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Resoconti delle Giunte e Commissioni

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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 dicembre 2014
361.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-02440 Marcon: Sul trasferimento al Comune di Pisa dell'utilizzo dell'area dell'ex distretto militare ridenominato «Distretto 42».

TESTO DELLA RISPOSTA

   La caserma «Curtatone e Montanara» è oggetto dell'Accordo di Programma sottoscritto nel 2007 dall'Amministrazione della Difesa, dal Comune di Pisa e dall'Agenzia del Demanio.
  Tale accordo prevede la cessione della suddetta infrastruttura all'ente locale, unitamente alle caserme «Artale» e «Bechi Luserna», in cambio della realizzazione da parte del Comune, su sedime da espropriarsi, di una nuova caserma in località Ospedaletto.
  A fronte delle ripetute difficoltà attuative incontrate dal Comune per la realizzazione della nuova sede dei reparti militari da ricollocare, l'Accordo di Programma è attualmente in una fase di stallo. Per tale motivo gli immobili oggetto di richiesta non possono essere trasferiti all'ente locale secondo le modalità previste dall'articolo 56-bis del decreto legge 21 giugno 2013 n. 69, convertito con legge 9 agosto 2013, n. 98, atteso il richiamo, da parte della citata disposizione, all'articolo 5, comma 4, del decreto legislativo 28 maggio 2010 n. 85. Tale norma, infatti, esclude dal novero degli immobili trasferibili agli enti territoriali, i beni «funzionali alla realizzazione dei programmi di riorganizzazione dello strumento militare finalizzati all'efficace ed efficiente esercizio delle funzioni, attraverso gli specifici strumenti riconosciuti al Ministero della difesa dalla normativa vigente».
  Ciò precisato, è in corso una attività di revisione e modifica del citato Accordo tra le parti interessate per verificare la possibilità di addivenire alla consegna anticipata della caserma «Curtatone e Montanara».
  In merito alla domanda sulla «realizzazione di una nuova caserma da 70 milioni di euro nell'area di Ospedaletto», si osserva che il citato Accordo con il Comune di Pisa rientra tra le azioni che il Dicastero sta realizzando nell'ambito degli obiettivi fissati dalla legge 7 agosto 2012 n. 135 (c.d. spending review). Tali obiettivi prevedono l'ottimizzazione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico attraverso l'attuazione di provvedimenti finalizzati all'accorpamento delle funzioni e alla dismissione dei beni non più necessari agli usi militari, garantendo una riduzione degli oneri di gestione infrastrutturale.

Pag. 27

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-02545 Rizzo: Sugli effetti del blocco contrattuale delle retribuzioni del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

TESTO DELLA RISPOSTA

   Come noto, il blocco delle retribuzioni è risultato particolarmente afflittivo per il comparto difesa, sicurezza e soccorso la chi struttura organizzativa è fondata su un sistema gerarchico-funzionale nel quale la progressione di carriera e l'anzianità di servizio sono fattori essenziali.
  Il Ministro della Difesa Pinotti, facendosi interprete dell'evidente disagio e delle forti aspettative del personale coinvolto, si è impegnata fin dall'inizio del mandato a trovare una soluzione per il ripristino integrale delle retribuzioni spettanti agli appartenenti alle Forze armate.
  Ovviamente, tale impegno è stato indirizzato, innanzitutto, a porre incisivamente la questione sul piano interministeriale.
  È stato quindi previsto nel disegno di legge di stabilità in corso di approvazione al Senato in seconda lettura che, a partire dal 1° gennaio 2015, siano definitivamente, sbloccate le dinamiche salariali del comparto difesa, sicurezza e soccorso con esclusione del rinnovo dei «contratti» e del corrispondente adeguamento indicizzato annuale per i dirigenti non contrattualizzati, nonché della progressione stipendiale biennale per classi e scatti ordinariamente spettante ai dirigenti, medesimi.
  Con riferimento, poi, al fondo istituito dal decreto-legge n. 78 del 2010, convertito in legge n. 122 del 2010 e dal decreto-legge n. 27 del 2011, convertito in legge n. 74 del 2011 per riconoscere misure perequative sotto forma di assegni una tantum al personale del comparto difesa sicurezza e soccorso nel periodo di blocco delle retribuzioni, si precisa che lo stesso ha consentito, finora, di corrispondere a tutti gli interessati, nel periodo 2011-2013, le seguenti percentuali emolumenti fissi e continuativi teoricamente dovuti perché soggetti a «blocco»:
   100 per cento per l'anno 2011;
   46 per cento per l'anno 2012;
   16,60 per cento per l'anno 2013.

  I criteri adottati per la ripartizione delle risorse disponibili hanno tenuto conto della necessità, imposta dalla legge, di garantire omogeneità di trattamento tra personale delle Forze armate e delle Forze di polizia, evitando disallineamenti nell'ambito del comparto.
  La misura degli assegni una tantum, corrisposti in unica soluzione nel corso dell'anno successivo a quello di riferimento, è stata quindi «attagliata» alla situazione di ciascun individuo.