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Comunicati stampa

12/12/2014
Intervento Boldrini a incontro con i Premi Nobel per la pace venerdì 12 dicembre
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"Vi ringrazio di cuore per aver accolto il mio invito.

Il 14° World Summit of Nobel Peace Laureates, che si svolge a Roma in questi giorni e che vi vede protagonisti, è organizzato - quest'anno - in onore di Nelson Mandela. A Nelson Mandela anch'io in questo momento voglio rendere omaggio. Egli è stato non soltanto un coraggioso combattente per la libertà del suo popolo e padre del nuovo Sudafrica democratico, ma punto di riferimento per tutti coloro che nel mondo aspirano a vedere riconosciuti i propri diritti e si impegnano per la pace e la fratellanza tra i popoli.

Voi siete stati insigniti di una onorificenza molto prestigiosa per aver contribuito con la vostra azione concreta ad affermare il valore della pace.

Forse mai come in questo momento la vostra voce, la voce dei campioni della pace, è bene che si faccia sentire e che venga ascoltata.

Abbiamo festeggiato poche settimane fa i venticinque anni della caduta del muro di Berlino, uno degli eventi più importanti e più belli della storia recente. Un evento carico di aspettative. Finiva la guerra fredda. Pensavamo che non ci sarebbe stato più alcun bisogno di quella corsa agli armamenti che dissipava risorse e lasciava il mondo sull'orlo della catastrofe nucleare.

Ci aspettavamo un futuro di pace. E invece abbiamo visto e vediamo che si moltiplicano ovunque focolai di guerra e di violenza, la strage di civili inermi, la distruzione di interi territori. E a volte questo si pretende di farlo in nome del richiamo alla religione. Una scelta cinica e strumentale, perché le religioni,tutte le religioni portano messaggi di pace. Nessuna spinge l'essere umano a distruggere il proprio simile.

Consentitemi una breve nota personale: ho lavorato per circa venticinque anni nelle agenzie delle Nazioni Unite di cui quindici all'UNHCR, un'organizzazione che per due volte ha ottenuto il Premio Nobel per la pace. Con questa organizzazione ho svolto missioni in tanti luoghi di conflitto ed ho visto direttamente il prezzo che pagano i civili, in Africa come in Asia, come nel nostro Mare Mediterraneo dove quest'anno circa 3400 persone sono morte. Viviamo in un mondo in cui, nel 2013, oltre 50milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case per guerre e persecuzioni, il numero più alto dalla seconda guerra mondiale. Oggi più che mai abbiamo bisogno di pace.

Oggi più che mai è importante la vostra presenza e la vostra voce. E che questa voce giunga ai governi e a tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali perché si ponga fine ad ogni guerra e ad ogni violenza.

La vostra azione è importante anche perché voi tenete alto un valore, quello della pace, in un'epoca nella quale la politica spesso sembra aver rinunciato a battersi per dei valori, a perseguire principi, e tutto rischia di diventare mera lotta per il potere. Ma una politica senza principi inaridisce, abbandona ogni interesse al progresso dell'umanità e finisce per cedere alla corruzione e al malaffare.

Questo palazzo, come sapete, è la sede del Parlamento italiano, ma è anche il luogo in cui fu elaborata e scritta la Costituzione italiana e dove fu discusso e approvato, quindi, quell'articolo 11 della nostra Costituzione che afferma un principio molto forte e netto : "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

A questo principio intendiamo tener fede ed è per questo che sono molto felice oggi di ospitare proprio in questa sede un incontro così importante con le personalità e le organizzazioni che hanno meritato il premio Nobel per la pace".

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