Da 18 anni marzo è il mese in cui si ricordano tutte le vittime innocenti delle mafie. La Commissione parlamentare Antimafia promuove tre incontri per fare memoria di una storia tragica, ma anche ricca di impegno e speranze e per conoscere meglio le mafie e l'antimafia.
Tre appuntamenti per riflettere sui nuovi profili di mafia, 'ndrangheta e camorra, promuovere la cultura della legalità e rinnovare l'attenzione del Parlamento nella sfida ai poteri criminali.
Il primo incontro, dal titolo "Cosa nostra c'è e si vede ancora", si è svolto mercoledì 5 marzo, alle ore 18,30, presso la Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi della Camera, in Via di Campo Marzio 74 . Al dibattito - trasmesso in diretta sulla webtv (vai al video) - hanno partecipato Rosy Bindi, Presidente Commissione Antimafia, Attilio Bolzoni, giornalista Repubblica, Pierfrancesco Diliberto (Pif), regista. A seguire, la proiezione del film "La mafia uccide solo d'estate".
L'iniziativa si affianca e integra l'attività d'indagine della Commissione che sta lavorando anche alle proposte da offrire alle Camere e al Governo in vista del Semestre italiano di presidenza Ue.
In particolare, l'attenzione è rivolta alle misure di prevenzione e gestione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie; alla espansione della presenza criminale al Nord e alle infiltrazioni nell'economia legale; al rapporto tra mafie e mondo delle professioni e a quello tra politica, mafie e pubblica amministrazione.
Dal suo insediamento, la Commissione ha svolto 21 sedute (55 ore) e 20 audizioni in sede, due sedute plenarie a Reggio Calabria e Milano, due missioni a Palermo e Caserta.
Sono stati ascoltati i ministri dell'Interno e della Giustizia, il procuratore nazionale Antimafia, il direttore della DIA, il capo della Polizia, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, il capo del Dap, i direttori dell'Asi e del Dis, il direttore dell'Agenzia per i beni confiscati, il presidente Cda di Equitalia Giustizia, la presidente della Commissione Crimine del Parlamento Europeo; i magistrati delle Procure e delle Dda di Palermo, Trapani, Reggio Calabria, Catanzaro, Milano, Napoli; Santa Maria Capua Vetere, Napoli nord, Nola, Roma e Torino; i prefetti di Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Milano, Napoli, Caserta, il commissario Expo 2015, sindaci e amministratori locali, rappresentanti delle associazioni di categoria, dei sindacati e della società civile.