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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 dicembre 2014
360.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di limiti all'assunzione di incarichi presso imprese operanti nel settore della difesa da parte degli ufficiali delle Forze armate che lasciano il servizio con il grado di generale o grado equiparato (C. 2428 Carlo Galli).

EMENDAMENTI APPROVATI

ART. 1.

  Al comma 1, capoverso articolo 982-bis, comma 1, dopo le parole: «è stato impiegato, anche temporaneamente», aggiungere le seguenti: «indipendentemente dal grado rivestito».
1. 50. Il Relatore.

  Al comma 1, capoverso articolo 982-bis, comma 2, lettera d), sostituire le parole: di cui alle lettere a), b) e c), con le seguenti: di cui alle lettere a), b), c) e c-bis).
1. 51. Il Relatore.

  Al capoverso Art. 982-bis, inserire la seguente rubrica:
  Incompatibilità riguardanti il personale militare che abbia rivestito incarichi nei settori della programmazione dei sistemi d'arma e del procurement militare.
1. 100. Il Relatore.

  Al capoverso Art. 982-ter, inserire la seguente rubrica:
  Poteri di vigilanza e sanzione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato in relazione alle incompatibilità di cui all'articolo 982-bis.
1. 101. Il Relatore.

  Al comma 1-bis, sostituire le parole: «La normativa di cui al comma precedente si applica» con le seguenti: «Le disposizioni di cui agli articoli 982-bis e 982-ter del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, inseriti dalla presente legge, si applicano».
1. 102. Il Relatore.

  Sostituire il titolo della proposta di legge con il seguente: «Modifiche al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di limiti all'assunzione di incarichi presso imprese operanti nel settore della difesa da parte di ufficiali delle Forze armate che cessano dal servizio e di dirigenti civili del Ministero della difesa».
Tit. 1. Il Relatore.

Pag. 42

ALLEGATO 2

Risoluzioni nn. 7-00223 Artini, 7-00376 Sammarco e 7-00380 Scanu: Sull'impiego di aeromobili a pilotaggio remoto dell'Aeronautica militare di classe strategica Predator.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione,
   premesso che:
    l'obiettivo di contrastare il fenomeno dell'abbandono incontrollato di rifiuti di ogni genere ai margini delle strade o in aperta campagna e il successivo ricorso, spesso doloso, all'incendio di questi stessi rifiuti come forma di sbrigativo smaltimento degli stessi con rischi e danni elevatissimi per la salute e per l'ambiente è già stato oggetto di un intervento legislativo;
    il decreto-legge 10 dicembre 2013 n. 136, recante «Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate» prevede espressamente all'articolo 3 che: «Fermo restando quanto previsto dalle disposizioni vigenti, i Prefetti delle province della regione Campania, nell'ambito delle operazioni di sicurezza e di controllo del territorio prioritariamente finalizzate alla prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale, sono autorizzati ad avvalersi, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, di personale militare delle Forze armate, posto a loro disposizione dalle competenti autorità militari ai sensi dell'articolo 13 della legge 1o aprile 1981, n. 121»;
    in particolare, è notoria l'emergenza roghi che attanaglia ampie porzioni di territorio comprese tra il litorale domitio-flegreo, l'agro aversano-atellano, l'agro acerrano-nolano, l'area vesuviana e la città di Napoli. Queste zone hanno ormai assunto l'appellativo «Terra dei Fuochi», dove ogni giorno, più volte al giorno, tonnellate di rifiuti industriali, urbani e speciali, sono abbandonati incontrollatamente ai margini delle strade o nelle campagne e poi dati alle fiamme. Uno smaltimento a basso costo per chi compie questi atti illeciti, che però si ripercuote sull'ambiente e sulla salute di chi lo subisce, con costi altissimi in termini di malattie ed inquinamento;
    l'utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) civili o militari potrebbe portare ad un impiego più efficace, efficiente ed economico delle Forze armate e di polizia impiegate o da impiegarsi nelle aree campane dove avvengono smaltimenti, sversamenti ed incendi illegali di materiali pericolosi e sostanze tossiche, riducendo i rischi per la salute di agenti e militari che vi operano e permettendo un pronto intervento sui fatti delittuosi per l'individuazione dei responsabili, anche considerando quanto stabilito dall'articolo 24, comma 74, del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, e 102, e dall'articolo 7-bis, comma 1, terzo periodo, del decreto-legge 23 maggio 2008, 92, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 125;
    difatti, gli APR, oltre che in ambito precipuamente militare, possono essere impiegati con grande efficacia anche per usi civili, come nelle operazioni di prevenzione e intervento in caso di incendi, per la ricerca ed il soccorso in aree colpite da gravi calamità, per il mantenimento dell'ordine e la sicurezza pubblica, per la Pag. 43sorveglianza dei confini, per il monitoraggio ambientale e, più in generale, in tutti i casi in cui tali sistemi possano consentire l'esecuzione di missioni con maggiore efficienza ed economicità, azzerando, al contempo, il rischio per gli equipaggi,

impegna il Governo:

   ad avviare un'istruttoria interministeriale per verificare se sia possibile sotto il profilo tecnico-operativo e opportuno o vantaggioso sotto il profilo del rapporto tra costi e benefici utilizzare aeromobili a pilotaggio remoto (APR) civili o militari (e in questo caso eventualmente anche di classe strategica «Predator») per il monitoraggio, la sorveglianza e il controllo – in concorso con le Forze armate e di polizia dislocate in loco – del territorio campano della cosiddetta «Terra dei fuochi», a fini di prevenzione e repressione dei delitti a carattere ambientale;
   a tenere informata la Commissione in relazione alle valutazioni raggiunte nell'ambito della predetta istruttoria.
(8-00093) «Rizzo, Sammarco, Scanu».