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Temi dell'attività parlamentare

La tassazione del settore FinTech
informazioni aggiornate a giovedì, 22 febbraio 2018

La legge di bilancio 2018 (articolo 1, commi 43-45 della legge n. 205 del 2017) ha introdotto alcune agevolazioni fiscali e finanziarie in favore dei soggetti operanti nel settore del FinTech, ovvero della tecnologia digitale applicata ai servizi finanziari. In primo luogo si introduce uno specifico regime fiscale dei proventi derivanti dalle attività di peer to peer lending; in particolare, si dispone l'applicazione di una ritenuta a titolo d'imposta, in misura pari al 26 per cento,  sui proventi derivanti dalle attività di peer to peer lending, ovvero derivanti da prestiti erogati mediante piattaforme dedicate a soggetti finanziatori non professionali. Sono poi semplificati gli adempimenti a carico dei soggetti che svolgono attività nel settore finanziario: in particolare, con riferimento agli atti in cui vi è l'obbligo di indicazione del numero di codice fiscale di soggetti non residenti nel territorio dello Stato, tale obbligo si intende adempiuto con la sola indicazione dei dati identificativi richiesti dalla legge per l'attribuzione del codice fiscale.

Tali norme sembrano recepire le indicazioni pervenute dagli stakeholders nel corso dell'indagine conoscitiva sulle tematiche relative all'impatto della tecnologia finanziaria sul settore finanziario, creditizio e assicurativo, condotta dalla Commissione VI Finanze della Camera ed il cui documento conclusivo è stato approvato il 13 dicembre 2017.

Nel citato documento, la Commissione ha formulato tre ordini di raccomandazioni, riguardanti:

  • l'opportunità di Piano d'azione del Governo orientato a tale settore e combinato con un ambiente politico stabile;
  • la diffusione della conoscenza;
  • il sostegno ad un esteso programma di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, nonché di alfabetizzazione digitale del Paese.

La legge di bilancio 2018 (articolo 1, commi 43-45 della legge n. 205 del 2017) ha introdotto alcune agevolazioni fiscali e finanziarie in favore dei soggetti operanti nel settore del FinTech, ovvero della tecnologia digitale applicata ai servizi finanziari. In primo luogo si introduce uno specifico regime fiscale dei proventi derivanti dalle attività di peer to peer lending; in particolare, si dispone l'applicazione di una ritenuta a titolo d'imposta, in misura pari al 26 per cento,  sui proventi derivanti dalle attività di peer to peer lending, ovvero derivanti da prestiti erogati mediante piattaforme dedicate a soggetti finanziatori non professionali. Sono poi semplificati gli adempimenti a carico dei soggetti che svolgono attività nel settore finanziario: in particolare, con riferimento agli atti in cui vi è l'obbligo di indicazione del numero di codice fiscale di soggetti non residenti nel territorio dello Stato, tale obbligo si intende adempiuto con la sola indicazione dei dati identificativi richiesti dalla legge per l'attribuzione del codice fiscale.

Tali norme sembrano recepire le indicazioni pervenute dagli stakeholders nel corso dell'indagine conoscitiva sulle tematiche relative all'impatto della tecnologia finanziaria sul settore finanziario, creditizio e assicurativo, condotta dalla Commissione VI Finanze della Camera ed il cui documento conclusivo è stato approvato il 13 dicembre 2017.

Nel citato documento, la Commissione ha formulato tre ordini di raccomandazioni, riguardanti:

  • l'opportunità di Piano d'azione del Governo orientato a tale settore e combinato con un ambiente politico stabile;
  • la diffusione della conoscenza;
  • il sostegno ad un esteso programma di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, nonché di alfabetizzazione digitale del Paese.