La legge n.183/2014 (c.d. Jobs act) ha previsto numerose ed ampie deleghe al Governo per la riforma del mercato del lavoro. L'attuazione della legge delega si è completata con l'adozione di otto decreti legislativi (e undecreto correttivo) che intervengono su numerosi ambiti del settore lavoristico.
La L.183/2014 contiene cinque deleghe legislative, che intervengono su importanti e vasti ambiti del diritto del lavoro:
Per un quadro sintetico sulle deleghe contenute nel Jobs Act, vedi l'apposita infografica
In attuazione del Jobs act sono stati adottati i seguenti decreti legislativi:
Per una sintesi sul contenuto dei decreti legislativi si rinvia all'approfondimento in calce al paragrafo, mentre per un'analisi più puntuale si rimanda ai dossier allegati in calce ai successivi paragrafi relativi ai singoli provvedimenti.
Per una sintesi del contenuto dei decreti legislativi e per le circolari applicative, si rinvia all'apposita sezione del sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Per la verifica circa lo stato di attuazione delle misure e degli interventi previsti dai singoli decreti legislativi attuativi della legge delega in materia di lavoro, si rinvia alla tabella riepilogativa.
Per un'analisi degli effetti del jobs act sui contratti di lavoro si rinvia al primo quaderno di monitoraggio del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, pubblicato nel settembre 2016.
Il D.Lgs. 22/2015 prevede l'introduzione di nuovi ammortizzatori sociali denominati Nuova assicurazione sociale per l'impiego (NASpI), Assegno sociale di disoccupazione (ASdI, fino al 31 dicembre 2017) e Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (DIS-COLL), a fronte del superamento degli ammortizzatori sociali previgenti (ASpI, mini-ASpI e indennità una tantum per i collaboratori coordinati e continuativi). Il provvedimento prevede, poi, in un'ottica di rafforzamento delle politiche attive, l'introduzione del nuovo contratto di ricollocazione.
Il primo D.Lgs. 23/2015, relativo al contratto a tutele crescenti, introduce una nuova disciplina delle conseguenze dei licenziamenti illegittimi, individuali e collettivi, per i lavoratori assunti a tempo indeterminato successivamente alla sua entrata in vigore, eliminando ogni possibilità di reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamenti economici e circoscrivendola nel caso di licenziamenti disciplinari. In quest'ultimo caso la reintegrazione del lavoratore sarà possibile solo nel caso di insussistenza del fatto materiale, direttamente dimostrata in giudizio.
Il D.lgs. 80/2015, in materia di conciliazione tra tempi di cura, di vita e di lavoro, introduce misure per la tutela della maternità delle lavoratrici e per favorire le opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei lavoratori, attraverso una serie di modifiche al Testo unico in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità (di cui al D.Lgs. 151/2001).
Il D.Lgs. 81/2015 in materia di contratti di lavoro e disciplina delle mansioni, contiene una disciplina organica dei contratti di lavoro, raccogliendo in un unico testo disposizioni contenute in diverse fonti normative (fra cui il decreto legislativo n. 66 del 2000 sul lavoro a tempo parziale, il decreto legislativo 368 del 2001 sul lavoro a tempo determinato, il decreto legislativo n. 276 del 2003 sulla somministrazione di lavoro, il lavoro a progetto, il lavoro accessorio e il lavoro intermittente, nonché il decreto legislativo n. 167 del 2011 sull'apprendistato). Per quanto riguarda la disciplina delle mansioni sono state apportate modificazioni all'articolo 2103 del codice civile. L'intervento normativo è diretto essenzialmente a semplificare la disciplina sul tema, sia tramite interventi diretti su singole disposizioni, sia tramite la riscrittura e la conseguente abrogazione, in tutto o in parte, di testi normativi riguardanti specifiche tipologie contrattuali. Infine, il provvedimento mira a chiarire il contenuto di alcune disposizioni oggetto di dubbi interpretativi, dando copertura legislativa ad alcuni consolidati orientamenti giurisprudenziali, nonché a introdurre modifiche formali e di drafting.
Il D.Lgs. 148/2015 sugli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro concerne la disciplina degli strumenti di tutela del reddito operanti in costanza di rapporto di lavoro (cioè cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, contratti di solidarietà e fondi di solidarietà bilaterali). Al fine di razionalizzare la normativa in materia, attualmente disseminata in molteplici testi normativi, le disposizioni concernenti gli strumenti di tutela del reddito in costanza di lavoro sono state riunificate all'interno del provvedimento in esame, con contestuale abrogazione di tutte le disposizioni che attualmente regolano la materia.
Per un raffronto tra il testo trasmesso per il parere parlamentare (AG 179) e il decreto legislativo pubblicato in Gazzetta ufficiale si veda il relativo testo a fronte.
Il D.Lgs. 149/2015 in materia di attività ispettiva reca norme volte alla razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva, attraverso l'adozione di misure di coordinamento ovvero l'istituzione (senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente) dell'Ispettorato nazionale del lavoro, tramite l'integrazione in un'unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'INPS e dell'INAIL, prevedendo strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali e delle agenzie regionali per la protezione ambientale.
Per un raffronto tra il testo trasmesso per il parere parlamentare (AG 178) e il decreto legislativo pubblicato in Gazzetta ufficiale si veda il relativo testo a fronte.
Il D.Lgs. 150/2015 in materia di servizi per il lavoro e politiche attive contiene norme volte alla individuazione dei soggetti che costituiscono la rete dei servizi per le politiche del lavoro, affidandone il coordinamento alla nuova Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), alla definizione dei principi comuni alle politiche attive (che prevedono, tra l'altro, l'introduzione dell'assegno di ricollocazione) e al riordino degli incentivi all'occupazione.
Per un raffronto tra il testo trasmesso per il parere parlamentare (AG 177) e il decreto legislativo pubblicato in Gazzetta ufficiale si veda il relativo testo a fronte.
Il D.Lgs. 151/2015 relativo alle semplificazioni in materia di lavoro e pari opportunità detta norme volte a razionalizzare e semplificare le procedure e gli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese, alla revisione del regime delle sanzioni, all'inserimento mirato delle persone con disabilità, alla semplificazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità.
Per un raffronto tra il testo trasmesso per il parere parlamentare (AG 176) e il decreto legislativo pubblicato in Gazzetta ufficiale si veda il relativo testo a fronte.
Il D.Lgs. 185/2016 contiene disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi nn. 81, 148, 149, 150 e 151 del 2015.
In particolare, prevede: