ALLEGATO
Interrogazione n. 5-03302 Marcolin: Sulle ragioni della ritardata deliberazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto-legge per la proroga del finanziamento delle missioni internazionali.
TESTO DELLA RISPOSTA
Il provvedimento di proroga delle missioni internazionali delle nostre Forze armate è stato effettivamente deliberato – in via definitiva – nella giornata di ieri 23 luglio dal Consiglio dei Ministri.
Lo slittamento di cui è cenno nell'interrogazione, peraltro, non è un fatto nuovo, poiché già più volte in passato tali provvedimenti sono stati emanati alcuni giorni dopo la scadenza dei precedenti; sono slittamenti fisiologici, date le complesse dinamiche preparatorie.
Nel caso di specie, il rinvio è dipeso dal fatto che – sebbene tale decreto fosse ormai consolidato – a quel momento la copertura di carattere finanziario, pur tracciata nei suoi lineamenti generali, restava ancora condizionata da alcuni particolari, a loro volta in corso di definizione nell'ambito del disegno di legge sull'assestamento del bilancio dello Stato, solo di recente approdato alla Camera ai fini del relativo esame.
Per quanto riguarda, poi, gli effetti di tale slittamento, si fa osservare che il personale interessato non subirà alcun danno circa la corresponsione degli specifici trattamenti economici, poiché le disposizioni riguardanti le autorizzazioni di spesa retroagiscono a decorrere dal 1o luglio 2014.
Nella medesima ottica, se è vero che, nei giorni dello slittamento, episodi di rilevanza penale avrebbero potuto ricadere sotto l'imperio della legge militare di guerra, è altrettanto vero, che per il principio del favor rei, una volta entrato in vigore il decreto-legge, i responsabili verrebbero, automaticamente e necessariamente, assoggettati alle disposizioni già da tempo introdotte specificatamente per le missioni internazionali, che prevedono l'applicazione del codice penale di pace anche per i reati eventualmente commessi nei giorni precedenti.