Camera dei deputati

"La Commissione Migrazioni del Consiglio d'Europa riunitasi a Parigi apprezza il grande contributo dato dall'Italia alla salvezza di molte vite umane attraverso l'operazione Mare Nostrum" - è il commento soddisfatto del Vice Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, il deputato Michele Nicoletti. Nell'ultima versione del rapporto redatto dal parlamentare britannico Christopher Chope, che andrà in discussione e votazione finale nella sessione plenaria dell'Assemblea di Strasburgo alla fine di giugno (http://website-pace.net/documents/19863/168397/20140604-MigrationItalianShores-EN.pdf/f694913a-ed7f-4f4d-b74f-4920438a2ada), si raccomanda al nostro Paese e a tutta l'Europa l'adozione di un cambiamento strutturale nelle politiche migratorie per far fronte all'eccezionale flusso di richiedenti asilo e rifugiati degli ultimi mesi e si invitano i Paesi europei a una revisione del Regolamento di Dublino e della sua applicazione. Grazie all'impegno del Governo e all'intenso lavoro della Delegazione italiana presso il Consiglio d'Europa, il giudizio del Consiglio d'Europa sul nostro Paese appare assai diverso da quello a suo tempo pronunciato con la condanna sui respingimenti quali atti di palese violazione dei diritti umani. Nel rapporto si raccomanda inoltre all'Italia di proseguire nel suo impegno di tutela delle vite umane impegnando l'Europa a fornire sostegno finanziario e logistico alle operazioni di soccorso; si invita il nostro Paese a fare ogni sforzo per garantire trasparenti, efficaci e veloci procedure di identificazione dei migranti; si chiede ai Paesi europei di prendere in considerazione la realizzazione di centri di accoglienza nei Paesi del Nord Africa in cui possano essere previamente esaminate le domande di asilo e di sostenere l'impegno delle guardie costiere africane a vigilare sul traffico illegale di esseri umani. Infine, elemento di grande rilevanza, in continuità con quanto già auspicato in passato dal Consiglio d'Europa, la Commissione Migrazioni chiede ai Paesi europei di prendere in seria considerazione la necessità di una ampia revisione del sistema europeo di domanda di asilo previsto dal Regolamento di Dublino che, di fronte all'eccezionalità dei flussi migratori, risulta eccessivamente rigido e insufficientemente solidale.