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Il contenuto della proposta di legge A.C. 1993
informazioni aggiornate a venerdì, 3 ottobre 2014

 

La proposta di legge A.C. 1993 (Duranti ed altri) configura un nuovo modello di rappresentanza militare basato, da un lato, sul diritto riconosciuto al personale militare di associarsi in sindacati, dall'altro lato, sulla istituzione di sindacati di militari sia a livello nazionale, sia in ambito locale, ai quali la proposta di legge in esame riconosce una serie di facoltà proprie delle organizzazioni sindacali con talune limitazioni derivanti dalle esigenze operative dello strumento militare.

In via generale, ai sensi della proposta di legge in esame i sindacati nazionali delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento militare:

  • partecipano alle attività di concertazione e contrattuali del comparto difesa e sicurezza;
  • sono competenti su tutte le materie che riguardano il personale militare con l'eccezione delle questioni attinenti l'impiego operativo;
  • svolgono un ruolo negoziale in occasione delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro. Alle trattative partecipano i sindacati nazionali dei militari firmatari dei contratti nazionali che abbiano conseguito nelle elezioni delle rappresentanze unitarie di base il 5 per cento dei voti a livello nazionale;
  • presentano un mese prima della scadenza al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, con contestuale comunicazione al Ministro della difesa e al Ministro dell'economia, le proposte sulle sessioni di concertazione per la definizione e per il rinnovo dei contenuti economici e normativi del rapporto d'impiego del personale.

Sempre in via generale:

  • si prevede il divieto di esercizio del diritto di sciopero per gli appartenenti alle Forze armate e di polizia ad ordinamento militare;
  • si stabiliscono taluni obblighi di informazione concernenti la "rappresentanza sindacale" sia all'atto dell'arruolamento del personale militare, sia nel periodo di prima istruzione presso le scuole militari, le accademie o i reparti addestrativi.

Per un approfondimento del contenuto della proposta di legge in esame si veda il dossier DI148 "Disposizioni in materia di rappresentanza militare".

     

    La proposta di legge A.C. 1993 (Duranti ed altri) configura un nuovo modello di rappresentanza militare basato, da un lato, sul diritto riconosciuto al personale militare di associarsi in sindacati, dall'altro lato, sulla istituzione di sindacati di militari sia a livello nazionale, sia in ambito locale, ai quali la proposta di legge in esame riconosce una serie di facoltà proprie delle organizzazioni sindacali con talune limitazioni derivanti dalle esigenze operative dello strumento militare.

    In via generale, ai sensi della proposta di legge in esame i sindacati nazionali delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento militare:

    • partecipano alle attività di concertazione e contrattuali del comparto difesa e sicurezza;
    • sono competenti su tutte le materie che riguardano il personale militare con l'eccezione delle questioni attinenti l'impiego operativo;
    • svolgono un ruolo negoziale in occasione delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro. Alle trattative partecipano i sindacati nazionali dei militari firmatari dei contratti nazionali che abbiano conseguito nelle elezioni delle rappresentanze unitarie di base il 5 per cento dei voti a livello nazionale;
    • presentano un mese prima della scadenza al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, con contestuale comunicazione al Ministro della difesa e al Ministro dell'economia, le proposte sulle sessioni di concertazione per la definizione e per il rinnovo dei contenuti economici e normativi del rapporto d'impiego del personale.

    Sempre in via generale:

    • si prevede il divieto di esercizio del diritto di sciopero per gli appartenenti alle Forze armate e di polizia ad ordinamento militare;
    • si stabiliscono taluni obblighi di informazione concernenti la "rappresentanza sindacale" sia all'atto dell'arruolamento del personale militare, sia nel periodo di prima istruzione presso le scuole militari, le accademie o i reparti addestrativi.

    Per un approfondimento del contenuto della proposta di legge in esame si veda il dossier DI148 "Disposizioni in materia di rappresentanza militare".