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L'Alta velocità Torino-Lione
informazioni aggiornate a venerdì, 2 marzo 2018

Nella  XVII Legislatura sono proseguiti i lavori per la progettazione e realizzazione della linea Alta Velocità Torino – Lione, collocata nel "Corridoio Mediterraneo" della Rete Transeuropea dei trasporti TEN-T , come definita nel regolamento UE n. 1315 del 2013. In tale periodo sono state introdotte modifiche, anche a seguito delle proteste verificatesi, al progetto originario dell'opera.

Il Progetto definitivo della Torino -Lione è stato approvato dal CIPE con delibera del 20 febbraio 2015 ed il 23 gennaio 2015 è avvenuta la costituzione del nuovo soggetto Promotore pubblico, la società Tunnel Euralpin Lyon Turin (TELT Sas), responsabile dei lavori di realizzazione e della gestione della futura infrastruttura

ll 24 febbraio 2015 è stato quindi firmato a Parigi l'Accordo tra Italia e Francia per avviare la realizzazione dei lavori definitivi della linea ad alta velocità Torino-Lione. Tale Accordo, integrato dal protocollo addizionale che recepisce la certificazione dei costi e il Regolamento dei contratti, è stato sottoposto ai Parlamenti italiano e francese. Il disegno di legge di ratifica dell'Accordo e degli annessi Protocolli, è stato definitivamente approvato con la legge 5 gennaio 2017, n. 1 di "Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, fatto a Parigi il 24 febbraio 2015, e del Protocollo addizionale, con Allegato, fatto a Venezia l'8 marzo 2016, con annesso Regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016" , che prevede la realizzazione dell'opera, per successivi lotti costruttivi non funzionali.

Il progetto definitivo del nuovo collegamento internazionale Torino Lione  che è stato approvato dal CIPE riguarda la Parte comune italo francese.

Il Progetto definitivo prevede infatti una parte comune italo francese che comprende un  tunnel di base di 57 km, da Saint Jean de Maurienne a Susa/Bussoleno, con due gallerie indipendenti a singolo binario con rami di comunicazione, che trasformerà l'attuale tratta di valico in una linea di pianura ed una sezione all'aperto di circa 3 km nella piana di Susa.

 La tratta in territorio italiano della Sezione transfrontaliera è pari a circa 17 km, di cui 12,5 in galleria, dalla frontiera fino a Bussoleno (Susa), e include il Tunnel di base, il Nodo di Susa, il tunnel dell'interconnessione alla linea storica Torino Modane di 2,1 km e l'interconnessione all'entrata della stazione di Bussoleno.

Il costo complessivo certificato dell'intera  sezione transfrontaliera, come riportato nell'accordo è di circa 8,3 miliardi di euro, a valori 2012, da ripartire tra Francia, Italia e UE. L'ammontare di tale costo certificato è attualizzato, a partire dal gennaio 2012, sulla base di un tasso annuo dell'1,5%, applicabile fino al completamento dei lavori.

I costi del progetto vengono finanziati per quote da tutti i soggetti interessati: UE, Francia e Italia.

La ripartizione dei costi tra Italia e Francia prevede un contributo dell'Italia del 57,9% circa e della Francia del 42,1% circa, al netto del contributo dell'UE e della quota finanziata dai pedaggi versati dalle imprese ferroviarie, fino alla concorrenza dei costi certificati. La parte eccedente sarà divisa in parti uguali.

Con riferimento alla sezione italiana è stata inviata il 26 febbraio 2015, alla Commissione UE, la domanda per il contributo europeo, relativo all'Italia,  nell'ambito della prima tranche dei bandi infrastrutturali 2014 per le reti TEN-T. L'agenzia incaricata dalla Commissione Europea di esaminare i progetti di trasporto (INEA), ha proposto il 29 giugno 2015 il finanziamento, operativo dal 10 luglio, della Sezione Transfrontaliera della Torino-Lione al 41,08% per i lavori da ultimare entro il 2019. Si tratta di un contributo europeo di 813.781.900 euro di fondi della "Connecting Europe Facility" per la prima fase dei lavori. Il contributo europeo consente di ridurre il costo a carico dell'Italia, relativo alle opere in territorio italiano, stimato originariamente in circa 1,6 miliardi, a meno di 900 milioni di euro.

La copertura finanziaria dell'intervento, per la parte a carico dell'Italia, è a valere sulle risorse di cui all'art. 1, comma 208, della legge di Stabilità 2013 (legge n. 228 del 2012), che ha autorizzato - per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari nonché lavori definitivi della nuova linea, la spesa di 60 milioni di euro per l'anno 2013, di 100 milioni di euro per l'anno 2014, di 680 milioni di euro per l'anno 2015 e 150 milioni per ciascuno degli anni dal 2016 al 2029. Tali risorse sono state successivamente oggetto di riduzioni (definanziamenti e accantonamenti).

Sullo stato di attuazione dell'opera si rinvia ai Rapporti curati dalla Camera dei Deputati  sull'attuazione delle infrastrutture strategiche ed in particolare: "Le infrastrutture strategiche - Lo stato di attuazione del programma al 31 dicembre 2016"  e "Le infrastrutture strategiche -Risorse disponibili e ripartizione territoriale"

Con il decreto legge n. 50 del 2017 (articolo 47, comma 9) sono state autorizzate le attività propedeutiche all'avvio dei lavori relativi alla sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, ponendo i relativi oneri a carico delle risorse stanziate dall'art. 1, comma 208, della legge 228/2012.

Lo sviluppo del progetto dal 2008 fino all'avvio della XVII Legislatura

Con riferimento allo sviluppo del progetto si ricordano i seguenti passaggi:

  • la decisione C(2008) 7733 del 5 dicembre 2008 della Commissione europea, con la quale è stata approvata la concessione di un contributo finanziario a favore del progetto nuovo collegamento ferroviario Torino - Lione, sezione internazionale, parte comune italo-francese per un importo non superiore a 671,8 milioni di euro. Successivamente la stessa Commissione, nell'ambito della revisione intermedia per il finanziamento di 92 grandi progetti infrastrutturali per le reti Transeuropee (27 ottobre 2010), ha ridotto il finanziamento a 662,62 milioni di euro; 
  • la Delibera CIPE n. 86 del 18.11.10, che ha approvato il progetto definitivo del cunicolo esplorativo della Maddalena, quale opera propedeutica alla realizzazione del collegamento ferroviario, allo scopo di acquisire informazioni sul materiale su cui operare per lo scavo del tunnel di base, assegnando per la sua realizzazione 12 milioni di euro, a valere sulle risorse residue del Fondo infrastrutture;
  • l'articolo 1, comma 62, della legge n. 220/2010, che ha autorizzato R.F.I. S.p.A. a destinare fino 35,6 milioni di euro, a valere sulle risorse del contratto di programma 2007-2011, per studi e progettazione in relazione al cambiamento di tracciato della linea ferroviaria sul territorio nazionale. Il comma 63 dello stesso articolo, riprendendo quanto previsto dalla delibera CIPE n. 86/2010, ha posto a carico dello Stato italiano, a valere sulle risorse del fondo infrastrutture, un importo massimo di 12 milioni di euro per far fronte ai costi aggiunti necessari per la realizzazione del cunicolo esplorativo della Maddalena;
  • la Delibera n. 23 del 23.03.12, che ha approvato il progetto preliminare del "Nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione, sezione internazionale, parte comune italo-francese, tratta in territorio italiano" e ha preso atto che nel limite di spesa dell'intervento sono compresi 41,5 milioni di euro per opere compensative dell'impatto territoriale e sociale, strettamente correlate alla funzionalità dell'opera. Il progetto preliminare approvato si differenzia rispetto al progetto originario del 2005, sia relativamente al tracciato (si è passati dalla sponda sinistra della Dora a quella destra con un percorso che si sviluppa quasi totalmente in sotterraneo), che alle modalità realizzative;
  • l'articolo 19, commi 1-2, della legge n. 183/2011, che ha definito le aree del comune di Chiomonte, individuate per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione, come aree di interesse strategico nazionale, la cui violazione costituisce reato;
  • l'Accordo sottoscritto il 30 gennaio 2012 tra Francia e Italia, la cui ratifica è stata autorizzata con la legge n. 71/2014. L'accordo, che costituisce un protocollo addizionale all'Accordo iniziale del 29 gennaio 2001, ha specificato il tracciato del progetto, approvando le modifiche apportate e la ripartizione dei costi della sezione transfrontaliera e prevedendo che la linea ferroviaria sia realizzata per fasi funzionali. La prima fase è stata individuata nella sezione transfrontaliera compresa tra Susa, in Italia, e Saint-Jean-de-Maurienne, in Francia. Per quanto riguarda la ripartizione dei costi della sezione transfrontaliera, valutata in circa 8,3 miliardi di euro,è stato previsto che l'Italia e la Francia fornissero, al netto della quota fornita dall'Unione europea, un finanziamento suddividendolo tra loro nella misura rispettivamente del 57,9% e del 42,1%. Le successive fasi funzionali, prevedono la realizzazione di un tunnel di circa 19 km tra Susa e Chiusa San Michele;
  • la Delibera n. 57 del 3.08.11, che ha assegnato 10 milioni di euro per misure ed opere compensative atte a favorire l'inserimento territoriale della Nuova linea ferroviaria Torino – Lione, nell'ambito del limite di spesa di cui alla delibera n. 57/2011, a valere sul Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico (di cui all'articolo 32, comma 1, del D.L. n. 98/2011);
  • l'articolo 1, comma 208, della legge n. 228/2012, che ha autorizzato uno stanziamento complessivo di 2.940 milioni di euro nel periodo 2013-2029, per il finanziamento di studi, progetti, lavori preliminari e definitivi connessi alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione, così suddivisi: 60 milioni di euro per il 2013, 100 milioni di euro per il 2014, 680 milioni di euro per il 2015 e 150 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2029.
  • L'articolo 7-quater del decreto legge n. 43/2013 ha disposto l'esclusione dai vincoli del patto di stabilità interno dei pagamenti agli enti territoriali interessati relativi all'attuazione degli interventi di riqualificazione del territorio finalizzati all'esecuzione del progetto.

Il contratto di programma tra MIT e RFI, parte investimenti, per gli anni 2012-2016, sottoscritto l'8 agosto 2014, come aggiornato dall'accordo di programma tra Ministero ed RFI del 5 dicembre 2014, e su cui è stato espresso il parere parlamentare dalla IX Commissione il 18 marzo 2015, ha quantificato il costo della quota italiana dell'opera in 5.676 milioni di euro (854 milioni di euro per studi e indagini geognostiche e 4.822 milioni di euro per la realizzazione dell'opera principale), al netto dell'adeguamento monetario da valutare tra Italia e Francia.

La delibera Cipe del 20 febbraio 2015, di approvazione del progetto definitivo, in proposito indica che nel Contratto di programma MIT-RFI le risorse disponibili sono pari a 3.275 milioni di euro, una parte delle quali è riferita peraltro ad opere già finanziate e realizzate che non fanno parte del progetto definitivo, cosicché le risorse disponibili effettivamente per l'opera sono quelle che risultano dalla legge di Stabilità 2015.
 

Nella  XVII Legislatura sono proseguiti i lavori per la progettazione e realizzazione della linea Alta Velocità Torino – Lione, collocata nel "Corridoio Mediterraneo" della Rete Transeuropea dei trasporti TEN-T , come definita nel regolamento UE n. 1315 del 2013. In tale periodo sono state introdotte modifiche, anche a seguito delle proteste verificatesi, al progetto originario dell'opera.

Il Progetto definitivo della Torino -Lione è stato approvato dal CIPE con delibera del 20 febbraio 2015 ed il 23 gennaio 2015 è avvenuta la costituzione del nuovo soggetto Promotore pubblico, la società Tunnel Euralpin Lyon Turin (TELT Sas), responsabile dei lavori di realizzazione e della gestione della futura infrastruttura

ll 24 febbraio 2015 è stato quindi firmato a Parigi l'Accordo tra Italia e Francia per avviare la realizzazione dei lavori definitivi della linea ad alta velocità Torino-Lione. Tale Accordo, integrato dal protocollo addizionale che recepisce la certificazione dei costi e il Regolamento dei contratti, è stato sottoposto ai Parlamenti italiano e francese. Il disegno di legge di ratifica dell'Accordo e degli annessi Protocolli, è stato definitivamente approvato con la legge 5 gennaio 2017, n. 1 di "Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, fatto a Parigi il 24 febbraio 2015, e del Protocollo addizionale, con Allegato, fatto a Venezia l'8 marzo 2016, con annesso Regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016" , che prevede la realizzazione dell'opera, per successivi lotti costruttivi non funzionali.

Il progetto definitivo del nuovo collegamento internazionale Torino Lione  che è stato approvato dal CIPE riguarda la Parte comune italo francese.

Il Progetto definitivo prevede infatti una parte comune italo francese che comprende un  tunnel di base di 57 km, da Saint Jean de Maurienne a Susa/Bussoleno, con due gallerie indipendenti a singolo binario con rami di comunicazione, che trasformerà l'attuale tratta di valico in una linea di pianura ed una sezione all'aperto di circa 3 km nella piana di Susa.

 La tratta in territorio italiano della Sezione transfrontaliera è pari a circa 17 km, di cui 12,5 in galleria, dalla frontiera fino a Bussoleno (Susa), e include il Tunnel di base, il Nodo di Susa, il tunnel dell'interconnessione alla linea storica Torino Modane di 2,1 km e l'interconnessione all'entrata della stazione di Bussoleno.

Il costo complessivo certificato dell'intera  sezione transfrontaliera, come riportato nell'accordo è di circa 8,3 miliardi di euro, a valori 2012, da ripartire tra Francia, Italia e UE. L'ammontare di tale costo certificato è attualizzato, a partire dal gennaio 2012, sulla base di un tasso annuo dell'1,5%, applicabile fino al completamento dei lavori.

I costi del progetto vengono finanziati per quote da tutti i soggetti interessati: UE, Francia e Italia.

La ripartizione dei costi tra Italia e Francia prevede un contributo dell'Italia del 57,9% circa e della Francia del 42,1% circa, al netto del contributo dell'UE e della quota finanziata dai pedaggi versati dalle imprese ferroviarie, fino alla concorrenza dei costi certificati. La parte eccedente sarà divisa in parti uguali.

Con riferimento alla sezione italiana è stata inviata il 26 febbraio 2015, alla Commissione UE, la domanda per il contributo europeo, relativo all'Italia,  nell'ambito della prima tranche dei bandi infrastrutturali 2014 per le reti TEN-T. L'agenzia incaricata dalla Commissione Europea di esaminare i progetti di trasporto (INEA), ha proposto il 29 giugno 2015 il finanziamento, operativo dal 10 luglio, della Sezione Transfrontaliera della Torino-Lione al 41,08% per i lavori da ultimare entro il 2019. Si tratta di un contributo europeo di 813.781.900 euro di fondi della "Connecting Europe Facility" per la prima fase dei lavori. Il contributo europeo consente di ridurre il costo a carico dell'Italia, relativo alle opere in territorio italiano, stimato originariamente in circa 1,6 miliardi, a meno di 900 milioni di euro.

La copertura finanziaria dell'intervento, per la parte a carico dell'Italia, è a valere sulle risorse di cui all'art. 1, comma 208, della legge di Stabilità 2013 (legge n. 228 del 2012), che ha autorizzato - per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari nonché lavori definitivi della nuova linea, la spesa di 60 milioni di euro per l'anno 2013, di 100 milioni di euro per l'anno 2014, di 680 milioni di euro per l'anno 2015 e 150 milioni per ciascuno degli anni dal 2016 al 2029. Tali risorse sono state successivamente oggetto di riduzioni (definanziamenti e accantonamenti).

Sullo stato di attuazione dell'opera si rinvia ai Rapporti curati dalla Camera dei Deputati  sull'attuazione delle infrastrutture strategiche ed in particolare: "Le infrastrutture strategiche - Lo stato di attuazione del programma al 31 dicembre 2016"  e "Le infrastrutture strategiche -Risorse disponibili e ripartizione territoriale"

Con il decreto legge n. 50 del 2017 (articolo 47, comma 9) sono state autorizzate le attività propedeutiche all'avvio dei lavori relativi alla sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, ponendo i relativi oneri a carico delle risorse stanziate dall'art. 1, comma 208, della legge 228/2012.

Lo sviluppo del progetto dal 2008 fino all'avvio della XVII Legislatura

Con riferimento allo sviluppo del progetto si ricordano i seguenti passaggi:

  • la decisione C(2008) 7733 del 5 dicembre 2008 della Commissione europea, con la quale è stata approvata la concessione di un contributo finanziario a favore del progetto nuovo collegamento ferroviario Torino - Lione, sezione internazionale, parte comune italo-francese per un importo non superiore a 671,8 milioni di euro. Successivamente la stessa Commissione, nell'ambito della revisione intermedia per il finanziamento di 92 grandi progetti infrastrutturali per le reti Transeuropee (27 ottobre 2010), ha ridotto il finanziamento a 662,62 milioni di euro; 
  • la Delibera CIPE n. 86 del 18.11.10, che ha approvato il progetto definitivo del cunicolo esplorativo della Maddalena, quale opera propedeutica alla realizzazione del collegamento ferroviario, allo scopo di acquisire informazioni sul materiale su cui operare per lo scavo del tunnel di base, assegnando per la sua realizzazione 12 milioni di euro, a valere sulle risorse residue del Fondo infrastrutture;
  • l'articolo 1, comma 62, della legge n. 220/2010, che ha autorizzato R.F.I. S.p.A. a destinare fino 35,6 milioni di euro, a valere sulle risorse del contratto di programma 2007-2011, per studi e progettazione in relazione al cambiamento di tracciato della linea ferroviaria sul territorio nazionale. Il comma 63 dello stesso articolo, riprendendo quanto previsto dalla delibera CIPE n. 86/2010, ha posto a carico dello Stato italiano, a valere sulle risorse del fondo infrastrutture, un importo massimo di 12 milioni di euro per far fronte ai costi aggiunti necessari per la realizzazione del cunicolo esplorativo della Maddalena;
  • la Delibera n. 23 del 23.03.12, che ha approvato il progetto preliminare del "Nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione, sezione internazionale, parte comune italo-francese, tratta in territorio italiano" e ha preso atto che nel limite di spesa dell'intervento sono compresi 41,5 milioni di euro per opere compensative dell'impatto territoriale e sociale, strettamente correlate alla funzionalità dell'opera. Il progetto preliminare approvato si differenzia rispetto al progetto originario del 2005, sia relativamente al tracciato (si è passati dalla sponda sinistra della Dora a quella destra con un percorso che si sviluppa quasi totalmente in sotterraneo), che alle modalità realizzative;
  • l'articolo 19, commi 1-2, della legge n. 183/2011, che ha definito le aree del comune di Chiomonte, individuate per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione, come aree di interesse strategico nazionale, la cui violazione costituisce reato;
  • l'Accordo sottoscritto il 30 gennaio 2012 tra Francia e Italia, la cui ratifica è stata autorizzata con la legge n. 71/2014. L'accordo, che costituisce un protocollo addizionale all'Accordo iniziale del 29 gennaio 2001, ha specificato il tracciato del progetto, approvando le modifiche apportate e la ripartizione dei costi della sezione transfrontaliera e prevedendo che la linea ferroviaria sia realizzata per fasi funzionali. La prima fase è stata individuata nella sezione transfrontaliera compresa tra Susa, in Italia, e Saint-Jean-de-Maurienne, in Francia. Per quanto riguarda la ripartizione dei costi della sezione transfrontaliera, valutata in circa 8,3 miliardi di euro,è stato previsto che l'Italia e la Francia fornissero, al netto della quota fornita dall'Unione europea, un finanziamento suddividendolo tra loro nella misura rispettivamente del 57,9% e del 42,1%. Le successive fasi funzionali, prevedono la realizzazione di un tunnel di circa 19 km tra Susa e Chiusa San Michele;
  • la Delibera n. 57 del 3.08.11, che ha assegnato 10 milioni di euro per misure ed opere compensative atte a favorire l'inserimento territoriale della Nuova linea ferroviaria Torino – Lione, nell'ambito del limite di spesa di cui alla delibera n. 57/2011, a valere sul Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico (di cui all'articolo 32, comma 1, del D.L. n. 98/2011);
  • l'articolo 1, comma 208, della legge n. 228/2012, che ha autorizzato uno stanziamento complessivo di 2.940 milioni di euro nel periodo 2013-2029, per il finanziamento di studi, progetti, lavori preliminari e definitivi connessi alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione, così suddivisi: 60 milioni di euro per il 2013, 100 milioni di euro per il 2014, 680 milioni di euro per il 2015 e 150 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2029.
  • L'articolo 7-quater del decreto legge n. 43/2013 ha disposto l'esclusione dai vincoli del patto di stabilità interno dei pagamenti agli enti territoriali interessati relativi all'attuazione degli interventi di riqualificazione del territorio finalizzati all'esecuzione del progetto.

Il contratto di programma tra MIT e RFI, parte investimenti, per gli anni 2012-2016, sottoscritto l'8 agosto 2014, come aggiornato dall'accordo di programma tra Ministero ed RFI del 5 dicembre 2014, e su cui è stato espresso il parere parlamentare dalla IX Commissione il 18 marzo 2015, ha quantificato il costo della quota italiana dell'opera in 5.676 milioni di euro (854 milioni di euro per studi e indagini geognostiche e 4.822 milioni di euro per la realizzazione dell'opera principale), al netto dell'adeguamento monetario da valutare tra Italia e Francia.

La delibera Cipe del 20 febbraio 2015, di approvazione del progetto definitivo, in proposito indica che nel Contratto di programma MIT-RFI le risorse disponibili sono pari a 3.275 milioni di euro, una parte delle quali è riferita peraltro ad opere già finanziate e realizzate che non fanno parte del progetto definitivo, cosicché le risorse disponibili effettivamente per l'opera sono quelle che risultano dalla legge di Stabilità 2015.