederà nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, come previsto dalla relativa clausola d'invarianza finanziaria, giacché gli stanziamenti previsti dall'articolo 1, comma 608, delle legge di bilancio 2017, per la realizzazione di una piattaforma informatica per il trattamento dei dati PNR raccolti dai vettori aerei sono già comprensivi degli oneri conseguenti alla trattazione dei dati relativi ai voli intra-UE;
le disposizioni di cui all'articolo 13, recante delega per l'adeguamento della normativa sul trattamento dei dati personali, nonché sulla libera circolazione di tali dati, non comportano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica essendo finalizzate ad abrogare, modificare o coordinare la disciplina nazionale in materia limitatamente a quanto necessario per dare attuazione alle disposizioni non direttamente applicabili del regolamento (UE) n. 2016/679, senza prevedere nuovi compiti per le amministrazioni pubbliche interessate;
le disposizioni contenute nell'articolo 14, recante delega per l'attuazione della direttiva (UE) 2016/2102, relativa all'accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici, volte a semplificare la disciplina vigente in materia, rendendola nel contempo più coerente all'evoluzione tecnologica, non introducono nuovi obblighi per le pubbliche amministrazioni e non comportano quindi nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;Pag. 96
delibera di riferire favorevolmente».
Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di relazione formulata dal relatore.
La Commissione approva la proposta di relazione del relatore.
Nazzareno PILOZZI (PD), relatore, propone di esprimere parere favorevole sulla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2016 (Doc. LXXXVII, n. 5).
La Commissione approva la proposta di parere del relatore e nomina quindi il deputato Pilozzi quale relatore presso la XIV Commissione per l'esame dei provvedimenti in oggetto.
Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate.
C. 1039 e abb.-B, approvato, in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Mauro GUERRA (PD), relatore, ricorda che il provvedimento in titolo è stato già esaminato nelle sedute del 20 e 21 settembre 2017 dalla Commissione bilancio, nel corso delle quali il relatore aveva chiesto alcuni chiarimenti al rappresentante del Governo, che aveva preannunciato la trasmissione della relazione tecnica aggiornata sul testo approvato dal Senato. Nel frattempo nella seduta del 21 settembre 2017 la Commissione di merito ne ha concluso l'esame in sede referente, conferendo mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo approvato dal Senato. In considerazione di ciò, avverte che la Commissione bilancio è pertanto ora chiamata ad esprimere il parere di propria competenza sulla proposta di legge all'esame dell'Assemblea.
Il Viceministro Enrico MORANDO, nel depositare agli atti della Commissione la relazione tecnica aggiornata trasmessa ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009 (vedi allegato), fornisce ulteriori precisazioni rispetto alle richieste di chiarimento formulate dal relatore.
Mauro GUERRA (PD), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il progetto di legge C. 1039 e abb.-B, approvato, in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato, recante Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate, nonché gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1;
preso atto della relazione tecnica aggiornata trasmessa ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009 e dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
il compenso dell'amministratore giudiziario, di cui all'articolo 10, comma 3, è liquidato in base ad una percentuale stabilita sul valore dei beni e delle somme sequestrate e confiscate, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 177 del 2015;
la disposizione di cui all'articolo 13, comma 1, capoverso 2-ter, che riconosce all'amministratore giudiziario nominato tra i dipendenti dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati o confiscati il Pag. 97rimborso spese già previsto in termini generali dall'articolo 35, comma 9, del Codice delle leggi antimafia, nel caso di trasferimento dell'amministratore giudiziario fuori della residenza, è finalizzata a puntualizzare la portata applicativa di una norma generale vigente con riferimento ad una fattispecie specifica e, pertanto, non determina nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
la soppressione, nel corso dell'esame presso il Senato, del comma 2 dell'articolo 15, che prevedeva in caso di revoca del provvedimento di sequestro, il rimborso dei finanziamenti erogati a valere sulla sezione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, nonché il regime privilegiato dei crediti derivanti dai finanziamenti erogati dalla medesima sezione del summenzionato Fondo, non determina nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
lo stanziamento previsto dall'articolo 29, comma 1, è stato determinato quale somma totale degli interventi programmati per lo sviluppo del software del database attualmente in uso all'Agenzia (740.000 euro), nonché di quelli destinati all'acquisto di nuove infrastrutture hardware in sostituzione di quelle attualmente in uso e alla connessa manutenzione/assistenza (110.000 euro);
decorso il triennio 2018-2020, le attività di manutenzione verranno assicurate avvalendosi delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente;
l'attività di interscambio dei dati con le altre istituzioni ed organismi è già correntemente svolta dall'amministrazione giudiziaria attraverso la Direzione generale dei sistemi informativi automatizzati senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica attraverso le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente;
l'integrazione con un ulteriore componente del Consiglio direttivo di cui all'articolo 29, comma 2, sarà attuata attraverso una corrispondente rimodulazione delle risorse stanziate sul capitolo 2962 dello stato di previsione del Ministero dell'interno;
l'articolo 29, comma 3, che prevede che per le attività connesse all'amministrazione e alla destinazione dei beni sequestrati e confiscati anche in via non definitiva, nonché per il monitoraggio del corretto utilizzo dei beni assegnati, l'Agenzia si avvalga delle Prefetture e delle Forze di polizia, non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, giacché presso i suddetti organi provinciali già operano nuclei di supporto che svolgono le predette attività di verifica;
in ordine ai possibili oneri finanziari connessi alle eventuali procedure di mobilità del personale in transito all'Agenzia, di cui all'articolo 29, comma 5, considerata la previsione di cui all'articolo 30, comma 2-quinquies, del decreto legislativo n. 165 del 2001, spetterà all'Agenzia quantificare il trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, sulla base dei contratti collettivi vigenti nel comparto di appartenenza dell'amministrazione interessata, nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente;
all'articolo 34, recante delega al Governo per la tutela del lavoro nell'ambito delle imprese sequestrate e confiscate, l'utilizzo delle risorse del Fondo sociale per formazione e occupazione per la copertura dei relativi oneri non è suscettibile di pregiudicare la realizzazione di interventi eventualmente già programmati a valere sulle risorse medesime;
esprime sul testo del provvedimento in oggetto:
PARERE FAVOREVOLE».
Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di parere del relatore.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Pag. 98 Mauro GUERRA (PD), relatore, fa presente che l'Assemblea ha trasmesso in data odierna il fascicolo n. 1 degli emendamenti.
Con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala le seguenti:
Sarti 29.1, che, nel riassegnare alla Presidenza del Consiglio la vigilanza dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, sopprime l'autorizzazione di spesa prevista per il funzionamento dell'Agenzia stessa, rendendola priva di copertura finanziaria;
identici Sarro 29.2 e Sarti 29.3, che sopprimono l'autorizzazione di spesa prevista per il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, rendendola priva di copertura finanziaria;
Sarro 29.8, che, nel ridurre a 100 unità complessive la dotazione organica dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, prevede che il reclutamento della metà del contingente previsto avvenga mediante procedure selettive piuttosto che attraverso procedure di mobilità, senza tuttavia prevederne la quantificazione dei costi e la relativa copertura finanziaria.
Con riferimento alle proposte emendative per le quali appare opportuno acquisire l'avviso del Governo, segnala gli articoli aggiuntivi Sarti 18.01 e Sarro 18.02, volti a prevedere la concessione in locazione di beni immobili, mantenuti al patrimonio dello Stato per finalità di giustizia, ordine pubblico e protezione civile, a personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per un periodo di quattro anni, prorogabile per non più di due volte, prevedendo inoltre che i soggetti assegnatari possono anticipare le spese di ristrutturazione degli immobili concessi in locazione nel caso in cui l'Amministrazione di appartenenza non disponga delle risorse necessarie. Al riguardo considera opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli eventuali effetti finanziari derivanti dall'attuazione delle proposte emendative in esame.
Rileva infine che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.
Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere contrario sulle proposte emendative puntualmente richiamate dal relatore la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, nonché sugli articoli aggiuntivi Sarti 18.01 e Sarro 18.02, in assenza di una relazione tecnica che attesti la neutralità finanziaria degli stessi. Esprime inoltre nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse.
Mauro GUERRA (PD), relatore, propone quindi di esprimere parere contrario sugli emendamenti 29.1, 29.2, 29.3 e 29.8 e sugli articoli aggiuntivi 18.01 e 18.02, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, e di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse.
Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 14.50.
ATTI DEL GOVERNO
Martedì 26 settembre 2017. – Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.
La seduta comincia alle 14.50.
Pag. 99Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.
Atto n. 439.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto del Presidente del Consiglio in oggetto, rinviato nella seduta del 21 settembre 2017.
Dario PARRINI (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione (atto n. 439),
premesso che:
il presente schema di decreto provvede al riparto quasi integrale delle risorse iscritte nel Fondo per il finanziamento della partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, di cui all'articolo 4, comma 1, della legge n. 145 del 2016, per un importo pari a 996.721.451 euro per il 2017;
le predette risorse, tuttavia, consentono di far fronte alle spese necessarie per la partecipazione italiana alle citate missioni non per l'intero anno 2017 ma, per la gran parte delle missioni, fino al 30 settembre 2017;
al fine di assicurare il finanziamento della partecipazione italiana alle predette missioni per la restante parte del 2017, si dovrà pertanto procedere, con apposito provvedimento legislativo, al rifinanziamento del Fondo stesso e al successivo riparto delle relative risorse con un nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, il cui schema dovrà essere anch'esso sottoposto al parere delle Camere, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 4, comma 3, della legge n. 145 del 2016;
rilevato, pertanto, che:
in sede di prima applicazione della riforma introdotta dalla legge 21 luglio 2016, n. 145, sono emersi alcuni profili problematici che riguardano tanto la programmazione quanto l'erogazione delle occorrenti risorse finanziarie;
tali criticità riguardano, da un lato, il sensibile divario esistente tra le occorrenze finanziarie per l'anno 2017, pari a circa 1.427 milioni di euro, quali risultanti dalla deliberazione del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2017, e le risorse iscritte nel predetto fondo, pari complessivamente a 996.721.451 euro, dall'altro, l'ampio lasso di tempo intercorso tra la data dell'approvazione degli atti di indirizzo con i quali le Camere hanno autorizzato la partecipazione dell'Italia alle citate missioni internazionali (8 marzo 2017, ad esclusione di quella in Libia autorizzata il successivo 2 agosto) e quella della trasmissione al Parlamento del presente schema di decreto (4 agosto 2017);
ritenuto che:
al fine di superare tali criticità, sia necessario intervenire sulla procedura di programmazione e di erogazione delle risorse in esame, anche attraverso eventuali modifiche legislative;
in particolare, si potrebbe prevedere il concerto anche con il Ministro dell'economia e delle finanze ai fini dell'adozione della relazione analitica che definisce l'eventuale modifica di uno o più caratteri delle singole missioni, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili sul citato Fondo, da presentare alle Camere entro il 31 dicembre di ogni anno, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, della legge n. 145 del 2016;Pag. 100
si potrebbe, altresì, intervenire sulla tempistica della trasmissione alle Camere degli schemi di decreto di riparto del Presidente del Consiglio dei ministri, stabilendo, in particolare, che essi debbano essere trasmessi tempestivamente alle Camere e, in ogni caso, non oltre un breve lasso di tempo dall'adozione della pertinente deliberazione parlamentare (ad esempio venti giorni), in modo da poter verificare in sede parlamentare, a breve distanza di tempo dall'approvazione degli atti di indirizzo, la coerenza tra il fabbisogno finanziario risultante dalla Relazione trasmessa dal Governo, la dotazione del fondo di cui all'articolo 4, comma 1, della legge n. 145 del 2016, quale risultante dalla legge di bilancio per l'anno di riferimento, e le risorse oggetto di riparto;
esprime
PARERE FAVOREVOLE».
Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di parere testé formulata dal relatore, confermando, come già evidenziato nella precedente seduta, che, per consentire la prosecuzione delle missioni internazionali fino alla fine dell'anno 2017, al rifinanziamento del Fondo di cui all'articolo 4, comma 1, della legge n. 145 del 2016 si dovrà comunque provvedere con apposito provvedimento legislativo.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 14.55.
SEDE REFERENTE
Martedì 26 settembre 2017. – Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.
La seduta comincia alle 14.55.
Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2016.
C. 4638 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2017.
C. 4639 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 settembre 2017.
Maino MARCHI (PD) intende lasciare agli atti della Commissione solo alcune valutazioni, riservandosi di intervenire più nel dettaglio delle singole questione nel corso del successivo esame in Commissione delle proposte emendative eventualmente presentate e della discussione in Assemblea. Tanto premesso, esprime apprezzamento – in relazione sia ai toni che ai contenuti ed agli interrogativi posti – per l'intervento svolto nel corso della precedente seduta dall'onorevole Alberto Giorgetti.
Con riferimento ai dati di consuntivo, come di recente aggiornati dall'ISTAT, per quanto concerne in particolare le risultanze positive relative all'andamento del PIL, del deficit, del saldo primario e della spesa per interessi, sottolinea, quale elemento di indubbia rilevanza, che in questa legislatura, a differenza delle precedenti, le relative previsioni elaborate dal Governo si sono in larga misura sempre realizzate, a volte persino registrandosi valori più positivi rispetto a quelli inizialmente stimati. Ricorda, ad esempio, come nel 2012, in un momento di recessione economica ben più profonda, i dati elaborati in fase previsionale dal Governo risultarono invece poi ampiamente smentiti dal successivo andamento degli indicatori economici e di bilancio.
Osserva come una analoga considerazione può essere svolta anche in riferimento all'andamento del debito pubblico, che nel 2015, sia pure in maniera lieve, ha fatto tuttavia registrare una prima inversione Pag. 101di tendenza e una iniziale diminuzione in termini percentuali rispetto al PIL. A suo giudizio, la realizzazione delle previsioni di bilancio elaborate dal Governo è anche il frutto delle politiche pubbliche messe in atto dal medesimo e rende ragione del suo operato, che è sempre stato orientato lungo uno stretto sentiero di equilibrio tra le esigenze, da un lato, della crescita economica e delle riforme strutturali e, dall'altro, quelle del consolidamento fiscale. Ciò detto, il differenziale di crescita economica tra il nostro Paese e gli altri Stati membri dell'Unione europea permane, sia pure in via di progressiva riduzione, e rimanda a cause anche assai risalenti nel tempo.
Permangono tuttavia ancora pienamente irrisolte talune questioni problematiche, come quella dello stato di povertà di una considerevole porzione di popolazione e della disoccupazione, ma il senso di marcia intrapreso dal Governo è comunque da valutare in maniera positiva. Anche per quel che riguarda la finanza locale, ferme rimanendo la condizione critica in cui tuttora versano le province nonché la necessità di disciplinare in maniera più efficace i contenuti di una effettiva autonomia finanziaria degli enti territoriali, accoglie con favore il superamento del patto di stabilità interno.
In tale contesto complessivo, rileva come il vero problema di fondo continui ad essere rappresentato dall'elevato livello del debito pubblico italiano, la cui soluzione richiede a suo avviso uno sforzo supplementare di riflessione. Ciò nonostante, in proposito non ritiene assolutamente praticabile la via di una ristrutturazione del debito, che penalizzerebbe oltre modo gli investitori e creerebbe aspettative negative sui mercati finanziari, mentre considera inevitabile la strada intrapresa con determinazione e convinzione dai Governi di questa legislatura, la quale consiste in un difficile ma coraggioso contemperamento, come già detto, tra le esigenze del risanamento contabile e della crescita economica. Osserva, tuttavia, come i dati relativi all'andamento del debito pubblico per gli anni 2015 e 2016 segnalino un'incoraggiante inversione di tendenza nella direzione di una progressiva, per quanto graduale, diminuzione del debito stesso, facendo altresì presente che le politiche improntate ad una eccessiva austerità, comportando una contrazione del PIL nazionale, hanno invece influito in passato negativamente sulla dinamica del debito pubblico. Si sofferma, infine, su un aspetto di ordine sistemico e procedurale a suo giudizio meritevole di approfondita valutazione, se non altro a partire dalla prossima legislatura. Intende, in particolare, fare riferimento, nell'attuale quadro del bicameralismo paritario e delle dinamiche di esame parlamentare ad esso connesse, alla necessità di strutturare il lavoro e l'attività delle Camere sui disegni di legge in titolo in maniera diversa, tale da riservare a ciascuno dei due rami del Parlamento spazi adeguati di discussione e di esame, consentendo loro di verificare quanto più possibile in dettaglio gli importi e la qualità delle voci di entrata e di spesa, senza limitarsi ad una mera ratifica delle risultanze contabili in essi contenute.
Giulio MARCON (SI-SEL-POS), nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo sui provvedimenti all'esame della Commissione, fa presente che, anche a causa delle politiche portate avanti dal Governo Renzi e poi dal Governo Gentiloni, l'Italia è cresciuta meno rispetto agli altri Paesi dell'Eurozona. Non comprende quindi i toni trionfalistici di alcuni esponenti della maggioranza.
Gianni MELILLA (MDP), osservando preliminarmente che si tratta di documenti complessi, di non facile lettura, rileva che, a dieci anni dall'inizio della crisi, il PIL registra ancora 8 punti in meno rispetto al livello del 2007 e una perdita cumulata con cifre astronomiche. Le problematiche ancora non superate a livello economico e sociale sono dimostrate dal livello della domanda, con i consumi che si sono ridotti del 5 per cento rispetto al livello pre-crisi, e soprattutto degli investimenti, che hanno subito una contrazione del 30 per cento. Ciò si ripercuote inevitabilmente sul tasso di disoccupazione, ben più alto dei livelli Pag. 102pre-crisi. Nel sottolineare che questo è anche il frutto di una politica economica errata basata sulla riduzione della spesa e delle imposte come via per la crescita economica, rileva infine che anche l'incremento dell'occupazione non ha assunto la dimensione che si attendeva.
Il Viceministro Enrico MORANDO, nel ringraziare il relatore ed i deputati che hanno preso la parola nel corso del dibattito, osserva quanto segue.
In merito all'osservazione dell'onorevole Melilla circa la non facile leggibilità dei documenti finanziari oggi all'esame della Commissione, pur concordando con tale osservazione, fa presente che il Rendiconto e le disposizioni per l'assestamento risultano oggi certamente di più facile lettura rispetto al passato più recente e, condividendo la necessità di perseguire una maggiore trasparenza e comprensione, sottolinea il carattere strutturale della riforma della legge di contabilità pubblica realizzata, risultato del lavoro del Parlamento in questa legislatura, che ha reso le decisioni di politica economica e di finanza pubblica maggiormente comprensibili da parte dell'opinione pubblica.
In merito a quanto osservato dall'onorevole Marcon relativamente alla crescita del PIL, che è inferiore alla media dei Paesi dell'area euro, rileva come la scarsa crescita conseguita dall'Italia fin dai primi anni Novanta testimonia la presenza di problematiche non contingenti e la necessità quindi di riforme strutturali, facendo tuttavia presente che la bassa crescita investe in misura molto più rilevante rispetto ad altri il settore delle costruzioni e dell'edilizia. Ritiene quindi che il differenziale di crescita rispetto all'Eurozona potrebbe essere sostanzialmente azzerato se si destinassero adeguate risorse alle ristrutturazioni edilizie e alle riqualificazioni energetiche, in modo da determinare un effetto leva nel settore in oggetto, ciò che dovrebbe avvenire con la prossima legge di bilancio.
In merito all'osservazione dell'onorevole Alberto Giorgetti circa la mancanza di un piano organico per la riduzione del debito pubblico, replica che invece tale piano è stato avviato dal Governo in carica, a meno che non si intenda far riferimento inopinatamente a piani straordinari basati anche su imposte patrimoniali o sulla ristrutturazione del debito, che si risolverebbero in una imposta patrimoniale a danno dei possessori di titoli di Stato, con effetti perversi e recessivi sull'economia.
Per quanto riguarda poi la questione sollevata dall'onorevole Marchi relativa all'autonomia finanziaria degli enti locali, rileva che entro la fine della legislatura non si riuscirà certo a introdurre una vera e propria local tax, ma sarà possibile con la prossima legge di bilancio quantomeno rafforzare la capacità finanziaria dei comuni.
Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.20.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.25.
AVVERTENZA
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
SEDE CONSULTIVA
Modifica al decreto legislativo 6 marzo 1992, n. 250, e aggregazione del comune di Torre de’ Busi alla provincia di Bergamo, ai sensi dell'articolo 133, primo comma, della Costituzione.
C. 4526.
ERRATA CORRIGE
Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 863 del 28 luglio 2017, a pagina 41, prima colonna, trentaduesima riga, le parole: «La Commissione approva la proposta di parere del relatore.» sono soppresse.
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