XIX LEGISLATURA
Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 220 di venerdì 29 dicembre 2023
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SERGIO COSTA
La seduta comincia alle 9.
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito la deputata segretaria a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
MARIA CAROLINA VARCHI, Segretaria, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
(È approvato).
Missioni.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 77, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).
Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,10).
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di 5 e 20 minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alle 9,30.
La seduta, sospesa alle 9,10, è ripresa alle 9,30.
Seguito della discussione del disegno di legge: S. 926. – “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026” (Approvato dal Senato) (A.C. 1627); Nota di variazioni al Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 (A.C. 1627/I).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 1627: “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026” e relativa Nota di variazioni (A.C. 1627/I).
Ricordo che, nella seduta di ieri, è stato da ultimo respinto l'emendamento 1.79 Simiani.
(Ripresa esame dell'articolo 1 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 1.80 Gnassi, sul quale i relatori e la rappresentante del Governo hanno espresso parere contrario.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gnassi. Ne ha facoltà.
ANDREA GNASSI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Con questo emendamento chiediamo di definire non con le parole, ma in un atto, come la legge di bilancio, le risorse necessarie, chiare e definitive per i danni dell'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna nel maggio di quest'anno.
L'Emilia-Romagna è una regione solida, che contribuisce in modo determinante alla ricchezza economica e sociale del Paese, ma è stata anche una regione colpita da un evento che ora nessuno può più negare, date le evidenze tecniche e scientifiche. Un evento senza precedenti nella storia, com'è stato chiarito, osservata con tempi di ritorno, in alcuni casi… scusi Presidente…
PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia.
ANDREA GNASSI (PD-IDP). …con tempi di ritorno, in alcuni casi, nell'ordine di 500, 1.000 anni. Ebbene, dapprima, sono state negate le cifre che individuavano i danni: 8,5 miliardi di danni. Il Governo ha, prima, contestato questa stima, poi l'ha confermata nella propria relazione inviata a Bruxelles per accedere al Fondo di solidarietà europeo. Quindi, la stima dei danni e l'elenco degli interventi necessari fatti si sono rilevati esatti e redatti con serietà. Ad oggi, sono state stanziate meno della metà delle risorse, i tempi si sono dilatati, dilatando i danni e i disagi: 700 milioni di credito di imposta per finanziare la ricostruzione privata, 639 milioni per la ricostruzione privata, 2,5 miliardi per la ricostruzione pubblica, con il decreto-legge n. 61 e il decreto-legge n. 88.
I tempi sono questi: dopo 7 mesi, a cittadini e imprese non è arrivato nulla, o quasi nulla, solo il contributo di immediata sistemazione, grazie, peraltro, agli interventi della regione. Dopo quasi 7 mesi, le uniche risorse arrivate sono quelle messe a disposizione dalla regione, oltre al contributo di autonoma sistemazione (CAS) per chi è fuori casa e il contributo di immediata sistemazione (CIS), per dare subito un anticipo di 3.000-5.000 euro.
I tempi si sono allungati, com'è noto, per due ragioni. Il Governo ha scelto di separare la gestione dell'emergenza da quella della ricostruzione. Si sono persi mesi tra la prima fase e la seconda, che erano, di fatto - com'è stato, poi, osservato -, legate. Il Governo non ha dato certezza di risorse, prima, per la ricostruzione pubblica, poi, per la ricostruzione privata. Solo con i 2,5 miliardi, il commissario Figliuolo ha potuto emanare le ordinanze per coprire le somme urgenze e, adesso, sta procedendo con quella per gli interventi urgenti. I tempi e le risorse hanno fatto cortocircuito sugli indennizzi ai privati. Avendo a oggi una copertura modesta, Figliuolo ha potuto emanare solo due ordinanze: la prima per le imprese, la seconda per le famiglie, con anticipi di massimo 40.000 euro per le imprese e 20.000 euro per le famiglie.
Quando sarà approvata la legge di bilancio, se le risorse non saranno sufficienti, non si potrà, invece, assicurare l'intero indennizzo attraverso il credito d'imposta. Non ci saranno risorse per i beni immobili. Qualcuno pensa davvero di non rimborsare i beni mobili distrutti, pressoché al 100 per cento, per decine di migliaia di famiglie e imprese? Stiamo parlando di arredi, cucine, elettrodomestici, mezzi per andare al lavoro, i motorini che sono stati aggiustati come si poteva per andare, il giorno dopo, al lavoro. Qualcuno pensa davvero di cavarsela con quella promessa sul 100 per cento di indennizzi che, ad oggi, appunto, è una promessa e si rivela, di fatto, una bugia? Il personale presso gli enti locali non è sufficiente.
Gli enti locali sono riusciti ad ottenere solo con la legge n. 136 la possibilità di reclutare 216 persone, ma non possono attivare concorsi, devono accedere solo alle graduatorie che, di fatto, sono bloccate.
Infine, lo scorso 23 novembre, la Presidente Meloni ha annunciato uno stanziamento da 1,2 miliardi di fondi del PNRR. Sono fondi aggiuntivi e sono ricompresi nelle cifre messe in campo? Se sono a rendicontazione, sono fondi immaginari, perché è impossibile utilizzarli. Se non sono a rendicontazione, vorremmo sapere quando vengono trasferite alle strutture commissariali e al commissario le risorse.
Con questo emendamento - e concludo - chiediamo al Governo che faccia il Governo anche per una regione abituata a lavorare, a non lamentarsi e a dare molto al Paese, una regione che crede nel Paese. Ci creda anche il Governo a questo Paese, dia una mano alla regione Emilia-Romagna, mantenga le promesse che ha preso di fronte ai cittadini emiliano-romagnoli (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.80 Gnassi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 1).
Passiamo all'emendamento 1.81 Vaccari.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Vaccari. Ne ha facoltà.
STEFANO VACCARI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghe e colleghi, oggi, Il Sole 24 Ore ci racconta molto bene come i cambiamenti climatici stiano ridisegnando la geografia…
PRESIDENTE. Colleghi, per favore, ascoltiamo il collega Vaccari. Prego.
STEFANO VACCARI (PD-IDP). …mondiale della produzione agricola e come l'aumento di ogni grado della temperatura faccia perdere, ogni volta, il 9 per cento del valore dei terreni.
Noi ci saremmo aspettati che in questa manovra ci fosse qualcosa che provasse a stare dentro questo stravolgimento che anche l'agricoltura sta vivendo, oltre agli altri settori produttivi, ma nulla di tutto ciò abbiamo letto all'interno della manovra di Governo. Infatti, il Governo non è stato in grado di produrre un disegno organico di misure in grado di collocare l'agricoltura tra le priorità della propria azione, per rinnovare e sostenere uno dei settori strategici dell'economia italiana. La dotazione del Fondo di solidarietà nazionale è largamente insufficiente; gli stanziamenti previsti non potranno garantire adeguati sostegni a fronte delle diverse calamità naturali e patologiche che si susseguono in modo sistematico; risultano ampiamente insufficienti gli stanziamenti per il Fondo emergenze, così come per il Fondo per la sovranità alimentare; resta insoddisfatta la richiesta di maggiori aiuti per far fronte ai costi energetici, salvo, poi, vedere che il Governo prova a recuperare e a metterci una pezza nel Milleproroghe, recuperando una nostra proposta di emendamento.
Con questo nostro emendamento, abbiamo voluto stigmatizzare questa assenza di visione su un tema diventato decisivo nel quadro dei cambiamenti climatici: quello delle assicurazioni in agricoltura. Fino allo scorso anno, la media delle aziende agricole italiane che stipulavano polizze contro gli eventi atmosferici era l'11 per cento, per un valore delle produzioni assicurate del 23 per cento, con un forte squilibrio a favore del Nord del Paese.
Il tema delle assicurazioni, quindi, è diventato decisivo perché, con un decreto del 21 novembre, il Governo di fatto ha dimezzato le risorse a disposizione, che diventano quindi insufficienti a garantire la gestione del rischio che faticosamente cercava di allargare invece la platea per rendere il sistema più sostenibile soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati dal moltiplicarsi degli eventi meteorologici avversi. Questo decreto porterà le aziende agricole a non assicurarsi più perché semplicemente non potranno più permettersi di sostenerne i costi e quest'anno, se non ci fosse stato questo strumento che il Governo ha dimezzato, ovviamente la situazione sarebbe stata ancora peggiore. Quindi, per questa ragione, abbiamo ritenuto fondamentale sottolineare questo tema perché, solo così, in modo concreto, migliaia di imprese agricole potevano essere aiutate, mentre invece saranno da questo Governo penalizzate con buona pace della propaganda sul made in Italy e sull'agroalimentare italiano (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.81 Vaccari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 2).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.82 Gadda, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 3).
Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.83 Richetti. Ha chiesto di parlare l'onorevole Richetti. Ne ha facoltà.
MATTEO RICHETTI (AZ-PER-RE). Grazie Presidente. Colleghi, vi chiedo solo un attimo di attenzione perché, quando abbiamo in Capigruppo deciso con un accordo politico, come opposizione, di impegnarci a non inondare di migliaia di emendamenti questa discussione e, come maggioranza, di non porre la fiducia e di far svolgere un dibattito parlamentare - lei, Presidente, era presente a quella Capigruppo -, l'opposizione è stata anche criticata perché forse dà meno visibilità non occupare i banchi del Parlamento, non presentare migliaia di ordini del giorno e fare delle sedute notturne, non dare luogo a sceneggiate che fanno guadagnare l'homepage di qualche sito, rispetto alla richiesta a questa maggioranza di stare dentro il dibattito d'Aula. Presidente…
PRESIDENTE. Colleghi, per favore!
MATTEO RICHETTI (AZ-PER-RE). Io prendo atto che, ai banchi del Governo - con tutto il rispetto per i Sottosegretari -, sono due giorni che non si vede un Ministro (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista, MoVimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra) e ieri l'unico Ministro che è venuto è stato il Ministro Tajani, che aveva capito male le comunicazioni di Palazzo Chigi perché festeggiava il superbonus, mentre usciva il comunicato che non c'era più il superbonus, ma fa lo stesso. Ho chiesto di intervenire su questo emendamento, Presidente, la cui paternità non è mia, ma di un ex consigliere regionale, mio collega, un bravo collega consigliere regionale della Lega Nord, che si chiama Manes Bernardini e che, dall'inizio della legislatura, sta facendo una battaglia con i vostri sindaci e con i vostri amministratori affinché ai piccoli comuni montani e delle aree interne, quelli sotto i 3.000 abitanti, venga lasciato metà del gettito IMU. Sono quei comuni che molto spesso il centrosinistra, ma molto spesso anche il centrodestra, amministra, i cui amministratori chiedono di lasciare loro parte di quel gettito perché, con le seconde case, alle quali devono garantire la spalata neve, la raccolta rifiuti e i servizi non ce la fanno più. Allora, abbiamo scelto la via del dibattito parlamentare, così rimane, nero su bianco, il vostro pensiero in merito con una votazione perché, a fare i convegni sullo spopolamento della montagna, sulla centralità dei piccoli comuni, sul federalismo fiscale e sull'autonomia siamo capaci tutti perché non costa nulla, ma adesso è ora di esprimerci su un emendamento che mira a lasciare ai comuni le risorse per garantire i servizi minimi (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe e di deputati Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole De Maria. Ne ha facoltà.
ANDREA DE MARIA (PD-IDP). Grazie Presidente. A titolo personale…
PRESIDENTE. No, non interviene a titolo personale, ma per il suo gruppo.
ANDREA DE MARIA (PD-IDP). Va bene, ma parlo comunque per un minuto. Ho presentato un emendamento analogo a questo nella fase di dibattito in Commissione e quindi voglio dire che mi ritrovo nella proposta del collega Richetti - ripeto: anch'io ho presentato un testo con le stesse caratteristiche - e credo che si tratti di una battaglia e di un impegno giusto. Non ci riusciremo nella legge di bilancio, ma credo che questo sia appunto un obiettivo su cui dobbiamo proseguire a lavorare e credo che dovremmo trovare un provvedimento utile per inserire questo impegno, in cui tutto il Parlamento si possa riconoscere e che è a sostegno di amministrazioni che davvero ne hanno bisogno, che governano territori con forti criticità e subiscono, anche nei fatti, un'ingiustizia rispetto alla distribuzione delle risorse finanziarie. Si tratta quindi davvero di un impegno che, se non in questa occasione, comunque presto dovremmo poter assumere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Hanno chiesto di sottoscrivere questo emendamento anche gli onorevoli Fornaro, Pastorino e Ascani. Altri? Chiedo agli uffici di prendere cortesemente nota di tutti quelli che hanno alzato la mano per sottoscrivere.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.83 Richetti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 4).
Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.84 Manzi. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la Presidente Ascani. Ne ha facoltà.
ANNA ASCANI (PD-IDP). Grazie Presidente. Colleghi, ho sentito gli auguri di Natale della Presidente del Consiglio, che ci invitavano a riscoprire “l'orgoglio”: questa non è una delle parole che preferisco, ma credo che l'invito possa essere oggi rivolto ai colleghi della maggioranza, nel riscoprire l'orgoglio del ruolo che qui svolgiamo. Non hanno potuto presentare emendamenti, né al Senato né alla Camera, e un bel moto d'orgoglio, che sono certa la Presidente del Consiglio apprezzerebbe, sarebbe approvare in extremis almeno questo emendamento. Perché proprio questo?
Perché qui dentro ci sono alcune delle cose che questa maggioranza predica dall'inizio del suo mandato al Governo, in particolare il sostegno alle famiglie e il sostegno agli enti locali, perché noi qui chiediamo di dare fondi a quei comuni che, sulle proprie spalle, portano il peso di sostenere i servizi dedicati ai bambini, lo 0-6, i nidi, gli asili, cioè scriviamo esattamente quello che questo Governo aveva detto di voler fare e puntualmente però non ha fatto. Noi lo facciamo soprattutto per i bambini, perché tutte le statistiche ci dicono che i bambini che frequentano i nidi e le scuole dell'infanzia poi nella vita hanno più opportunità, hanno successo, hanno migliori risultati.
E sapete dove sono quei bambini che invece i nidi non li frequentano? Nelle aree più povere del Paese. Cioè, noi oggi abbiamo una struttura-Paese che, invece di aiutare a ridurre le diseguaglianze, le incentiva. Allora oggi noi chiediamo a questa maggioranza di fare un salto di qualità, di fare esattamente quello che hanno sempre promesso: sostenere le famiglie, sostenere i bambini, dare una mano agli enti locali. Colleghi, non lo so se la maternità sia cool o meno, come ho sentito dire ieri da una senatrice di questa maggioranza. So, però, che scaricare sulle spalle dei giovani il peso di dover combattere l'inverno demografico, senza fare nulla per sostenere quelle famiglie, non è da Paese civile (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Noi, oggi, chiediamo a questa maggioranza di dimostrarci se le loro promesse erano solo parole vuote o se c'è qualcosa di vero in quello che hanno detto, in questi mesi, agli italiani (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. L'onorevole Grippo sottoscrive, a nome dell'intero gruppo di Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.84 Manzi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 5).
Passiamo all'emendamento 1.85 Bonafe'.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Bonafe'. Ne ha facoltà.
SIMONA BONAFE' (PD-IDP). Grazie, Presidente. Nonostante le tante belle parole sul ruolo e sulla centralità dei comuni e dei territori, dobbiamo, ahimè, prendere atto che questo non è un Governo amico dei comuni, amico degli enti locali. I sindaci affrontano situazioni sempre più complicate per la domanda crescente di servizi e l'aumento dei bisogni e delle emergenze, eppure in questa manovra, dopo 7 anni, sono stati previsti tagli lineari alle risorse dei comuni. Più di 200 milioni di euro l'anno che i primi cittadini di destra, di sinistra, di centro, di qualunque colore politico, hanno definito non sostenibili.
Del resto, con l'inflazione crescente, invece di prevedere risorse aggiuntive per evitare che i comuni vadano in dissesto o, al massimo, mantenere gli stessi trasferimenti, il Governo decide di tagliare. Tagli che, purtroppo, si aggiungono ad altre scelte che questo Governo ha fatto, in questi anni: l'azzeramento del Fondo di sostegno per gli affitti, la riduzione del Fondo per la disabilità, tutti tagli che hanno messo in difficoltà le fasce più deboli della popolazione. E i comuni sono lasciati soli, e addirittura si scarica sugli enti locali la gestione degli effetti delle scelte nefaste di questo Governo, come dopo la cancellazione del reddito di cittadinanza, quando i percettori di reddito sono stati informati, via sms, di rivolgersi ai servizi sociali, senza peraltro prevedere risorse aggiuntive; o come quando, di fronte all'aumento degli sbarchi di migranti sulle nostre coste, di cui voi siete responsabili, nell'ultimo decreto si è previsto solo di rifondere ai comuni il costo dello smaltimento dei rifiuti, senza risorse, invece, per l'integrazione dei richiedenti asilo. In questa situazione, nuovi tagli lineari significano prima di tutto servizi essenziali a rischio per i cittadini, come mense, nidi, trasporto scolastico, trasporto per i disabili, assistenza anziani. In questo modo, si colpiscono soprattutto i comuni più virtuosi, quelli che offrono più servizi. Se si tagliano le risorse, le strade sono due, lo sanno bene anche gli ex sindaci che stanno in quest'Aula: o si aumentano le tariffe o si riducono i servizi, con tutto quello che ne consegue in termini di qualità della vita dei cittadini e delle comunità, in un contesto in cui, peraltro, questo Governo sta tagliando su sanità, su istruzione, su trasporto e su tante altre politiche che poi impattano sugli enti locali.
Con questo emendamento noi chiediamo di sopprimere gli articoli che prevedono questi tagli, e siccome sappiamo che la maggioranza non lo voterà, perché difende gli enti locali solo a parole, vi chiediamo almeno un sussulto di dignità per difendere il lavoro dei sindaci, anche vostri, e delle comunità locali (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.85 Bonafe', con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 6).
Avverto che il gruppo Partito Democratico ha esaurito anche i tempi aggiuntivi concessi dalla Presidenza. La Presidenza consentirà a ciascun deputato appartenente a tale gruppo, ove richiesto, lo svolgimento di un breve intervento di un minuto per dichiarare il proprio voto sull'articolo o sull'ordine del giorno in discussione, da imputare ai tempi previsti dal contingentamento per gli interventi a titolo personale.
In relazione agli ordini del giorno, resta fermo il limite regolamentare di massimo due interventi per ciascun deputato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 7).
(Esame dell'articolo 2 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 8).
(Esame dell'articolo 3 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 9).
(Esame dell'articolo 4 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 10).
(Esame dell'articolo 5 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 5 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 5.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 11).
(Esame dell'articolo 6 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 12).
(Esame dell'articolo 7 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 13).
(Esame dell'articolo 8 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 14).
(Esame dell'articolo 9 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 15).
(Esame dell'articolo 10 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 16).
(Esame dell'articolo 11 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 17).
(Esame dell'articolo 12 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 18).
(Esame dell'articolo 13 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 19).
(Esame dell'articolo 14 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 20).
(Esame dell'articolo 15 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 21).
(Esame dell'articolo 16 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 22).
(Esame dell'articolo 17 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 23).
(Esame dell'articolo 18 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 18.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 24).
(Esame dell'articolo 19 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 25).
(Esame dell'articolo 20 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 20 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 20.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 26).
(Esame dell'articolo 21 - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 21 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 21.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 27).
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Marco Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI (AVS). Grazie, Presidente. Le immagini dei banchi vuoti del Governo con i fascicoli di ieri mattina lasciati lì hanno fatto il giro, ahimè, del Paese. Ovviamente ringraziamo tutti i Sottosegretari. Oggi l'immagine è molto cambiata, almeno quella della prima fila. Vediamo, però, gli stessi fascicoli vuoti sui banchi del Governo, in particolare dei Ministri che oggi sono assenti. Ovviamente auguriamo pronta guarigione alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, però ci sono due Vicepresidenti, c'è il Ministro Giorgetti, c'è il Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Quindi, la invitiamo, Presidente, in questa fase finale dell'esame delle legge di bilancio, a chiedere agli autorevoli esponenti del Consiglio dei Ministri di non lasciare quella fila vuota perché è una brutta immagine per le istituzioni e per la Camera dei deputati (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ovviamente, il Governo è rappresentato dai Sottosegretari. Poi, per quanto riguarda i Ministri rappresenteremo quanto richiesto. Ha chiesto di intervenire l'onorevole Fornaro, immagino sullo stesso argomento.
FEDERICO FORNARO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Qui non si tratta, credo, di fare polemiche o di perdere tempo. Però, c'è un problema di rispetto istituzionale. Credo che almeno il Ministro per i Rapporti con il Parlamento potrebbe fare la sua apparizione in Aula e credo e spero che, nel corso della giornata, ci sia una presenza di Ministri. È una questione che non riguarda, credo, i rapporti tra maggioranza e opposizione ma riguarda, più in generale, un corretto rapporto anche tra potere esecutivo e potere legislativo, è una questione di rispetto istituzionale. Stiamo discutendo e voteremo il più importante documento di politica economica che riguarda la vita della Nazione e l'assenza plastica di tutti i Ministri certamente non è una bella fotografia per questa istituzione e per il Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire l'onorevole Santillo, sempre sull'ordine dei lavori, immagino sullo stesso argomento, prego.
AGOSTINO SANTILLO (M5S). Grazie, Presidente. Già ieri il Governo non era presente e ci siamo dati la risposta che poteva essere per il fatto che c'era un Consiglio dei Ministri. Oggi il grande assente è, soprattutto, il Ministro Giorgetti, ahimè. Noi più volte l'abbiamo chiamato in quest'Aula, anche in passato e, veramente. sembra restìo. Abbiamo l'occasione di ripetere sempre “a chi figli e a chi figliastri” perché, quando la legge di bilancio è stata trattata al Senato, il Ministro c'era. Qui è veramente sconcertante l'immagine pessima che stiamo dando al Paese, una mancanza di rispetto del luogo principale della democrazia. Per cortesia, si faccia portavoce, anche attraverso il Presidente Fontana, affinché il Ministro Giorgetti corra qui, perché stiamo discutendo di un suo provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Santillo. Sicuramente rappresenterò quanto al Presidente Fontana.
Si riprende la discussione.
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 1627 )
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A).
Se nessuno chiede di intervenire per illustrare gli ordini del giorno, invito la rappresentante del Governo a esprimere il parere sugli ordini del giorno presentati.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/1 Saccani Jotti il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, a proseguire nel rafforzamento dei programmi di ricerca volti a preservare la salute del personale militare, valutando le potenzialità offerte dal progetto di ricerca Healthy Soldiers, finalizzando l'attività di sperimentazione già in corso, e avviare le discendenti attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione delle pre-serie da integrare nell'ambito dei previsti layer tecnologici del programma Soldato sicuro”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/2 Manes il parere è favorevole, con espunzione della seconda premessa e con la seguente riformulazione dell'impegno: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
L'ordine del giorno n. 9/1627/3 Pastorino è accolto come raccomandazione con espunzione delle premesse 3, 5 e 7.
L'ordine del giorno n. 9/1627/4 Serracchiani è accolto come raccomandazione con riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/5 Zoffili e n. 9/1627/6 Giglio Vigna, parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/7 D'Alfonso parere favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di adottare (...)”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/8 Manzi il parere è contrario alle premesse, mentre sono accolti come raccomandazione gli impegni.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/9 Orfini e n. 9/1627/10 Berruto parere contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/11 Zingaretti parere favorevole con espunzione delle premesse e riformulazione dell'impegno: “a valutare l'opportunità di adottare ulteriori misure a sostegno degli studenti fuori sede”.
PRESIDENTE. Colleghi, proprio vicino ai banchi del Governo non riusciamo a concentrarci, per cortesia.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Sugli ordini del giorno n. 9/1627/12 Vaccari e n. 9/1627/13 Andrea Rossi parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/14 Marino parere favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di promuovere un confronto con le istituzioni europee, finalizzato a verificare la possibilità di misure straordinarie a favore del comparto della pesca e dell'acquacoltura come moratoria straordinaria su linee di credito in conto corrente e rinvio delle scadenze dei prestiti a breve”. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/15, Forattini parere favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità, nel rispetto dei saldi di finanza pubblica, di sostenere i comparti agricoli e zootecnici in difficoltà reddituale per effetto dell'aumento dei costi di produzione, del calo dei prezzi all'origine e di crisi di mercato dovute alla crescita dell'inflazione attraverso l'incremento del Fondo per la sovranità alimentare per l'anno 2024”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/16 parere favorevole con riformulazione della penultima premessa e dell'impegno come segue. Riguardo alla penultima premessa: “preso atto con soddisfazione che l'articolo 1, comma 342 del disegno di legge di bilancio 2024 rafforza l'operazione “strade sicure” prorogandola per tutto il 2024, aumenta a 6.000 unità il contingente di personale delle Forze armate impiegato, limitatamente ai servizi di vigilanza di siti e obiettivi sensibili, al fine di sostenere e garantire la prosecuzione del concorso delle Forze armate e al controllo del territorio”. La riformulazione dell'impegno è come segue: “a valutare l'opportunità di proseguire nel potenziamento del servizio “strade sicure” per migliorare la qualità della sicurezza dei cittadini e il contrasto al degrado e all'illegalità, valutando inoltre l'opportunità di incrementare il contingente dedicato alla città di Pisa”.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/17 Steger e n. 9/1627/18 Panizzut parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/19 Barbagallo parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/20, Comaroli parere favorevole con riformulazione: “nel rispetto dei principi che presidiano il riparto delle funzioni, ai sensi dell'articolo 118 della Costituzione e previo coinvolgimento dell'ANCI, a valutare l'opportunità di: dare avvio alla fase di sperimentazione illustrata in premessa e di adottare la normativa di riorganizzativa e ordinamentale necessaria per attuare l'impegno, trasferire il carico finanziario derivante dall'affidamento dei minori in comunità di tipo familiare in istituti di assistenza in capo al Ministero della giustizia, in particolare a seguito del completamento della riorganizzazione del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/21 Di Sanzo parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/22, Formentini parere favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di avviare con l'Isola di Taiwan iniziative senza che ciò comporti maggiori oneri per il bilancio statale italiano, volte ad agevolare scambi di studenti sul modello dei programmi vacanze lavorative”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/23 Porta parere favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di prevedere nei prossimi provvedimenti recanti disposizioni in materia finanziaria un meccanismo di finanziamento automatico delle risorse destinate al riadeguamento retributivo, di cui all'articolo 157 del DPR n. 18 del 1967, al fine di ottimizzare i meccanismi di valorizzazione del capitale umano in servizio presso la rete estera del MAECI”.
L'ordine del giorno n. 9/1627/24, Care' è accolto come raccomandazione espungendo le ultime due premesse.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/25 Quartapelle parere favorevole con riformulazione: “ad adoperarsi al fine di prevedere, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, l'integrazione finanziaria necessaria a garantire il normale e corretto rifinanziamento del Piano di azione nazionale per l'attuazione della risoluzione ONU 1325 “Donne, pace e sicurezza””.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/26, Candiani parere favorevole con riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”. Sopprimere le parole “almeno triennale”, alla lettera b) del quarto impegno e inserire nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia dopo la parola “effettuati” al quinto impegno.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/27 Zan parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/28 Di Biase parere favorevole con l'espunzione delle premesse e riformulazione dell'impegno: “a valutare la possibilità di riconoscere, nell'ambito delle sue proprie prerogative e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, al personale medico specialistico, al personale sanitario che fornisce un servizio psichiatrico di diagnosi e cura, che svolge compiti di prevenzione, cura e riabilitazione a favore di soggetti affetti da problematiche psichiatriche in esecuzione penale attraverso i competenti dipartimenti e servizi di salute mentale delle proprie aziende sanitarie presso gli istituti penitenziari per adulti e nelle strutture minorili presso le residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (REMS), di cui alla legge n. 81 del 2014 e presso gli uffici di esecuzione penale esterna, un ulteriore trattamento accessorio della retribuzione a titolo di indennità, correlato e proporzionato alle particolari condizioni di lavoro, nonché ad adottare le necessarie misure, sia finanziarie sia organizzative, necessarie al fine di realizzare nuove residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (REMS), di cui al decreto legge 31 marzo 2014 n. 52, convertito con modificazioni nella legge 30 maggio 2014, n. 81”.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Fornaro. Ne ha facoltà.
FEDERICO FORNARO (PD-IDP). Grazie, signor Presidente, per il suo tramite, mi rivolgo alla Sottosegretaria. Quando ci sono parti che rimangono totalmente uguali è anche nell'interesse di tutti - e anche suo - non rileggerle. In caso contrario, non si capisce più quello che cambia è quello che non cambia.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Fornaro. Ovviamente, per la Presidenza il suo è un discorso corretto. Sarebbe più snella come procedura, certo l'hanno scritta così.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Ci sono delle modifiche, magari di minore impatto ma che hanno un senso.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/29 Malavasi, n. 9/1627/30 Stumpo e n. 9/1627/31 Girelli parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/32 Centemero parere favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di prevedere anche per l'anno 2024, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, con le risorse disponibili la misura di cui in premessa”.
L'ordine del giorno n. 9/1627/33 Soumahoro è accolto come raccomandazione espungendo le premesse nn. 3-4-5-6.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/34 Sasso parere favorevole con riformulazione “a valutare la possibilità di (…)”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/35 Latini parere favorevole con riformulazione del primo e del terzo impegno: “a valutare la possibilità di (...)”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/36 Fornaro parere favorevole con l'espunzione delle prime quattro premesse e riformulazione dell'impegno: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
L'ordine del giorno n. 9/1627/37 Curti è accolto come raccomandazione con l'espunzione delle ultime due premesse.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/38 Furfaro e n. 9/1627/39 Fossi parere contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/40 Rizzetto il parere è favorevole con la riformulazione: “a prevedere misure volte a rendere compatibile la disciplina delle associazioni d'arma con la normativa sul Terzo settore”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/41 Ruffino il parere è favorevole con la riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/42 Rosato il parere è favorevole con la riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/43 Pastorella il parere è favorevole con la riformulazione: “a valutare l'opportunità di potenziare, a partire dall'anno accademico 2024-2025, la dotazione del FIS per le borse di studio, prevedendo, ad esempio, l'incremento degli importi a favore di particolari categorie di studenti quali quelli fuori sede, coloro con un ISEE inferiore a 8.000 euro e gli under-25 con responsabilità genitoriali, prevedendo al contempo che le stesse borse vengano erogate mensilmente”.
Il parere è contrario sull'ordine del giorno n. 9/1627/44 Grippo.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/45 D'Alessio il parere è favorevole con espunzione dell'ultima premessa e con la seguente riformulazione dell'impegno: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica e all'eventuale incremento”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/46 Carfagna il parere è favorevole con la seguente riformulazione degli impegni: “a valutare l'opportunità di”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/47 Bonetti il parere è contrario sulle premesse e favorevole sull'impegno, con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/48 Benzoni il parere è favorevole con la riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, a valutare l'opportunità di potenziare i meccanismi di incentivazione fiscale per l'acquisto di beni strumentali necessari alla duplice transizione in prosecuzione del piano 4.0”
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/49 Castiglione il parere è favorevole con espunzione delle premesse e con la seguente riformulazione dell'impegno: “a valutare la possibilità di individuare”.
Il parere è contrario sull'ordine del giorno n. 9/1627/50 Zaratti.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/51 Pierro il parere è favorevole con la riformulazione: “a valutare l'opportunità, nei limiti della finanza pubblica, di reperire le risorse aggiuntive necessarie ad aumentare il contributo pubblico per le polizze assicurative sottoscritte dagli agricoltori”.
Il parere è favorevole sugli ordini del giorno n. 9/1627/52 Andreuzza e n. 9/1627/53 Davide Bergamini.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/54 De Maria il parere è favorevole con espunzione dell'ultima premessa e con la seguente riformulazione dell'impegno: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/55 Toni Ricciardi il parere è favorevole con espunzione delle ultime due premesse e con la riformulazione dell'impegno: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/56 Merola il parere è favorevole con la espunzione delle premesse 5 e 6 e con la seguente riformulazione dell'impegno: “al fine di fronteggiare la crisi abitativa, valutare l'opportunità di”.
Il parere è contrario sugli ordini del giorno n. 9/1627/57 Scarpa, n. 9/1627/58 Bonafe', n. 9/1627/59 Della Vedova, n. 9/1627/60 Simiani, n. 9/1627/61 Speranza e n. 9/1627/62 Boldrini.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/63 Lai il parere è favorevole con la riformulazione: “a valutare l'opportunità di avviare la progettazione della linea ferroviaria Cagliari-Sassari-Olbia”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/64 Provenzano il parere è favorevole con l'espunzione della seconda e penultima premessa e con la seguente riformulazione dell'impegno: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
L'ordine del giorno n. 9/1627/65 Morassut è accolto come raccomandazione, con l'espunzione delle due premesse.
PRESIDENTE. Quindi, raccomandazione con riformulazione.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. L'ordine del giorno n. 9/1627/66 Ascani è accolto come raccomandazione, con l'espunzione dell'ultima premessa.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/67 Schifone il parere è favorevole con la riformulazione: “a valutare l'opportunità di incrementare, nel rispetto dei vincoli di bilancio, le risorse del Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68, al fine di garantire, in aggiunta alle misure già predisposte dal MUR per favorire la partecipazione femminile ai corsi STEM, la concessione di borse di studio agli studenti meritevoli che decidono di iscriversi ai corsi di laurea in materie STEM, tenendo inoltre in considerazione anche le necessità delle famiglie a basso reddito”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/68 Peluffo il parere è contrario sulle premesse ed è favorevole sull'impegno, con la seguente riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Il parere sull'ordine del giorno n. 9/1627/69 Orlando è contrario.
L'ordine del giorno n. 9/1627/70 De Micheli è accolto come raccomandazione e con il parere contrario sulle premesse.
PRESIDENTE. Quindi, con riformulazione.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Il parere sull'ordine del giorno n. 9/1627/71 Montemagni è favorevole con la riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, a valutare l'adozione di ogni iniziativa utile al finanziamento dei lavori per la realizzazione del collegamento diretto tra la frazione di Famocchia e quella di Sant'Anna di Stazzema”.
Il parere sull'ordine del giorno n. 9/1627/72 Zinzi è favorevole con la riformulazione: “a valutare la possibilità di adottare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, le opportune iniziative per il finanziamento da parte dell'ANAS di un progetto di fattibilità tecnica ed economica per la risoluzione dei problemi di viabilità dell'asse stradale SS 700 Maddaloni-Santa Maria Capua Vetere”.
Il parere sull'ordine del giorno n. 9/1627/73 Cavandoli è favorevole con l'espunzione dell'ultima premessa e la seguente riformulazione dell'impegno: “a monitorare lo svolgimento delle attività amministrative per la realizzazione, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di tutte le fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione dei necessari interventi, mantenendo la priorità per la realizzazione dell'invaso a scopi multipli della Val d'Enza, in modo da soddisfare le esigenze irrigue, potabili e industriali senza deficit, ottimizzando e massimizzando i volumi da invasare”.
Il parere sugli ordini del giorno n. 9/1627/74 Tenerini e n. 9/1627/75 Nevi è favorevole.
PRESIDENTE. Preciso che l'ordine del giorno n. 9/1627/75 Nevi è identico all'ordine del giorno n. 9/1627/196 Trancassini.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Il parere sugli ordini del giorno n. 9/1627/76 Deborah Bergamini e n. 9/1627/77 Tassinari è favorevole.
Il parere sull'ordine del giorno n. 9/1627/78 Benigni è favorevole con la riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Il parere sugli ordini del giorno n. 9/1627/79 De Palma e n. 9/1627/80 Battilocchio è favorevole.
Il parere sull'ordine del giorno n. 9/1627/81 Patriarca è favorevole con la riformulazione di ogni impegno: “a valutare l'opportunità di”.
Il parere sugli ordini del giorno n. 9/1627/82 Paolo Emilio Russo e n. 9/1627/83 Sala e n. 9/1627/84 Pittalis è favorevole.
Il parere sull'ordine del giorno n. 9/1627/85 Mule' è favorevole con la riformulazione: “a valutare l'opportunità di”.
Il parere sull'ordine del giorno n. 9/1627/86 Pella è favorevole con la riformulazione di ogni impegno: “a valutare l'opportunità di”.
Il parere sugli ordini del giorno n. 9/1627/87 Dalla Chiesa, n. 9/1627/88 Cattaneo e n. 9/1627/89 Cappellacci è favorevole.
Il parere sugli ordini del giorno n. 9/1627/90 Bonelli e n. 9/1627/91 Borrelli è contrario.
Il parere sull'ordine del giorno n. 9/1627/92 Dori è contrario sulle premesse ed è favorevole sull'impegno con la seguente riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, a incrementare ulteriormente le risorse a favore della difesa del territorio, della prevenzione e della mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici, per la riduzione del consumo del suolo e per la riqualificazione del suolo degradato e proseguire nell'azione volta a garantire le risorse per gli interventi sul dissesto idrogeologico. In tale quadro, valutare la possibilità di garantire, fermi restando i vincoli di finanza pubblica, il supporto tecnico ed economico agli enti locali per effettuare studi idrogeologici ai fini dei piani di governo del territorio per gli aggiornamenti dei piani di Protezione civile, incentivando le forme associate e le aree omogenee”.
Il parere sugli ordini del giorno n. 9/1627/93 Fratoianni, n. 9/1627/94 Ghirra e n. 9/1627/95 Grimaldi è contrario.
L'ordine del giorno n. 9/1627/96 Piccolotti è accolto come raccomandazione per l'impegno, mentre il parere è contrario sulle premesse nn. 1, 3 e 4, nonché sull'ultima.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/97 Zanella il parere è favorevole con espunzione dell'ultima premessa e con la seguente riformulazione degli impegni: “a valutare la possibilità di rifinanziare il Fondo per il recupero della fauna selvatica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/98 Mari il parere è favorevole con riformulazione. Espunzione delle prime due premesse, contrario sul quarto impegno e favorevole, con riformulazione, sugli altri impegni, premettendo a ciascun impegno le parole: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/99 Pretto il parere è favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità, nel rispetto dei vincoli di equilibrio di bilancio, di individuare, laddove ne ricorrano le condizioni, adeguate risorse per la realizzazione degli interventi necessari alla elettrificazione della linea ferroviaria Vicenza-Schio”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/100 Iacono il parere è favorevole con riformulazione “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/101 Guerra il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/102 Sarracino il parere è contrario sulle premesse, mentre l'impegno viene accolto come raccomandazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/103 Scotto il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/104 Laus il parere è favorevole con riformulazione nel senso dell'espunzione della prima e della quarta delle premesse e con riformulazione degli impegni, sopprimendo le parole “con la massima sollecitudine” e premettendo le parole “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/105 Gebhard il parere è contrario al primo impegno e favorevole al secondo e quarto impegno. Quindi, il parere è favorevole con riformulazione al terzo impegno: “a valutare, compatibilmente con i saldi di finanza pubblica, di elaborare una visione e una strategia sul territorio concentrandosi sugli usi del suolo dei territori montani attraverso iniziative, in particolare, per il mantenimento e lo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali e la gestione innovativa del patrimonio forestale”. Infine, il parere è favorevole con riformulazione del quinto impegno: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/106 Mauri il parere è favorevole con espunzione della seconda premessa e con riformulazione dell'impegno: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/107 Lacarra il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/108 Ubaldo Pagano il parere è favorevole con riformulazione “a valutare l'opportunità di prorogare”.
L'ordine del giorno n. 9/1627/109 Stefanazzi è accolto come raccomandazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/110 Ciani il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/111 Bakkali il parere è favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di (…)”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/112 Ghio il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/113 Amendola il parere è contrario alle premesse e quindi è favorevole con riformulazione. Pertanto, il parere è contrario alle premesse e favorevole con riformulazione dell'impegno: “per quanto di competenza ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere legislativo, volte a dare attuazione alle indicazioni in tema di equa retribuzione”.
L'ordine del giorno n. 9/1627/114 Gianassi è accolto come raccomandazione con espunzione delle ultime tre premesse.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/115 Cangiano il parere è favorevole con riformulazione del primo e del terzo impegno. Quindi, al punto uno è: “adoperarsi affinché, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, l'erogazione delle risorse (…)” e prosegue; al punto tre “una volta realizzati gli interventi di cui ai punti precedenti, valutare la possibilità di attuare quanto previsto dall'articolo 15, comma 3, lettera c) di cui al decreto-legge n. 112 del 2008”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/116 Giaccone il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/117 Mancini il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/118 Pellicini il parere è favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità, nell'ambito delle funzioni di indirizzo e programmazione delle infrastrutture di interesse nazionale, quali sono le strade statali, nei limiti delle risorse già a disposizione di ANAS o con successivi finanziamenti, compatibilmente con i vincoli di equilibrio di bilancio, di promuovere la riqualificazione complessiva delle strada statale n. 629 del lago di Monate, attraverso la progettazione e realizzazione delle opere indicate in premessa”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/119 Ciocchetti il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/120 Ciancitto il parere è favorevole con riformulazione del secondo impegno “a valutare la possibilità di garantire la piena attuazione (…)” e prosegue.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/121 Amich il parere è favorevole con riformulazione, espungendo le ultime tre premesse e con riformulazione dell'impegno. Al punto uno: “proseguire con le iniziative anche di carattere normativo al fine di semplificare ulteriormente il quadro legislativo relativo alle rinnovabili e le procedure autorizzative in coerenza con gli obiettivi programmatici del Governo e la tutela costituzionale del paesaggio”. Al punto due: “a garantire, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, una fiscalità che consenta lo sviluppo degli impianti a fonti rinnovabili”. Al punto tre: “a prevedere, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, adeguate tariffe incentivanti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili”.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/122 Malagola, n. 9/1627/123 Caramanna, n. 9/1627/124 Giorgianni e n. 9/1627/125 Di Maggio il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/126 Madia il parere è favorevole con riformulazione. In particolare, il parere è contrario alle premesse, mentre l'impegno riformulato è “a valutare l'opportunità di individuare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica (…)”.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/127 De Luca e n. 9/1627/128 Gnassi il parere è contrario.
Gli ordini del giorno n. 9/1627/129 Loperfido e n. 9/1627/130 Cannata sono accolti come raccomandazione.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/131 Rotondi, n. 9/1627/132 Congedo, n. 9/1627/133 Rotelli, n. 9/1627/134 Filini, n. 9/1627/135 Michelotti, n. 9/1627/136 Cerreto e n. 9/1627/137 Mattia il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/138 Torto il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/139 Caso il parere è favorevole con riformulazione. In particolare, il parere è contrario a tutte le premesse, tranne la prima, con la riformulazione dell'impegno: “a valutare il reperimento di ulteriori risorse, anche in aggiunta a quelle già recentemente stanziate dal MUR, al fine di incrementare il Fondo di finanziamento ordinario delle università, il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio, nonché il Fondo affitti studenti universitari, al fine di fronteggiare la situazione abitativa degli studenti universitari”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/140 Orrico il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/141 Bruno il parere è favorevole con la seguente riformulazione dell'impegno: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare iniziative, tenuto conto della necessità di una programmazione complessiva e generale degli interventi del Ministero della Giustizia in materia penitenziaria, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica volti a garantire, attraverso le strutturali forme di finanziamento, la promozione e il sostegno delle attività teatrali negli istituti penitenziari, finalizzate al recupero e al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, per il loro reingresso nella società civile attraverso la promozione di percorsi formativi e culturali che favoriscano l'acquisizione di nuove competenze nell'ambito dei diversi mestieri del teatro, con particolare riguardo alla realizzazione di attività teatrali, alla produzione e diffusione di spettacoli teatrali, anche in collaborazione con teatri stabili e all'organizzazione di convegni, di seminari di studi e di tavole rotonde sulle attività teatrali come strumenti per favorire il recupero e il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti nel pieno rispetto del principio di rieducazione della pena”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/142 Amato il parere è favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di stanziare le adeguate risorse, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, finalizzate alla creazione del Parco delle Acque e Terme di Castellammare di Stabia, con lo scopo di tutelare e salvaguardare l'inestimabile patrimonio naturale delle acque termali di Castellammare, nonché di tutte le fonti termali presenti nella zona”.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/143 Iaria e n. 9/1627/144 Cantone il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/145 Fede il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “a valutare la possibilità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di reperire maggiori risorse per il trasporto pubblico locale, prevedendo ulteriori agevolazioni su tutto il territorio nazionale per alcune fasce di popolazione, con riferimento agli studenti; a prevedere un tavolo presso il MIT, volto alla definizione, senza oneri per la finanza pubblica, di un biglietto unico nazionale per gli under 35 utilizzabile su tutti i mezzi pubblici e privati, su tutto il territorio nazionale”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/146 Traversi il parere è favorevole con la espunzione della prima premessa e la seguente riformulazione dell'impegno: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Il parere è contrario sugli ordini del giorno n. 9/1627/147 Barzotti, n. 9/1627/148 Appendino, n. 9/1627/149 Carotenuto, n. 9/1627/150 Aiello, n. 9/1627/151 Tucci, n. 9/1627/152 Gubitosa, n. 9/1627/153 Quartini, n. 9/1627/154 Di Lauro e n. 9/1627/155 Sportiello.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/156 Marianna Ricciardi il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/157 Santillo il parere è favorevole con riformulazione, nel senso di espungere le ultime due premesse e di riformulare l'impegno aggiungendo la formula: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/158 Scutellà e n. 9/1627/159 Pellegrini il parere è contrario. L'ordine del giorno n. 9/1627/160 Scerra è accolto come raccomandazione, con l'espunzione della seconda e della quarta premessa.
L'ordine del giorno n. 9/1627/161 Lomuti è accolto come raccomandazione, con l'espunzione dell'ultima premessa.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/162 Carmina e n. 9/1627/163 Donno il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/164 Giuliano il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “a valutare ogni iniziativa utile, anche di carattere normativo, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, per l'adeguamento al costo della vita dei compensi spettanti ad ausiliari e consulenti tecnici per le operazioni eseguite su disposizione dell'autorità giudiziaria in materia civile e penale”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/165 D'Orso il parere è favorevole con riformulazione, nel senso di espungere la quinta premessa e di riformulare l'impegno come segue: “a valutare, compatibilmente con i vincoli della finanza pubblica, lo stanziamento di ulteriori risorse volte a rafforzare i profili di funzionari giuridico-pedagogici, assistenti sociali e amministrativi del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/166 Cafiero De Raho il parere è favorevole con riformulazione, nel senso di espungere la quarta e l'ultima premessa e riformulare l'impegno nel modo seguente: “a proseguire le iniziative finalizzate alla valutazione di una complessiva rimodulazione, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, delle piante organiche degli uffici giudiziari, al fine di migliorare la resa del servizio giustizia”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/167 Ascari, il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “a valutare lo stanziamento di risorse da destinare all'estensione del novero dei soggetti destinatari del gratuito patrocinio a spese dello Stato e, in particolare, anche ai procedimenti civili che riguardino abusi familiari o condotte di violenza di genere o domestica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/168 Dell'Olio il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/169 Cherchi e n. 9/1627/170 Sergio Costa il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/171 Ilaria Fontana il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di adottare disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato, nell'ottica di una concreta rigenerazione del territorio che includa misure finalizzate alla tutela del suolo, del patrimonio ambientale e paesaggistico e della biodiversità”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/172 Pavanelli il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/173 Cappelletti il parere è contrario alla prima e alla seconda premessa mentre l'impegno viene riformulato con: “a valutare l'opportunità di promuovere adeguate iniziative normative per aggiornare le modalità di funzionamento del Fondo di cui all'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, al fine di migliorarne l'efficacia e garantire adeguata pubblicità allo stesso”.
L'ordine del giorno n. 9/1627/174 Penza è accolto come raccomandazione.
L'ordine del giorno n. 9/1627/175 Francesco Silvestri è accolto come raccomandazione, con l'espunzione delle premesse: prima, seconda e penultima.
PRESIDENTE. Quindi, accolto come raccomandazione se riformulato.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Per quanto riguarda l'ordine del giorno n. 9/1627/176 Lovecchio, il parere è favorevole con riformulazione, nel senso che è contrario sulle ultime due premesse e sugli ultimi tre impegni, favorevole sui primi due impegni.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/177 Fenu il parere è contrario.
L'ordine del giorno n. 9/1627/178 Raffa è accolto come raccomandazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/179 Baldino il parere è favorevole con riformulazione, nel senso di espungere l'ultima premessa e di premettere ad ogni impegno le parole: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/180 Alfonso Colucci e n. 9/1627/181 Auriemma il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/182 Riccardo Ricciardi il parere è favorevole.
L'ordine del giorno n. 9/1627/183 Alifano è accolto come raccomandazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/184 Caramiello il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/185 L'Abbate il parere è favorevole con riformulazione, nel senso di espungere l'ultima premessa e di riformulare l'impegno nel seguente modo: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, a valutare la possibilità di procedere alla progressiva soppressione o rimodulazione, nel rispetto delle disposizioni dell'Unione europea inerenti alle esenzioni obbligatorie in materia di accisa, di alcune delle agevolazioni catalogate come sussidi ambientalmente dannosi che risultano particolarmente impattanti per l'ambiente, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, lettera d), della legge n. 111 del 2023, Delega fiscale, destinando i relativi proventi ad appositi fondi sul bilancio del MASE per la promozione delle fonti rinnovabili”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/186 Onori il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/187 Morfino il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/188 Gusmeroli, n. 9/1627/189 La Porta e n. 9/1627/190 Mollicone il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/191 Gallo il parere è contrario.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/192 Furgiuele e n. 9/1627/193 Giovine il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/194 Ciaburro il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di predisporre, nel quadro della finanza pubblica e dei vincoli di bilancio, lo stanziamento economico necessario per consentire l'esecuzione della Variante di Demonte, estesa a tutto il tragitto del percorso Aisone-Vinadio, per il quale vi sono già progettualità approvate in attesa di essere eseguite, essenziali per garantire la vivibilità e la viabilità nel territorio della Valle Stura”.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/195 Amorese, n. 9/1627/196 Trancassini, identico all'ordine del giorno n. 9/1627/75 Nevi richiamato innanzi, n. 9/1627/197 Osnato, n. 9/1627/198 Deidda e n. 9/1627/199 Caretta il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/200 Giordano il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di stanziare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, adeguate risorse economiche finalizzate all'acquisto, da parte degli esercenti i servizi pubblici non di linea, di apparecchiature idonee volte a consentire il trasporto delle persone a mobilità ridotta”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/201 Ferrari il parere è favorevole con riformulazione, nel senso di espungere la settima premessa e di riformulare l'impegno nel seguente modo: “nell'ambito delle sue proprie prerogative, a rendere più rapidi ed efficaci le procedure di assegnazione annuale dei fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio, per i centri di recupero degli autori di violenza, al fine di rendere certe, omogenee e tempestive le procedure di liquidazione dei fondi da parte delle regioni, per l'assegnazione del reddito di libertà per le vittime di violenza e a redigere, quanto prima, le linee guida per la formazione permanente e continua delle operatrici e degli operatori che a vario titolo hanno a che fare con le donne vittime di violenza, nonché ad emanare i decreti attuativi della legge 5 maggio 2022, n. 53”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/202 Roggiani, parere favorevole con riformulazione nel senso di espungere le ultime due premesse e riformulare l'impegno inserendo la formula “nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/203 Graziano, parere favorevole con riformulazione nel senso di espungere la prima e l'ultima premessa e riformulare l'impegno nel modo seguente: “a valutare l'opportunità di costituire un Fondo rotativo di garanzia per il credito a tasso agevolato per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili”. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/204 Evi il parere è contrario. L'ordine del giorno n. 9/1627/205 Casu è accolto come raccomandazione. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/206 Cuperlo il parere è contrario. Sugli ordini del giorno n. 9/1627/207 Buonguerrieri e n. 9/1627/208 Colombo il parere è favorevole.
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Ettore Rosato. Ne ha facoltà.
ETTORE ROSATO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. La saggezza dovrebbe consigliare di non intervenire, ma non sempre si può essere saggi e io voglio appellarmi al fatto che abbiamo ascoltato per 40 minuti la cortese illustrazione dei pareri da parte della Sottosegretaria Albano e penso che abbiamo veramente perso tempo. Noi non abbiamo…
PRESIDENTE. Un attimo, onorevole Rosato, le chiedo scusa. Al banco del Governo…
ETTORE ROSATO (AZ-PER-RE). Prego, infatti, vedevo che c'è una situazione…
PRESIDENTE. Al banco del Governo, per cortesia. Prego, prosegua. Mi scusi.
ETTORE ROSATO (AZ-PER-RE). Questo acuisce e conferma semplicemente quello che volevo dire, perché giustamente c'è qualche collega che voleva richiamarsi al parere sul proprio ordine del giorno, ordine del giorno assolutamente inutile. Perché va detto, lo dico da presentatore di ordine del giorno: sono ordini del giorno assolutamente inutili, su cui abbiamo avuto un lavoro degli Uffici, poi c'è stato il parere del Governo; adesso tutti noi richiederemo la rilettura delle riformulazioni - peraltro, molto complesse - su ordini del giorno che, dopo che sono stati approvati, nessun istituto ministeriale e nessun Sottosegretario metterà sulla propria scrivania per darvi attuazione. Stiamo facendo un dibattito che sta rendendo più fragile questa istituzione.
Lo dico, nella confusione del rientro in Aula, dopo questi 40 minuti di sosta, a qualche collega magari più attento e più anziano: abbiamo votato gli emendamenti senza che ci fosse una parola di spiegazione da parte del Governo (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe e Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista) - perché non era richiesta, ma comunque senza neanche una parola di spiegazione - e senza alcuna interlocuzione su questioni anche importanti, quali la sanità, la scuola, il lavoro, l'occupazione, Industria 4.0, i danni per le alluvioni. Nessuna parola di illustrazione o di controdeduzione. E abbiamo sentito per 40 quaranta minuti la Sottosegretaria Albano - che ha fatto esattamente il suo mestiere - illustrare i pareri sugli ordini del giorno.
Io penso che noi avremmo tutti il dovere di cambiare queste prassi, di provare a cambiare, di invertire le cose e, là dove c'è il merito e dove c'è la possibilità di cambiare, di fare leggi, di metterci al servizio della comunità, aprire un dibattito, e invece, là dove questi pezzi di carta finiranno in un cassetto senza alcuna efficacia, di chiudere questa discussione, che è una discussione assolutamente inutile (Applausi)! Se non è così, dimostratemi - lo dico alla maggioranza e all'opposizione - cosa accadrà a questi 208 ordini del giorno, a quelli approvati! Fra 3 mesi torniamo qui e vediamo cosa è venuto fuori dagli ordini del giorno che sono stati approvati. Io credo che noi dobbiamo prenderci l'impegno di cambiare questa modalità. Lo dico soprattutto guardando la maggioranza, perché è una questione anche politica (Applausi).
Chiudo subito, con un accenno, lo dico perché ho una certa esperienza parlamentare: la cosa che mi meraviglia di più, in questi anni, è che quando c'era un dibattito, vent'anni fa, in quest'Aula, la maggioranza, qualsiasi maggioranza essa fosse, ascoltava gli interventi dell'opposizione, c'era qualcuno che si alzava e interveniva dicendo “su questo puoi aver ragione”, e ciò valeva anche nell'altra legislatura, a maggioranza opposte, e il dibattito parlamentare serviva. Oggi questa cosa è molto più rara, veramente molto più rara. Io penso che noi dobbiamo recuperare il senso della nostra discussione (Applausi).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Federico Cafiero De Raho, su un altro argomento. Ne ha facoltà.
FEDERICO CAFIERO DE RAHO (M5S). Grazie, Presidente. Chiediamo un'informativa urgente del Ministro Salvini. Signor Presidente, il MoVimento 5 Stelle chiede che il Ministro Salvini venga immediatamente e urgentemente a riferire sul sistema di consulenza e appalti pubblici banditi da ANAS, di cui ci parla oggi la stampa (Commenti dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier – Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle )…
PRESIDENTE. Colleghi, per favore... per favore.
FEDERICO CAFIERO DE RAHO (M5S). Agli arresti domiciliari Tommaso Verdini, presidente della Inver, che si sarebbe occupato di mediare tra imprenditori e dirigenti ANAS, anch'essi destinatari di misure cautelari (Commenti dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier)…
PRESIDENTE. Per favore, per favore!
FEDERICO CAFIERO DE RAHO (M5S). Sono tutti accusati di corruzione e turbata libertà degli incanti. È gravissimo quanto sta accertando l'indagine della Procura di Roma, che riscontra il rischio - da sempre evidenziato dal MoVimento 5 Stelle - circa la diffusione della corruzione per l'assenza di regole e di misure di vigilanza e prevenzione. Secondo quanto si apprende dagli articoli, gli incontri sarebbero avvenuti in bar e ristoranti, anche con politici o esponenti di vertice del MEF. Bisogna che il Parlamento sappia in quale misura i fatti coinvolgono ANAS, per quanti e quali appalti, quali le misure adottate per prevenire la corruzione, quale il coinvolgimento di esponenti delle istituzioni...
EDOARDO ZIELLO (LEGA). La richiesta l'ha fatta, non deve fare un comizio!
FEDERICO CAFIERO DE RAHO (M5S). La corruzione altera i mercati, attacca i diritti di ciascuno, corrode le fondamenta della società, mina lo Stato di diritto. Questo è quanto ha affermato il Presidente della Repubblica, alcune settimane fa, in occasione della Giornata internazionale contro la corruzione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
È per questo, signor Presidente, che chiediamo che il Ministro venga urgentemente a riferire, rispettando in pieno la presunzione di innocenza, ma pretendendo chiarezza sui fatti di cui la stampa parla (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Serracchiani, sullo stesso argomento. Ne ha facoltà.
DEBORA SERRACCHIANI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Noi non intendiamo, in questa sede, perché non è questa la sede, discutere di una vicenda giudiziaria che avrà il suo corso e rispetto alla quale noi, evidentemente, non entriamo nel merito, e non lo facciamo qui.
Però, Presidente, alla luce di quello che c'è oggi sui giornali, sono le 11 e ancora nessuno, da parte del Governo, ha ritenuto di smentire le dichiarazioni e le affermazioni degli articoli, che mostrano una certa gravità, perché danno il senso di una relazione diretta tra alcuni soggetti e altri soggetti che hanno funzioni importanti, non solo all'interno del Ministero - me lo consenta, se abbiamo letto con attenzione - delle Infrastrutture, ma anche di altri Ministeri.
Dunque, per la credibilità di tutti noi e per la chiarezza necessaria proprio in questo contesto, in cui il Paese sta affrontando il Piano nazionale di ripresa e resilienza, sta affrontando la manutenzione ordinaria e straordinaria di grandi infrastrutture e sta predisponendo grandi lavori - ci sono regioni, si parla di infrastrutture che riguardano la regione Friuli-Venezia Giulia, la regione Emilia Romagna e altre regioni -, riteniamo che quello che è scritto oggi sui giornali meriti la massima attenzione da parte di tutti i parlamentari, di maggioranza e di opposizione. Oltre alla vicenda giudiziaria, c'è la necessità di dare trasparenza e chiarezza a rapporti e relazioni che non possono assolutamente coinvolgere alcuno del Governo e altri funzionari pubblici, perché le dichiarazioni che oggi abbiamo letto sul giornale sono incompatibili con il corretto funzionamento delle istituzioni, che dovrebbe stare a cuore a ogni parlamentare della Repubblica italiana, sia esso di maggioranza che di opposizione.
C'è, quindi, una questione politica. Chiediamo che, rispetto a questa questione politica, ci sia un intervento del Governo, che il Governo smentisca ed elimini questa ambiguità, che è un'ambiguità tutta politica, prima ancora che giudiziaria, perché quella giudiziaria non ci compete, ma quella politica sì. E quindi chiediamo che venga fatta chiarezza su quelle relazioni su quei rapporti.
È una cosa che, come Partito Democratico, chiediamo con forza. E la chiediamo non solo al Ministro delle Infrastrutture, ma a tutti i soggetti che sono interessati da quelle dichiarazioni e, magari, anche al Ministro per i Rapporti con il Parlamento, che non si è ancora degnato di mettere piede in questo consesso, visto che stiamo parlando della manovra di bilancio (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista) e visto che proprio il Ministro per i Rapporti con il Parlamento dovrebbe tutelare i rapporti del Parlamento con le altre istituzioni e, quindi, in questa sede, prendere la parola anche e, soprattutto, su questi temi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, l'onorevole Bonelli. Ne ha facoltà.
ANGELO BONELLI (AVS). Grazie, signor Presidente. Anche noi, come gruppo Alleanza Verdi e Sinistra chiediamo l'informativa urgente, qui, in Aula, del Ministro Salvini. Non siamo interessati alla vicenda giudiziaria, il punto è un altro, il punto è una questione che riguarda e dovrebbe cominciare a preoccupare fortemente la maggioranza e anche la Premier Meloni, perché, quando si cominciano a incontrare imprenditori a casa, nei ristoranti, per discutere di questioni che attengono le attività di un Dicastero, c'è un problema che attiene al comportamento rigoroso che dovrebbe avere un Sottosegretario o un componente del Governo (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
C'è una cosa che è sfuggita a questo Parlamento, e lo dico con molta preoccupazione perché ho a cuore il ruolo delle istituzioni del mio, del nostro Paese. Non è la prima volta che accade, il punto è che, ad esempio, un anno fa circa, il Ministro Salvini, ancora prima di fare il decreto sul ponte sullo Stretto di Messina, incontrò l'imprenditore Salini, incontrò Lunardi e disse che erano incontri informali per cominciare a discutere del ponte sullo Stretto di Messina. Noi pensavamo, ci eravamo illusi che questo dovesse avvenire nelle istituzioni e nel Parlamento, invece avveniva in alcune stanze riservate. C'è un problema che attiene alla trasparenza, quella trasparenza che voi continuate a negare a questo Paese, come quando negate, ad esempio, documenti fondamentali a parlamentari.
Questo modo di procedere - lo dico, in particolar modo, al partito di maggioranza relativa, a Fratelli d'Italia - rischia di farvi molto male. Lo dico, per il suo tramite, al capogruppo di Fratelli d'Italia, Foti: attenzione a quello che sta accadendo al Ministero delle Infrastrutture. Questa modalità non trasparente rischia di fare male alle istituzioni, a prescindere dall'attività giudiziaria (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, l'onorevole Enrico Costa. Ne ha facoltà.
ENRICO COSTA (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Io vorrei ricordare all'onorevole Cafiero De Raho che qui non siamo in tribunale e non stiamo a fare la requisitoria (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE e Italia Viva-il Centro-Renew Europe).
PRESIDENTE. Colleghi, colleghi…
ENRICO COSTA (AZ-PER-RE). Vorrei ricordare sommessamente che ha cambiato mestiere: oggi svolge un'attività politica, era un tempo quando faceva l'anticamera al CSM sulla piazza, in attesa che qualche consigliere lo ricevesse (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier e Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).
PRESIDENTE. Colleghi, per favore, ascoltiamo.
ENRICO COSTA (AZ-PER-RE). Oggi si sviluppa lo stesso schema che si sviluppa in ogni circostanza in cui un giornale pubblica le notizie di un'inchiesta. È giusto che ci sia la pubblicazione, è giusto che ci sia l'inchiesta, ma lo schema dovrebbe separare quello che avviene nelle aule giudiziarie rispetto a quello che avviene in questa sede, invece, l'intersecazione, la coincidenza che si svolge continuamente in questi casi è automatica.
Ho ascoltato il collega Bonelli dire: “noi non siamo interessati dalle vicende giudiziarie”, quando, ogni settimana, presenta un esposto alla magistratura (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE – Commenti dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra)…
PRESIDENTE. Colleghi, colleghi…
ENRICO COSTA (AZ-PER-RE). Ho ascoltato la collega Serracchiani dire che è una questione politica, quando, con alcuni esponenti del suo partito, ha cercato di costituirsi parte civile nel procedimento penale nei confronti di un Sottosegretario. Non è una questione politica, se tu cerchi di far parte (Proteste dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista)…
ROBERTO GIACHETTI (IV-C-RE). No, però dovete lasciarlo parlare, eh…
PRESIDENTE. No, colleghi, per favore. Colleghi, un attimo, chiedo solo la cortesia: riferiamoci sempre all'informativa richiesta, la prego, onorevole.
ENRICO COSTA (AZ-PER-RE). Io la prego, invece, di lasciarmi parlare (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE)…
PRESIDENTE. Prego, per carità.
ENRICO COSTA (AZ-PER-RE). …perché ha lasciato parlare il suo collega di partito, che - si ricordi, Presidente - ha parlato non solo dell'informativa, ha parlato anche di una norma che è stata approvata nella legge di delegazione europea, contestandola, e nessuno l'ha interrotto. Perché in questi giorni ci siamo presi attacchi, ci siamo sentiti dire che siamo nella dittatura, nel Medioevo, in Cina. Queste cose le abbiamo accettate (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)…
ROBERTO GIACHETTI (IV-C-RE). Dovete farlo parlare!
PAOLO TRANCASSINI (FDI). Presidente!
MARCO OSNATO (FDI). Allora!
SALVATORE CAIATA (FDI). Non è possibile!
PRESIDENTE. Colleghi, colleghi, per favore (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Colleghi! Aspetti, onorevole Costa, aspetti un attimo, abbia pazienza. Colleghi, per favore, facciamo parlare l'onorevole Enrico Costa.
MARCO OSNATO (FDI). Lo devi dire a loro!
PRESIDENTE. Lo dico a tutti. Lo dico a tutti (Commenti dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)…
EMANUELE LOPERFIDO (FDI). Sia imparziale!
PRESIDENTE. Un attimo, per favore. Chiedo ai colleghi (Commenti dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)… per favore!
SALVATORE DEIDDA (FDI). Lo deve richiamare!
PRESIDENTE. Onorevole Enrico Costa, prego.
ENRICO COSTA (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Io, quindi, penso che non dobbiamo continuamente portare avanti lo schema delle informative a gettone, a gettone, della stampa quotidiana. Ci sono le inchieste: le inchieste si svolgano, vadano avanti. Qui non c'è neanche l'avviso di garanzia. Non è semplicemente dall'avvio dell'inchiesta giudiziaria che si interessa immediatamente il Parlamento su questioni che non c'entrano assolutamente niente. E dico una cosa. Ho letto anch'io qualcosa in riferimento a un Sottosegretario non indagato: è vero, ma mi sembra che siano fatti del 2021, quando c'era il Governo Draghi, di cui noi facevamo parte. Quindi, è evidente che andare a chiamare un Ministro in carica su temi assolutamente passati sia una cosa anche a sproposito.
Mi fermo qui, evidenziando che penso che la legge di bilancio e la manovra siano cose più importanti, in questo momento (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE e Italia Viva-il Centro-Renew Europe).
ANDREA ORLANDO (PD-IDP). Presidente!
PRESIDENTE. Onorevole Orlando, può parlare uno per gruppo: ha già parlato, l'onorevole Serracchiani, mi spiace. Ovviamente, il Governo è stato già avvertito rispetto alle istanze di informativa; l'abbiamo avvisato in diretta e io ho anche avvisato il Presidente Fontana: valuteranno loro.
Si riprende la discussione.
(Ripresa esame degli ordini del giorno - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Andiamo avanti con gli ordini del giorno.
Ha chiesto di parlare la rappresentate del Governo per una precisazione. Prego, onorevole Albano.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Presidente, mi perdonerete, ma ho da fare una premessa. Ogniqualvolta vi siano, all'interno degli ordini del giorno, le espressioni “nel prossimo provvedimento utile” o “nel primo provvedimento utile”, queste locuzioni vengono ritenute espunte, per tutti gli ordini del giorno.
PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/1 Saccani Jotti, parere favorevole previa riformulazione: deputata Saccani Jotti, accetta? Perfetto.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Battilocchio. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BATTILOCCHIO (FI-PPE). Solo per annunciare che Forza Italia accetta tutte le riformulazioni del Governo.
PRESIDENTE. Perfetto.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Graziano. Ne ha facoltà.
STEFANO GRAZIANO (PD-IDP). Intervengo per sottoscrivere l'ordine del giorno, perché era una risoluzione che in Commissione abbiamo votato tutti, all'unanimità, sulla ricerca, sul piano sanitario militare.
PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/2 Manes, parere favorevole previa riformulazione: onorevole Manes?
FRANCO MANES (MISTO-MIN.LING.). Accetto la riformulazione.
PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/3 Pastorino, accolto come raccomandazione, come riformulato: onorevole Pastorino? Intanto prendo atto che gli onorevoli Mascaretti e Pellicini sottoscrivono l'ordine del giorno n. 9/1627/2 Manes.
L'ordine del giorno n. 9/1627/3 Pastorino è accolto come raccomandazione, previa riformulazione. Onorevole Pastorino accetta la raccomandazione?
LUCA PASTORINO (MISTO-+EUROPA). Grazie, Presidente. Volevo un po' di attenzione da parte del Sottosegretario Albano. Con le premesse del collega Rosato, che condivido, circa la qualità del nostro dibattito, ribadisco che questo è un argomento che abbiamo già trattato più volte, nell'ultimo anno, con due interrogazioni in Aula al Ministro Giorgetti e una in Commissione finanze proprio con la Sottosegretaria Albano circa il tema dei canoni minimi demaniali marittimi, dopo il pasticcio fatto, in questo contesto, dal decreto Agosto del 2020, in virtù del quale le concessioni dei comuni, per esempio le concessioni senza finalità…
PRESIDENTE. Onorevole Pastorino, per capire: accetta o no la raccomandazione?
LUCA PASTORINO (MISTO-+EUROPA). Non accetto, a meno che il Governo non cambi il parere in un parere favorevole con la riformulazione: “compatibilmente con le disponibilità della finanza pubblica”. Perché lo si sappia, le concessioni senza scopo di lucro delle associazioni sportive dei comuni stessi sono esplose in termini di onerosità e si assiste, anche per i comuni, a quello che si chiama un taglio lineare. Ho l'onore di essere sindaco di un comune costiero, quindi sono cose che so. Al pasticcio del 2020 era stato posto rimedio nel 2021; poi è intervenuto il decreto n. 118 del 2022, che conteneva una delega che il Governo ha fatto scadere. Ora, anche per il fatto che il Sottosegretario voglia espungere dalle premesse i punti 3, 5 e 7, che sono la storia, non considerazioni di carattere politico, mi sembra che forse tanta attenzione su questo tema non sia stata posta. Peraltro, tralasciando quello che ha detto in Aula il Ministro Giorgetti, dando una risposta in termini di prospettiva: “non nel primo provvedimento utile, ma lo faremo”, anche la risposta del Sottosegretario Albano era stata di questo tenore. Quindi, rispondendo di nuovo a lei, Presidente, chiedo se la Sottosegretaria può cambiare questo parere; diversamente non accetto questa riformulazione e chiedo che l'ordine del giorno sia posto in votazione.
PRESIDENTE. Il Governo?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Il Governo cambia il parere in favorevole con riformulazione, espungendo le premesse, come già sottolineato, e inserendo nel dispositivo la locuzione: “a valutare l'opportunità di”.
PRESIDENTE. Va bene onorevole Pastorino? Sì. L'ordine del giorno n. 9/1627/4 Serrachiani è accolto come raccomandazione, previa riformulazione. Onorevole Serracchiani, accetta la raccomandazione?
DEBORA SERRACCHIANI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Accetto la riformulazione, o, meglio, accetto la raccomandazione, però sarebbe un bel gesto e un segnale, visto che tanti colleghi anche della maggioranza hanno ritenuto di sottoscrivere insieme a me quest'ordine del giorno, se questo potesse essere posto in votazione comunque. Mi riferisco, in particolare, a quello che è accaduto nella notte tra l'1 e il 2 dicembre di quest'anno, in cui si è staccata un'imponente frana di quasi 40.000 metri cubi che ha interrotto la strada statale 52-bis che, dalla frazione di Paluzza, in Friuli-Venezia Giulia, al Passo Monte Croce Carnico, collega l'Italia all'Austria. Lei capisce che questo blocco è importantissimo ed è rilevantissimo per l'economia locale. Ora, quello che c'è scritto nell'ordine del giorno, su cui richiamavo l'attenzione del Governo, è il fatto che nel 2016, in virtù di una convenzione che è stata sottoscritta fra la regione Friuli-Venezia Giulia, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il Land Carinzia e l'ANAS sono stati appostati 63 milioni di euro proprio per lavori che dovevano essere fatti su quella statale. Ora, questi lavori a noi non risulta siano stati fatti e ci chiediamo se si possa impegnare il Governo a farli con una certa urgenza, visto appunto quanto sono importanti. Su questo chiederei, se la maggioranza e l'opposizione sono d'accordo, di poter raccogliere anche un voto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. L'onorevole Rizzetto sottoscrive quest'ordine del giorno.
Ha chiesto di parlare l'onorevole De Monte. Ne ha facoltà.
ISABELLA DE MONTE (IV-C-RE). Grazie, Presidente. Chiedo alla collega di poter sottoscrivere l'ordine del giorno, condividendo naturalmente tutti gli elementi che sono stati esposti, in ragione del fatto che questo collegamento transfrontaliero ha tutta una valenza, anche commerciale e strategica, anche in termini di turismo, tant'è vero che molte amministrazioni comunali si sono pronunciate, a loro volta, con degli ordini del giorno proprio per sollecitare il Governo in questa direzione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Loperfido. Ne ha facoltà.
EMANUELE LOPERFIDO (FDI). Grazie, Presidente. Come anche anticipato alla collega Serracchiani, insieme ai colleghi Rizzetto e Matteoni, abbiamo provveduto a sottoscrivere, prima ancora della discussione, quest'ordine del giorno, anche perché c'è condivisione da parte nostra e dei colleghi corregionali, dato che, per esempio, anche la regione Friuli-Venezia Giulia con il presidente Fedriga, la settimana prossima, si troverà con il governatore della Carinzia per sottoscrivere accordi per continuare la collaborazione. L'attenzione anche alla viabilità è fondamentale e quindi anche l'attenzione del Governo, che ha accolto come raccomandazione quest'ordine del giorno, ci vede sicuramente favorevoli, perché si tratta di un interesse comune e quindi siamo anche disposti a votare, essendo interesse della nostra regione, su questo punto molto delicato per quanto riguarda un tratto fondamentale dell'infrastruttura viabilistica tra i due Stati e soprattutto tra la nostra regione e l'Europa.
PRESIDENTE. Sottosegretaria, visto che la raccomandazione non va in votazione, lei esprime parere favorevole, contrario o si rimette all'Aula?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Esprimo parere favorevole, con riformulazione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/4 Serracchiani, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 28).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/5 Zoffili c'è un parere favorevole: va bene. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/6 Giglio Vigna c'è un parere favorevole: va bene. Anche l'onorevole Sasso chiede di sottoscriverlo.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/7 D'Alfonso c'è un parere favorevole previa riformulazione. Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Alfonso. Ne ha facoltà.
LUCIANO D'ALFONSO (PD-IDP). Esprimo interesse per il parere favorevole. Colgo il minimalismo, per quanto riguarda la riformulazione, però, poiché la questione è avvertita da tutti ed è anche per questa ragione che il Governo ha fatto un'istruttoria tendenzialmente favorevole, voglio ricordare all'Aula che quest'ordine del giorno riguarda risorse professionali, competenze e bravure per realizzare la ricostruzione nei territori segnati da disastri, terremoti e catastrofi. Tenete conto che queste bravure non hanno realizzato sui territori l'accensione delle lampade votive, ma hanno consentito il ripristino della vita e il ritorno della prossimità nelle città. Allora, per un ricostituente rispetto al parere istruttorio, chiedo che sia posto in votazione l'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Trancassini. Ne ha facoltà.
PAOLO TRANCASSINI (FDI). Grazie, Presidente. Semplicemente per chiedere al collega di poter sottoscrivere l'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Va bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/7 D'Alfonso, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 29).
L'ordine del giorno n. 9/1627/8 Manzi è riformulato dal Governo e accolto come raccomandazione. La accetta, onorevole Manzi?
IRENE MANZI (PD-IDP). Ringrazio il Governo per la grande disponibilità, ma purtroppo, non avendo accolto i nostri emendamenti, non avendo dato seguito agli impegni che su questo tema abbiamo più volte sollecitato, non possiamo davvero accontentarci di una raccomandazione su questi temi, e quindi non accolgo la proposta di riformulazione.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/8 Manzi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 30).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/9 Orfini, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 31).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/10 Berruto c'è il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Berruto. Ne ha facoltà.
MAURO BERRUTO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Capisco che con alcuni nostri emendamenti e ordini del giorno probabilmente ci facciate gli aeroplanini di carta, forse senza neanche leggerli, però mi resta una domanda esistenziale. Perché, quando il lavoro sportivo non esisteva, c'era un fondo destinato alle associazioni per sostenere l'impatto del costo del lavoro sportivo, 50 milioni di euro nel 2021, nel 2022 e nel 2023, soldi che sono stati spesi per altre necessità, e oggi, che la riforma del lavoro sportivo è realtà, quel fondo non c'è più e non lo avete semplicemente rinnovato? E perché non avete messo un euro in legge di bilancio a sostegno delle associazioni per il costo del lavoro sportivo che adesso devono realmente sostenere? Vi lascio rispondere con il voto a quest'ordine del giorno, con il quale chiediamo, nel rispetto del principio costituzionale dell'attività sportiva e nel rispetto di lavoratrici, lavoratori e associazioni, risorse economiche, cioè lo stesso fondo che già esisteva per ridurre l'impatto del costo del lavoro che quelle associazioni adesso devono realmente sostenere, come il Ministro per lo Sport aveva, peraltro, ripetutamente promesso (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/10 Berruto, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 32).
Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, l'onorevole Francesco Silvestri. Ne ha facoltà.
FRANCESCO SILVESTRI (M5S). Presidente, grazie, semplicemente per annunciare sull'ordine del giorno n. 9/1627/9 Orfini il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle, di tutto il gruppo, perché c'è stato un errore interno nel segnalare il voto (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Perfetto, grazie, onorevole Silvestri, rimane agli atti la sua dichiarazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/11 Zingaretti c'è parere favorevole con riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Zingaretti. Ne ha facoltà.
NICOLA ZINGARETTI (PD-IDP). Accetto la riformulazione, ma chiedo che venga messo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/11 Zingaretti, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 33).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/12 Vaccari c'è il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Vaccari. Ne ha facoltà.
STEFANO VACCARI (PD-IDP). Presidente, solo per chiedere al Governo per quale ragione su un mio ordine del giorno ha espresso parere contrario e su quello dei colleghi della maggioranza, il n. 9/1627/53, di analoga fattura, perché riguarda, in particolar modo, uno dei settori frutticoli del nostro Paese, la pericoltura, è stato dato parere favorevole secco. Quindi, chiedo in particolar modo, visto che il tema è analogo e la sottolineatura che noi abbiamo voluto mettere, di ulteriori stanziamenti, è analoga a quella dei colleghi, se non sia il caso di rivedere questo parere, perché noi abbiamo chiesto l'indennizzo su tutto il settore ortofrutticolo, e non soltanto sulla pericoltura.
PRESIDENTE. Sottosegretaria?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Lo accantoniamo un attimo in attesa di un approfondimento.
PRESIDENTE. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/13 Andrea Rossi c'è il parere contrario del Governo: si chiede la votazione.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/13 Andrea Rossi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 34).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/14 Marino c'è un parere favorevole con riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Marino. Ne ha facoltà.
MARIA STEFANIA MARINO (PD-IDP). Ringrazio il Governo per la riformulazione, accetto e chiedo che sia messo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/14 Marino, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 35).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/15 Forattini c'è un parere favorevole con riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Forattini. Ne ha facoltà.
ANTONELLA FORATTINI (PD-IDP). Presidente, accetto la riformulazione e chiedo che sia messo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/15 Forattini, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 36).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/16 Ziello c'è un parere favorevole con riformulazione: viene accettata.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/17 Steger e n. 9/1627/18 Panizzut c'è parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/19 Barbagallo c'è il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Barbagallo. Ne ha facoltà.
ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Con il parere contrario sul mio ordine del giorno il Governo getta la maschera e annuncia il definanziamento della Modica-Scicli, opera voluta e finanziata dal PD quand'era al Governo, nel febbraio 2022, con il finanziamento del CIPESS. Prendiamo atto che il Governo Meloni non soltanto non finanzia gli ulteriori lotti della Siracusa-Gela, ma definanzia anche il lotto che era in corso. Dal febbraio 2022 i governi regionali Musumeci e Schifani, che dovevano procedere all'appalto dell'opera, non hanno mosso un dito. Un centrodestra che dimostra la sua inadeguatezza a livello nazionale e regionale, per cui c'è una sola parola: vergogna!
Insisto nella votazione dell'ordine del giorno e siamo pronti ad appurare anche il coraggio con cui i parlamentari di centrodestra eletti in Sicilia premeranno il tasto rosso sull'ordine del giorno per definanziare un'opera così importante (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Cantone. Ne ha facoltà.
LUCIANO CANTONE (M5S). Per sottoscrivere l'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Sottoscrive l'ordine del giorno anche l'onorevole Carmina.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/19 Barbagallo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 37).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/20 Comaroli c'è un parere favorevole, previa riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Comaroli. Ne ha facoltà.
SILVANA ANDREINA COMAROLI (LEGA). Grazie, Presidente. Volevo chiedere al Governo di verificare, perché ho sentito attentamente la riformulazione. ma è uguale al testo del mio ordine del giorno e quindi volevo chiedere come mai.
PRESIDENTE. Grazie, deputata Comaroli. Prego, Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Chiedo scusa, lo accantono un attimo. Verifico la riformulazione che mi è stata aggiunta dagli uffici e faccio una verifica.
PRESIDENTE. Lo consideriamo accantonato, allora.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/21 Di Sanzo con parere favorevole. Ha chiesto di parlare l'onorevole Di Sanzo. Ne ha facoltà.
CHRISTIAN DIEGO DI SANZO (PD-IDP). Chiedo di metterlo ai voti e vorrei intervenire, Presidente, perché con quest'ordine del giorno è un giorno storico. Con questo parere favorevole per la prima volta si riconosce agli italiani all'estero il diritto all'assistenza sanitaria. Il Governo si è impegnato a prevedere l'iscrizione facoltativa al Servizio sanitario nazionale anche agli italiani residenti all'estero, a fronte di un contributo volontario calcolato sul reddito complessivo, una norma di umanità e giustizia. L'immigrazione oggi è cambiata, gli italiani all'estero tornano spesso in Italia. Dopo la pandemia, grazie anche allo smart working, passano anche lunghi periodi in Italia, in un Paese dove l'eccellenza sanitaria è nel settore pubblico e speriamo che vi resti ancora a lungo, nonostante le scarse risorse dedicate in questa legge di bilancio. Diventa quindi un bisogno imprescindibile potervi accedere, su base volontaria, anche per gli italiani all'estero; la strada è ancora lunga, ma quest'ordine del giorno è un primo passo importante perché, per la prima volta, si riconosce un diritto, dopo anni di rivendicazioni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/21 Di Sanzo, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 38).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/22 Formentini, parere favorevole con riformulazione. L'onorevole Formentini accetta la riformulazione.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/23 Porta, parere favorevole con riformulazione. Ha chiesto di parlare l'onorevole Di Sanzo. Ne ha facoltà.
CHRISTIAN DIEGO DI SANZO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Accettiamo la riformulazione, però chiediamo di metterlo ai voti. Vorremmo sottolineare che, grazie all'emendamento del Partito Democratico, durante i lavori in Senato sono stati stanziati 2 milioni di euro al reclutamento del personale a contratto dei nostri consolati italiani all'estero e dell'Istituto per il commercio estero. Quest'anno ce l'abbiamo fatta in legge di bilancio, ma l'anno scorso non è andata così. Per ottenere questo adeguamento - non siamo riusciti a farlo passare in legge di bilancio, non è passato neanche nel decreto Milleproroghe - siamo riusciti a farlo passare solo nel DL della Pubblica amministrazione. Non possiamo giocare così, ogni anno, con la vita di più di 3.000 famiglie. Con quest'ordine del giorno chiediamo, quindi, l'impegno a un dispositivo legislativo che sia un adeguamento automatico, di anno in anno,. in modo da dare un po' di sicurezza e un po' di certezza ai tanti dipendenti dello Stato italiano che lavorano all'estero e che, di fatto, migliorano i servizi dei nostri connazionali all'estero e rappresentano l'immagine dell'Italia nel mondo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/23 Porta nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 39).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/24 Care', accolto come raccomandazione, come riformulato. L'onorevole Care' accetta la riformulazione.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/25 Quartapelle Procopio, parere favorevole con riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Quartapelle Procopio. Ne ha facoltà.
LIA QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP). Presidente, non accetto e vorrei spiegare, approfittando della presenza del Ministro Tajani e del Vice Ministro Cirielli in Aula, perché non accetto la riformulazione dell'ordine del giorno. Il Vice Ministro Cirielli sa bene - perché ne abbiamo parlato in discussione della legge di bilancio - che riguarda il finanziamento sul Piano nazionale di azione sull'agenda “Donne, pace e sicurezza”, come previsto dalla Risoluzione n. 1325 dell'ONU. In questi anni, l'Italia è stato uno dei tre Paesi al Mondo che ha finanziato l'Agenda 1325, quindi interventi a sostegno delle donne, come mediatrici o come vittime dei conflitti. È stato finanziato ogni anno e questi soldi - un milione di euro l'anno - hanno permesso di finanziare attività per le donne mediatrici nel Mediterraneo, di sostegno e formazione alle donne afgane e alle combattenti curde in Iraq, tra le altre cose. La riformulazione - mi dispiace - è troppo vaga. È troppo vago che il Governo prenda un impegno generico, nel momento in cui abbiamo, per la prima volta, una donna Presidente del Consiglio e nel momento in cui ci sono i conflitti che il Ministro conosce bene, perché sono la sua attività quotidiana, nel momento in cui il New York Times propone un articolo che documenta gli stupri di Hamas del 7 ottobre. Chiedo una riformulazione, un impegno più vincolante: è la prima volta che il Governo italiano non finanzia le attività per che hanno a che fare con le donne, la pace e la sicurezza nel mondo. Mi sembra che un impegno vago non sia abbastanza, vorrei che ci fosse un impegno stringente, a partire dal decreto sulle missioni internazionali.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Zanella, ne ha facoltà.
LUANA ZANELLA (AVS). Chiedo alla collega di poterlo sottoscrivere, assieme ai colleghi e alle colleghe del gruppo.
PRESIDENTE. Grazie, deputata Zanella. Chiedono di sottoscrivere l'ordine del giorno i deputati Bonetti, Zan, Guerini, Ferrari, Madia, Braga, credo tutto il gruppo. Sottoscrivono anche l'onorevole Onori, per tutto il gruppo, l'onorevole D'Alessio, per tutto il gruppo e l'onorevole De Monte, per il gruppo Italia Viva-il Centro-Renew Europe, nonché il gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/25 Quartapelle Procopio, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 40).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/26 Candiani, con parere favorevole, previa riformulazione. Ha chiesto di parlare l'onorevole Candiani, ne ha facoltà.
STEFANO CANDIANI (LEGA). Grazie, Presidente. accettiamo la riformulazione perché sono nello spirito dell'ordine del giorno e ringraziamo anche il Governo per gli impegni che va a prendere, perché riguardano sia il comparto dei Vigili del Fuoco che il comparto sicurezza. Intendo rilevare e riportare all'attenzione dell'Aula, in particolare, l'importanza di costituire un Raggruppamento Carabinieri cacciatori che sia al servizio dei territori anche del Nord Italia, come già efficacemente operano in Sud Italia per il contrasto specificatamente alla criminalità legata allo spaccio delle sostanze stupefacenti. Nello stesso ordine del giorno sono presenti anche richieste di impegnare il Governo affinché le forniture al comparto sicurezza, Vigili del fuoco piuttosto che i Carabinieri o Polizia tengano conto delle filiere innanzitutto made in Italy certamente ed eventualmente anche altro, altrimenti andiamo a fare gare al massimo ribasso, rifornendoci in Cina con prodotti di scarsa qualità (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier e Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Pellicini, ne ha facoltà.
ANDREA PELLICINI (FDI). Grazie, Presidente, per sottoscrivere l'ordine del giorno dell'onorevole Stefano Candiani e soprattutto per rimarcare l'importanza della lotta allo spaccio nei boschi del Varesotto che è sottolineata nell'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Maerna, ne ha facoltà.
NOVO UMBERTO MAERNA (FDI). Per sottoscrivere l'ordine del giorno, grazie.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/26 Candiani, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 41).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/27 Zan.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Zan. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO ZAN (PD-IDP). Grazie, Presidente. Ci risiamo: perché parere contrario, Sottosegretaria, a quest'ordine del giorno? Ogni volta che sentite la parola carcere vi viene l'orticaria, però il carcere è lo specchio del grado di civiltà di un Paese e voi, peraltro, vi riempite la bocca con la parola sicurezza e in questa manovra non ci sono fondi per il trattamento, che è dimostrato abbassa la recidiva, offrendo dunque più sicurezza. Non ci sono fondi per quelli che voi avete sempre difeso, gli agenti di Polizia penitenziaria. Questi ultimi non si fidano più di voi che avete tolto i fondi. Ricordo che l'emendamento Gianassi voleva ripristinare i fondi che voi avete tolto, ma anch'esso è stato respinto. Poi la sceneggiata della Presidente del Consiglio dei ministri a Caivano, che aveva promesso fondi per la giustizia minorile, ma non avete investito nulla in questa manovra, Anzi, come unico fondo sulla giustizia minorile, avete aumentato le quote per i dirigenti del Ministero e, invece, non fate nulla per il territorio. Mancano fondi per gli organici e per i direttori che dirigono anche due carceri.
PRESIDENTE. Concluda, per favore.
ALESSANDRO ZAN (PD-IDP). Per cui veramente vergogna per questo atteggiamento di irresponsabilità visto che voi parlate di sicurezza e state lavorando solo per l'insicurezza dei cittadini (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zan.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/27 Zan, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 42).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/28 Di Biase. Prego, onorevole Di Biase.
MICHELA DI BIASE (PD-IDP). Sì, non mi lascio sfuggire l'occasione, visto che il Governo, forse per una svista, ha dato parere favorevole a quest'ordine del giorno sulle carceri. Non capisco, purtuttavia, perché è stato espunto dalle premesse il dato di fatto che in questa legge di bilancio le risorse stanziate per la giustizia sono pari a zero. Non capisco, dunque, come riusciremo, come il Governo ritiene di riuscire a intervenire sul tema del disagio neuropsichiatrico in carcere. Ricordo che solo nell'anno 2023 sono state 68 le persone che si sono tolte la vita. Ricordo che gli psichiatri in carcere riescono a soddisfare le richieste dei detenuti vedendoli ogni 40 giorni. È necessario un maggiore investimento, è necessario che questo Governo metta la testa rispetto a quella che, in carcere, è diventata un'emergenza drammatica. Anche quelli - anche quelli, ricordiamocelo - sono cittadini che meritano rispetto.
PRESIDENTE. Quindi, prendo atto che lei accetta la riformulazione così come proposta dal Governo. Faccio presente che i gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle sottoscrivono l'ordine del giorno dell'onorevole Di Biase.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/28 Di Biase, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 43).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/29 Malavasi. Prego, onorevole Malavasi.
ILENIA MALAVASI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Io chiederei alla Sottosegretaria una valutazione attenta di quest'ordine del giorno perché, attraverso di esso, chiediamo una cosa che è in linea con le indicazioni del Ministro della Salute del 14 agosto, ossia di garantire, di rispettare le indicazioni date dal Ministero per l'approvvigionamento di tutte le tecnologie disponibili per i vaccini, sia mRNA che proteici, per soddisfare appieno il bisogno della salute dei nostri cittadini, continuando a prestare molta attenzione alla fase vaccinale, proprio per il momento delicato che stiamo vivendo. Sappiamo bene come, negli ultimi giorni, nelle ultime settimane, ci sia stato comunque un aumento dei vaccini, in particolare con ricoveri soprattutto per le persone anziane e per i pazienti con comorbilità. Quindi, crediamo che sia importante mantenere alta l'attenzione sulla fase vaccinale cercando di dare messaggi coerenti sull'importanza del vaccino, anche abbinato all'antinfluenzale, soprattutto per le persone più fragili.
PRESIDENTE. Concluda, per favore.
ILENIA MALAVASI (PD-IDP). Quindi, un parere contrario rispetto a un ordine del giorno di buon senso, che chiede un'attenzione sulla salute dei cittadini, pensiamo sia un messaggio grave da dare al Paese, in questa fase, grazie (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Gli onorevoli Berruto, Quartini e Zanella sottoscrivono l'ordine del giorno, per tutti i rispettivi gruppi di appartenenza.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/29 Malavasi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 44).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/30 Stumpo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 45).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/31 Girelli.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Girelli. Ne ha facoltà, per un minuto.
GIAN ANTONIO GIRELLI (PD-IDP). Sì, grazie Presidente, proprio un solo minuto per dire che con quest'ordine del giorno si chiede semplicemente di ripristinare, nel 2024, le risorse tagliate sulla disabilità. Si vuole porre al centro della politica del Governo la disabilità, per raggiungere la piena inclusione delle persone che hanno qualche disagio nel contesto sociale. Avrei compreso se fosse stata chiesta la soppressione delle premesse, comprendo, anche se non capisco perché gli emendamenti presentati in tal proposito sono stati respinti. Faccio davvero fatica a capire come si possa dare un parere negativo a questi obiettivi o, meglio, lo capisco benissimo, perché vi è una differenza sostanziale su come si intende affrontare la disabilità e l'inclusione delle persone che hanno qualche difficoltà rendendole il più possibile parte della società. Siamo completamente diversi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. L'onorevole Quartini sottoscrive, per tutto il gruppo. Prendo atto che anche l'onorevole Marino sottoscrive l'ordine del giorno.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/31 Girelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 46).
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 9/1627/32 Centemero. Prendo atto che l'onorevole Centemero accoglie la riformulazione.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 9/1627/33 Soumahoro. Prego, onorevole Soumahoro.
ABOUBAKAR SOUMAHORO (MISTO). Quest'ordine del giorno nasce dalla volontà dei pescatori dell'isola di Lampedusa che mi hanno incaricato di presentare quest'ordine del giorno, che chiede sostanzialmente due cose al Governo: stanziare risorse per la raccolta delle imbarcazioni lasciate alla deriva al di fuori del porto di Lampedusa e ristoro per il settore della pesca sull'isola di Lampedusa. Queste due raccomandazioni nascono non dalla volontà, non dallo spirito di respingimento, ma dallo spirito dell'accoglienza che ha caratterizzato l'isola di Lampedusa.
Dall'altra parte, chiedo al Governo che questo impegno, con questo parere favorevole possa trovare una risposta in tempi adeguati, perché questa situazione ormai dura da oltre 30 anni. Quindi, chiedo che l'ordine del giorno sia messo al voto.
PRESIDENTE. Sottosegretaria, visto che è una raccomandazione con riformulazione e che una raccomandazione “secca” non la posso mettere in votazione, deve dare il parere: favorevole, contrario o si rimette all'Aula?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Mi rimetto all'Aula.
PRESIDENTE. Prendo atto che i deputati Cantone, D'Orso e Bonelli, a nome di tutto il gruppo, intendono sottoscrivere l'ordine del giorno. Onorevole Iacono?
GIOVANNA IACONO (PD-IDP). Anche io vorrei sottoscriverlo.
PRESIDENTE. Anche il gruppo del Partito Democratico sottoscrive l'ordine del giorno.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/33 Soumahoro, su cui il Governo si rimette all'Aula.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 47) (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista, MoVimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva-il Centro-Renew Europe e Misto-+Europa).
Colleghi, per cortesia. Colleghi, vi prego!
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/34 Sasso, che è stato riformulato dal Governo. Onorevole Sasso, accetta la riformulazione?
ROSSANO SASSO (LEGA). Grazie, Presidente. Accetto la riformulazione e faccio una breve dichiarazione di voto. Quindi, chiedo che l'ordine del giorno venga messo in votazione e se i colleghi mi consentiranno di fare questo piccolo intervento…
PRESIDENTE. Colleghi, ascoltiamo l'onorevole Sasso, per cortesia. Colleghi, vi prego. Per cortesia, tutti quanti ascoltiamo l'onorevole Sasso. Prego, onorevole Sasso.
ROSSANO SASSO (LEGA). Presidente, ringrazio il Governo per aver accettato quest'ulteriore impegno per il personale ATA, per il personale ausiliario tecnico e amministrativo, perché con quest'ordine del giorno il Governo si impegna ufficialmente a prorogare fino al 30 giugno… Però, Presidente, deve intervenire: dica alla sua parte politica di ascoltarmi.
PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia. Colleghi, vi prego.
ROSSANO SASSO (LEGA). Chiedo, ovviamente, che venga recuperato questo tempo. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Certo.
ROSSANO SASSO (LEGA). Dicevo che con quest'ordine del giorno il Governo si impegna ufficialmente a prorogare fino al 30 giugno tutti gli incarichi del personale ATA, il cosiddetto organico aggiuntivo. Questa è una battaglia storica della Lega, alla quale teniamo tanto, iniziata con il decreto PA bis di luglio e proseguita con la legge di bilancio, grazie al Ministro Valditara, con ulteriori 50 milioni di euro.
In questo modo, con i milioni che abbiamo investito come Governo per Agenda Sud e con l'esonero dei vicepresidi, grazie a una brillante idea della collega Miele (sempre un'ulteriore battaglia storica della Lega), noi rimettiamo la scuola al centro dell'agenda politica nazionale.
Mi sento di lanciare questo messaggio: ribadisco a tutto il personale ATA che, grazie alla Lega, l'organico aggiuntivo potrà lavorare fino al termine dell'anno scolastico (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).
PRESIDENTE. Prendo atto che i deputati Caso, Morfino, Manzi, Ascani, Cangiano, Giagoni, Carmina, Amorese, Pizzimenti, L'Abbate e Cerreto intendono sottoscrivere l'ordine del giorno. Chiunque altro voglia sottoscrivere, cortesemente si avvicini alla Presidenza (Commenti). Per cortesia!
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/34 Sasso, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 48).
Prendo atto che la deputata Latini accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/1627/35.
L'ordine del giorno n. 9/1627/36 Fornaro è accolto con riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Serracchiani. Ne ha facoltà per un minuto.
DEBORA SERRACCHIANI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Quest'ordine del giorno è su un tema che noi riproponiamo in continuazione. Riguarda l'ufficio per il processo, che è stato introdotto, grazie anche al Piano nazionale di ripresa e resilienza, nel sistema della giustizia; ufficio che ha avuto risultati importanti e questo ce lo dicono tutti i magistrati che abbiamo interpellato nelle varie audizioni che abbiamo svolto.
Si tratta di ragazze e ragazzi molto competenti, molto capaci e anche in grado oggettivamente di supportare - cosa che hanno dimostrato nei fatti - i nostri uffici. Ebbene, è da tempo che ne chiediamo la stabilizzazione, stabilizzazione che non si è realizzata. Non c'è neppure la proroga, dentro la manovra di bilancio.
Apprendiamo - ma ovviamente ci riserviamo di verificare il testo definitivo - che forse nel Milleproroghe potrebbe esserci l'ulteriore proroga, ma non c'è certamente quella stabilizzazione che chiede a viva voce tutto il nostro sistema della giustizia. Quindi, chiedo di votarlo.
PRESIDENTE. Le chiedo scusa, onorevole, accetta o non accetta la riformulazione?
DEBORA SERRACCHIANI (PD-IDP). L'accetto.
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Dori sottoscrive l'ordine del giorno a nome di tutto il gruppo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/36 Fornaro, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 49).
L'ordine del giorno n. 9/1627/37 Curti è accolto come raccomandazione con riformulazione.
Onorevole Curti, accetta la riformulazione?
AUGUSTO CURTI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Faccio un intervento per chiedere al Sottosegretario la possibilità di una riformulazione. Infatti, di fronte a 400 nuclei familiari che hanno perso la propria abitazione a seguito del sisma del novembre 2022, che ha colpito principalmente la città di Ancona e anche la vicina provincia di Pesaro, dopo un anno - possiamo dircelo - di non pervenuti, io credo che quest'Aula, ricordando che stiamo votando proprio gli ordini del giorno, possa permettersi qualcosa in più rispetto a un accoglimento con raccomandazione.
Per questo chiedo al Sottosegretario la possibilità di rivedere questo parere e di poterlo accogliere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Grazie, Presidente. Il Governo propone una riformulazione. Quindi, il parere è favorevole, a condizione di espungere la sesta e la settima premessa, le ultime due, e di riformulare l'impegno nel modo seguente: “a valutare le più idonee iniziative per garantire, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, la piena attuazione delle misure di assistenza alle popolazioni marchigiane e umbre colpite dai sismi del 9 novembre 2022 e del 9 marzo 2023, stanziando le risorse necessarie a sostenere tali misure e quelle relative alla ricostruzione del patrimonio edilizio danneggiato dal sisma”.
PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione e insiste per la votazione.
Prendo atto, altresì, che i colleghi Ascani, Pavanelli, Nevi, Battistoni, Piccolotti, Trancassini, Cesa, Benvenuti Gostoli sottoscrivono. Colleghi, per economia di Aula…
LUIGI MARATTIN (IV-C-RE). Può chiamare assenti!
PRESIDENTE. Onorevole Marattin, per cortesia …
Per economia di Aula, chi altro vuole sottoscrivere l'ordine del giorno venga alla Presidenza, non cambia niente (Protesta del deputato Fornaro). Onorevole Fornaro, per cortesia.
Chiunque voglia sottoscrivere, venga alla Presidenza e registriamo la sottoscrizione, per l'economia di gestione dell'Aula.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/37 Curti, nel testo riformulato, con parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 50).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/38 Furfaro vi è il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di intervenire l'onorevole Furfaro.
MARCO FURFARO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Mi sembra molto ipocrita definirsi patrioti e poi negare un impegno e dichiararsi contrari a fare un provvedimento per aiutare chi è stato alluvionato in Toscana. L'alluvione in Toscana è stata storie e numeri, le storie di chi ha perso tutto, di chi ha pianto i propri cari, di chi ha lasciato nel fango anni di investimenti. Sono 2 miliardi di danni, numeri impietosi, oltre 10.000 imprese e decine di migliaia di privati che hanno dovuto, purtroppo, sopportare anni di vita che se ne sono andati. Non so se il Governo è a conoscenza di questi numeri, però dovreste esserlo voi, cari colleghi, onorevole La Porta, onorevole Donzelli, onorevole Montemagni, Nisini, Barabotti, Ziello. Siete quelli che, quando andate sui territori …
PRESIDENTE. Si rivolga a me, si rivolga sempre alla Presidenza.
MARCO FURFARO (PD-IDP). Caro Presidente, lo dico tramite lei, ai miei colleghi, che hanno pianto e hanno versato lacrime durante l'alluvione. Ecco, quelle persone per cui avete versato lacrime, oggi hanno bisogno di un aiuto, hanno bisogno quei territori di un provvedimento urgente che parli di ristori, che sposti e sospenda i pagamenti tributari e i versamenti, che parli di cassa integrazione. Se la negate ancora una volta, almeno fateci il piacere - e concludo, Presidente - di non parlare più davvero di chi è stato alluvionato, perché sono persone che soffrono e voi stasera tornerete a casa a festeggiare il Capodanno. Loro stanno ancora piangendo, versando lacrime a causa della vostra ignavia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire l'onorevole Donzelli. Ne ha facoltà.
Per cortesia, ascoltiamo il collega.
GIOVANNI DONZELLI (FDI). Grazie, Presidente. Credo che questa continua speculazione, volgare e vile, sia offensiva verso le vittime e quello che è successo in Toscana (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia e di deputati del gruppo Lega-Salvini Premier) e accompagnata anche nelle omissioni della regione, dei territori e dei comuni che avete governato, rende tutto questo ancora più spiacevole e stucchevole. Basta. Rimboccatevi le maniche e fate qualcosa per gli alluvionati (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia e di deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Montemagni. Ne ha facoltà.
Ascoltiamo la deputata Montemagni, per favore.
ELISA MONTEMAGNI (LEGA). Grazie, Presidente. Io, tramite lei, vorrei chiedere ai colleghi del Partito Democratico se sono proprio sicuri di quest'ordine del giorno, perché loro parlano degli eventi alluvionali a partire dal 2 novembre, dimenticandosi che, in una delibera, il Consiglio dei Ministri non solo ha esteso lo stato di emergenza alle province di Lucca e Massa, ma ha spostato la data al 29 ottobre. Perché al 29 ottobre? Perché a Torre del Lago, a Viareggio, ci sono stati non solo danni, ma famiglie sfollate che non valgono meno rispetto alle famiglie che sono rimaste sfollate dal 2 novembre (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier e Fratelli d'Italia), valgono esattamente alla stessa maniera. Quindi, io domando al collega Furfaro se quest'ordine del giorno non intenda casomai ritirarlo, perché io penso che ci sia, come minimo, un errore di scrittura, ma sono portata a pensare che, invece, sia proprio una dimenticanza di territorio, quel territorio a cui tengo e a cui appartengo e un ordine del giorno del genere, dove proprio nell'impegno si dice “ad adottare urgentemente un provvedimento volto a predisporre interventi urgenti per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi in Toscana a partire dal 2 novembre” escluda un intero territorio. Questa è ipocrisia, fare un ordine del giorno, senza rendersi nemmeno conto di quello che c'è scritto nelle delibere che citate, perché nelle delibere citate si parla del 29 ottobre e si parla anche di famiglie che voi, invece, tendete a escludere (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Quindi, chiedo al collega Furfaro di ritirare e di smetterla di speculare sulle vittime e, soprattutto, su un territorio che è stato fortemente colpito (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier e Fratelli d'Italia).
PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire l'onorevole Gianassi. Ne ha facoltà.
FEDERICO GIANASSI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Credo che l'osservazione della collega Montemagni meriti rispetto e debba essere accolta. Tutte le osservazioni giuste devono andare oltre le appartenenze di partito. Quindi, se il Governo è favorevole a raccogliere le osservazioni della Lega e della collega Montemagni e proporre la riformulazione dell'ordine del giorno anticipando la data al 28 ottobre (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), per tutelare anche le popolazioni di Torre del Lago, di Viareggio e tutte le zone della Toscana colpite, i proponenti dell'ordine del giorno sono strafavorevoli e lo votiamo tutti insieme, perché la Toscana ha bisogno di tutti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Sottosegretaria Albano?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Signor Presidente, accantoniamo l'ordine del giorno n. 9/1627/38 Furfaro.
PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/39 Fossi, con il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Fossi. Ne ha facoltà.
EMILIANO FOSSI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Francamente, è stupefacente anche il parere dato su quest'ordine del giorno, che ha un obiettivo ben preciso, cioè quello di riparare ai danni che le scelte che questo Governo sta facendo in campo sanitario, perché sappiamo benissimo che ci sono meno risorse per il Servizio sanitario nazionale e il Governo è anche colpevole di ritardi gravi, gravissimi per quanto riguarda le risorse dovute dalla legge vigente alle regioni. Facciamo riferimento a due decreti, quello che libererebbe risorse aggiuntive disposte dai precedenti Governi a seguito del COVID, ma che sono ancora bloccate e sono circa un miliardo di euro, e quello che fa riferimento al cosiddetto pay back. Queste risorse sono importanti per tutte le regioni, in particolar modo, per le regioni virtuose com'è anche la Toscana, che ha una menzione specifica in quest'ordine del giorno. Negare queste risorse significa creare problemi gravissimi alle cittadine e ai cittadini, anche in contesti, ripeto, virtuosi come questi, che continuano a dare livelli importanti di servizi e che continuano a dare prestazioni alle cittadine e cittadini di livello importante. Allora, la scelta che fate ponendo un parere contrario a un provvedimento di questo genere è grave e vi prendete una responsabilità enorme rispetto ai problemi che ricadranno sui cittadini e sulle cittadine della Toscana (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Prendo atto che la collega Malavasi sottoscrive l'ordine del giorno in esame. Gli altri colleghi che vogliono sottoscrivere possono venire qui, al banco della Presidenza.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/39 Fossi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 51).
Passiamo l'ordine del giorno n. 9/1627/40 Rizzetto, con il parere favorevole del Governo, previa riformulazione. Prendo atto che l'onorevole Rizzetto accetta la riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Graziano, che, però, a questo punto, può soltanto sottoscrivere perché ormai la riformulazione dell'ordine del giorno è stata accettata dal presentatore.
STEFANO GRAZIANO (PD-IDP). Intervengo per chiedere al Governo di fare una verifica…
PRESIDENTE. No, non lo può fare, lo può sottoscrivere, perché la riformulazione è stata accettata dal firmatario.
STEFANO GRAZIANO (PD-IDP). Sì, ma rende compatibile una cosa che è incompatibile, quindi, scegliesse, perché le associazioni d'arma…
PRESIDENTE. Onorevole Graziano, non può intervenire, una volta che la riformulazione è stata accettata.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Caparvi. Ne ha facoltà.
VIRGINIO CAPARVI (LEGA). Chiedo di sottoscriverlo, Presidente.
PRESIDENTE. Perfetto. Chiunque voglia sottoscrivere, per economia di Aula, cortesemente, può venire al banco della Presidenza.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/41 Ruffino, con il parere favorevole, previa riformulazione. Deputata Ruffino, accetta?
DANIELA RUFFINO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Non accetto perché è una riformulazione inaccettabile e chiedo, invece, una riflessione, cercando di esprimere brevemente quanto abbiamo chiesto. Abbiamo chiesto che, limitatamente ai comuni montani con popolazione inferiore a 3.000 abitanti, la quota parte di IMU che oggi alimenta il Fondo di solidarietà comunale rimanga nel bilancio degli stessi comuni, perché? Perché, ad esempio, in questi giorni non c'è neve e qui ci sono molti amministratori di piccoli comuni che faticano a gestire il loro ente, si tratta di riuscire ad attivare attività complementari. Ricordo anche la situazione dei piccoli comuni privi di personale, certamente anche alle prese con il PNRR.
La riflessione che chiedo al Governo credo debba essere altra, altrimenti avremo un punto di arrivo che ritengo nessuno in quest'Aula voglia, ci avviciniamo a una tornata di elezioni amministrative molto importanti, sono pochissimi gli amministratori che si mettono in gioco con liste nei piccoli comuni, le mono-liste sono sempre più numerose. Allora chiedo al Governo - attraverso il Presidente - attenzione, mi rendo conto che la rappresentante, in questo momento, ha un lavoro importante da fare con il telefono, ma le chiedo se può portare una voce al Governo e alla Presidente Meloni rispetto ai piccoli comuni e agli enti locali, che devono essere presi in considerazione, perché sono una parte importante dei comuni dell'Italia, sono tantissimi e sono veramente in difficoltà. Quindi, è veramente inaccettabile la formula: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”, perché vedo che questa finanza pubblica è sempre più sorda e cieca, soprattutto se guardiamo alle intenzioni del Governo e se, oltre ai piccoli comuni, aggiungiamo l'ambiente, le famiglie e la scuola, quindi, una parte viva dell'Italia che spero, prima o poi, abbia una risposta diversa.
PRESIDENTE. Chi vuole sottoscriverlo cortesemente venga qui, sennò non andiamo avanti.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/41 Ruffino, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 52).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/42 Rosato, sul quale c'è un parere favorevole, previa riformulazione, accettata.
Anche sull'ordine del giorno n. 9/1627/43 Pastorella c'è un parere favorevole, previa riformulazione. Accetta?
VALENTINA GRIPPO (AZ-PER-RE). Accettiamo la riformulazione e chiediamo di metterlo ai voti.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/43 Pastorella, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 53).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/44 Grippo, con il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare la deputata Grippo. Ne ha facoltà.
VALENTINA GRIPPO (AZ-PER-RE). Presidente, chiederei al Governo di accantonarlo e di rivalutare il parere, perché appare macroscopicamente in contraddizione con quanto dichiarato in questi mesi dal Ministro Valditara e anche dai colleghi di maggioranza, in Commissione. Quindi, veramente non capiamo come mai neanche si proponga di riformularlo. Ricordo che con “Agenda Sud” e, poche settimane fa, con l'estensione sperimentale del tempo pieno, il Ministro dichiarava di voler avviare la sperimentazione in 240 scuole. Dal momento che, con il gruppo di Azione, abbiamo anche delineato nel dettaglio come avviare questa sperimentazione, dove prendere le risorse e come dare seguito all'iniziativa che, lo ripeto, ci ha visto concordi con il Ministro, chiediamo di rivalutare il parere.
PRESIDENTE. La Sottosegretaria non intende intervenire.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/44 Grippo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 54).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/45 D'Alessio, con il parere favorevole con riformulazione. Onorevole D'Alessio, accetta?
ANTONIO D'ALESSIO (AZ-PER-RE). Presidente, accettiamo la riformulazione e chiediamo di metterla ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/45 D'Alessio, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 55).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/46 Carfagna: parere favorevole con riformulazione. Onorevole Carfagna, accetta?
MARIA ROSARIA CARFAGNA (AZ-PER-RE). Accettiamo la riformulazione e chiediamo di metterla ai voti.
PRESIDENTE. Bene, passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/46 Carfagna, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 56).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/47 Bonetti, con un parere favorevole con riformulazione. Onorevole Bonetti?
ELENA BONETTI (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Io chiederei al Governo di poter rivalutare la riformulazione per quanto riguarda l'impegno. Accoglierei la riformulazione, cioè l'espunzione delle premesse anche se descrivono semplicemente lo stato dell'arte, posso comprendere che, per ragioni politiche, le si sia volute eliminare, ma che si introduca: “a valutare l'opportunità di” e, a seguire, di rivedere l'indicatore ISEE per le famiglie al fine di garantire una progressività per i figli, al fine di espungere la proprietà della prima casa di famiglia, al fine di sostenere maggiormente la genitorialità, stupisce. Perché l'emendamento per la revisione dell'ISEE, che era uno dei punti del programma del centrodestra, ieri è stato bocciato. Capisco che possa essere stato motivato dal non voler modificare la legge di bilancio, ma che, oggi, la stessa maggioranza dica ufficialmente che si prende il margine di valutare quello che ha promesso agli italiani, non solo, nella scorsa legislatura, ma nelle campagne di narrazione che sta portando avanti sul sostegno alle famiglie, sul sostegno alla natalità, lascia davvero perplessi.
Per cui, se il Governo cambia questa parte della riformulazione, l'accetto e chiedo di metterla ai voti, altrimenti mettiamo al voto l'intero ordine del giorno così come è scritto (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe).
PRESIDENTE. Quindi, lei non ha accettato integralmente la riformulazione.
ELENA BONETTI (AZ-PER-RE). No, integralmente non l'ho accettata e ho chiesto una rivalutazione.
PRESIDENTE. Il Governo?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Dunque, possiamo rivalutare la riformulazione, inserendo però: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
PRESIDENTE. Deputata Bonetti?
ELENA BONETTI (AZ-PER-RE). Presidente, ringrazio il Governo. Allora, io direi che accetto la riformulazione, così com'è riproposta, ovviamente, facendo quell'atto di fiducia nei confronti del Governo che, però, finora non ci ha pienamente soddisfatto, ma diamo un'apertura di credito e chiediamo di metterlo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/47 Bonetti, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 57).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/48 Benzoni, il parere è favorevole con riformulazione. Onorevole Benzoni - o chi per lui - accetta la riformulazione? Onorevole D'Alessio, prego.
ANTONIO D'ALESSIO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Accettiamo la riformulazione e chiediamo che venga messo ai voti.
CARMELA AURIEMMA (M5S). Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARMELA AURIEMMA (M5S). Presidente, su quest'ordine del giorno abbiamo chiesto la votazione per parti separate di premesse e impegno.
PRESIDENTE. Va bene. Onorevole Fenu?
EMILIANO FENU (M5S). Signor Presidente, vorrei intervenire su quest'ordine del giorno per spiegare il motivo per cui voteremo…
PRESIDENTE. Come dichiarazione di voto? Ne ha facoltà.
EMILIANO FENU (M5S). Grazie. Vorrei spiegare brevemente perché abbiamo chiesto il voto per parti separate. Noi condividiamo assolutamente l'impegno, soprattutto dopo l'intervento in un'audizione del Ministro Giorgetti. Lui parla di allucinogeni, di LSD, ma noi abbiamo ascoltato un intervento allucinato, dove ancora non si capisce che il debito si riduce con la crescita economica, mentre voi state ricadendo nella trappola di pensare che il debito si riduce con l'austerità.
Noi crediamo che il sistema di incentivi 4.0 abbia funzionato proprio in termini di crescita e produttività. Pertanto, voteremo in modo favorevole sull'impegno, ma non condividiamo le premesse, in particolare il quarto capoverso, dove si dice che, a decorrere dal 2018, il sistema degli incentivi 4.0 sarebbe stato depotenziato. Non condividiamo questa parte semplicemente perché non è vera. Infatti, basta guardare le relazioni tecniche per vedere che, a decorrere dal 2018, insieme alle associazioni di categoria, si è rivisto tutto il Piano e lo si è potenziato, fino ad arrivare alla massima estensione della legge di bilancio, approvata nel 2020, di 25 miliardi di investimenti, contro i 10 iniziali. Quindi, noi ci asterremo su queste premesse, perché non le condividiamo, e voteremo a favore dell'impegno di quest'ordine del giorno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Avendo il presentatore accettato la riformulazione e chiesto la votazione, ed essendo stata fatta richiesta di votazione per parti separate nel senso di votare distintamente le premesse dall'impegno, le premesse saranno poste in votazione solo nel caso di approvazione dell'impegno.
Passiamo, quindi, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/48 Benzoni, limitatamente all'impegno, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 58).
Essendo stato approvato l'impegno, porrò adesso in votazione le premesse.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/48 Benzoni, limitatamente alle premesse, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 59).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/49 Castiglione, il parere è favorevole con riformulazione. Onorevole Castiglione, la accetta?
GIUSEPPE CASTIGLIONE (AZ-PER-RE). Presidente, noi valutiamo positivamente l'impegno a finanziare il Ponte anche con ulteriori fondi del bilancio nazionale, e io auspico anche con fondi europei, però non possiamo accettare, a meno che il Governo non assuma l'impegno di espungere, dalle fonti finanziarie, il Fondo di sviluppo e coesione della regione Sicilia e della regione Calabria e soprattutto il Fondo di sviluppo e coesione nazionale. Quindi, laddove dovesse esserci da parte del Governo questo impegno, noi accetteremo. Altrimenti, chiedo di metterlo ai voti con il nostro parere contrario.
PRESIDENTE. Sottosegretaria? Lo metto ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/49 Castiglione, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 60).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/50 Zaratti, il parere del Governo è contrario. Ha chiesto di parlare l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.
FILIBERTO ZARATTI (AVS). Grazie, Presidente. Io credo che il Governo abbia interpretato un po' male il nostro ordine del giorno. In realtà, era semplicemente un tentativo di aiutare la maggioranza, visto che in tutta la manovra finanziaria, nella legge il bilancio, non c'è alcuna iniziativa volta a sostenere e ad accelerare la transizione ecologica.
Credo che sia stata una gravissima dimenticanza e quindi noi, anche a favore del Ministro Pichetto Fratin che vediamo qui seduto davanti a noi, abbiamo redatto un piccolo Bignami delle cose da fare. Certamente vi sarà utile, visto che poi l'argomento non lo masticate, né volete affrontarlo (Commenti).
PRESIDENTE. Colleghi, colleghi.
FILIBERTO ZARATTI (AVS). In questo piccolo Bignami, oltre a raccontare quelle che sono le normative internazionali che dovremmo rispettare, facciamo un piccolo elenco delle cose necessarie, a cominciare dall'eliminazione dei sussidi per l'ambiente, indicati in catalogo come dannosi.
Questo è l'unico Paese al mondo che finanzia interventi sull'ambiente che vengono definiti dannosi. Ora, siccome siamo persone responsabili, indichiamo anche i tempi per eliminare i sussidi ambientalmente dannosi: il 40 per cento nel 2024, il 50 per cento entro il 2026 e il 100 per cento entro il 2030.
Inoltre, siccome gli esponenti della maggioranza parlano sempre del fatto che sia necessario tutelare le fasce più deboli e più fragili rispetto ai costi della transizione ecologica, in questo piccolo Bignami, Ministro, abbiamo anche inserito il fatto che sia necessario adottare iniziative volte a prevedere l'istituzione di un Fondo sociale italiano per il clima, al fine di sostenere i redditi più fragili nella fase della transizione ecologica.
Ora, le cose sono due: o i pochi di voi che parlano di questioni legate all'ambiente e alla transizione ecologica normalmente dicono sciocchezze, cosa che naturalmente mi stupirebbe alquanto, oppure non si capisce per quale ragione non vogliate istituire questo Fondo e non vogliate, cioè, sostenere la parte più fragile della società verso la transizione ecologica.
Come vedete, il nostro è un ordine del giorno che vuole aiutare, prima di tutto, il Ministro Pichetto Fratin e, ovviamente, tutta la maggioranza, cercando di sintetizzare, in un testo semplice e di facile comprensione, quello che è necessario fare e quello che si sta facendo in tanti Paesi d'Europa e del mondo. Non abbiamo inventato niente ed è per questo che vi chiediamo di votarlo. Magari può intervenire anche il Ministro, facendo una rapida lettura di questo testo e, magari, dare il suo parere positivo (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/50 Zaratti, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 61).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/51 Pierro, il parere è favorevole previa riformulazione. Ha chiesto di parlare l'onorevole Davide Bergamini. Ne ha facoltà.
DAVIDE BERGAMINI (LEGA). Accettiamo la riformulazione e chiediamo venga messo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/51 Pierro, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 62).
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/52 Andreuzza e n. 9/1627/53 Davide Bergamini, il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/54 De Maria, il parere è favorevole, previa riformulazione. Onorevole De Maria, la accetta?
ANDREA DE MARIA (PD-IDP). Grazie, Presidente. So che ho 1 minuto. Sì, accetto la riformulazione e chiedo che l'ordine del giorno venga messo in votazione.
L'ordine del giorno prevede l'esclusione dal versamento della quota dell'imposta municipale propria per i comuni montani fino a 3.000 abitanti al Fondo di solidarietà. Credo che sia un intervento importante sia per affrontare un'evidente stortura nella costruzione delle modalità con cui è stato pensato il Fondo di solidarietà sia per sostenere comuni che devono affrontare particolari criticità e che hanno bilanci molto difficili da costruire, anche rispetto al numero di abitanti che hanno e alle dimensioni dei loro territori.
Erano stati presentati emendamenti che sono stati bocciati. Nella riformulazione c'è il richiamo ai vincoli di finanza pubblica. Diciamo che il mio è un invito al Governo, accettando la riformulazione, a far sì, però, che si trovi presto un provvedimento in cui questa azione venga realmente messa in atto. Mi riservo, ovviamente, di ripresentare emendamenti in questo senso, in provvedimenti futuri (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Sottoscrive tutto il gruppo del Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/54 De Maria, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 63).
Ordine del giorno n. 9/1627/55 Toni Ricciardi, parere favorevole con riformulazione. Onorevole Ricciardi, accetta?
TONI RICCIARDI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Non ho capito la riformulazione, se può gentilmente rileggerla, perché non mi è chiaro un passaggio.
PRESIDENTE. Prego, Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. La riformulazione è abbastanza semplice: espunzione delle ultime due premesse e riformulazione dell'impegno: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
PRESIDENTE. Onorevole Ricciardi?
TONI RICCIARDI (PD-IDP). Grazie, Sottosegretaria, mi duole, ma non accetto e spiego anche perché. Io ho la sensazione che voi stiate trattando le richieste degli italiani all'estero come dei pezzenti. Vi abbiamo chiesto 500.000 euro rispetto al milione e mezzo che avevate tagliato lo scorso anno per CGIE e Comites, che sono organismi di rappresentanza eletti dello Stato italiano. Avete tagliato e vi abbiamo chiesto 500.000 - lo zero virgola zero non so cosa della manovra di bilancio -, nemmeno in questa manovra, ma vi avevamo chiesto di trovare 500.000 euro nel primo provvedimento utile. Se questa è una richiesta che mette a rischio e a repentaglio le finanze pubbliche, io non so, francamente, cosa rispondervi.
Quindi, da questo punto di vista - e chiudo, Presidente -, visto che abbiamo in Aula l'autorevolissima presenza del Vice Ministro Tajani, nonché Ministro degli Affari esteri… Vicepresidente del Consiglio, mi scuserà, è la foga emotiva del momento, chiedo, suo tramite, se il Vicepresidente del Consiglio possa far accantonare quest'ordine del giorno e immaginare, forse, di trovare 500.000 euro per la rappresentanza delle italiane e degli italiani all'estero (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Sulla richiesta di accantonamento, Sottosegretaria? No.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/55 Toni Ricciardi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 64).
Ordine del giorno n. 9/1627/56 Merola, parere favorevole con riformulazione: onorevole Merola, accetta?
VIRGINIO MEROLA (PD-IDP). Accetto la riformulazione e chiedo che sia messo ai voti.
PRESIDENTE. L'onorevole Ghirra sottoscrive. Tutti possono venire qui per sottoscrivere, per cortesia, sennò non ne usciamo più.
Prendo atto che tutti i deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra sottoscrivono l'ordine del giorno.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/56 Merola, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 65).
Ordine del giorno n. 9/1627/57 Scarpa, parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare la deputata Scarpa. Ne ha facoltà, per un minuto.
RACHELE SCARPA (PD-IDP). Grazie, Presidente. Con quest'ordine del giorno semplicemente chiediamo che, contrariamente a quelli che sono stati i provvedimenti in materia energetica presi ultimamente, si provveda a incentivare e agevolare l'installazione di impianti energetici da fonti rinnovabili. Mi sembra un impegno ben argomentato e assolutamente coerente con le direttive europee, la direzione in cui tutti dovremmo voler andare.
Mi stupisce il parere contrario e chiedo che venga votato (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/57 Scarpa, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 66).
Ordine del giorno n. 9/1627/58 Bonafe', parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare la deputata Bonafe'. Ne ha facoltà.
SIMONA BONAFE' (PD-IDP). Grazie, Presidente. Io mi domando: come si fa? Io capisco che ci sia ancora, in quest'Aula, chi nega il cambiamento climatico, ma, di fronte a fatti - non idee, fatti - che hanno riguardato l'Emilia, la Toscana, di cui abbiamo parlato anche prima, dove, in 3 giorni, è venuta giù la pioggia che generalmente viene giù in 6 mesi, io mi domando come si faccia a tagliare sui finanziamenti per gli interventi sulla difesa del suolo, dopo che già con il Piano nazionale di ripresa e resilienza si era deciso di mettere in discussione i progetti che riguardavano il dissesto idrogeologico.
E mi domando anche come si faccia - concludo, Presidente - a dare parere contrario a quest'ordine del giorno, che chiede semplicemente di ripristinare, nel primo provvedimento utile, le risorse destinate a favore della difesa del territorio, della prevenzione e delle mitigazioni delle conseguenze dei cambiamenti climatici. Visto che in quest'Aula, oggi, c'è anche il Ministro dell'Ambiente, io mi auguro che il Governo possa rivedere il parere su quest'ordine del giorno, altrimenti vuol dire che non capite che la prevenzione e la cura del territorio sono l'unica strada per evitare ulteriori catastrofi e che prevenire costa meno che riparare i danni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/58 Bonafe', con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 67).
Ordine del giorno n. 9/1627/59 Della Vedova, parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare il deputato Della Vedova. Ne ha facoltà.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). Grazie, Presidente. Vorrei chiedere alla Sottosegretaria se può rivedere il parere.
PRESIDENTE. Sottosegretaria?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Grazie, Presidente. Si può rivedere attraverso la riformulazione dell'impegno come segue: “a valutare l'opportunità di adottare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, misure che consentano anche ai lavoratori per i quali risulta un'anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 di accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 70 anni di età (oggi 71), anche eventualmente prevedendo, ai fini della liquidazione dei relativi trattamenti pensionistici, l'applicazione integrale del metodo contributivo puro per tutti i periodi interessati”.
PRESIDENTE. L'onorevole Della Vedova accetta e chiede di mettere in votazione l'ordine del giorno.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/59 Della Vedova, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 68).
Ordine del giorno n. 9/1627/60 Simiani, parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Simiani. Ne ha facoltà, per un minuto.
MARCO SIMIANI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Sul superbonus avete fatto l'ennesima frittata, Governo.
Voglio esprimere la mia piena solidarietà ai colleghi di Forza Italia, visto che questo decreto che avete fatto non porta quasi a niente. Guardate, c'è una difficoltà oggettiva soprattutto in relazione al Fondo, un Fondo di soli 20 milioni di euro che riguarda le parti abbienti, ma, soprattutto, di questo Fondo sono rimasti 16.441.000 euro; mi dite voi come si può ottenere anche una risposta concreta per la mole di lavori che stanno finendo? Ecco perché io vi chiedo di votare quest'ordine del giorno, che dà la possibilità di prorogare per 3 mesi e far finire ai cittadini i lavori che hanno messo in piedi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/60 Simiani, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 69).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/61 Speranza c'è un parere contrario del Governo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Scotto. Ne ha facoltà.
ARTURO SCOTTO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Per chiedere al Governo l'accantonamento di quest'ordine del giorno. Poco fa, era qui in Aula il Ministro Sangiuliano e conosciamo molto bene la sua sensibilità rispetto al destino dell'Istituto degli studi storici Croce, di Napoli e dell'Istituto degli studi filosofici di Napoli e dunque forse sarebbe utile trovare una soluzione, eliminare la contrarietà, in modo tale che tutta l'Aula possa votare insieme e dare un segnale di fiducia nei confronti di questi due istituti, molto importanti per Napoli e per l'Italia.
PRESIDENTE. Sottosegretaria?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Il Governo accoglie la richiesta di accantonamento.
PRESIDENTE. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/62 Boldrini c'è un parere contrario del Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/62 Boldrini, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 70).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/63 Lai c'è un parere favorevole, con riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Lai. Ne ha facoltà.
SILVIO LAI (PD-IDP). Vorrei fosse posto in votazione, Presidente. Accetto la riformulazione, ma vorrei fosse posto in votazione.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/63 Lai, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 71).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/64 Provenzano c'è un parere favorevole con riformulazione. L'onorevole Provenzano, accetta la riformulazione e chiede che sia posto in votazione.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/64 Provenzano, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 72).
L'ordine del giorno n. 9/1627/65 Morassut è accolto come raccomandazione, previa riformulazione. Onorevole Morassut accetta la raccomandazione?
ROBERTO MORASSUT (PD-IDP). Non accetto la raccomandazione, che peraltro è accompagnata dall'espunzione di due parti delle premesse, quindi sostanzialmente è un parere contrario sull'ordine del giorno.
L'ordine del giorno segnala che c'è stata una procedura innaturale del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che ha spostato 2,5 miliardi di euro di opere, in gran parte del Centro-Sud, molte nella capitale, alcune fondamentali per il pendolarismo della trasversale adriatico-tirrenica, opere peraltro presenti e approvate dal CIPESS, soltanto perché queste opere sarebbero in ritardo progettuale a causa di RFI. La procedura è del tutto innaturale, però si chiede che ci sia una correzione del contratto di servizio di RFI e che queste opere riprendano il loro naturale iter perché, sono opere necessarie, fondamentali. Quindi, mi aspetterei dal Governo una revisione di questo parere e un accoglimento, perché sono opere attese e la procedura del Ministero è del tutto innaturale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la Sottosegretaria Albano. Ne ha facoltà.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Accantoniamo l'ordine del giorno, per una ulteriore valutazione.
PRESIDENTE. Va bene. L'ordine del giorno n. 9/1627/66 Ascani è accolto con raccomandazione, previa riformulazione. Presidente Ascani, accetta la raccomandazione?
ANNA ASCANI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Due riflessioni. In primo luogo, abbiamo approvato, a larghissima maggioranza, l'ordine del giorno n. 9/1627/37 Curti, inserendo la previsione in base alla quale l'ordine del giorno riguardi anche gli umbri, quindi questa riformulazione del mio ordine del giorno, a questo punto, non ha davvero alcun senso e invito il Governo - vedo il Sottosegretario Prisco, che è un mio conterraneo e immagino abbia avuto un ruolo nella riformulazione dell'ordine del giorno precedente e spero possa averlo anche con riguardo a questo - a ripensarci. Peraltro, io non ho neanche scritto: “nel primo provvedimento utile”, quindi non vedo quale sia il problema; se volete potete attuarlo anche nel primo provvedimento inutile, ne avete fatti tanti e immagino che il prossimo arriverà a breve (Commenti di deputati Fratelli d'Italia).
PRESIDENTE. Per cortesia!
ANNA ASCANI (PD-IDP). Chiedo, comunque, al Governo di rivedere il parere, altrimenti non accetto la raccomandazione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Sottosegretaria?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Propongo la medesima riformulazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/37 Curti.
PRESIDENTE. Presidente Ascani, accetta la riformulazione? Sì e chiede che comunque venga posto in votazione. Chiunque voglia sottoscrivere cortesemente si avvicini.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/66 Ascani, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 73).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/67 Schifone c'è un parere favorevole, previa riformulazione. Onorevole Schifone, accetta la riformulazione? Sì.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Patriarca. Ne ha facoltà.
ANNARITA PATRIARCA (FI-PPE). Per sottoscrivere l'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Chiedo la cortesia a chi vuole sottoscrivere di venire qui, altrimenti non facciamo in tempo.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/68 Peluffo c'è un parere favorevole, previa riformulazione. L'onorevole Peluffo non accetta la riformulazione e chiede che sia posto in votazione.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/68 Peluffo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 74).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/69 Orlando c'è un parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Orlando. Ne ha facoltà, per un minuto.
ANDREA ORLANDO (PD-IDP). Signor Presidente, approfitto anche della presenza del Ministro Pichetto Fratin, per chiedere una riconsiderazione rispetto al parere di contrarietà espresso. Posso capire che il Governo sia contrario alle premesse, posso capire che non voglia dire qui -parliamo di Ilva - che ci sarà un passaggio in maggioranza dello Stato, ma non capisco il perché della contrarietà sulla riaffermazione della necessità di un piano ambientale e sulla garanzia dei crediti delle imprese che si sono esposte con Ilva.
Quindi, chiederei al Governo e alla Sottosegretaria una riconsiderazione rispetto a questa valutazione, almeno per i punti che non sono controversi, perché sono già stati espressi nella volontà dei Ministri che si sono occupati di questa vicenda, a partire dai Ministri Pichetto Fratin, Fitto e Urso, evidentemente su posizioni diverse su alcuni punti, ma non su alcuni di quelli che sono richiamati nel dispositivo.
PRESIDENTE. Il Governo non interviene. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/69 Orlando, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 75).
L'ordine del giorno n. 9/1627/70 De Micheli è accolto come raccomandazione, previa riformulazione, che viene accettata. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/71 Montemagni parere favorevole, previa riformulazione, che viene accettata. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/72 Zinzi parere favorevole, previa riformulazione, che viene accettata. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/73 Cavandoli parere favorevole, previa riformulazione che viene accettata.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/74 Tenerini parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/75 Nevi parere favorevole, previa riformulazione, che viene accettata e viene chiesta la votazione.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/75 Nevi, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 76).
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/76 Bergamini e n. 9/1627/77 Tassinari parere favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/78 Benigni parere favorevole, previa riformulazione, che viene accettata.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/79 De Palma e n. 9/1627/80 Battilocchio parere favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/81 Patriarca parere favorevole, previa riformulazione, che viene accettata.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/82 Paolo Emilio Russo c'è parere favorevole.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Paolo Emilio Russo. Ne ha facoltà.
PAOLO EMILIO RUSSO (FI-PPE). Chiedo, per cortesia, di metterlo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/82 Paolo Emilio Russo, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 77).
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/83 Sala e n. 9/1627/84 Pittalis parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/85 Mule' parere favorevole, previa riformulazione, che viene accettata.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/86 Pella c'è un parere favorevole, previa riformulazione.
Ha chiesto di parlare la Sottosegretaria Albano. Ne ha facoltà.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI (AVS). Solo per il verbale, sull'ordine del giorno n. 9/1627/75 Nevi Alleanza Verdi e Sinistra esprime un voto contrario.
PRESIDENTE. Perfetto, registriamo agli atti.
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/87 Dalla Chiesa e n. 9/1627/88 Cattaneo parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/89 Cappellacci c'è un parere favorevole.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Cappellacci. Ne ha facoltà.
UGO CAPPELLACCI (FI-PPE). Grazie, Presidente. Ringrazio il Governo per la sensibilità mostrata, in particolare dal Sottosegretario Gemmato, e, considerata l'importanza del tema, sul quale peraltro abbiamo un provvedimento incardinato in XII Commissione, a prima firma del deputato Pella, chiedo che sia comunque messo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/89 Cappellacci, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 78).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/90 Bonelli, su cui c'è il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Bonelli. Ne ha facoltà.
ANGELO BONELLI (AVS). Signor Presidente, il Governo, devo dire, ha un comportamento molto singolare da questo punto di vista, perché dice “no” di fatto al rispetto della direttiva 2014/24/UE, che sancisce, all'articolo 72, che, quando una gara supera in corso d'opera il 50 per cento del valore iniziale, si deve procedere a una nuova gara, e riguarda il tema del ponte sullo Stretto. Non stiamo dicendo che si deve fare una nuova gara…
PRESIDENTE. Colleghi, per favore, colleghi. Prego, onorevole Bonelli.
ANGELO BONELLI (AVS). Stiamo dicendo di verificare, con molta attenzione, questo punto.
L'altra questione, invece, è quella che si chiede di trasmettere ai gruppi parlamentari la relazione di adeguamento del progetto definitivo, come previsto dal decreto-legge, da parte del Consorzio Eurolink, trasmesso alla Società Stretto di Messina, e il relativo atto negoziale. Il Governo oggi ci dice di “no”, dice di “no” a che i gruppi parlamentari possano avere questi documenti. Ritorniamo al ragionamento di oggi: c'è un problema serio di trasparenza da parte di questo Governo. Non capiamo di che cosa abbia paura questo Governo. Ha paura che andiamo a leggere qualcosa che non va bene, che non quadra, in queste relazioni, nell'atto negoziale? Perché c'è tutta questa volontà di negare al Parlamento documenti che una legge prevede? Trovo francamente inaccettabile questo comportamento da parte del Governo, e questo “no” francamente è un “no” inquietante, su cui adesso ovviamente andremo al voto. Sarà un voto pesante da questo punto di vista, perché è un elemento di assenza di trasparenza, per quanto ci riguarda, lo ribadisco, inaccettabile (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Provenzano. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE PROVENZANO (PD-IDP). Per sottoscrivere l'ordine del giorno, Presidente, se il collega lo consente.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/90 Bonelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 79).
Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, l'onorevole Francesco Silvestri. Ne ha facoltà.
FRANCESCO SILVESTRI (M5S). Presidente, semplicemente per correggere il voto del mio gruppo sull'ordine del giorno n. 9/1627/75 Nevi da favorevole a contrario, quello sulla sugar tax, a nome ovviamente di tutto il gruppo.
PRESIDENTE. Certo, rimane agli atti la sua dichiarazione.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/91 Borrelli, su cui c'è il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.
FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Presidente, parlo a nome del nostro gruppo, ma penso di parlare pure a nome di molti parlamentari, sia della maggioranza che della minoranza. Da anni ci battiamo, ed è stata realizzata anche una legge nel 2022, per la graduale eliminazione degli animali nei circhi. C'è una norma, in quest'ordine del giorno noi chiediamo semplicemente che venga attuata, perché spetta al Governo, mentre, invece, la stiamo rinviando di anno in anno.
Non riusciamo a comprendere il perché di un parere contrario rispetto a un percorso che oramai è necessario per il benessere degli animali, perché è superato il circo con gli animali. Qualche mese fa, abbiamo visto un leone fuggito da un circo, a Ladispoli. Onestamente, non riesco a comprendere, non riusciamo a comprendere perché ci si accanisca nel volerlo permettere nel nostro Paese, mentre oramai tutti i Paesi evoluti, in particolare nell'Unione europea, stanno dismettendo questa pratica, che, tra l'altro, viene finanziata, perché noi la finanziamo come evento culturale. In molti casi il contributo che diamo per tenere gli animali in quelle condizioni è molto superiore rispetto alle persone che vanno a vedere questi circhi.
I circhi si devono evolvere, non devono essere più con tigri, con leoni e con altri animali, che non devono essere oggetto del nostro divertimento.
Da questo punto di vista noi invitiamo il Governo a modificare il diniego (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra), perché non capiamo il motivo per cui questo Governo non vuole attuare una norma per levare gli animali dai circhi, Non lo comprendiamo e, quindi, invitiamo il Governo a modificare il parere (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/91 Borrelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 80).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/92 Dori il parere è favorevole previa riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Dori. Ne ha facoltà.
DEVIS DORI (AVS). Grazie, Presidente. Non posso accettare la riformulazione, perché il Governo vorrebbe sostanzialmente imporre una notevole cura dimagrante al contenuto di quest'ordine del giorno. Mi viene anzitutto chiesto di togliere le premesse, che non fanno altro che riportare dei dati oggettivi, soprattutto i dati Ispra. Evidentemente si vuole attuare la strategia dell'occhio non vede cuore non duole, mentre io ve li voglio ricordare questi dati ISPRA. Infatti, nell'ultimo rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia si rileva che quasi 7 milioni di abitanti risiedono in aree a rischio alluvionale medio e circa 2,5 milioni vivono in zone alluvionali ad alto rischio. Complessivamente, stiamo parlando del 15 per cento della popolazione italiana, con oltre 2 milioni di edifici ricadenti in zone alluvionali ad alto e medio rischio.
Poi, praticamente andate a riscrivere daccapo gli impegni. Li avete annacquati. Questi impegni li rendete fragili, fragili come il nostro territorio. L'unica certezza è che da parte di questo Governo non c'è intenzione di attuare delle politiche serie di adattamento ai cambiamenti climatici, di adottare disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato, di adottare una moratoria alle autorizzazioni di nuovi insediamenti di logistica, di ottenere una migliore gestione della risorsa idrica e poi di approvare dei piani preventivi a difesa della popolazione e di adattamento al cambiamento climatico. Quindi, con questo parere il Governo non fa altro che certificare la propria posizione sul tema del dissesto idrogeologico. Quindi, Presidente, non accetto la riformulazione e chiedo che venga messo ai voti (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/92 Dori, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 81).
Avverto che il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento. Essendone stata fatta richiesta, la Presidenza concederà a tale gruppo un tempo aggiuntivo pari a un terzo rispetto al tempo originariamente assegnato al gruppo medesimo dal contingentamento.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/93 Fratoianni c'è il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Fratoianni. Ne ha facoltà.
NICOLA FRATOIANNI (AVS). Grazie, signor Presidente. Ho avuto la fortuna, rispetto ad altri ordini del giorno, di avere un parere secco, un parere contrario, ed è una fortuna, perché di fronte a domande semplici risposte semplici aiutano tutte e tutti a capire, innanzitutto a quest'Aula e poi al Paese. Con quest'ordine del giorno noi chiediamo una cosa molto semplice: di fronte all'aumento generalizzato - per la verità non solo nel nostro Paese - della spesa militare chiediamo che questa spesa venga invece ridotta, a cominciare dalla rinuncia esplicita a raggiungere il 2 per cento sul PIL per la spesa militare, come invece questo Paese ha accettato di fare, per la verità non solo con questo Governo, e proponiamo che queste risorse, miliardi e miliardi di euro che prevediamo di spendere in più per le armi, gli armamenti e, più in generale, per la difesa, vengano destinate a quelle che noi consideriamo priorità più urgenti. Si tratta della lotta al cambiamento climatico, della transizione ecologica, della spesa per la cooperazione allo sviluppo e potremmo indicare anche altre priorità che con quei soldi potremmo certamente con efficacia garantire. Come ho detto, domanda semplice e risposta semplice. Ai parlamentari e alle parlamentari il compito di assumersi la responsabilità del loro voto.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/93 Fratoianni, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 82).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/94 Ghirra c'è il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare la deputata Ghirra. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA (AVS). Grazie, Presidente. Il parere contrario del Governo su quest'ordine del giorno è inaccettabile. Stiamo chiedendo di prevedere nel prossimo provvedimento utile un piano di investimenti infrastrutturali destinato alla Sardegna, per la quale al momento ci sono zero euro su questo bilancio. Noi ci troviamo nella difficoltà di non avere una continuità territoriale marittima ma neanche di poterci spostare all'interno dell'isola, che è priva di ferrovie funzionanti. La nostra rete ferroviaria non è elettrificata. Abbiamo la provincia di Nuoro senza una ferrovia collegata al sistema nazionale, non abbiamo autostrade e le strade che ci sono fanno acqua da tutte le parti, con un sistema di strade provinciali che è stato abbandonato dopo la dismissione delle province. Dunque, ritengo davvero che il parere contrario del Governo su quest'ordine del giorno non possa essere tollerato. Chiedo, quindi, alla Sottosegretaria di valutare un accantonamento o un cambio di parere (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Prendo atto che la Sottosegretaria non intende accantonare quest'ordine del giorno.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/94 Ghirra, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 83).
Saluto le ragazze e i ragazzi del gruppo Scout Mantova 7, che assistono ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/95 Grimaldi c'è il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI (AVS). In realtà solo per chiedere un accantonamento, perché non si spiega il parere contrario essendo un ordine del giorno molto simile a quello dell'onorevole Merola, il n. 9/1627/56. Chiediamo semplicemente, visto che Airbnb è stata sanzionata per centinaia e centinaia di milioni di euro (più di 567 sono stati concordati con l'Agenzia delle entrate), di ridare quelle risorse ai comuni, a cui sono state sottratte, e di metterle sull'edilizia popolare. Ma davvero siete contrari a tutto questo?
PRESIDENTE. Prendo atto che la Sottosegretaria non accede alla richiesta di accantonamento dell'ordine del giorno.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/95 Grimaldi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 84).
L'ordine del giorno n. 9/1627/96 Piccolotti è accolto come raccomandazione previa riformulazione.
Ha chiesto di parlare la deputata Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Grazie, Presidente. Io vorrei chiedere al Governo di dirci la riformulazione esatta, perché credo che ci possa essere un cambio di parere ad una lettura più attenta del mio ordine del giorno.
PRESIDENTE. Prego, Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. L'ordine del giorno viene riformulato come segue. Il parere è sempre contrario sulle premesse nn. 1, 3, 4 e ultima. L'impegno viene riformulato inserendo: “compatibilmente ai vincoli di finanza pubblica”.
PRESIDENTE. Pertanto, non è più una raccomandazione ma è parere favorevole, previa riformulazione?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Parere favorevole, previa riformulazione. Parere contrario sulle premesse, in particolare, la prima, la terza, la quarta e l'ultima premessa, e poi l'impegno è riformulato con l'inserimento della clausola “compatibilmente con i vincoli della finanza pubblica”.
PRESIDENTE. Chiedo all'onorevole Piccolotti se accetta la riformulazione.
ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Signor Presidente, le premesse innanzitutto sono quattro, quindi l'unica che viene accettata è la seconda, se non capisco male. Poi c'è un parere favorevole sull'impegno, previa riformulazione.
Allora, io vorrei chiedere che venga messo ai voti, accettando questa riformulazione dell'impegno e fare la mia dichiarazione di voto dicendo, in primo luogo, che sono abbastanza soddisfatta, nonostante il parere negativo sulle premesse, perché questo del pagamento in ritardo degli stipendi degli insegnanti che fanno supplenze brevi è un problema grave, gravissimo, una grave mancanza di rispetto dello Stato nei confronti di persone che lavorano per la scuola pubblica e che stiamo denunciando da molti mesi. C'era stato detto, prima dell'estate, che questo problema sarebbe stato risolto. Oggi siamo qui, alla fine dell'anno, e ancora ci sono migliaia e migliaia di docenti che aspettano gli stipendi di settembre, di ottobre e di novembre.
Quindi, valutiamo positivamente la possibilità che il Governo si impegni per cambiare la procedura di pagamento e garantire un diritto che è tutelato dalla legge.
Alla Sottosegretaria che ha dato parere favorevole vorrei chiedere semplicemente di avere tempi celeri e certi sul cambiamento di questa procedura. Abbiamo bisogno e necessità che non si verifichino più casi di questo tipo, già a partire dall'anno prossimo, e non vogliamo più tornare su questo argomento. Lo Stato paghi gli stipendi quando vanno pagati, soprattutto, ai lavoratori della scuola che sono precari e per i quali - questa è l'altra richiesta che facciamo - serve un piano strutturale di stabilizzazione di questo personale. È qualcosa su cui abbiamo visto, anche le forze che oggi sono al Governo, battersi molto negli anni precedenti e ci dispiace che dopo un anno di Governo - anzi, più di un anno di Governo - questo Piano strutturale non sia ancora stato presentato. Quindi, paghiamo gli stipendi in tempo e mettiamo in campo percorsi di stabilizzazione (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Collega Manzi, abbiamo già registrato la sottoscrizione di tutto il gruppo del Partito Democratico. Vale lo stesso per i colleghi Zan ed Amato. Vi prego, sempre, ove possibile per l'economia dei lavori, di venire qui per l'adesione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n 9/1627/96 Piccolotti, nel testo riformulato, con parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 85).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/97 Zanella, parere favorevole del Governo con riformulazione.
Chiedo alla deputata Zanella se accetta la riformulazione.
LUANA ZANELLA (AVS). Signor Presidente, vorrei chiedere alla Sottosegretaria se mi può ripetere la riformulazione.
PRESIDENTE. Prego, Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Il parere è favorevole con espunzione delle prime due premesse, mentre è contrario al quarto impegno e favorevole, con riformulazione, per gli altri impegni, con la clausola “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
PRESIDENTE. Onorevole Zanella?
LUANA ZANELLA (AVS). Signor Presidente, chiederei che venga messa ai voti, ma soprattutto …
PRESIDENTE. Accetta la riformulazione?
LUANA ZANELLA (AVS). Sì, accetto la riformulazione, perché mi sembra molto importante che il Fondo istituito con legge di bilancio del 2020 allo scopo di sostenere l'attività di cura e di tutela della fauna selvatica e dei centri che a questo si dedicano sia una certezza soprattutto per l'anno 2024, l'anno a venire, ormai prossimo, perché non è stato previsto un euro in questa legge di bilancio, dopo che, nel 2021 vi era stata una dotazione di un milione di euro, l'anno successivo addirittura di 4 milioni di euro: nel 2023 soltanto uno. Adesso, nel 2024, nulla. È impossibile perché le associazioni che si dedicano a questa attività, così necessaria e preziosa, devono avere, non soltanto il sostegno, ma la certezza, perché suppliscono lo Stato nella cura, nella salvaguardia e nel recupero della fauna selvatica in difficoltà, ferita e moribonda qualche volta e quindi è indispensabile che ci sia da parte del Governo, nei prossimi mesi, per dirla generosamente, un cambio di passo (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire la Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Signor Presidente, onorevole Zanella, chiedo scusa, la riformulazione non era esattamente quella. La riformulazione era l'espunzione solo dell'ultima premessa, quindi, non delle altre, e la riformulazione degli impegni “a valutare la possibilità di finanziare il Fondo per il recupero della fauna selvatica”. Comunque, è nella direzione che di cui lei adesso stava parlando.
PRESIDENTE. Onorevole Zanella, accetta questa precisazione?
LUANA ZANELLA (AVS). Signor Presidente, ringrazio la Sottosegretaria per l'accuratezza nella risposta. Comunque la accetto e lo mettiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/97 Zanella, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 86).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n 9/1627/98 Mari, parere favorevole, con riformulazione. Chiedo all'onorevole Mari se accetta la riformulazione.
FRANCESCO MARI (AVS). Signor Presidente, posso riascoltare la riformulazione?
PRESIDENTE. Prego, Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Signor Presidente, onorevole Mari, ecco la riformulazione. Espunzione delle prime due premesse, il parere è contrario sul quarto impegno e favorevole, con riformulazione, gli altri impegni “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
PRESIDENTE. Onorevole, Mari accetta la riformulazione?
FRANCESCO MARI (AVS). Signor Presidente, non accetto perché cambia troppo il senso dell'ordine del giorno. Presidente, intervengo e poi chiedo la votazione.
L'aumento di prezzi e tariffe in quasi tutti i settori, dall'RC auto a banche e telefonia, maggiore spesa per cibi e bevande di 231 euro a famiglia, trasporti più 160 euro, più 220 euro anni di spesa a famiglia per la fine del mercato tutelato di luce e gas. Complessivamente, almeno 970 euro a famiglia. Solo, Presidente, che non è il 2023: questo è il 2024, siamo all'epoca dell'intelligenza artificiale e le previsioni si riescono a fare, le hanno fatte gli istituti di ricerca, le hanno fatte le associazioni dei consumatori. Quindi, molto semplicemente, avete fatto il bilancio di previsione senza la cosa più importante: la previsione, cioè la ricaduta del costo della vita sulla vita delle famiglie (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). Quella che anche considerando la riforma delle aliquote contenute nella delega - poi ne parleremo -, secondo la stampa amica, i vostri interventi porteranno a 770 euro lordi annui, che non arrivano quindi a 500 euro netti: il 50 per cento della perdita di potere d'acquisto delle famiglie nell'anno prossimo. State dicendo alle lavoratrici e ai lavoratori italiani che saranno tutti quanti più poveri nel 2024 e in questa manovra di bilancio non c'è neanche la capacità di fermare, di fotografare la condizione di povertà dell'anno in corso.
Quindi, noi avevamo provato a intervenire su questo e avete negato lo strumento più potente per recuperare il potere d'acquisto, cioè il salario minimo legale, anche se dal 2025, avevamo provato e le vostre risposte sono troppo fragili.
Ci avevamo provato per quanto riguarda i lavoratori del pubblico impiego, perché su quelli si può intervenire direttamente. Vigileremo su questo, ma la fotografia del Paese, a seguito di questa vostra manovra di bilancio, è davvero pericolosa e davvero grave (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/98 Mari, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 87).
Passiamo alla votazione dell''ordine del giorno n. 9/1627/99 Pretto: favorevole con riformulazione. Accetta? Perfetto.
Passiamo alla votazione dell''ordine del giorno n. 9/1627/100 Iacono: favorevole con riformulazione. Accetta?
GIOVANNA IACONO (PD-IDP). Signor Presidente, accetto la riformulazione del Governo, trattandosi di un ordine del giorno che riguarda il destino di circa 900 lavoratrici e lavoratori precari degli enti locali della regione Sicilia, molti dei quali, tra l'altro, in provincia di Agrigento, che rischiano, tra qualche giorno, di perdere il loro lavoro. È un ordine del giorno che impegna il Governo ad adottare le opportune iniziative di carattere normativo affinché le amministrazioni e gli enti locali della regione Sicilia possano procedere alla stabilizzazione, appunto, del proprio personale precario. Chiedo anche, signor Presidente, che venga messo ai voti.
PRESIDENTE. Chiedo alla Presidenza di prendere nota di chi ha alzato la mano per sottoscrivere l'ordine del giorno. Tutto il gruppo del Partito Democratico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/100 Iacono, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 88).
Passiamo alla votazione dell''ordine del giorno n. 9/1627/101 Guerra: parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Guerra. Ne ha facoltà.
MARIA CECILIA GUERRA (PD-IDP). Presidente, sono stupita. C'è una delega del Governo che prevede strumenti di incentivazione a sostegno del rinnovo dei contratti scaduti che, come sappiamo, riguardano attualmente circa 6,8 milioni di lavoratori e la domanda è: ma davvero il Governo vuole incentivare anche i contratti scaduti da 2 anni e 7 mesi e, invece, non prevedere delle penalizzazioni per chi aspetta così tanto, a fronte di un periodo di fiammata inflazionistica così forte, che ha portato via il 15 o il 16 per cento del valore reale dei salari? Cioè, dobbiamo anche premiarli? Io credo che il Governo dovrebbe impegnarsi, cosa che non sta facendo, a chiamare le parti sociali e a obbligarle, in qualche modo, a mettere fine a questa indecenza (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Chiedo ai colleghi, cortesemente, di registrare tutte le sottoscrizioni.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/101 Guerra, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 89).
Passiamo alla votazione dell''ordine del giorno n. 9/1627/102 Sarracino: accolto come raccomandazione, previa riformulazione. Onorevole Sarracino, accetta?
MARCO SARRACINO (PD-IDP). Presidente, mi duole non accettare la raccomandazione, per un motivo molto semplice. Al netto della contrarietà a tutte le premesse, quest'ordine del giorno confligge con l'ordine del giorno presentato dalla Lega nella notte in cui avete bocciato il salario minimo e con cui avete sdoganato, di fatto, le gabbie salariali. Per cui, o si è favorevoli a quell'ordine del giorno o si è favorevoli a quest'ordine del giorno, che, invece, scongiura ogni forma di discriminazione retributiva su base territoriale, tertium non datur.
Allora, Presidente, chiedo al Governo, almeno, di rimettersi all'Aula, altrimenti i colleghi del Mezzogiorno dovranno spiegare nei loro territori che per loro è normale l'idea che un docente, un dipendente pubblico, un infermiere possano essere pagati meno, a parità di orario di lavoro, di un loro collega del Nord. Noi questa cosa la troviamo assolutamente inaccettabile. Chiediamo, quindi, al Governo di rimettersi all'Aula e se qualche collega del centrodestra nei propri territori avrà il coraggio di spiegare le ragioni per cui sono a favore, di fatto, degli stipendi differenziati nel nostro Paese per il pubblico impiego, ebbene, in bocca al lupo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/102 Sarracino, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 90).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/103 Scotto, con il parere contrario del Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/103 Scotto, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 91).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/104 Laus: parere favorevole con riformulazione. Onorevole Laus, accetta? Bene, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/104 Laus, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 92).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/105 Gebhard: parere favorevole con riformulazione. Onorevole Gebhard, accetta?
RENATE GEBHARD (MISTO-MIN.LING.). Accetto e chiedo che sia messo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/105 Gebhard, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 93).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/106 Mauri: parere favorevole previa riformulazione. Onorevole Mauri?
MATTEO MAURI (PD-IDP). Accetto la riformulazione e chiedo che venga messa ai voti. Faccio una piccola osservazione. Quest'ordine del giorno chiede che venga prorogata la riduzione dell'IVA al 5 per cento sul gas per uso civile e per uso industriale. Sostanzialmente, è una iniziativa che va a favore della tutela dei consumatori, ma anche a vantaggio delle aziende.
La Sottosegretaria, in precedenza, ci ha detto che, in tutti gli ordini del giorno in cui si prevede che ci sia un intervento “nel primo provvedimento utile”, quella espressione si sarebbe dovuta espungere, cosa che io forse posso anche capire per alcuni provvedimenti, ma, nella fattispecie, in questo caso, la proposta di applicare quella riduzione dovrebbe essere inserita nel prossimo provvedimento, perché è riferita ai mesi di gennaio, febbraio e marzo, che sono prossimi a venire.
Di conseguenza, io immagino che se anche la Sottosegretaria non voglia, diciamo così, che si intenda “il prossimo provvedimento”, se, però, il Governo condivide, come dice, dando parere favorevole, la proposta, inevitabilmente la dovrà mettere nel prossimo provvedimento, che è il decreto-legge Energia, su cui noi presenteremo un emendamento coerente con l'ordine del giorno e con l'accettazione da parte del Governo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/106 Mauri, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 94).
Colleghi, secondo le intese intercorse tra i gruppi, sospendiamo a questo punto la seduta che riprenderà alle ore 14,30.
La seduta, sospesa alle 13,30, è ripresa alle 14,30.
PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ANNA ASCANI
Missioni.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta sono complessivamente 77, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna.
Si riprende la discussione.
(Ripresa esame degli ordini del giorno - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge di bilancio. Ricordo che, nella parte antimeridiana della seduta, è stato, da ultimo, approvato l'ordine del giorno n. 9/1627/106 Mauri, come riformulato, e che risultano accantonati gli ordini del giorno n. 9/1627/12 Vaccari, n. 9/1627/20 Comaroli, n. 9/1627/38 Furfaro, n. 9/1627/61 Speranza e n. 9/1627/65 Morassut.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/107 Lacarra, sul quale il Governo ha espresso parere favorevole. Ha chiesto di parlare il collega Lacarra. Ne ha facoltà. Chiede di metterlo al voto?
MARCO LACARRA (PD-IDP). Grazie, Presidente. Sì, vorrei che fosse messo al voto, ma volevo dire poche parole in dichiarazione di voto. Volevo, innanzitutto, ringraziare il Governo per la sensibilità mostrata su questo tema, e i colleghi, sia di minoranza che di maggioranza, che hanno ritenuto di sottoscrivere quest'ordine del giorno. Stiamo parlando di un ente di previdenza e assistenza integrativa dei dipendenti del comune di Bari in pensione o tuttora in servizio. Si tratta di ben 1.400 unità, che hanno perso ogni centesimo versato come trattenuta sul loro stipendio nel corso degli ultimi trent'anni, che hanno fatto affidamento sullo Stato e sulle sue articolazioni territoriali, confidando nella possibilità di vedersi, poi, riconoscere un'integrazione del trattamento pensionistico, e che oggi si trovano ad aver perso tutto quello che hanno versato. Quindi, mi auguro, nel ringraziare il Governo, che naturalmente questo sia solo il primo passo e che poi si possa, come dire, immaginare un percorso, attraverso una norma, che statuisca il buon diritto di questi lavoratori a vedersi restituire tutto quello che hanno versato e che, ad oggi, hanno perduto.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori il collega Sbardella. Ne ha facoltà.
LUCA SBARDELLA (FDI). Presidente, come le avevo accennato, la II Commissione e la IV Commissione erano riunite e hanno appena interrotto i lavori, ma i colleghi devono avere il tempo di scendere in Aula. Quindi, se fosse possibile aspettare almeno qualche minuto.
PRESIDENTE. Se non ci sono interventi, a questo punto sospendiamo la seduta, che riprenderà alle ore 14,40.
La seduta, sospesa alle 14,35, è ripresa alle 14,40.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Eravamo arrivati all'ordine del giorno n. 9/1627/107 Lacarra.
Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/107 Lacarra, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 95).
Ordine del giorno n. 9/1627/108 Ubaldo Pagano, parere favorevole con riformulazione: accetta? Prego, collega.
UBALDO PAGANO (PD-IDP). Presidente, solo per interloquire, per il suo tramite, con la Sottosegretaria, perché, evidentemente, non ho compreso il senso della riformulazione, in quanto nel decreto Milleproroghe che avete approvato ieri in Consiglio dei ministri già avete previsto la proroga. Allora, mi è venuto il dubbio che, nelle premesse, avessi riportato qualche espressione poco rispettosa nei confronti del Governo e, invece, non mi pare di avere, neanche lontanamente, usato posizioni irrispettose. E temo non si possa applicare al mio ordine del giorno neanche il fatto del “primo provvedimento utile”, perché voi lo avete addirittura fatto prima che concludessimo i lavori di questo provvedimento. Lo dico più che altro per essere uniforme rispetto all'atteggiamento del Governo, che ha già fatto questo.
PRESIDENTE. Il Governo?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Lo accantoniamo un attimo, per una verifica.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno n. 9/1627/108 Ubaldo Pagano è accantonato.
Ordine del giorno n. 9/1627/109 Stefanazzi, accolto come raccomandazione: collega Stefanazzi, accetta? Bene.
Ordine del giorno n. 9/1627/110 Ciani, parere contrario.
Ha chiesto di parlare il collega Ciani. Ne ha facoltà. Collega Pagano, mi scusi, deve liberare i banchi del Governo. Prego, collega Ciani.
PAOLO CIANI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Io chiederei alla Sottosegretaria un supplemento di analisi, perché mi spiace che non ci siano i Ministri interessati o il Vice Ministro Cirielli, con cui di questi argomenti abbiamo parlato a lungo ieri, in Commissione esteri. Con quest'ordine del giorno chiedo una cosa molto semplice. Poiché l'Italia finanzia Paesi extra UE per le questioni migratorie e la gestione delle frontiere, quindi nel trattare persone migranti, con l'ordine del giorno chiediamo che questi Paesi rispettino la tracciabilità dell'utilizzo dei fondi per le finalità per cui sono stati erogati e che rispettino i diritti fondamentali dell'uomo riconosciuti dalle convenzioni da noi sottoscritte.
Sa, Presidente, ieri, il Vice Ministro ci ha detto di non insistere nell'inserire la tutela dei diritti umani nelle nostre norme, perché abbiamo la Costituzione, le convenzioni internazionali e le norme europee, ma, quando abbiamo a che fare con Paesi come la Libia…
PRESIDENTE. Grazie…
PAOLO CIANI (PD-IDP). …i cui centri di detenzione per i migranti li conosciamo ormai tutti e voci molto più autorevoli di me li hanno stigmatizzati, forse è il caso, nel prenderci cura di queste persone, anche per l'onorabilità dell'Italia, di tener conto di questo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Colleghi del Partito Democratico, vi ricordo che avete un minuto.
Ha chiesto di parlare la collega Onori. Per sottoscrivere? Perfetto. Onorevole Grippo, la stessa cosa, anche gli onorevoli Bonelli e Fratoianni. Gli altri, se vogliono, vengono qui ai banchi della Presidenza.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/110 Ciani, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 96).
Ordine del giorno n. 9/1627/111 Bakkali, parere favorevole con riformulazione: collega Bakkali, accetta? Bene.
Ordine del giorno n. 9/1627/112 Ghio, parere contrario.
Ha chiesto di parlare la deputata Ghio. Ne ha facoltà.
VALENTINA GHIO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Per suo tramite, chiedo al Governo di riflettere, cioè di accantonare quest'ordine del giorno su “Opzione donna”. È una misura che è stata già fortemente ristretta con la passata legge di bilancio, che ha ridotto la platea delle beneficiarie da 17.000 a 2.900. Abbiamo più volte sollecitato la correzione e avete fatto molte promesse in quest'anno, vi siete presi impegni in ogni occasione utile, ma il risultato è un ulteriore accanimento. Le beneficiarie sono ulteriormente scese a 2.200, l'età alzata. Quindi, avete l'occasione di dimostrare che non volete fare cassa sulle pensioni, in questo caso, sulla pelle delle donne che aspirano alla pensione dopo una vita di lavoro e di attività di cura. A questo scopo, vi chiedo di accantonare l'ordine del giorno e, in caso contrario, chiedo che venga messo al voto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Sulla richiesta di accantonamento? Non è accolta.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/112 Ghio, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 97).
Ordine del giorno n. 9/1627/113 Amendola, parere favorevole, con riformulazione.
Ha chiesto di parlare il collega Scotto. Ne ha facoltà.
ARTURO SCOTTO (PD-IDP). Grazie, Presidente. È possibile risentire la riformulazione e avere un chiarimento se la premessa, come mi pare di aver ascoltato prima, è bocciata?
PRESIDENTE. Prego, Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Parere favorevole con riformulazione: parere contrario sulle premesse, l'impegno è riformulato come segue: “per quanto di competenza, ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere legislativo, volte a dare attuazione alle indicazioni in tema di equa retribuzione”.
PRESIDENTE. Collega Scotto, mi dice se accetta o meno?
ARTURO SCOTTO (PD-IDP). Noi non accettiamo e chiediamo di votarlo.
PRESIDENTE. Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/113 Amendola, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 98).
Ordine del giorno n. 9/1627/114 Gianassi, accolto come raccomandazione, ove riformulato: collega Gianassi, mi dice se accetta?
FEDERICO GIANASSI (PD-IDP). Grazie, Presidente. No, non posso sostituire un atto che impegna, con il voto parlamentare, il Governo con una generica raccomandazione. Noi pensiamo che il Governo abbia sbagliato, nella manovra di bilancio, a tagliare 30 milioni di euro alla tramvia di Firenze. Lo abbiamo detto e abbiamo chiesto un ravvedimento che non c'è stato.
Abbiamo presentato emendamenti e oggi chiedo all'Aula, in modo trasparente, di prendere una posizione su questo tema, perché serve un fatto di chiarezza, almeno per due ordini di motivi. Il primo riguarda la politica sulle infrastrutture di questo Paese: si mettono 11-12 miliardi per il ponte sullo Stretto e si tagliano le tranvie nelle città, che servono a costruire un modello di mobilità ecologica, veloce, puntuale ed efficiente. In secondo luogo, c'è un tema politico che riguarda il rapporto del Governo nazionale con la città di Firenze. Abbiamo assistito alla perdita delle risorse del PNRR sullo stadio di Firenze - ma su Venezia è stata trovata una soluzione - e ora si tagliano le risorse sulla tranvia. Due indizi, qualcuno dice a Firenze, fanno una prova. Non è detto che sia così, abbiamo l'occasione, dinanzi al Parlamento, di prendere una posizione chiara: o si vota per reintegrare queste risorse o davvero, ancora una volta, il Governo nazionale colpisce ingiustamente la città di Firenze (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Gli onorevoli Fossi e Casu sottoscrivono.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/114 Gianassi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 99).
Ordine del giorno n. 9/1627/115 Cangiano: la riformulazione è accolta.
Ordine del giorno n. 9/1627/116 Giaccone, parere favorevole.
Ha chiesto di parlare il deputato Giaccone. Ne ha facoltà. Chiede di votarlo, immagino.
ANDREA GIACCONE (LEGA). Grazie, Presidente. Solo per ringraziare il Governo…
PRESIDENTE. Mi scusi, può parlare se chiede di votarlo.
ANDREA GIACCONE (LEGA). Sì, chiedo di votarlo.
PRESIDENTE. Prego.
ANDREA GIACCONE (LEGA). Solo per ringraziare il Governo e tutti i colleghi capigruppo dell'XI Commissione, di maggioranza e di minoranza, con cui è stato fatto un lavoro comune per mettere in piedi quest'ordine del giorno (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/116 Giaccone, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 100).
Ordine del giorno n. 9/1627/117 Mancini, parere contrario del Governo.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/117 Mancini, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 101).
Ordine del giorno n. 9/1627/118 Pellicini: la riformulazione è accolta; ordine del giorno n. 9/1627/119 Ciocchetti: la riformulazione è accolta; ordine del giorno n. 9/1627/120 Ciancitto: la riformulazione è accolta; ordine del giorno n. 9/1627/121 Amich: la riformulazione è accolta; ordine del giorno n. 9/1627/122 Malagola: la riformulazione è accolta; ordine del giorno n. 9/1627/123 Caramanna: la riformulazione è accolta; ordine del giorno n. 9/1627/124 Giorgianni: parere favorevole.
Anche sull'ordine del giorno n. 9/1627/125 Di Maggio il Governo ha espresso parere favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/126 Madia è stato espresso parere favorevole, con riformulazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/127 De Luca il Governo ha espresso un parere contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole De Luca. Ne ha facoltà.
PIERO DE LUCA (PD-IDP). Grazie, Presidente. Non siamo stupiti del parere contrario: almeno si fa chiarezza, perché il Governo getta definitivamente la maschera rispetto alle proprie intenzioni sul futuro e sullo sviluppo del Mezzogiorno. Continuate a proporre un'idea di zona economica speciale, che è solo uno slogan vuoto, ma che, in realtà, distrugge quello strumento che avrebbe dovuto portare, nei prossimi anni, secondo dati statistici, oltre 83 miliardi di valore aggiunto, se confermato nella struttura di governance e di incentivi fiscali ad oggi vigente e che voi, invece, state smantellando. Non si capisce la ragione o la motivazione per la quale lo state facendo; quello che è chiaro è che state continuando a lavorare contro il Sud, contro il Mezzogiorno. Semplicemente, vi chiediamo perché, qual è la ragione del vostro astio contro il Mezzogiorno e chiediamo a tutti i parlamentari del Sud un moto d'orgoglio, perché questo provvedimento sulle zone economiche speciali distruggerà questo strumento e l'acronimo ZES diventerà “zero economia al Sud”, questo è il risultato del vostro intervento in materia. E siccome è solo l'antipasto di quello che proverete a fare, forzando la mano, l'anno prossimo, per quanto ci è dato di sapere, con la proposta di autonomia differenziata, sappiate che noi continueremo a opporci con forza alla vostra idea di distruggere l'unità nazionale. Continueremo a difendere l'unità e la coesione di questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Scusi, collega De Luca, ho fatto un errore nella fretta: siamo in realtà all'ordine del giorno n. 9/1627/126 Madia, cu cui c'è un parere favorevole, ove riformulato. Quindi, devo chiedere alla collega Madia se accetta la riformulazione. Passeremo poi all'ordine del giorno n. 9/1627/127 De Luca. Scusatemi, colleghi. Onorevole Madia, accoglie la riformulazione?
MARIA ANNA MADIA (PD-IDP). Presidente, non accetto la riformulazione perché non accogliere l'impegno che chiediamo al Governo, espungere “nel primo provvedimento utile” significa non voler risolvere un problema. Questi bandi sono già in essere, il Ministro Fitto si è impegnato affinché ciò che aveva deciso non fosse più nel PNRR e venisse rifinanziato. Parliamo, peraltro, di interventi importanti per le città, che stanno mettendo in gravi difficoltà i comuni, quindi o si provvede nel primo provvedimento utile, o davvero non ha senso l'impegno che assume il Governo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/126 Madia, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 102).
L'onorevole De Luca ha già fatto la dichiarazione di voto sul suo ordine del giorno n. 9/1627/127. Sottoscrivono quest'ordine del giorno anche gli onorevoli Dell'Olio, Stefanazzi e Lacarra.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/127 De Luca, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 103).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/128 Gnassi c'è un parere contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Gnassi. Ne ha facoltà.
ANDREA GNASSI (PD-IDP). Grazie, Presidente. 8.000 chilometri di costa, 27.000 imprese e centinaia di migliaia di lavoratori: il turismo balneare come colonna portante del turismo italiano. Dopo un anno di rinvii, pantomime in Europa e dati improbabili portati appunto in Europa sui chilometri di costa ancora libera per non fare i bandi sulle concessioni attuali, che, al contrario, il Governo ha provato a far passare come pochi, dopo aver esposto l'Italia alla procedura di infrazione europea, oggi il Governo scarica sui comuni le conseguenze di non aver provveduto a fare una norma sulla Bolkestein. Con quest'ordine del giorno, impegniamo il Governo a provvedere con urgenza, anche esercitando la delega legislativa disposta dalla legge per la concorrenza 2021, per consentire l'avvio delle procedure di evidenza pubblica finalizzate al rilascio di nuovi provvedimenti concessori. Sappia il Governo - Presidente, ho finito - che, dal 1° gennaio 2024, mette in una condizione di illegalità un pezzo intero di Paese. La permanenza degli attuali concessionari oltre il 31 dicembre 2023 si configurerebbe abusiva e l'occupazione abusiva costituisce illecito penale, ai sensi dell'articolo 1161 del codice della navigazione. Bisogna provvedere al più presto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Il collega Pastorino intende sottoscrivere quest'ordine del giorno. Ha chiesto di parlare il collega Della Vedova. Ne ha facoltà.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). Per sottoscrivere e fare la dichiarazione di voto a favore, se ho tempo. Mi rivolgo al Ministro Giorgetti, se ha la bontà di ascoltarmi brevemente, perché qui si tratta di risorse finanziarie non indifferenti, a proposito di concessioni balneari. Il comune di Novate Mezzola, che forse lei conoscerà, essendo stato eletto lì, ha messo a gara il Lido Beach - e lei, che conosce il lago, sa che non è propriamente la spiaggia di Capalbio o di Forte dei Marmi - e sa quanto verserà in 2 anni chi ha vinto la gara al comune di Novate Mezzola? 51.000 euro per il greto di un lago bellissimo, per chi ama i laghi subalpini, dove la stagione dura 2 mesi o 2 mesi e mezzo. Lei sa che la media delle concessioni balneari è di 5.000 euro anche per le località più prestigiose d'Italia? Quindi, se non vogliamo procurare un danno erariale - come continuate a produrre -, è bene che le concessioni balneari, quelle che ci sono, quelle preziose, vadano a gara. Voi, invece, consentite che i gestori paghino 5.000 euro - subaffittando la spiaggia o il bar già ne prendono 30.000 - e paga Pantalone, e poi mancano i soldi. Per cui, io voterò a favore (Applausi dei deputati del gruppo Misto-+Europa).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Marattin. Ne ha facoltà.
LUIGI MARATTIN (IV-C-RE). Grazie, Presidente. Io non volevo intervenire, ma il movimento della testa del Ministro Giorgetti mi ha suggerito di intervenire - io lo guardo spesso - e, da quanto capisco, questo movimento, nel linguaggio del corpo, significa: “sono d'accordo”. Allora, fatemi capire: il MES il Ministro lo voleva ratificare, però non è successo; l'altro giorno, in Commissione, gli ho chiesto perché avessero ceduto all'ANCI con il rinvio dei comuni al 15 marzo e mi ha risposto che non era d'accordo ed è successo. Adesso, il collega Della Vedova dice: “Ti rendi conto che stai incassando poco? Perché non fai le gare”? E lei è d'accordo. Ma lei, esattamente, passa di qui per caso o fa il Ministro dell'Economia (Applausi dei deputati del gruppo Italia Viva-il Centro-Renew Europe)? Questo è il punto, perché sono 3, 4 e 5 le cose su cui non è d'accordo, ma sta in un Governo in cui fa l'esatto contrario di ciò che pensa. Quindi, ci faccia capire un attimo che succede (Applausi dei deputati del gruppo Italia Viva-il Centro-Renew Europe).
PRESIDENTE. L'onorevole Mari sottoscrive l'ordine del giorno, a nome di tutto il gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra. Ha chiesto di parlare il collega Zucconi. Ne ha facoltà.
RICCARDO ZUCCONI (FDI). Grazie, Presidente. Ho ascoltato testé un paio di inesattezze piuttosto serie. La prima riguarda i canoni: i canoni li stabilisce lo Stato. Collega Marattin - mi rivolgo a lei, per interposizione gentile del Presidente - avete governato per 10 anni e potevate ben rivedere i canoni (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia - Commenti). Mai visto un inquilino - io l'inquilino l'ho fatto, forse lei no - che va a bussare alla porta del padrone…
PRESIDENTE. Si rivolga alla Presidenza, collega Zucconi.
RICCARDO ZUCCONI (FDI). …chiedendo di aumentargli l'affitto. La seconda inesattezza è quella detta da un altro collega: il termine per indire le proroghe è il 31 dicembre 2024, è stabilito anche nella legge sulla concorrenza, ribadito da tutti e infatti i contratti dei comuni - quantomeno quelli virtuosi - andranno a scadere il 31 dicembre 2024. Ma state guardando veramente il dito e non la luna.
La questione dei balneari è male impostata dall'inizio, la questione della concorrenza è male impostata dall'inizio. Questo fa parte di un sistema di piccole imprese del turismo italiano e avete visto, anche nel 2023, cosa può dare il turismo all'economia dell'Italia, che voi andate a minare, senza un costrutto e senza una prospettiva, perché le aste finiranno soltanto per dare a soggetti diversi quello che attualmente viene gestito da imprenditori che lo fanno da anni. Non ci sarà uno sconto sui prezzi - quindi non tuteliamo certamente i consumatori , non ci sarà un centimetro quadro di spiaggia libera in più, perché non è questo il tema; cambieranno soltanto, dopo un esproprio ingiustificato, a mio modo di vedere, i gestori di queste concessioni.
Si potevano aumentare i canoni, si potevano dare ai concessionari balneari degli strumenti e dei compiti ambientali, visto che fanno già d'inverno la raccolta dei rifiuti sulla battigia, si potevano introdurre meccanismi di socialità. Quante convenzioni fanno i comuni per poter permettere anche a chi non ha le risorse di poter accedere alle spiagge in convenzione con i comuni? Niente, si è voluto inserire questa norma e si è continuato a inserire questa norma nei requisiti del PNRR surrettiziamente, come si è fatto per altre concessioni, come le concessioni idroelettriche (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Siamo l'unico Paese in Europa che mette all'asta una risorsa importante delle rinnovabili come le concessioni idroelettriche, è sbagliato. Guardate il dito, state attaccando la piccola impresa, ancora continuate, anche se non siete più al Governo. Non è accettabile (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Deborah Bergamini. Ne ha facoltà.
DEBORAH BERGAMINI (FI-PPE). Grazie, Presidente. Chiedo un momento l'attenzione del Ministro Giorgetti, visto che è un tema che lo riguarda e che riguarda tutti noi. Non è un segreto che in quest'Aula la si pensi in modo molto diverso rispetto all'annosa questione del tema delle concessioni demaniali marittime. Del resto, la questione dell'applicabilità della direttiva Bolkestein non è un tema italiano, come qualche giornale o qualche vero gruppo di potere vuole lasciar credere. Se dal 2006, quando è stata emanata la direttiva Bolkestein, ad oggi in svariati Paesi europei, compresa l'Italia, si sta ancora discutendo fra sentenze avverse se essa debba o non debba essere applicata, forse qualche ragione ci sarà. E non è colpa delle imprese balneari, che fanno bene il loro mestiere e che pagano il canone che lo Stato gli chiede. Se non lo pagassero! Ma è lo Stato, lo diceva prima il collega Zucconi, che decide, non c'entrano nulla le gare. E tutta questa fretta di mandare a gara 30.000 imprese balneari che funzionano e che hanno fatto investimenti, assumendosi il rischio di impresa, e che offrono un'offerta turistica che funziona, non la comprendo. Non capisco perché e quale beneficio si dovrebbe trarre dal fatto che vengano a lavorare sulle nostre coste, che, per inteso, sono i nostri confini nazionali, vista la peculiare struttura morfologica del nostro Paese, non vedo quale sarebbe il beneficio di far venire stranieri a gestire le nostre coste (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE) e i nostri confini nazionali, ai quali chiedere il permesso per poter accedere. Non lo capisco questo beneficio, questa fregola non la capisco, e posso solo interpretarla come un vizio ideologico, uno dei tanti che contraddistinguono il nostro Paese. Non capisco quale sia il beneficio di danneggiare le nostre imprese, tenendo presente che uno dei fondamenti del diritto comunitario è il principio di reciprocità, che viene meno in caso di applicazione della direttiva Bolkestein, perché vorrebbe significare, per esempio, che imprenditori spagnoli potrebbero tranquillamente partecipare alle aste nel nostro Paese, ma i nostri imprenditori italiani, bravissimi, non potrebbero fare altrettanto sulle coste spagnole, per esempio. Qual è il beneficio di questa affermazione? Non vi è! Dunque credo, e sono d'accordo con il Governo, che sta cercando in tutti i modi di difendere le prerogative di un settore della nostra impresa che funziona, che dovremmo incoraggiare il lavoro di questo Governo nell'arrivare finalmente a una chiara definizione, partendo dall'unico dato oggettivo su cui ci si può basare, e cioè il fatto, acclarato da una mappatura svolta da un tavolo tecnico interministeriale, che non esiste scarsità di risorse e di coste nel nostro Paese. Scarsità di risorse che è un presupposto fondante per l'applicazione corretta della Bolkestein, riportata all'articolo 11 e all'articolo 12 della suddetta direttiva. Quindi, per favore, superiamo vizi ideologici e prese di posizione che non hanno nulla a che fare con la realtà, e partiamo e riconnettiamoci alla realtà, che dice: non c'è scarsità di risorse, non c'è reciprocità, dunque l'applicazione della Bolkestein sarebbe sbagliata. Credo che il Governo meriti il nostro appoggio in questa direzione (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Bonelli. Ne ha facoltà.
ANGELO BONELLI (AVS). Grazie, Presidente. Non sapevo che l'onorevole Bergamini fosse il massimario della Corte di cassazione, e quindi diventasse fonte giuridica autorevole. Ricordo che c'è una sentenza della Corte di giustizia, ma il mio intervento sarà estremamente breve. Siete riusciti nel gioco di prestigio, proprio per la questione della scarsità di risorse, di aumentare la lunghezza delle coste italiane di 3.000 chilometri. Manco Mago Merlino riusciva a fare una cosa di questo genere, da 7.900 chilometri le avete portate a 11.000 chilometri (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra - Commenti).
PRESIDENTE. Colleghi, qui parla chi ha la parola.
ANGELO BONELLI (AVS). Ma un po' di orgoglio ce lo avete? Questo significa - ed è irresponsabile, non ve lo consentiremo - che volete privatizzare e cementificare gli ultimi tratti di spiagge libere e coste del nostro Paese per favorire i privilegi (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra - Commenti) alla Santanche', a Briatore, che pagano 20.000 euro l'anno e fanno 10 milioni di incasso. Tutelate solo i privilegi, vergognatevi (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra - Commenti)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Provenzano. Ne ha facoltà. Colleghi, qui parla chi ha la parola. Se volete intervenire, chiedete la parola. Prego, Provenzano.
GIUSEPPE PROVENZANO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Per sottoscrivere l'ordine del giorno e per confessarle che, dopo ore di discussione su questa legge di bilancio, avevo visto il Ministro dell'Economia e mi era sembrata un'allucinazione psichedelica (Commenti), un po' come quel superbonus che poi è stato prorogato, un'allucinazione evidentemente prorogata. Poi gli interventi dei colleghi Della Vedova, Marattin e Bergamini, che hanno interloquito direttamente con il Ministro, mi confermano che effettivamente era qui. E allora la presenza del Ministro può migliorare la qualità della nostra discussione, che fin qui, per le chiusure del Governo e della maggioranza, è stata pressoché inutile. Noi sappiamo, invece, a questo punto dove dovremo andare, non all'ufficio degli ordini del giorno smarriti, quando ci assumiamo degli impegni in quest'Aula. Questo è un ordine del giorno che si richiama a un'esigenza che è quella di certezza del diritto, questo è il tema che ha posto l'onorevole Gnassi. E la certezza del diritto, di fronte all'ammissione, ovviamente, del Ministro che questi bandi e queste procedure di evidenza devono essere fatte, e concludo, è interesse proprio di quegli operatori e proprio di quelle piccole imprese, non delle grandi rendite che invece voi volete coprire con questa operazione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Allora, Ministro, se lei fa “sì, sì” con la testa, e non è anche questa un'allucinazione psichedelica, chieda al Governo di cambiare il parere sull'ordine del giorno e di approvare quello che è un principio liberale, che noi chiediamo in questo momento, di trasparenza, di certezza di diritto e di rispetto delle regole (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Bellomo. Ne ha facoltà.
DAVIDE BELLOMO (LEGA). Grazie, signor Presidente. Credo che, quando si fanno interventi sulle norme, bisognerebbe conoscere le norme (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier e Fratelli d'Italia), bisognerebbe conoscere la giurisprudenza, perché, se nelle premesse si dice che c'è una sentenza del Consiglio di Stato, bisognerebbe anche sapere che c'è una sentenza della Corte di cassazione che ha cassato la sentenza del Consiglio di Stato (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier, Fratelli d'Italia, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE). E se si conoscono le norme, si deve anche sapere che la Bolkestein fonda il presupposto di nuove gare se la risorsa è scarsa. E che cosa ha fatto il Governo? Ha fatto un lavoro di mappatura del territorio per stabilire se la risorsa fosse scarsa o meno. Anche la sentenza richiamata, quella della CEDU, dice esattamente questo, che è lo Stato membro che deve verificare se la risorsa è scarsa. Se questa risorsa è scarsa, allora bisogna fare le gare e non bisogna concedere alcunché più a nessuno. Non si tratta di stabilire se e a chi le dobbiamo dare, cementificazione, ma di che cosa sta parlando? Il Governo ha fatto esattamente quello che non hanno fatto i vostri Governi (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier, Fratelli d'Italia, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE), cioè ha fatto in modo che ci fosse una mappatura completa per capire quali spiagge possiamo dare, se la risorsa è scarsa o se non lo è. Le proroghe sono state date proprio per consentire questo allo Stato membro, e non è solo lo Stato italiano. Vi invito, quindi, a leggere le sentenze che richiamate, leggerle tutte e leggerle compiutamente (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier, Fratelli d'Italia, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE - Commenti del deputato Gnassi).
PRESIDENTE. Gnassi, per cortesia! Ha chiesto di parlare l'onorevole Riccardo Ricciardi. Ne ha facoltà.
RICCARDO RICCIARDI (M5S). Grazie, Presidente. Vorrei sapere con quale faccia questo centrodestra si definisce paladino dell'impresa, della libertà di impresa, del rischio di impresa, quando tutelate le corporazioni, questo fate (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Ma perché non si mette al centro, una volta nella vita in questo Paese, il cittadino, che avrà un servizio migliore se ci sarà un vero mercato in questo campo? È incredibile che, in questo Paese, si debba dire al centrodestra come fare una sana imprenditoria e come avere un mercato sano, libero e vero, perché…
PRESIDENTE. Collega, si rivolga alla Presidenza.
RICCARDO RICCIARDI (M5S). …se non conoscete - perdoni - la questione, perché non la conoscete, sapete che queste concessioni già si vendono? Voi dite: arriveranno i capitali stranieri. Ma nella mia zona ci sono già stranieri che hanno comprato le concessioni: russi, americani e chi più ne ha più ne metta. Perché non si dice che la tutela ambientale si fa coi piani regionali e con i piani territoriali e si mette una tutela ambientale per chiunque voglia investire?
Allora, qui bisogna dire anche una cosa, ossia che c'è tutto un mercato dell'indotto legato agli stabilimenti balneari, che è fermo da anni, perché in questo Paese non si prende una decisione su un tema sacrosanto, ovvero le spiagge. Le spiagge sono di tutti, sono nostre. Io voglio capire: se un ragazzo di 25 anni vuole decidere di fare impresa nel proprio territorio e forse la sua aspirazione è quella di gestire uno stabilimento balneare in questo Paese, come fa? Come fa? Deve aspettare che le generazioni che stanno sfruttando quel bene da anni non ci siano più? Come fa un ragazzo a fare una cosa del genere? Non può farla e questo perché voi appunto, come in tanti altri campi, il libero mercato non sapete neanche cos'è (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Sapete solo tutelare le corporazioni, punto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole De Luca. Ne ha facoltà, per un minuto.
PIERO DE LUCA (PD-IDP). Presidente, solo per rilevare, a sostegno di quanto già detto dai colleghi, che mi pare che la maggioranza sia confusa e divisa. Innanzitutto è confusa, perché ricordo al collega che non è la sentenza della CEDU che ha stabilito l'esigenza di riaffermare i principi di libera concorrenza nel nostro Paese, ma la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea. Non è Strasburgo ma il Lussemburgo e c'è una piccola differenza (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista - Proteste del deputato Zucconi), ma possiamo superare anche questo malinteso. Ricordiamo al collega Zucconi che dovete mettervi d'accordo se devono essere i comuni a farlo e…
PRESIDENTE. Si rivolga alla Presidenza.
PIERO DE LUCA (PD-IDP). …dovete essere voi a fare una norma di legge che consenta ai comuni di svolgere le procedure ad evidenza pubblica (Proteste del deputato Zucconi).
PRESIDENTE. Collega Zucconi, collega Zucconi!
PIERO DE LUCA (PD-IDP). State scaricando la vostra irresponsabilità e la vostra incapacità di decidere sulle amministrazioni pubbliche - questa è la verità! - e state penalizzando gli operatori del settore (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Lo state facendo voi, lasciando allo sbando un intero settore, che non ha certezza e sicurezza giuridica. È questo ciò che dovreste fare se volete davvero aiutare il settore, che è, per noi, strategico e decisivo. Voi state facendo l'esatto opposto di quello che è necessario fare: perdere tempo, buttare la palla in tribuna, devastare e lasciare allo sbando gli amministratori pubblici e l'intero settore (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/128 Gnassi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 104).
Colleghi, siamo giunti alle ore 15,15 e dobbiamo ancora esaminare 85 ordini del giorno, compresi gli accantonati. Devo ricordare all'Assemblea che alle 17 è previsto l'inizio delle dichiarazioni di voto finale, con ripresa televisiva diretta, e che prima di tale adempimento l'ordine del giorno prevede anche la votazione su una costituzione in giudizio della Camera. Invito, pertanto, i delegati d'Aula di farsi carico, insieme alla Presidenza, del rispetto di tali impegni convenuti in sede di capigruppo, adeguando, conseguentemente, la durata degli interventi. In alternativa, non sarà possibile procedere alla ripresa televisiva diretta.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno n. 9/1627/129 Loperfido e n. 9/1627/130 Cannata, accolti come raccomandazione, non insistono per la votazione dei loro ordini del giorno.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/131 Rotondi il parere è favorevole.
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione del loro ordine del giorno n. 9/1627/132 Congedo.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/133 Rotelli il parere è favorevole.
Prendo atto che il deputato Filini accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/1627/134.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/135 Michelotti il parere è favorevole.
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione del loro ordine del giorno n. 9/1627/136 Cerreto.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/137 Mattia il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/138 Torto il parere del Governo è contrario.
Ha chiesto di parlare il collega Donno. Ne ha facoltà.
LEONARDO DONNO (M5S). Chiedo di sottoscriverlo, Presidente, e di metterlo al voto.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Grazie. Il Governo intende riformulare questo parere, considerando contrarie tutte le premesse e riformulando l'impegno nel senso di “valutare l'opportunità di adottare ogni iniziativa utile, anche di carattere normativo, affinché sia valorizzata la carriera dei docenti AFAM che hanno svolto almeno 3 anni di servizio”.
PRESIDENTE. Prendo atto che il collega Mari intende sottoscrivere l'ordine del giorno.
Ha chiesto di parlare il collega Congedo. Ne ha facoltà.
SAVERIO CONGEDO (FDI). Per sottoscriverlo, anche a nome del gruppo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/138 Torto, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 105).
Prendo atto che il collega Caso non accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/1627/139 e chiede che sia posto in votazione.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/139 Caso, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 106).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/140 Orrico, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 107).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/141 Bruno il parere è favorevole, con riformulazione.
Ha chiesto di parlare il collega Bruno. Ne ha facoltà.
RAFFAELE BRUNO (M5S). Accolgo la riformulazione e chiedo di fare una breve dichiarazione.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RAFFAELE BRUNO (M5S). Venerdì 22 dicembre è successo un fatto straordinario: i detenuti attori del Teatro Libero di Rebibbia e i rappresentanti delle istituzioni si sono ritrovati insieme sul palcoscenico del Teatro Argentina di Roma a recitare i versi della Commedia di Dante. Il pubblico che ha affollato il teatro è stato testimone di un rito in cui ogni giudizio è stato sospeso. Sul palco si alternavano semplicemente attori, in perfetta armonia. Grazie all'incanto del teatro, a nessuno interessava il curriculum o la fedina penale, perché quando si sta assieme attorno al fuoco dell'arte quello che conta è solo la verità che si mette in scena e l'umanità che si manifesta nella sua forza e nelle sue fragilità.
Su quel palco c'erano 4 attori che nel carcere di Rebibbia hanno scoperto il teatro, che ha letteralmente cambiato loro la vita, grazie alla Fondazione Enrico Maria Salerno, che quest'anno festeggia 20 anni di attività, e assieme a loro a recitare c'erano il presidente e un consigliere del Teatro di Roma, il presidente della Commissione cultura Federico Mollicone e io, primo firmatario della proposta di legge Teatro in ogni carcere, che nella legislatura scorsa stava completando l'iter con il consenso unanime di tutte le forze politiche, consenso che sono fiducioso ci sia anche adesso. Ne è testimone di quello che ho appena raccontato il parere del Governo su quest'ordine del giorno, per cui ringrazio, e il fatto che la maggioranza abbia depositato un progetto di legge sullo stesso tema a prima firma proprio del presidente Mollicone.
In conclusione, vorrei ricordare alcune delle tantissime cose che stanno portando all'attenzione pubblica l'importanza della pratica teatrale nelle nostre carceri come insostituibile strumento di evoluzione sociale: il Leone d'oro alla carriera ad Armando Punzo, uno dei pionieri del teatro in carcere; il grande successo di pubblico per il film Grazie ragazzi, con Antonio Albanese; Dialoghi di libertà, il primo festival del teatro in carcere del Sud Italia, ad Arienzo, piccolo paese del casertano che si è visto invaso da più di 2.000 persone; la tre giorni di Sentieri Incrociati a Pesaro, progetto sostenuto dal Ministero della Cultura e organizzato dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere nell'ambito del protocollo d'intesa con il Ministero della Giustizia; non ultimo, il voto dell'Aula su quest'ordine del giorno come presa d'atto ufficiale che calendarizzare e approvare tutti assieme, senza divisioni, una legge sul teatro in carcere è una misura capace di rendere la nostra società un posto migliore (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. L'onorevole Casu mi riferisce che il gruppo del Partito Democratico sottoscrive l'ordine del giorno, così come la collega Auriemma lo sottoscrive a nome di tutto il gruppo del MoVimento 5 Stelle.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/141 Bruno, nel testo riformulato, con parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 108).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/142 Amato: parere favorevole del Governo con riformulazione. Chiedo al collega Amato se accetta la riformulazione.
GAETANO AMATO (M5S). Signora Presidente, accolgo il parere favorevole del Governo e voglio andare al voto, però prima volevo spiegare quest'ordine del giorno, brevemente. La città di Castellammare di Stabia è anche conosciuta come città delle acque ed è conosciuta nel mondo con questo soprannome, anche perché a Castellammare c'è la Fincantieri, nasce a Castellammare l'Amerigo Vespucci, orgoglio nazionale che solca le acque di tutto il mondo. A Castellammare le acque sono legate ai fratelli Abbagnale, ai campioni di canottaggio, e sono tantissimi, ma soprattutto Castellammare è legata alle Terme di Stabia, terme che hanno 28 fonti di acqua minerale curative. I Borboni nel 1787 cominciarono a fare le prime indagini su queste acque. Ebbene, queste acque si stanno perdendo per mancata manutenzione e allora nasce questo progetto del grande Parco delle Acque che tenta il recupero di tutte le acque del territorio. Ringrazio il Governo per avere assunto l'impegno di salvare le acque e di salvare le terme e chiedo di andare al voto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Prendo atto che i colleghi Sarracino, Scotto, Patriarca e Nazario Pagano sottoscrivono l'ordine del giorno in esame. Chiedo agli altri colleghi di venire qui alla Presidenza per la sottoscrizione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/142 Amato, nel testo riformulato, con parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 109).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/143 Iaria, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 110).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/144 Cantone, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 111).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/145 Fede, parere favorevole del Governo con riformulazione. Chiedo al collega Fede se accetta la riformulazione.
GIORGIO FEDE (M5S). Signora Presidente, accolgo la riformulazione, chiedo che venga messo al voto e faccio un brevissimo intervento. Innanzitutto, va bene l'accoglimento, chiaramente avremmo voluto un maggior coraggio perché le risorse - come è stato detto - non ci sono e ci auguriamo che nel futuro, il prossimo anno a questo punto, questo Governo dimostri una maggiore sensibilità, perché è inutile, lo abbiamo detto in 100 mila lingue, le scelte fatte di porre tanto su una grandissima opera, più elettorale che funzionale, non ci è piaciuta. Però, il trasporto pubblico locale è l'elemento fondamentale e quindi accogliamo questa apertura su questo aspetto proprio perché sappiamo bene quanto incide il trasporto su gomma sull'inquinamento, sulle emissioni di CO2, sulla qualità del lavoro, sul tempo della vita delle persone, sul mercato immobiliare. Quindi, sono tanti aspetti che ci debbono portare a seguire quella linea che è stata anche già seguita e praticata in altri mercati, ricordo il biglietto unico nel TPL adottato in Germania che è stata una misura sperimentale che ha avuto un grandissimo successo, con risultati anche economici interessantissimi. È un obiettivo che dobbiamo seguire perché le nostre città soffrono di trasporto, di eccesso di macchine, di inquinamento di CO2, e dobbiamo andare avanti in questa direzione. Quindi, questa è la nostra intenzione e lavoreremo ancora su questo problema (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il collega Casu, per un minuto. Ne ha facoltà.
ANDREA CASU (PD-IDP). Signor Presidente, intervengo solo per chiedere al collega Fede di sottoscrivere l'ordine del giorno e rinnovare l'impegno per finanziare con più fondi il trasporto pubblico locale in quest'Aula.
PRESIDENTE. Prendo atto che la collega Ghirra sottoscrive l'ordine del giorno in esame.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/145 Fede, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 112).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/146 Traversi, parere favorevole con riformulazione del Governo. Prendo atto che il presentatore non accoglie la riformulazione e insiste per la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/146 Traversi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 113).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/147 Barzotti, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 114).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/148 Appendino, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 115).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/149 Carotenuto, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 116).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/150 Aiello, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 117).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/151 Tucci, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 118).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/152 Gubitosa, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 119).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/153 Quartini, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 120).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/154 Di Lauro, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 121).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/155 Sportiello, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 122).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/156 Marianna Ricciardi, parere favorevole del Governo con riformulazione. Prendo atto che il presentatore accoglie la riformulazione e chiede la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/156 Ricciardi Marianna, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 123).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/157 Santillo, parere favorevole del Governo con riformulazione. Prendo atto che il presentatore accoglie la riformulazione e chiede la votazione.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/157 Santillo, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 124).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/158 Scutella', con il parere contrario del Governo.
Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/158 Scutellà, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 125).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/159 Pellegrini. Il parere del Governo è contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Pellegrini. Ne ha facoltà.
MARCO PELLEGRINI (M5S). Grazie, Presidente. Intervengo per una breve dichiarazione di voto. Il Governo Meloni in questa miserrima, voglio sottolinearlo, miserrima, legge di bilancio, che è recessiva, per le famiglie, per la sanità, per le imprese e per gli artigiani non ha trovato fondi, ma ha trovato miliardi di euro, invece, per il comparto delle armi, infatti, ha stanziato per il prossimo quadriennio un miliardo come quota di finanziamento nazionale per lo European Peace Facility che è lo strumento finanziario europeo che serve a pagare le forniture militari di Kiev.
Purtroppo, la guerra russo-ucraina continua ad andare avanti, siamo arrivati quasi al secondo anno di guerra, nonostante questo Parlamento, a marzo 2022, avesse vincolato il primo invio delle armi a un serio e penetrante contraddittorio negoziale per arrivare alla pace. Tutto questo non è successo; il Governo Meloni è andato avanti per la sua strada, dicendo più volte che non si sarebbero fermati questi invii fino alla vittoria finale dell'Ucraina sulla Russia, salvo poi ammettere l'esatto contrario durante la telefonata con i comici, perché si sa, ormai, questo Governo racconta la verità ai comici mentre agli italiani e al Parlamento non la racconta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Però, nel frattempo, in questo anno e mezzo in cui si poteva fare tanto dal punto di vista diplomatico, sono continuate a morire decine di migliaia sia di ucraini sia di russi, oltre ad essere state sperperate migliaia di miliardi. Tuttavia, oltre a questo investimento di un miliardo, ce n'è un altro, di ben 4,5 miliardi, per il prossimo triennio per il fondo dedicato agli investimenti nel programma di riarmo della Difesa; è uno stanziamento doppio rispetto a quello degli ultimi anni e addirittura triplo rispetto a quello del 2021, quando è stato istituito. Questo testimonia proprio la volontà di questo Governo e del Ministro Crosetto di andare a braccetto con la lobby dei produttori delle armi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Tra l'altro, non ci si poteva aspettare nulla di molto diverso, visto che l'attuale Ministro Crosetto, fino a qualche giorno prima di diventare Ministro, era il rappresentante dei produttori di armi e, quindi, sta andando esattamente come tanti di noi paventavano.
Pertanto, abbiamo presentato quest'ordine del giorno, proprio per invitare il Governo a non distrarre più fondi in questo settore delle armi e, invece, a dare una mano ai tanti che in Italia sono in estrema difficoltà, a famiglie, imprese, piccole imprese e artigiani. Alcuni sono allo stremo e alla fame (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Basta armi, aiutiamo davvero chi ha bisogno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Deidda. Ne ha facoltà.
SALVATORE DEIDDA (FDI). Presidente, intervengo brevemente per dichiararmi nostalgico di qualche mese fa, quando ero alla mia prima legislatura, in quella bellissima Commissione difesa, presieduta da un bravissimo presidente del MoVimento 5 Stelle, Gianluca Rizzo, per tutta la legislatura. E mi mancano quei colleghi del MoVimento 5 Stelle, perché proprio qualche mese fa firmammo un ordine del giorno tutti insieme - Fratelli d'Italia era all'opposizione - proprio per stanziare e raggiungere il 2 per cento del PIL di spese militari. Tutto il Parlamento lo votò ad eccezione, comunque, della sinistra.
Pertanto, sottolineo come cambiano i tempi e come sono nostalgico di quel MoVimento 5 Stelle che utilizzava altre parole per servitori dello Stato come quelli delle Forze armate, a cui dobbiamo un grande grazie, perché quel 2 per cento del PIL non serve solo per le armi, ma serve per quelle famiglie dei militari che fanno tanti sacrifici, per farli ben figurare nei teatri internazionali. I rappresentanti istituzionali si dovrebbero vergognare di usare quelle parole per i nostri servitori dello Stato. Non dovrebbero sedersi in questo Parlamento (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier e di deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe).
PRESIDENTE. L'onorevole Quartini chiede di sottoscrivere.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Rosato. Ne ha facoltà.
ETTORE ROSATO (AZ-PER-RE). Presidente, io non intervengo sulla parte dell'ordine del giorno dell'onorevole Pellegrini, su cui, devo dire la verità, il collega Deidda è intervenuto con molta precisione per quanto attiene agli impegni assunti da questo Paese, da questo Parlamento, anche quando era il Presidente Conte a presiedere il Consiglio dei ministri (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), e che riguardano il 2 per cento, che riguardano l'adesione alla NATO e così via. Intervengo, invece, sulla parte relativa all'impegno sull'Ucraina. Io ho ascoltato cose terribili (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE e Italia Viva-il Centro-Renew Europe). Ma ci rendiamo conto che l'Ucraina non può essere abbandonata anche dai Paesi occidentali? Ma ci rendiamo conto di quello che è stato detto dal MoVimento 5 Stelle in quest'Aula, oggi (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE e Italia Viva-il Centro-Renew Europe)? È una cosa inaccettabile! Lo ripeto, è una cosa inaccettabile!
Se dobbiamo misurare l'impegno di quel popolo a difendere il suo Paese, oggi, la crisi sul campo avviene per l'impegno non mantenuto da parte dei Paesi occidentali nel fornire quell'armamento che ci eravamo impegnati a fornire. L'Unione europea si era impegnata a fornire un milione di munizioni, ma abbiamo fornito 300.000, di bombe, questo anno, 300.000 invece di 1 milione, e se la Russia, grazie anche al fatto che non è una democrazia, ha convertito la sua industria in un'industria militare e, quindi, in un'economia di guerra e ha aumentato la sua capacità di fronteggiare le esigenze belliche, l'Unione europea, forte anche di un'opinione pubblica influenzata in maniera così decisa da parte di partiti che non si assumono le loro responsabilità come il MoVimento 5 Stelle, sta soffrendo una crisi dal punto di vista anche dell'approvvigionamento militare.
Quindi, io penso che ci voglia più responsabilità, più responsabilità da parte di partiti che hanno fatto parte del Governo e che oggi si lavano le mani (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE e Italia Viva-il Centro-Renew Europe - Commenti del deputato Pellegrini)…
PRESIDENTE. Collega Pellegrini, lei è intervenuto prima, adesso deve far parlare il collega Rosato (Applausi). Non c'è bisogno dell'applauso.
Collega Rosato, continui.
ETTORE ROSATO (AZ-PER-RE). No, non c'è bisogno dell'applauso, non ce l'ho con il collega…
PRESIDENTE. Per me, non per lei, collega. Per lei, quando vuole.
ETTORE ROSATO (AZ-PER-RE). E non ce l'ho neanche con il collega Pellegrini, ce l'ho con la politica, che il MoVimento 5 Stelle interpreta, di cambiare opinione appena ci si siede all'opposizione rispetto alle cose, e questa è una cosa inaccettabile rispetto alla politica estera e al sostegno a un Paese aggredito come l'Ucraina (Applausi dei deputati dei gruppi Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE e Italia Viva-il Centro-Renew Europe).
PRESIDENTE. Avverto che il gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento. Essendone stata fatta richiesta, la Presidenza concederà a tale gruppo un tempo aggiuntivo pari ad un terzo rispetto al tempo originariamente assegnato al gruppo medesimo dal contingentamento.
LEONARDO DONNO (M5S). Presidente, Presidente!
PRESIDENTE. Collega Donno, adesso chiederò ai segretari d'Aula cosa hanno visto. Intanto procediamo con gli interventi. Mi perdoni, ma io stavo leggendo e di occhi ne ho solo due. Il gesto era rivolto a me, collega Donno?
Ha chiesto di parlare il collega Bagnasco. Ne ha facoltà.
ROBERTO BAGNASCO (FI-PPE). Presidente, cercherò di essere telegrafico, proprio per rispetto agli impegni che abbiamo preso, ma è proprio il rispetto di questi impegni che porta e deve portare il Paese a mantenere l'impegno che abbiamo preso qualche anno fa, in condizioni geopolitiche totalmente diverse da quelle di oggi. L'Italia ripudia la guerra, questo è un dato di fatto, sul quale credo che siamo d'accordo tutti, ma l'Italia non può e non deve rinunciare alla propria difesa nazionale (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).
Ora, stiamo cercando solamente di difendere il nostro Paese e, oggi, se devo rivolgere un invito a questo Governo, ovviamente, è a fare un ulteriore sforzo. Mi rendo conto della situazione economica nella quale ci troviamo e che dobbiamo affrontare a causa di errori precedenti, ma gli impegni che abbiamo preso a livello internazionale devono essere rispettati e, soprattutto, quegli impegni presi in un momento così delicato come qualcuno ha detto, nel quale, a pochi chilometri da noi, ci sono guerre che fino a qualche anno fa noi - almeno io - non avremmo mai pensato che si potessero svolgere, almeno in Europa.
Questa è la nostra posizione, la posizione di Forza Italia, che, su questi temi, ha dimostrato, come del resto su tutti gli altri temi, una grande coerenza. E mi fa piacere, e lo dico rendendone, in qualche modo, merito al Partito Democratico, il quale, l'altro giorno, pur votando contro, ha votato contro la possibilità di aumentare gli stanziamenti per la Difesa, ritenendo che fossero troppo pochi: troppo pochi! E qui devo dare atto al Partito Democratico, in questo senso, di avere preso una posizione importante e coraggiosa in un momento così delicato (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Quartapelle Procopio. Ne ha facoltà, per 1 minuto.
LIA QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Io intervengo per motivare il mio voto su quest'ordine del giorno, che è il voto anche del mio gruppo. Noi voteremo contro l'ordine del giorno Pellegrini. Devo dire che ho ascoltato l'intervento dell'onorevole Pellegrini e ho sentito degli accenni di fastidio rispetto a quello che sta succedendo in Ucraina. Io vorrei semplicemente ricordare, anche approfittando della presenza qui in Aula del Ministro degli Affari esteri, che cosa è successo questa notte in tutta l'Ucraina. Sono caduti 110 missili in tutto il Paese. Il Presidente Zelensky ha detto che probabilmente l'Ucraina, da mesi, non vedeva un attacco di queste dimensioni. Sono morte 12-15 persone e ci sono più di 80 persone ferite. Ecco, di fronte a quegli accenni di fastidio e anche magari un po' di tifo da stadio che ho sentito in quest'Aula, io vorrei riportarci a quello che sta succedendo. C'è una Nazione europea che è una Nazione aggredita, dove ci sono centinaia di migliaia di persone che stanno combattendo per far parte dell'Unione europea…
PRESIDENTE. Concluda, collega.
LIA QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP). …e io penso che il nostro Paese non debba sentirsi infastidito, ma sostenere questa forma straordinaria di coraggio e resistenza (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista, Fratelli d'Italia, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Riccardo Ricciardi. Ne ha facoltà, per 1 minuto, collega, perché è il secondo intervento. Prego.
RICCARDO RICCIARDI (M5S). Sì, grazie, Presidente. Mi serve per ricordare che il MoVimento 5 Stelle è orgoglioso di ricordare all'Aula che, se non fosse stato per il MoVimento 5 Stelle (Commenti), l'anno scorso questo Parlamento e il Governo stavano già portando le spese militari al 2 per cento del PIL entro il 2024. E per chi non se lo ricorda, è stato il MoVimento 5 Stelle a opporsi, da prima forza di maggioranza, al partito trasversale delle armi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)! E noi siamo orgogliosi di essere all'opposizione di questo. E ricordo ai colleghi della maggioranza di Azione…
PRESIDENTE. Si rivolga alla Presidenza.
RICCARDO RICCIARDI (M5S). …che sta lavorando per la maggioranza in questa legge di bilancio: nessuno si azzardi a dire che il MoVimento 5 Stelle non si prende le responsabilità (Commenti - Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché nel momento più grave della storia di questa Repubblica, il MoVimento 5 Stelle si è preso la più grande responsabilità: quella di governare e di portare avanti un Paese in piena pandemia. E ricordiamo a tutti, anche qua, che, se leggeste un libro di storia una volta nella vita, sapreste (Commenti)…
PRESIDENTE. Colleghi, colleghi!
RICCARDO RICCIARDI (M5S). …sapreste che quando si è investito in quelle armi, quelle armi, poi, sono state usate nella storia (Commenti)!
PRESIDENTE. Collega Ricciardi, si rivolga alla Presidenza. Colleghi, per cortesia, dovete consentire al collega Ricciardi di svolgere il suo intervento. Collega Ricciardi, lei si rivolga alla Presidenza, che rendiamo tutto più semplice. Prego.
RICCARDO RICCIARDI (M5S). Non è mai esistito un momento nella storia in cui si sia fatto ricorso alle spese in armi e queste armi non siano state utilizzate. Se voi volete essere responsabili della catastrofe, prego. Il MoVimento 5 Stelle non vuole esserlo. E per citare Papa Francesco (Proteste dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)… Eh, ma qui, ragazzi, ma qui citiamo il Papa e fanno ululati! Ululati se citiamo anche il Papa! Attenzione a questa corsa alle armi! Continuate pure così, state facendo voi un favore all'Ucraina…
PRESIDENTE. Collega Ricciardi, si rivolga alla Presidenza.
RICCARDO RICCIARDI (M5S). Sono contenti gli ucraini di continuare questa guerra. Li state aiutando proprio (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!
PRESIDENTE. Avverto che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha esaurito anche i tempi aggiuntivi concessi dalla Presidenza. La Presidenza consentirà a ciascun deputato appartenente a tale gruppo, ove richiesto, lo svolgimento di un breve intervento di un minuto, per dichiarare il proprio voto sull'ordine del giorno in discussione, da imputare ai tempi previsti dal contingentamento per gli interventi a titolo personale. Resta fermo il limite regolamentare di massimo due interventi per ciascun deputato. Ha chiesto di parlare il collega Della Vedova. Ne ha facoltà.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). Telegraficamente, signora Presidente, per ringraziare l'onorevole Quartapelle, che ci ha ricordato che la notte scorsa è stata, probabilmente, la notte con i bombardamenti più intensi sulle città e su obiettivi civili dell'Ucraina, con un missile che è entrato nello spazio aereo europeo, nello spazio aereo polacco. Di questo stiamo parlando e dobbiamo ricordarci che, se Putin non è affatto stanco, anzi, aumenta il potenziale di fuoco, noi dobbiamo aumentare gli aiuti all'Ucraina (Applausi dei deputati del gruppo Misto-+Europa).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/159 Pellegrini, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 126).
L'ordine del giorno n. 9/1627/160 Scerra è accolto come raccomandazione, ove riformulato: accoglie la riformulazione? Il Collega Dell'Olio, intanto, lo sottoscrive. La accoglie e chiede che l'ordine del giorno sia messo al voto. Allora devo chiedere il parere alla Sottosegretaria: favorevole, contrario o si rimette all'Assemblea? Lo aveva accolto come raccomandazione, ove riformulato.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Parere contrario.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/160 Scerra, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 127).
L'ordine del giorno n. 9/1627/161 Lomuti è accolto come raccomandazione, ove riformulato. Collega Lomuti?
ARNALDO LOMUTI (M5S). Grazie, Presidente. Con tutto il rispetto, non posso accettare la proposta di raccomandazione con riformulazione, e chiedo che venga votato. Però, prima voglio dire due parole su questo punto.
PRESIDENTE. Prego, ha un minuto.
ARNALDO LOMUTI (M5S). Grazie, Presidente. Si tratta di un tema sul quale ritorno, perché l'avevamo già affrontato a giugno. Parliamo di oltre 1.800 lavoratori lucani, che percepiscono il reddito minimo di inserimento attraverso dei corsi di formazione e dei tirocini di inserimento sociale. La Basilicata, Presidente, è una regione povera, che paga più di tutte le altre regioni un tasso molto alto di disoccupazione e ha il più alto tasso di spopolamento. Credo che anche un solo posto di lavoro in più, per quella terra, sia una speranza in più che un giovane o una famiglia non lascino le proprie case o il proprio territorio. Presidente, questa proposta di accoglimento dell'ordine del giorno come raccomandazione è l'ennesima. A giugno è successa la stessa cosa con un ordine del giorno uguale…
PRESIDENTE. Concluda.
ARNALDO LOMUTI (M5S). Un emendamento è stato bocciato a luglio, un altro emendamento è stato bocciato a dicembre, al Senato. Oggi veniamo qua e riceviamo un'altra proposta di raccomandazione. Credo che sia anche una questione di rispetto verso 1.800 famiglie che, insomma, vivono di questa speranza.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/161 Lomuti, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 128).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/162 Carmina, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 129).
Ordine del giorno n. 9/1627/163 Donno, parere contrario del Governo.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/163 Donno, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 130).
Ordine del giorno n. 9/1627/164 Giuliano, parere favorevole con riformulazione: accetta la riformulazione, collega? Mi fate un cenno? La deve risentire?
PRESIDENTE. Prego, Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. La riformulazione è la seguente: “a valutare ogni iniziativa utile, anche di carattere normativo, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, per l'adeguamento al costo della vita dei compensi spettanti ad ausiliari e consulenti tecnici per le operazioni eseguite su disposizione dell'autorità giudiziaria in materia civile e penale”.
PRESIDENTE. Accetta? Sì, e chiede di votare.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/164 Giuliano, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 131).
Ordine del giorno n. 9/1627/165 D'Orso, parere favorevole con riformulazione: collega D'Orso? Non accetta e chiede che sia messo al voto.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/165 D'Orso, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 132).
Ordine del giorno n. 9/1627/166 Cafiero De Raho, parere favorevole con riformulazione. Ha chiesto di parlare l'onorevole Cafiero De Raho. Ne ha facoltà. Mi dice se accetta?
FEDERICO CAFIERO DE RAHO (M5S). Presidente, chiedo solo di riascoltare la riformulazione.
PRESIDENTE. Prego, Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Parere favorevole, con espunzione della quarta e dell'ultima premessa e riformulazione dell'impegno: “a proseguire le iniziative finalizzate alla valutazione di una complessiva rimodulazione, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, delle piante organiche degli uffici giudiziari, al fine di migliorare la resa del servizio giustizia”.
PRESIDENTE. Onorevole Cafiero De Raho, accetta?
FEDERICO CAFIERO DE RAHO (M5S). No, Presidente, non accetto e chiedo che si metta in votazione.
PRESIDENTE. Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/166 Cafiero De Raho, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 133).
Ordine del giorno n. 9/1627/167 Ascari, parere favorevole con riformulazione. Collega Ascari, vuole risentirla?
PRESIDENTE. Prego, Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. La riformulazione è la seguente: “a valutare lo stanziamento di risorse da destinare all'estensione del novero dei soggetti destinatari del gratuito patrocinio a spese dello Stato e in particolare anche ai procedimenti civili che riguardino abusi familiari o condotte di violenza di genere o domestica”.
PRESIDENTE. Collega Ascari?
STEFANIA ASCARI (M5S). Accetto la riformulazione, apprezzo, comunque, lo sforzo del Governo e chiedo che venga messo in votazione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/167 Ascari, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 134).
Ordine del giorno n. 9/1627/168 Dell'Olio, parere favorevole con riformulazione: collega Dell'Olio, accetta? Sì, e chiede di votare.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/168 Dell'Olio, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 135).
Ordine del giorno n. 9/1627/169 Cherchi, parere contrario del Governo.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/169 Cherchi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 136).
Ordine del giorno n. 9/1627/170 Sergio Costa, parere contrario del Governo.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/170 Sergio Costa, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 137).
Ordine del giorno n. 9/1627/171 Ilaria Fontana, parere favorevole con riformulazione: accetta? Sì, e chiede di votare.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/171 Ilaria Fontana, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 138).
Ordine del giorno n. 9/1627/172 Pavanelli, parere contrario del Governo.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/172 Pavanelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 139).
Ordine del giorno n. 9/1627/173 Cappelletti, parere favorevole con riformulazione: non accoglie e chiede di votare.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/173 Cappelletti, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 140).
Ordine del giorno n. 9/1627/174 Penza, accolto come raccomandazione. Ha chiesto di parlare il collega Penza. Ne ha facoltà.
PASQUALINO PENZA (M5S). Grazie, Presidente. Accetto l'accoglimento come raccomandazione e chiedo di metterlo al voto, se è possibile, perché quest'ordine del giorno prevede un sistema per i comuni. Chiedo al Governo, per i comuni minori, di poter intervenire in merito agli attraversamenti ferroviari delle linee che riguardano servizi essenziali, quali gas, energia elettrica e altri servizi che possono servire ai comuni.
PRESIDENTE. Devo chiedere il parere al Governo.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Lo accantoniamo un attimo.
PRESIDENTE. Lo accantoniamo.
Ordine del giorno n. 9/1627/175 Francesco Silvestri, accolto come raccomandazione, ove riformulato: non accetta e chiede di votare.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/175 Francesco Silvestri, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 141).
Ordine del giorno n. 9/1627/176 Lovecchio, parere favorevole con riformulazione: accetta?
GIORGIO LOVECCHIO (M5S). Presidente, chiedo di riascoltare la riformulazione.
PRESIDENTE. Sottosegretaria?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Parere contrario sulle ultime due premesse e agli ultimi tre impegni, favorevole ai primi due impegni.
PRESIDENTE. Collega, accetta?
GIORGIO LOVECCHIO (M5S). Va bene, accetto e chiedo di metterlo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/176 Lovecchio, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 142).
Ordine del giorno n. 9/1627/177 Fenu, parere contrario del Governo.
Passiamo, dunque, ai voti. Il deputato Dell'Olio lo sottoscrive.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/177 Fenu, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 143).
Ordine del giorno n. 9/1627/178 Raffa, accolto come raccomandazione, ove riformulato: non accoglie e chiede di votare.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/178 Raffa, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 144).
Ordine del giorno n. 9/1627/179 Baldino, parere favorevole con riformulazione: non accetta e chiede di votare.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/179 Baldino, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 145).
Ordine del giorno n. 9/1627/180 Alfonso Colucci, parere contrario del Governo.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/180 Alfonso Colucci, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 146).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/181 Auriemma c'è un parere contrario del Governo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Auriemma. Ne ha facoltà.
CARMELA AURIEMMA (M5S). Grazie, Presidente. Intervengo brevemente per spiegare perché il parere contrario del Governo è sbagliato. Stiamo parlando di un ordine del giorno che va a tutela di 30.000 risparmiatori che hanno sottoscritto, dagli anni Duemila in poi, dei buoni fruttiferi postali. C'è già un provvedimento dell'Autorità garante del mercato e della concorrenza che dice chiaramente che in quelle procedure non c'erano trasparenza e correttezza sull'informazione della scadenza. Evitiamo che sia un tribunale a ristorare questi risparmiatori, ma che sia la politica a mettere un freno alla lesione che hanno subito 30.000 piccoli risparmiatori, anche per una questione di immagine, perché Poste Italiane è, nell'immaginario collettivo, il luogo in cui gli italiani ritengono più al sicuro i propri risparmi, invece proprio lì sono stati lesionati nelle loro prerogative (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/181 Auriemma, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 147).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/182 Riccardo Ricciardi c'è un parere favorevole. L'ordine del giorno n. 9/1627/183 Alifano è accolto come raccomandazione: va bene. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/184 Caramiello c'è un parere contrario del Governo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Caramiello. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO CARAMIELLO (M5S). Grazie, signora Presidente, sarò veloce. Mi dispiace che non sia in Aula il Ministro Lollobrigida perché, in un momento storico in cui l'aumento dei costi delle materie prime, l'inflazione galoppante, i cambiamenti climatici e i conflitti bellici stanno provocando pesantissime ripercussioni anche sul comparto agricolo - che ricordo essere uno dei pilastri del nostro Paese - il Ministro Lollobrigida ha pensato bene di tendere una mano solo ai suoi consulenti e ai suoi staffisti. Chiedo ai colleghi della maggioranza, per suo tramite: vi sembra normale che, mentre il vostro Premier vi ha impedito persino di presentare emendamenti a questa legge di bilancio, consenta a suo cognato di utilizzare 2 milioni di euro di soldi pubblici per aumentare gli stipendi ai suoi collaboratori (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)? Il MoVimento 5 Stelle, Presidente, in questa legge di bilancio, aveva presentato degli emendamenti finalizzati agli sgravi contributivi ai giovani agricoltori, all'attività di contrasto alla Xylella e a tanto altro - vado a chiudere - ma, nonostante gli importi appostati fossero talvolta modesti, il Governo ha affermato che c'erano problemi di copertura finanziaria (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Caramiello.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/184 Caramiello, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 148).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/185 L'Abbate c'è un parere favorevole con riformulazione. Collega, accoglie la riformulazione?
PATTY L'ABBATE (M5S). Grazie Presidente, la accolgo. Vorrei intervenire quel minuto che mi spetta e poi metterlo ai voti. Mi ha sbalordito che il Governo - che ringrazio - abbia fatto un passo avanti, il che significa che riconosce che i sussidi ambientalmente dannosi devono essere rimodulati e non ha tagliato la parte che ha riconosciuto che realmente il cambiamento climatico esiste, ed è un qualcosa che c'è, che è dovuto alle attività antropiche e che dobbiamo fare qualcosa quindi per il Fit for 55 e per raggiungere la neutralità climatica nel 2050.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/185 L'Abbate, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 149).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/186 Onori il parere del Governo è contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/186 Onori, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 150).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/187 Morfino c'è un parere favorevole con riformulazione. I presentatori accolgono la riformulazione ma chiedono che l'ordine del giorno sia posto in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/187 Morfino, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 151).
Il parere è favorevole sugli ordini del giorno n. 9/1627/188 Gusmeroli, n. 9/1627/189 La Porta e n. 9/1627/190 Mollicone. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/191 Gallo c'è un parere contrario. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/191 Gallo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 152).
Sugli ordini del giorno n. 9/1627/192 Furgiuele e n. 9/1627/193 Giovine c'è un parere favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/194 Ciaburro c'è un parere favorevole con riformulazione: è accettata. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/195 Amorese c'è un parere favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/196 Trancassini c'è una riformulazione, che viene accettata. Sugli ordini del giorno n. 9/1627/197 Osnato, n. 9/1627/198 Deidda e n. 9/1627/199 Caretta c'è un parere favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/200 Giordano, c'è una riformulazione, che viene accettata.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/201 Ferrari, c'è un parere favorevole con riformulazione. La accoglie collega?
SARA FERRARI (PD-IDP). Grazie, Presidente. La accolgo e chiedo di mettere in votazione l'ordine del giorno. Ringrazio il Governo per la riformulazione esclusivamente formale del testo, che fa salvo il contenuto. Colleghe e colleghi, la Treccani ha scelto “femminicidio” come parola del 2023 e questo ce la dice lunga sulla presa di consapevolezza, finalmente collettiva, di una piaga sociale che ha assunto i caratteri di una mattanza delle donne. E noi ci crediamo davvero; per questo, come partiti di opposizione, abbiamo scelto unitariamente di destinare tutti i 40 milioni di nostra spettanza sul bilancio al contrasto alla violenza maschile contro le donne e ai femminicidi. Così questo, altrettanto unitario, ordine del giorno è conseguente e non impegna solo il Governo, ma chiede a ciascuno dei colleghi e delle colleghe di quest'Aula una responsabilità nei fatti a farsi protagonisti di questa battaglia, a monitorare e vigilare sul funzionamento effettivo delle nostre leggi. Quindi, quest'ordine del giorno chiede, insieme al Governo, di impegnarsi a migliorare le procedure di assegnazione dei fondi ai centri antiviolenza, alle case rifugio e a provvedere a redigere quanto prima le linee guida che abbiamo condiviso sulla formazione degli operatori (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Bonetti, ma mi dicono gli uffici che è già intervenuta due volte; facciamo una verifica. Ha chiesto di parlare l'onorevole Semenzato. Ne ha facoltà.
MARTINA SEMENZATO (NM(N-C-U-I)-M). Presidente, per sottoscrivere l'ordine del giorno della collega e ringraziarla per il lavoro che svolge in Commissione. È importante che sul tema della violenza di genere ci sia un lavoro corale di tutti.
PRESIDENTE. L'onorevole Casu sottoscrive per tutto il gruppo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Zanella. Ne ha facoltà.
LUANA ZANELLA (AVS). Volevo ringraziare le colleghe che hanno sottoscritto trasversalmente e chiedere la sottoscrizione per tutto il gruppo; io l'ho già sottoscritto.
PRESIDENTE. Bene, per tutto il gruppo, come per il PD, tutto il gruppo. A noi risulta che l'onorevole Bonetti abbia già parlato. Collega Bonetti, se vuole le do 30 secondi perché prima ha fatto un intervento brevissimo: no, va bene così. Ha chiesto di parlare la collega Ascari. Ne ha facoltà.
STEFANIA ASCARI (M5S). Grazie Presidente, per sottoscrivere a nome di tutto il gruppo del MoVimento 5 Stelle.
PRESIDENTE. Se ci sono altri che vogliono sottoscrivere vengano al banco della Presidenza, Ciaburro, Caretta, Ravetto. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/201 Ferrari, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo… L'onorevole De Monte voleva parlare, revoco l'indizione della votazione. Ha chiesto di parlare la collega De Monte. Ne ha facoltà.
ISABELLA DE MONTE (IV-C-RE). Per sottoscrivere come gruppo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/201 Ferrari, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 153).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/202 Roggiani, su cui c'è parere favorevole con riformulazione. Collega Roggiani, accoglie la riformulazione?
SILVIA ROGGIANI (PD-IDP). No, Presidente, non accolgo la riformulazione e chiedo di votare quest'ordine del giorno, anche perché i comuni, purtroppo, lo sappiamo bene, sono quelli più colpiti dai tagli. In questa manovra di bilancio tagliate 250 milioni tra comuni e città metropolitane, ma i comuni sono anche quelli su cui vengono caricate sempre più responsabilità, dalla gestione dei migranti fino alla gestione dei servizi sociali, con il taglio del reddito di cittadinanza, fino al fatto che sono stati definanziati oltre 10 miliardi di progetti di PNRR senza che ancora i comuni siano a conoscenza effettivamente di quali progetti siano stati tagliati. Quindi chiediamo che queste risorse vengano ripristinate e ci rimettiamo all'Aula, augurandoci che i comuni, che sono di ogni colore politico, vengano ascoltati (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la collega Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Per me è stato molto importante l'intervento della collega sui comuni, ovviamente lo sottoscrivo. Ritengo che, quando una voce arriva dalla maggioranza, il Governo ancora di più debba essere attento.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/202 Roggiani, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 154).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/203 Graziano c'è un parere favorevole con riformulazione. La accoglie, onorevole Graziano?
STEFANO GRAZIANO (PD-IDP). Volevo chiedere al Sottosegretario se può rileggere un attimo la riformulazione.
PRESIDENTE. Sottosegretaria, siamo sull'ordine del giorno n. 9/1627/203 Graziano.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Allora parere favorevole con l'espunzione della prima e ultima premessa e la riformulazione dell'impegno: “a valutare l'opportunità di costituire un fondo rotativo di garanzia per il credito a tasso agevolato per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili”.
PRESIDENTE. Onorevole?
STEFANO GRAZIANO (PD-IDP). Accetto la riformulazione e chiedo di mettere ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/203 Graziano, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 155).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/204 Evi, il parere del Governo è contrario. Ha chiesto di parlare la collega Evi. Ne ha facoltà.
ELEONORA EVI (AVS). Grazie, Presidente. Gli animali che sono salvati da sfruttamento e maltrattamento e che sono ospitati nei rifugi non sono cibo, dovrebbero essere considerati al pari di animali da affezione, come i cani, i gatti, e quindi per loro non possono valere le stesse regole che valgono, ad esempio, per gli allevamenti. Questa è una cosa che hanno chiesto migliaia di persone che sono scese in piazza, nei mesi e nelle settimane scorse, a Milano e a Roma. In questo momento storico, ormai siamo alle porte del 2024, in un momento così importante come quello dell'approvazione della legge di bilancio, in cui facciamo programmazione e pianificazione, non possiamo pensare di non riorganizzare i nostri sistemi alimentari, non possiamo pensare di continuare ad ignorare quanto gli allevamenti intensivi siano dannosi e creino danni all'ambiente, al clima, alla salute e, ovviamente, agli animali. Così come, di contro, non possiamo ignorare che il ruolo dei rifugi, dei santuari, ha una funzione sociale, culturale ed educativa sempre più importante, e dovrebbero essere, quindi, sostenuti anche finanziariamente, ma soprattutto in termini giuridici. Perché è vero, all'inizio di quest'anno sono stati riconosciuti, ma è una tutela vuota, che ha fatto sì che il 20 settembre, a Sairano, la Polizia entrasse nel rifugio, picchiando gli attivisti e uccidendo 9 maiali sani, perché nel territorio c'era un focolaio di peste suina africana.
Noi chiediamo, io chiedo, e lo chiede anche l'Intergruppo per i diritti animali, che si avvii un tavolo di concertazione con le associazioni e con la Rete dei Santuari per creare protocolli specifici differenziati per gli animali che sono ospitati in questi luoghi, che sono così importanti. Francamente il parere contrario del Governo non mi sorprende. Da una maggioranza che oscilla tra alberi di Natale addobbati con munizioni di fucili e proposte di legge per far imbracciare i fucili ai sedicenni - mi auguro che sia stata ritirata, come ho letto - non mi aspettavo un parere diverso (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Cherchi. Ne ha facoltà.
SUSANNA CHERCHI (M5S). Grazie, Presidente, a titolo personale. A proposito di quello che diceva la collega, per esempio il mio ordine del giorno era legato proprio alla diffusione della peste suina, e quindi un vaccino per evitare questa diffusione. Si è visto che, uccidendo i maiali e i cinghiali, non è diminuito il problema della peste suina, anzi, è aumentato, però mi viene in mente questa cosa. Posso ancora?
PRESIDENTE. Ha trenta secondi.
SUSANNA CHERCHI (M5S). Ma perché questo Governo- mi chiedo - odia gli animali, odia gli anziani, odia le persone più deboli, odia i bambini (Commenti dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Non riesco a capire perché questo Governo sia così contrario a qualsiasi cosa che sia per il benessere animale. Tutti i miei ordini del giorno che vertevano su quello sono stati tutti sempre bocciati (appalusi del gruppo MoVimento 5 Stelle - Applausi ironici dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).
PRESIDENTE. Collega, per sottoscrivere, va bene, Di Lauro anche. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/204 Evi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 156).
L'ordine del giorno n. 9/1627/205 Casu è accolto come raccomandazione, ove riformulato. Collega Casu, mi dice se accoglie?
ANDREA CASU (PD-IDP). Grazie, Presidente. Accolgo la riformulazione e accolgo la raccomandazione, chiedo solo di poter votare quest'ordine del giorno. È un impegno fondamentale, abbiamo già votato ordini del giorno che vanno in tal senso. Penso che sia importante assumere un impegno con il voto dell'Aula.
PRESIDENTE. Devo chiedere il parere alla Sottosegretaria. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/205 Casu c'è una raccomandazione, ma hanno chiesto il voto, e quindi mi deve dare il parere: favorevole, contrario o si rimette all'Aula?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Presidente, il Governo si rimette all'Aula.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/205 Casu, su cui il Governo si rimette all'Aula.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 157).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/206 Cuperlo il parere è contrario. Ha chiesto di parlare il collega Cuperlo. Ne ha facoltà.
GIANNI CUPERLO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Non posso dire di essere stupito del parere contrario del Governo ad un ordine del giorno che chiede di verificare la distribuzione della pillola contraccettiva gratuita anche nelle farmacie. Non siamo stupiti, d'altra parte, perché nella giornata di ieri una senatrice, esponente della maggioranza di Governo, ha dichiarato che la missione delle ragazze in questo Paese è essere madri. Pensi, Presidente, come siamo ingenui: noi pensavamo che la missione delle ragazze in questo Paese fosse di essere libere, ed è un concetto leggermente diverso (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista, MoVimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Italia Viva-il Centro-Renew Europe).
D'altra parte non siamo stupiti - e chiudo, Presidente - avendo sfogliato questa mattina la rassegna stampa e avendo visto la prima pagina di un quotidiano molto prossimo alla maggioranza e al Governo, diretto nientemeno che dall'ex portavoce della Presidente del Consiglio, che a tutta pagina presenta la fotografia della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a cui vanno i nostri auguri di pronta guarigione, titolando: “L'uomo dell'anno”. Forse ha ragione il collega Rosato: questi ordini del giorno non passeranno alla storia, ma è probabile che voi, questo Governo, passiate rapidamente alla satira (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista, MoVimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Italia Viva-il Centro-Renew Europe).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/206 Cuperlo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 158).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/207 Buonguerrieri. Ha chiesto di parlare la collega Buonguerrieri. Ne ha facoltà.
ALICE BUONGUERRIERI (FDI). Grazie, Presidente. Ringrazio il Governo per il parere favorevole espresso su quest'ordine del giorno, che chiedo comunque di mettere ai voti, precisando, con una breve dichiarazione di voto, che si tratta di tema molto importante e che è stato, come altri purtroppo, oggetto di diverse mistificazioni da parte della sinistra, che abbisogna, quindi, di alcune precisazioni.
Va anzitutto chiarito che non è mai stato messo in discussione il se risarcire i beni mobili danneggiati dall'alluvione del maggio scorso, che invece, Presidente, in passato - lo ricordo a me stessa e penso all'esperienza del sisma del 2012 sempre in regione Emilia-Romagna - non sono stati risarciti, ma occorre valutare il come e il quanto risarcire, trattandosi di tema particolare sia in termini di quantificazione che in termini di liquidazione del danno. Allora, dopo aver stanziato 6,5 miliardi, risorse straordinarie stanziate in tempi record, che rappresentano già di per sé solo i due terzi delle somme quantificate dalla stessa regione Emilia-Romagna, che però - va detto - non hanno ricevuto e registrato riscontro alcuno, dopo aver rimborsato il 100 per cento delle somme urgenze a tutti gli enti locali, dopo aver stanziato 2,5 miliardi per la ricostruzione pubblica, per la messa in sicurezza del territorio e per rimediare ai problemi causati dalla mancata manutenzione del territorio da parte di chi governa la nostra regione Emilia-Romagna da 50 anni, dopo aver stanziato 1,5 miliardi per la ricostruzione privata, quindi per i danni il cui risarcimento - va detto - i cittadini sono stati posti nelle condizioni di chiedere soltanto il mese scorso perché solo allora la regione Emilia-Romagna ha attivato la piattaforma Sfinge, che, tra l'altro, presenta diversi problemi tecnici, e potrei proseguire davvero a lungo. Come dicevo, dopo aver licenziato tutti questi provvedimenti importanti per i nostri territori alluvionati, con il parere favorevole anche su quest'ordine del giorno, il Governo Meloni dimostra, anche sulla tematica dei beni mobili danneggiati dall'alluvione, di mantenere gli impegni assunti con i cittadini alluvionati e mette a tacere ancora una volta tutte le mistificazioni che la sinistra continua a sollevare - diciamolo chiaramente - sulla pelle dei cittadini alluvionati. Allora, Presidente, ringraziando di nuovo il Governo Meloni, chiedo di mettere ai voti quest'ordine del giorno (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).
PRESIDENTE. Prendo atto che il collega Morrone ha chiesto di sottoscrivere quest'ordine del giorno. Ha chiesto di parlare il collega Gnassi. Ne ha facoltà.
ANDREA GNASSI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Quello a cui i cittadini dell'Emilia-Romagna - in questo caso le imprese dell'Emilia-Romagna - hanno assistito è stato molto spesso una strumentalizzazione politica persino dell'acqua tragicamente caduta. Abbiamo assistito alla negazione delle cifre dei danni da parte del Governo, 8,5 miliardi, per poi andare a Bruxelles a confermare quella cifra per avere delle risorse dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea. Una serie di contraddizioni che non tengono di fronte alle evidenze tecniche e scientifiche che hanno detto come quell'alluvione sia davvero un fatto centenario. Non si capisce perché il Governo abbia detto “no” al credito di imposta per arrivarci 6 mesi dopo e non in 6 giorni, come è successo per il terremoto, e non si capisce il senso di quest'ordine del giorno quando viene bocciato il nostro che chiede almeno le risorse adeguate, chiare ed effettive per quell'alluvione, che sino ad oggi non sono neanche la metà di 8,5 miliardi (sono meno di 4 miliardi). Quindi, in quest'ordine del giorno oltre a non esserci nulla…
PRESIDENTE. Concluda, collega.
ANDREA GNASSI (PD-IDP). …c'è la richiesta di risarcire beni mobili, come non è stato fatto per il sisma in Emilia. Ricordo che il sisma in Emilia ha colpito gli immobili, mentre l'alluvione ha colpito i mobili, gli elettrodomestici, i motorini e le attrezzature.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole…
ANDREA GNASSI (PD-IDP). Quindi, è chiaramente un ordine del giorno strumentale, vuoto, privo di contenuti e tanto meno di risorse (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la collega Tassinari. Ne ha facoltà.
ROSARIA TASSINARI (FI-PPE). Grazie, Presidente. Chiedo di sottoscrivere l'ordine del giorno dell'onorevole Buonguerrieri.
PRESIDENTE. Sì, l'aveva chiesto anche il collega Morrone in precedenza.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/207 Buonguerrieri, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 159).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/208 Colombo. Ha chiesto di parlare la collega Colombo. Ne ha facoltà.
BEATRIZ COLOMBO (FDI). Grazie, Presidente. Chiedo di mettere ai voti e ringrazio il Governo per il parere favorevole. Il Governo Meloni fin dall'inizio ha subito posto un'attenzione particolare nei confronti della mia terra, l'Emilia-Romagna, e nei confronti di tutti noi alluvionati. Quindi, è per questo che vorrei ringraziarlo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/208 Colombo, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 160).
Passiamo agli ordini del giorno accantonati. Sottosegretaria, qual è il parere sugli ordini del giorno accantonati?
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/12 Vaccari il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/20 Comaroli il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/38 Furfaro il parere è favorevole con la seguente riformulazione: espunti i “premesso che” nn. 5 e 6 e tutti i “preso atto che”, l'impegno è riformulato come segue: “a proseguire anche in Toscana con le stesse attenzioni e modalità adottate in Emilia-Romagna per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi proprio in Toscana dal 29 ottobre 2023 e ad attivarsi per verificare ogni eventuale carenza di prevenzione e di programmazione sulla sicurezza del territorio”.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/61 Speranza il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “a determinare che dal 2026 tale finanziamento per i due istituti diventi stabile, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, per un importo complessivo non inferiore a 2 milioni di euro l'anno”. Sull'ordine del giorno n. 9/1627/65 Morassut sono espunte le premesse ed è riformulato il dispositivo nel seguente modo: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di reintegrare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica e tenuto conto dello stato di avanzamento degli interventi, i finanziamenti nell'ambito dell'aggiornamento del contratto di programma RFI per l'anno 2024”.
PRESIDENTE. Quindi, è favorevole con riformulazione.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. L'ordine del giorno n. 9/1627/108 Ubaldo Pagano è accolto in quanto è stato inserito all'interno del decreto Milleproroghe…
PRESIDENTE. Quindi, è favorevole.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. È favorevole. L'ordine del giorno n. 9/1627/174 è riformulato con l'aggiunta della clausola: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/12 Vaccari, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 161).
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/20 Comaroli il parere è favorevole. Collega Furfaro, accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/1627/38?
MARCO FURFARO (PD-IDP). Posso, per favore, risentire la riformulazione, essendo lunga?
PRESIDENTE. L'abbiamo appena ascoltata, però Sottosegretaria c'era un po' di confusione (Commenti)… Colleghi! Prego, Sottosegretaria. Colleghi, perdiamo più tempo così che ad ascoltare la Sottosegretaria.
LUCIA ALBANO, Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze. Espunti premesso che i punti 5 e 6, e tutti “preso atto che”, l'impegno è “a proseguire anche in Toscana con le stesse attenzioni e modalità adottate in Emilia Romagna per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi proprio in Toscana dal 29 ottobre 2023 ed attivarsi per verificare ogni eventuale carenza di prevenzione e di programmazione sulla sicurezza del territorio”.
PRESIDENTE. La ringrazio, Sottosegretaria. Collega Furfaro mi dice se accoglie?
MARCO FURFARO (PD-IDP). Signor Presidente, la ringrazio anche per la rilettura. Non accolgo la riformulazione per un motivo molto semplice. Andava bene anche espungere tutte le premesse, ricambiare le formulazioni delle date, ma se la proposta è quella di paragonare e trattare l'alluvione come è stata trattata in Emilia Romagna per la Toscana credo che più che una proposta sia una minaccia per i toscani e quindi rifiutiamo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il collega Simiani. Ne ha facoltà.
Ha sempre un minuto, collega.
MARCO SIMIANI (PD-IDP). Signor Presidente, ritengo che si poteva veramente fare uno sforzo Presidente, per suo tramite, perché credo che è nell'interesse di tutti i toscani e, guardate, nostra intenzione, attraverso anche quest'ordine del giorno, era quello di riuscire a sensibilizzare la maggioranza. Soprattutto, all'onorevole Montemagni, per suo tramite Presidente, vorrei dire che all'interno dell'ordine del giorno, visto che ci sono citate le due delibere, era inserita anche la questione dell'amata Versilia, dell'amata Lucchesia e soprattutto anche dell'amata provincia di Massa.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/1627/38 Furfaro, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 162).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 9/1627/61 Speranza, parere favorevole con riformulazione del Governo.
Chiedo al collega Scotto se accoglie la riformulazione.
ARTURO SCOTTO (PD-IDP). Signora Presidente, accogliamo la riformulazione, chiediamo che l'ordine del giorno venga messo al voto e ringraziamo il Governo per aver cambiato il parere.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento sull'ordine del giorno n. 9/1627/61 Speranza, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 163).
Passiamo alla votazione nominale dell'ordine del giorno n. 9/1627/65 Morassut: parere favorevole del Governo con riformulazione. Prendo atto che il collega Morassut accoglie la riformulazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/1627/108 Pagano Ubaldo vi è il parere favorevole del Governo.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/1627/174 Penza, parere favorevole del Governo con riformulazione.
Chiedo al collega Penza se accoglie la riformulazione.
PASQUALINO PENZA (M5S). Signor Presidente, accetto la riformulazione, ringrazio il Governo per questo spunto di riflessione in più che ha dato e vorrei che fosse messo al voto.
PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il deputato Nazario Pagano.
NAZARIO PAGANO (FI-PPE). Signor Presidente, volevo chiederle di apporre la mia firma sull'ordine del giorno 9/1627/65 Morassut, così come riformulato dal Governo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento sull'ordine del giorno n. 9/1627/174 Penza, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 164).
È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.
Secondo le intese intercorse tra i gruppi nella giornata di ieri, sospendiamo l'esame del provvedimento per passare alla deliberazione in merito alla costituzione in giudizio della Camera dei deputati in relazione a un conflitto di attribuzione.
Le dichiarazioni di voto finale e la votazione finale sulla legge di bilancio avranno luogo a partire dalle ore 17.
Deliberazione in merito alla costituzione in giudizio della Camera dei deputati in relazione a un conflitto di attribuzione elevato innanzi alla Corte costituzionale dal Tribunale di Milano di cui all'ordinanza della Corte costituzionale n. 204 del 2023.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la deliberazione in merito alla costituzione in giudizio della Camera dei deputati in relazione a un conflitto di attribuzione elevato innanzi alla Corte costituzionale dal Tribunale di Milano di cui all'ordinanza della Corte costituzionale n. 204 del 2023.
In proposito, comunico che l'Ufficio di Presidenza, nella riunione del 14 dicembre 2023, preso atto dell'orientamento espresso dalla Giunta per le autorizzazioni nella seduta del 29 novembre scorso, ha deliberato di proporre alla Camera la costituzione in giudizio innanzi alla Corte costituzionale, ai sensi dell'articolo 37 della legge n. 87 del 1953, per resistere al conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dal tribunale di Milano, dichiarato ammissibile dalla Corte costituzionale con ordinanza n. 204 del 2023, in relazione alla deliberazione della Camera del 18 gennaio 2023, con la quale è stata dichiarata - ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione - l'insindacabilità delle opinioni espresse dall'onorevole Carlo Fidanza, nei confronti della Santeria Toscana 31 Srl (legalmente rappresentata da Andrea Pontiroli) e dell'autore di una mostra (Eduardo Stein Dechtiar).
Se non vi sono obiezioni, tale deliberazione si intende adottata dall'Assemblea.
(Così rimane stabilito).
Poiché in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo è stato convenuto che le dichiarazioni di voto finale sul disegno di legge di bilancio per le quali è stata disposta la ripresa televisiva diretta degli interventi dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto abbiano luogo a partire dalle ore 17, sospendo la seduta fino a tale ora.
La seduta, sospesa alle 16,35, è ripresa alle 17.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LORENZO FONTANA
Si riprende la discussione del disegno di legge n. 1627.
PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge di bilancio per lo svolgimento delle dichiarazioni di voto finale e la votazione finale.
Ricordo che è stata disposta la ripresa televisiva diretta delle dichiarazioni di voto finale dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto.
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 1627)
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Benedetto Della Vedova. Ne ha facoltà.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). Grazie, Presidente. Signor Ministro Giorgetti, voi con questa legge di bilancio arrivate tardi e male. Tardi, perché non è mai accaduto che questa Camera vedesse per la prima volta la legge di bilancio tra Natale e Capodanno, mai, nemmeno con i Governi tecnici. Voi vi assumete una responsabilità, quella di arrivare tardi, e l'opposizione si è assunta una responsabilità con grande generosità, per me perfino con eccessiva generosità, quella di garantire all'Italia che la legge di bilancio venga approvata entro il 31 dicembre, evitando quell'esercizio provvisorio a cui voi ci stavate spingendo.
E arrivate male, arrivate senza una strategia per la crescita. Signor Ministro, lo ha scritto The Wall Street Journal, che è un giornale conservatore americano: ma come può pensare l'Italia di crescere, pur con un Governo politico con una grande maggioranza, come avete voi, se nemmeno le categorie, gli interessi di categoria corporativi, come quelli dei balneari e dei tassisti, se tali rendite non riescono a essere aggredite? Anzi, voi oggi, in quest'Aula, avete fatto la difesa delle piccole rendite, esattamente come delle grandi rendite.
Non ci parlate di produttività e, quindi, di competitività dell'economia italiana. La “melonomix” si limita alla difesa delle corporazioni e di quello che c'è, non del futuro: difesa delle corporazioni e più deficit, perché avete fatto una legge di bilancio che porta più deficit e più debito. Le misure simbolo, quelle che voi proponete come misure simbolo di questa legge di bilancio, sono il taglio del cuneo fiscale e un piccolo taglio delle tasse, 20 euro al mese, cifra rispettabile, ma certamente non adeguata allo sforzo che chiedete al resto dei contribuenti italiani. Sono 15 i miliardi per queste due misure che sono fatte a deficit, con soldi che non ci sono, presi a prestito dalle prossime generazioni. Sono capaci tutti di fare questo trasferimento: trasferite ricchezza dai giovani, dai bambini, di cui tanto vi vorreste occupare, da quei ragazzi, a chi oggi c'è e in più fate deficit. Ministro Giorgetti io credo che lei abbia fatto molto bene a sottoscrivere il Patto di stabilità e credo che il Primo Ministro Meloni avrebbe dovuto metterla in condizione di trattare meglio, non di arrivare ultimi, senza aver manco sottoscritto il MES. Quel Patto di stabilità, però, prevede che fra un anno, oltre a trovare quei 15 miliardi di deficit da coprire, probabilmente bisognerà trovare un altro 0,5 per cento di PIL, forse qualcosa meno, altri 10 miliardi, e cosa farete? Altro deficit non sarà possibile, perché il Patto ve lo impedirà. Concludo, signor Presidente. Voi vi fate vanto di occuparvi dei redditi più bassi; ciò è necessario, ma la partita non si può chiudere così, noi abbiamo un vero problema con i redditi più alti, quelli sopra i 35.000 euro che sono pochi, per cui poi i giovani che si formano in Italia vanno a far fruttare il proprio talento e la propria formazione fuori da questo Paese. Senza produttività, senza concorrenza e senza investimenti non c'è futuro per l'economia del Paese, c'è solo più deficit e più debito (Applausi dei deputati del gruppo Misto-+Europa).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Steger. Ne ha facoltà.
DIETER STEGER (MISTO-MIN.LING.). Colleghe e colleghi, dobbiamo constatare come, ancora una volta, l'esame della legge di bilancio determini una sostanziale violazione del bicameralismo paritario per responsabilità del Governo, Governo che ha, dapprima, dichiarato inemendabile la manovra di bilancio da parte della maggioranza e, poi, presentato numerosi emendamenti che hanno sostanzialmente modificato il testo approvato in Consiglio dei ministri e obbligato il Senato e, di conseguenza, anche la Camera, a tempi incompatibili con un corretto confronto parlamentare e ha costretto così la Camera ad una ratifica in assenza di un esame di merito, che non è stato in alcun modo garantito dalla decisione di non porre la questione di fiducia in questo ramo del Parlamento.
Un'ulteriore aggravante è quanto avvenuto in riferimento alle risorse parlamentari. A questo proposito noi abbiamo convintamente sostenuto la proposta delle opposizioni e cioè la decisione di far convergere le risorse a disposizione sul tema del contrasto alla violenza contro le donne. Nel merito della legge di bilancio, una considerazione è d'obbligo. In relazione alle risorse disponibili con una manovra di bilancio che opera inevitabilmente, per la maggior parte delle misure, in deficit, le priorità indicate dal Governo sono condivisibili. Bene, dunque, che si sia intervenuti per la riduzione del cuneo fiscale, seppur per il solo anno in corso; bene, che si intenda intervenire ai fini del riordino della riduzione delle aliquote Irpef; bene, dunque, che si proponga un comune denominatore di diverse misure di welfare e lavoro a sostegno dei nuclei familiari delle fasce di minor reddito. Nei margini possibili possiamo ritenere che la legge di bilancio non concorra ad accrescere le disuguaglianze esistenti, seppure, al contrario, intervenga soltanto in parte per ridurre la loro dimensione strutturale con circa 3 miliardi alla sanità e 5 miliardi alla pubblica amministrazione. Ciò detto, vi sono due aspetti a nostro giudizio fondamentali che questa manovra di bilancio non affronta o lo fa in modo non strategico, ma residuale: da una parte, c'è troppo poco in ordine alla riduzione della spesa pubblica, mentre, al contrario, la condizione per accrescere la qualità della spesa pubblica parte da una drastica riduzione delle spese improduttive, ci vorrebbe veramente e finalmente una vera e propria spending review. Dall'altra parte, sottolineo l'assenza di misure a favore della crescita e fra queste l'assenza di un approccio in ordine alla politica industriale che dovrebbe tradursi in innovazione, ricerca, sviluppo e più produttività. Senza crescita non vi è sostenibilità e riduzione del debito pubblico a medio termine.
Il dibattito che registriamo in ordine al fatto che questa legge di bilancio abbia oppure no una visione strutturale delle politiche di bilancio e un'impostazione sostanzialmente anticiclica è un esercizio retorico se non posto in relazione con i vincoli di bilancio. Se da parte di alcune opposizioni si denuncia il carattere esclusivamente contingente e transitorio della manovra e lo si fa presentando proposte che comporterebbero una maggiore entità dello scostamento di bilancio, si privano di credibilità tali misure. Vi è, infatti, un assunto dal quale non si può prescindere: la legge di bilancio deve garantire la sostenibilità del debito. Ciò certamente anche in relazione al nuovo Patto di stabilità e crescita. Condividiamo quanto sostenuto dal Ministro Giorgetti: il debito pubblico è il problema strutturale che abbiamo di fronte. È dunque indispensabile intervenire secondo un percorso sostenibile, che a nostro giudizio il nuovo Patto di stabilità propone, con alcuni margini discrezionali riconosciuti all'Italia, entro i minori vincoli, in rapporto al PIL, proposti nel prossimo triennio dall'esclusione della spesa per interessi del calcolo del debito. I maggiori tempi previsti per consentire ai Paesi con maggior debito di uscire dalle procedure previste a causa del deficit eccessivo e il riconoscimento del valore degli investimenti previsti dal PNRR ci pongono in una condizione straordinaria per affrontare in modo strutturale il tema della riduzione del debito. Non cogliere tali opportunità sarebbe grave. Intendiamo, invece, escludere ogni confronto in merito alla politica degli opposti estremismi sul nuovo Patto di stabilità: chi seriamente critica il nuovo Patto può sostenere che un accordo europeo sul Patto sia possibile in assenza del consenso da parte di Francia e Germania? Se si vuole porre l'accento su una crisi di fiducia in Europa nei confronti dell'Italia, per onestà intellettuale e politica, si dovrebbe far riferimento a responsabilità diffuse in questi anni, a partire dal disastro finanziario prodotto dal superbonus e dagli altri bonus edilizi.
Nella direzione opposta, fra coloro che sostengono il Patto, suggeriamo altresì di avere equilibrio nel rivendicare il valore e il merito dell'accordo. Sostenere che, con la sua firma, si pone fine all'austerità della precedente Europa è una valutazione profondamente errata nei presupposti e nelle conclusioni. Come autonomia speciale, siamo soddisfatti che siano state accolte due misure rilevanti per la provincia autonoma di Bolzano. Si è infatti chiuso un contenzioso per quel che riguarda le accise sui carburanti e si è intervenuti con una compensazione per il 2024 in ragione delle minori entrate, a causa della rimodulazione delle soglie IRPEF da 4 a 3.
Il nostro voto di astensione è la conseguenza dei molti interrogativi che accompagnano le previsioni relative al 2024, cui, evidentemente, questa manovra di bilancio non si sottrae del tutto…
PRESIDENTE. Concluda.
DIETER STEGER (MISTO-MIN.LING.). …o lo fa con una prospettiva non meno incerta a breve e medio termine, ad esempio, circa gli effetti dovuti a una minore crescita o quelli stimati per alcune scelte di bilancio. Mi riferisco, in primo luogo, all'entità effettiva - temiamo, molto ridotta - di misure come le privatizzazioni.
Non tutto è stato fatto e non tutto è assente in questa legge di bilancio, ma quel che non possiamo affermare e non intendiamo sostenere è non comprendere e vedere come questa manovra non sia in contraddizione con la dimensione europea, dimensione che il Governo non ha introdotto per la prima volta, ma che ha avuto, per così dire, per effetto di un'eredità recente e ha saputo non contraddire (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Minoranze Linguistiche).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Marattin. Ne ha facoltà.
LUIGI MARATTIN (IV-C-RE). Grazie, Presidente. Quando c'è la diretta televisiva, i politici si scaldano sempre. Non è accaduto, in realtà, finora, forse accadrà quando arriveremo ai partiti maggiori perché, in fondo, la politica è diventata questo, no? Quando date un palcoscenico alla politica, sentirete toni roboanti, sentirete un po' di slogan, sentirete toni accesi, esagerazioni, manipolazioni e, a volte, persino falsità. Da questo gruppo, da questo piccolo gruppo Italia Viva sentirete soltanto i tre motivi per cui abbiamo deciso di votare “no” a questa legge di bilancio, più una piccola riflessione. I tre motivi sono uno di metodo e due di merito.
Il motivo di metodo è questo. Tutti gli anni, a causa delle disfunzioni del nostro sistema istituzionale, di cui tutti ci lamentiamo ma che poi non facciamo nulla per risolvere, la maggioranza fa i propri emendamenti ma si arriva a Capodanno, quasi a Capodanno, a discutere la legge di bilancio e la seconda Camera non ha tempo per fare nulla. Voi, quest'anno, ci avete detto: cambiamo registro, facciamo una forzatura, diciamo alla maggioranza di non presentare emendamenti, però almeno arriviamo all'Immacolata e, comunque, alla Camera ci sarà modo per esaminare meglio. Invece, siamo arrivati a Capodanno lo stesso. Quindi, senza emendamenti di maggioranza, siamo comunque arrivati nella seconda Camera a non poter discutere nulla, e credo che, anche alla prima Camera, in Senato, ci sia stata la solita notte un po' confusa. Come è possibile? È possibile perché al Senato vi siete molto incartati, perché a un certo punto non sapevate come passare dallo slogan alla Gazzetta Ufficiale, alle norme, come riuscire a tradurre in realtà e in effetti concreti un annuncio che avevate fatto. Vedete, c'è un punto: noi politici siamo pagati - e non poco - non per fare gli slogan ma per fare le norme in Gazzetta Ufficiale. Su questo, voi andate forte sui primi e un po' meno sulle seconde.
Quanto alle ragioni di merito, c'è la riduzione di tasse. In questa manovra ci sono un po' di aumenti di tasse: l'IVA sui pannolini, sulla casa, sugli affitti. Però, la gran parte di questa manovra, 15-16 miliardi, è destinata alla conferma delle tasse perché, per quanto riguarda il famoso cuneo contributivo, i contributi sul lavoro, gli italiani devono sapere che, dalla tredicesima che prendono a dicembre di quest'anno alla prima busta paga di gennaio, non cambierà assolutamente nulla. Si tratta della conferma dello stesso livello di imposizione, di peso contributivo che c'era a dicembre e che ci sarà a gennaio. C'è qualcosa in più, in realtà. C'è una manovra sull'Irpef. Correggo il collega Della Vedova: sono 14 euro e 60 centesimi in media al mese per qualche milione di italiani. Quando qualcuno fece gli 80 euro, fu aggredito per aver fatto una mancetta elettorale. Quelli erano 80 euro al mese, questi sono 14 euro e 60 centesimi. Per chi guadagna più di 2.500 euro al mese netti non ci sono, perché avete deciso che quelli sono i ricchissimi e quindi glieli andate a recuperare da un'altra parte. Pensare che un lavoratore dipendente, ma anche un lavoratore autonomo, che mette insieme 2.500-2.600 euro al mese sia ricchissimo vi dà la misura di come siate un po' scollegati da quello che accade fuori da qui. E poi, in aggiunta, c'è la tassazione sulle imprese. Con una mano avete dato qualcosina ma con l'altra avete tolto. Il problema è che il bilancio è negativo per 2,8 miliardi. Il bilancio fra aver dato quella piccola maxi deduzione per i nuovi assunti e aver tolto l'ACE, che non è il succo di frutta, ma è la detassazione per chi rafforza la propria impresa, dà un meno 2,8 miliardi che, quindi, è un incremento di tassazione sulle imprese. Ci torneremo.
La cosa peggiore di questa manovra, però, è che 15 o 16 miliardi – perché, poi, col canone RAI siamo più o meno a 16 miliardi - di conferma o, in parte, di riduzione delle tasse sono finanziati solo sul 2024. Allora, delle due l'una: o questo è intenzionale e, cioè, voi volete finanziare un po' di riduzione di tasse solo per un anno - e allora mi chiedo in quale Paese del mondo i consumi ripartono quando tu dai soltanto 14 euro di riduzione di tasse per un anno, perché in nessun Paese del mondo così ripartono i consumi – oppure, se, come probabile, questa riduzione o conferma per voi è permanente, voi dovete spiegare a noi e agli italiani che ci ascoltano perché vi state mettendo nelle condizioni, d'ora in poi, di far partire ogni legge di bilancio da meno 16 miliardi. La memoria è corta in questo Paese, dei giornalisti, dei politici e a volte anche degli italiani. Quando fra un anno, a settembre-ottobre, si dirà che partiamo da meno 16 la gente penserà che è a causa di una maledizione biblica. Invece, è a causa della scelta che state facendo adesso.
Fate tornare la mannaia delle clausole di salvaguardia dell'IVA che - fatelo dire a chi ha un ruolo tecnico, ma qui c'è gente che aveva ruoli politici e nello scorso decennio governava - erano una mazzata, erano la cosa peggiore, perché davano l'idea a chi ci guardava che avevamo un orizzonte solo di pochi mesi e, poi, Dio vede e provvede. Ma in questo Paese, a furia di Dio vede e provvede e butto la palla in tribuna, ci siamo ridotti come siamo. Noi avremmo fatto un'altra cosa, avremmo trovato le coperture permanenti perché - lo dicevo anche ieri - io non so come possiamo difendere il fatto di vivere in un Paese dove, negli ultimi vent'anni, la spesa pubblica corrente, al netto degli interessi, è raddoppiata. Non so quanti cittadini si siano accorti che abbiamo raddoppiato la spesa pubblica corrente al netto degli interessi. La verità è che, alla sfida di provare a usare i soldi pubblici con la stessa accortezza con cui usiamo quelli privati, abbiamo rinunciato tutti. Noi no, in realtà, perché gli 80 euro li finanziammo anche riducendo la spesa, ma lasciamo perdere.
Il secondo motivo per cui votiamo “no” è che in questa manovra non troviamo cose sufficienti sulla priorità numero 1, che è la crescita economica. Dopo il rimbalzo COVID, siamo tornati allo zero-virgola. Ricordo agli amici del MoVimento 5 Stelle che i dati ufficiali dicono che, dei 12 punti di rimbalzo, al massimo 2 sono dovuti al superbonus. Invece, dopo sentirete: 12 punti sul superbonus! Invece non è così, ma tanto la recita è questa. La verità da raccontare agli italiani è che questo Paese, se torna a crescere allo zero-virgola, col debito che abbiamo va a sbattere. Va a sbattere se governate voi, va a sbattere se governiamo noi, va a sbattere se governate voi.
Noi avevamo proposto qualcosa. Voi, in Europa, con la negoziazione del PNRR, avete preso un po' di miliardi per Industria 5.0, cioè quei crediti di imposta per chi investe nella transizione ecologica e nella crescita di impresa, ma non avete fatto il decreto per capire come li spendiamo. Quindi, dopo Capodanno, dopo i botti, l'anno inizierà e gli imprenditori non sanno quali saranno gli sconti fiscali per la sfida della transizione ecologica. Come ho già detto prima, non si cresce aumentando la tassazione sulle imprese. Fra il dare e l'avere, avete aumentato di 2,8 miliardi la tassazione sulle imprese, che dite essere il vostro bacino elettorale. Noi avevamo proposto alcune cose e c'è stato modo solo ieri di parlarne, qui, per 3 minuti. Detassiamo due piccole imprese che si fondono per crearne una maggiore, perché con micro imprese i salari alti in questo Paese non potranno essere pagati mai. Ci avete detto di no. Detassiamo tutti i premi di produttività, non solo fino a 3.000 euro per chi guadagna 80.000 euro. Detassiamo, tassazione zero tutte le volte che imprese e lavoratori si mettono d'accordo per fare più e per fare meglio. Detassiamo la contrattazione di secondo livello. Là dove si respira la fabbrica, dove datori di lavoro e lavoratori si mettono d'accordo per fare, anche qui, più e meglio, lo Stato alzi le mani e dica: tenetevi tutto il reddito che ne viene fuori. Queste sono misure che avrebbero aiutato la crescita. Ci avete detto di no.
Signor Ministro, la notizia è che voi, da qui a fine legislatura, con o senza Patto di stabilità - non abbiamo tempo per parlarne - dovete tagliare dai 40 ai 50 miliardi di spesa o individuare nuove entrate, sapendo bene che avete fatto una campagna elettorale promettendo esattamente l'opposto.
La vicenda delle pensioni è emblematica. Il suo partito, il suo segretario di partito dice, ogni 5 minuti - la cosa folle è che continua a dirlo -, che vuole abolire la legge Fornero e in questa legge di bilancio non solo si conferma, ma si peggiora la legge Fornero.
Ma il punto qui è un altro. Lei, l'altro giorno, in Commissione, signor Ministro, ha fatto un invito alla responsabilità, però ci ha anche accusato, negli ultimi 4 anni, di essere stati in preda ad allucinazioni da debito. Signor Ministro, lei, negli ultimi 4 anni, è stato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ministro dello Sviluppo economico e Ministro dell'Economia ed è vice segretario di un partito che ha costruito tutto il suo capitale politico su “più debito”. Allora, lei rischia di essere l'emblema di una politica che è riuscita a trasformare la cosa più bella che c'è, cioè la responsabilità di guidare una comunità, in una corsa alla deresponsabilizzazione. Lo dimostra il fatto che tutte le volte che non sapete più cosa risponderci, sapete cosa dite? Eh, ma voi avete governato dieci, venti, trenta, cento anni, perché non l'avete fatto? Che non è una cosa che aiuta a capire; ma perché siamo tutti diventati una recita in cui tendiamo a deresponsabilizzarci e a cercare lo slogan più efficace.
Signor Ministro, questo Paese affronterà nei prossimi anni delle sfide da far tremare i polsi: il PNRR, che adesso diventa roba seria, nei prossimi due o tre anni, la transizione ecologica, il debito, la demografia.
PRESIDENTE. Concluda.
LUIGI MARATTIN (IV-C-RE). Queste sfide si possono affrontare o scambiando la politica per una recita o guardando dal buco della serratura - tu hai guadagnato più di me, io ho guadagnato più di te - oppure con la responsabilità e il coraggio di guardare in faccia gli italiani e promettergli un futuro migliore. Noi, con il nostro 3 per cento, 2 per cento, 1 per cento, fino allo 0,1 per cento, vi promettiamo che sceglieremo la seconda strada (Applausi dei deputati del gruppo Italia Viva-il Centro-Renew Europe).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Lupi. Ne ha facoltà.
MAURIZIO LUPI (NM(N-C-U-I)-M). Grazie, signor Presidente. Onorevoli colleghi, la legge di bilancio, approvata sempre entro la fine dell'anno, è un'occasione importante per tutto il Parlamento, ma anche per il Paese per capire le prospettive degli anni futuri, quali indirizzi prendere, quali scelte e quali priorità darci. È un'occasione importante anche per guardare all'anno che è trascorso, perché non si può guardare al futuro, se, con realismo, non si guarda a quello che è successo nel corso di quest'anno, che abbiamo vissuto tutti insieme nel corso di quest'anno.
Innanzitutto, permetteteci l'occasione di ribadire un principio fondamentale, che è quello che ha ispirato da sempre, in tutti questi 15 mesi - ed è stato evidente a tutti i cittadini italiani -, le politiche di questo Governo; lo ha ribadito, e lo ringrazio di cuore, il Ministro Giorgetti, l'altro ieri, con coraggio, in Commissione bilancio. Le nostre politiche, in questi 15 mesi, non si sono mai ispirate ad un principio di autorità, ma alla crescita, cioè allo sviluppo, ma con un principio fondamentale che appartiene al DNA della nostra cultura politica, ma che dovrebbe appartenere al DNA di tutti coloro che fanno politica, quella con la “P” maiuscola.
Lei ha parlato di disciplina, responsabilità, concretezza, anche di fronte a scelte impopolari. Lo ricordo qui, anche a chi ci ascolta, che se, nei mesi scorsi, a fronte di un'inflazione che correva al 10 per cento, a fronte dei prezzi dell'energia che correvano e della benzina che saliva, avessimo dato retta di utilizzare un miliardo di euro al mese per ridurre le accise dello 0,30 per cento, oggi, magari, ci troveremmo non nella situazione in cui siamo, in cui il mercato, nella domanda e l'offerta, ha portato naturalmente a diminuire il prezzo della benzina, ma ad aver sprecato quelle risorse non per aiutare, magari, chi è più indietro - come abbiamo fatto -, non per aiutare le imprese, ma semplicemente per conquistare un consenso popolare. Lo dico a chi ci ascolta: riduciamo dello 0,30 per cento la benzina. Chi non ci direbbe bravi, bravi, bravi? Chi non applaudiva quando qualcuno diceva “comprate, ristrutturatevi gratis tutto, tanto ve lo regala lo Stato” (Applausi dei deputati dei gruppi Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE, Fratelli d'Italia e Lega-Salvini)? E adesso ci troviamo a pagare quel peso di 21 miliardi di euro l'anno, che pagano tutti i cittadini, anche quelli più poveri, di quel 110 per cento.
Quale era lo scenario in cui ci siamo trovati? Cos'è accaduto in quest'anno? Lo ricordo: un'inflazione che a gennaio toccava punte del 10 per cento, oggi le previsioni sono il 5,7 per cento; una guerra nel cuore dell'Ucraina, dell'Europa, con l'aggressione della Russia, che continua e imperversa; una guerra che scoppia nel Medio Oriente, in quel Mediterraneo in cui l'Italia è protagonista; i prezzi delle materie prime, del gas, dell'energia; i tassi di interesse. Abbiamo fatto una manovra. Vuol dire, per chi ci ascolta, 24 miliardi di euro a disposizione di un Governo per dire quali scelte fare, come aiutare, come guardare alla crescita, con un macigno di 14 miliardi di euro solo per i tassi di interesse provocati dall'aumento dei tassi della BCE. Se non ci fossero stati, anziché 24 miliardi, avremmo potuto usare 38 miliardi. Per non parlare dei 5,6 milioni di cittadini, di concittadini, a cui noi dobbiamo guardare, che, come dicono i dati Istat - che non ci possono mai lasciare tranquilli -, sono poveri e vivono nello stato di povertà.
In tutto questo scenario, quali erano le previsioni? Dobbiamo ricordare anche questo prima di entrare nel merito. Un importante quotidiano nazionale, insieme a tanti altri quotidiani nazionali, di fronte a questo scenario, diceva: “il centrodestra mai avrà la capacità di affrontare questo scenario difficile, ci porterà nel baratro”. Il 1° ottobre 2023 diceva: “Per Moody's” - che è la più grande agenzia importante di rating - “le prospettive sono negative e il rating dei titoli dell'Italia è a rischio spazzatura. Torna la paura del 2011”. Era il 1° ottobre del 2023. Che cosa è successo? Il 17 novembre, l'agenzia Moody's conferma il rating e rivede, addirittura, in positivo le previsioni negative che erano previste prima, o stabili. Che vuol dire? Da negativo a stabile.
Per non parlare, poi, del PNRR. A coloro che fanno sempre il tifo contro, dico con chiarezza: l'opposizione serve alla maggioranza, l'opposizione è un elemento fondamentale in una democrazia, ma, ogni tanto, fare il tifo contro non funziona neanche per l'opposizione. Sul PNRR, la segretaria del Partito Democratico, a luglio e agosto, diceva: “L'Italia è a rischio, perderà le risorse che faticosamente tutti noi abbiamo ottenuto dall'Europa. Siete incapaci di gestirlo. Non vi pagheranno la terza né la quarta rata”. La terza e quarta rata sono state pagate e, addirittura, grazie a Dio, è stata accettata la proposta di revisione del PNRR (Applausi dei deputati dei gruppi Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE, Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier). La realtà è, forse, più testarda delle opinioni. Fa male fare il tifo contro. È un consiglio che do anche all'opposizione: lavoriamo sempre su alcuni settori per tifare per l'Italia.
Poi, i dati che vedono la crescita del più 0,7 per cento del PIL - quest'anno la Germania è in recessione -, ma, ancora di più, il dato di 458.000 occupati in più. È un dato sufficiente? No, ma dovrebbe dirci che, forse, siamo nella direzione giusta ed è grazie - lo dico a nome di tutto il nostro gruppo di Noi Moderati - alle politiche di questo Governo. Saremo presuntuosi. I primi che dovremmo ringraziare sono le imprese italiane che, nonostante tutto, sono la vera risorsa di questo Paese (Applausi dei deputati dei gruppi Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE, Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier) e che - lo ricordo anche a tante persone che ho sentito in questo Parlamento e in Commissione - non sono tigri, come diceva Churchill, o mucche da mungere, ma sono un robusto cavallo che traina un carro molto pesante. Dobbiamo ringraziare le nostre famiglie che, ancora una volta, sono il vero pilastro di questa società (Applausi dei deputati dei gruppi Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE, Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier), le famiglie italiane, e che - ricordo un dato che è stato sottovalutato - credono più di noi, più della politica, più delle istituzioni, più che il tifo contro, nel nostro Paese. C'è un dato impressionante: il possesso di debito pubblico - cioè, dei titoli BTP e CCT, eccetera - da parte delle famiglie italiane è passato dal 5 al 10 per cento. Vuol dire che le famiglie credono più di noi in questo nostro Paese (Applausi dei deputati dei gruppi Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE, Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier). Vogliamo continuare a fare il tifo contro o ci confrontiamo per capire quali prospettive di crescita diamo? Per non parlare, poi, del terzo settore, che va ringraziato, che è il vero pilastro del welfare, che ogni giorno è a fianco dei poveri, di quelle persone che rischiano sempre di rimanere indietro.
Allora, a cosa ispirare? Perché questo quadro? Perché le leggi di bilancio devono partire e devono declinare, con responsabilità, serietà e concretezza, la visione politica che noi abbiamo. Prima scelta: si concentrano le risorse e non si disperdono. È una novità? Sì, lo dice anche chi ha fatto il Ministro delle Infrastrutture e ha governato in altri modi. Poche risorse, accontentiamo tutti? No, le concentriamo. Se si concentrano le risorse, c'è bisogno di fare delle scelte, bisogna assumersi la responsabilità di dire dove farle.
Mi dispiace, collega Marattin - lo dico per il tramite del Presidente -, abbiamo avuto il coraggio di fare delle scelte e vedremo se sono giuste o sbagliate. La prima scelta è stata quella di concentrare 14 su 24 miliardi di euro, continuando a dare 100 euro netti in più al mese ai redditi medio bassi sotto i 35.000 euro (Applausi dei deputati dei gruppi Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier e Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE). Quando uno amministra i soldi della propria famiglia e decide di destinare, se ha 100 euro, il 70 per cento ad aiutare i redditi medio-bassi, fa una scelta. Qualcuno si è dimenticato che, in campagna elettorale, diceva che dovevamo diminuire il cuneo fiscale, abbassare il costo del lavoro e cercare di aumentare gli stipendi: abbiamo fatto questa scelta. E abbiamo fatto un'altra scelta: quella di dare 3 miliardi di euro, per 3 anni, alla sanità. È poco? Tre miliardi di euro l'anno, su 24 miliardi di euro, sono pari al 15 per cento. E abbiamo fatto un'altra scelta - e qui c'è il contributo fondamentale che ha dato anche il gruppo di Noi Moderati -: la famiglia è un pilastro e, in questi 2 anni, abbiamo destinato 2 miliardi di euro a favore delle politiche per la famiglia e a favore delle politiche per la natalità. Non si parlava più di politiche per la natalità, sembrava si trattasse di una bandiera ideologica che sventolava qualche retrogrado cattolico: no, i temi della famiglia e delle politiche della natalità sono fondamentali, in questo Paese (Applausi dei deputati dei gruppi Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE e Lega-Salvini Premier) e vanno affrontati con misure strutturali e non con regalie ogni tanto. E allora - ieri ho sentito la Segretaria del PD parlarne -, per molto tempo si è parlato di conciliazione lavoro-famiglia e noi - è una proposta del gruppo di Noi Moderati e il Governo l'ha condivisa - da due anni abbiamo esteso, con riguardo alle politiche di conciliazione lavoro-famiglia, il benedetto congedo parentale, sia per il padre che per la madre, con due mesi retribuiti all'80 per cento e l'obiettivo nei prossimi 3 anni è di riconoscere, come altre Nazioni fanno, 5 mesi retribuiti all'80 per cento.
Allora, concludo signor Presidente - ho ancora due secondi -, con un riferimento velocissimo ai fringe benefit: aver dato 1.000 o 2.000 euro per l'anno prossimo alle imprese nel rapporto con i lavoratori, che non sono dei nemici, per consentire loro di pagare l'affitto di casa propria o il mutuo è un segnale altrettanto importante. È l'alleanza scuola-lavoro-famiglia e scuola-lavoro-impresa quella che noi vogliamo (Applausi dei deputati del gruppo Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE). Allora, concludendo, quello che ci ispira è un principio fondamentale: vogliamo scommettere sempre di più sulla vera risorsa che appartiene a questo Paese, che sono le imprese, le persone, le famiglie e le nostre associazioni, perché l'intervento dello Stato - e questo ci differenzia profondamente dall'opposizione - deve essere un moltiplicatore delle risorse private, deve liberare le risorse che ci sono in questa società, non opprimerle - perché sembra quasi che portino via qualcosa - affinché finalmente si possa costruire uno Stato, un'Italia, con un'economia sociale di mercato. Libero mercato ed equità sociale: questa è la sfida che ci proponiamo per i prossimi anni ed è la sfida che il gruppo di Noi Moderati perseguirà, insieme al Governo di centrodestra (Applausi dei deputati dei gruppi Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE, Fratelli d'Italia, Lega-Salvini e Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE - Congratulazioni).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI (AVS). Grazie, Presidente. Ci faccia iniziare con un appello, un appello al Ministro Tajani, al Governo e alla comunità internazionale: si sta in silenzio quando i bambini dormono, non quando i bambini muoiono, nel Mediterraneo, nel deserto ai confini con la Tunisia, in Ucraina, a migliaia e migliaia, sotto le bombe di Gaza (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). Fermiamoli, fermiamoci e fermatevi! Ve lo dico anche perché, nonostante le nostre difficoltà economiche e le nostre finanze pubbliche, la spesa militare continua a crescere: in un decennio, è aumentata del 30 per cento; siamo arrivati, in questa legge di bilancio, a 28 miliardi di euro, una cifra pari al 3 per cento delle spese finali del bilancio statale. Tutti questi fondi sono stati tolti alle risorse sociali e ambientali di questo Paese. Auguriamo a Giorgia Meloni, ovviamente, una pronta guarigione; ci faccia dire, per suo tramite, Presidente, che l'aspettiamo qui, in Parlamento. Invece che polemizzare con le influencer, esca da “Tele Meloni”: venga qui e scoprirà, proprio dalla sua manovra, che non sarà un pandoro a salvare la sanità pubblica e i servizi pubblici; non saranno i 2 penny di Mary Poppins a pagare le borse di studio agli idonei privi di mezzi, così come l'affitto a tutti i morosi incolpevoli. La beneficenza va bene nei film di Natale, ma gli altri 364 giorni tocca tassare la grande ricchezza (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). Lo diciamo con uno slogan: tassate i ricchi e non i pannolini, tassate le rendite e gli extraprofitti e lasciate stare i passeggini e gli assorbenti. Il Ministro Giorgetti sostiene che, negli ultimi anni, abbiamo vissuto in un'allucinazione: una gazzarra di persone che vivevano al di sopra delle proprie possibilità. Probabilmente, mentre Giorgetti folleggiava in business e Lollobrigida fermava i treni blu, noi stavamo in seconda classe a vedere il divario che continuava a crescere fra i primi e gli ultimi. Ministro Giorgetti, lo diciamo noi, oggi, cosa vediamo dal nostro punto di vista: vediamo un Paese in cui lavoriamo un giorno in più a settimana della Germania e guadagniamo 250 euro in meno; vediamo i livelli di occupazione femminile inferiori a quelli di tutti i Paesi dell'Unione europea; vediamo l'Italia all'ultimo posto per la qualità dell'istruzione - nel 2022, la dispersione scolastica è stata dell'11 per cento -; 5 milioni sono poveri senza lavoro e 3 milioni sono poveri lavorando, alla faccia del salario minimo legale, che voi avete bocciato (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). Vediamo un Paese in cui un giovane ha il doppio delle possibilità di ricevere un salario basso rispetto a un lavoratore tra i 50 e i 65 anni, dove una donna su due viene assunta con un contratto part time. Serve una legge per un congedo di genitorialità paritario e obbligatorio: è cool la maternità - ma fatemi il piacere -, le donne sono libere di scegliere, ma intanto togliamole dal ricatto della precarietà, prima di tutto. La ricchezza è nelle mani del 5 per cento più ricco degli italiani, superiore a quella detenuta dall'80 per cento di tutti gli altri e avete paura anche solo a sentir sussurrare la parola patrimoniale. Ecco, vediamo i contratti precari diventati il rapporto di lavoro più diffuso (8,5 milioni), vediamo la spesa sanitaria pubblica del nostro Paese al 6,8 per cento, sotto di 0,3 punti percentuali rispetto alla media dell'OCSE; vediamo che, per prenotare una gastroscopia o una colonscopia, si arriva a fine anno del prossimo anno, eppure il COVID dovrebbe essere stata un'amara lezione, non un'allucinazione, Ministro Giorgetti. Ecco, diciamo al Ministro Crosetto, che ci ascolterà da casa, che anche noi vogliamo difenderci, vogliamo armarci, vogliamo un esercito in ogni città, di medici di base, di infermieri di comunità, di pediatri e psicologi di prossimità (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). Ministro Urso, anche lei non c'è - ci ascolterà da casa -: noi vediamo aziende che fanno il deserto produttivo e voi lo chiamate: “forte impegno nei confronti del Paese”; vediamo la Panda elettrica volare verso la Serbia, nel vostro silenzio, volete tenervi il motore endotermico? E ditelo a Pomigliano. Cosa se ne farà del motore endotermico quando sarà finito il ciclo? Ma davvero questa si può chiamare “nuova delocalizzazione made in Italy”? Ma davvero volete dare 8.000 o 9.000 euro senza difendere l'occupazione in Italia, magari per auto prodotte da tutt'altra parte? Ecco, noi vediamo operai che cercano di salvare il futuro di una fabbrica abbandonata dalla speculazione, definiti da voi: “illegali e abusivi”; vediamo macellatori nominati come agricoltori, agricoltori come dipendenti del commercio, facchini come addetti alla pulizia, ovviamente solo per poterli pagare con salari da fame. Ecco, serve un salario minimo legale, ma serve anche cancellare i contratti pirata, ridurre l'orario di lavoro a parità di salario, anche per non morire di sabato, anche per non morire a fine turno, alla decima o alla undicesima ora. Dov'è quella pacchia e quella sbornia spendacciona di cui parla Giorgetti? Vedo un Governo che ha blindato la manovra finanziaria tenendola per due mesi al Senato, per poi ammettere solo l'elargizione di regali e condoni a chi non ha bisogno di nulla! Ma che Paese è un Paese che cancella la riqualificazione delle Vele di Scampia dal PNRR per fare il ponte sullo Stretto di Messina (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista)? Ma che Paese è quello che taglia il collettore, appena allagato, a Campi Bisenzio per finanziare un golf club ad Asiago?
Ma che underdog, voi abbaiate sui social e poi scodinzolate alle banche e alle compagnie energetiche alla prima carezza, anzi, alla prima chiamata. Vedo che sulle pensioni siete riusciti a fare peggio della legge Fornero. Certo, rimane il taglio del cuneo fiscale, prorogato a tutto il 2024, ma che non volete appunto rendere strutturale, e il Patto di stabilità che avete firmato renderà tutto più complicato.
Ma non serve ridurre una tantum il cuneo fiscale, se non si interviene mai sui salari, se non si trovano risorse dalla lotta all'evasione, dalle rendite e dagli extraprofitti, e, nel frattempo, si continuano a definanziare i servizi. Noi, in effetti, vogliamo dirvelo: servirà a pochissimo l'aumento del 26 per cento della cedolare secca sugli affitti brevi e sui piccoli proprietari, mentre continuate a rifiutare di tassare i grandi patrimoni. Una tassa sullo 0,5 per cento della popolazione porterebbe, quasi da sola, a salvare la sanità pubblica. Noi lo abbiamo proposto e ci avete accusato di avere un piano horror, costituito dai vostri peggiori incubi. Pensate, sono i nostri più grandi sogni. E vogliamo fare quella patrimoniale anche alla mafia, legalizzando la cannabis (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra) e togliendo questo proibizionismo di Stato, che ha fatto solo danni e ha riempito le carceri. In effetti, la giustizia sociale fa sempre paura a chi vive al di sopra delle possibilità collettive. Loro sì hanno sperperato senza mai dare, sono gli unici che conoscono la parola pacchia, eppure restano sempre fuori dal quadro.
Vogliamo anche noi le grandi opere, mettere in sicurezza il Paese, proprio con un Piano di adattamento climatico. Altro che ponte sullo Stretto con i soldi rapinati alla Calabria e alla Sicilia, perché non importa, vero, se da Agrigento a Catania in treno si impiegano 12 ore. Ho finito, Presidente. Dov'è la transizione ecologica, in questa manovra? Dov'è il trasporto pubblico, che potrebbe ridurre le emissioni di gas e la domanda di petrolio? Climafreghisti, contro ogni evidenza scientifica, date fogli di via e manganelli a chi protesta contro le vostre politiche di neocolonialismo fossile, e lasciate in pace, invece, chi inquina e trivella nei nostri mari.
Gli unici illusi però siete voi, che pensate che si possa continuare a proteggere i privilegi di chi si arricchisce spostando le proprie ricchezze in altri sistemi solari. Continuate a non estrarre mai dal capitale l'aumento dei salari, continuate a tutto gas contro il clima, senza pagarne le conseguenze. Ho finito, l'austerità non è un destino, è una scelta politica; la scelta di conservare l'ingiustizia sociale e climatica, la vostra scelta. Noi siamo la vostra opposizione di sana e robusta costituzione. Siamo Alleanza Verdi e Sinistra e vi diciamo: non nel nostro nome (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Richetti. Ne ha facoltà.
MATTEO RICHETTI (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. La deluderò, e me ne scuso in anticipo, perché non farò un intervento di colore e, soprattutto, parlerò della legge di bilancio, e quindi su questo mi sono preparato, perché, quando le discussioni diventano un po' a tema libero, sono anche abbastanza pericolose. Lo dico perché, quando il collega Lupi ha detto che non ci si è occupati di conciliazione e famiglia negli ultimi anni, ho dovuto “placcare” le colleghe che sono sedute vicino a me, Bonetti e Carfagna, Ministre del Governo Draghi, perché va bene tutto, ma forse hanno fatto più loro in 2 anni che nei precedenti 20 anni.
E quando la discussione in Parlamento diventa a ruota libera, rischiamo di perdere l'obiettivo. L'obiettivo qual è? Ha ragione il Ministro Giorgetti, quando, l'altro giorno, ci ha spiegato nella Commissione - ho apprezzato in termini di dibattito con lui - che la vera questione dei prossimi anni è come il Paese si porrà nel contesto internazionale sulla capacità di reimpostare la finanza pubblica.
Ministro, le confesso che ho l'impressione che, quando lei e la Presidente del Consiglio fate lo sforzo, nel consesso europeo, di trasferire credibilità e solidità del nostro Paese, vi scontrate con un dibattito politico interno, anche interno alla maggioranza, o comunque interno a questo Parlamento, che presenta un ritorno giallo-verde che non fa mai bene, perché il ritorno giallo-verde è quello che non solo ha prodotto, in quest'Aula, la bocciatura del MES. A me interessa poco tirarci per la giacchetta su quali fossero le presunte intenzioni o volontà, ma, quando si va in Europa e si prendono impegni sulla scena internazionale, e non si è in grado di garantire la tenuta delle intese comunitarie, c'è poco da girarci attorno, quella maggioranza si restituisce inaffidabile. Sul tema dell'Ucraina, siccome abbiamo alle spalle forse la notte più tremenda dall'inizio non del conflitto, ma della illecita e vergognosa occupazione russa del territorio ucraino, e non dimentichiamoci mai di ricordare di cosa parliamo, anche su quel terreno, rispetto al quale la Presidente del Consiglio ha una posizione, dal primo giorno, molto chiara, di nuovo un lessico trasversale a Conte e Salvini restituisce un tema di scarsa credibilità.
E quando, Ministro, lei giustamente ci dice che “se mi siedo nel consesso internazionale e parto con il 140 di rapporto tra deficit e PIL, ho qualche arma spuntata”, le devo ricordare cosa ha prodotto quel deficit. Lo ha prodotto Quota 100, lo ha prodotta una modalità, anche qui, tutta di propaganda di raccontare il superamento della Fornero, che non avviene o non avverrà mai.
Allora, sto alla legge di bilancio, voi state facendo un'operazione legittima; non la condivido perché profondamente insufficiente. Facciamo bene a spiegare che, in realtà, questo Governo non aumenterà ciò che resta in busta paga. Si è fatto carico di non vedere diminuito ciò che è in busta paga, perché questo Governo ha messo in sicurezza ciò che arrivava a scadenza, i tagli di cuneo fiscale dei Governi precedenti. Questa scelta, ovviamente, non produce buste paga più pesanti, ma produce buste paga che non si alleggeriscono, bisogna dire le cose come stanno prima di ogni elemento di propaganda. Qual è il punto vero, Ministro, che, secondo me, non stiamo cogliendo? Che purtroppo, quando la situazione è quella che lei descrive, cioè la coperta è corta, allora ci viene posto il drammatico quesito delle priorità. E quali sono le priorità di questo Paese, oggi? Sono anche diverse, a seconda degli interventi delle forze politiche, però credo che, fuori da ogni polemica sulle segreterie dei Ministeri, su dove avete messo i soldi, a me non interessa, ma, prima di ogni segreteria di Ministero, affare, questione, priorità o misura, le priorità stanno nelle corsie degli ospedali, nei reparti degli ospedali e nelle aule delle scuole di questo Paese. E non stiamo capendo, Ministro Giorgetti, e non ci stiamo applicando, come politica tutta, sul fatto che noi stiamo perdendo il Servizio sanitario nazionale. Noi lo stiamo perdendo non per colpa di questo Governo, lo stiamo perdendo perché, nel tempo, non siamo più in grado di assicurare la risposta pubblica che la sanità ha dato in questi anni. Non abbiamo saputo confermare le risorse messe per affrontare l'emergenza della pandemia? È solo un tema di risorse o forse, piuttosto, di organizzazione complessiva del servizio? So che, quando mettiamo i piedi nella realtà… come lei, non leggo moltissimo i giornali nazionali, ma, quando torno, per le feste di Natale, nella mia Modena, mi piace andare in edicola a comprare il giornale, perché di solito la cronaca locale ha meno il nostro scontro politico e ha più il racconto della realtà. La cronaca locale dei giorni di Natale a Modena era “Guardia medica in tilt e assedio a pediatria”, “Pediatria, 100 accessi al giorno, così rischiamo di non farcela”, “Attacco hacker alla sanità modenese” (Il deputato Richetti mostra alcuni fogli tratti dai siti Internet di quotidiani). Vi vorrei restituire un dato, che non è se mettete più o meno risorse. Uno studio della Fondazione Gimbe ci dimostra che i 136 miliardi che ci mettete, che sono più di quelli che c'erano l'anno scorso, equivalgono a meno dei 119 del 2019, perché con quelle risorse oggi si comprano meno forniture di quelle che si facevano nel 2019.
È una responsabilità di questo Governo? No, è una responsabilità non affrontare questo problema, è una responsabilità non attribuire alla sanità la priorità che ha in termini di sanità pubblica. Guardate che non siamo più in grado di garantire quella risposta, come abbiamo cercato di proporre noi, perché Azione ha detto “facciamo un patto su questo, che è trasversale alla maggioranza e all'opposizione”. Abbiamo fatto una fila di emendamenti sul tema delle liste di attesa.
Vi voglio rassicurare, li hanno bocciati quelli del PD e quelli della maggioranza. Non saranno nelle priorità e nelle intenzioni, ma c'è una questione enorme e c'è una questione enorme circa il fatto che quando gli italiani si accorgeranno che ciò che lasciamo nelle loro tasche - sono 50, 80, 100, 110 euro, non lo so - non basteranno a coprire una prestazione - con i 100 euro che gli lasciamo - a cui dovranno ricorrere tramite il privato, perché il pubblico non l'assicura più, allora la questione non è se il taglio del cuneo fiscale è congruo ma che prima di lasciare i soldi in tasca agli italiani vanno garantiti quei servizi fondamentali che sono la scuola e l'istruzione e questo nessuno lo sa meglio di chi fa studiare i propri figli, di chi cura i propri ammalati o di chi deve garantire un'autosufficienza alle persone anziane. Io vorrei che tornassimo sulla centralità di questa questione perché Ministro - e anche qui mi rivolgo a lei, perché oggi ricopre questa responsabilità - noi oggi facciamo una manovra che ha 14 miliardi di ulteriore debito, debito che andremo a coprire con gli strumenti di finanza pubblica, ricorrendo ai titoli di Stato, ma né questo né soprattutto i Governi passati hanno fatto ricorso al MES sanitario, perché il MES sanitario non esiste più e i 18 miliardi di MES sanitario erano a un tasso decisamente migliore del 4 per cento con cui remuneriamo oggi i titoli di Stato, perché era lo 0,02.
Allora, questa legge di bilancio ci insegna che forse sulle questioni di questo rilievo c'è bisogno davvero di riscoprire quella modalità di confronto autentico e qui, Presidente, quel confronto non c'è stato. Io non sono scandalizzato se siamo arrivati al periodo tra Natale e Capodanno, dato che molti italiani lavorano tra Natale e Capodanno, però sono scandalizzato da due cose: la prima è che ci avevano spiegato che questa legge di bilancio per la prima volta sarebbe tornata a essere approvata entro il 15 dicembre con i tempi che si comandano alla politica e, dunque, né maggioranza né opposizione, né Camera né Senato, né prima né seconda lettura. Dunque, se siamo a questo punto, con un Parlamento che in entrambi i casi ratifica provvedimenti solo del Governo e con emendamenti che nascono sostanzialmente solo dal Governo, allora vi faccio una domanda: ma noi abbiamo bisogno di una riforma del premierato che dia più poteri al Premier o forse abbiamo bisogno di rafforzare il ruolo e il lavoro di questo Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe)? Questa legge di bilancio ci dimostra che di autonomia vi interessa forse fino a un certo punto, perché nemmeno gli emendamenti sui piccoli comuni e sugli amministratori in difficoltà avete preso in considerazione, ma ci insegna anche che se c'è una funzione e un ruolo istituzionale - prima ancora di quello del Colle e di quello di Palazzo Chigi, Presidente - questi sono i rami del Parlamento e noi saremo qui a tutelare sempre fino in fondo il ruolo di questa istituzione e della nostra democrazia (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe e di deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Barelli. Ne ha facoltà.
PAOLO BARELLI (FI-PPE). Grazie, Presidente. Colleghi deputati, mi sia consentito di inquadrare il periodo storico in cui questa manovra avviene. Usciti dalla crisi conseguente al COVID, il mondo - e, quindi, il nostro Paese - si è trovato di fronte a una drammatica guerra: quella tra Ucraina e Russia, a circa 2.000 chilometri di distanza dall'Italia. La Russia è uno dei massimi produttori di energia indispensabile per l'Europa e per l'Italia. La crisi mondiale che ne è derivata è rappresentata pienamente dalla Cina, una potenza economica che condiziona il mondo. Dopo decenni la sua crescita ha subito un pericoloso stop. In Europa la Germania non vedeva una crisi economico-finanziaria e - aggiungerei ora - anche politica dai tempi della riunificazione con la Germania Est. A tutto ciò si è aggiunta la guerra in Medio Oriente, che ha visto l'attacco terroristico contro Israele da parte di Hamas. Questa nuova drammatica sventura, anch'essa a pochi chilometri di distanza dall'Italia e dall'Europa, ha creato un'ulteriore crisi non solo di carattere diplomatico ma anche economico, con ripercussioni difficili da prevedere. In questo contesto il Governo ha promosso una manovra di eccezione per agganciare la crescita, tenendo in particolare riferimento il sostegno ai redditi più bassi, che hanno subìto maggiormente le crisi citate. I numeri che ora vi cito parlano chiaro: 10 miliardi per il taglio del cuneo fiscale, 4 miliardi per la riduzione dell'Irpef, 5 miliardi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, 3 miliardi per la sanità, compreso il rinnovo dei contratti del settore, 1 miliardo per il conguaglio delle pensioni, 1 miliardo per il sostegno delle famiglie, 9 miliardi di investimento complessivo per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, che renderà veramente unita tutta l'Italia.
È opportuno indicare alcuni ulteriori risultati ottenuti dall'azione del Governo. L'inflazione annuale nel 2023 è stimata al 5,7 per cento contro il 6,5 della media dei Paesi euro; l'occupazione in Italia è al 61,8 per cento, il miglior dato dal 2004; il prodotto interno lordo italiano crescerà nel 2023 dello 0,7 per cento, mentre il PIL della media dei Paesi euro nel 2023 cresce, invece, dello 0,6; in Germania la crescita sarà negativa, attestandosi al meno 0,3. Per il PNRR l'Italia ha incassato, unico Paese in Europa, la quarta rata di 16,5 miliardi, per un totale di risorse già ottenute fino ad oggi pari a 102 miliardi, che corrispondono a circa la metà delle risorse dell'intero Piano. Inoltre, sono stati raggiunti tutti gli obiettivi previsti dal Piano per richiedere lo sblocco della quinta rata. Permettetemi di affermare che tutto questo è avvenuto nonostante i gufi che mettevano in dubbio l'approvazione da parte dell'Europa delle modifiche proposte dal nostro Governo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).
Ho scelto di iniziare da questo elenco di cifre, tra l'altro non esaustivo, perché non si tratta di numeri scontati. Ho già indicato in premessa le difficoltà di un periodo storico particolare, ma occorre anche qui indicare alcuni ulteriori fattori che hanno condizionato l'azione del Governo. Il costo del reddito di cittadinanza è stato di 7,5 miliardi all'anno, con un costo totale, da aprile 2019 ad oggi, di circa 33 miliardi; il costo dei bonus edilizi nel 2023 è di 56 miliardi, circa 4,5 miliardi al mese, risultato che supera di circa 20 miliardi le stime di settembre, che si attestavano a 36 miliardi, ai quali vanno aggiunti altri 49 miliardi di costo per gli altri bonus previsti, per un totale che supera i 100 miliardi complessivi e i costi non sono ancora terminati. Per i costi energetici, incrementati paurosamente, il Governo ha dovuto mettere sul piatto circa 6 miliardi di euro, risorse che avremmo potuto destinare a molte altre finalità piuttosto che per contenere i costi delle bollette di aziende e famiglie. Dunque, siamo stati chiamati a compiere delle scelte e la nostra scelta è stata quella di mettere immediatamente più soldi a disposizione dei lavoratori e delle famiglie. Quando siamo arrivati al Governo il taglio del cuneo fiscale era al 2 per cento mentre ora è al 7 per cento per i redditi fino a 25.000 euro e al 6 per cento per i redditi fino a 35.000 euro. Tradotto in cifre significa circa 100 euro in più al mese in busta paga per i lavoratori, che potranno percepirli per tutti i 12 mesi dell'anno (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).
L'altro pilastro di questa manovra economica è la riforma fiscale, che con la riduzione dell'Irpef garantirà un ulteriore beneficio economico stimato da Banca d'Italia in circa 600 euro l'anno a famiglia. Dopo anni di tentativi senza successo, Governo e maggioranza hanno approvato in pochi mesi una legge delega che riforma il sistema fiscale nel suo complesso e dal 1° gennaio le misure più importanti entreranno in vigore producendo un effetto immediato. Oltre alla rimodulazione delle aliquote Irpef si innalza la no tax area ai redditi fino a 8.500 euro e si prevede un taglio ulteriore dell'Ires alle imprese che assumono lavoratori a tempo indeterminato. Viene finalmente introdotta, sempre dal prossimo 1° gennaio, la global minimum tax, che imporrà ai giganti multinazionali dell'economia un'imposta minima del 15 per cento sui fatturati, facendo in modo che si versi allo Stato italiano quanto guadagnato nel nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE). Il sostegno ai lavoratori e alle famiglie non si ferma a questi, che sono pure gli interventi di maggiore portata economica. Per rendere più corposa la busta paga di lavoratori e famiglie sono state messe in campo ulteriori misure per le quali Forza Italia si è sempre battuta. È stata dimezzata la tassazione sui premi di risultato e di produttività. Lo ripeto, dimezzata.
Non saranno tassati, fino a 1.000 euro per tutti i lavoratori e fino a 2.000 euro per i lavoratori con figli, i costi dei cosiddetti fringe benefit, che detto in parole più semplici sono i buoni pasto o i buoni carburante con i quali la aziende integrano lo stipendio complessivo dei loro dipendenti (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE). Infine, c'è la tassazione del lavoro notturno e dei turni festivi per i lavoratori di un settore specifico come il turismo. Per le famiglie questa legge di bilancio ha messo in campo un miliardo di euro, con la decontribuzione totale del 100 per cento per l'assunzione a tempo indeterminato delle lavoratrici madri. Inoltre, l'incremento di durata e di retribuzione per i congedi parentali di entrambi i genitori, il rafforzamento del bonus asili nido per le famiglie con reddito ISEE fino a 40.000 euro e per le famiglie che si trovano in maggiore difficoltà sono stati stanziati 600 milioni di euro per il sostegno alimentare tramite la carta “Dedicata a te” e 200 milioni di euro per il sostegno dei costi energetici (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).
Non bisogna dimenticare il tema delle pensioni e, in particolare, quelle di importo più ridotto. La legge di bilancio ha confermato la rivalutazione del 100 per cento degli importi fino a 4 volte quello minimo. Dal prossimo 1° gennaio tutte le pensioni minime vedranno aumentare il loro importo a circa 620 euro, compiendo un ulteriore passo verso quello che ci siamo dati come obiettivo di legislatura.
Le misure di questa legge di bilancio che meriterebbero di essere sottolineate sono numerose, ma, anche per questioni di tempo, desidero soffermarmi in particolare su 3 di esse. La prima riguarda i 113 milioni stanziati a favore degli emolumenti complessivi del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e di deputati del gruppo Fratelli d'Italia), i nostri militari, Carabinieri, Forze dell'ordine e Vigili del fuoco che ogni giorno, ora dopo ora, svolgono un lavoro encomiabile e nei confronti dei quali va la gratitudine e la riconoscenza di Forza Italia (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE). C'è, poi, la questione della cedolare sugli affitti brevi. Su questo Forza Italia, che da sempre è a sostegno della casa, ha svolto un gran lavoro che, alla fine, è stato premiato. La cedolare su un immobile destinato ad affitti brevi rimarrà al 21 per cento, sia nel caso vi sia un solo immobile destinato all'affitto, sia nel caso in cui lo stesso proprietario destini più di un immobile a tale attività, e sarà lui a scegliere su quali immobili applicare la cedolare al 21 per cento (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE). Allo stesso tempo, però, Forza Italia, nel decreto Anticipi, ha ottenuto l'introduzione del CIN, il codice identificativo nazionale che consentirà a chiunque di svolgere attività di locazione breve o turistica nella trasparenza, nella regolarità e nella sicurezza di tutti, facendo emergere il nero e quindi l'evasione, con una misura che Forza Italia ritiene sia da indirizzare all'abbattimento dell'evasione fiscale (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).
Visto che si parla di casa, mi consenta, Presidente - e concludo -, di fare cenno a quanto deciso proprio ieri sera dal Consiglio dei ministri in merito al tema superbonus. Accogliendo la richiesta che Forza Italia sostiene da tempo, è stato varato uno specifico decreto-legge che, conservando il bonus del 110 per cento sui lavori effettuati e certificati entro il 31 dicembre, scongiurerà restituzione di somme allo Stato e pignoramento di case e cantieri. Verrà, inoltre, previsto per chi è economicamente più debole un apposito contributo statale per le spese che dovrebbero sostenere nel prossimo anno. Per tutti il bonus del 7 per cento rimarrà per il 2024. Un intervento che vuole tutelare le persone e le imprese oneste, per le quali siamo fieri di esserci battuti e ovviamente ringraziamo il Governo e gli alleati che lo hanno indicato (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).
Concludendo, signor Presidente, dichiaro il convinto voto favorevole di Forza Italia, ma permetta, a nome di tutti i miei colleghi del gruppo che mi onoro di rappresentare, di fare menzione del nostro stato d'animo. È la prima legge di bilancio e, ancor di più, il primo Natale che viviamo senza il nostro Presidente Silvio Berlusconi. È il Presidente Berlusconi che ha permesso a tutti noi di essere qui, oggi (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Fratelli d'Italia e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, Fratelli d'Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE – I deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e deputati del gruppo Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE si levano in piedi, a cui si associano alcuni membri del Governo), dopo trent'anni dalla nascita di Forza Italia, forza indispensabile per il Governo e il nostro Paese. Con la sua capacità e lungimiranza, ha formato e plasmato una classe dirigente che prosegue e proseguirà, senza alcun indugio, la sua opera è garantirà la prosecuzione della strada da lui indicata (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE - Congratulazioni).
PRESIDENTE. Ha chiesto parlare l'onorevole Francesco Silvestri. Ne ha facoltà.
FRANCESCO SILVESTRI (M5S). Signor Presidente, io credo che, dopo quello che avete combinato in Europa, probabilmente l'unica riforma costituzionale che potete proporre è la seguente, ditemi se vi piace. L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e la sovranità appartiene alla Cancelleria di Berlino, che la esercita imponendo un nuovo Patto di stabilità (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti di deputati del gruppo Fratelli d'Italia).
Perché vede, Presidente, le immagini in politica valgono più di tanti discorsi che facciamo qui dentro e il nuovo assetto delle regole economiche europee che incideranno nella carne viva degli italiani sono state scritte in Germania e sono state comunicate da un Ministro tedesco e da un Ministro francese che vi hanno fatto la semplice cortesia di informarvi e dopo voi vi siete apprestati subito a dire un “signor sì, signore!”. Tanta è stata la vostra inconsistenza che le prime critiche vi sono arrivate proprio da quei mondi in cui speravate di accreditarvi. Il Financial Times cita che, con il nuovo Patto portato in Italia e votato da voi, il calo della spesa pubblica è destinato, il prossimo anno, a frenare la crescita economica dell'Eurozona, mentre questa entra in un'era di restrizione di bilancio. Francesco Giavazzi, ex consigliere economico di Mario Draghi - quello che vi guardate bene dal nominare e, una volta che l'avete nominato, gli avete anche chiesto scusa – vi bastona così. Questo patto, che avete portato in Italia voi e avete votato voi, è un compromesso politico di bassa portata. Le regole sulla riduzione di deficit e debito sono procicliche e l'Italia non si è quasi sentita (io toglierei quasi). Avete superato anche in austerità il vostro nuovo guru Mario Monti, che vi ricorda che il Patto di stabilità che avete accettato, dà poco spazio agli investimenti pubblici. E poi basta i commenti, arrivano le analisi tecniche, quelle ancora più dure. L'Istituto Bruegel, uno dei più influenti think tank europei, dice che l'Italia è il Paese è destinato all'aggiustamento più grave dei conti, con tagli e nuove tasse per 12 miliardi l'anno nei prossimi 7 anni. Questa schifezza l'avete portata in Italia e votata voi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
Il dramma vero del Governo Meloni, secondo me, che è confermato in tutti i passaggi di questa manovra di bilancio, che è stata criticata sia dal mondo produttivo che dalle rappresentanze sociali, è che non ha una visione, non ha uno straccio di progetto per il Paese, che, cosa che, vi piaccia o no, il MoVimento 5 Stelle ha, perché nei Governi Conte 1 e Conte 2 abbiamo espresso una politica per il Paese che coniugava protezione e giustizia sociale, dignità del lavoro, transizione ecologica, innovazione e politiche espansive orientate agli investimenti, che sono proprio le cose di cui questo Paese necessita ancora per rimanere competitivo. Da lì sono nati Transizione 4.0, per l'ammodernamento delle nostre imprese, il decreto Dignità, per contrastare il precariato, che è una piaga del nostro Paese, l'anticorruzione più all'avanguardia d'Europa, questo lo dicevano gli organismi internazionali, cosa che vi state ovviamente apprestando a smontare, sia mai che in questo Paese qualcuno faccia qualcosa contro la corruzione, le comunità energetiche, il reddito di cittadinanza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e l'ambizione di approvare, nonostante voi, un salario minimo. Sono queste le misure che hanno contribuito, colleghi, non solo a una progressione record importante del PIL, in un momento anche dove tutti gli altri Paesi dell'Eurozona crescevano meno di noi, ma a farne percepire, per una prima volta in Italia, negli ultimi trent'anni una direzione strategica perché, guardate, colleghi durante la pandemia - forse è il caso che certe cose cominciamo a dircele più chiaramente, in questo Parlamento - l'Unione europea, in prima battuta, ci spingeva ad attivare il MES. Cos'è che ha convinto l'Europa a cedere alle pressioni del Governo italiano e poi a concederci in dote i 209 miliardi del PNRR, che voi adesso non riuscite nemmeno a spendere?
Non solo l'abnegazione e lo sforzo diplomatico e credo anche un po' quello fisico che il Presidente Conte credo ricordi bene (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), ma la visione di sviluppo e di crescita che avevamo del Paese, che abbiamo portato sul tavolo e che ha convinto l'Europa ad investire su di noi. Andatevi a rileggere quelle pagine, a marzo e ad aprile del 2020, troverete un manuale di come si persegue veramente l'interesse nazionale in questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Cosa che nemmeno smettendo di essere voi stessi per un giorno riuscireste a immaginare.
Presidente, è assolutamente legittimo avere una direzione completamente opposta a quella del MoVimento 5 Stelle, avete vinto le elezioni, va benissimo, però, c'è un problema: qual è la vostra alternativa? Ci dite una sola manovra, una sola legge identitaria, moderna, che avete portato in quest'Aula? Qual è, il decreto Rave? Dove avete spezzato le reni ai ballerini notturni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Qual è, l'invio incondizionato di armi, in un momento del genere, pagate dai cittadini italiani per compiacere Washington? Il taglio delle pensioni che ha fatto impallidire anche la Fornero? Quali sono queste vostre misure? Non vedete che le grandi super potenze stanno investendo ed hanno strategie completamente diverse dalla vostra e che investendo in determinati settori noi potremmo ancora essere competitivi se solo smetteste per un momento di avere una miopia ideologica.
La dura realtà, colleghi, è che voi non avete nulla, se non quattro “misurette” che proponete dagli anni Novanta. Andavo a scuola io quando sentivo parlare del ponte sullo Stretto di Messina, quando sentivo attaccare la magistratura politicizzata (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e del deputato Grimaldi). Erano sbagliate al tempo, figuriamoci oggi. Ed è per questo che continuerete a perdere tutte le sfide internazionali, dall'immigrazione a tutte le sfide economiche, perché nessuno ha capito cosa volete veramente.
Ma mi dite una persona, una persona sola, anche tra voi parlamentari della maggioranza, un giornalista, un addetto ai lavori, che abbia capito quali modifiche volevate apportare a questo Patto di stabilità? Non se ne è capita una (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e, quindi, è chiaro che poi fallisci, perché se non hai un'idea, se non hai nulla da dire, poi ti ritrovi ad accettare un “pacco di stabilità” e vi tocca anche accettarlo zitti, muti e supini, perché non avevate nessun'altra proposta da mettere sul tavolo, che poi è esattamente quello che è successo sul tema degli extraprofitti, dove, grazie alle politiche sbagliate della BCE, i mutui sono impazziti e le banche stanno facendo miliardi sulla pelle delle persone. Io sono venuto qui a nome del MoVimento 5 Stelle, il 15 marzo, ero in questo scranno e il Presidente Meloni era seduta lì davanti a me, quando ho proposto una legge molto semplice, molto chiara: andiamo a tassare gli extraprofitti delle banche, in una maniera straordinaria ovviamente per questo periodo, e diamoli a quelle persone che non riescono più ad arrivare a fine mese, giovani coppie, perché gli è saltata l'economia domestica. Per 6 mesi ci avete detto di no, avete aspettato che - fonte Il Sole 24 Ore - 500.000 famiglie non riuscissero più a pagare le rate dei mutui, poi si vede che avete fiutato un po' la parte elettorale di questa storia e avete detto: sì, bello, effettivamente è giusto, giustissimo; Salvini: non torneremo mai indietro; la Meloni, non lo so, nemmeno me lo ricordo, però era tutta convinta di questa storia. Poi, ci deve essere stata una telefonatina che ha raggiunto Palazzo Chigi di qualcuno che probabilmente è più importante sia della Meloni sia del Vice Premier Salvini insieme, e cosa è rimasto di questa storia? Avete lasciato i miliardi in pancia alle banche e in questa legge di bilancio avete tassato di più le persone che vi avevamo chiesto di aiutare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Allora, diteci se con voi ci troviamo in un enorme Monopoli, dove a prescindere da quello che fanno le persone vincono sempre e solo le banche, dove le probabilità spariscono e rimangono solo gli imprevisti per le solite persone, gli onesti che continuano a pagare le tasse in questo Paese.
Concludo, dicendovi che avete ereditato un Paese dopo una pandemia devastante; era un treno che aveva ricominciato a correre, aveva ricominciato ad avere una sua marcia e voi l'avete fermato forzatamente, com'è nella vostra cultura, solo che a scendere non è stato il Ministro Lollobrigida, quelli che stanno scendendo sono famiglie, sono lavoratori, sono imprese e quella che è scesa definitivamente è la vostra credibilità (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Congratulazioni).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Molinari. Ne ha facoltà.
RICCARDO MOLINARI (LEGA). Presidente, onorevoli colleghi, membri del Governo, noi vogliamo ringraziare per il lavoro fatto il Ministro Giorgetti e ovviamente tutto il resto del Governo, perché con questa legge di bilancio si è perseguita una linea coerente, quella che la Lega e la maggioranza vogliono portare avanti da inizio legislatura, per cercare in maniera seria, con le risorse disponibili, di mettere qualche soldo in tasca in più a chi produce PIL in questo Paese, quindi, a chi lavora, di aiutare chi dà lavoro, cioè le aziende, e soprattutto di uscire da quella logica di bonus, di mancette, di vincoli alla spesa che tanto male hanno fatto a questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier e di deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Infatti, riteniamo che gli italiani, gli italiani che lavorano, sappiano benissimo come spendere i loro soldi e come utilizzare questi aiuti che arrivano dal Governo, ovviamente sempre con un occhio di riguardo per le fasce più deboli della popolazione, quelle che più di tutte hanno pagato l'aumento dei tassi di interesse, il carovita, la crisi, l'inflazione. Proprio per questo, la parte più consistente dei fondi investiti in questa legge di bilancio va a confermare le ottime misure che già erano contenute nel decreto-legge del 1° maggio. Noi confermiamo, anche per l'anno prossimo, il taglio del cuneo fiscale fino a sette punti, e cioè l'aumento in busta paga per più di 100 euro non per una piccola platea, ma per 14 milioni di lavoratori. Questa è una cosa seria e concreta che si può fare con le risorse pubbliche. Chi ci critica, oggi, ricordo che quando è stato al Governo ha venduto come un grande successo il taglio di 2 punti del cuneo fiscale e noi l'abbiamo tagliato di 7 (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier e di deputati del gruppo Fratelli d'Italia).
Oltre a questo, ricordo poi la detassazione dei fringe benefit, oltre a questo, ricordo l'accorpamento delle prime due aliquote IRPEF, oltre a questo, ricordo la detassazione dei contributi per le lavoratrici madri, insomma, stiamo cercando di sostenere la domanda interna, utilizzando le risorse pubbliche per dare qualcosa in più a chi lavora.
Io capisco che di fronte a questi dati inequivocabili, l'opposizione debba parlare di altro e, quindi, siamo stati attaccati e ci è stato detto che non siamo vicini alle categorie più deboli, perché avremmo abolito il reddito di cittadinanza. Noi abbiamo sempre sostenuto, invece, che sul reddito di cittadinanza ci fosse un problema, che aveva funzionato come strumento di assistenza, ma certamente non aveva funzionato come strumento di avviamento al lavoro, anzi, purtroppo, in molti casi, si era trasformato in uno strumento che in qualche modo disincentivava a lavorare. Direi che dopo qualche mese di applicazione della riforma del reddito di cittadinanza potremmo tirare qualche somma e i dati ci dicono una cosa molto chiara, che in questo Paese quest'anno la disoccupazione è scesa al 7,3 per cento, il miglior dato da 14 anni; i dati ci dicono che l'occupazione è salita al 61,5 per cento, anche questo è un dato record, e soprattutto che, rispetto al 2019, quindi, all'ultimo anno prima della pandemia, in Italia, oggi, mezzo milione di persone in più lavorano (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier e di deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Quindi, forse, quella riforma qualche obiettivo l'ha decisamente raggiunto.
E la cosa più positiva è che di questi nuovi contratti di lavoro la stragrande maggioranza, cari colleghi, è a tempo indeterminato, c'è un calo della precarietà; altro grande tema del centrosinistra e delle opposizioni è accusare questo Governo di aver precarizzato il mercato del lavoro. Ricordo che il Jobs Act l'hanno fatto quelli che stavano da un'altra parte e che quello che abbiamo fatto noi nel decreto del 1° maggio è stato dare più potere alla contrattazione sindacale per definire le situazioni in cui i contratti a tempo determinato potevano essere realizzati. Del resto, questa narrazione è la stessa narrazione sul salario minimo, altro argomento, altra cortina fumogena che è stata alzata, non potendo entrare nel merito dei risultati, perché quando tutte le risorse che hai le spendi per le fasce più deboli è difficile trovare argomenti, allora, ci si inventa che questa maggioranza ha bocciato il salario minimo. No, cari colleghi, questa maggioranza ha approvato una proposta di salario minimo diversa dalla vostra (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier); questa maggioranza ritiene che il salario minimo non vada fissato per legge, ma ha dato la delega al Governo per potenziare la contrattazione collettiva e per far sì che quel 3 per cento di lavoratori che non sono coperti dai contratti collettivi abbiano come benchmark di riferimento i contratti più rappresentativi e, soprattutto, che i contratti pirata vengano spazzati via, utilizzando come riferimento di salario minimo quelli sottoscritti dalle sigle sindacali più rappresentative. Quindi, anche su questo fate una grande confusione e alzate un grande fumo (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier), ma noi abbiamo trovato una soluzione a un problema che voi avete posto e su cui state facendo grande demagogia.
Oltre a questo, potremmo poi raccontare che ci sono in legge di bilancio 8 miliardi aggiuntivi per il rinnovo dei contratti pubblici, anche qui, per dare più soldi a chi lavora. Ci sarà un incremento di circa il 6 per cento in busta paga, l'anno prossimo, per i dipendenti pubblici. C'è un investimento record sul comparto sicurezza, 1 miliardo e mezzo, di cui 100 milioni saranno destinati agli aumenti salariali per l'anno prossimo, ma soprattutto 1 miliardo e mezzo che ci permetterà, nei prossimi 10 anni, di invertire un trend che è stato portato avanti negli ultimi anni, quando governavano altri. Sulla sicurezza erano stati fatti tagli lineari. Quest'anno, per la prima volta, saranno più gli agenti di Polizia che entreranno in servizio rispetto a quelli che vanno in pensione (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier e di deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Certo, non risolveremo i problemi della sicurezza creati in 10 anni in una legge di bilancio, ma c'è una prospettiva di 10 anni in cui compensare questo gap. Oltre a questo, ci sarà l'assunzione di 1.400 militari per potenziare strade sicure e stazioni sicure. Anche qua, i tagli li ha fatti qualcun altro, che oggi ci accusa di avere strade e stazioni insicure. E stiamo cercando di porre rimedio.
Altro grande tema, che viene agitato e che è stato utilizzato in queste settimane e in questi mesi contro il Governo e contro la legge di bilancio, è il tema della sanità pubblica. Bene, io vorrei capire: se questo Governo ha tagliato la sanità pubblica, come mai in questa legge di bilancio sulla sanità pubblica ci sono 136 miliardi, mentre l'anno del COVID, quindi quando esplose la sanità pubblica, ce n'erano 122 (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier)? È il più grande investimento in sanità pubblica che sia stato mai fatto nella storia repubblicana. Oltre ai 136 miliardi, ci sono poi 3 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti dei medici e dei sanitari, vincolati a pagare gli straordinari per abbattere le liste d'attesa. Ma visto che il problema, poi, del conflitto e della concorrenzialità tra pubblico e privato non credo che sia nato col Governo Meloni, ma forse è un problema che c'è da qualche anno in Italia, mi chiedo come mai sia dovuto arrivare un Governo di centrodestra per mettere un limite all'utilizzo dei gettonisti privati nelle strutture pubbliche (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier e di deputati dei gruppi Fratelli d'Italia e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE). Oppure vi chiedo come mai la regione, che da sinistra viene sempre indicata come quella che ha paralizzato la sanità, cioè la regione Lombardia, sia quella che ha detto che da subito non ci saranno più gettonisti privati negli ospedali, ma ci saranno soltanto i contratti diretti (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier e di deputati dei gruppi Fratelli d'Italia e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE)! Mi chiedo come mai, a seguire la regione Lombardia, sarà la regione Piemonte, che è un'altra regione guidata dal centrodestra. E come mai chi parla di sanità pubblica non si renda conto che, magari, questo conflitto col privato è nato anche in quegli anni in cui si sono tagliati 37 miliardi di spesa sanitaria, cioè gli anni dei Governi Renzi, Letta, Monti e Gentiloni (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier e di deputati del gruppo Fratelli d'Italia)! Mi chiedo come mai chi dà buoni consigli sulla sanità, non inizi a consigliare ai governatori dell'Emilia-Romagna, della Toscana e della Puglia, di copiare quello che ha fatto la regione Lombardia sui privati.
Oltre a questo, sulle infrastrutture ci sono risorse importanti, in particolare 800 milioni per il completamento del terzo valico, che è un obiettivo del PNRR. E anche qua, si dice che non si rispettano le scadenze del PNRR, ma non ci sono solo le risorse, siamo il Paese che ha preso tutte le rate e che è più avanti di tutti, sia nell'attuazione, sia nel recupero dei fondi. In questa legge di bilancio, sugli enti locali, si è usciti da una sperequazione molto brutta, che c'è stata negli ultimi tempi, cioè il fatto di catalogare i cittadini in cittadini di “serie A” e “serie B”. Nel nostro Paese esisteva un Fondo per aiutare i comuni in pre-dissesto che avevano avviato un percorso di risanamento, che valeva solo per le città metropolitane. Quasi come se, chi abita in una ZTL di una grande città, abbia meno diritti di chi abita in una città rurale di provincia. Ebbene, finalmente, anche grazie al lavoro di ANCI, questa legge di bilancio istituisce un Fondo anche per le città capoluogo di provincia (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Infatti, va ricordato che il diritto di chi va a lavorare con l'Euro 5 o l'Euro 4 è uguale a quello di chi usa l'auto elettrica in ZTL! E che il diritto della signora che fa la spesa al mercato di provincia è uguale a quello di chi fa la spesa col personal shopper o l'armocromista (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier)! Sono sempre cittadini italiani, hanno sempre gli stessi diritti!
La vostra incoerenza, poi, nel trovare argomenti, si trova anche su un tema esilarante delle ultime giornate, che è quello del MES. Io ho ascoltato con attenzione l'audizione del Ministro Giorgetti, l'altro giorno, in Commissione bilancio, e c'è qualcuno che ha avuto l'ardire di dire che il centrodestra ha bocciato il MES per non far parlare del Patto di stabilità. Ora, io l'abitudine, essendo una persona seria, di frequentare tutte le riunioni della Capigruppo. A me era parso di capire che, da un anno, le opposizioni, a vario titolo, chiedessero la calendarizzazione del MES. A me era parso di sentire in quest'Aula, la settimana scorsa, qualcuno che si alzava dall'altra parte e diceva che il centrodestra stava facendo opposizione da solo, per non discutere il MES. Quando poi il MES lo abbiamo discusso ed è successo quello che non volevate che succedesse, cioè che la Lega fosse coerente (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier) e bocciasse una riforma che non abbiamo mai condiviso, vi siete inventati che l'abbiamo fatto per distrarre. È un atteggiamento molto singolare, che però denota una cosa importante - su cui concluderò, Presidente - ossia il fatto che un altro argomento che viene usato per dire che si poteva fare di più, si può sempre fare di più, è che non ci sono le risorse non perché c'è il superbonus, che costa 140 miliardi di euro, ma non ci sono le risorse perché non abbiamo tartassato le banche italiane, perché non c'è stata questa nuova furia di marxismo 4.0 dell'esproprio proletario ai risparmiatori italiani (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).
Punto primo: mi pare che, quando governava la sinistra, non solo non ci fosse una tassa sugli extraprofitti, ma qualche vicinanza al mondo bancario e finanziario ci fosse (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier e di deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Oggi che c'è un Governo di centrodestra, la tassa sugli extraprofitti è stata messa, ma è stata data la possibilità di utilizzare quei fondi per ricapitalizzare le banche italiane. Che cosa significa? Per tutelare maggiormente i correntisti di questo Paese, i lavoratori, per far dare qualche fido in più alle aziende, per fare qualche investimento in più sul territorio (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Questo non va bene, perché le banche italiane vanno bastonate e vanno tartassate, invece, utilizzare i soldi degli italiani per il MES, per ricapitalizzare le banche tedesche, va bene (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier e di deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Questa è la grande differenza di approccio che c'è fra noi e voi, è una differenza che si semplifica in una cosa molto semplice: noi sappiamo di non essere perfetti e che la legge di bilancio non sia perfetta, ma noi non tiferemmo mai contro questo Paese per fare un danno al Governo pro tempore, voi questo, invece, purtroppo, lo fate da sempre, lo fate ogni giorno (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier, Fratelli d'Italia, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE) - Congratulazioni – Deputati del gruppo Lega-Salvini Premier si levano in piedi).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Schlein. Ne ha facoltà.
ELLY SCHLEIN (PD-IDP). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghe e colleghi, un anno fa, di questi tempi, ad accompagnare la prima legge di bilancio del Governo Meloni era stata una lunga litania di alibi, di giustificazioni per il poco tempo a disposizione, per la fretta obbligata, per una situazione in cui non si poteva fare altro. Oggi non avete scuse. Capisco la sua scarsa credibilità, visto il disastro sul MES, ma in questo caso devo dire che ha ragione il Ministro Giorgetti, quando dice che questa manovra che sta per vedere la luce la vede come l'ha voluta e come l'ha concepita il Governo. È proprio così, è una manovra pienamente figlia vostra e si vede, purtroppo si vede eccome. È la figlia dell'arroganza che avete dimostrato in questi 14 mesi, chiudendovi di fronte ad ogni possibilità di confronto, mortificando questo Parlamento con oltre 50 decreti-legge, il più delle volte approvati con la fiducia e ora arrivando persino al diktat imposto ai vostri stessi parlamentari di maggioranza di non presentare emendamenti. Che, poi, fosse almeno servito a qualcosa. Avevate detto che in tempi rapidissimi, al 15 dicembre, la partita sarebbe già stata chiusa: macché, ci troviamo qui, al 29, di ritardo in ritardo, di compromesso in compromesso, tra estenuanti trattative e reciproci veti. Siamo arrivati fino ad oggi, appena in tempo per evitare l'esercizio provvisorio.
Altro che forza e solidità della maggioranza, la verità è che questa manovra è figlia anche delle vostre divisioni, che sono molto più profonde di quello che volete dare a vedere. Si sono perse settimane di tempo su discussioni paralizzanti, basti pensare alla vicenda del superbonus, con riferimento al quale, dopo il danno enorme che avete causato a famiglie e imprese, state per raggiungere la beffa di creare disparità all'interno dello stesso condominio e di non risolvere, comunque, il problema. Questa è una manovra che fa male al Paese e infligge un colpo letale ai servizi pubblici, una fitta, ma inconsistente pioggerellina di micro-misure o, meglio, una lunga serie di mance e di mancette, distribuite con una logica di scambio al ribasso a dir poco imbarazzante. Ci abbiamo dovuto pensare noi, ci hanno dovuto pensare le opposizioni unite a migliorarla, mettendo a disposizione tutte le poche risorse che ci avete lasciato: 40 milioni per il contrasto alla violenza di genere (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra), per rispondere alla mobilitazione straordinaria del 25 di novembre, che richiede tutto l'impegno delle istituzioni per fermare questa strage di donne e di ragazze per mano della violenza patriarcale, per sostenere i centri antiviolenza e le case rifugio, per rafforzare il reddito di libertà, per la prevenzione, finanziando la formazione delle operatrici e degli operatori della giustizia e delle Forze dell'ordine. Avevamo chiesto a voi della maggioranza di fare la stessa cosa, di unire le forze alle nostre per dare un segnale e, invece, vi siete tenuti strette le vostre mance (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra), avete preferito finanziare i campi da golf che mettere le risorse che servono sulla prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne. La vostra manovra è figlia, quindi, del vostro totale, radicato e, persino, direi, identitario disinteresse per la parte più debole, per le diseguaglianze, che la feriscono, per la precarietà, che imprigiona le prospettive di giovani e donne, soprattutto al Sud.
In fondo questo è un elemento, sì, di chiarezza: la destra è, è stata e sempre sarà quella che dà di più a chi sta meglio e volta le spalle a chi sta peggio. Vittorio Foa diceva che essere di sinistra significa pensare agli altri oltre che a se stessi e al futuro oltre che al presente. A voi pare che degli altri non interessi granché, specie di chi ha bisogno, specie di chi è in difficoltà, di quel 63 per cento di famiglie che, secondo l'Eurostat, fa fatica in Italia ad arrivare alla fine del mese e di quelle 900.000 mila persone a cui, senza battere ciglio, avete strappato ogni aiuto contro la povertà. Una manovra senza visione, che è riuscita persino nell'impresa non semplice di mettere d'accordo nelle critiche, da un lato, i sindacati e, dall'altra parte, per altre ragioni, pure Confindustria. Siete riusciti a fare pure questo. È una manovra che colpisce in faccia tutte le generazioni. Dopo tanta retorica sulle famiglie, è una manovra che volta le spalle alle madri e ai padri. Lo fa perché, mentre l'OCSE certifica che siamo l'unico Paese in cui i redditi familiari sono diminuiti nel secondo trimestre di questo 2023, non siete riusciti ad individuare una misura efficace contro il caro vita, perché avete scelto di alzare l'IVA per i pannolini e gli assorbenti, perché avete tradito le promesse di Giorgia Meloni sugli asili nido, perché ieri avete votato contro la nostra proposta di congedo paritario di 5 mesi pienamente retribuiti per entrambi i genitori (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra), non trasferibile tra loro, che aiuterebbe l'occupazione femminile, che aiuterebbe le famiglie e la redistribuzione del carico di cura. Oltre a questo, tagliate le pensioni delle donne, restringendo opzione donna, tagliate la sanità pubblica, tagliate il welfare, le risorse per le persone con disabilità, non mettete un euro sulle persone non autosufficienti, sapendo che tutto questo aggrava il carico di cura sulle famiglie e quindi il carico di cura che grava sproporzionatamente sulle donne, penalizzandole nel lavoro e anche nell'impresa. Insomma, il primo Governo guidato da una donna fa ogni giorno scelte contro le donne. Del resto, noi non pensiamo che la massima aspirazione per una donna sia quella di diventare madre (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista) e non pensiamo che il contributo delle donne alla società si misuri in base al numero dei figli e delle figlie che fanno (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra). L'ambizione di tante dovrebbe essere quella di diventare Rita Levi Montalcini e non di vedere voi che tagliate i fondi alla ricerca importante, per cui si è battuta nella sua vita.
È una manovra che colpisce le persone anziane perché, dopo aver tuonato per anni contro la Fornero, siete arrivati al Governo e avete tagliato voi le pensioni a chi si è tanto sacrificato per arrivarci. Chi saranno i prossimi a cui le taglierete per battere cassa? State smantellando la sanità pubblica. La spesa sanitaria sul PIL diminuisce, tornando ai livelli prepandemia, come se non fosse successo niente. Incontro persone per strada che mi chiedono com'è possibile attendere 3 anni per una visita specialistica. Mancano 70.000 infermieri, 30.000 medici, 21.000 se ne sono già andati all'estero ma, per ridurre le liste d'attesa, la vostra risposta, che davvero ci lascia basiti, è: facciamo lavorare di più quelli esistenti. Ma vi rendete conto che hanno condizioni di lavoro estenuanti e turni massacranti (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra)? State favoreggiando l'emigrazione (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra)! Colpite anche le nuove generazioni perché non c'è niente sulle politiche per la casa. Avete tolto il Fondo affitto, lasciando 630.000 famiglie a rischio di sfratto. Non c'è niente sul diritto allo studio, mentre noi chiedevamo di aumentare i fondi per le borse di studio, affinché non ci fossero più gli idonei non beneficiari delle borse. Intanto, mi scrivono docenti precari, che fanno supplenze brevi, a cui lo Stato non versa lo stipendio da mesi, nemmeno a Natale. Non c'è niente sull'emergenza climatica e - devo dire con rammarico - nemmeno sull'alluvione in Emilia-Romagna e Toscana, quando le famiglie e le imprese ancora aspettano i ristori al 100 per cento che voi avete promesso con le vostre passerelle nel fango (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra). È una manovra senza futuro, finanziata in deficit, di cui le misure più significative - il taglio del cuneo e la riforma dell'IRPEF - valgono solo per il 2024, giusto il tempo di scavalcare le europee. Sul Patto di stabilità avete guardato altri decidere e vi siete trovati ad accettare a testa bassa un compromesso dannoso per l'Italia che ristabilisce l'austerità di rigidi parametri quantitativi sul deficit, uguali per tutti i Paesi, e mettete così un'ipoteca pesantissima sul futuro del Paese. È una manovra senza investimenti, che non sostiene le imprese nella conversione ecologica e nell'innovazione, imprese che invece dovranno fare i conti con l'abolizione dell'ACE, che chiedevamo di reintrodurre, con la totale assenza di una vera politica industriale. Il caso dell'ex Ilva dice tutto perché avete respinto ieri un nostro emendamento che chiedeva di aumentare la partecipazione pubblica per riassumere il controllo strategico dell'azienda e portare avanti la conversione, sostenere l'occupazione e salvare il futuro di Taranto. L'unico investimento previsto in questa manovra è il progetto sbagliato e anacronistico di Salvini del ponte sullo Stretto. Risorse che potevano essere utilizzate per un grande piano nazionale sulla casa, che sta diventando un'emergenza per il Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), mentre sottraete risorse alle regioni, per finanziare il ponte, che servivano a migliorare subito la mobilità in quelle regioni.
Noi abbiamo fatto tante proposte e voi avete puntualmente bocciato ogni cosa. Arroccandovi, non avete detto “no” solo a noi ma alle aspettative di tante persone, come quei 3,5 milioni di lavoratrici e lavoratori che aspettano una legge che dica che sotto i 9 euro è sfruttamento e non è lavoro (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra). Non avete neanche avuto coraggio. L'ho sentita, onorevole Molinari, prima, sul salario minimo, ma la pregherei di prendersi la briga di leggere la delega che avete scritto, perché non parla dei contratti comparativamente più rappresentativi, parla di quelli più applicati (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e di deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra - Commenti del deputato Molinari). State aprendo la strada ai contratti pirata. Tante le altre proposte che abbiamo inserito e che avete ignorato: i pannelli sui tetti degli edifici industriali, commerciali e agricoli, un credito di imposta unificato per il sostegno agli investimenti in beni tecnologicamente avanzati delle imprese, insomma, tante cose che non avete neanche voluto considerare.
PRESIDENTE. Concluda.
ELLY SCHLEIN (PD-IDP). Concludo. Noi vogliamo guardare avanti perché vogliamo bene a questo Paese, ed è per questo che continueremo a lavorare ogni giorno con più determinazione per offrire un'alternativa. Lo voglio dire forte e chiaro, questa manovra ha pesanti conseguenze sul Paese e non permetteremo che passi in cavalleria. Faremo lotta dentro questo Parlamento come fuori, ci faremo carico noi, dall'opposizione, del lavoro che voi dovevate fare e non avete fatto, perché eravate troppo impegnati a spartirvi posizioni di potere dentro la Rai o dentro le aziende partecipate.
Ci faremo carico noi - chiudo, Presidente - delle vostre mancanze, perché teniamo davvero a questo Paese e a migliorare la vita delle persone, di chi soffre negli ospedali e nelle liste di attesa, di chi ha lavorato una vita e non merita di vedere tagliata la pensione e dei giovani che volete condannare alla precarietà, perché noi - voglio chiudere su questo - pensiamo una cosa semplice, che ai giovani vogliamo vedere rimesso in mano il proprio futuro e non il fucile (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e di deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra - Congratulazioni - Deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista si levano in piedi).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Foti. Ne ha facoltà.
TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, colleghi, penso che sia innanzitutto da osservare positivamente il fatto che, dopo alcuni anni, in quest'Aula la legge di bilancio viene approvata senza voto di fiducia (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia e di deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Lo dico perché questo va a riconoscimento dell'attività che è stata fatta, di un'opposizione che ha presentato un numero limitato di emendamenti, sui quali ha voluto legittimamente discutere, e di una maggioranza che, altrettanto legittimamente, li ha respinti. Non li ha respinti per partito preso, li ha respinti per un'osservazione che può sembrare banale, ma è profonda. Noi siamo in quest'Aula, su questi banchi, come centrodestra, per realizzare il programma del centrodestra che gli elettori hanno votato (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia - Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle). Non siamo su questi banchi per attuare il programma di coloro i quali hanno perso le elezioni, e non è che i programmi non segnino delle distinzioni.
Ho ascoltato tutte le dichiarazioni di voto, a differenza di molti che sono intervenuti ma non hanno ascoltato coloro i quali li hanno preceduti, e devo dire che un filo unico dell'opposizione in termini di proposta non c'è stato. Ognuno ha dato la sua ricetta e ognuno una ricetta diversa dall'altra. Allora, vorrei forse capire: come potreste governare un Paese (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia e di deputati del gruppo Lega-Salvini Premier), quando neppure dall'opposizione riuscite a esprimere una posizione unitaria?
È pur vero che dai banchi del MoVimento 5 Stelle ci è stato offerto anche un regalo post-natalizio, e cioè un manuale per l'interesse nazionale.
Noi lo accetteremmo volentieri, come Fratelli d'Italia, perché l'interesse nazionale è nelle nostre corde (Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle), è nelle nostre vene, è nella nostra attività di tutti i giorni, però io non vorrei che la premessa di quel manuale fosse questa: “La Cancelliera tedesca Angela Merkel sarebbe un ottimo candidato per la Presidenza della Commissione dell'Unione europea ma, a quanto ne so, lei stessa non pensa a questo impegno”. Questo era quanto affermato da Giuseppe Conte il 12 luglio 2019 (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier - Commenti del deputato Conte).
Dico questo, signor Presidente, perché la polemica politica è legittima. Del resto, vi è un'impostazione che gli elettori non hanno premiato, che è quella di una decrescita infelice che voi chiamate felice (Commenti del deputato Conte), quella di uno “Stato Pantalone”, che regala tutto a tutti, quella dei sussidi e delle mancette, quella dei divani comodi; vi è, invece, un'Italia che ha un'immagine e una cultura diversa, rappresentata da questo centrodestra, che è l'Italia del fare, l'Italia delle piccole imprese, l'Italia dei lavoratori che noi premiamo, in questa legge di bilancio con un taglio del cuneo fiscale che mai nessun Governo, di sinistra o di centrosinistra, ha portato avanti (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier - Commenti del deputato Quartini)!
Ma, vedete, io comprendo benissimo che si debba dipingere un'Italia a tinte fosche, quasi fossimo alla vigilia di dover mettere in stato prefallimentare questo nostro Paese. Allora, io penso che, più che le parole e più che gli slogan, valgano i numeri, quei numeri che nessuno cita. Ma forse nell'ottobre 2022, quando ci siamo insediati, l'inflazione era o non era all'11,5 per cento, dato di poco superiore al massimo dell'11,9 del 1984? Era così, in quel mese e a ottobre 2023 quell'inflazione cos'è? Lo 0,7 per cento (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia - Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Lo spread, quando ci siamo insediati era a 205,75 punti o non lo era? Lo era e oggi è a 165 punti, il 20 per cento in meno (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Ma l'indice della Borsa italiana era a 22.590 punti nell'ottobre 2022? Sì, era a 22.590 punti e oggi l'indice della Borsa italiana è a 30.479 punti, con un più 25 per cento (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Direte che questi sono dati che trovano il tempo che trovano. E, allora, l'occupazione è andata o non è andata a 23.694.000 persone occupate, cioè il record da quando l'Istat calcola il numero degli occupati, in Italia (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier – I deputati del gruppo Fratelli d'Italia si levano in piedi)? E il tasso di occupazione complessivo è o no del 61,8 per cento, quando mai nessun Governo ci ha portato a questo risultato (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)? Ma dirò di più, per il piacere di chi si occupa, giustamente, del mondo del lavoro. Vedete, noi ne parliamo in modo chiaro e cerchiamo di portare i risultati. Gli inattivi, quest'anno, sono diminuiti di 513.000 unità (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Questi sono i dati: non parole, non slogan, non frasi a effetto per parlare alla pancia delle persone quando, in realtà, le persone, essendo intelligenti, hanno già capito che vogliono parlare alla loro pancia.
E poi non ho sentito alcuno che ci abbia ricordato che avremmo perso le rate del PNRR (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia – Commenti del deputato Marattin). Non le dovevamo perdere? Era già stabilito! Era assodato! L'avevate sancito! Bene, grazie, Ministro Fitto, per questo suo impegno che ha portato a liquidare le quattro rate del PNRR e l'approvazione delle modifiche al PNRR (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE – I deputati del gruppo Fratelli d'Italia si levano in piedi). Infine, a proposito di scommesse, ma chi è che aveva puntato tutto e tutte le fiches sulle agenzie di rating? Dovevano bocciare, tutte, questa legge di bilancio. Guardate, io penso che se queste previsioni funeree le avesse fatte il fornaretto di Venezia, non avremmo centrato tutti i risultati che abbiamo centrato (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)! Ma dirò di più, a proposito di spirito nazionale. Forse qualcuno dovrebbe ricordare che quest'anno vi è stato il record di acquisti di titoli di Stato da parte dei cittadini italiani (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia, che si levano in piedi). Il debito pubblico italiano ritorna nelle mani dei cittadini italiani e non di gruppi equivoci di potere (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)!
Allora, vedete, noi non pensiamo che questa sia stata una legge di bilancio facile. È sicuramente una legge di bilancio che segna il ritorno della politica, dopo anni di sospensione della politica (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia – Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)! È una legge di bilancio di cui ci assumiamo oneri e onori, ringraziando, da questi banchi, tutti i membri del Governo, per l'attività positiva che hanno portato avanti, ringraziando, come primo gruppo della maggioranza, tutti i colleghi della maggioranza, per la lealtà che hanno sempre dimostrato (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE - I deputati del gruppo Fratelli d'Italia si levano in piedi)!
Allora, non è retorica, signor Presidente, se dico una frase che a questi banchi è particolarmente cara. Ritti sulla cima del mondo, noi scaliamo, ancora una volta, la nostra sfida alle stelle. È una sfida che continua (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia - Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle), è una sfida che intendiamo portare avanti in tutta questa legislatura, con la nostra passione per la politica, con la coerenza delle nostre idee, con il nostro amore per l'Italia. Allora, avanti centrodestra unito. Avanti amici, in particolare, del gruppo di Fratelli d'Italia perché, come diceva una cara e nostra canzone, il domani appartiene a noi (Vivi e prolungati applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE – I deputati del gruppo Fratelli d'Italia si levano in piedi e scandiscono: Tommaso, Tommaso!)!
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale per le quali è stata disposta la ripresa televisiva diretta.
(Votazione finale ed approvazione – A.C. 1627)
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n. 1627: S. 926 - "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026" e relativa Nota di variazioni (Approvato dal Senato).
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 165) (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE).
Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge, che è assegnato, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento, in sede referente, alla VI Commissione (Finanze):
«Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2023, n. 212, recante misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77» (1630) – Parere delle Commissioni I, V, VIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XII e XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Il suddetto disegno di legge, ai fini dell'espressione del parere previsto dal comma 1 del predetto articolo 96-bis, è altresì assegnato al Comitato per la legislazione.
Interventi di fine seduta.
PRESIDENTE. Passiamo agli interventi di fine seduta.
Colleghi, cortesemente, siccome ci sono due interventi di fine seduta, vi chiedo di abbandonare l'Aula se non siete interessati.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Carmina. Ne ha facoltà.
IDA CARMINA (M5S). Presidente, onorevoli colleghi, pochi giorni fa, mentre molta parte del mondo celebrava il Natale e le famiglie italiane riunite attorno all'albero e al presepe partecipavano alla cena della Vigilia, l'Esercito israeliano scatenava l'inferno e compiva l'ennesimo bagno di sangue, con oltre 100 vittime civili, prevalentemente donne e bambini, proprio la Vigilia, e ha continuato nei giorni successivi. “Danni collaterali”, “piccoli errori”, così l'Esercito israeliano ammette e giustifica le proprie carneficine. Dal 7 ottobre ci sono state 21.300 vittime civili, alcuni dicono 28.000: numeri spaventosi, fra questi 11.023 bambini e 5.683 donne, per non parlare poi dei bambini rimasti sotto le macerie, mutilati o a cui viene tolta la dignità, concentrati come immagini terribili di epoche passate in un campo di calcio e denudati.
Anche in Ucraina, a Natale, i russi hanno intensificato i loro attacchi, con una pioggia di bombe per le festività natalizie, sino a raggiungere la massima potenza d'attacco da due anni a questa parte e, anche lì, bambini uccisi, terrore e morte. Forse la belva umana si è scatenata proprio quando nasce il principe della pace, accendendo la speranza nel mondo.
Chi si dice cristiano, come spesso ho sentito affermare in quest'Aula, non può esimersi dal cercare la pace, dall'essere operatore di pace, dal cercare il dialogo, piuttosto che puntare alle armi. Celebriamo quest'anno 800 anni dalla creazione del presepe, celebrato da Papa Francesco. Ed era ben triste il presepe nella chiesa di Betlemme, nella chiesa della Natività, con il Bambinello posto fra le macerie. Davvero non si poteva guardare. Le voci dei reverendi e dei sacerdoti che giungono da quelle parti, perché fra i palestinesi ci sono anche tanti cristiani che sono sempre stati discriminati e che ora vengono addirittura bombardati incolpevolmente e senza che nessuno del mondo occidentale rivolga loro l'attenzione.
Orbene, non si può avere una doppia morale, perché per lo stesso motivo per cui noi giustifichiamo il nostro intervento sulla base del diritto internazionale in Ucraina, la stessa cosa deve servirci per motivare il nostro intervento. Che sia un intervento, però, che cerchi il cessate il fuoco immediato e che parta dal cessate il fuoco immediato. Accogliamo l'appello di Papa Francesco, affinché la fine della corsa agli armamenti - che non si è fermata, ma ha accelerato la sua forza a folle velocità, come dimostra anche questa manovra finanziaria in cui abbiamo approvato ben 1 miliardo e 200 milioni di euro per le armi, pur negando tanti diritti ai cittadini italiani - avvenga il 1° gennaio. Noi ora andremo nelle nostre case e celebreremo la fine di quest'anno orribile, con la speranza per il nuovo anno che, il 1° gennaio, la parola pace risuoni davvero nelle nostre bocche, ma prima ancora sia nei nostri cuori e nelle nostre menti, perché tutti noi, che abbiamo la responsabilità delle decisioni, sappiamo con dignità rivendicare il nostro ruolo di operatori di pace nel mondo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Cafiero De Raho. Ne ha facoltà.
FEDERICO CAFIERO DE RAHO (M5S). Grazie, Presidente. Colleghi e colleghe, alcuni giorni fa è stato vandalizzato e devastato lo stabile di Isola Capo Rizzuto, confiscato ad un capo cosca, tale Giuseppe Varca, ritenuto uno dei capi della 'Ndrangheta lombarda. L'Agenzia dei beni sequestrati e confiscati aveva assegnato quel bene ad un'associazione, l'associazione Valentia di Vibo Valentia, un'associazione che si era proposta di promuovere educazione e formazione alla legalità. Questo a Capo Rizzuto, un territorio in cui la 'Ndrangheta è presente con grande forza. Questa associazione aveva destinato quello stabile a “Casa della legalità Piersanti Mattarella”. Già la destinazione, di per sé, doveva essere simbolo della forza dello Stato di ripristinare la legalità. Ebbene, vi è stata una distruzione, vandalizzazione e sottrazione di ciò che vi era in questo edificio, che sarebbe dovuto entrare in funzione. E ho letto anche alcuni articoli di stampa che parlano di malviventi che avrebbero vandalizzato questo stabile. Presidente, colleghi, colleghe, non sono malviventi comuni. È la 'Ndrangheta che vuole impedire che la legalità regni in quei territori e si riappropri di quei territori. Quel che è avvenuto è gravissimo. Ed è gravissimo perché è stato commesso nel silenzio delle persone e nel silenzio dei territori. Soltanto qualche quotidiano locale ne ha parlato e la 'Ndrangheta non si batte così. E soprattutto, beni di questo valore, che rappresentano veramente la proiezione dello Stato in territori che a volte sembrano abbandonati, devono essere tutelati dallo Stato. Ecco perché io credo che, qui, in quest'Aula, parlarne sia fondamentale.
E chiederei, attraverso di lei, Presidente, che il Ministro dell'Interno voglia verificare quale sia la condizione attuale del bene, quale sia la possibilità di operare di quell'associazione e la possibilità di attuare quell'importante progetto di legalità, quale capacità vi sia di ripristinare al più presto quello stabile per destinarlo alla finalità cui era stato dedicato.
Presidente, vorrei che il Ministro dell'Interno desse, poi, notizia all'Aula. Perché chiedo questo, Presidente? Perché parlarne in Aula significa ricordare che esistono dei territori che sono non solo vandalizzati, ma privati della libertà di operare liberamente e, quando il Parlamento discute e tratta temi di questa importanza, anche quei territori risorgono. Quella rivoluzione culturale cui faceva riferimento Paolo Borsellino intanto può avvenire, in quanto il Paese è vicino realmente a quei territori e in quanto questo Parlamento viva con quei territori le pressioni che gli stessi subiscono e, con esso, sia in grado di dare forza per reagire (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Grazie, onorevole. Riferiremo la sua richiesta al Ministro per i Rapporti con il Parlamento.
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.
Martedì 9 gennaio 2024 - Ore 11:
(ore 11, con votazioni non prima delle ore 15)
1. Discussione del disegno di legge:
S. 936 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 novembre 2023, n. 161, recante disposizioni urgenti per il "Piano Mattei" per lo sviluppo in Stati del Continente africano (Approvato dal Senato).
(C. 1624)
Relatore: CALOVINI.
2. Seguito della discussione della proposta di legge:
CAFIERO DE RAHO ed altri : Modifiche al codice penale e altre disposizioni in materia di illeciti agro-alimentari(C. 823)
3. Seguito della discussione della proposta di legge:
PITTALIS ed altri: Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale in materia di prescrizione. (C. 893-A)
e delle abbinate proposte di legge: ENRICO COSTA; MASCHIO ed altri; BISA ed altri. (C. 745-1036-1380)
Relatori: ENRICO COSTA e PELLICINI.
4. Seguito della discussione delle mozioni Faraone ed altri n. 1-00224, Girelli ed altri n. 1-00225, Marianna Ricciardi ed altri n. 1-00226 e Bonetti ed altri n. 1-00227 concernenti iniziative in materia di disciplina della responsabilità professionale degli operatori sanitari e per il superamento delle criticità connesse alla carenza di organico del personale .
La seduta termina alle 19.
SEGNALAZIONI RELATIVE ALLE VOTAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA
Nel corso della seduta sono pervenute le seguenti segnalazioni in ordine a votazioni qualificate effettuate mediante procedimento elettronico (vedi Elenchi seguenti):
nella votazione n. 1 il deputato Pellicini ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nelle votazioni nn. 2 e 40 il deputato Zoffili ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nelle votazioni nn. 9 e 95 il deputato Carra' ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 12 il deputato Zoffili ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 12 il deputato Bof ha segnalato che non è riuscito a votare;
nella votazione n. 15 la deputata Serracchiani ha segnalato che ha erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario;
nella votazione n. 15 il deputato De Corato ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 21 il deputato Stefani ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 21 la deputata Quartapelle Procopio ha segnalato che ha erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario;
nella votazione n. 24 la deputata Alifano ha segnalato che ha erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario;
nella votazione n. 27 la deputata Cavandoli ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 33 il deputato Bellomo ha segnalato che ha erroneamente espresso voto favorevole;
nelle votazioni nn. 37 e 82 la deputata Morfino ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 53 il deputato Cerreto ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 57 il deputato Caiata ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nelle votazioni nn. 57 e 84 la deputata L'Abbate ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;
nelle votazioni nn. 61 e 62 la deputata Braga ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 61 i deputati Richetti, Giordano e Boschi hanno segnalato che hanno erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbero voluto esprimere voto contrario;
nella votazione n. 63 il deputato Penza ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 64 la deputata Ravetto ha segnalato che ha erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario;
nella votazione n. 67 la deputata Morgante ha segnalato che ha erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario;
nelle votazioni nn. 70 e 107 il deputato De Maria ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nelle votazioni nn. 75 e 85 il deputato Bellomo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nella votazione n. 76 la deputata Bordonali ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 86 la deputata Caretta ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;
nella votazione n. 88 il deputato Schiano Di Visconti ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 89 la deputata Marrocco ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 92 il deputato Malagola ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 93 il deputato Urzi' ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 95 i deputati Pellicini, Ambrosi, Pizzimenti e Borrelli hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 95 il deputato Giovine ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 96 i deputati Candiani e Madia hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 98 la deputata Auriemma ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 109 la deputata Matone ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;
nelle votazioni n. 112 e 124 il deputato Morrone ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 123 il deputato Pellicini ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nella votazione n. 126 i deputati Andrea Rossi e Simiani hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 126 il deputato Gnassi ha segnalato che ha erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario;
nella votazione n. 129 il deputato Pella ha segnalato che si è erroneamente astenuto mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario;
nella votazione n. 131 il deputato Marchetti ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 134 la deputata Morgante ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 138 il deputato Marchetti ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 141 la deputata Matone ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 153 il deputato Paolo Emilio Russo ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 156 il deputato Vaccari ha segnalato che non è riuscito ad astenersi dal voto;
nella votazione n. 160 il deputato Dell'Olio ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nella votazione n. 162 il deputato Prisco ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nella votazione n. 173 la deputata Bisa ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario.
VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO
INDICE ELENCO N. 1 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
1 | Nominale | DDL 1627 - EM 1.80 | 258 | 234 | 24 | 118 | 70 | 164 | 49 | Resp. |
2 | Nominale | EM 1.81 | 270 | 269 | 1 | 135 | 105 | 164 | 46 | Resp. |
3 | Nominale | EM 1.82 | 282 | 282 | 0 | 142 | 109 | 173 | 45 | Resp. |
4 | Nominale | EM 1.83 | 285 | 278 | 7 | 140 | 105 | 173 | 44 | Resp. |
5 | Nominale | EM 1.84 | 291 | 291 | 0 | 146 | 106 | 185 | 42 | Resp. |
6 | Nominale | EM 1.85 | 287 | 287 | 0 | 144 | 111 | 176 | 42 | Resp. |
7 | Nominale | ARTICOLO 1 | 291 | 289 | 2 | 145 | 178 | 111 | 42 | Appr. |
8 | Nominale | ARTICOLO 2 | 294 | 292 | 2 | 147 | 178 | 114 | 42 | Appr. |
9 | Nominale | ARTICOLO 3 | 291 | 289 | 2 | 145 | 176 | 113 | 42 | Appr. |
10 | Nominale | ARTICOLO 4 | 295 | 293 | 2 | 147 | 179 | 114 | 42 | Appr. |
11 | Nominale | ARTICOLO 5 | 292 | 290 | 2 | 146 | 177 | 113 | 41 | Appr. |
12 | Nominale | ARTICOLO 6 | 293 | 291 | 2 | 146 | 178 | 113 | 41 | Appr. |
13 | Nominale | ARTICOLO 7 | 297 | 295 | 2 | 148 | 181 | 114 | 41 | Appr. |
F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui é mancato il numero legale. - X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi é premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.
INDICE ELENCO N. 2 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
14 | Nominale | ARTICOLO 8 | 296 | 294 | 2 | 148 | 180 | 114 | 41 | Appr. |
15 | Nominale | ARTICOLO 9 | 293 | 291 | 2 | 146 | 180 | 111 | 41 | Appr. |
16 | Nominale | ARTICOLO 10 | 300 | 298 | 2 | 150 | 181 | 117 | 40 | Appr. |
17 | Nominale | ARTICOLO 11 | 296 | 294 | 2 | 148 | 177 | 117 | 40 | Appr. |
18 | Nominale | ARTICOLO 12 | 298 | 296 | 2 | 149 | 180 | 116 | 40 | Appr. |
19 | Nominale | ARTICOLO 13 | 300 | 298 | 2 | 150 | 181 | 117 | 40 | Appr. |
20 | Nominale | ARTICOLO 14 | 297 | 295 | 2 | 148 | 178 | 117 | 40 | Appr. |
21 | Nominale | ARTICOLO 15 | 295 | 293 | 2 | 147 | 176 | 117 | 40 | Appr. |
22 | Nominale | ARTICOLO 16 | 298 | 296 | 2 | 149 | 181 | 115 | 40 | Appr. |
23 | Nominale | ARTICOLO 17 | 299 | 297 | 2 | 149 | 181 | 116 | 40 | Appr. |
24 | Nominale | ARTICOLO 18 | 299 | 297 | 2 | 149 | 182 | 115 | 40 | Appr. |
25 | Nominale | ARTICOLO 19 | 300 | 298 | 2 | 150 | 181 | 117 | 40 | Appr. |
26 | Nominale | ARTICOLO 20 | 299 | 298 | 1 | 150 | 182 | 116 | 40 | Appr. |
INDICE ELENCO N. 3 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
27 | Nominale | ARTICOLO 21 | 293 | 290 | 3 | 146 | 183 | 107 | 40 | Appr. |
28 | Nominale | ODG 9/1627/4 RIF | 307 | 306 | 1 | 154 | 303 | 3 | 34 | Appr. |
29 | Nominale | ODG 9/1627/7 RIF | 309 | 308 | 1 | 155 | 306 | 2 | 33 | Appr. |
30 | Nominale | ODG 9/1627/8 | 308 | 306 | 2 | 154 | 131 | 175 | 33 | Resp. |
31 | Nominale | ODG 9/1627/9 | 315 | 312 | 3 | 157 | 105 | 207 | 33 | Resp. |
32 | Nominale | ODG 9/1627/10 | 313 | 311 | 2 | 156 | 130 | 181 | 33 | Resp. |
33 | Nominale | ODG 9/1627/11 RIF | 313 | 310 | 3 | 156 | 305 | 5 | 33 | Appr. |
34 | Nominale | ODG 9/1627/13 | 310 | 307 | 3 | 154 | 130 | 177 | 33 | Resp. |
35 | Nominale | ODG 9/1627/14 RIF | 310 | 308 | 2 | 155 | 294 | 14 | 33 | Appr. |
36 | Nominale | ODG 9/1627/15 RIF | 315 | 311 | 4 | 156 | 311 | 0 | 33 | Appr. |
37 | Nominale | ODG 9/1627/19 | 308 | 306 | 2 | 154 | 119 | 187 | 33 | Resp. |
38 | Nominale | ODG 9/1627/21 | 315 | 313 | 2 | 157 | 311 | 2 | 32 | Appr. |
39 | Nominale | ODG 9/1627/23 RIF | 314 | 313 | 1 | 157 | 312 | 1 | 31 | Appr. |
INDICE ELENCO N. 4 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
40 | Nominale | ODG 9/1627/25 | 312 | 309 | 3 | 155 | 130 | 179 | 31 | Resp. |
41 | Nominale | ODG 9/1627/26 RIF | 314 | 312 | 2 | 157 | 274 | 38 | 31 | Appr. |
42 | Nominale | ODG 9/1627/27 | 313 | 310 | 3 | 156 | 128 | 182 | 31 | Resp. |
43 | Nominale | ODG 9/1627/28 RIF | 315 | 311 | 4 | 156 | 309 | 2 | 31 | Appr. |
44 | Nominale | ODG 9/1627/29 | 315 | 312 | 3 | 157 | 130 | 182 | 31 | Resp. |
45 | Nominale | ODG 9/1627/30 | 315 | 311 | 4 | 156 | 130 | 181 | 31 | Resp. |
46 | Nominale | ODG 9/1627/31 | 318 | 315 | 3 | 158 | 128 | 187 | 30 | Resp. |
47 | Nominale | ODG 9/1627/33 | 316 | 312 | 4 | 157 | 170 | 142 | 30 | Appr. |
48 | Nominale | ODG 9/1627/34 RIF | 314 | 310 | 4 | 156 | 307 | 3 | 30 | Appr. |
49 | Nominale | ODG 9/1627/36 RIF | 317 | 315 | 2 | 158 | 315 | 0 | 30 | Appr. |
50 | Nominale | ODG 9/1627/37 RIF | 322 | 320 | 2 | 161 | 320 | 0 | 30 | Appr. |
51 | Nominale | ODG 9/1627/39 | 325 | 314 | 11 | 158 | 129 | 185 | 30 | Resp. |
52 | Nominale | ODG 9/1627/41 | 319 | 319 | 0 | 160 | 133 | 186 | 30 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 5 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
53 | Nominale | ODG 9/1627/43 RIF | 318 | 316 | 2 | 159 | 313 | 3 | 30 | Appr. |
54 | Nominale | ODG 9/1627/44 | 315 | 301 | 14 | 151 | 119 | 182 | 30 | Resp. |
55 | Nominale | ODG 9/1627/45 RIF | 318 | 316 | 2 | 159 | 310 | 6 | 30 | Appr. |
56 | Nominale | ODG 9/1627/46 RIF | 320 | 318 | 2 | 160 | 208 | 110 | 30 | Appr. |
57 | Nominale | ODG 9/1627/47 NF | 321 | 306 | 15 | 154 | 305 | 1 | 30 | Appr. |
58 | Nominale | ODG 9/1627/48 RIF - IMPEGNO | 322 | 320 | 2 | 161 | 318 | 2 | 30 | Appr. |
59 | Nominale | ODG 9/1627/48 RIF - PREMESSE | 325 | 269 | 56 | 135 | 268 | 1 | 30 | Appr. |
60 | Nominale | ODG 9/1627/49 | 318 | 257 | 61 | 129 | 23 | 234 | 30 | Resp. |
61 | Nominale | ODG 9/1627/50 | 317 | 316 | 1 | 159 | 116 | 200 | 31 | Resp. |
62 | Nominale | ODG 9/1627/51 RIF | 320 | 318 | 2 | 160 | 316 | 2 | 30 | Appr. |
63 | Nominale | ODG 9/1627/54 RIF | 323 | 321 | 2 | 161 | 317 | 4 | 30 | Appr. |
64 | Nominale | ODG 9/1627/55 | 311 | 309 | 2 | 155 | 131 | 178 | 30 | Resp. |
65 | Nominale | ODG 9/1627/56 RIF | 315 | 314 | 1 | 158 | 314 | 0 | 29 | Appr. |
INDICE ELENCO N. 6 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
66 | Nominale | ODG 9/1627/57 | 319 | 317 | 2 | 159 | 137 | 180 | 29 | Resp. |
67 | Nominale | ODG 9/1627/58 | 318 | 316 | 2 | 159 | 133 | 183 | 29 | Resp. |
68 | Nominale | ODG 9/1627/59 RIF | 315 | 312 | 3 | 157 | 311 | 1 | 29 | Appr. |
69 | Nominale | ODG 9/1627/60 | 312 | 304 | 8 | 153 | 111 | 193 | 29 | Resp. |
70 | Nominale | ODG 9/1627/62 | 310 | 308 | 2 | 155 | 121 | 187 | 29 | Resp. |
71 | Nominale | ODG 9/1627/63 RIF | 312 | 310 | 2 | 156 | 307 | 3 | 29 | Appr. |
72 | Nominale | ODG 9/1627/64 RIF | 310 | 308 | 2 | 155 | 308 | 0 | 29 | Appr. |
73 | Nominale | ODG 9/1627/66 NF | 313 | 311 | 2 | 156 | 311 | 0 | 29 | Appr. |
74 | Nominale | ODG 9/1627/68 | 313 | 310 | 3 | 156 | 127 | 183 | 29 | Resp. |
75 | Nominale | ODG 9/1627/69 | 315 | 304 | 11 | 153 | 121 | 183 | 29 | Resp. |
76 | Nominale | ODG 9/1627/75 RIF | 313 | 274 | 39 | 138 | 271 | 3 | 29 | Appr. |
77 | Nominale | ODG 9/1627/82 | 319 | 314 | 5 | 158 | 203 | 111 | 30 | Appr. |
78 | Nominale | ODG 9/1627/89 | 318 | 314 | 4 | 158 | 313 | 1 | 29 | Appr. |
INDICE ELENCO N. 7 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 91) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
79 | Nominale | ODG 9/1627/90 | 317 | 307 | 10 | 154 | 110 | 197 | 28 | Resp. |
80 | Nominale | ODG 9/1627/91 | 307 | 300 | 7 | 151 | 119 | 181 | 28 | Resp. |
81 | Nominale | ODG 9/1627/92 | 314 | 311 | 3 | 156 | 126 | 185 | 28 | Resp. |
82 | Nominale | ODG 9/1627/93 | 309 | 260 | 49 | 131 | 54 | 206 | 29 | Resp. |
83 | Nominale | ODG 9/1627/94 | 310 | 308 | 2 | 155 | 125 | 183 | 28 | Resp. |
84 | Nominale | ODG 9/1627/95 | 307 | 305 | 2 | 153 | 121 | 184 | 28 | Resp. |
85 | Nominale | ODG 9/1627/96 RIF | 299 | 295 | 4 | 148 | 294 | 1 | 28 | Appr. |
86 | Nominale | ODG 9/1627/97 RIF | 303 | 300 | 3 | 151 | 298 | 2 | 28 | Appr. |
87 | Nominale | ODG 9/1627/98 | 303 | 294 | 9 | 148 | 115 | 179 | 28 | Resp. |
88 | Nominale | ODG 9/1627/100 RIF | 309 | 308 | 1 | 155 | 305 | 3 | 28 | Appr. |
89 | Nominale | ODG 9/1627/101 | 301 | 299 | 2 | 150 | 120 | 179 | 28 | Resp. |
90 | Nominale | ODG 9/1627/102 | 293 | 287 | 6 | 144 | 115 | 172 | 28 | Resp. |
91 | Nominale | ODG 9/1627/103 | 294 | 285 | 9 | 143 | 110 | 175 | 28 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 8 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 92 AL N. 104) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
92 | Nominale | ODG 9/1627/104 RIF | 299 | 298 | 1 | 150 | 292 | 6 | 28 | Appr. |
93 | Nominale | ODG 9/1627/105 RIF | 287 | 285 | 2 | 143 | 285 | 0 | 28 | Appr. |