Nella regione Sardegna il processo di riforma del sistema delle province è iniziato nel 2012, con l'esito positivo dei due referendum regionali per il superamento delle province.
Il 6 maggio 2012 si sono svolti in Sardegna 10 referendum regionali (5 abrogativi e 5 consultivi) tra cui uno (consultivo) relativo alla abrogazione delle quattro province storiche della regione (Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano) e alcuni (abrogativi) volti a sopprimere le nuove province (Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio) istituite con legge regionale nel 2005. Entrambi i referendum hanno avuto esito positivo e hanno innescato un processo articolato di riforma.
Perno dell'intero percorso è la legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 "Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna" con la quale è stato approvato il nuovo assetto degli enti di area vasta.
In relazione al riordino e agli organi delle province, la citata legge regionale stabilisce, dapprima, che fino al superamento definitivo delle province, il territorio della regione, ad eccezione di quello della città metropolitana di Cagliari istituita dall'art. 17 della stessa legge, è suddiviso nelle province riconosciute dallo statuto e dalla legge statale e le circoscrizioni territoriali corrispondenti sono individuate dall'articolo 25 della stessa legge: la città metropolitana di Cagliari e le Province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna.
Per quanto riguarda la Città metropolitana di Cagliari, l'articolo 21 individua gli organi e ne disciplina la elezione di secondo grado rinviando in massima parte alle norme contenute nella legge n. 56 del 2014. La legge regionale disciplina, inoltre, gli organi delle province, la loro composizione e le modalità di elezione quali organi elettivi di secondo grado; per queste ultime la legge disciplina solo alcuni aspetti e rinvia esplicitamente alla disciplina stabilita dalla legge 56/2014.
La geografia amministrativa di cui all'articolo 25 è stata oggetto di un nuovo riordino, ad opera della legge regionale 12 aprile 2021, n. 7, la quale istituisce la Città metropolitana di Sassari, modifica la circoscrizione territoriale della Città metropolitana di Cagliari, ampliandone la circoscrizione territoriale; istituisce le Province del Nord-Est Sardegna, dell'Ogliastra, del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano; modifica la circoscrizione territoriale della Provincia di Nuoro e sopprime infine le Province di Sassari e del Sud Sardegna. Non è stata modificata la circoscrizione territoriale della provincia di Oristano.
Entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge regionale (avvenuta il 15 aprile 2021) la Giunta regionale aggiorna lo schema di riforma dell'assetto territoriale della regione, secondo quanto stabilito nella legge stessa; lo schema deve poi essere pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione (BURAS). Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione dello schema, ciascun comune il cui status è modificato dalla legge regionale può esercitare l'iniziativa per il distacco rispettivamente dalla città metropolitana o dalla provincia nella quale è incluso; deve essere garantita la continuità territoriale tra il comune che esercita l'iniziativa di distacco e l'ente al quale intende di aderire.
Il nuovo assetto territoriale riproduce sostanzialmente quello in vigore dal 2005 fino al 2015, salvo la diversa connotazione delle due città metropolitane. Come già ricordato, in questo periodo, infatti, il territorio della regione Sardegna è articolato in otto province: le tre province storiche Cagliari, Nuoro e Sassari, le cui circoscrizioni territoriali sono state modificate, le quattro nuove province instituite nel 2005: Olbia-Tempio, Ogliastra, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias ed Oristano, istituita nel 1974 e da allora rimasta immutata.
La citata legge regionale 7 del 2021 prevede inoltre la possibilità per le province di associarsi in unioni di province per la gestione associata d funzioni e servizi. L'unione è costituita da province contermini, fino a un massimo di tre.