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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 marzo 2017
781.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO

Interrogazione n. 5-10505 Fedriga: Sulla morte di quattro alpini avvenuta il 9 giugno 1998 in località Ospedaletto di Gemona del Friuli.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nel merito dei quesiti posti, rappresento che l'incidente in argomento è avvenuto mentre i quattro militari erano in libera uscita su un mezzo civile.
  In ragione di tale circostanza, la Difesa non dispose alcuna inchiesta interna.
  I rilievi sul luogo del sinistro, così come l'accertamento sulle cause dell'evento, furono condotte dalla Polizia Stradale.
  Vorrei inoltre portare all'attenzione dell'Onorevole interrogante che ai familiari dei militari deceduti, su indicazione del medico legale e dei funzionari di polizia, fu suggerito di evitare lo strazio del riconoscimento dei propri figli, tenuto conto dello stato delle salme a seguito dell'incidente.
  Riguardo, invece, ai precedenti penali relativi al legale responsabile dell'agenzia a cui fu affidato il servizio funebre, si rende noto, sulla base di quanto emerso dagli atti in possesso, che al momento dell'aggiudicazione, in data 22 giugno 1998, lo stesso dichiarava sotto la propria responsabilità che, ai fini di quanto previsto dalla legge antimafia vigente, non erano state emesse misure di prevenzione personali nei suoi confronti, né nei confronti del coniuge o delle persone conviventi.
  Per quanto concerne gli emolumenti corrisposti ai familiari dei militari deceduti, pur nella considerazione che non vi è atto o provvedimento materiale che possa lenire il dolore e il vuoto creato dalla perdita di quattro giovani vite, rendo noto che la Direzione Generale della previdenza militare e della leva competente in materia ha precisato come agli aventi diritto siano stati erogati naturalmente gli emolumenti dovuti per legge.