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Temi dell'attività parlamentare

Indagine conoscitiva sulla situazione della medicina dell'emergenza-urgenza  
informazioni aggiornate a giovedì, 23 maggio 2024

   Nella seduta del 26 luglio 2023, la XII Commissione ha deliberato di avviare un'indagine conoscitiva sulla situazione della medicina dell'emergenza-urgenza e dei pronto soccorso in Italia, volta a offrire un contributo per un progetto organico di riforma dei servizi di emergenza-urgenza sanitaria.

In particolare, l'indagine conoscitiva ha riguardato i seguenti profili critici: la carenza di personale sanitario e le relative condizioni di lavoro; il sovraffollamento e i tempi d'attesa nei pronto soccorso.

Nel corso dell'indagine sono stati auditi il Ministro della salute, la Conferenza delle regioni, l'Agenas, alcuni rappresentanti degli Ordini delle professioni sanitarie, nonché società scientifiche, centri di ricerca ed esperti della materia. Sono stati, altresì, sentiti rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali e di associazioni sindacali delle professioni sanitarie.

L'indagine conoscitiva si è conclusa nella seduta del 21 maggio 2024 (per un approfondimento v. il documento conclusivo). 

Le cause, che sono state prevalentemente indicate nel corso delle audizioni svolte sono così riassumibili:

  • la carenza di personale medico e infermieristico;
  • i tempi di attesa per il ricovero (boarding), stante la carenza di posti letto disponibili nei reparti di degenza causata dalla difficoltà a garantire un turnover adeguato.
  • l'elevato numero di accessi impropri al pronto soccorso, come evidenziato dal numero di «codici verdi» e di «codici bianchi», che supera abbondantemente il 50 per cento degli accessi totali.
  • la disaffezione per la medicina di emergenza-urgenza, anche – ma non solo – da parte dei giovani medici, che sono sempre meno indotti a scegliere una specialità faticosa e con impatto negativo sulla qualità di vita, mal remunerata, anche a causa dell'impossibilità di svolgere attività privata intra o extra moenia, gravata da un altissimo rischio di denunce e, comunque, con il peggior rapporto tra gratificazioni e frustrazioni.

All'esito dell'indagine, sono state individuate alcune possibili soluzioni da perseguire, anche attraverso iniziative normative, così enucleabili:

  • Potenziamento della medicina del territorio;
  • Maggiore disponibilità di posti letto;
  • Riduzione delle liste di attesa;
  • Riorganizzazione del sistema dell'emergenza-urgenza;
  • Potenziamento del personale;
  • Tutela del personale sanitario;
  • Promozione della diffusione di corrette informazioni presso la popolazione.

   Nella seduta del 26 luglio 2023, la XII Commissione ha deliberato di avviare un'indagine conoscitiva sulla situazione della medicina dell'emergenza-urgenza e dei pronto soccorso in Italia, volta a offrire un contributo per un progetto organico di riforma dei servizi di emergenza-urgenza sanitaria.

In particolare, l'indagine conoscitiva ha riguardato i seguenti profili critici: la carenza di personale sanitario e le relative condizioni di lavoro; il sovraffollamento e i tempi d'attesa nei pronto soccorso.

Nel corso dell'indagine sono stati auditi il Ministro della salute, la Conferenza delle regioni, l'Agenas, alcuni rappresentanti degli Ordini delle professioni sanitarie, nonché società scientifiche, centri di ricerca ed esperti della materia. Sono stati, altresì, sentiti rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali e di associazioni sindacali delle professioni sanitarie.

L'indagine conoscitiva si è conclusa nella seduta del 21 maggio 2024 (per un approfondimento v. il documento conclusivo). 

Le cause, che sono state prevalentemente indicate nel corso delle audizioni svolte sono così riassumibili:

  • la carenza di personale medico e infermieristico;
  • i tempi di attesa per il ricovero (boarding), stante la carenza di posti letto disponibili nei reparti di degenza causata dalla difficoltà a garantire un turnover adeguato.
  • l'elevato numero di accessi impropri al pronto soccorso, come evidenziato dal numero di «codici verdi» e di «codici bianchi», che supera abbondantemente il 50 per cento degli accessi totali.
  • la disaffezione per la medicina di emergenza-urgenza, anche – ma non solo – da parte dei giovani medici, che sono sempre meno indotti a scegliere una specialità faticosa e con impatto negativo sulla qualità di vita, mal remunerata, anche a causa dell'impossibilità di svolgere attività privata intra o extra moenia, gravata da un altissimo rischio di denunce e, comunque, con il peggior rapporto tra gratificazioni e frustrazioni.

All'esito dell'indagine, sono state individuate alcune possibili soluzioni da perseguire, anche attraverso iniziative normative, così enucleabili:

  • Potenziamento della medicina del territorio;
  • Maggiore disponibilità di posti letto;
  • Riduzione delle liste di attesa;
  • Riorganizzazione del sistema dell'emergenza-urgenza;
  • Potenziamento del personale;
  • Tutela del personale sanitario;
  • Promozione della diffusione di corrette informazioni presso la popolazione.