In attuazione dell'accordo bilaterale con la Regione siciliana, sottoscritto in data 16 dicembre 2021, la legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021) provvede a rimodulare la misura del concorso della regione alla finanza pubblica (comma 545), attribuire alla regione un contributo di 100 milioni annui da destinare alla compensazione degli svantaggi strutturali legati alla condizione di insularità (comma 546) ed estendere l'ambito di utilizzo del contributo erogato dallo Stato ai liberi consorzi ed alle città metropolitane siciliane (comma 547).
Altri contenuti dell'accordo riguardano:
Concorso alla finanza pubblica
Il comma 545 della legge di bilancio 2022 determina il contributo della regione alla finanza pubblica in 800,8 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022. La misura del contributo è attualmente fissata in 100.1 milioni di euro dalla legge di bilancio 2019, la riduzione è perciò pari a 200,2 milioni.
In analogia con quanto stabilito anche per le regioni Valle d'Aosta e Sardegna (commi 559 e 543 della legge di bilancio 2022), il contributo della regione è determinato fermo restando (vale a dire in aggiunta) a quanto stabilito dalle norme della legge di bilancio 2021 (legge 178 del 2020), ai commi 850, 851 e 852, sul contributo alla finanza pubblica richiesto all'intero comparto delle regioni e delle province autonome, per ciascun anno dal 2023 al 2025, in considerazione dei risparmi di spesa conseguenti la razionalizzazione e riorganizzazione dei servizi e determinato in 196 milioni di euro annui complessivi che dovrà essere ripartito tra le regioni entro il 31 maggio 2022.
Compensazione degli svantaggi dovuti all'insularità
Il comma 546 della legge di bilancio 2022 attribuisce alla regione Sicilia, a decorrere dal 2022, la somma di 100 milioni di euro annui da destinare alla compensazione degli svantaggi strutturali legati alla condizione di insularità.
Le risorse sono una quota di quelle già accantonate con la legge di bilancio 2021, per la revisione degli accordi con le autonomie speciali, in particolare con le regioni Sardegna, Sicilia e Friuli Venezia Giulia.
Per l'anno 2021, a valere sulle medesime risorse accantonate con la legge di bilancio 2021, alla regione Sicilia è stata attribuita la somma di 66,8 milioni di euro con l'articolo 16, comma 6, del decreto legge n. 146 del 2021 (convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215).
Sostegno agli enti di area vasta della Regione siciliana
Il comma 547 della legge di bilancio 2022 reca una modifica testuale alla norma della legge di bilancio 2019 (comma 883) con il fine di includere gli immobili e le opere di prevenzione idrauliche e idrogeologiche da danni atmosferici tra gli interventi di manutenzione straordinaria cui sono destinate le risorse (complessivamente pari 540 milioni di euro) attribuite dallo Stato alla Regione siciliana, espressamente destinate ai liberi consorzi ed alle città metropolitane siciliane.
Il ripiano del disavanzo
L'accordo del 16 dicembre 2021 contiene un impegno a modificare la norma di attuazione (art. 7 del D.Lgs. n. 158 del 2018) concernete il ripiano del disavanzo accertato con il rendiconto 2018, al fine di consentire alla regione di rinviare una parte dell'importo relativo alle quote ordinarie di copertura, al secondo esercizio successivo a quello di conclusione del ripiano originariamente previsto. Il suddetto rinvio è comunque subordinato al rispetto da parte regionale delle misure di riduzione strutturale della spesa, contenute nell'accordo sottoscritto con lo Stato il 14 gennaio 2021 sul ripiano decennale del disavanzo.
La norma di attuazione è stata emanata con il decreto legislativo 9 giugno 2022, n. 87 che aggiunge il comma 2-bis all'articolo 7 del decreto legislativo n. 158 del 2019 e disciplina come concordato la possibilità di rinviare di due esercizi la copertura della somma di 211 milioni di euro (pari alla metà dell'importo relativo alle quote ordinarie di copertura del disavanzo accertato con il rendiconto 2018) che dovrebbe essere recuperato nel 2022. La norma specifica inoltre che in caso di mancato rispetto in un anno degli impegni del citato Accordo del 14 gennaio 2021, compresi gli obblighi di certificazione di cui al punto 5, la quota di ripiano 2022 oggetto di rinvio è interamente applicata al primo esercizio del bilancio di previsione in corso di gestione in aggiunta alle quote ordinarie del recupero del disavanzo.
I precedenti accordi
Di seguito si dà conto sinteticamente dei precedenti accordi in materia finanziaria tra lo Stato e la Regione siciliana e delle principali modifiche all'ordinamento finanziario della Regione.
L'accordo del 20 giugno 2016 riguarda il concorso della regione agli obiettivi di finanza pubblica, le misure per la riduzione della spesa corrente regionale e la rideterminazione della misura della compartecipazione regionale all'IRPEF; in attuazione di tale ultimo punto è stata poi adottata la norma di attuazione dello statuto speciale, emanata con il decreto legislativo n. 251 del 2016, che modifica la norma statutaria contenete l'ordinamento finanziario della regione. Secondo quanto disposto dall'articolo 2, comma 1, lettera a) del D.P.R. 1074/1965, a decorrere dal 2018 sono attribuiti alla regione i 7/10 del gettito IRPEF afferente al territorio regionale, compresa quella affluita ad uffici situati fuori del territorio regionale, calcolato sulla base del ‘maturato' e non del riscosso.
Con il successivo accordo del 12 luglio 2017 è stata rideterminata la misura della compartecipazione regionale all'IVA, stabilito il contributo della Regione ai liberi consorzi di comuni e istituito un tavolo tecnico per la definizione del contenzioso finanziario pendente tra Stato e Regione al 31 dicembre 2016. In relazione alla compartecipazione regionale all'IVA, l'accordo è stato successivamente formalizzato con la norma di attuazione dello statuto speciale adottata con il decreto legislativo n. 16 del 2018 che va a modificare l'articolo 2 del D.P.R. 1074/1965, norma di attuazione che disciplina l'ordinamento finanziario della Regione siciliana. Il modificato articolo 2 stabilisce ora che alla Regione siciliana sono attribuiti, a decorrere dal 2017, i 3,64 decimi del gettito dell'IVA afferente al territorio regionale e che le spettanze regionali, come per la compartecipazione all'IRPEF, sono calcolate sulla base del maturato (in luogo del riscosso).
Nello specifico il gettito spettante alla regione deve essere determinato «applicando annualmente al gettito nazionale IVA complessivo affluito al bilancio dello Stato, esclusa l'IVA all'esportazione, al netto dei rimborsi, delle compensazioni e della quota riservata all'Unione Europea a titolo di risorse proprie IVA, l'incidenza della spesa per consumi finali delle famiglie in Sicilia rispetto a quella nazionale, così come risultante dai dati rilevati dall'ISTAT nell'ultimo anno disponibile».
L'accordo tra il Governo e la Regione siciliana sottoscritto il 19 dicembre 2018 stabilisce il contributo della regione alla finanza pubblica a partire dall'anno 2018; disciplina nel dettaglio le possibilità e le modalità per lo Stato di modificare unilateralmente il contributo richiesto alla Regione ed attribuisce alla regione un contributo di 540 milioni da destinare ai liberi consorzi e città metropolitane per le spese di manutenzione straordinaria di strade e scuole; è stato recepito con la legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 2018) ai commi 880-886.
Con tale accordo si intendono risolti i contenziosi ancora pendenti e la Regione si impegna a ritirare i ricorsi contro lo Stato pendenti dinnanzi alle diverse giurisdizioni relativi alle impugnative di leggi in materia di finanza pubblica e a rinunciare agli effetti finanziari positivi derivanti da pronunce di accoglimento di ricorsi pendenti.
Il 15 maggio 2019 è stato sottoscritto un accordo integrativo del precedente in relazione al sostegno agli enti di area vasta della regione: liberi consorzi e città metropolitane. I contenuti dell'accordo sono stati recepiti dall'art. 38-quater del decreto legge n. 34 del 2019, che dispone in deroga alla legislazione contabile per consentire agli enti di area vasta di utilizzare le risorse pubbliche e integra le norme della legge di bilancio 2019 sul concorso alla finanza pubblica della regione, al fine ridurre il contributo regionale alla finanza pubblica. La riqualificazione della spesa regionale è l'altro importante tema dell'accordo del 19 dicembre 2019. Il comma 884 della legge di bilancio 2019 stabilisce l'impegno per la regione Siciliana ad accrescere la spesa per investimenti in misura non inferiore al 2 per cento per ciascun anno dal 2019 al 2025.
L'accordo del 14 gennaio 2019, di cui si è già detto, è incentrato sugli impegni di riduzione della spesa corrente assunti dalla Regione ai fini del ripiano decennale del disavanzo.