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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Giovedì 30 novembre 2023

TESTO AGGIORNATO AL 1° DICEMBRE 2023

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 30 novembre 2023.

  Albano, Ascani, Bagnai, Baldino, Barbagallo, Barelli, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Boldrini, Braga, Brambilla, Calovini, Cappellacci, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Deidda, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Faraone, Fassino, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, L'Abbate, Leo, Letta, Lollobrigida, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Morrone, Mulè, Nordio, Orsini, Osnato, Nazario Pagano, Panizzut, Patriarca, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Rizzetto, Roccella, Rotelli, Scerra, Schullian, Semenzato, Serracchiani, Francesco Silvestri, Siracusano, Sportiello, Tabacci, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Vinci, Zanella, Zaratti, Zoffili, Zucconi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 29 novembre 2023 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   COIN e PANIZZUT: «Istituzione di un programma diagnostico di prevenzione delle malattie cardiache per la popolazione ultrasettantenne» (1576);

   GRIPPO: «Norme per il coordinamento e la programmazione della politica nazionale in materia di intelligenza artificiale e innovazione digitale e istituzione di un Comitato interministeriale» (1577);

   D'ALFONSO: «Disposizioni per la riforma dei processi decisionali pubblici e la razionalizzazione del procedimento amministrativo» (1578);

   MONTARULI ed altri: «Istituzione del Giorno del ricordo della strage dei piccoli martiri di Gorla» (1579);

   ASCARI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno dei suicidi tra i componenti delle Forze di polizia» (1580).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di proposte di inchiesta parlamentare.

  In data 29 novembre 2023 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di inchiesta parlamentare d'iniziativa dei deputati:

   AMATO ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul calcio professionistico e sulle attività economico-sociali ad esso connesse» (Doc. XXII, n. 36).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  Le seguenti proposte di legge sono state successivamente sottoscritte dalla deputata Frijia:

   DI GIUSEPPE ed altri: «Modifica all'articolo 19 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e altre disposizioni in materia di assistenza sanitaria in favore dei cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero» (1042);

   CIOCCHETTI ed altri: «Disposizioni per la riorganizzazione del sistema nazionale di emergenza-urgenza sanitaria» (1455).

Modifica del titolo di proposte di legge.

  La proposta di legge n. 1311, d'iniziativa dei deputati Bonetti ed altri, ha assunto il seguente titolo: «Disposizioni per il sostegno delle attività educative e ricreative non formali».

Ritiro di proposte di legge.

  In data 29 novembre 2023 la deputata Ascari ha comunicato, anche a nome dei cofirmatari, di ritirare la seguente proposta di legge:

   ASCARI ed altri: «Delega al Governo per l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione affettiva e sessuale nel primo e nel secondo ciclo di istruzione nonché nei corsi di studio universitari» (407).

  In data 29 novembre 2023 la deputata Caretta ha comunicato di ritirare la seguente proposta di legge:

   CARETTA: «Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di istituzione degli istituti regionali per la fauna selvatica e di controllo delle specie dannose o invasive» (568).

Trasmissione dal Ministero della difesa.

  Il Ministero della difesa ha trasmesso un decreto ministeriale recante variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, autorizzate, in data 20 novembre 2023, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

  Questo decreto è trasmesso alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministro dell'economia e delle finanze.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera pervenuta in data 24 novembre 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 18 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 143, la relazione sull'attività svolta dalla SIMEST Spa, quale gestore dei Fondi per il sostegno finanziario all'esportazione e all'internazionalizzazione del sistema produttivo italiano, riferita all'anno 2022 (Doc. XXXV-bis, n. 1)

  Questa relazione è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive).

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 29 novembre 2023, ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza unificata, nella seduta del 23 novembre 2023, sul disegno di legge recante disposizioni in materia di lavoro (atto Camera n. 1532).

  Questo parere è trasmesso alla XI Commissione (Lavoro) e alla XII Commissione (Affari sociali).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 30 novembre 2023, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, concernente la procedura d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, che, con notifica 2023/0660/IT – S00E, è stata attivata la predetta procedura in ordine al progetto di regola tecnica relativa allo schema di regolamento del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica recante inserimento di prodotti costituiti prevalentemente da gliceridi di origine vegetale nell'elenco delle biomasse a uso combustibile e aggiornamento dei parametri relativi a prodotti costituiti prevalentemente da gliceridi di origine animale.

  Questa comunicazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente), alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 30 novembre 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione, predisposta dal Ministro per le disabilità, in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che estende l'ambito di applicazione della direttiva [XXXX] ai cittadini di paesi terzi che soggiornano regolarmente in uno Stato membro (COM(2023) 698 final).

  Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti), alla XII Commissione (Affari sociali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti di atti
dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 29 novembre 2023, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   Proposta di direttiva del Consiglio su Imprese in Europa: quadro per l'imposizione dei redditi (BEFIT) (COM(2023) 532 final), corredata dai relativi allegati (COM(2023) 532 final – Annexes 1 to 2), e dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2023) 309 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 30 novembre 2023;

   Allegato della proposta di decisione di esecuzione del Consiglio che modifica la decisione di esecuzione (UE) (ST 12524/21 INIT e ST 12524/21 ADD 1), del 29 ottobre 2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza della Finlandia (COM(2023) 742 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);

   Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio che modifica la decisione di esecuzione (UE) (ST 12319/2021, ST 12319/2021 ADD 1), del 29 ottobre 2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza della Romania (COM(2023) 747 final), corredata dal relativo allegato (COM(2023) 747 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 30 novembre 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:

   Proposta di direttiva del Consiglio su Imprese in Europa: quadro per l'imposizione dei redditi (BEFIT) (COM(2023) 532 final);

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (UE) 2016/1011 per quanto riguarda l'ambito di applicazione delle norme per gli indici di riferimento, l'uso nell'Unione di indici di riferimento forniti da un amministratore ubicato in un paese terzo e taluni obblighi di segnalazione (COM(2023) 660 final);

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sulla mobilità delle competenze e dei talenti (COM(2023) 715 final);

   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione 89/367/CEE del Consiglio che istituisce un comitato permanente forestale (COM(2023) 727 final).

Trasmissione dalla Regione autonoma della Sardegna.

  La Regione autonoma della Sardegna, con lettera in data 28 novembre 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 5, della legge regionale 7 ottobre 2005, n. 13, il decreto del Presidente della Regione di scioglimento del consiglio comunale di Magomadas.

  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

DISEGNO DI LEGGE: CONVERSIONE IN LEGGE, CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO-LEGGE 12 OTTOBRE 2023, N. 140, RECANTE MISURE URGENTI DI PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO CONNESSO AL FENOMENO BRADISISMICO NELL'AREA DEI CAMPI FLEGREI (A.C. 1474-A)

A.C. 1474-A – Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

  sugli emendamenti contenuti nel fascicolo.

A.C. 1474-A – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO E SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

  Sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE

   con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:

   All'articolo 6, comma 5, sostituire il primo periodo con il seguente: Per l'attuazione di quanto previsto dal presente articolo, è autorizzata la spesa complessiva di 4.050.000 euro per l'anno 2023, di 467.000 euro per l'anno 2024 e di 2.333.000 euro per l'anno 2025, che sono trasferiti, sulla base del piano di cui al comma 2, per l'importo di 4 milioni di euro per l'anno 2023, di 467.000 euro per l'anno 2024 e di 2.333.000 euro per l'anno 2025, direttamente ai comuni interessati nella misura spettante ai sensi di quanto previsto dal comma 2 e, per l'importo di 50.000 euro per l'anno 2023, alla regione Campania ai sensi di quanto previsto dal comma 4.

  Conseguentemente, all'articolo 7, sostituire il comma 1 con il seguente:

  1. Agli oneri di parte corrente derivanti dall'attuazione di quanto previsto dall'articolo 2, commi 3, lettere a), b) e c), relativamente all'analisi di vulnerabilità, e 4, nonché dagli articoli 3, 4, 5 e 6, pari a euro 14.142.858 per l'anno 2023, a euro 1.324.142 per l'anno 2024 e a euro 2.333.000 per l'anno 2025, si provvede:

   a) quanto a euro 14.142.858 per l'anno 2023 e a euro 857.142 per l'anno 2024, a valere sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri;

   b) quanto a euro 467.000 per l'anno 2024 e a euro 2.333.000 per l'anno 2025, mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

  Sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

   sulle proposte emendative 2.5, 2.13, 2.23, 2.29, 2.38, 2.40, 2.44, 2.48, 2.49, 2.52, 2.54, 2.1000, 2.1001, 2.02, 4.01, 5.4, 5.7, 5.9, 5.12, 5.13, 5.1006, 5.1009, 6.3, 6.10 e 6.01000, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

   sulle restanti proposte emendative.

A.C. 1474-A – Articolo unico

ARTICOLO UNICO DEL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE

Art. 1.

  1. Il decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, recante misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei, è convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.
  2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE NEL TESTO DEL GOVERNO

Articolo 1.
(Ambito di applicazione)

  1. Le disposizioni di cui al presente decreto recano misure urgenti per fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della Città metropolitana di Napoli, individuato dai provvedimenti attuativi di cui agli articoli 2, comma 2, 3, comma 1, 4, comma 1, 5, comma 1, e 6, commi 1 e 2, in relazione a ciascuna delle misure ivi regolate.

Articolo 2.
(Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico)

  1. Per le finalità di cui all'articolo 1, il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, anche avvalendosi del Consiglio superiore dei lavori pubblici, coordina il concorso della regione Campania, della Città metropolitana di Napoli, dei comuni interessati e dei centri di competenza di cui all'articolo 21 del Codice della protezione civile di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, individuati nell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), nell'Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IGAG), nell'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IREA), nel Centro europeo di formazione e ricerca in ingegneria sismica (EUCENTRE), nella Rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica e strutturale (Consorzio Interuniversitario ReLUIS) e nel Centro studi per l'ingegneria idrogeologica vulcanica e sismica del centro interdipartimentale di ricerca – laboratorio di urbanistica e pianificazione territoriale – dell'Università Federico II di Napoli (PLINIVS-LUPT), ai fini della predisposizione ed attuazione di un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate interessate e delle conoscenze sulla relativa pericolosità locale, rivolto al patrimonio edilizio pubblico e privato, finalizzato a supportare strategie di riqualificazione sismica dell'edilizia esistente e ad individuare priorità di intervento sul patrimonio privato e pubblico. Il piano straordinario di cui al presente articolo è approvato, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il presidente della regione Campania e sentiti la Città metropolitana di Napoli e i sindaci dei comuni interessati, sulla base di una proposta tecnica formulata dal Dipartimento della protezione civile, e si compone di:

   a) uno studio di microzonazione sismica;

   b) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata, finalizzato all'individuazione di idonee misure di mitigazione e alla stima del relativo fabbisogno finanziario;

   c) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia pubblica e, all'esito, un primo piano di misure per la relativa mitigazione, con apposito cronoprogramma, per la cui esecuzione possono essere attivati accordi con i competenti ordini professionali al fine di assicurare tempi certi, omogeneità e celerità dell'attuazione. Nel piano sono altresì disciplinate le modalità di monitoraggio e di revoca in caso di mancato rispetto dei relativi cronoprogrammi;

   d) un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.

  2. Al fine di permettere il coordinamento degli interventi e la migliore conoscibilità delle iniziative intraprese per far fronte al rischio sismico, il piano di cui al comma 1 contiene, altresì, l'indicazione degli interventi e delle opere in corso o già attuati relativamente ai medesimi edifici pubblici oggetto del piano, nonché dei finanziamenti a valere su risorse pubbliche disponibili per tali finalità. Per le finalità di cui al presente articolo, sulla base dei dati di sollevamento bradisismico e della sismicità dell'area resi disponibili dai centri competenza e con il concorso operativo dei soggetti di cui al comma 1, il Dipartimento della protezione civile provvede a una prima delimitazione speditiva della zona di intervento, circoscritta alla porzione dei territori dei comuni dell'area realmente e direttamente interessata.
  3. All'interno della zona di intervento di cui al comma 2, il piano straordinario è realizzato:

   a) con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera a), ai sensi di quanto previsto dalle disposizioni attuative dell'articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, riguardanti il Piano nazionale della prevenzione sismica, nel limite massimo di 1,5 milioni di euro per l'anno 2023;

   b) con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera b), mediante procedure semplificate che non hanno il valore di verifica sismica ai sensi delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 17 gennaio 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2018, individuate dal Capo del Dipartimento della protezione civile, con apposita ordinanza in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e delle norme dell'Unione europea, nel limite massimo di 3,5 milioni di euro per l'anno 2023; l'ordinanza di cui alla presente lettera è adottata d'intesa con la Regione Campania, acquista efficacia a decorrere dalla data di adozione, è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed è resa pubblica ai sensi di quanto previsto dall'articolo 42 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

   c) con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera c), nel limite massimo di 40 milioni di euro, di cui 37 milioni di euro per l'anno 2024 destinati ad opere, e fino a un massimo di 3 milioni di euro per l'anno 2023 destinati all'analisi di vulnerabilità;

   d) con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera d), mediante l'implementazione degli strumenti di monitoraggio sismico, ad integrazione della rete di monitoraggio già esistente e gestita dall'Osservatorio vesuviano dell'INGV, operativa in ordinario per l'intera giornata (h24), nonché delle due reti nazionali di monitoraggio permanente gestite dal Dipartimento della protezione civile (Rete accelerometrica nazionale – RAN e Osservatorio sismico delle strutture – OSS) entro il limite massimo di 200.000 euro per l'anno 2024.

  4. Per la celere attuazione di quanto previsto dal presente articolo il Dipartimento della protezione civile si avvale di una struttura temporanea di supporto posta alle dirette dipendenze del Capo del Dipartimento, costituita, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare e che opera fino al 31 dicembre 2024. Per le attività di cui al comma 1, lettera c), il Dipartimento si avvale anche del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata. Alla struttura di supporto di cui al primo periodo è assegnato un contingente massimo di personale pari a dieci unità, di cui una dirigenziale di livello non generale e nove unità di personale non dirigenziale, selezionati tra dipendenti di pubbliche amministrazioni centrali e, fino ad un massimo di quattro unità, di enti territoriali, previa intesa con le amministrazioni e con gli enti predetti, in possesso delle competenze e dei requisiti di professionalità richiesti per la realizzazione delle attività di carattere tecnico-scientifico e amministrativo-gestionale di cui al presente articolo. Il personale di cui al terzo periodo è collocato fuori ruolo o in posizione di comando, distacco o altro analogo istituto o posizione previsti dai rispettivi ordinamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127. Per l'unità di livello dirigenziale si può procedere in deroga ai limiti percentuali previsti dall'articolo 19, commi 5-bis e 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, applicati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. All'atto del collocamento fuori ruolo è reso indisponibile, nella dotazione organica dell'amministrazione di provenienza, per tutta la durata del collocamento fuori ruolo, un numero di posti equivalente dal punto di vista finanziario. Per l'esercizio delle funzioni straordinarie previste dal presente articolo, il Dipartimento della protezione civile può avvalersi, altresì, delle strutture delle amministrazioni locali e delle strutture periferiche delle amministrazioni centrali dello Stato, delle rispettive società in house, nonché di professionisti in possesso di adeguate professionalità e competenze individuati dall'ordine professionale nel rispetto della normativa vigente, cui compete un compenso massimo annuo di euro 50.000 al lordo dei contributi previdenziali e degli oneri fiscali a carico dell'amministrazione per singolo incarico. Per l'attuazione del terzo periodo è autorizzata la spesa massima di 109.278 euro per l'anno 2023 e di 655.664 euro per l'anno 2024. Per l'attuazione del settimo periodo è autorizzata la spesa massima di 33.580 euro per l'anno 2023 e di 201.478 euro per l'anno 2024, oltre le residue risorse eventualmente non utilizzate per l'attuazione del terzo periodo.
  5. Agli oneri derivanti dal presente articolo si provvede ai sensi dell'articolo 7.

Articolo 3.
(Piano di comunicazione alla popolazione)

  1. Per le finalità di cui all'articolo 1, la regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile, avvalendosi anche dei centri di competenza di cui all'articolo 2, comma 1, coordina le attività di comunicazione rivolte alla popolazione, approvando, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, un piano di comunicazione alla popolazione concernente il potenziamento e lo sviluppo di iniziative già avviate nell'area interessata ovvero l'avvio di nuove iniziative, tenendo conto delle esigenze delle persone con disabilità.
  2. Il piano di comunicazione di cui al comma 1 può prevedere la realizzazione di iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate, anche con il concorso del Volontariato organizzato di protezione civile, di iniziative specifiche dedicate agli istituti scolastici delle aree interessate, di incontri periodici con la popolazione, di corsi di formazione continua dei giornalisti operanti nell'area, con la finalità di promuovere una migliore informazione al pubblico sui rischi e sulla pianificazione di protezione civile, nonché l'installazione sul territorio della segnaletica di protezione civile, anche prevedendo specifiche forme di comunicazione per le persone con disabilità.
  3. Per l'attuazione delle attività di cui al presente articolo è autorizzata la spesa massima di 1 milione euro per l'anno 2023. La somma di cui al primo periodo è trasferita dal bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della protezione civile al bilancio della regione Campania. Ai relativi oneri si provvede ai sensi dell'articolo 7.

Articolo 4.
(Pianificazione speditiva di emergenza per l'area del bradisismo)

  1. Per le finalità di cui all'articolo 1, nell'ambito della più ampia pianificazione di protezione civile per l'area flegrea di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 giugno 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto 2016, il Dipartimento della protezione civile, in raccordo con la Regione Campania, con la Prefettura di Napoli e con gli enti e le amministrazioni territoriali interessati, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, elabora uno specifico piano speditivo di emergenza per il territorio interessato, basato sulle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza e contenente le procedure operative da adottare, anche tenendo conto delle esigenze delle persone con disabilità, in caso di recrudescenza delle fenomenologie di cui trattasi. La pianificazione è testata mediante attività esercitative del Servizio nazionale della protezione civile, promosse dal Dipartimento della protezione civile d'intesa con la regione Campania, con il coinvolgimento della Città metropolitana e della Prefettura di Napoli, nonché dei comuni interessati, anche tenendo conto della ricognizione dei luoghi in cui vivono le persone con disabilità.
  2. Il piano speditivo di cui al comma 1 è elaborato nell'ambito delle risorse umane e strumentali vigenti, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Per lo svolgimento delle attività esercitative è autorizzata la spesa massima di 750.000 euro per l'anno 2023, ai cui oneri si provvede ai sensi dell'articolo 7.

Articolo 5.
(Misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali)

  1. La regione Campania, coordina le attività volte alla verifica e all'individuazione, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, delle criticità da superare per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali, in raccordo con i comuni interessati, allo scopo di consentire ai soggetti o enti competenti di individuare le misure da attuare per superare eventuali criticità presenti nella attuale rete infrastrutturale, compresa la corrispondente stima dei costi, nonché allo scopo di supportare l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il bradisismo, cui si provvede senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  2. Per lo svolgimento delle attività di ricognizione di cui al comma 1 è autorizzata la spesa massima di 200.000 euro per l'anno 2023. La somma di cui al primo periodo è trasferita dal bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della protezione civile al bilancio della regione Campania. Ai relativi oneri si provvede ai sensi dell'articolo 7.

Articolo 6.
(Misure urgenti per il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile)

  1. Per le finalità di cui all'articolo 1, la Città metropolitana di Napoli coordina la ricognizione dei fabbisogni urgenti da parte dei comuni interessati relativamente:

   a) al reclutamento di unità di personale a tempo determinato, da impiegare per un periodo di dodici mesi dalla data dell'effettiva presa di servizio per il potenziamento della struttura comunale di protezione civile, con particolare riguardo alla gestione delle attività di cui al presente decreto, nonché all'attivazione e al presidio di una sala operativa aperta per l'intera giornata (h24);

   b) all'acquisizione dei materiali, dei mezzi e delle risorse strumentali necessari per garantire un'efficace gestione delle attività di protezione civile;

   c) all'allestimento di aree e strutture temporanee per l'accoglienza alla popolazione.

  2. La Città metropolitana di Napoli, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, provvede all'approvazione del piano dei fabbisogni conseguenti alla ricognizione di cui al comma 1, nel limite complessivo massimo di 4 milioni di euro.
  3. All'attuazione in termini di somma urgenza di quanto necessario in conseguenza della ricognizione di cui al comma 1, i comuni interessati provvedono ai sensi di quanto previsto dall'articolo 140 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36.
  4. Il personale della regione Campania direttamente impiegato nelle attività di cui al presente decreto, nel limite massimo di dieci unità, può essere autorizzato ad effettuare prestazioni di lavoro straordinario oltre i limiti vigenti, per un massimo di cinquanta ore mensili pro capite per un periodo di dodici mesi. All'individuazione del personale interessato e delle relative procedure amministrative provvede il direttore regionale competente per la protezione civile, entro il limite massimo complessivo di 50.000 euro.
  5. Per l'attuazione di quanto previsto dal presente articolo, è autorizzata la spesa complessiva di 4.050.000 euro per l'anno 2023, che sono trasferiti, sulla base del piano di cui al comma 2, per l'importo di 4 milioni di euro direttamente ai comuni interessati nella misura spettante ai sensi di quanto previsto dal comma 2 e, per l'importo di 50.000 euro alla regione Campania ai sensi di quanto previsto dal comma 4. Agli oneri derivanti dal presente articolo si provvede ai sensi dell'articolo 7.

Articolo 7.
(Disposizioni finanziarie)

  1. Agli oneri di parte corrente derivanti dall'attuazione di quanto previsto dall'articolo 2, commi 3, lettere a), b) e c) relativamente all'analisi di vulnerabilità, e 4, nonché dagli articoli 3, 4, 5 e 6, pari a euro 14.142.858 per l'anno 2023 e euro 857.142 per l'anno 2024 si provvede a valere sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
  2. Agli oneri di parte capitale derivanti dall'attuazione di quanto previsto dagli articoli 2, comma 3, lettere c) relativamente alle misure di mitigazione e d), pari a 37.200.000,00 euro per l'anno 2024, si provvede a valere sull'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, relativamente alla quota affluita al capitolo 7458 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 luglio 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 226 del 27 settembre 2017, per gli interventi di prevenzione del rischio sismico di competenza del Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Articolo 8.
(Entrata in vigore)

  1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.

A.C. 1474-A – Modificazioni della Commissione

MODIFICAZIONI APPORTATE DALLA COMMISSIONE

  All'articolo 2:

   al comma 1:

    all'alinea, primo periodo, le parole: «Codice della protezione civile» sono sostituite dalle seguenti: «codice della protezione civile,» e le parole: «idrogeologica vulcanica» sono sostituite dalle seguenti: «idrogeologica, vulcanica»;

    alla lettera a), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «di livello 3, come definita negli “Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica” approvati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome il 13 novembre 2008»;

    alla lettera b), la parola: «finalizzato» è sostituita dalla seguente: «finalizzata»;

    alla lettera c), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «. L'istruttoria tecnica ed economica dell'analisi di vulnerabilità e del piano delle misure può essere svolta anche con il supporto dei centri di competenza di cui all'alinea del presente comma, che ne garantiscono l'omogeneità»;

   al comma 2, secondo periodo, le parole: «centri competenza» sono sostituite dalle seguenti: «centri di competenza»;

   al comma 3:

    alla lettera b), le parole: «pubblicato nella Gazzetta Ufficiale» sono sostituite dalle seguenti: «pubblicato nel supplemento ordinario n. 8 alla Gazzetta Ufficiale» e le parole: «ed è resa pubblica ai sensi di quanto previsto» sono sostituite dalle seguenti: «nell'osservanza di quanto previsto»;

    alla lettera d), le parole: «in ordinario» sono sostituite dalle seguenti: «in regime ordinario»;

   al comma 4:

    al primo periodo, dopo le parole: «e le politiche del mare» è inserito il seguente segno d'interpunzione: «,»;

    al terzo periodo, le parole: «una dirigenziale» sono sostituite dalle seguenti: «una di personale dirigenziale», le parole: «unità di personale non dirigenziale, selezionati» sono sostituite dalle seguenti: «di personale non dirigenziale, selezionate» e le parole: «ad un massimo» sono sostituite dalle seguenti: «al numero massimo»;

    al nono periodo, le parole: «oltre le» sono sostituite dalle seguenti: «cui possono aggiungersi le».

  All'articolo 3:

   al comma 1, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Il piano di comunicazione di cui al presente comma è attuato in raccordo con i comuni ubicati nella zona rossa di cui all'allegato 1 annesso al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 giugno 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto 2016»;

   al comma 2, la parola: «Volontariato» è sostituita dalla seguente: «volontariato»;

   al comma 3, primo periodo, la parola: «euro» è sostituita dalle seguenti: «di euro».

  All'articolo 4:

   al comma 1,primo periodo, le parole: «conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri» sono sostituite dalle seguenti: «conoscenze relative alla pericolosità elaborate dai centri»;

   al comma 2, primo periodo, le parole: «e strumentali vigenti» sono sostituite dalle seguenti: «, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque».

  All'articolo 5:

   al comma 1, le parole: «Campania, coordina» sono sostituite dalle seguenti: «Campania coordina»;

   dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:

  «2-bis. Il Commissario straordinario di cui all'articolo 11, diciottesimo comma, della legge 22 dicembre 1984, n. 887, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, trasmette al Governo e alle Camere una relazione sullo stato di attuazione del programma di adeguamento del sistema di trasporto intermodale nelle zone interessate dal fenomeno bradisismico, comprendente l'indicazione delle risorse disponibili, impegnate ed erogate, anche al fine di individuare eventuali ulteriori misure di accelerazione e semplificazione da applicare ai relativi interventi di adeguamento. La regione Campania, con provvedimento da trasmettere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, individua le risorse, nell'ambito di quelle che risultano disponibili in esito alle attività di cui al primo periodo, da destinare al comune di Pozzuoli come contributo per l'apertura al transito delle gallerie di collegamento tra il porto di Pozzuoli e la viabilità di accesso alla tangenziale di Napoli e per la manutenzione delle medesime gallerie per l'anno 2024. Per l'esecuzione delle attività di cui al secondo periodo, il comune di Pozzuoli può avvalersi, anche mediante sottoscrizione di apposita convenzione, della società ANAS Spa, cui è dovuto esclusivamente il recupero degli oneri effettivamente sostenuti per lo svolgimento delle predette attività, nel limite delle risorse disponibili».

  All'articolo 6:

   al comma 1:

    alla lettera a), dopo le parole: «di personale a tempo determinato» sono inserite le seguenti: «, comprese figure professionali specialistiche in materia di rischio sismico e vulcanico», le parole: «per un periodo di dodici mesi» sono sostituite dalle seguenti: «per un periodo di ventiquattro mesi» ela parola: «aperta» è sostituita dalla seguente: «funzionante»;

    alla lettera c), le parole: «alla popolazione» sono sostituite dalle seguenti: «della popolazione» e sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, anche al di fuori del territorio della Città metropolitana di Napoli»;

   al comma 2, le parole: «4 milioni di euro» sono sostituite dalle seguenti: «6,8 milioni di euro»;

   al comma 3, le parole: «in termini» sono sostituite dalle seguenti: «con procedure», le parole: «di quanto previsto dall'articolo 140 del» sono sostituite dalle seguenti: «dell'articolo 140 del codice dei contratti pubblici, di cui al» ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Per l'allestimento di aree e strutture temporanee per l'accoglienza della popolazione, i comuni interessati possono provvedere anche in deroga alle destinazioni d'uso previste dai vigenti strumenti urbanistici»;

   al comma 4, al primo periodo sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, entro il limite massimo complessivo di 50.000 euro» e, al secondo periodo, le parole: «, entro il limite massimo complessivo di 50.000 euro» sono soppresse;

   al comma 5, primo periodo, le parole: «4.050.000 euro per l'anno 2023» sono sostituite dalle seguenti: «6.850.000 euro per l'anno 2023», le parole: «per l'importo di 4 milioni di euro» sono sostituite dalle seguenti: «per l'importo di 6,8 milioni di euro,» e dopo le parole: «di 50.000 euro» è inserito il seguente segno d'interpunzione: «,».

  All'articolo 7:

   il comma 1 è sostituito dal seguente:

  «1. Agli oneri di parte corrente derivanti dall'attuazione di quanto previsto dall'articolo 2, commi 3, lettere a), b) e c), relativamente all'analisi di vulnerabilità, e 4, nonché dagli articoli 3, 4, 5 e 6, pari a euro 16.942.858 per l'anno 2023 e a euro 857.142 per l'anno 2024, si provvede:

   a) quanto a euro 14.142.858 per l'anno 2023 e a euro 857.142 per l'anno 2024, a valere sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri;

   b) quanto a euro 2.800.000 per l'anno 2023, mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190»;

   al comma 2, le parole: «di parte capitale» sono sostituite dalle seguenti: «di conto capitale» e le parole: «relativamente alle misure di mitigazione» sono sostituite dalle seguenti: «, relativamente alle misure di mitigazione,».

PROPOSTE EMENDATIVE

ART. 2.

  Al comma 1, alinea, primo periodo, dopo le parole: Consiglio superiore dei lavori pubblici aggiungere le seguenti: e della Struttura Tecnica Nazionale degli Ordini e dei Collegi Professionali di Supporto alle Attività di Protezione Civile (STN).
2.2. Bonelli, Borrelli.

  Al comma 1, alinea, primo periodo, aggiungere, in fine, le parole: a partire dagli edifici collocati nella classe di rischio più elevata.
2.4. Bonelli, Borrelli.

  Al comma 1, alinea, secondo periodo, dopo le parole: Città metropolitana di Napoli aggiungere le seguenti: , il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Napoli.

  Conseguentemente:

   al medesimo comma, dopo la lettera d), aggiungere la seguente: d-bis) un'analisi della vulnerabilità sismica e un programma di rafforzamento del monitoraggio conservativo e delle strutture degli istituti e luoghi della cultura statali di cui all'articolo 101 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;

   al comma 3, dopo la lettera d), aggiungere la seguente:

   d-bis) con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera d-bis), mediante il rafforzamento dell'analisi di vulnerabilità sismica e del monitoraggio conservativo, ad integrazione della rete di monitoraggio già esistente e gestita dal Ministero della Cultura. A tal fine le strutture periferiche del Ministero della Cultura, di cui all'articolo 33, comma 3, numero 22), e all'articolo 39, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169, competenti per il territorio, possono avvalersi di professionisti in possesso di adeguate professionalità e competenze entro il limite massimo di 200.000 euro per l'anno 2024.
2.5. Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo.

  Al comma 1, lettera b), aggiungere, in fine, le parole: , indicando la quota a carico del bilancio dello Stato.

  Conseguentemente, dopo il comma 4, aggiungere il seguente: 4-bis. Per la realizzazione degli interventi connessi alle misure di mitigazione sull'edilizia privata individuate a seguito dell'analisi di cui al comma 1, lettera b), per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2026, per interventi anti sismici realizzati nell'area dei Campi Flegrei, si applica l'articolo 119, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, con l'aliquota delle detrazioni spettanti elevata al 110 per cento. I soggetti che sostengono le spese per gli interventi di cui al periodo precedente possono optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente per la cessione o per lo sconto, ai sensi dell'articolo 121 del medesimo decreto, fino al 31 dicembre 2026.
2.13. Sarracino, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Scotto, Speranza.

  Al comma 1, lettera d), aggiungere, in fine, le parole: a tal fine prevedendo l'istituzione di un Osservatorio permanente dei Campi Flegrei (OCF) con il compito di coordinare le attività e i risultati del monitoraggio strutturale e continuo degli edifici e delle infrastrutture ricadenti nell'area flegrea.

  Conseguentemente:

   al comma 3, lettera d), aggiungere, in fine, le parole: , nonché mediante l'istituzione dell'Osservatorio permanente dei Campi Flegrei (OCF), entro il limite complessivo di spesa di 250.000 euro per l'anno 2024 e 200.000 euro a decorrere dall'anno 2025;

   all'articolo 7, comma 1:

    all'alinea:

     dopo la parola: vulnerabilità aggiungere le seguenti: , d) relativamente all'istituzione di un osservatorio permanente;

    sostituire le parole: euro 857.142 per l'anno 2024 con le seguenti: euro 1.007.142 per l'anno 2024 e euro 200.000 a decorrere dall'anno 2025;

    alla lettera a), sostituire le parole: euro 857.142 per l'anno 2024 con le seguenti: euro 1.007.142 per l'anno 2024 e euro 200.000 a decorrere dall'anno 2025.
2.23. Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo, Simiani.

  Al comma 1, dopo la lettera d), aggiungere la seguente:

   d-bis) il potenziamento del sistema di monitoraggio sismico e vulcanico gestito dall'Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

  Conseguentemente:

   al comma 3, dopo la lettera d) aggiungere la seguente: d-bis) con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera d-bis), nel limite massimo di 1.000.000,00 euro per l'anno 2024;

   all'articolo 7, comma 2:

    dopo le parole: lettere c) aggiungere le seguenti: e d-bis)

    sostituire le parole: 37.200.000,00 euro con le seguenti: 38.200.000,00 euro.
2.1001. Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo.

  Al comma 1, dopo la lettera d), aggiungere la seguente:

   d-bis) il potenziamento del sistema di monitoraggio delle deformazioni del fondale marino denominato MEDUSA (Multiparametric Elastic-beacon Devices and Underwater Sensor Acquisition system) gestito dall'Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

  Conseguentemente:

   al comma 3, dopo la lettera d) aggiungere la seguente: d-bis) con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera d-bis), nel limite massimo di 500 mila euro per l'anno 2024;

   all'articolo 7, comma 2:

    dopo le parole: lettere c) aggiungere le seguenti: e d-bis);

    sostituire le parole: 37.200.000,00 euro con le seguenti: 37.700.000,00 euro.
2.1000. Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo.

  Al comma 1, dopo la lettera d), aggiungere la seguente:

   d-bis) un elenco degli immobili pubblici e privati vulnerabili, anche in ragione dei danni subiti dalle micro-sollecitazioni che interessano le strutture nell'area dei Campi Flegrei.
2.29. Toni Ricciardi, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Sarracino, Scotto, Speranza.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Gli studi e le analisi di cui al comma 1, lettere a), b), c), d), sono finalizzati principalmente all'accertamento dei presupposti per la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi e con le procedure del Codice della protezione civile, di cui al Decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.
2.32. Scarpa, Simiani, Curti, Ferrari, De Luca, Amendola, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto, Speranza.

  Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

  2-bis. Entro centoventi giorni dalla predisposizione del piano di cui al comma 1, i comuni ricadenti nella zona rossa come delimitata nell'allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 giugno 2016, recante Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto 2016, conformano la loro attività di pianificazione agli indirizzi e ai criteri indicati nella pianificazione nazionale d'emergenza dell'area flegrea e adeguano gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale vigenti all'esito della positiva verifica da parte dell'autorità di protezione civile. I limiti alla proprietà derivanti da tali previsioni non sono oggetto di indennizzo. Nelle more dell'adeguamento degli strumenti urbanistici non sono consentiti incrementi di volumetria.
2.33. Ilaria Fontana, Caso, L'Abbate, Morfino, Santillo.

  Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

  2-bis. A fine di garantire la celere attuazione di quanto previsto dal presente articolo, le analisi di vulnerabilità sismica delle zone edificate, di cui al comma 1, sono concluse entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
2.34. Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo.

  Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

  2-bis. Al solo fine di accedere ai finanziamenti previsti con risorse pubbliche a favore degli enti territoriali in cui ricadono zone colpite da eventi sismici, l'area rossa che delimita il rischio vulcanico dell'area flegrea è equiparata alla zona sismica 1.
*2.38. Ruffino, Gadda.

  Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

  2-bis. Al solo fine di accedere ai finanziamenti previsti con risorse pubbliche a favore degli enti territoriali in cui ricadono zone colpite da eventi sismici, l'area rossa che delimita il rischio vulcanico dell'area flegrea è equiparata alla zona sismica 1.
*2.40. Graziano, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto, Speranza, Gadda.

  Al comma 3, lettera d), sostituire le parole: 200.000 euro per l'anno 2024 con le seguenti: 300.000 euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.

  Conseguentemente, all'articolo 7, comma 2, sostituire le parole: 37.200.000,00 per l'anno 2024 con le seguenti: 37.300.000,00 per l'anno 2024 e 300.000 euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026.
2.44. Morfino, Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Santillo.

  Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:

  4-bis. Per gli interventi effettuati su edifici ubicati nella zona individuata all'esito della delimitazione speditiva di cui al comma 2, secondo periodo, la detrazione del 110 per cento di cui all'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è estesa alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2026. Per i medesimi interventi di cui al precedente periodo non si applicano le disposizioni di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, convertito con modificazioni dalla legge 11 aprile 2023, n. 38.
2.48. Santillo, Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Sarracino.

  Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:

  4-bis. Per la realizzazione degli interventi connessi alle misure di mitigazione sull'edilizia privata individuate a seguito dell'analisi di cui al comma 1, lettera b), la detrazione del 110 per cento di cui all'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è estesa alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2026. Per i medesimi interventi di cui al precedente periodo non si applicano le disposizioni di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, convertito con modificazioni dalla legge 11 aprile 2023, n. 38.
2.49. Santillo, Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Simiani.

  Dopo il comma 4 aggiungere il seguente:

  4-bis. Per la realizzazione degli interventi connessi alle misure di mitigazione sull'edilizia privata individuate a seguito dell'analisi di cui al comma 1, lettera b), si applicano le disposizioni in materia di sisma bonus previste dall'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, nella misura del 110 per cento fino al 31 dicembre 2026.
*2.52. Ruffino.

  Dopo il comma 4 aggiungere il seguente:

  4-bis. Per la realizzazione degli interventi connessi alle misure di mitigazione sull'edilizia privata individuate a seguito dell'analisi di cui al comma 1, lettera b), si applicano le disposizioni in materia di sisma bonus previste dall'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, nella misura del 110 per cento fino al 31 dicembre 2026.
*2.54. Bonelli, Borrelli.

  Dopo l'articolo 2, aggiungere il seguente:

Art. 2-bis.
(Detrazione delle spese per le verifiche sismiche dell'edilizia privata nella zona rossa)

  1. Al fine di favorire la diagnosi sismica degli edifici e diminuire la vulnerabilità del patrimonio edilizio privato esistente, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 16, comma 1-sexies, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, a decorrere dal 1° gennaio 2024, la detrazione del 110 per cento di cui all'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è riconosciuta anche per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente per la classificazione e la verifica sismica degli immobili ad uso abitativo o produttivo ubicati nei territori dei comuni campani interessati dai fenomeni bradisismici, ricadenti nella zona rossa come delimitata nell'allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 giugno 2016, recante Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto 2016, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 10.000 euro per unità immobiliare. Per i medesimi interventi di cui al precedente periodo non si applicano le disposizioni di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, convertito con modificazioni dalla legge 11 aprile 2023, n. 38. Le detrazioni non sono cumulabili con agevolazioni già spettanti per le medesime finalità o che abbiano ad oggetto i medesimi costi.
2.02. Ilaria Fontana, Caso, L'Abbate, Morfino, Santillo.

ART. 3.

  Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: Dipartimento della protezione civile aggiungere le seguenti: e con i Comuni dell'intera area interessata dal rischio vulcanico dell'area flegrea.
3.6. Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, De Luca, Amendola, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto, Speranza.

ART. 4.

  Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: Prefettura di Napoli aggiungere le seguenti: , con le strutture periferiche del Ministero della Cultura di cui all'articolo 33, comma 3, numero 22), e all'articolo 39, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169, competenti per il territorio.
4.1. Morfino, Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Santillo.

  Dopo l'articolo 4, aggiungere il seguente:

Art. 4-bis.
(Disposizioni in materia di trasparenza)

  1. Al fine di garantire la trasparenza dell'attività di pianificazione di cui al presente decreto, fatte salve le disposizioni in materia di pubblicazione e accesso alle informazioni ambientali di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, la regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile e con i comuni dell'area flegrea, provvede affinché i dati, i documenti e le informazioni in base ai quali sono stati elaborati i piani e i programmi di cui al presente decreto, nonché i dati riferiti al relativo stato di avanzamento e attuazione, siano resi disponibili e accessibili mediante pubblicazione in una apposita piattaforma di monitoraggio e nei rispettivi siti istituzionali.
4.01. Ilaria Fontana, Caso, L'Abbate, Morfino, Santillo.

ART. 5.

  Al comma 1, dopo le parole: di trasporto aggiungere la seguente: , viarie

  Conseguentemente:

   al medesimo comma:

    sostituire la parola: interessati con le seguenti: della zona rossa dei Campi Flegrei

    sostituire le parole: presenti nella attuale rete infrastrutturale con le seguenti: e potenziare l'attuale rete infrastrutturale, con particolare riguardo alle vie di fuga,

    dopo la parola: bradisismo aggiungere le seguenti e per il rischio vulcanico dell'intera zona rossa dei Campi Flegrei:.

   al comma 2:

    primo periodo, sostituire le parole da: di ricognizione fino alla fine del periodo, con le seguenti: di cui al comma 1, nel limite massimo di 300.000 euro per l'anno 2023 destinati all'attività di ricognizione e fino a 300.000 euro per l'anno 2023 destinati all'aggiornamento della pianificazione di emergenza, si provvede ai sensi dell'articolo 7.

    sopprimere il terzo periodo

   all'articolo 7, comma 1:

    alinea sostituire la parola: 16.942.858 con la seguente: 17.342.858

    lettera a) sostituire le parole: euro 14.142.858 per l'anno 2023 con le seguenti: euro 14.542.858 per l'anno 2023.
5.1009. Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo.

  Al comma 1, dopo le parole: di trasporto aggiungere le seguenti: , della rete dei sottoservizi.
5.2. Bonelli, Borrelli.

  Al comma 1, dopo le parole: stima dei costi, aggiungere le seguenti: dando priorità al completamento, alla realizzazione ed all'apertura, con correlato finanziamento, delle opere del programma di adeguamento del sistema di trasporto intermodale nelle zone interessate dal fenomeno bradisismico di cui all'articolo 11, diciottesimo comma, della legge 22 dicembre 1984, n. 887, e di altre vie di fuga di primaria importanza, stanziando altresì le risorse necessarie alla copertura dei costi di gestione e manutenzione delle opere.

  Conseguentemente, dopo il comma 2-bis, aggiungere il seguente: 2-ter. Per far fronte al fabbisogno finanziario di cui al comma 1, necessario per attuare le misure per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali, nonché per l'attuazione delle misure per superare eventuali criticità presenti nella attuale rete infrastrutturale, si provvede individuando e stanziando le risorse necessarie a carico del bilancio dello Stato, aggiuntive rispetto alle risorse già attribuite, ma non ancora erogate, alla Regione Campania a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2021-2027.
5.4. De Luca, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto, Speranza.

  Al comma 1, dopo le parole: stima dei costi, aggiungere le seguenti: dando priorità al completamento, alla realizzazione ed all'apertura, con correlato finanziamento, delle opere del programma di adeguamento del sistema di trasporto intermodale nelle zone interessate dal fenomeno bradisismico, di cui all'articolo 11, diciottesimo comma, della legge 22 dicembre 1984, n. 887, e di altre vie di fuga di primaria importanza, destinando anche risorse per la copertura dei costi di gestione e manutenzione delle opere,
5.7. Ruffino.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente: 1-bis. Le attività di verifica di cui al comma 1 sono principalmente finalizzate all'accertamento dei presupposti per la dichiarazione dello stato di emergenza, ai sensi e con le procedure del Codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.
5.18. Amendola, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto, Speranza.

  Al comma 2-bis, primo periodo, dopo le parole: eventuali ulteriori aggiungere le seguenti: risorse e.
*5.101. Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, De Luca, Amendola, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto, Speranza.

  Al comma 2-bis, primo periodo, dopo le parole: eventuali ulteriori aggiungere le seguenti: risorse e.
*5.102. Bonelli, Borrelli.

  Al comma 2-bis, sostituire il secondo e il terzo periodo con i seguenti: Al fine di garantire l'immediato avvio all'esercizio delle gallerie di collegamento tra la tangenziale di Napoli e il porto di Pozzuoli, che costituiscono vie di fuga fondamentali, finanziate nell'ambito della legge 22 dicembre 1984, n. 887, il Comune di Pozzuoli è autorizzato ad affidare alla Società Tangenziale di Napoli S.p.A. le attività di monitoraggio e di manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture per una durata di cinque anni a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. La durata dell'affidamento è prorogabile in caso di permanenza delle condizioni di emergenza sismica dell'area flegrea. I reciproci impegni tra il Comune di Pozzuoli, che rimane Ente proprietario dell'infrastruttura, e la Società Tangenziale di Napoli sono disciplinati mediante apposita Convenzione nella quale sono indicati anche i prezzi di regolazione per i servizi corrisposti. Agli oneri derivanti dall'espletamento del servizio garantito da Tangenziale di Napoli S.p.A., nel limite di euro 1 milione annui, si provvede ai sensi dell'articolo 7.

  Conseguentemente, all'articolo 7, comma 1:

   alinea, sostituire le parole da: 16.942.858 fino a: per l'anno 2024 con le seguenti: 17.942.858 per l'anno 2023 e a euro 1.857.142 per l'anno 2024 e 1 milione di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2027.

   lettera a), sostituire le parole: 14.142.858 per l'anno 2023 e euro 857.142 per l'anno 2024 con le seguenti: 15.142.858 per l'anno 2023, euro 1.857.142 per l'anno 2024 e 1 milione di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2027.
5.9. Speranza, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto.

  Al comma 2-bis, sostituire il secondo e il terzo periodo con i seguenti: Al fine di garantire l'immediato avvio all'esercizio delle gallerie di collegamento tra la tangenziale di Napoli e il porto di Pozzuoli, che costituiscono vie di fuga fondamentali, finanziate nell'ambito della legge 22 dicembre 1984, n. 887, la gestione delle stesse viene affidata direttamente e in via definitiva a Tangenziale di Napoli Spa, quale operatore specializzato e già concessionario della Autostrada A-56, ferma restando la proprietà delle opere in capo al Comune di Pozzuoli. I relativi costi di gestione sono coperti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti attraverso appositi stanziamenti assegnati alla Tangenziale di Napoli Spa.
*5.12. Ruffino.

  Al comma 2-bis, sostituire il secondo e il terzo periodo con i seguenti: Al fine di garantire l'immediato avvio all'esercizio delle gallerie di collegamento tra la tangenziale di Napoli e il porto di Pozzuoli, che costituiscono vie di fuga fondamentali, finanziate nell'ambito della legge 22 dicembre 1984, n. 887, la gestione delle stesse viene affidata direttamente e in via definitiva a Tangenziale di Napoli Spa, quale operatore specializzato e già concessionario della Autostrada A-56, ferma restando la proprietà delle opere in capo al Comune di Pozzuoli. I relativi costi di gestione sono coperti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti attraverso appositi stanziamenti assegnati alla Tangenziale di Napoli Spa.
*5.13. Speranza, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, dopo le parole: Per l'esecuzione delle attività di cui al secondo periodo, aggiungere le seguenti: a decorrere dal 2025,.
5.1006. Speranza, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, sopprimere la parola: anche.

  Conseguentemente, al medesimo comma, medesimo periodo, dopo le parole: apposita convenzione, aggiungere le seguenti: anche della società ANAS spa e Tangenziale spa.
5.1011. Bonelli, Borrelli.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, sopprimere la parola: anche.

  Conseguentemente, al medesimo comma, medesimo periodo, dopo le parole: apposita convenzione, aggiungere la seguente: anche.
*5.1001. Speranza, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto, Gadda.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, sopprimere la parola: anche.

  Conseguentemente, al medesimo comma, medesimo periodo, dopo le parole: apposita convenzione, aggiungere la seguente: anche.
*5.1007. Ruffino, Gadda.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, sopprimere la parola: anche.

  Conseguentemente, al medesimo comma, medesimo periodo, dopo le parole: apposita convenzione, aggiungere la seguente: anche.
*5.1008. Manes, Gadda.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, sopprimere la parola: anche.

  Conseguentemente, al medesimo comma, medesimo periodo, dopo le parole: apposita convenzione, aggiungere la seguente: anche.
*5.1010. Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo, Gadda.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, dopo le parole: Anas Spa aggiungere le seguenti: o di altro soggetto individuato dal comune di Pozzuoli,.
5.1003. Speranza, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, dopo le parole: Anas Spa aggiungere le seguenti: o di altro soggetto a partecipazione pubblica individuato dal comune di Pozzuoli.
5.1000. Speranza, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, dopo le parole: Anas Spa aggiungere le seguenti: o della Società Tangenziale di Napoli Spa,.
5.1005. Speranza, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, aggiungere, in fine, le parole: , o di altro soggetto individuato dal comune di Pozzuoli.
5.1002. Speranza, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto.

  Al comma 2-bis, terzo periodo, aggiungere, in fine, le parole: , o della Società Tangenziale di Napoli Spa.
5.1004. Speranza, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Scotto.

ART. 6.

  Al comma 1, lettera a), sostituire le parole: ventiquattro mesi con le seguenti: trentasei mesi.

  Conseguentemente:

   al medesimo comma, medesima lettera, aggiungere, in fine, le parole: , nonché al reclutamento, per le attività di presidio del territorio interessato, in deroga ai tetti di spesa, di agenti di polizia locale a tempo determinato a valere sulle risorse di cui all'articolo 208 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

   dopo il comma 1, aggiungere il seguente: 1-bis) Ciascun Comune è autorizzato ad assumere con contratti a tempo determinato di tre anni, prorogabili in coerenza con il contratto nazionale del comparto Enti Locali, per le esigenze connesse alle attività in aggiunta alle facoltà assunzionali, anche mediante lo scorrimento delle graduatorie vigenti. Le assunzioni di cui al presente articolo sono effettuate in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale di cui all'articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e all'articolo 259, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, all'articolo 1, commi 557 e 562, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e all'articolo 33, comma 2, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, ai sensi dell'articolo 57, comma 3-septies, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche ai comuni strutturalmente deficitari o sottoposti a procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o in dissesto finanziario secondo quanto previsto dagli articoli 242, 243, 243-bis, 243-ter e 244 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e non è richiesta la verifica della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali di cui all'articolo 155 del predetto testo unico. Il trattamento economico accessorio corrisposto al personale assunto ai sensi dei precedenti periodi non concorre al limite di spesa di cui all'articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75.;

   al comma 5, primo periodo, sostituire le parole: che sono trasferiti, sulla base del piano di cui al comma 2, per l'importo di 6,8 milioni di euro con le seguenti: e 4.000.000 euro annui per ciascuno degli anni 2024 e 2025, che sono trasferiti, sulla base del piano di cui al comma 2, per l'importo di 4 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

   all'articolo 7, comma 1:

    alinea, sostituire le parole: 857.142 per l'anno 2024 con le seguenti: 4.857.142 per l'anno 2024 e 4 milioni di euro per l'anno 2025;

    lettera a), sostituire le parole: 857.142 per l'anno 2024 con le seguenti: 4.857.142 per l'anno 2024 e 4 milioni di euro per l'anno 2025.
6.3. Scotto, Simiani, Curti, Ferrari, Scarpa, Amendola, De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Speranza.

  Al comma 1, lettera a), aggiungere, in fine, le parole: nonché al reclutamento, per le attività di presidio del territorio interessato, in deroga ai tetti di spesa, di agenti di polizia locale a tempo determinato a valere sulle risorse di cui all'articolo 208 del decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285.
6.10. Ruffino.

  Al comma 5, sostituire il primo periodo con il seguente: Per l'attuazione di quanto previsto dal presente articolo, è autorizzata la spesa complessiva di 4.050.000 euro per l'anno 2023, di 467.000 euro per l'anno 2024 e di 2.333.000 euro per l'anno 2025, che sono trasferiti, sulla base del piano di cui al comma 2, per l'importo di 4 milioni di euro per l'anno 2023, di 467.000 euro per l'anno 2024 e di 2.333.000 euro per l'anno 2025, direttamente ai comuni interessati nella misura spettante ai sensi di quanto previsto dal comma 2 e, per l'importo di 50.000 euro per l'anno 2023, alla regione Campania ai sensi di quanto previsto dal comma 4.

  Conseguentemente, all'articolo 7, sostituire il comma 1 con il seguente:

  1. Agli oneri di parte corrente derivanti dall'attuazione di quanto previsto dall'articolo 2, commi 3, lettere a), b) e c), relativamente all'analisi di vulnerabilità, e 4, nonché dagli articoli 3, 4, 5 e 6, pari a euro 14.142.858 per l'anno 2023, a euro 1.324.142 per l'anno 2024 e a euro 2.333.000 per l'anno 2025, si provvede:

   a) quanto a euro 14.142.858 per l'anno 2023 e a euro 857.142 per l'anno 2024, a valere sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri;

   b) quanto a euro 467.000 per l'anno 2024 e a euro 2.333.000 per l'anno 2025, mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
6.200. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

(Approvato)

  Dopo l'articolo 6, aggiungere il seguente:

Art. 6-bis.
(Potenziamento dell'Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).

  1. Per far fronte agli interventi urgenti connessi all'attività di protezione civile, concernenti la sorveglianza sismica e vulcanica e la manutenzione delle reti strumentali di monitoraggio della caldera dei Campi Flegrei, l'Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) è autorizzato ad assumere, anche in deroga ai vincoli di spesa e assunzionali, per la sezione di Napoli dell'Osservatorio Vesuviano, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato quattro nuove unità di personale, di cui due tecnologi e due ricercatori di terzo livello professionale, mediante lo svolgimento di procedure concorsuali pubbliche per titoli ed esami da svolgersi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
  2. Ai fini dell'attuazione del comma 1, è autorizzata una spesa fino a 50.000 euro per l'anno 2024 per lo svolgimento delle procedure concorsuali e nel limite massimo di 250.000 euro annui a decorrere dall'anno 2024 per il reclutamento delle quattro unità di personale.
  3. A partire dal 2024, il fabbisogno finanziario annuale dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), per soddisfare le finalità del comma 1, è incrementato degli oneri derivanti dal comma 2 del presente articolo.
  4. Agli oneri derivanti dal presente articolo pari a 50.000 euro per l'anno 2024 e 250.000 euro annui a decorrere dall'anno 2024 si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014 n. 190.
6.01000. Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo.

A.C. 1474-A – Ordini del giorno

ORDINI DEL GIORNO

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto-legge in corso di conversione in esame reca misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei;

    l'articolo 5 del decreto-legge prevede che sia la Regione Campania a coordinare le attività di verifica e l'individuazione delle criticità da superare, per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e di altri servizi essenziali;

    a tal fine, vengono stanziati per il solo anno 2023 200 mila euro per le attività di ricognizione;

    nel corso dell'esame in Commissione, il Governo, con proprio emendamento, ha introdotto un nuovo comma con cui affida al Commissario straordinario, di cui all'articolo 11, diciottesimo comma, della legge 22 dicembre 1984, n. 887, il compito di trasmettere entro trenta giorni una relazione sullo stato di attuazione del programma di adeguamento del sistema di trasporto intermodale nelle zone interessate dal fenomeno bradisismico;

    si tratta di un intervento del tutto insufficiente considerando che si tratta di opere e interventi per lo più programmati da quarant'anni, all'epoca del primo bradisismo, e ad oggi ancora purtroppo incompiuti, nonostante fossero stati stanziati solamente nel 1985 130 miliardi delle vecchia lire, pari ad oltre 165 milioni di euro del giorno d'oggi;

    tra queste opere non ancora in funzione si segnalano le gallerie di collegamento tra la Tangenziale di Napoli e il Porto di Pozzuoli, anch'esse finanziate nell'ambito della legge 887 del 1984, che costituiscono vie di fuga fondamentali in caso di emergenza, e sulle quali non sono state accolte durante l'esame in Commissione alcune proposte che sarebbero state risolutive; a tal proposito, quanto previsto dal testo in esame potrebbe allungare ulteriormente i tempi di completamento dell'opera,

impegna il Governo

a dare priorità al completamento, alla realizzazione ed all'apertura delle opere del programma di adeguamento del sistema di trasporto intermodale nelle zone interessate dal fenomeno bradisismico, di cui all'articolo 11, comma 18 della legge 22 dicembre 1984 n. 887 e di altre vie di fuga di primaria importanza, destinando anche ulteriori risorse per la copertura dei costi di gestione e manutenzione delle opere.
9/1474-A/1. Ruffino.


   La Camera,

   premesso che:

    la recente evoluzione del fenomeno bradisismico in atto nell'area dei Campi Flegrei ha richiesto l'adozione del presente decreto n. 140 del 2023 contenente specifiche misure urgenti per fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno;

    l'articolo 2 del decreto in conversione prevede la predisposizione e l'attuazione di un piano straordinario con l'obiettivo di analizzare la vulnerabilità delle zone edificate interessate, conoscere la pericolosità e supportare le strategie di riqualificazione sismica del patrimonio edilizio pubblico e privato;

   premesso, inoltre che:

    l'analisi della vulnerabilità in oggetto dovrebbe ricomprendere anche l'analisi della pericolosità idrogeologica dell'area interessata dal fenomeno bradisismico;

    va considerato, infatti, che l'area flegrea risulta diffusamente interessata da fenomenologie di dissesto a massima intensità attesa alta, caratterizzate da velocità di movimento da rapida a estremamente rapida come indicato dall'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale in sede di audizione in VIII Commissione Ambiente e che peraltro l'ultimo aggiornamento generale, del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PSAI) per i comuni dei Campi Flegrei è stato adottato con delibera di Comitato Istituzionale n. 1 del 23 febbraio 2015 (pubblicata su B.U.R.C. n. 20 del 23 marzo 2015);

    va rilevato, altresì, che l'elevata densità di popolazione che caratterizza l'area interessata determina una elevata vulnerabilità ai fenomeni idrogeologici (frane e alluvioni) per il patrimonio edilizio, nonché per la rete infrastrutturale e per il patrimonio ambientale, culturale e storico, di eccezionale valore, interferenti con le aree interessate dai suddetti fenomeni franosi.

    da tali considerazioni emerge dunque che l'area dei Campi Flegrei è una delle poche aree italiane caratterizzate da una «sovrapposizione» di elevati rischi naturali (sismico, vulcanico, idrogeologico) strettamente interconnessi tra loro;

    sarebbe dunque opportuno effettuare, nell'area interessata approfondimenti alla scala di dettaglio in merito all'analisi della pericolosità, delle conseguenze attese sugli elementi esposti e del rischio, mediante il ricorso a metodi avanzati per la stima del rischio,

impegna il Governo

a valutare l'adozione di interventi al fine di effettuare una valutazione integrata del rischio sismico con quello idrogeologico delle aree interessate dal fenomeno bradisismico, anche valutando lo stanziamento, nel rispetto dei vincoli di bilancio, di apposite risorse in favore dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale finalizzate alla zonazione degli scenari di rischio idrogeologico, alla scala di maggior dettaglio e definendo le misure strutturali e non strutturali per la mitigazione e gestione del rischio idrogeologico.
9/1474-A/2. Rotelli.


   La Camera,

   premesso che:

    il nostro Paese è, anche per via degli innegabili cambiamenti climatici, sempre più esposto ad eventi estremi quali alluvioni, frane e incendi, che ormai con triste regolarità sconvolgono la vita di tanti cittadini;

    il Paese, come dimostra anche l'oggetto del decreto in esame, è esposto a severi rischi sismici e vulcanici;

    oltre alla tragica conta delle vittime ci si trova ogni volta a dover considerare i danni gravissimi che le stesse strutture abitative e produttive subiscono e che richiedono interventi rapidi e concreti per soccorrere chi ha perso tutto;

    al riguardo appare condivisibile la decisione presa dal Governo di prorogare, nel decreto-legge n. 61 del 2023 riguardante la grave alluvione in Emilia-Romagna, il cosiddetto «superbonus 110 per cento per le spese sostenute» fino al 31 dicembre 2023, relativamente ad interventi già avviati nel 2022 sugli edifici unifamiliari e sulle unità indipendenti poste in edifici plurifamiliari, ubicate nei comuni alluvionati;

    similmente, sono utili tutte le misure finalizzate alla messa in sicurezza sismica degli edifici. Si tenga presente, ad esempio, che i termini di scadenza per i medesimi interventi «superbonus» eseguiti nelle zone interessate da eventi sismici è fissato per il 31 dicembre 2025, come previsto dalla legge di bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234, articolo 1 comma 28 lettera f);

    il precedente della proroga recata dal citato decreto n. 61 è certamente importante ed andrebbe esteso, in generale, anche a quegli edifici che hanno subito danni per eventi catastrofali, tra i quali anche gli incendi, e per i quali la data oggi prevista, 31 dicembre 2023, non potrà evidentemente essere rispettata per cause di forza maggiore;

    sia per quel che riguarda le abitazioni unifamiliari, sia per i condomini colpiti da tali eventi, appare quindi opportuna una proroga ulteriore,

impegna il Governo

a prevedere, nel primo provvedimento utile, la proroga della detrazione del 110 per cento di cui all'articolo 119, comma 8-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per gli interventi effettuati su unità immobiliari colpite da eventi catastrofali o da incendi, ivi inclusi sugli immobili per i quali eventuali indagini della magistratura per i medesimi eventi abbiano comportato l'impossibilità di concludere i lavori nei termini previsti a legislazione vigente.
9/1474-A/3. Casu, Simiani, Ubaldo Pagano, Sarracino.


   La Camera,

   premesso che:

    il nostro Paese è, anche per via degli innegabili cambiamenti climatici, sempre più esposto ad eventi estremi quali alluvioni, frane e incendi, che ormai con triste regolarità sconvolgono la vita di tanti cittadini;

    il Paese, come dimostra anche l'oggetto del decreto in esame, è esposto a severi rischi sismici e vulcanici;

    oltre alla tragica conta delle vittime ci si trova ogni volta a dover considerare i danni gravissimi che le stesse strutture abitative e produttive subiscono e che richiedono interventi rapidi e concreti per soccorrere chi ha perso tutto;

    al riguardo appare condivisibile la decisione presa dal Governo di prorogare, nel decreto-legge n. 61 del 2023 riguardante la grave alluvione in Emilia-Romagna, il cosiddetto «superbonus 110 per cento per le spese sostenute» fino al 31 dicembre 2023, relativamente ad interventi già avviati nel 2022 sugli edifici unifamiliari e sulle unità indipendenti poste in edifici plurifamiliari, ubicate nei comuni alluvionati;

    similmente, sono utili tutte le misure finalizzate alla messa in sicurezza sismica degli edifici. Si tenga presente, ad esempio, che i termini di scadenza per i medesimi interventi «superbonus» eseguiti nelle zone interessate da eventi sismici è fissato per il 31 dicembre 2025, come previsto dalla legge di bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234, articolo 1 comma 28 lettera f);

    il precedente della proroga recata dal citato decreto n. 61 è certamente importante ed andrebbe esteso, in generale, anche a quegli edifici che hanno subito danni per eventi catastrofali, tra i quali anche gli incendi, e per i quali la data oggi prevista, 31 dicembre 2023, non potrà evidentemente essere rispettata per cause di forza maggiore;

    sia per quel che riguarda le abitazioni unifamiliari, sia per i condomini colpiti da tali eventi, appare quindi opportuna una proroga ulteriore,

impegna il Governo

compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, a valutare l'opportunità di prevedere, nel primo provvedimento utile, la proroga della detrazione del 110 per cento di cui all'articolo 119, comma 8-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per gli interventi effettuati su unità immobiliari colpite da eventi catastrofali o da incendi, ivi inclusi sugli immobili per i quali eventuali indagini della magistratura per i medesimi eventi abbiano comportato l'impossibilità di concludere i lavori nei termini previsti a legislazione vigente.
9/1474-A/3. (Testo modificato nel corso della seduta)Casu, Simiani, Ubaldo Pagano, Sarracino.


   La Camera,

   premesso che:

    in data 31 ottobre 2023 il Ministro Musumeci ha diramato un comunicato stampa nei quale si afferma che «La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione». Lo dichiara il ministro per la protezione civile Nello Musumeci, assicurando che «il Governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali»;

    sempre nel medesimo comunicato, si legge che «Il Dipartimento della Protezione Civile ha infatti acquisito il parere della Commissione Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico, riunitasi il 27 e 28 ottobre per un ulteriore approfondimento tecnico-scientifico sui fenomeni in corso nell'area dei Campi Flegrei. In base a quanto emerso e alle valutazioni compiute, la Commissione ha rilevato che l'insieme dei risultati scientifici rafforza l'evidenza del coinvolgimento di magma nell'attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo. In particolare, ritiene che il quadro complessivo – pur se non di univoca interpretazione – faccia comunque emergere la possibilità che i processi in atto possano evolvere ulteriormente. La Commissione, pertanto, ritiene opportuno che sia le attività di monitoraggio da parte dei centri di competenza, sia le attività di prevenzione da parte delle varie componenti del Servizio Nazionale di Protezione Civile si intensifichino ulteriormente e si preparino all'eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto all'attuale giallo. Il Dipartimento, sulla base delle valutazioni della Commissione Grandi Rischi relative in particolare all'interconnessione tra il fenomeno bradisismico e la possibile evoluzione dell'attività vulcanica, ha chiesto ai Centri di competenza, e in particolare all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, di implementare e perfezionare ulteriormente il sistema di monitoraggio, così da essere capace di rilevare in modo tempestivo una variazione dello stato del vulcano connesso alla possibile risalita di magma»,

impegna il Governo

a provvedere allo stanziamento delle risorse necessarie per garantire l'implementazione e il perfezionamento ulteriore del sistema di monitoraggio dell'attività vulcanica da parte dei centri di competenza.
9/1474-A/4. Graziano, Simiani.


   La Camera,

   premesso che:

    in data 31 ottobre 2023 il Ministro Musumeci ha diramato un comunicato stampa nei quale si afferma che «La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione». Lo dichiara il ministro per la protezione civile Nello Musumeci, assicurando che «il Governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali»;

    sempre nel medesimo comunicato, si legge che «Il Dipartimento della Protezione Civile ha infatti acquisito il parere della Commissione Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico, riunitasi il 27 e 28 ottobre per un ulteriore approfondimento tecnico-scientifico sui fenomeni in corso nell'area dei Campi Flegrei. In base a quanto emerso e alle valutazioni compiute, la Commissione ha rilevato che l'insieme dei risultati scientifici rafforza l'evidenza del coinvolgimento di magma nell'attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo. In particolare, ritiene che il quadro complessivo – pur se non di univoca interpretazione – faccia comunque emergere la possibilità che i processi in atto possano evolvere ulteriormente. La Commissione, pertanto, ritiene opportuno che sia le attività di monitoraggio da parte dei centri di competenza, sia le attività di prevenzione da parte delle varie componenti del Servizio Nazionale di Protezione Civile si intensifichino ulteriormente e si preparino all'eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto all'attuale giallo. Il Dipartimento, sulla base delle valutazioni della Commissione Grandi Rischi relative in particolare all'interconnessione tra il fenomeno bradisismico e la possibile evoluzione dell'attività vulcanica, ha chiesto ai Centri di competenza, e in particolare all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, di implementare e perfezionare ulteriormente il sistema di monitoraggio, così da essere capace di rilevare in modo tempestivo una variazione dello stato del vulcano connesso alla possibile risalita di magma»,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di provvedere, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, allo stanziamento delle risorse necessarie per garantire l'implementazione e il perfezionamento ulteriore del sistema di monitoraggio dell'attività vulcanica da parte dei centri di competenza.
9/1474-A/4. (Testo modificato nel corso della seduta)Graziano, Simiani.


   La Camera,

   premesso che:

    il decreto in esame reca misure urgenti, da realizzare anche con procedure semplificate e accelerate, per fronteggiare il fenomeno bradisismico in atto presso la zona dei Campi Flegrei;

    in particolare, l'articolo 6, modificato in sede referente, prevede che la Città Metropolitana di Napoli coordini la ricognizione dei fabbisogni urgenti da parte dei comuni interessati, relativamente, tra le altre cose, al reclutamento di unità di personale a tempo determinato, comprese figure professionali specialistiche in tema di rischio sismico e vulcanico, da impiegare per un periodo di ventiquattro mesi dalla data dell'effettiva presa di servizio, per il potenziamento della struttura comunale di protezione civile, con particolare riguardo alla gestione delle attività indicate dal presente decreto-legge, nonché all'attivazione e al presidio di una sala operativa funzionante per l'intera giornata;

    grazie all'approvazione di un emendamento del PD, l'aumento da 12 a 24 mesi del periodo massimo di impiego di personale a tempo determinato, ivi inclusi esperti in materia di rischio sismico e vulcanico, per i comuni interessati è senz'altro una misura di buonsenso che aiuta i sindaci del territorio che in questi mesi hanno dovuto fare fronte a una carenza enorme di competenze in grado di costruire le condizioni minime per garantire servizi ai cittadini;

    tuttavia, essendo l'area flegrea esposta sempre al rischio sismico e al rischio vulcanico occorrerebbe che gli enti locali coinvolti possano contare in modo permanente su tale personale,

impegna il Governo

a garantire l'assunzione a tempo indeterminato di personale, ivi inclusi esperti in materia di rischio sismico e vulcanico, da parte degli enti locali dell'area flegrea al fine di potenziare in modo permanente le rispettive strutture comunali di protezione civile.
9/1474-A/5. Scotto, Simiani.


   La Camera,

   premesso che:

    il decreto in esame reca misure urgenti, da realizzare anche con procedure semplificate e accelerate, per fronteggiare il fenomeno bradisismico in atto presso la zona dei Campi Flegrei;

    in particolare, l'articolo 6, modificato in sede referente, prevede che la Città Metropolitana di Napoli coordini la ricognizione dei fabbisogni urgenti da parte dei comuni interessati, relativamente, tra le altre cose, al reclutamento di unità di personale a tempo determinato, comprese figure professionali specialistiche in tema di rischio sismico e vulcanico, da impiegare per un periodo di ventiquattro mesi dalla data dell'effettiva presa di servizio, per il potenziamento della struttura comunale di protezione civile, con particolare riguardo alla gestione delle attività indicate dal presente decreto-legge, nonché all'attivazione e al presidio di una sala operativa funzionante per l'intera giornata;

    grazie all'approvazione di un emendamento del PD, l'aumento da 12 a 24 mesi del periodo massimo di impiego di personale a tempo determinato, ivi inclusi esperti in materia di rischio sismico e vulcanico, per i comuni interessati è senz'altro una misura di buonsenso che aiuta i sindaci del territorio che in questi mesi hanno dovuto fare fronte a una carenza enorme di competenze in grado di costruire le condizioni minime per garantire servizi ai cittadini;

    tuttavia, essendo l'area flegrea esposta sempre al rischio sismico e al rischio vulcanico occorrerebbe che gli enti locali coinvolti possano contare in modo permanente su tale personale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di garantire, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, l'assunzione a tempo indeterminato di personale, ivi inclusi esperti in materia di rischio sismico e vulcanico, da parte degli enti locali dell'area flegrea al fine di potenziare in modo permanente le rispettive strutture comunali di protezione civile.
9/1474-A/5. (Testo modificato nel corso della seduta)Scotto, Simiani.


   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 2 del decreto in esame prevede la predisposizione e l'attuazione di un piano straordinario volto a tutelare la zona interessata dalle conseguenze del fenomeno bradisismico;

    in particolare, il comma 1 prevede che il contenuto tecnico del piano straordinario viene formulato dal Dipartimento della protezione civile e che quest'ultimo deve comprendere, tra le altre cose, un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata, per individuare misure di mitigazione;

    purtroppo, il contesto economico e sociale dei territori interessati dal fenomeno del bradisismo è uno dei più complicati del Paese, per questo occorre prevedere un meccanismo di finanziamento per gli interventi di carattere privato che sia conseguente all'analisi di vulnerabilità sismica degli edifici;

    effettuare diagnosi di vulnerabilità sismica degli immobili privati, senza fornire gli strumenti per farvi fronte, rischia di privare il lavoro di mitigazione del rischio sismico dei necessari strumenti per implementarlo,

impegna il Governo

a prevedere la possibilità di usufruire della detrazione fiscale «super sisma bonus 110%» anche per gli interventi di mitigazione del rischio sismico previsti a seguito dell'analisi di vulnerabilità nell'area flegrea, con lo scopo di garantirne l'efficacia e la fattibilità economica, prevedendo altresì la possibilità di optare per gli strumenti della cessione del credito e dello sconto in fattura in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione al fine di consentire l'accesso alla misura ad una platea più ampia.
9/1474-A/6. Sarracino, Simiani, Berruto.


   La Camera,

   premesso che:

    in data 31 ottobre 2023 il Ministro Musumeci ha diramato un comunicato stampa nel quale si afferma che «La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione». Lo dichiara il ministro per la protezione civile Nello Musumeci, assicurando che «il Governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali»;

    a seguito dell'allarme destato nei territori da tale comunicato, anche su richiesta del gruppo parlamentare del PD, il Ministro Musumeci è intervenuto in audizione in Commissione ambiente alla Camera il 7 novembre;

    in tale sede, il Ministro ha dichiarato: «I rischi naturali vanno conosciuti, indagati e, nei limiti che caratterizzano la ricerca scientifica, e sulla base di tali elementi conoscitivi, la Repubblica è chiamata ad adottare politiche coerenti per la loro prevenzione e mitigazioni senza reticenze, senza omissioni. La popolazione deve essere costantemente informata dell'esposizione a eventuali rischi naturali del territorio su cui vive. La scienza ci aiuta a comporre mappe sempre più precise e aggiornate dei rischi e su quelle mappe le leggi dello Stato prevedono vincoli e restrizioni e le strutture tecniche di protezione civile a diversi livelli producono pianificazione volta a prevenire le conseguenze degli eventi estremi. Vivere e lavorare all'interno di un'area vulcanica attiva come quella dei Campi Flegrei oppure in un territorio esposto a rischio di alluvione o di frana è una condizione che va necessariamente presa in considerazione sempre. Va presa in considerazione tenendo ferme alcune condizioni, ne evidenzio quattro: evitare le aree a rischio immanenti o pericolose, conoscere il rischio con cui si sceglie di convivere per programmare e sviluppare la vita delle famiglie e delle imprese in modo consapevole, realizzare gli interventi strutturali appropriati, consolidamento degli edifici progettazione e realizzazione di opere idrauliche sapendo che possono ridurre ma non eliminare il rischio di danni, anche gravi, quarto, essere pronti a porre in essere quelle misure precauzionali che abbiamo appena ricordate qualora la situazione lo richiedesse compreso il definitivo abbandono di quelle stesse aree qualora il manifestarsi dei fenomeni dovesse raggiungere intensità incompatibili con la permanenza delle comunità. Una matura cultura di protezione civile ci spinge, senza indugio e senza risparmio di energie, a indagare, agire e organizzarci nella consapevolezza tuttavia che le nostre decisioni possono scontrarsi con fenomeni naturali di impatto superiore alla nostra migliore capacità di prevenirle, mitigarne gli effetti dannosi. Quindi è bene interrogarsi oggi qual è il limite entro il quale questa convivenza vigile è auspicabile o forse anche accettabile allo stato delle cose e, concludo, in questa prospettiva di incertezza non posso che esprimere un auspicio, quale soggetto delegato all'esercizio delle funzioni di autorità nazionale di protezione civile: quando programmiamo lo sviluppo dei nostri territori investiamo risorse pubbliche e private nella realizzazione di opere, infrastrutture, case, aziende, progetti di sviluppo, crescita, cerchiamo sempre di non dimenticarci del rischio, cerchiamo anzi di partire dal rischio per orientare le nostre scelte come Nazione verso aree e territori maggiormente adatti. La crescita demografica ci ha spinto a occupare porzioni sempre più estese del nostro territorio molte volte anche luoghi che sarebbe stato opportuno non utilizzare. Tal volta questa consapevolezza è maturata dopo le decisioni anche grazie all'evoluzione delle conoscenze tecnico-scientifiche. In ogni caso, di queste circostanze non possiamo non interessarci e non possiamo proseguire nella costruzione di un modello di sviluppo che si illuda di poter imporre alla natura di adattarsi alle scelte degli uomini»,

impegna il Governo:

   al fine di contribuire alla mitigazione del rischio vulcanico nell'area dei Campi Flegrei, ad istituire un tavolo di lavoro, composto dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio, dalla regione Campania e dagli enti locali interessati, dai centri di competenza di cui all'articolo 1 del decreto in esame e dalle università dei territori interessati, incaricato di predisporre un «Piano di decostruzione dell'area rossa del rischio vulcanico», mediante proposte di rimodulazione della pianificazione territoriale che tenga conto della presenza di un'area vulcanica attiva e che consenta, garantendo una gestione condivisa e partecipata da parte della popolazione, una deurbanizzazione e diradamento antropico di tale area;

   al fine di interrompere la costruzione di un modello di sviluppo che si illuda di poter imporre alla natura di adattarsi alle scelte degli uomini, ad escludere categoricamente la riproposizione di nuovi condoni edilizi e ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, per affrontare il nodo dell'abusivismo che resiste alle demolizioni.
9/1474-A/7. Toni Ricciardi.


   La Camera,

   premesso che:

    il decreto in esame reca misure urgenti, da realizzare anche con procedure semplificate e accelerate, per fronteggiare il fenomeno bradisismico in atto presso la zona dei Campi Flegrei;

    in particolare, sono previste misure di natura strutturale (Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate che sono direttamente interessate al fenomeno del bradisismo; verifica della funzionalità delle attuali infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali) e di natura non strutturale (Piano di comunicazione alla popolazione; Piano speditivo di emergenza, nell'ambito della più ampia pianificazione di protezione civile già in vigore, potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile);

    il decreto in esame reca stanziamenti solo fino all'anno 2024;

   considerato il rischio legato al bradisismo e il rischio vulcanico presenti nell'area flegrea, occorre, invece, un monitoraggio costante della vulnerabilità sismica degli edifici, il finanziamento di interventi per la messa in sicurezza degli edifici risultati vulnerabili e la garanzia della piena funzionalità delle infrastrutture che costituiscono via di fuga fondamentale,

impegna il Governo

ad individuare risorse pluriennali per garantire la messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato all'esito dell'analisi di vulnerabilità sismica e la piena e costante funzionalità delle infrastrutture che costituiscono via di fuga fondamentale.
9/1474-A/8. De Luca, Simiani, Berruto.


   La Camera,

   premesso che:

    il decreto in esame reca misure urgenti, da realizzare anche con procedure semplificate e accelerate, per fronteggiare il fenomeno bradisismico in atto presso la zona dei Campi Flegrei;

    in particolare, sono previste misure di natura strutturale (Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate che sono direttamente interessate al fenomeno del bradisismo; verifica della funzionalità delle attuali infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali) e di natura non strutturale (Piano di comunicazione alla popolazione; Piano speditivo di emergenza, nell'ambito della più ampia pianificazione di protezione civile già in vigore, potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile);

    il decreto in esame reca stanziamenti solo fino all'anno 2024;

   considerato il rischio legato al bradisismo e il rischio vulcanico presenti nell'area flegrea, occorre, invece, un monitoraggio costante della vulnerabilità sismica degli edifici, il finanziamento di interventi per la messa in sicurezza degli edifici risultati vulnerabili e la garanzia della piena funzionalità delle infrastrutture che costituiscono via di fuga fondamentale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di individuare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, risorse pluriennali per garantire la messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato all'esito dell'analisi di vulnerabilità sismica e la piena e costante funzionalità delle infrastrutture che costituiscono via di fuga fondamentale.
9/1474-A/8. (Testo modificato nel corso della seduta)De Luca, Simiani, Berruto.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento reca misure volte a fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della città metropolitana di Napoli;

   considerato che:

    i Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva con una struttura detta «caldera», cioè un'area ribassata di forma quasi circolare che si è formata per effetto di grandi eruzioni esplosive. La caldera dei Campi Flegrei si estende da Monte di Procida a Posillipo (Napoli) e comprende anche una parte sottomarina nel Golfo di Pozzuoli. All'interno della caldera, negli ultimi 15.000 anni si sono avute oltre 70 eruzioni che hanno formato edifici vulcanici, crateri e laghi vulcanici ancora ben visibili come Astroni, la Solfatara e il lago di Averno. L'ultima eruzione, avvenuta nel 1538, è stata preceduta da un sollevamento del suolo che in due anni ha raggiunto 19 metri e ha dato origine al vulcano Monte Nuovo. Da allora la caldera è quiescente, cioè «dormiente», ma mostra segnali di attività, quali sismicità, fumarole e deformazioni del suolo;

    i Campi Flegrei presentano un rischio vulcanico molto elevato per la presenza di numerosi centri abitati nell'area e per la loro immediata vicinanza alla città di Napoli. A differenza di quanto avviene nei vulcani con apparato centrale, l'area di possibile apertura di bocche eruttive è molto ampia. Tale criticità, congiuntamente ad uno sviluppo urbanistico spesso incontrollato e che non ha tenuto in debito conto i noti rischi a cui il territorio è da millenni sottoposto, ha reso difficile predisporre il Piano Nazionale di Emergenza per il Rischio Vulcanico. La pianificazione è partita nel 2001 ed è stata a più riprese rivista e aggiornata nel corso degli anni, ridefinendo gli scenari di riferimento, la perimetrazione delle zone di rischio e i piani di allontanamento. Tali attività devono essere portate avanti in modo continuativo tenendo conto dell'evoluzione del fenomeno, delle nuove risultanze tecnico-scientifiche, ampliando e migliorando gli scenari di rischio;

    è necessario evidenziare che per poter dispiegare pienamente ed efficacemente la loro azione, le politiche di Protezione Civile ed i piani di emergenza necessitano di essere effettivamente integrati nelle dinamiche urbanistiche e territoriali di riferimento. Solo così si possono dare risposte adeguate alla popolazione. Ciò vale in tutte le aree del paese sottoposte a rischi ambientali ed in particolar modo nell'area Flegrea che presenta differenze e specificità tali da renderla unica nel panorama nazionale e, per alcuni aspetti, mondiale;

    attualmente il livello di allerta per rischio Vulcanico dei Campi Flegrei è giallo è la fase operativa adottata è di «attenzione»;

    la «zona rossa» (ridefinita nell'allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 giugno 2016: «Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei») è l'area per cui l'evacuazione preventiva è individuata quale unica misura di salvaguardia della popolazione. Essa comprende: i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, per intero;

    parte dei Comuni di Giugliano in Campania, di Marano di Napoli e alcune municipalità del Comune di Napoli (quartieri di: Bagnoli, Fuori grotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero, Chiaiano e San Ferdinando). Nell'area vivono oltre 500 mila abitanti. Nella Zona Gialla esterna alla Zona rossa che, in caso di eruzione, è esposta alla significativa ricaduta di ceneri vulcaniche, ricadono invece 7 comuni per un totale di circa 800.000 persone ed in particolare: Villaricca, Calvizzano, Casavatore, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, e 24 quartieri del Comune di Napoli;

    la caldera flegrea è inoltre caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, un lento processo con alternate fasi di sollevamento ed abbassamento del suolo, diretta conseguenza del vulcanismo che caratterizza l'area. Le maggiori crisi bradisismiche più recenti si sono avute nei periodi 1969-1972 e 1982-1984 e hanno fatto registrare un sollevamento del suolo complessivo di oltre tre metri e migliaia di terremoti. Durante queste crisi i residenti del centro storico di Pozzuoli sono stati evacuati e ricollocati in quartieri periferici o fuori città. Sebbene il meccanismo del bradisismo non sia stato ancora completamente compreso, la maggior parte della comunità scientifica sostiene che le cause del fenomeno risiedano nell'interazione tra il sistema vulcanico e quello idrotermale. La forte risalita di gas e una maggiore pressurizzazione del sistema idrotermale profondo e/o l'iniezione di lingue magmatiche in «sacche» a circa 4 km di profondità determinano il sollevamento dell'area secondo una geometria a «cupola» centrata sulla città di Pozzuoli. La «pressione» prodotta nel sottosuolo produce anche la rottura delle rocce e quindi i terremoti; all'aumentare della «pressione» aumentano sia il sollevamento che i terremoti. E bene precisare che una crisi bradisismica non segnala necessariamente l'approssimarsi di un'eruzione. Tuttavia è in grado, anche da sola, di causare danni agli edifici e disagi alla popolazione;

    dopo la crisi del 1982-1984 il suolo ha ripreso ad abbassarsi fino a novembre 2005, quando è cominciata una nuova fase ascendente che ha prodotto, nel centro di Pozzuoli (area di massima deformazione), un innalzamento del suolo di circa 117 cm (ad ottobre 2023), di cui 84 cm a partire da gennaio 2016. La velocità di sollevamento è stata nel complesso mediamente bassa, con delle punte di accelerazione come quella del 2012 che determinò il passaggio al livello di allerta giallo e alla fase operativa di attenzione, nella quale tuttora si permane. Dallo scorso novembre (2022) e fino alla metà di ottobre 2023 si è registrato un nuovo aumento della velocità di sollevamento (circa 1,5 cm/mese) con conseguente incremento dell'attività sismica sia in termini frequenza degli accadimenti sia in termini di intensità;

    nel corso degli ultimi 12 mesi i terremoti sono stati circa 7.000, di cui quasi la metà concentrati nei mesi agosto, settembre ed ottobre durante i quali si sono verificati sciami sismici molto intensi, con diversi eventi che hanno superato magnitudo 3.0, arrivando nella giornata di martedì 26 settembre a 4.2, la più elevata degli ultimi 40 anni;

    è necessario evidenziare che sebbene la magnitudo dei terremoti non sia particolarmente elevata, gli ipocentri, concentrati quasi interamente all'interno del Comune di Pozzuoli, sono molto superficiali (entro i 4 km), pertanto le scosse sono spesso percepite in modo violento dai cittadini. Per tale motivo, quando ci si riferisce ai Campi Flegrei, si parla di forti scosse, anche per magnitudo contenute comprese tra 2 e 3. Se poi la magnitudo supera la 3.0 e raggiunge la 4.0 possono verificarsi danni agli edifici non armati e persino dei crolli. A ciò occorre aggiungere che la dilatazione del suolo, legata al sollevamento, sottopone gli edifici e le infrastrutture a stress aggiuntivi che possono impattare sulla loro staticità, soprattutto nell'area di massima deformazione che, come già detto, è situata nel centro storico della città di Pozzuoli (+ 117 cm rispetto a novembre 2005);

    nei mesi di luglio e settembre 2023, il M5S ha presentato alla Camera dei deputati due ordini del giorno, a prima firma del deputato Antonio Caso, per impegnare il Governo ad intervenire sulla problematica. Nel primo è stato chiesto di incrementare le risorse del Fondo Nazionale di Prevenzione del Rischio Sismico, ai fini di una verifica dello stato di salute degli edifici pubblici e privati nei Comuni della Zona Rossa dei Campi Flegrei, mentre nel secondo di supportare i suddetti enti nella gestione della crisi bradi sismica in atto. Entrambi gli ordini del giorno sono stati approvati in aula quasi all'unanimità;

   rilevato, altresì, che:

    l'intensificarsi del fenomeno, per tutto quanto suesposto, ha fortemente preoccupato la comunità scientifica ed amministrativa locale, regionale e nazionale, e soprattutto la cittadinanza, che in diverse occasioni si è riversata nelle strade in seguito agli eventi tellurici. Le richieste di intervento, di messa in sicurezza dell'edificato e di semplice informazione si sono moltiplicate a dismisura e i Comuni si sono trovati in forte difficoltà a farvi fronte h 24 a causa della carenza di personale;

    il provvedimento in esame prevede una serie di interventi finalizzati principalmente a fronteggiare gli effetti prodotti dalla attività sismica all'interno di un'area ristretta, a più elevata pericolosità, ricompresa nella zona rossa;

    nei giorni 27 e 28 ottobre si è riunita la Commissione per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi Settore Vulcanico (CGR/SRV) e, come riportato dal verbale degli incontri, «dal complesso delle presentazioni sono emersi aspetti molto rilevanti relativamente allo stato attuale del vulcano, ed anche alcune criticità». In particolare «la Commissione rileva che l'insieme dei risultati scientifici presentati rafforza l'evidenza del coinvolgimento di magma nel l'attuale processo di sollevamento», pertanto per meglio comprenderne la natura viene richiesto di aggiornare con urgenza l'analisi modellistica dei dati InSar all'anno 2023, attualmente ferma al 2022. È emersa, inoltre, la necessità di verificare la modellazione dei dati gravimetrici, tenendo in considerazione anche altri parametri, quali la stratificazione di densità della crosta superficiale, la compressibilità delle rocce, e la forma della sorgente di pressione nei sottosuolo. Dal verbale, inoltre, emerge anche la necessità di promuovere con urgenza una discussione critica sui possibili segnali premonitori di eventuali esplosioni freatiche e sulla capacità dell'attuale sistema di monitoraggio di rilevarli, nonché di approfondire nel breve termine i relativi scenari di impatto. La CGR/SRV ha inoltre rilevato che non può essere esclusa una rapida progressione verso la risalita di magma in forma di dicco, che possa raggiungere la superficie. Si suggerisce pertanto a INGV-OV di approfondire in modo quantitativo la capacità di cogliere l'inizio del fenomeno di eventuale risalita del magma, soprattutto tra i 4 km di profondità e la superficie;

    in base a quanto emerso nel corso delle riunioni, la CGR/SRV ha ritenuto che il quadro complessivo non sia di univoca interpretazione, ed ha espresso comunque la preoccupazione che i processi in atto possano evolvere ulteriormente, anche in tempi brevi se confrontati con quelli previsti dalla pianificazione di emergenza vulcanica. Pertanto, anche in considerazione delle nuove evidenze di possibile coinvolgimento di magma nel processo bradisismico in atto, la CGR/SRV ritenuto opportuno che sia le attività di monitoraggio da parte dei centri di competenza, sia le attività di prevenzione da parte delle varie componenti del sistema di protezione civile, si intensifichino ulteriormente e si preparino all'eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore;

    lo scorso 31 ottobre, il Ministro Musumeci ha dichiarato che «La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione.» Una dichiarazione allarmante, che ha determinato preoccupazione e confusione a tutti i livelli, alla quale, tuttavia, ha fatto seguito, a distanza di una settimana, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con i sindaci dell'area flegrea, i vertici di Ingv e della Commissione e il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, una ulteriore dichiarazione del Ministro che ha confermato l'allerta gialla, in particolare: «La commissione sostiene che il sisma si stia evolvendo e quindi in questo momento l'allerta gialla è ampiamente confermata. Non c'è allarme, va detto in maniera chiara»;

    fortunatamente, come riportato dai bollettini sui Campi Flegrei dell'Osservatorio Vesuviano, dalla metà di ottobre si assiste ad un sensibile rallentamento della velocità di sollevamento (ridottasi a circa 0,4 cm/mese) che perdura ancora oggi, con conseguente diminuzione dell'attività sismica. Un segnale sicuramente positivo ma che, a detta degli scienziati, non può considerarsi come la fine dell'emergenza in atto. Pertanto, i rilievi scientifici della Commissione Grandi Rischi Settore Vulcanico non possono passare inosservati e non possono essere privi di conseguenze. E evidente che lo scenario sia cambiato rispetto a quello che ha portato all'emanazione del «Decreto Campi Flegrei». Il provvedimento, infatti, si occupa quasi esclusivamente degli effetti sismici del bradisismo, non contemplando tra l'altro interventi sull'immenso patrimonio culturale ed archeologico che caratterizza il territorio. A valle del parere della Commissione, però, emerge con forza la necessità di prevedere misure più incisive, finalizzate anche al potenziamento delle attività di prevenzione e mitigazione del rischio vulcanico sull'intera zona rossa, con particolare riferimento agli aggiornamenti dei piani di emergenza e al miglioramento delle vie di fuga, che a detta di tutti rappresentano una forte criticità. Lo si può e lo si deve fare adesso al di là del colore del livello d'allerta. Solo così si può convivere con il fenomeno nella massima sicurezza. In gioco c'è la sicurezza dei cittadini e la vita sociale ed economica di un territorio con più di 500.000 abitanti;

   per tutto quanto suesposto,

impegna il Governo:

   a stanziare ulteriori fondi e procedere con urgenza al potenziamento della rete di monitoraggio sismico e vulcanico dei Campi Flegrei e della pianta organica dell'Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), al fine di migliorare le capacità previsionali e di controllo dello stato della caldera, anche alla luce dei rilievi tecnico-scientifici della Commissione Grandi Rischi Settore Vulcanico riportati nel verbale delle riunioni del 27 e 28 ottobre 2023;

   a valutare l'opportunità di istituire un Osservatorio permanente dei Campi Flegrei (OCF) per il monitoraggio costante degli edifici e delle infrastrutture, anche attraverso il potenziamento e la collaborazione dei centri di competenza che già sono impegnati sul tema;

   ad adottare tutte le azioni necessarie per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e di tutte le parti interessate nell'elaborazione dei piani e dei programmi di cui al presente decreto, garantendo la massima trasparenza e accessibilità ai dati, ai documenti e alle informazioni in base ai quali sono stati elaborati i medesimi piani e programmi, nonché al loro stato di avanzamento;

   ad adottare tutte le azioni necessarie per la rivisitazione e l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico per l'intera Zona Rossa, garantendo la piena integrazione con i piani urbanistici e territoriali, anche al fine impedire l'incremento incontrollato del carico insediativo residenziale;

   a valutare l'opportunità di prevedere forme d'incentivazione economica per un eventuale allontanamento spontaneo della popolazione dalle aree a più alta pericolosità, al fine di ridurre il rischio sismico e vulcanico della zona rossa;

   ad adottare misure per il potenziamento e miglioramento, attraverso procedure ordinarie, delle vie di fuga in caso di allontanamento, spontaneo ed assistito, per emergenza vulcanica, anche attraverso una verifica e rivisitazione di quanto previsto dal «Programma Di Adeguamento Del Sistema Di Trasporto Intermodale Nelle Aree Interessate Dal Fenomeno Bradisismico» (Art. 11, comma 18°, legge 887/84), facendo definitivamente chiarezza sull'efficacia e l'efficienza della gestione della struttura commissariale, che opera ormai da circa 40 anni con poteri straordinari;

   ad estendere a tutti i Comuni della Zona Rossa per rischio vulcanico dei Campi Flegrei le misure per il potenziamento della risposta territoriale di protezione civile, al fine di garantire una pronta operatività da parte di tutti gli Enti qualora dovesse presentarsi la necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore, così come richiesto dalla Commissione Grandi Rischi Settore Vulcanico nelle riunioni del 27 e 28 ottobre 2023.
9/1474-A/9. Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento reca misure volte a fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della città metropolitana di Napoli;

   considerato che:

    i Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva con una struttura detta «caldera», cioè un'area ribassata di forma quasi circolare che si è formata per effetto di grandi eruzioni esplosive. La caldera dei Campi Flegrei si estende da Monte di Procida a Posillipo (Napoli) e comprende anche una parte sottomarina nel Golfo di Pozzuoli. All'interno della caldera, negli ultimi 15.000 anni si sono avute oltre 70 eruzioni che hanno formato edifici vulcanici, crateri e laghi vulcanici ancora ben visibili come Astroni, la Solfatara e il lago di Averno. L'ultima eruzione, avvenuta nel 1538, è stata preceduta da un sollevamento del suolo che in due anni ha raggiunto 19 metri e ha dato origine al vulcano Monte Nuovo. Da allora la caldera è quiescente, cioè «dormiente», ma mostra segnali di attività, quali sismicità, fumarole e deformazioni del suolo;

    i Campi Flegrei presentano un rischio vulcanico molto elevato per la presenza di numerosi centri abitati nell'area e per la loro immediata vicinanza alla città di Napoli. A differenza di quanto avviene nei vulcani con apparato centrale, l'area di possibile apertura di bocche eruttive è molto ampia. Tale criticità, congiuntamente ad uno sviluppo urbanistico spesso incontrollato e che non ha tenuto in debito conto i noti rischi a cui il territorio è da millenni sottoposto, ha reso difficile predisporre il Piano Nazionale di Emergenza per il Rischio Vulcanico. La pianificazione è partita nel 2001 ed è stata a più riprese rivista e aggiornata nel corso degli anni, ridefinendo gli scenari di riferimento, la perimetrazione delle zone di rischio e i piani di allontanamento. Tali attività devono essere portate avanti in modo continuativo tenendo conto dell'evoluzione del fenomeno, delle nuove risultanze tecnico-scientifiche, ampliando e migliorando gli scenari di rischio;

    è necessario evidenziare che per poter dispiegare pienamente ed efficacemente la loro azione, le politiche di Protezione Civile ed i piani di emergenza necessitano di essere effettivamente integrati nelle dinamiche urbanistiche e territoriali di riferimento. Solo così si possono dare risposte adeguate alla popolazione. Ciò vale in tutte le aree del paese sottoposte a rischi ambientali ed in particolar modo nell'area Flegrea che presenta differenze e specificità tali da renderla unica nel panorama nazionale e, per alcuni aspetti, mondiale;

    attualmente il livello di allerta per rischio Vulcanico dei Campi Flegrei è giallo è la fase operativa adottata è di «attenzione»;

    la «zona rossa» (ridefinita nell'allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 giugno 2016: «Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei») è l'area per cui l'evacuazione preventiva è individuata quale unica misura di salvaguardia della popolazione. Essa comprende: i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, per intero;

    parte dei Comuni di Giugliano in Campania, di Marano di Napoli e alcune municipalità del Comune di Napoli (quartieri di: Bagnoli, Fuori grotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero, Chiaiano e San Ferdinando). Nell'area vivono oltre 500 mila abitanti. Nella Zona Gialla esterna alla Zona rossa che, in caso di eruzione, è esposta alla significativa ricaduta di ceneri vulcaniche, ricadono invece 7 comuni per un totale di circa 800.000 persone ed in particolare: Villaricca, Calvizzano, Casavatore, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, e 24 quartieri del Comune di Napoli;

    la caldera flegrea è inoltre caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, un lento processo con alternate fasi di sollevamento ed abbassamento del suolo, diretta conseguenza del vulcanismo che caratterizza l'area. Le maggiori crisi bradisismiche più recenti si sono avute nei periodi 1969-1972 e 1982-1984 e hanno fatto registrare un sollevamento del suolo complessivo di oltre tre metri e migliaia di terremoti. Durante queste crisi i residenti del centro storico di Pozzuoli sono stati evacuati e ricollocati in quartieri periferici o fuori città. Sebbene il meccanismo del bradisismo non sia stato ancora completamente compreso, la maggior parte della comunità scientifica sostiene che le cause del fenomeno risiedano nell'interazione tra il sistema vulcanico e quello idrotermale. La forte risalita di gas e una maggiore pressurizzazione del sistema idrotermale profondo e/o l'iniezione di lingue magmatiche in «sacche» a circa 4 km di profondità determinano il sollevamento dell'area secondo una geometria a «cupola» centrata sulla città di Pozzuoli. La «pressione» prodotta nel sottosuolo produce anche la rottura delle rocce e quindi i terremoti; all'aumentare della «pressione» aumentano sia il sollevamento che i terremoti. E bene precisare che una crisi bradisismica non segnala necessariamente l'approssimarsi di un'eruzione. Tuttavia è in grado, anche da sola, di causare danni agli edifici e disagi alla popolazione;

    dopo la crisi del 1982-1984 il suolo ha ripreso ad abbassarsi fino a novembre 2005, quando è cominciata una nuova fase ascendente che ha prodotto, nel centro di Pozzuoli (area di massima deformazione), un innalzamento del suolo di circa 117 cm (ad ottobre 2023), di cui 84 cm a partire da gennaio 2016. La velocità di sollevamento è stata nel complesso mediamente bassa, con delle punte di accelerazione come quella del 2012 che determinò il passaggio al livello di allerta giallo e alla fase operativa di attenzione, nella quale tuttora si permane. Dallo scorso novembre (2022) e fino alla metà di ottobre 2023 si è registrato un nuovo aumento della velocità di sollevamento (circa 1,5 cm/mese) con conseguente incremento dell'attività sismica sia in termini frequenza degli accadimenti sia in termini di intensità;

    nel corso degli ultimi 12 mesi i terremoti sono stati circa 7.000, di cui quasi la metà concentrati nei mesi agosto, settembre ed ottobre durante i quali si sono verificati sciami sismici molto intensi, con diversi eventi che hanno superato magnitudo 3.0, arrivando nella giornata di martedì 26 settembre a 4.2, la più elevata degli ultimi 40 anni;

    è necessario evidenziare che sebbene la magnitudo dei terremoti non sia particolarmente elevata, gli ipocentri, concentrati quasi interamente all'interno del Comune di Pozzuoli, sono molto superficiali (entro i 4 km), pertanto le scosse sono spesso percepite in modo violento dai cittadini. Per tale motivo, quando ci si riferisce ai Campi Flegrei, si parla di forti scosse, anche per magnitudo contenute comprese tra 2 e 3. Se poi la magnitudo supera la 3.0 e raggiunge la 4.0 possono verificarsi danni agli edifici non armati e persino dei crolli. A ciò occorre aggiungere che la dilatazione del suolo, legata al sollevamento, sottopone gli edifici e le infrastrutture a stress aggiuntivi che possono impattare sulla loro staticità, soprattutto nell'area di massima deformazione che, come già detto, è situata nel centro storico della città di Pozzuoli (+ 117 cm rispetto a novembre 2005);

    nei mesi di luglio e settembre 2023, il M5S ha presentato alla Camera dei deputati due ordini del giorno, a prima firma del deputato Antonio Caso, per impegnare il Governo ad intervenire sulla problematica. Nel primo è stato chiesto di incrementare le risorse del Fondo Nazionale di Prevenzione del Rischio Sismico, ai fini di una verifica dello stato di salute degli edifici pubblici e privati nei Comuni della Zona Rossa dei Campi Flegrei, mentre nel secondo di supportare i suddetti enti nella gestione della crisi bradi sismica in atto. Entrambi gli ordini del giorno sono stati approvati in aula quasi all'unanimità;

   rilevato, altresì, che:

    l'intensificarsi del fenomeno, per tutto quanto suesposto, ha fortemente preoccupato la comunità scientifica ed amministrativa locale, regionale e nazionale, e soprattutto la cittadinanza, che in diverse occasioni si è riversata nelle strade in seguito agli eventi tellurici. Le richieste di intervento, di messa in sicurezza dell'edificato e di semplice informazione si sono moltiplicate a dismisura e i Comuni si sono trovati in forte difficoltà a farvi fronte h 24 a causa della carenza di personale;

    il provvedimento in esame prevede una serie di interventi finalizzati principalmente a fronteggiare gli effetti prodotti dalla attività sismica all'interno di un'area ristretta, a più elevata pericolosità, ricompresa nella zona rossa;

    nei giorni 27 e 28 ottobre si è riunita la Commissione per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi Settore Vulcanico (CGR/SRV) e, come riportato dal verbale degli incontri, «dal complesso delle presentazioni sono emersi aspetti molto rilevanti relativamente allo stato attuale del vulcano, ed anche alcune criticità». In particolare «la Commissione rileva che l'insieme dei risultati scientifici presentati rafforza l'evidenza del coinvolgimento di magma nell'attuale processo di sollevamento», pertanto per meglio comprenderne la natura viene richiesto di aggiornare con urgenza l'analisi modellistica dei dati InSar all'anno 2023, attualmente ferma al 2022. È emersa, inoltre, la necessità di verificare la modellazione dei dati gravimetrici, tenendo in considerazione anche altri parametri, quali la stratificazione di densità della crosta superficiale, la compressibilità delle rocce, e la forma della sorgente di pressione nei sottosuolo. Dal verbale, inoltre, emerge anche la necessità di promuovere con urgenza una discussione critica sui possibili segnali premonitori di eventuali esplosioni freatiche e sulla capacità dell'attuale sistema di monitoraggio di rilevarli, nonché di approfondire nel breve termine i relativi scenari di impatto. La CGR/SRV ha inoltre rilevato che non può essere esclusa una rapida progressione verso la risalita di magma in forma di dicco, che possa raggiungere la superficie. Si suggerisce pertanto a INGV-OV di approfondire in modo quantitativo la capacità di cogliere l'inizio del fenomeno di eventuale risalita del magma, soprattutto tra i 4 km di profondità e la superficie;

    in base a quanto emerso nel corso delle riunioni, la CGR/SRV ha ritenuto che il quadro complessivo non sia di univoca interpretazione, ed ha espresso comunque la preoccupazione che i processi in atto possano evolvere ulteriormente, anche in tempi brevi se confrontati con quelli previsti dalla pianificazione di emergenza vulcanica. Pertanto, anche in considerazione delle nuove evidenze di possibile coinvolgimento di magma nel processo bradisismico in atto, la CGR/SRV ritenuto opportuno che sia le attività di monitoraggio da parte dei centri di competenza, sia le attività di prevenzione da parte delle varie componenti del sistema di protezione civile, si intensifichino ulteriormente e si preparino all'eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore;

    lo scorso 31 ottobre, il Ministro Musumeci ha dichiarato che «La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione.» Una dichiarazione allarmante, che ha determinato preoccupazione e confusione a tutti i livelli, alla quale, tuttavia, ha fatto seguito, a distanza di una settimana, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con i sindaci dell'area flegrea, i vertici di Ingv e della Commissione e il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, una ulteriore dichiarazione del Ministro che ha confermato l'allerta gialla, in particolare: «La commissione sostiene che il sisma si stia evolvendo e quindi in questo momento l'allerta gialla è ampiamente confermata. Non c'è allarme, va detto in maniera chiara»;

    fortunatamente, come riportato dai bollettini sui Campi Flegrei dell'Osservatorio Vesuviano, dalla metà di ottobre si assiste ad un sensibile rallentamento della velocità di sollevamento (ridottasi a circa 0,4 cm/mese) che perdura ancora oggi, con conseguente diminuzione dell'attività sismica. Un segnale sicuramente positivo ma che, a detta degli scienziati, non può considerarsi come la fine dell'emergenza in atto. Pertanto, i rilievi scientifici della Commissione Grandi Rischi Settore Vulcanico non possono passare inosservati e non possono essere privi di conseguenze. E evidente che lo scenario sia cambiato rispetto a quello che ha portato all'emanazione del «Decreto Campi Flegrei». Il provvedimento, infatti, si occupa quasi esclusivamente degli effetti sismici del bradisismo, non contemplando tra l'altro interventi sull'immenso patrimonio culturale ed archeologico che caratterizza il territorio. A valle del parere della Commissione, però, emerge con forza la necessità di prevedere misure più incisive, finalizzate anche al potenziamento delle attività di prevenzione e mitigazione del rischio vulcanico sull'intera zona rossa, con particolare riferimento agli aggiornamenti dei piani di emergenza e al miglioramento delle vie di fuga, che a detta di tutti rappresentano una forte criticità. Lo si può e lo si deve fare adesso al di là del colore del livello d'allerta. Solo così si può convivere con il fenomeno nella massima sicurezza. In gioco c'è la sicurezza dei cittadini e la vita sociale ed economica di un territorio con più di 500.000 abitanti;

   per tutto quanto suesposto,

impegna il Governo:

   compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, a valutare l'opportunità di: stanziare ulteriori fondi e procedere con urgenza al potenziamento della rete di monitoraggio sismico e vulcanico dei Campi Flegrei e della pianta organica dell'Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), al fine di migliorare le capacità previsionali e di controllo dello stato della caldera, anche alla luce dei rilievi tecnico-scientifici della Commissione Grandi Rischi Settore Vulcanico riportati nel verbale delle riunioni del 27 e 28 ottobre 2023;

   valutare l'opportunità di istituire un Osservatorio permanente dei Campi Flegrei (OCF) per il monitoraggio costante degli edifici e delle infrastrutture, anche attraverso il potenziamento e la collaborazione dei centri di competenza che già sono impegnati sul tema;

   adottare tutte le azioni necessarie per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e di tutte le parti interessate nell'elaborazione dei piani e dei programmi di cui al presente decreto, garantendo la massima trasparenza e accessibilità ai dati, ai documenti e alle informazioni in base ai quali sono stati elaborati i medesimi piani e programmi, nonché al loro stato di avanzamento;

   adottare tutte le azioni necessarie per la rivisitazione e l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico per l'intera Zona Rossa, garantendo la piena integrazione con i piani urbanistici e territoriali, anche al fine impedire l'incremento incontrollato del carico insediativo residenziale;

   prevedere forme d'incentivazione economica per un eventuale allontanamento spontaneo della popolazione dalle aree a più alta pericolosità, al fine di ridurre il rischio sismico e vulcanico della zona rossa;

   adottare misure per il potenziamento e miglioramento, attraverso procedure ordinarie, delle vie di fuga in caso di allontanamento, spontaneo ed assistito, per emergenza vulcanica, anche attraverso una verifica e rivisitazione di quanto previsto dal «Programma Di Adeguamento Del Sistema Di Trasporto Intermodale Nelle Aree Interessate Dal Fenomeno Bradisismico» (Art. 11, comma 18°, legge 887/84), facendo definitivamente chiarezza sull'efficacia e l'efficienza della gestione della struttura commissariale, che opera ormai da circa 40 anni con poteri straordinari;

   estendere a tutti i Comuni della Zona Rossa per rischio vulcanico dei Campi Flegrei le misure per il potenziamento della risposta territoriale di protezione civile, al fine di garantire una pronta operatività da parte di tutti gli Enti qualora dovesse presentarsi la necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore, così come richiesto dalla Commissione Grandi Rischi Settore Vulcanico nelle riunioni del 27 e 28 ottobre 2023.
9/1474-A/9. (Testo modificato nel corso della seduta)Caso, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento reca misure volte a fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della città metropolitana di Napoli;

   considerato che:

    nel corso dell'ultimo anno i terremoti nell'area flegrea sono stati circa 7.000, la metà dei quali nei mesi agosto, settembre ed ottobre, caratterizzati da sciami sismici intensi che, in alcuni casi, hanno superato magnitudo 3.0 (toccando 4.2 nel mese di settembre), con ipocentri molto superficiali, fortemente avvertiti dalla popolazione, che hanno provocato danni agli edifici e persino crolli. Si aggiunga che la dilatazione del suolo, legata al sollevamento, sottopone gli edifici e le infrastrutture a stress aggiuntivi che possono impattare sulla loro staticità, soprattutto nell'area di massima deformazione situata nel centro storico della città di Pozzuoli;

    l'articolo 2 del provvedimento in esame reca la disciplina, il contenuto e l'iter di formazione del piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, finalizzato a coadiuvare strategie di riqualificazione sismica dell'edilizia esistente e a individuare priorità di intervento sul patrimonio privato e pubblico. Con particolare riferimento all'edilizia privata, tuttavia, il decreto-legge si limita a prevedere l'espletamento di un'analisi della vulnerabilità sismica finalizzata all'individuazione di idonee misure di mitigazione e alla stima del relativo fabbisogno finanziario, con uno stanziamento, per il 2023, di 3,5 milioni di euro;

    è di tutta evidenza che tale iniziativa, seppur di indubbia utilità nella formazione del piano, si riveli del tutto inadeguata rispetto alla situazione emergenziale in atto qualora non venga contestualmente accompagnata, ex ante, dalla previsione delle misure che ne garantiscono l'effettiva esecuzione, sia sotto il profilo tecnico che economico;

    secondo i dati del Censimento delle abitazioni del 2011, si stima che, nell'area interessata, gli edifici residenziali costruiti fino al 1980 siano circa 57.000, pari al 67 per cento dell'area Flegrea;

    se dunque il fine è quello di intervenire con metodi di ristrutturazione in chiave antisismica, si ritiene che il provvedimento in esame sia del tutto carente nella individuazione degli strumenti idonei al perseguimento di tale obiettivo e nella definizione di apposite misure finalizzate a fornire un sostegno significativo ai cittadini residenti nell'area, finalizzato ad agevolare la realizzazione di interventi necessari per mitigare il rischio sismico e mettere in sicurezza le proprie abitazioni, alcune delle quali hanno già subito danni rilevanti a seguito delle recenti scosse sismiche;

    la necessità di misure concrete è stata richiesta con forza dagli stessi Sindaci dell'area flegrea i quali, come emerge dall'audizione dell'ANCI, lamentano che «prevedere solo l'analisi e non gli strumenti di intervento rischia di creare condizioni di ulteriore preoccupazione, oltre alla perdita di valore degli immobili.»;

    a tal fine si ritiene che lo strumento più opportuno sia rappresentato dalla proroga dei benefici del superbonus 110 per cento di cui all'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, da applicarsi, anche nella forma della cessione del credito, alle spese relative agli interventi di ristrutturazione e mitigazione sismica delle unità abitative sostenute in un arco temporale congruo a garantire che gli interventi vengano portati a compimento,

impegna il Governo:

   ad adottare, nel prossimo provvedimento utile, iniziative di carattere normativo volte ad estendere la detrazione del cosiddetto superbonus 110 per cento, di cui in premessa, prevista per gli edifici ubicati nelle zone sismiche, alle spese sostenute per gli interventi effettuati sugli edifici ubicati nella zona dell'area flegrea individuata all'esito della delimitazione speditiva di cui in premessa;

   a individuare idonee iniziative affinché vengano rese strutturali misure di incentivazione degli interventi edilizi per il miglioramento antisismico degli edifici privati, così permettendo ai cittadini di mettere in sicurezza le proprie abitazioni.
9/1474-A/10. Santillo, Caso, Ilaria Fontana, Morfino, L'Abbate.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento reca misure volte a fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della città metropolitana di Napoli;

    il territorio flegreo si contraddistingue per un'altissima e diffusa presenza di beni archeologici, architettonici e storico-artistici, sia mobili che immobili, che nel loro complesso costituiscono una testimonianza di valore storico-culturale inestimabile e identitaria, riconducibile anche alle specifiche caratteristiche dell'area. Basti considerare che il solo Parco archeologico dei Campi Flegrei gestisce ventisei aree archeologiche, monumentali e museali, localizzate nel territorio dei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e Giugliano in Campania. Dalle mappe di rischio elaborate dal Dipartimento di Protezione Civile emerge, tuttavia, che la maggior parte dei luoghi sopra descritti rientri nella zona di maggiore rischio bradisismico e vulcanico e molti si trovino in prossimità dell'area maggiormente soggetta allo stress sismico (come l'Anfiteatro Flavio, il cosiddetto Tempio di Serapide, lo Stadio di Antonino Pio e i contesti funerari puteolani);

    l'articolo 2 del provvedimento in esame reca la disciplina, il contenuto e l'iter di formazione del piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, finalizzato a coadiuvare strategie di riqualificazione sismica dell'edilizia esistente e a individuare priorità di intervento sul patrimonio privato e pubblico;

   considerato che:

    l'importantissima presenza di testimonianze archeologiche e storico artistiche rende necessario garantire, in primis, che l'analisi di vulnerabilità sismica sia estesa al patrimonio culturale, prevedendo altresì interventi di monitoraggio strutturale e di conservazione bei beni archeologici e architettonici che insistono all'interno delle perimetrazioni attenzionate, anche al fine di definire gli interventi di mitigazione del rischio e le azioni da intraprendere per garantire la sicurezza del personale e dei visitatori;

    appare, altresì, opportuno che tra i soggetti istituzionali coinvolti nella definizione del Piano straordinario, così come nella elaborazione del piano speditivo di emergenza previsto dal successivo articolo 4 del provvedimento in esame, siano inserite anche le strutture periferiche del Ministero della cultura,

impegna il Governo

ad intervenire nel prossimo provvedimento utile, in relazione a quanto espresso in premessa, al fine di inserire nell'ambito della pianificazione straordinaria dell'area dei Campi Flegrei un programma di interventi di monitoraggio strutturale e di conservazione e messa in sicurezza del patrimonio culturale di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, prevedendo il coinvolgimento delle strutture periferiche del Ministero della cultura nelle fasi di pianificazione e attuazione degli interventi.
9/1474-A/11. Ilaria Fontana, Caso, L'Abbate, Morfino, Santillo.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento reca misure volte a fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della città metropolitana di Napoli;

    il territorio flegreo si contraddistingue per un'altissima e diffusa presenza di beni archeologici, architettonici e storico-artistici, sia mobili che immobili, che nel loro complesso costituiscono una testimonianza di valore storico-culturale inestimabile e identitaria, riconducibile anche alle specifiche caratteristiche dell'area. Basti considerare che il solo Parco archeologico dei Campi Flegrei gestisce ventisei aree archeologiche, monumentali e museali, localizzate nel territorio dei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e Giugliano in Campania. Dalle mappe di rischio elaborate dal Dipartimento di Protezione Civile emerge, tuttavia, che la maggior parte dei luoghi sopra descritti rientri nella zona di maggiore rischio bradisismico e vulcanico e molti si trovino in prossimità dell'area maggiormente soggetta allo stress sismico (come l'Anfiteatro Flavio, il cosiddetto Tempio di Serapide, lo Stadio di Antonino Pio e i contesti funerari puteolani);

    l'articolo 2 del provvedimento in esame reca la disciplina, il contenuto e l'iter di formazione del piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, finalizzato a coadiuvare strategie di riqualificazione sismica dell'edilizia esistente e a individuare priorità di intervento sul patrimonio privato e pubblico;

   considerato che:

    l'importantissima presenza di testimonianze archeologiche e storico artistiche rende necessario garantire, in primis, che l'analisi di vulnerabilità sismica sia estesa al patrimonio culturale, prevedendo altresì interventi di monitoraggio strutturale e di conservazione bei beni archeologici e architettonici che insistono all'interno delle perimetrazioni attenzionate, anche al fine di definire gli interventi di mitigazione del rischio e le azioni da intraprendere per garantire la sicurezza del personale e dei visitatori;

    appare, altresì, opportuno che tra i soggetti istituzionali coinvolti nella definizione del Piano straordinario, così come nella elaborazione del piano speditivo di emergenza previsto dal successivo articolo 4 del provvedimento in esame, siano inserite anche le strutture periferiche del Ministero della cultura,

impegna il Governo

compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, a valutare l'opportunità di intervenire, in relazione a quanto espresso in premessa, al fine di inserire nell'ambito della pianificazione straordinaria dell'area dei Campi Flegrei un programma di interventi di monitoraggio strutturale e di conservazione e messa in sicurezza del patrimonio culturale di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, prevedendo il coinvolgimento delle strutture periferiche del Ministero della cultura nelle fasi di pianificazione e attuazione degli interventi.
9/1474-A/11. (Testo modificato nel corso della seduta)Ilaria Fontana, Caso, L'Abbate, Morfino, Santillo.


   La Camera,

   premesso che:

    la protezione civile, in ogni situazione di rischio o emergenza nazionale o locale è in prima linea con i suoi volontari al servizio delle Istituzioni e dei cittadini;

    nel decreto oggetto di conversione, al fine di fronteggiare gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico in atto nell'area dei Campi Flegrei, la Protezione civile riveste ruolo di primaria importanza e, nell'ambito di questo, i volontari saranno indispensabili nello sfortunato caso di una evoluzione negativa del fenomeno;

    in quest'ottica preme evidenziare la disposizione di cui all'articolo 3, comma 3-bis del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, relativo alle modalità di svolgimento delle attività delle organizzazioni di volontariato della protezione civile;

    tale previsione legislativa, come attuata dal decreto direttoriale del 13 aprile 2011 emanato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Dipartimento della protezione civile e il Ministero dell'interno, equipara il volontario della Protezione Civile al lavoratore, soprattutto con riferimento all'obbligo di formazione, informazione, addestramento e controllo sanitario in relazione ai compiti svolti;

    il citato decreto legislativo 81 del 2008 definisce il dirigente quale «persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa»;

    appare problematico ricondurre ai coordinatori dei Gruppi Comunali «poteri gerarchici e funzionali» soprattutto in ragione della natura volontaria che connatura la partecipazione ai Gruppi Comunali di Protezione Civile;

    recentemente un volontario della protezione civile è purtroppo deceduto, in Friuli Venezia Giulia, mentre svolgeva una attività di servizio;

    a quanto è dato sapere, uno dei corsi di formazione frequentato dal volontario non sarebbe stato idoneo al tipo di intervento cui era impiegato, con la conseguenza che il suo Coordinatore della Protezione civile e il Sindaco del Comune, sono stati indagati per la morte dell'operatore;

    appare giusto prevedere che gli interventi della Protezione civile avvengano in piena sicurezza, prevedendo corsi adeguati e che abbiano la giusta valenza, ma senza coinvolgere Sindaci e Coordinatori, anche in considerazione della natura volontaria della prestazione che si svolge, spesso, in condizioni di emergenza, o comunque in situazioni precarie;

    premesso altresì che occorre garantire un'interpretazione univoca e chiara in merito alla disciplina in tema di sicurezza per quanto riguarda Sindaco, coordinatore e personale volontario di Protezione civile, escludendo l'applicabilità nei confronti di tali soggetti delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro non espressamente e puntualmente richiamate dal decreto direttoriale prima richiamato,

impegna il Governo

a intervenire, se necessario anche attraverso norma primaria, in tema di salute e sicurezza per i volontari e i coordinatori dei Gruppi di Protezione civile, garantendo regole certe riguardo la formazione e l'adeguata dotazione in rapporto allo specifico impiego, in termini sia di attrezzature e dispositivi di protezione individuale, che di formazione e addestramento per il loro utilizzo.
9/1474-A/12. De Monte, Serracchiani, Pizzimenti, Loperfido, Matteoni, Rubano, Rizzetto.