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Temi dell'attività parlamentare

L'indagine conoscitiva sull'impatto delle trasformazioni tecnologiche sul sistema televisivo
informazioni aggiornate a giovedì, 4 gennaio 2018

Nella seduta del 21 maggio 2015, la IX Commissione Trasporti ha approvato il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul sistema dei servizi di media audiovisivi e radiofonici.

Scopo dell'indagine è stato quello di verificare l'idoneità dell'attuale normativa italiana a fare fronte alla rivoluzione tecnologica in atto, per effetto della quale i contenuti televisivi e radiofonici possono essere trasmessi attraverso una molteplicità di strumenti e di modalità sconosciuti fino a un recente passato.

Ciò in un contesto da ultimo caratterizzato dalla nuova iniziativa dell'Unione europea che, con la comunicazione della Commissione del 6 maggio 2015 ha delineato una strategia per un mercato unico digitale.

Il documento conclusivo, tra le altre cose, evidenzia la necessità di giungere ad un quadro normativo unico che assicuri parità di regole per tutti i soggetti che operano nel mercato audiovisivo, indipendentemente dalla piattaforma tecnologica utilizzata.

Viene inoltre raccomandato il periodico svolgimento dell'analisi del livello di utilizzo delle risorse frequenziali e una politica specificamente rivolta all'emittenza locale.

Si sottolinea infine l'esigenza, in vista della scadenza della concessione nel maggio 2016, di un ripensamento del servizio pubblico radiotelevisivo, promuovendo il ruolo della RAI come media company e apportando le conseguenti modifiche alla struttura di governance dell'azienda. 

Nella seduta del 21 maggio 2015, la IX Commissione Trasporti ha approvato il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul sistema dei servizi di media audiovisivi e radiofonici.

Scopo dell'indagine è stato quello di verificare l'idoneità dell'attuale normativa italiana a fare fronte alla rivoluzione tecnologica in atto, per effetto della quale i contenuti televisivi e radiofonici possono essere trasmessi attraverso una molteplicità di strumenti e di modalità sconosciuti fino a un recente passato.

Ciò in un contesto da ultimo caratterizzato dalla nuova iniziativa dell'Unione europea che, con la comunicazione della Commissione del 6 maggio 2015 ha delineato una strategia per un mercato unico digitale.

Il documento conclusivo, tra le altre cose, evidenzia la necessità di giungere ad un quadro normativo unico che assicuri parità di regole per tutti i soggetti che operano nel mercato audiovisivo, indipendentemente dalla piattaforma tecnologica utilizzata.

Viene inoltre raccomandato il periodico svolgimento dell'analisi del livello di utilizzo delle risorse frequenziali e una politica specificamente rivolta all'emittenza locale.

Si sottolinea infine l'esigenza, in vista della scadenza della concessione nel maggio 2016, di un ripensamento del servizio pubblico radiotelevisivo, promuovendo il ruolo della RAI come media company e apportando le conseguenti modifiche alla struttura di governance dell'azienda.