L'EFSF è stato istituito dal Consiglio ECOFIN del 9 maggio 2010 in seguito alla crisi finanziaria della Grecia e alla luce delle condizioni critiche di Irlanda,Portogallo e di altri Paesi dell'area euro.
L'EFSF consente di mobilizzare risorse di ammontare complessivo massimo pari a 500 miliardi di euro, mediante:
Ciascuno Stato membro dell'Eurozona contribuisce all'EFSF in base alla quota di sottoscrizione del capitale della BCE, modificata secondo una chiave di conversione fissata dall'accordo istitutivo dell'EFSF. I dati relativi sono riportati nella seguente tabella:
Paese |
Quota capitale BCE |
Chiave di conversione |
Chiave di conversione emendata |
Belgio |
2,42% |
3,47% |
3,72% |
Germania |
18,9% |
27,06% |
29,07% |
Estonia |
0,17% |
0,26% |
0,27% |
Irlanda |
1,11% |
1,59% |
0 % |
Grecia |
1,96% |
2,81% |
0 % |
Spagna |
8,30% |
11,87% |
11,90% |
Francia |
14,22% |
20,31% |
21,83% |
Italia |
12,49% |
17,86% |
19,18% |
Cipro |
0,13% |
0,2% |
0,21% |
Lussemburgo |
0,17% |
0,25% |
0,27% |
Malta |
0,06% |
0,09% |
0,1% |
Paesi Bassi |
3,98% |
5,7% |
6,12% |
Austria |
1,94% |
2,78% |
2,99% |
Portogallo |
1,75% |
2,5% |
0 % |
Slovenia |
0,32% |
0,47% |
0,51% |
Slovacchia |
0,69% |
0,99% |
1,06% |
Finlandia |
1,25% |
1,79% |
1,92% |
Nella versione emendata Grecia, Irlanda e Portogallo hanno una chiave di conversione pari a 0 poiché, essendo beneficiari dei programmi di sostegno finanziario dell'EFSF, hanno chiesto – e ottenuto dagli altri partner – di sospendere il proprio impegno nell'EFSF.
Con una dichiarazione approvata il 9 dicembre 2011, i Capi di Stato e di Governo dell'area euro hanno disposto il potenziamento dell'EFSF mediante:
- il ricorso a certificati di protezione parziale che forniscono una protezione dal 20 al 30 per cento del valore capitale di una nuova obbligazione emessa dagli Stati membri beneficiari;
- la costituzione fondi di coinvestimento - con combinazione di finanziamenti pubblici e privati - per acquistare obbligazioni degli Stati membri beneficiari sui mercati primari e/o secondari;
- l'attribuzione alla BCE della funzione di agente per l'EFSF nelle sue operazioni di mercato (non avendo, a causa dell'opposizione della Germania, l'EFSF licenza bancaria).
La medesima dichiarazione inoltre precisava che l'EFSF restasse attivo, anche dopo l'entrata in vigore dell'ESM, fino a metà 2013, per finanziare i programmi avviati (a beneficio di Grecia, Irlanda e Portogallo).