Camera dei deputati

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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato B

Seduta di Giovedì 18 maggio 2023

ATTI DI INDIRIZZO

Mozione:


   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 10, comma 1, n. 18, del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 26 ottobre 1972 dispone che, in via generale, si considerano esenti da Iva «le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona nell'esercizio delle professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza, ai sensi dell'articolo 99 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e successive modificazioni, ovvero individuate con decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro delle finanze»;

    la norma citata ha recepito quanto previsto dall'articolo 13, parte A, n. 1, lettera c), della sesta Direttiva 77/388/CEE del 17 maggio 1977 – poi trasfuso nell'articolo 132, 1° comma, lettera c), Direttiva 2006/112/UE – secondo cui gli Stati membri esentano «le prestazioni mediche effettuate nell'esercizio delle professioni mediche e paramediche quali sono definite dagli Stati membri interessati»;

    con circolare n. 4/E del 28 gennaio 2005, l'Agenzia delle entrate, Direzione generale normativa e contenzioso, nell'intento di «fornire chiarimenti sul trattamento iva applicabile alle prestazioni rese dai medici, allo scopo di assicurare comportamenti uniformi all'interno dello Stato», ha affermato, con particolare riferimento alle prestazioni di medicina e chirurgia estetica, che esse «sono esenti da Iva in quanto sono ontologicamente connesse al benessere psico-fisico del soggetto che riceve la prestazione e quindi alla tutela della salute della persona. Si tratta di interventi tesi a riparare inestetismi, sia congeniti sia talvolta dovuti ad eventi pregressi di vario genere (es: malattie tumorali, incidenti stradali, incendi, ecc.), comunque suscettibili di creare disagi psico-fisici alle persone»;

    l'affermazione dell'Agenzia delle entrate è pienamente giustificata dalla circostanza che per «atto medico» deve intendersi qualsiasi prestazione di diagnosi, cura e riabilitazione il cui scopo principale sia di tutelare, mantenere o ristabilire la salute delle persone, nonché dalla ulteriore considerazione che nel concetto di «salute» deve ricomprendersi, secondo la definizione universalmente riconosciuta dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel preambolo della «Constitution of the World Health Organization», ogni «stato di completo benessere fisico, psichico e sociale... [che] non consiste soltanto in un'assenza di malattia o di infermità»;

    proprio in ragione di quanto affermato dalla Agenzia delle entrate, i medici italiani svolgenti prestazioni di chirurgia estetica, attenendosi alle indicazioni interpretative di cui alla sopra richiamata circolare, non hanno, per molti anni, applicato l'Iva sulle prestazioni rese, considerandole esenti, con conseguente mancato esercizio del diritto di rivalsa del tributo in capo ai beneficiari finali delle prestazioni medesime;

    per anni, dunque, l'esenzione da Iva delle prestazioni di medicina e chirurgia estetica è stata considerata pacificamente acquisita e nessun chirurgo estetico in Italia ha mai applicato l'Iva. Tuttora, a livello centrale, la circolare n. 4/E del 2005 è in vigore e non è stata mai revocata. Anzi, è stata richiamata anche dalla recente risposta ad interpello n. 56 resa dalla Agenzia delle entrate in data 10 marzo 2020;

    risulta, tuttavia, che negli ultimi tempi, taluni uffici locali hanno contestato la mancata applicazione dell'Iva sulle prestazioni di cui trattasi, facendo salve soltanto talune prestazioni di carattere meramente curativo, procedendo a richiedere l'Iva (con i relativi interessi) ai chirurghi estetici sulla quasi totalità delle prestazioni rese, con conseguente irrogazione delle relative sanzioni;

    le contestazioni degli uffici locali muovono origine dalla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 21 marzo 2013, causa C 91/12;

    in tale pronuncia, la Corte di giustizia ha affermato che le prestazioni di servizi consistenti in operazioni di chirurgia estetica e in trattamenti di carattere estetico, rientrano nelle nozioni di «cure mediche» o di «prestazioni mediche» alla persona e devono essere considerate esenti:

     a) nei limiti in cui abbiano lo scopo di trattare o curare persone che, a seguito di una malattia, di un trauma oppure di un handicap fisico congenito, abbiamo bisogno di un intervento di natura estetica;

     b) qualora abbiano lo scopo di diagnosticare, curare o guarire malattie o problemi di salute o di tutelare, mantenere o ristabilire la salute delle persone;

    non rientrano, invece, in tale nozione gli interventi che rispondono a scopi puramente cosmetici e che vengono effettuati su richiesta del paziente che vuole modificare o migliorare il proprio aspetto fisico;

    il comportamento di taluni uffici locali – che peraltro non risulta essere univoco nell'ambito dell'intero territorio italiano – ha arrecato e sta a tutt'oggi arrecando danni gravissimi ai medici che svolgono prestazioni di medicina e di chirurgia estetica nei cui confronti sono stati emessi accertamenti abnormi, i quali hanno fatto insorgere numerose e defatiganti controversie giudiziali, con un dispendio di energie ed un aggravio di costi a loro carico;

    dal canto suo, la giurisprudenza di legittimità, pur chiamata a dirimere la questione, ha mantenuto un atteggiamento altalenante negli anni che non ha consentito di fare definitivamente chiarezza circa il trattamento Iva da riservare alle prestazioni di chirurgia estetica;

    la Corte di cassazione, in particolare, con gli arresti più recenti, nel presupposto che l'esenzione rappresenterebbe, nell'ambito del sistema Iva, una eccezione e non la regola e che, per gli effetti, essa dovrebbe essere applicata restrittivamente, ha ritenuto, avallando la tesi della Corte di giustizia europea, che spetta al contribuente che vuol fare valere il regime di esenzione dimostrare i presupposti che legittimano la richiesta del trattamento fiscale agevolato (Cass. ord. 13 ottobre 2021 n. 27947 e ord. 13 settembre 2022 n. 26906);

    secondo la Corte di cassazione è colui che effettua le prestazioni che deve provare la destinazione di medicina e chirurgia estetica alla diagnosi, cura, o alla guarigione di malattie o problemi di salute o alla tutela, al mantenimento e al ristabilimento della salute delle persone, dovendosi ritenere irrilevante, a tal fine, ogni indagine volta a ricostruire la volontà del paziente che si sottopone a un intervento di carattere estetico;

    l'affermazione della Corte di cassazione ha determinato ancora più incertezze e difficoltà pratico-operative tra i medici esercenti l'attività di medicina e chirurgia estetica, perché se è vero che in sede di applicazione delle esenzioni Iva l'onere della prova spetta a colui che intende valersene, è altrettanto indubbio che, tenuto conto della peculiarità della natura delle prestazioni di medicina e chirurgia estetica e della varietà e moltitudine di tipologie in cui esse si estrinsecano, appare obiettivamente assai difficoltoso per il medico o anche per il paziente interessato a non subire la rivalsa Iva, formare «tecnicamente» una prova, certa, affidabile e generalizzata, sulla finalità curativa dell'intervento medico-estetico richiesto;

    tutto ciò premesso, tenuto conto della situazione di incertezza normativa che si protrae oramai da anni in ordine al trattamento Iva delle prestazioni di chirurgia estetica, nonché dei gravi pregiudizi arrecati ai medici, tenuti, loro malgrado, ad affrontare, nello svolgimento della propria professione, difficoltà pratiche-operative, con il rischio di rilevanti e irreversibili conseguenze patrimoniali,

impegna il Governo:

1) ad adottare al più presto iniziative di competenza al fine di rivedere la normativa vigente per disciplinare in maniera non univoca e definitiva il trattamento Iva delle prestazioni mediche di cui si tratta, possibilmente confermando, in via generalizzata, l'esenzione Iva delle prestazioni de qua, in quanto riconducibile ad una valutazione generale della salute e del benessere psico-fisico del soggetto che riceve la prestazione;

2) a chiarire la preclusione da parte degli uffici locali dell'Agenzia delle entrare di pretendere per il passato, oltre alle sanzioni, anche il tributo Iva (e gli interessi) e porre fine ai pregiudizi subiti dai medici esercenti le attività di medicina e chirurgia estetica, considerata l'evidente situazione di affidamento generatasi nei loro confronti dalla Circolare dell'Agenzia delle entrate n. 5/E del 2005, in applicazione dei principi unionali sulla certezza del diritto e sulla tutela del legittimo affidamento in materia di Iva i quali, secondo la Corte di giustizia, devono essere rispettati dagli Stati membri nell'esercizio dei poteri loro conferiti dalle direttive dell'Unione, e che per l'appunto, non consentono di esigere il pagamento a posteriori dell'Iva che il soggetto passivo non ha ripercosso sulla sua controparte e non ha versato all'Amministrazione finanziaria, allorché il comportamento di quest'ultima abbia fatto sorgere nel soggetto passivo il legittimo convincimento di non essere tenuto all'applicazione dell'Iva.
(1-00140) «Patriarca, Mangialavori, Semenzato, Loizzo, Benigni, Bicchielli, Cappellacci, Zinzi, Battilocchio, Ciocchetti».

ATTI DI CONTROLLO

AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA

Interrogazione a risposta orale:


   SERGIO COSTA, ILARIA FONTANA, L'ABBATE, MORFINO, SANTILLO, CHERCHI, TODDE e FENU. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 27 aprile 2023 è iniziata in Sardegna un'imponente esercitazione militare della Nato, denominata «Noble Jump», che vede il dispiegamento di ingenti quantità di uomini e mezzi militari: elicotteri da combattimento Tiger, schierati a protezione del fronte di avanzata dei carri armati Leopard, obici semoventi (noti come Panzerhaubitze 2000), veicoli da combattimento di fanteria, quasi tremila uomini in armi disposti sul terreno, ulteriori 500 mezzi a supporto;

   per il trasporto dei Tiger è stato usato il gigantesco aereo da trasporto di fabbricazione ucraina Antonov An 124-100, il più grande del mondo: un colosso dei cieli che ha fatto la spola tra la Germania e la base dell'Aeronautica di Decimomannu;

   la zona scelta per l'esercitazione è quella di Capo Teulada, dove si è creato un vero e proprio scenario di guerra, caratterizzato dal susseguirsi continuo, giorno dopo giorno, di esplosioni e spari, con l'utilizzo di una quantità di munizioni impressionante;

   giova evidenziare che il poligono militare interessa un sito di importanza comunitaria (S.I.C.) «Isola Rossa e Capo Teulada» (codice ITB040024), inserito nella Rete Natura 2000, che tutela le aree naturali rilevanti ai sensi delle normative comunitarie per la salvaguardia degli habitat e dell'avifauna selvatica (direttive n. 92/43/CEE e n. 2009/147/CE);

   l'esercitazione è terminata il 14 maggio 2023, mentre è in corso «Joint Stars», un'altra gigantesca esercitazione, questa riservata solo alle forze armate italiane che vedrà impegnati oltre 4.000 uomini e donne e circa 900 tra mezzi terrestri, aerei e navali;

   contro l'esercitazione si sono levate le proteste di numerose associazioni che hanno a cuore la tutela dell'ambiente e del territorio sardo, contestandone l'utilizzo per finalità belliche, quando sarebbe molto più importante salvaguardarlo e valorizzarlo in chiave turistica;

   sotto il profilo ambientale questo tipo di attività sta causando da decenni una devastazione del territorio che per gran parte dei luoghi coinvolti diventa irreversibile;

   le esercitazioni militari hanno anche preoccupanti conseguenze sotto il profilo sanitario, con un inquinamento da polveri sottili che fa schizzare verso l'alto l'indice delle patologie respiratorie e tumorali;

   inoltre va evidenziato l'aspetto del vulnus gravissimo prodotto a danno dell'autonomia di una comunità che, per effetto delle servitù militari, vede gran parte della terra su cui vive sottratta al controllo democratico e consegnata alle logiche di una mostruosa macchina militare –:

   se si intenda fornire adeguate informazioni sull'impatto ambientale delle sopra citate esercitazioni e quali misure siano state adottate a tutela dell'ambiente e degli ecosistemi;

   se non si ritenga opportuno prevedere una specifica valutazione di impatto ambientale per le esercitazioni militari, prevedendo altresì l'istituzione di osservatori ambientali che vigilino sulla corretta osservanza delle prescrizioni.
(3-00418)

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta scritta:


   D'ALFONSO. – Al Ministro dell'economia e delle finanze. – Per sapere – premesso che:

   l'articolo 23 del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995 n. 504 stabilisce, al comma 4, che la gestione in regime di deposito fiscale può essere autorizzato per i depositi commerciali di gas di petrolio liquefatti di capacità inferiore a 400 metri cubi e per i depositi commerciali di altri prodotti energetici di capacità inferiore a 10.000 metri cubi ove sussistano determinate condizioni, e al successivo comma 12 prevede, ove l'Agenzia delle dogane accerti l'insussistenza delle condizioni, che l'autorizzazione sia sospesa fino al ripristino di queste;

   con l'adozione dell'articolo 5-quater del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 2022, n. 51, è prevista la possibilità che l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, su istanza del depositario autorizzato, in luogo della sospensione dell'autorizzazione, consenta allo stesso di proseguire l'attività in regime di deposito fiscale subordinatamente alla sussistenza di apposita garanzia e si è stabilita la revoca dell'autorizzazione solo in caso di mancato ripristino delle condizioni una volta decorsi dodici mesi; inoltre si è disposto che con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sarebbero state stabilite le modalità attuative di quanto disposto dal comma 1;

   ad oggi, nonostante sia trascorso già un anno dall'emanazione della citata legge, il decreto attuativo non è stato ancora adottato, rendendo di fatto inapplicabile la disposizione;

   si tratta dell'ennesimo ritardo che rischia di vanificare l'agevolazione concessa con la previsione di cui all'articolo 5-quater, della quale si era sentita e valutata ampiamente l'esigenza, senza compromettere il giusto bilanciamento tra i principi che non vanno contrapposti: libertà di iniziativa economica, tutela del mercato, contrasto all'illegalità;

   è di tutta evidenza il danno arrecato agli operatori del settore, che, in mancanza di autorizzazione non possono ricevere, detenere e spedire i prodotti energetici in sospensione di accisa –:

   se il Ministro interrogato sia al corrente della situazione esposta in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per accelerare l'iter di adozione del provvedimento attuativo, necessario a garantire la piena operatività delle disposizioni al citato articolo 5-quater del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 2022, n. 51.
(4-01021)

GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta in Commissione:


   ORLANDO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   come riportato anche a mezzo stampa le recenti dichiarazioni del Sottosegretario Delmastro Delle Vedove si sono soffermate sulla necessità di dotare la provincia di Savona di una struttura penitenziaria, esigenza già emersa nel corso della XVIII legislatura e per la cui individuazione sono già stati fatti passi avanti per localizzare una zona idonea per la realizzazione;

   al momento l'area maggiormente accreditata risulta essere nell'ambito territoriale del comune di Cairo Montenotte, in prossimità dell'area che ospita la scuola della polizia penitenziaria;

   rimettere in discussione l'ubicazione della struttura significherebbe inevitabilmente allungare ulteriormente i tempi per la realizzazione della stessa;

   le istituzioni locali hanno già espresso la necessità che il nuovo plesso penitenziario venga realizzato il prima possibile;

   dopo i passaggi già avvenuti è, pertanto, necessario procedere nel più breve tempo possibile per avere il via libera del comitato paritetico sulla progettazione e l'appalto dei lavori –:

   quali siano le intenzioni del Governo in merito all'individuazione dell'area più idonea alla realizzazione della struttura penitenziaria per la provincia di Savona e se sia l'intenzione dell'Esecutivo confermare il sito di Cairo Montenotte e, conseguentemente, quali siano i tempi per i successivi passaggi finalizzati alla costruzione della nuova struttura.
(5-00875)

INTERNO

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):


   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

   il tema sicurezza è tornato al centro dell'attenzione dopo gli ultimi fatti di cronaca avvenuti in prossimità delle stazioni di Roma e Milano;

   in moltissime città italiane, nei pressi delle stazioni, si verificano quasi quotidianamente episodi di violenza e criminalità;

   tra gli ultimi fatti avvenuti a Roma si ricordano la giovane di 20 anni aggredita e molestata all'interno di un portone di via Principe Eugenio il 22 aprile scorso e la turista aggredita in zona Termini, a distanza di sole 24 ore. A Milano, invece, una ragazza è stata stuprata nella stazione centrale il 27 aprile;

   le principali vittime degli episodi di violenza: furti, scippi, rapine, stupri, sono purtroppo spesso le donne;

   ma non solo, anche il personale ferroviario subisce aggressioni di ogni genere. Nel 2022 ci sono stati circa il 21 per cento in più di attacchi ai dipendenti rispetto all'anno precedente (2021: 2.582 casi, 2022: 3.138 casi);

   appare inaccettabile che donne e uomini, nell'esercizio del proprio lavoro, debbano trovarsi nella condizione di rischiate la propria incolumità;

   il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha di recente divulgato una nota che fotografa la situazione italiana sui furti subiti nelle stazioni, dopo uno studio condotto dal Gruppo Fs. Le statistiche raccolte evidenziano che i furti a danno dei viaggiatori hanno colpito, negli ultimi cinque anni, soprattutto Milano Centrale (2.000 furti, 256 negli ultimi due anni), Roma Termini (più di 1.000, 88 negli ultimi due anni), Bologna Centrale (più di 500), Pisa (più di 500), Roma Tiburtina (più di 300), Napoli Centrale (più di 250, 62 negli ultimi due anni), La Spezia Centrale (più di 200), Torino Porta Nuova (più di 200);

   i viaggiatori e soprattutto i pendolari dei treni italiani si sentono poco sicuri, soprattutto negli spazi esterni alla stazione e nei treni notturni e, nonostante i controlli nel 2022 siano aumentati, sono ancora troppo numerosi gli episodi di violenza;

   dopo i molteplici accadimenti che si sono verificati alla stazione centrale di Milano, precisamente 9 stupri, il Ministro Piantedosi ha annunciato l'arrivo sul posto di 430 uomini delle forze dell'ordine in più;

   nella medesima occasione lo stesso Ministro ha parlato di un piano sicurezza per i grandi centri metropolitani che prevedrebbe: una maggiore presenza di forze di polizia, più espulsioni di stranieri irregolari e l'identificazione facciale;

   nell'annunciarlo il Ministro ha sottolineato che occorre: «Dare un segnale di presenza per l'importanza dei temi della sicurezza dell'area della metropolitana e rispetto a quanto accaduto nell'area della Stazione Centrale»;

   occorre evidenziare come ad essere pericolose non siano solo le stazioni delle grandi città ma spesso anche quelle delle piccole cittadine di provincia;

   in molti casi il personale di FS si trova da solo a fronteggiare episodi di violenza, frequenti e perpetrati nel tempo senza sufficiente supporto delle forze dell'ordine a causa delle carenze di organico tra le stesse;

   per intervenire in modo efficace sarebbe auspicabile che ci fosse maggiore presidio delle forze di polizia in tutte le stazioni, sarebbe opportuno provvedere all'installazione di tornelli o barriere a lettura ottica del titolo di viaggio, per consentire l'accesso ai binari solo a persone munite di biglietto, nonché imporre sanzioni certe e immediate per chi aggredisce uomini e donne nello svolgimento del loro servizio;

   nel febbraio 2023 il Ministro Salvini ha annunciato l'avvio dei bandi per le assunzioni di 1.500 donne e uomini che facciano sicurezza (vigilantes privati) nei treni e nelle stazioni, cifra che però dovrebbe essere potenziata, secondo la scrivente –:

   quali iniziative intendano assumere i Ministri interrogati per garantire la sicurezza del personale e degli utenti all'interno delle stazioni ferroviarie sul territorio italiano;

   se intendano procedere ad una mappatura delle stazioni italiane che evidenzi quelle maggiormente teatro di fatti criminali, in base ai dati aggiornati degli ultimi anni, al fine di intervenire prioritariamente laddove vi siano condizioni di maggiore urgenza e necessità.
(2-00155) «Tenerini, Deborah Bergamini, Paolo Emilio Russo, Mazzetti, Cortelazzo, Battistoni, Caroppo, Sorte, Calderone, Pittalis, Patriarca, Pella, Sala, Tassinari, Polidori, Casasco, Bagnasco, Arruzzolo, Benigni, Rossello».

Interrogazione a risposta in Commissione:


   CASU, MORASSUT, ORFINI, ZINGARETTI, DI BIASE, MANCINI e MADIA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   come si apprende dal sito di Fanpage, il prossimo 20 maggio 2023 presso il circolo «il Borghetto» ubicato presso via Fiesole 28 in Roma si terrà la festa concerto del gruppo nominato Spqr Skin, dichiaratamente di estrema destra;

   nello stesso concerto è prevista la presenza dei «Gesta Bellica», band nel cui repertorio risulta esservi un brano dedicato a Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine;

   sempre dalla lettura dello stesso articolo si apprende che il civico presso il quale si svolgerà questo evento è lo stesso della sede dell'associazione Gruppo Idee;

   si tratterebbe dell'associazione fondata dall'ex Nar Luigi Ciavardini condannato per la strage di Bologna, e presieduta dalla moglie Germana De Angelis;

   l'evento in oggetto risulta inquietante sia per i presunti contenuti artistici sia per la strana coincidenza del numero civico;

   tale manifestazione, infatti, è chiaramente apologetica del fascismo e quindi incompatibile con i princìpi costituzionali e legislativi esistenti nel nostro ordinamento –:

   di quali elementi disponga il Ministro interrogato in ordine a quanto sopra riportato circa lo svolgimento di una manifestazione musicale avente per protagonisti gruppi che inneggiano apertamente al nazifascismo e, in particolare, in ordine ai possibili rapporti esistenti tra questi e l'associazione «Gruppo Idee»;

   se il Ministro interrogato non ritenga di dover adottare ogni iniziativa di competenza, anche per gli evidenti motivi di sicurezza e di ordine pubblico, al fine di prevenire e contrastare la diffusione di idee e contenuti di chiara ispirazione nazifascista.
(5-00877)

Interrogazioni a risposta scritta:


   CARÈ e GRAZIANO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la città di Olbia, in Gallura, ha una popolazione residente di circa 65000 abitanti oltre a numerosi pendolari. Fanno capo ad Olbia anche popolose frazioni come Porto Rotondo, San Pantaleo, Pittulongu, Bados, Porto Istana, Murta Maria, Berchideddu, Loiri, Porto San Paolo e Telti;

   è una delle città italiane in continua crescita ed espansione oltre ad essere considerata anche come la città dei primati, con 2 aeroporti e 3 porti, (più 3 minori, Palau, Santa Teresa, La Maddalena) unica realtà in Italia. Il suo porto principale, «Isola Bianca» risulta il primo a livello nazionale come transito passeggeri e merci. Nel solo anno 2022 ha raggiunto il record di 3 milioni e 62 mila passeggeri, senza considerare le migliaia di turisti sbarcati dalle oltre 100 navi da crociera, nel periodo pre-Covid;

   a questi numeri devono essere aggiunti anche i 3 milioni e 167 mila di passeggeri dello scalo di Costa Smeralda, che inevitabilmente si riversano, anche se molti solo di passaggio, nella città gallurese. Da non trascurare è lo scalo dei Jet privati dell'aviazione generale, che ha permesso di vantare un altro primato a livello europeo, surclassando, l'estate scorsa l'aeroporto di Nizza;

   stante questa situazione, si rende necessaria e non più procrastinabile una seconda squadra terrestre nella sede dei Vigili del fuoco con innalzamento a categoria SD5 della sede di Olbia evidenziando anche il suo indispensabile supporto alla sede aeroportuale in caso di emergenza ed ai distaccamenti di Arzachena e di Maddalena con la conseguenza di lasciare scoperta la città;

   richieste di soccorso arrivano non solo da terra ma frequentemente anche dal mare. Il traffico diportistico della Gallura è tra i più importanti del Mediterraneo. Una esigenza alla quale si è tentato di rispondere con l'istituzione di un presidio nautico dei Vigili del fuoco, sperimentale, nell'estate 2022 ad Olbia –:

   se intenda adottare iniziative per realizzare un potenziamento del distaccamento dei Vigili del fuoco di Olbia, in discussione da anni, sostenuto dalle organizzazioni sindacali territoriali, prima fra tutte la Uilpa, riconoscendo al distaccamento di Olbia il passaggio dall'attuale categoria SD4 (46 unità) ad SD5 (58 unità) garantendo con ciò condizioni di maggiore sicurezza per l'intero territorio.
(4-01018)


   GHIRRA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   come è noto, il 65 per cento delle servitù militari italiane si trova in Sardegna, dove risultano asservite a fini militari ampie zone di territorio pari a 37.374 ettari, di cui 23.766 demanio e 13.608 servitù militari – in particolare, le aree di servitù a mare superano la superficie dell'intera Sardegna – nelle quali sono interdette per gran parte dell'anno molte delle normali attività umane ed economiche, ivi comprese, nelle vaste porzioni di mare prospicienti le zone di esercitazione, quelle di ancoraggio e pesca;

   da notizie di stampa si apprende che per tutto il mese di maggio sono state autorizzate nella Sardegna sudoccidentale vaste operazioni esercitative che terranno impegnato personale militare nelle acque di fronte all'isola nell'ambito l'esercitazione denominata «Mare aperto» che riguarda circa 6.000 militari e civili di università e centri di ricerca;

   contemporaneamente si svolgeranno le esercitazioni Nato «Noble Jump 2023», con militari e mezzi provenienti da otto stati dell'Alleanza Atlantica, e «Stars 2023», con 4 mila uomini e 900 mezzi, altra esercitazione interforze nazionale e inter-agenzia;

   fino al 26 maggio tali attività consisteranno nella simulazione di «scenari connessi al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, all'antiterrorismo, al contrasto dei traffici illeciti, al soccorso di profughi e, più in generale, alle azioni di risposta in situazioni emergenziali»;

   la sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti nel documento oggetto della deliberazione 20 giugno 2022, n. 14/2022/G, datata 22 giugno 2022, ha raccomandato ai vertici militari «di assicurare la più attenta vigilanza sui poligoni in caso di loro utilizzo per test su nuove armi da parte di reparti della Nato o comunque di Paesi alleati, specie in fase di sperimentazione, anche da parte di produttori di armamenti, assicurandosi che, in qualsiasi circostanza, non vengano utilizzate sostanze di natura chimica, tossica e radiologica, o comunque pericolose, in quantità tali da determinare valori di concentrazione superiori alle soglie di rischio»;

   la Corte, nello stesso documento, richiama le conclusioni della Commissione parlamentare di inchiesta che si è occupata fino al 2018 di gravi malattie e morti di personale impiegato in missioni militari o nei poligoni di tiro;

   in particolare, in riferimento alla zona di Capo Teulada, si legge: «le immagini satellitari ritraggono una discarica non controllata: 30.000 crateri sino a 19-20 metri di diametro. Sulla superficie tonnellate di residuati contenenti cospicue quantità di inquinanti in grado di contaminare suolo, acqua, aria, vegetazione, animali e l'essere umano.»;

   anche in considerazione delle condizioni sistemiche di crisi sociale, economica, infrastrutturale che attanagliano la Sardegna e del comunicato diffuso dalla prefettura di Cagliari in occasione delle esercitazioni Nato nel quale ci si riferisce alla «positiva ricaduta economica sul tessuto sociale sardo, derivante dai servizi logistici che saranno erogati in favore delle truppe» –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza delle vicende in premessa, quali siano le finalità delle esercitazioni descritte e quali siano gli eserciti coinvolti;

   quali costi sopporti o quali introiti riceva lo Stato per la messa a disposizione dei poligoni sardi per le esercitazioni e, nel dettaglio, di quali ricadute economiche beneficino i comuni interessati;

   se non ritengano opportuna una ridefinizione complessiva della presenza militare in Sardegna, sia sotto il profilo della quantità che delle modalità di utilizzo del territorio e degli spazi marini ed aerei prospicienti i poligoni e gli insediamenti militari;

   se non ritengano opportuno adottare iniziative in relazione agli urgenti e necessari interventi di bonifica delle zone teatro di esercitazioni;

   se non ritengano opportuno e non più rinviabile definire con la regione autonoma della Sardegna un piano di riequilibrio in termini di compensazione economica rispetto ai danni ambientali, sanitari ed economici subiti dall'isola a causa del gravame militare subìto.
(4-01019)

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta in Commissione:


   BARBAGALLO. – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. – Per sapere – premesso che:

   l'Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti è proprietario di numerosi immobili collocati prevalentemente nel comune di Roma;

   nel settembre 2021 l'Enpaf, nell'intento di operare una dismissione, ha conferito il diritto di proprietà di un intero complesso immobiliare, sito in una delle strade più prestigiose e centrali di Roma, nel fondo comune di investimento denominato «FIEPP – Fondo Immobiliare Enti di Previdenza dei Professionisti», istituito e gestito dalla «InvestiRE SGR S.p.A. – Società di Gestione del Risparmio»;

   in data 16 febbraio 2022, il quotidiano «Domani», nell'ambito della nota inchiesta riguardante la dismissione degli immobili di proprietà di enti previdenziali, ha pubblicato un articolo dal titolo «L'inchiesta su “scontopoli” – Anche il direttore dell'Enpaf si compra l'attico dall'Enpaf»; in questo editoriale si fa riferimento, al prezzo irrisorio al quale il direttore generale, avrebbe acquistato un appartamento di 332 metri quadrati, di proprietà dell'Enpaf presente nello stabile sopra citato;

   il prezzo di vendita dell'immobile viene considerato estremamente basso, tenendo conto dei prezzi vigenti nella zona per unità immobiliari aventi caratteristiche simili, e del tutto sproporzionato rispetto al corrispettivo versato dagli acquirenti degli altri appartamenti presenti nello stesso palazzo;

   si evidenzia, in particolare, che il prezzo applicato al direttore generale è stato versato per l'acquisto dell'appartamento presente al primo piano dello stabile, di metratura di molto inferiore, privo di terrazza e balconi e avente una rendita catastale pari quasi alla metà di quella posseduta dalla casa acquistata dal direttore;

   nell'articolo si rileva, inoltre, che parte dei costi relativi alla ristrutturazione effettuata nell'appartamento sono stati sostenuti dall'Enpaf e che il canone di locazione corrisposto dalla moglie e titolare dal 2014 del contratto di affitto dell'attico successivamente acquistato dai coniugi, era, per loro stessa ammissione, per nulla alto;

   la questione è stata trattata diffusamente anche dalle trasmissioni televisive «Le Iene», nel servizio andato in onda il 21 febbraio 2023, e «Piazza Pulita», nelle puntate trasmesse il 16 febbraio e 9 marzo 2023, ove è stata affrontata la problematica inerente la sussistenza di probabili conflitti di interesse/profili di incompatibilità fra i soggetti coinvolti nell'operazione immobiliare sopra esposta ed è stata fornita la prova documentale del fatto che il prezzo a metro quadro applicato al direttore generale dell'Enpaf per l'acquisto del suddetto appartamento, oltre ad essere notevolmente inferiore a quello vigente nella zona, è più basso rispetto a quello praticato agli acquirenti degli altri appartamenti del medesimo stabile –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

   se intenda convocare i vertici dell'Enpaf per fare chiarezza sulla vicenda;

   se intenda, comunque, avviare un controllo sulle attività, presenti e passate, inerenti la gestione del patrimonio immobiliare dell'Enpaf e sul corretto utilizzo delle relative risorse e, più, in generale, sul perseguimento delle funzioni istituzionali da parte dell'ente medesimo;

   infine, se risulti che la vicenda sopra esposta sia stata segnalata alla Corte dei conti e alla procura della Repubblica per l'accertamento di eventuali responsabilità contabili e penali di amministratori e dirigenti.
(5-00876)

Interrogazione a risposta scritta:


   TREMAGLIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   la logistica conto terzi in Italia conta 82.000 aziende e circa 800.000 dipendenti, per un fatturato totale di 99,8 miliardi di euro (stime 2021);

   nell'ultimo biennio tutte le principali voci di costo dei fattori produttivi hanno subito significativi aumenti;

   ciò nonostante, il settore dà segnali di crescita e i fornitori di logistica in Italia stanno investendo, ampliando sempre più la propria offerta con servizi avanzati;

   lo sviluppo del comparto ha portato spesso le aziende del settore a rivolgersi a terzi, soprattutto per le attività di movimentazione merci a terra, solitamente organizzati attraverso cooperative;

   alcune sigle sindacali avanzano rivendicazioni riguardanti le condizioni dei dipendenti di cooperative pur applicanti il contratto nazionale;

   l'azione di alcuni arriva al blocco degli ingressi dei mezzi nei magazzini, conseguendone blocco del lavoro e disagi notevoli per le società coinvolte, i lavoratori e il territorio;

   a titolo esemplificativo si ricorda che solo nell'ultimo anno:

    a) la procura di Piacenza il 19 luglio 2022 ha disposto misure cautelari nei confronti di dirigenti dei sindacati SI Cobas e USB con accuse di associazione a delinquere, violenza e resistenza a pubblico ufficiale al fine di «introitare i proventi derivanti dalle sostanziose conciliazioni lavorative e dal tesseramento dei lavoratori» con picchetti e scioperi pretestuosi organizzati per «aumentare il peso specifico dei rappresentanti sindacali» per perseguire «obiettivi di potere e arricchimento personale» (il Fatto Quotidiano, 20 luglio 2022), all'esito di un'indagine riguardante le rivendicazioni sindacali nel polo piacentino della logistica negli anni 2014-2021, relativa per il procuratore capo di Piacenza «Non è un'indagine contro i sindacati di base, ma contro alcuni leader che hanno gestito il sindacato come cosa loro anche a livello economico. Le prime vittime sono i lavoratori stessi»; il tribunale del riesame di Bologna, pur contestando l'indagine della procura di Piacenza, conferma l'obbligo di firma a carico degli indagati ritenendo che gli indagati possano commettere azioni illecite nella lotta sindacale (il Fatto Quotidiano, 26 settembre 2022);

    b) la procura di Bologna il 9 settembre 2022 ha rinviato a giudizio 11 persone tra cui quattro sindacalisti di SI Cobas all'esito di un'inchiesta che ipotizza reati di associazione per delinquere finalizzata a corruzione tra privati, estorsione, false fatturazioni, false dichiarazioni sociali, violazione della legge 300 del 1970. L'indagine giunge alla conclusione che «i quattro sindacalisti avrebbero assicurato la pace sindacale, in cambio della garanzia sull'esternalizzazione dei servizi di alcune attività logistiche alle società compiacenti. Altrimenti, i sindacalisti attraverso gli iscritti, avrebbero messo in atto proteste pretestuose, con motivazioni irrisorie o prive di fondamento, costringendo le società ad affidare gli appalti alle coop piuttosto che subire danni per il blocco delle attività» (Avvenire, 10 settembre 2022);

    c) il tribunale di Modena il 3 settembre 2022 nel corso dell'udienza preliminare per il processo Italpizza ha accolto la richiesta dell'azienda di indicare il sindacato SI Cobas come responsabile civile per i presunti danni all'azienda, concedendo dunque la possibilità di risarcire i danni derivati dai ritardi nelle consegne dovute ai blocchi, e ha altresì accolto la richiesta della stessa azienda di costituirsi come parte civile per i presunti reati commessi nel corso della mobilitazione sindacale;

   senza entrare nel merito dei procedimenti giudiziari aperti, i comportamenti segnalati sembrano evidenziare dinamiche foriere di rischi quanto alla possibilità di danneggiare, anziché favorire, il confronto e la collaborazione tra aziende, cooperative, dipendenti, sindacati –:

   se il Governo sia al corrente di quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza, anche normative, intenda porre in essere per garantire la libertà d'impresa e il diritto al lavoro delle aziende e dei lavoratori di un settore strategico come quello della logistica.
(4-01022)

SALUTE

Interrogazione a risposta scritta:


   CASU. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con decreto direttoriale del 21 giugno 2022 è stato indetto dal Ministero della salute il concorso pubblico per l'assunzione a tempo pieno e indeterminato di n. 11 unità di personale non dirigenziale con profilo funzionario giuridico di amministrazione (codice concorso: 814) – ex Area III del CCNL Funzioni centrali (codice concorso: 814) e che successivamente è stata approvata la relativa graduatoria di merito, che ha indicato 83 idonei all'assunzione;

   ad oggi risulta all'interrogante che, oltre agli 11 vincitori, la graduatoria è stata utilizzata sino alla posizione 22;

   il 27 marzo 2023 è stata pubblicata la direttiva generale per l'attività amministrativa del Ministero della salute, relativa all'anno 2023, che ha individuato gli indirizzi generali per l'attività e la gestione del Ministero e ha conferito ai centri di responsabilità amministrativa gli obiettivi strategici e i connessi obiettivi operativi da realizzare nel corso dello stesso anno, apprestandosi a dotare il Ministero o di strutture dipartimentali, a loro volta articolate in uffici di livello dirigenziale generale; inoltre, con decreto ministeriale del 31 marzo 2023 è stato approvato il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) del Ministero della salute per il triennio 2023-2025, nella quale si dichiara «che la dotazione organica attuale dell'Area dei funzionari non è idonea a soddisfare l'esigenza effettiva di tale personale specializzato (...) rileva la necessità di fornire adeguato supporto giuridico-legale nelle attività tecniche connesse (...) e per quanto riguarda le modalità di reclutamento si farà ricorso innanzitutto allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici espletati dal Ministero e ancora vigenti (...)»;

   inoltre, il decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, ha previsto incrementi delle dotazioni organiche delle amministrazioni che rivestono la qualifica di soggetti attuatori del Piano nazionale di ripresa e resilienza, unitamente all'autorizzazione ad assumere, anche senza il previo esperimento delle procedure di mobilità, le unità di personale per ciascuna indicate dal decreto medesimo;

   se è vero che l'utilizzo di graduatorie di altre amministrazioni, è facoltà meramente discrezionale e non obbligo, è opportuno dell'interrogante, che, laddove vi sia necessità di assumere rapidamente nuovo personale, si tenga conto prioritariamente delle graduatorie di altre amministrazioni degli idonei già vigenti per assumere figure professionali che sarebbero immediatamente utilizzabili –:

   se sia intenzione del Ministro interrogato, per quanto di competenza, attesa l'esiguità del numero di idonei ivi collocati, procedere al completo utilizzo della graduatoria del concorso di cui sopra sino al suo esaurimento e se, in caso di eventuale eccedenza delle disponibilità collocate nella suddetta graduatoria concorsuale rispetto ai fabbisogni assunzionali del Ministero, intenda provvedere ad informare le altre amministrazioni centrali dello Stato della disponibilità della graduatoria citata ai fini dell'autorizzazione a stipulare convenzioni volte ad attingere il necessario personale tramite scorrimento delle graduatorie Ripam già in essere.
(4-01017)

UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta scritta:


   MICHELOTTI. — Al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   nell'estate del 2019 i giornali riportarono la notizia con titoli ed articoli dell'indagine denominata «Università Bandita», durata quasi un biennio che ha coinvolto inizialmente ben 66 docenti: 44 dell'Università di Catania e 22 di 16 atenei sparsi in tutta Italia;

   numerose furono le interrogazioni parlamentari dell'epoca che hanno posto all'attenzione del Ministero la necessità di intervenire su questo scandalo;

   le indagini nel tempo proseguono in diverse università e portano il 1° settembre 2021 alle dimissioni del rettore dell'Università di Firenze a seguito dell'esito negativo dell'appello da lui presentato avverso l'ordinanza cautelare di interdizione dall'ufficio di rettore;

   un bando in particolare a Firenze è stato oggetto di una controversia giuridica tuttora in atto e che presenta dei profili davvero singolari;

   con decreto n. 474 del 2019 l'Università di Firenze indisse una procedura di selezione pubblica per la copertura di 18 posti di professore associato, tra cui 5 per la facoltà di Medicina e Chirurgia, uno dei quali per il Settore scientifico disciplinare di Malattie Odontostomatologiche MED/28 settore concorsuale 06/F1 Malattie Odontostomatologiche;

   per tale bando risulterà che gli unici due candidati ammessi alla valutazione comparativa, entrambi in possesso dell'abilitazione scientifica nazionale per l'insegnamento di prima fascia, saranno il professor Piero Balleri in servizio quale professore associato presso l'Università di Siena ed il dottor Francesco Cairo, quest'ultimo ricercatore universitario a tempo determinato facente parte dell'équipe di Odontostomatologia presso l'AUO di Careggi;

   la composizione della commissione giudicatrice di detto concorso ha subito più modifiche costituendo fatto unico ed isolato in rapporto a tutti i 18 posti di professore associato messi a concorso a Firenze;

   il professor Balleri in data 27 marzo 2020 produceva un esposto per conoscenza dei fatti alla Guardia di finanza di Firenze chiedendo che venissero svolti gli appropriati accertamenti per appurare le ragioni delle dimissioni dei tre professori;

   sulla base delle risultanze della commissione, la stessa dopo il procedimento individua con verbale del 15 maggio 2020 come vincitore il professor Cairo;

   il 15 dicembre 2020 il professor Balleri presenta ricorso straordinario al Capo dello Stato verso l'Università di Firenze contro l'esito concorsuale in oggetto;

   il professor Balleri, venuto a conoscenza da notizie di stampa dell'esistenza di una indagine, sempre legata a vicende concorsuali, viene sentito come persona informata sui fatti dalla procura della Repubblica del tribunale di Firenze ed inoltra poi al pubblico ministero, istanza di accesso documentale al fascicolo d'indagine;

   il professor Balleri acquisisce il fascicolo d'indagine in data 13 settembre 2022 contenente documentazione rilevante e la produce lo stesso giorno al TAR Toscana, ad integrare il primo motivo di ricorso, a conferma della sua fondatezza;

   anche dalla sentenza del Tar si evince che nel fascicolo di indagine risulta in particolare che secondo la Polizia giudiziaria su uno dei dispositivi in uso a Corrado POGGESI e sottoposti a sequestro nell'ambito del procedimento penale, è stato rinvenuto un file di testo (.doc.) che contiene il profilo esatto per una procedura concorsuale nel Settore concorsuale 06/FI Malattie Odontostomatologiche – Settore scientifico disciplinare MED/28 Malattie Odontostomatologiche, e si rileva che l'autore del file documento contenente le specifiche del bando è Francesco Cairo, ovvero il soggetto che risulterà poi vincitore della procedura concorsuale;

   la vicenda in questione, a parere dell'interrogante, è sintomatica di problematiche diffuse circa la correttezza e la trasparenza delle procedure di selezione del personale docente in ambito universitario –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e se abbia assunto iniziative, per quanto di competenza, anche di carattere ispettivo, con riguardo alle Università dove sono state riscontrate criticità, quali quelle segnalate in premessa, e se non intenda assumere altresì iniziative di carattere normativo, anche in considerazione di quanto già emerso, al fine di incrementare le garanzie per il corretto svolgimento delle procedure concorsuali in ambito universitario.
(4-01020)

Apposizione di una firma ad una interrogazione.

  L'interrogazione a risposta in Commissione Quartapelle Procopio e altri n. 5-00870, pubblicata nell'allegato B ai resoconti della seduta del 16 maggio 2023, deve intendersi sottoscritta anche dal deputato De Maria.