Il 6 novembre 2018 si sono tenute le elezioni legislative per rinnovare la totalità della Camera dei Rappresentanti, un terzo dei 100 membri del Senato e circa 39 Governatori. Secondo la Dichiarazione preliminare rilasciata dall'OSCE/ODIHR all'indomani del voto, le elezioni sono state molto competitive e ben amministrate, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. I media hanno offerto un'ampia gamma di informazioni ed opinioni consentendo agli elettori una scelta informata. Tuttavia, la retorica della campagna elettorale è stata spesso divisiva e a volte intollerante, anche sui social network. Il diritto fondamentale al suffragio è stato minato dalla privazione dei diritti civili di alcuni gruppi di cittadini. Le regole per il finanziamento della campagna elettorale non sono del tutto trasparenti. I risultati hanno confermato la rimonta dei Democratici - che riconquistano la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti, assicurandosi 235 seggi. Al Senato, invece, i Repubblicani mantengono la maggioranza con 52 seggi contro i 48 seggi dei Democratici. Relativamente alle elezioni dei Governatori e delle Assemblee locali, i Democratici hanno rafforzato la loro presenza. Un elemento di novità della tornata elettorale è rappresentato dall'alto numero di candidate che si è tradotto nel record di circa 117 elette - la maggioranza tra le fila dei democratici - fra cui le prime musulmane al Congresso, la prima nativa americana, la più giovane deputata della storia del Congresso. Il 116° Congresso degli Stati Uniti entrerà in carica il 3 gennaio 2019.
La missione OSCE/ODIHR era composta da 13 esperti internazionali, affiancati da 36 osservatori di lungo termine, sotto la guida di Tana de Zulueta; oltre 130 osservatori di breve termine hanno monitorato le urne il giorno delle elezioni. George Tsereteli (Georgia), Presidente dell'Assemblea OSCE, è stato nominato Coordinatore speciale e Leader degli osservatori di breve termine mentre la Delegazione dell'Assemblea OSCE era guidata da Isabel Santos (Portogallo). Alla missione di osservazione hanno partecipato, per la Delegazione italiana all'Assemblea OSCE, i deputati Paolo Grimoldi e Niccolò Invidia, dislocati a Washington; i deputati Mauro Del Barba e Alex Bazzaro e il senatore Vito Vattuone, dislocati a New York.