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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 7 novembre 2014

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 7 novembre 2014.

  Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Amici, Artini, Baretta, Basilio, Bellanova, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Boccia, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Caparini, Capelli, Capezzone, Casero, Castiglione, Catania, Cecconi, Cicchitto, Cirielli, Colonnese, Costa, Dambruoso, De Girolamo, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Di Lello, Luigi Di Maio, Di Salvo, Duranti, Epifani, Fedriga, Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Gozi, La Russa, Lorenzin, Lotti, Lupi, Madia, Merlo, Orlando, Pes, Piras, Pisicchio, Pistelli, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Domenico Rossi, Rughetti, Sani, Scalfarotto, Scotto, Sisto, Speranza, Tabacci, Taglialatela, Valentini, Velo, Vignali, Villecco Calipari, Vito, Zanetti, Zolezzi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 6 novembre 2014 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   COCCIA: «Modifiche agli articoli 2 e 10 della legge 23 marzo 1981, n. 91, in materia di applicazione del principio di parità tra i sessi nel settore sportivo professionistico» (2707);
   COLLETTI ed altri: «Modifiche al codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, e altre disposizioni in materia di disciplina dell'assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile verso i terzi derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, di risarcimento dei danni e di organizzazione dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni» (2708).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di un deputato a una proposta di legge.

  La proposta di legge MOLEA ed altri: «Disposizioni per favorire l'integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l'ammissione nelle società sportive appartenenti alle federazioni nazionali» (1949) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Fabbri.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  «Abrogazione del comma 1-bis dell'articolo 7 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, in materia di prerogative sindacali del personale delle Forze della polizia ad ordinamento civile e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco» (Già articolo 21, comma 15, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-octies) Parere delle Commissioni V e XI;

   II Commissione (Giustizia):
  «Modifiche all'articolo 44 del testo unico, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, concernenti l'utilizzo da parte degli organi di polizia giudiziaria di prodotti energetici sottoposti a sequestro per violazione delle norme in materia di accisa» (Già articolo 32, comma 6, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-terdecies) Parere delle Commissioni I, V, VI e X;

   IV Commissione (Difesa):
  «Autorizzazione di spesa per la prosecuzione dell'impiego di personale militare per la prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale in Campania» (Già articolo 17, comma 20, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-quater) Parere delle Commissioni I, II, V, VIII e XI;
  «Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, e altre disposizioni in materia di rappresentanza militare» (Già articolo 21, commi da 16 a 20, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-novies) Parere delle Commissioni I, V e XI;
  «Modifiche all'articolo 2190 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di unità produttive e industriali dell'Agenzia industrie difesa» (Già articolo 31, comma 20, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-duodecies) Parere delle Commissioni I, V, X e XI;

   VII Commissione (Cultura):
  «Disposizioni diverse in materia di istruzione scolastica e universitaria e del sistema dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché interventi concernenti l'Istituto nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione» (Già articolo 28, commi 15, da 23 a 27 e 31, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-decies) Parere delle Commissioni I, II, V, VIII, X, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;

   IX Commissione (Trasporti):
  «Disposizioni in materia di cessione di attività immobiliari e di quote di società partecipate da parte della società RAI-Radiotelevisione italiana Spa» (Già articolo 20, comma 2, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-sexies) Parere delle Commissioni I, V, VI e VII;

   XI Commissione (Lavoro):
  «Autorizzazione di spesa per la prosecuzione del finanziamento di progetti per servizi socialmente utili» (Già articolo 17, comma 11, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-ter) Parere delle Commissioni I, V, VII, VIII, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  «Disposizioni in materia di trattamenti economici accessori del personale del Ministero della salute non appartenente al ruolo sanitario di livello dirigenziale» (Già articolo 21, comma 8, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-septies) Parere delle Commissioni I, II, V e XII;
  «Modifica del comma 88 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, in materia di verifica straordinaria nei confronti del personale sanitario dichiarato inidoneo alla mansione specifica» (Già articolo 41 del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-quaterdecies) Parere delle Commissioni I, II, V, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;

   XIII Commissione (Agricoltura):
  «Autorizzazione di spesa per interventi in favore dei giovani imprenditori agricoli e per l'integrazione del sistema agroalimentare» (Già articolo 17, commi 22 e 23, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-quinquies) Parere delle Commissioni I, V, VI, X, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;

   Commissioni riunite II (Giustizia) e IV (Difesa):
  «Modifiche al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e al codice penale militare di pace in materia di ordinamento giudiziario militare» (Già articolo 31, commi da 8 a 10, del disegno di legge n. 2679 – Stralcio disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 30 ottobre 2014) (2679-undecies) Parere delle Commissioni I, V e XI.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 6 novembre 2014, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la proposta congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 36/2012 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Siria (JOIN(2014) 37 final), corredata dal relativo allegato (JOIN(2014)37 final - Annex 1), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, con comunicazione in data 6 novembre 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Elementi in merito ai recenti sviluppi dell'inchiesta relativa agli appalti per Expo 2015 ed iniziative normative per contrastare commistioni tra politica e criminalità – 2-00737

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della giustizia, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   secondo quanto riportato da l'Espresso, Giandomenico Maltauro, finito agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sull'Expo 2015, in un verbale del mese di maggio 2014 avrebbe dichiarato che l'ex funzionario del Partito comunista italiano Greganti e l'ex parlamentare della Democrazia Cristiana Frigerio avevano «riferimenti politici»;
   precisamente Maltauro avrebbe spiegato: «Intendo essere più preciso su questi riferimenti politici e al riguardo specifico che Greganti nelle occasioni in cui ho avuto modo di discutere direttamente con lui, e comunque per quello che sul punto mi hanno anche riferito gli altri indagati come Frigerio e Sergio Cattozzo, manteneva ancora un'assidua frequentazione politica con personaggi appartenenti alla vecchia guardia del Partito Democratico, con i quali sapevo che manteneva rapporti anche nell'attualità. Tra questi, egli (Greganti) mi ha fatto i nomi di Bersani, Fassino, Burlando e Sposetti». Inoltre, sempre stando al verbale di Maltauro, «Frigerio mi diceva innanzitutto che il suo punto di riferimento politico era Silvio Berlusconi, con il quale aveva una certa frequentazione; tuttavia egli mi fece parola anche di altri personaggi di quell'area politica, tra cui Gianni Letta, il ministro Lupi, Maroni, Fitto, il presidente della provincia di Milano Podestà e l'assessore alla sanità della regione Lombardia Mantovani»;
   in un altro verbale, datato 23 luglio 2014, l'ex direttore generale di Ilspa, Antonio Rognoni, tra gli imputati nell'inchiesta sulla presunta «cupola degli appalti», ha raccontato ai pubblici ministeri di Milano di una presunta frequentazione tra Giuseppe Sala e l'ex senatore Grillo;
   nessuno dei politici nominati dall'imprenditore Maltauro o dall'ex direttore generale Rognoni risulterebbe indagato;
   dalle prime ricostruzioni degli inquirenti, l'attribuzione dei lavori all'impresa Maltauro per la realizzazione delle strutture di servizio per l'Expo 2015 risulterebbe che sia stata pilotata in favore del gruppo «direttamente collegato all'opera e all'intervento di “faccendieri” presso gli enti pubblici» –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e non ritenga necessario intervenire, per quanto di competenza, promuovendo iniziative normative volte a rendere più stringente il controllo contro eventuali commistioni tra politica e criminalità, soprattutto quando ci sono in gioco appalti per eventi di rilievo nazionale, attorno ai quali gravitano ingenti risorse economiche, anche in considerazione del pericoloso clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni che tali situazioni possono instillare nei cittadini.
(2-00737) «Sorial, Castelli, Caso, Brugnerotto, Cariello, Colonnese, Currò, D'Incà, Ferraresi, Bonafede, Businarolo, Agostinelli, Colletti, Sarti, Turco, Da Villa, Crippa, Prodani, Della Valle, Fantinati, Mucci, Vallascas, Vignaroli, Carinelli, Pinna, Fico, Nesci, Petraroli, Battelli, Luigi Di Maio».


Elementi in merito ai recenti accordi tra Aeroporti di Puglia e le compagnie Blue Wings Air e Ryanair ed iniziative volte a rendere pienamente operativo l'aeroporto «Gino Lisa» di Foggia – 2-00705

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   la vicenda dell'aeroporto «Gino Lisa» di Foggia si è ulteriormente arricchita di nuovi capitoli che non sembrano proprio orientarsi verso una soluzione positiva e definitiva; in una conferenza stampa tenutasi il 12 settembre 2014, alla presenza del presidente della regione Puglia, si è avuta notizia di un contratto stipulato da Aeroporti di Puglia con la Blue Wings Air;
   in base a tali accordi, dal prossimo 27 ottobre 2014, dovrebbero essere attivi i primi voli dall'aeroporto di Foggia in direzione Milano e, a seguire, dal mese di dicembre 2014, si dovrebbe poter raggiungere Torino;
   questa notizia ha creato numerose perplessità tra i comitati, le associazioni e i cittadini che da anni si battono affinché il «Gino Lisa» diventi finalmente operativo e si restituisca al territorio un'infrastruttura indispensabile;
   tali perplessità hanno ragione d'essere a partire dai ritardi incredibili sulla valutazione di impatto ambientale che dovrebbe finalmente dare il via ai lavori di ampliamento della pista e di ammodernamento dell'aeroporto, ma anche dalle numerose esperienze negative con compagnie discutibili che hanno creato solo disservizi risultando, alla fine, esperienze inutili e negative;
   tutto ciò ha ulteriormente avvalorato il partner che Aeroporti di Puglia ha scelto per ripristinare i voli sopra elencati, la Blue Wings Air, che come si deduce dal suo sito on-line, attivato il 1o ottobre 2014 e ancora in via di costruzione, è una company inglese che opera nel settore del brokeraggio di aeromobili, di recentissima costituzione;
   la compagnia aerea italiana che effettuerà i collegamenti sarà la Air Vallè e utilizzerà un aeromobile «Fokker 50» biturbo elica da 50 posti;
   alle perplessità sopra espresse si aggiunge la completa assenza di informazioni sugli accordi intercorsi tra le parti in merito alle condizioni con le quali verranno garantiti questi collegamenti e, conseguentemente, non è chiaro se si andrà incontro ai tanti disservizi che vi sono stati nel corso del tempo con altre compagnie che sembravano, oltretutto, più solide;
   se a questo si aggiungono le dichiarazioni fatte, alla fine del mese di agosto 2014, dal manager per l'Italia di Ryanair, John Alborante, secondo cui Aeroporti di Puglia non avrebbe mai nemmeno accennato all'esistenza degli aeroporti di Grottaglie e di Foggia, il quadro della situazione diventa ancora più oscuro e incerto in merito al ruolo che svolge Aeroporti di Puglia nel rilanciare l'intero sistema aeroportuale della regione;
   lo stesso John Alborante ha fatto presente che la compagnia sarebbe stata senz'altro interessata al rilevante bacino turistico rappresentato dal Gargano, a cui bisogna aggiungere l'enorme bacino rappresentato dal turismo religioso;
   l'accordo sottoscritto con la Blue Wings Air a giudizio degli interpellanti potrebbe essere un tentativo di rimediare agli sbagli sin qui commessi in materia di rilancio del sistema aeroportuale della Puglia o, peggio ancora, il segno che si sia deciso di non introdurre l'aeroporto di Foggia nell'accordo con Ryanair proprio perché era già previsto un altro tipo di soluzione –:
   se non ritenga necessario acquisire elementi, nell'ambito delle proprie competenze, sull'accordo tra Aeroporti di Puglia e la compagnia di brokeraggio Blue Wings Air, così da dare tutte le informazioni necessarie a chi dovesse usufruire di tale servizio;
   se non si ritenga necessario acquisire ogni elemento utile in merito alla decisione di Aeroporti di Puglia di non comprendere gli aeroporti di Foggia e di Grottaglie nell'accordo previsto con Ryanair che ha privato, di fatto, queste due province, di un'importante occasione di sviluppo economico per il territorio;
   a che punto sia l'intera vicenda dell'aeroporto «Gino Lisa» e se non si ritenga che sia ancora più indispensabile rendere pienamente operativo tale scalo affinché al territorio sia consegnata un'opera di primaria importanza per lo sviluppo economico dello stesso.
(2-00705) «Di Gioia, Pisicchio».


Iniziative di competenza per garantire condizioni di sicurezza per il transito di merci pericolose nelle Bocche di Bonifacio, anche tramite l'istituzione del primo gruppo internazionale di piloti di alto mare del Mediterraneo – 2-00720

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   le Bocche di Bonifacio e lo Stretto di Bonifacio sono state dichiarate area marina protetta speciale per biodiversità (2001), santuario internazionale dei cetacei (2002), patrimonio mondiale Unesco (2006) e l'Organizzazione marittima internazionale ha definito la navigazione in questo stretto particolarmente pericolosa;
   la risoluzione dell'Organizzazione marittima internazionale MO A.766 del 1993 ha richiesto alle navi che trasportano sostanze pericolose di evitare questa rotta. Nello stesso anno (1993), le autorità marittime francesi ed italiane hanno stabilito, con due decreti, il divieto di transito nelle Bocche di Bonifacio, in caso di trasporto di merci inquinanti o comunque pericolose, applicabile, però, esclusivamente alle proprie navi. Navi battenti bandiere di altri Stati possono, pertanto, transitare con qualsiasi merce;
   nel 1998 una circolare dell'Organizzazione marittima internazionale indica rotte raccomandate e sistema di segnalazione delle navi in transito e nel 1999 viene stipulato un accordo italo-francese sulle procedure operative per il sistema di segnalazione nelle Bocche di Bonifacio. Nasce «Bonifacio Traffic»;
   nel 2011 Italia e Francia sottopongono alla 62a assemblea del Comitato di protezione dell'ambiente marino (MEPC) la proposta di istituire le Bocche di Bonifacio e le zone adiacenti come zona di mare particolarmente sensibile. Il Comitato di protezione dell'ambiente marino ha accolto la richiesta, con la risoluzione MEPC.204 (62) il 15 luglio 2011. Tale risoluzione stabilisce di implementare nelle Bocche di Bonifacio un efficace sistema di «pilotaggio raccomandato», attivabile su richiesta dei comandanti delle navi che transitano in questo tratto di mare ed, in particolar modo, di quelli che trasportano merci pericolose;
   il Comitato per la sicurezza marittima (MSC) ha preso in considerazione questa misura nel corso della sua 90a sessione il 31 maggio 2012, attraverso la risoluzione MSC 90/28, disponendo che doveva diventare effettiva dal 1o luglio 2014;
   le stazioni dei piloti di Olbia e Porto Torres sono ora autorizzate a pilotare nello stretto in virtù del decreto 1o luglio 2014, n. 12, emesso dalla direzione marittima italiana di Olbia e dall'ordinanza 30 giugno 2014, n. 73, rilasciata dalla capitaneria di porto di La Maddalena;
   al momento, sono stati conseguiti importanti risultati sul piano del sistema di «pilotaggio raccomandato», ma non si possono obbligare le navi ad avvalersene. A tale proposito, si specifica che il pilota marittimo sale a bordo della nave in navigazione quale fiduciario dello Stato, che non rileva il comandante della nave, ma lo affianca nella navigazione, suggerisce la rotta da seguire, informa dei regolamenti in vigore, mantiene i contatti con la guardia costiera ed è il diretto referente in caso di necessità per le autorità di terra, essendo un perfetto conoscitore della zona;
   deve essere istituito un servizio di pilotaggio da mettere a disposizione delle navi in transito;
   i piloti delle stazioni di pilotaggio di Olbia e di Porto Torres si sono messi a disposizione, gratuitamente e con la rinuncia dei periodi di riposo dal servizio regolare svolto nelle rispettive sedi di appartenenza, per effettuare eventuali servizi;
   l'attuale servizio di pilotaggio richiederebbe risorse, mezzi e tecnologie attualmente indisponibili;
   l'unica analisi disponibile del traffico navale in questo tratto di mare, relativa al periodo 2000-2009, ha registrato il transito di 35.188 navi (media di 3500 all'anno), di cui il 10 per cento francesi, il 26 per cento italiane ed il 64 per cento degli altri Stati, il 63 per cento delle quali considerate ad alto rischio;
   nel 2013, delle oltre 3500 navi in transito, 57 hanno violato la risoluzione dell'Organizzazione marittima internazionale ed il traffico delle merci pericolose è aumentato del 28 per cento rispetto al 2012; nel corso degli ultimi 40 anni si sono verificati, nello stretto, numerosi incidenti, alcuni dei quali al limite di causa d'inquinamento –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare:
    a) per istituire il primo gruppo internazionale di piloti di alto mare del Mediterraneo (deep sea pilot) al servizio della regione autonoma della Sardegna;
    b) per impegnare risorse destinate all'impiego di nuovi piloti e di personale addetto alle pilotine, all'acquisto di mezzi adatti ad affrontare quell'impervio tratto di mare e di apparecchiature tecnologicamente avanzate e alla manutenzione delle barche in uso.
(2-00720) «Fauttilli, Dellai».


Iniziative di competenza volte ad assicurare la piena funzionalità del consiglio d'amministrazione dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – 2-00736

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   si rivela sempre più preoccupante e non priva di strumentalizzazioni la situazione di stallo venutasi a determinare all'Ing-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, prestigioso ente di ricerca ben noto nella comunità scientifica internazionale e centro di competenza essenziale nel Servizio nazionale della protezione civile, a seguito delle presunte incompatibilità di carica per quasi tutti i membri del consiglio d'amministrazione dell'ente, sollevate dal collegio dei revisori, sorprendentemente a ben due anni dal proprio insediamento ed in concomitanza del piano assunzioni del personale;
   l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, infatti, è in procinto di dare attuazione al piano di assunzioni del personale a seguito dell'attribuzione di 200 unità assegnate alla fine del 2013, da poter collocare nell'arco del quinquennio 2014-2018 in virtù del decreto-legge n. 104 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 128 del 2013 e del decreto attuativo n. 300 del 2014, rispondendo così alle tormentate vertenze ed alle aspettative di una consistente parte di dipendenti precari in forza all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia;
   a seguito di tali rilievi ipotizzati dal collegio dei revisori con verbale n. 20 del 2014, a cui hanno fatto seguito esaustivi chiarimenti e confutazioni delle ipotesi di incompatibilità da parte del presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e di tre componenti su cinque del consiglio di amministrazione, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca quale Ministero vigilante, con propria nota protocollo n. 16372 del 25 settembre 2014, ha invitato il consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a non deliberare su «temi sensibili», senza peraltro specificarne la natura e senza alcun riferimento alle controdeduzioni dei componenti del consiglio di amministrazione, altrettanto legittime;
   da quanto è dato conoscere, si sarebbe sorprendentemente verificata un'anomalia nella seduta del collegio dei revisori di cui al verbale n. 20 del 2014, per il fatto che alla riunione ha preso parte anche un membro supplente, il quale avrebbe sottoscritto il relativo verbale in apparente contrasto con norme regolamentari di cui alla determinazione della Corte dei conti 10 novembre 1981, n. 1627, ed alla circolare del Ministero dell'economia e delle finanze 1o luglio 2004, n. 30, circostanza che avrebbe inficiato il collegio;
   che la seduta del consiglio di amministrazione, convocata d'urgenza dal Presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per il 15 ottobre 2014, nel cui ordine del giorno erano previste comunicazioni riguardanti l'attuazione del piano di assunzioni del personale e la situazione della direzione generale dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stata rinviata a causa di una nota del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca notificata la stessa mattina, con cui veniva convocata una riunione al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca due giorni dopo;
   appaiono sempre più evidenti i tentativi mirati a far commissariare l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, evento quello di un commissariamento che risulterebbe non solo infondato ed ingiustificato, ma devastante per l'assetto dell'ente di ricerca e compromissorio dell'urgenza attuativa del piano di assunzioni –:
   quali misure intenda intraprendere ed attuare il Ministro interpellato, con la necessaria urgenza, al fine di restituire al consiglio d'amministrazione dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia la pienezza dei suoi poteri, passando con ogni sollecitudine all'attuazione del piano di assunzioni con il contingente dei primi 40 posti entro il corrente anno e scongiurando la perdita della posta di spesa già attribuita;
   se abbia potuto accertare con il necessario rigore giuridico la posizione del collegio dei revisori, alla luce della normativa regolamentare citata in premessa, la quale non prevede eccezioni o giustificazioni di sorta in merito alle sedute del collegio nonché la nullità di fatto del predetto verbale n. 20 del 2014 dello stesso collegio.
(2-00736) «Ribaudo, Berretta, Culotta, Moscatt, Fragomeli, Iacono, Giulietti, Misiani, Zardini, Bargero, Burtone, Piepoli, Capodicasa, Marchi, Zappulla, Lauricella, D'Arienzo, Catalano, Taranto, Scuvera, Narduolo, Amoddio, Boccuzzi, Manfredi, Ventricelli, Camani, Chaouki, Raciti, Albanella, Greco, Gullo».


Chiarimenti in ordine alla vicenda delle prove scritte del concorso nazionale per l'ingresso nelle scuole di specializzazione in medicina ed iniziative per garantire una selezione dei candidati basata su criteri rigorosi di competenza e trasparenza – 2-00738

E)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   nel 2014, per la prima volta, per l'assegnazione dei contratti di formazione delle scuole di specializzazione in medicina e chirurgia, è stata adottata la formula del concorso nazionale che ha coinvolto 12.168 candidati sottoposti ai quiz tra mercoledì 29 e venerdì 31 ottobre 2014. Tuttavia per 11.242 di loro è emerso un problema grave. Sono state invertite le prove del 29 ottobre con quelle del 31 ottobre 2014 per quanto riguarda l'area medica e dei servizi clinici. Ogni prova, come previsto, comprendeva 30 domande ciascuna. I candidati che hanno affrontato tutte le 60 domande sono 8.319, cui si aggiungono i 2.125 che hanno sostenuto soltanto le prove dell'area medica e i 798 dei servizi clinici;
   il Cineca, il consorzio universitario che si occupa dei test, ha spiegato al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca che c’è stato «un errore nella fase di codifica delle domande durante la fase di importazione». Il Cineca si è assunto «la piena responsabilità per l'errore commesso» e ha garantito che «si farà carico di spese e eventuali danni procurati agli studenti per il rifacimento della prova», porgendo «le più profonde scuse per l'accaduto ai candidati, alle loro famiglie, al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e al Governo»;
   il Ministro interpellato aveva immediatamente predisposto che il 7 novembre 2014 venissero ripetuti i test e inviato le comunicazioni agli interessati tramite il sito riservato a loro e il portale www.universitaly.it. Secondo il Ministro interpellato «la scia emotiva di questa vicenda non deve mettere in discussione la formula del concorso nazionale, poiché la decisione presa in tal senso è il risultato di una valutazione negativa di precedenti prove locali, spesso oggetto di falle ancor più gravi, legate a mancanza di trasparenza»;
   nella serata del 3 novembre 2014 il Ministro interpellato ha riunito la commissione nazionale incaricata nell'estate 2014 di validare le domande del quiz, che ha «vagliato i quesiti proposti ai candidati per l'Area Medica (29 ottobre) e quella dei Servizi Clinici (31 ottobre) stabilendo che, sia per l'una che per l'altra Area, 28 domande su 30 sono comunque valide ai fini della selezione». Secondo una nota del Ministero «a seguito di un confronto avuto con l'Avvocatura dello Stato e del verbale della Commissione si è deciso di procedere, dunque, con il ricalcolo del punteggio dei candidati neutralizzando le due domande per Area che sono state considerate non pertinenti dal gruppo di esperti». «Questa soluzione – secondo il Ministro interpellato – è il frutto di un approfondimento che ho richiesto da sabato convocando la Commissione nazionale e interpellando l'Avvocatura dello Stato per tutelare gli sforzi personali e anche economici dei candidati e delle loro famiglie a seguito del grave errore materiale commesso dal Cineca»;
   il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha avuto a disposizione diversi mesi per allestire questo primo concorso nazionale e, in numerose occasioni, è stato richiamato alla necessità di prestare la massima attenzione agli aspetti organizzativi, sia dal Parlamento sia dalle associazioni di categoria. L'esperienza maturata anche in occasione dei test di accesso alla facoltà di medicina con i numerosi ricorsi successivi al Tar, che hanno profondamente alterato tutte le graduatorie previste dal concorso stesso, avrebbe dovuto creare uno stato di allarme a 360 gradi per garantire la buona riuscita delle attuali prove di selezione, mentre invece si è diffuso un ulteriore malessere e si sono create altre perplessità nei confronti dell'operato del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
   la gestione della comunicazione sull'errore commesso dal Cineca, accompagnata dall'informazione fin troppo tempestiva sul piano mediatico, dell'impegno preso dal Ministro interpellato a intervenire con la ripetizione della prova, ha creato un doppio sconcerto nei partecipanti, paradossalmente preoccupati prima dalla prova sbagliata e poi dalla necessità di ripeterle a distanza di pochi giorni. Nessuno in questo frangente li aveva informati della valutazione che contemporaneamente il Ministero interpellato stava facendo con supporto dell'Avvocatura dello Stato, e che è sfociata nella non necessità di ripetere la prova, suscitando nuove e diverse reazioni davanti ad un rischio schivato, ma per alcuni davanti ad un'opportunità mancata. A questo punto non è affatto da escludere il ricorso al Tar da parte di alcuni dei concorrenti esclusi, coloro che alla fine non potranno avere l'auspicato contratto di formazione per la scuola di specializzazione –:
   se non ritenga di fornire i necessari chiarimenti e i suoi orientamenti in merito all'accaduto che doveva e poteva essere facilmente evitato o per lo meno gestito più opportunamente anche sul piano comunicativo e quali misure intenda adottare per consentire in futuro una selezione dei candidati che risponda a caratteri di competenza specifica, di rigore e di trasparenza.
(2-00738) «Binetti, Dellai».