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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 3 aprile 2024

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 3 aprile 2024.

  Albano, Ascani, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Brambilla, Caiata, Calderone, Calovini, Candiani, Cappellacci, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Faraone, Fassino, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Letta, Lollobrigida, Lupi, Madia, Magi, Manes, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Morrone, Mulè, Nordio, Onori, Osnato, Nazario Pagano, Pella, Pellegrini, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Roccella, Romano, Rosato, Angelo Rossi, Rotelli, Scerra, Schullian, Semenzato, Francesco Silvestri, Siracusano, Sportiello, Sudano, Tabacci, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Zanella, Zaratti, Zoffili, Zucconi.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Albano, Ascani, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Brambilla, Caiata, Calderone, Calovini, Candiani, Cappellacci, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Faraone, Fassino, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Letta, Lollobrigida, Lupi, Madia, Magi, Manes, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Morrone, Mulè, Nordio, Onori, Osnato, Nazario Pagano, Pella, Pellegrini, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Roccella, Romano, Rosato, Angelo Rossi, Rotelli, Scerra, Schullian, Semenzato, Francesco Silvestri, Siracusano, Sportiello, Sudano, Tabacci, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Zanella, Zaratti, Zoffili, Zucconi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 27 marzo 2024 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa dei deputati:

   MALAVASI ed altri: «Delega al Governo per la disciplina dell'accesso ai corsi universitari di area sanitaria» (1802).

  In data 28 marzo 2024 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   CIOCCHETTI ed altri: «Disposizioni concernenti l'introduzione dell'obbligo di diagnosi autoptica nei casi di morte improvvisa in età infantile e giovanile e l'istituzione di una rete nazionale diagnostica, terapeutica e assistenziale per i familiari» (1807);

   SCHIFONE: «Istituzione del Registro degli operatori socio-sanitari e socio-sanitari con formazione complementare in assistenza sanitaria» (1808).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di disegni di legge.

  In data 29 marzo 2024 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:

   dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Ministro dell'economia e delle finanze:

    «Conversione in legge del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all'amministrazione finanziaria» (1809).

  Sarà stampato e distribuito.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge SIMIANI ed altri: «Istituzione del Museo per la memoria del disastro ferroviario di Viareggio» (1253) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Scotto.

Trasmissione dal Senato.

  In data 27 marzo 2024 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza i seguenti progetti di legge:

   S. 982. – «Ratifica ed esecuzione del Protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere del Mediterraneo, fatto a Madrid il 21 gennaio 2008» (approvato dal Senato) (1803);

   S. 998. – «Ratifica ed esecuzione del Protocollo di emendamento all'Accordo istitutivo dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino relativo alla localizzazione della sede, adottato a Parigi il 21 maggio 2022» (approvato dal Senato) (1804);

   S. 562. – Senatori MARTI ed altri: «Disposizioni per la promozione e la valorizzazione dei cammini d'Italia» (approvata dal Senato) (1805);

   S. 316. – Senatore BERGESIO: «Modifiche all'articolo 40 della legge 28 luglio 2016, n. 154, in materia di contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne» (approvata dal Senato) (1806).

  Saranno stampati e distribuiti.

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   III Commissione (Affari esteri)

  S. 982. – «Ratifica ed esecuzione del Protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere del Mediterraneo, fatto a Madrid il 21 gennaio 2008» (approvato dal Senato) (1803) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

  S. 998. – «Ratifica ed esecuzione del Protocollo di emendamento all'Accordo istitutivo dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino relativo alla localizzazione della sede, adottato a Parigi il 21 maggio 2022» (approvato dal Senato) (1804) Parere delle Commissioni I, V e XIII.

   VI Commissione (Finanze)

  FRANCESCO SILVESTRI: «Modifiche all'articolo 26 del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 ottobre 2023, n. 136, in materia di proroga dell'applicazione dell'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse e di destinazione dei proventi a misure di sostegno in favore dei titolari di mutui per l'acquisto o la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione» (1749) Parere delle Commissioni I, V, VIII, X, XII e XIV.

   VII Commissione (Cultura)

  MARIANNA RICCIARDI ed altri: «Modifica all'articolo 4 della legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di scorrimento delle graduatorie per l'ammissione ai corsi universitari ad accesso programmato» (1575) Parere delle Commissioni I, II, V, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV.

  GRAZIANO ed altri: «Modifiche al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, in materia di disciplina e organizzazione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale» (1668) Parere delle Commissioni I, II, V, VI, IX, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XII Commissione (Affari sociali)

  CESA ed altri: «Istituzione della Giornata della vita nascente» (993) Parere delle Commissioni I, V, VII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XIII Commissione (Agricoltura)

  S. 316. – Senatore BERGESIO: «Modifiche all'articolo 40 della legge 28 luglio 2016, n. 154, in materia di contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne» (approvata dal Senato) (1806) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, VIII, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   Commissioni riunite VII (Cultura) e XI (Lavoro)

  MANZI ed altri: «Istituzione del profilo professionale dell'assistente per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità» (1549) Parere delle Commissioni I, II, V, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   Commissioni riunite IX (Trasporti) e X (Attività produttive)

  GRIPPO: «Norme per il coordinamento e la programmazione della politica nazionale in materia di intelligenza artificiale e innovazione digitale e istituzione di un Comitato interministeriale» (1577) Parere delle Commissioni I, III, IV, V, VII, VIII, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Restituzione di un disegno di legge al Governo per la presentazione al Senato della Repubblica.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 3 aprile 2024, ha chiesto che il seguente disegno di legge, presentato alla Camera dei deputati il 29 marzo 2024, sia trasferito al Senato della Repubblica:

   «Conversione in legge del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all'amministrazione finanziaria» (1809).

  Il disegno di legge è stato pertanto restituito al Governo per essere presentato al Senato della Repubblica ed è stato cancellato dall'ordine del giorno.

Trasmissione dal Presidente del Senato.

  Il Presidente del Senato, con lettera in data 26 marzo 2024, ha comunicato che la 4a Commissione (Politiche dell'Unione europea) del Senato ha approvato, ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento del Senato, una risoluzione sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva (UE) 2015/637 sulle misure di coordinamento e cooperazione per facilitare la tutela consolare dei cittadini dell'Unione non rappresentati nei paesi terzi e la direttiva (UE) 2019/997 che istituisce un documento di viaggio provvisorio dell'Unione europea (COM(2023) 930 final) (atto Senato Doc. XVIII-bis, n. 18).

  Questo documento è trasmesso alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di sentenze
della Corte costituzionale.

  La Corte costituzionale ha depositato in cancelleria le seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):

  Sentenza n. 49 del 7 febbraio – 26 marzo 2024 (Doc. VII, n. 292),

  con la quale:

   dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, commi da 661 a 676, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022), sollevata, in riferimento agli articoli 3 e 53 della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, sezione seconda:

    alla VI Commissione (Finanze);

  Sentenza n. 54 del 22 febbraio – 29 marzo 2024 (Doc. VII, n. 297),

  con la quale:

   dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 3, comma 11, e 7, commi 1 e 2, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 (Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni), convertito, con modificazioni, nella legge 28 marzo 2019, n. 26, sollevate, in riferimento agli articoli 2 e 27 della Costituzione, dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale ordinario di Foggia;

   dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale degli articoli 3, comma 11, e 7, commi 1 e 2, del decreto-legge n. 4 del 2019, come convertito, sollevata, in riferimento all'articolo 25 della Costituzione, dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale ordinario di Foggia;

   dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale degli articoli 3, comma 11, e 7, commi 1 e 2, del decreto-legge n. 4 del 2019, come convertito, sollevata, in riferimento all'articolo 3, secondo comma, della Costituzione, dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale ordinario di Foggia:

    alle Commissioni riunite XI (Lavoro) e XII (Affari sociali).

  La Corte costituzionale ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):

  in data 28 marzo 2024, Sentenza n. 50 del 21 febbraio – 28 marzo 2024 (Doc. VII, n. 293),

  con la quale:

   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, commi 36 e 37, della legge della Provincia autonoma di Bolzano 8 maggio 2020, n. 4 (Misure di contenimento della diffusione del virus SARS-COV-2 nella fase di ripresa delle attività), nella parte in cui sanzionava la violazione dell'obbligo gravante sui titolari e i gestori dei servizi di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande di richiedere ai clienti l'esibizione della certificazione verde prevista dalla legislazione statale:

    alla XII Commissione (Affari sociali);

  in data 28 marzo 2024, Sentenza n. 51 del 6 marzo – 28 marzo 2024 (Doc. VII, n. 294),

  con la quale:

   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 12, comma 5, del decreto legislativo 23 febbraio 2006, n. 109, recante «Disciplina degli illeciti disciplinari dei magistrati, delle relative sanzioni e della procedura per la loro applicabilità, nonché modifica della disciplina in tema di incompatibilità, dispensa dal servizio e trasferimento di ufficio dei magistrati, a norma dell'art. 1, comma 1, lettera f), della legge 25 luglio 2005, n. 150», limitatamente alle parole «o che incorre in una condanna a pena detentiva per delitto non colposo non inferiore a un anno la cui esecuzione non sia stata sospesa, ai sensi degli articoli 163 e 164 del Codice penale o per la quale sia intervenuto provvedimento di revoca della sospensione ai sensi dell'articolo 168 dello stesso Codice»:

    alla II Commissione (Giustizia);

  in data 28 marzo 2024, Sentenza n. 52 del 5 marzo – 28 marzo 2024 (Doc. VII, n. 295),

  con la quale:

   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 214, comma 8, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), come modificato dall'articolo 23-bis comma 1, lettera b), del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 (Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), introdotto, in sede di conversione, dalla legge 1° dicembre 2018, n. 132, nella parte in cui dispone che «Si applicano le sanzioni amministrative accessorie della revoca della patente e della confisca del veicolo», anziché «Può essere applicata la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente e si applica la sanzione amministrativa accessoria della confisca del veicolo»:

    alla IX Commissione (Trasporti);

  in data 29 marzo 2024, Sentenza n. 53 del 20 febbraio – 29 marzo 2024 (Doc. VII, n. 296),

  con la quale:

   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 80, comma 1, della legge della Regione Valle d'Aosta 13 febbraio 2013, n. 3 (Disposizioni in materia di politiche abitative), limitatamente alle parole «, con cittadinanza italiana o di uno degli altri Stati appartenenti all'Unione europea»;

   dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 80, comma 1, lettera a) della legge regionale Valle d'Aosta n. 3 del 2013, nella parte in cui prevede, ai fini dell'accesso al mutuo agevolato per il recupero di fabbricati, il requisito della residenza protratta nella Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste da almeno otto anni, sollevata, in riferimento all'articolo 3 della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Torino, sezione prima civile:

    alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Corte dei conti, con lettera pervenuta in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi della legge 5 giugno 2003, n. 131, la relazione, approvata dalla Sezione delle autonomie della Corte stessa con deliberazione n. 4/2024 del 14 marzo 2024, sulla gestione finanziaria dei servizi sanitari regionali per gli esercizi 2022 e 2023.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

  Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con lettera in data 22 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lettera c), della legge 18 novembre 1995, n. 496, la relazione sullo stato di esecuzione della convenzione sulle armi chimiche e sugli adempimenti effettuati dall'Italia, riferita all'anno 2023 (Doc. CXXXI, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri).

Trasmissione dal Ministero della difesa.

  Il Ministero della difesa ha trasmesso decreti ministeriali recanti variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, autorizzate, in data 25 e 26 marzo 2024, ai sensi dell'articolo 23, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e dell'articolo 617 del codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.

  Questi decreti sono trasmessi alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministro
per la pubblica amministrazione.

  Il Ministro per la pubblica amministrazione, con lettera in data 27 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7, comma 3, della legge 11 novembre 2011, n. 180, la relazione sullo stato di attuazione delle disposizioni in materia di riduzione e trasparenza degli adempimenti amministrativi a carico di cittadini e imprese, riferita all'anno 2023 (Doc. CCXIV, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla X Commissione (Attività produttive).

Trasmissione dal Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti.

  Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15, comma 2-ter, del decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112, la relazione sullo stato di attuazione dei contratti di programma stipulati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la società Rete ferroviaria italiana Spa, riferita ai contratti di programma – parte servizi 2016-2021 e 2022-2026 e ai contratti di programma – parte investimenti 2017-2021 e 2022-2026, aggiornata al 31 dicembre 2022 (Doc. CXCIX-bis, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Ministero
del lavoro e delle politiche sociali.

  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con lettera in data 29 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 29 ottobre 2016, n. 199, la relazione sullo stato di attuazione del piano di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, aggiornata al mese di giugno 2023 (Doc. CCXXVI, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla XI Commissione (Lavoro) e alla XIII Commissione (Agricoltura).

Trasmissione dal Ministro della cultura.

  Il Ministro della cultura, con lettera in data 29 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, la relazione concernente gli interventi realizzati e avviati nell'ambito del Piano strategico «Grandi progetti beni culturali», riferita all'anno 2023 (Doc. CXI, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti relazioni concernenti progetti di atti dell'Unione europea, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:

   relazione, predisposta dal Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, in merito alla proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a un meccanismo per eliminare gli ostacoli giuridici e amministrativi in ambito transfrontaliero (COM(2023) 790 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla V Commissione (Bilancio) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);

   relazione, predisposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in merito alla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro a seguito di una domanda presentata dalla Danimarca – EGF/2023/004 DK/Danish Crown (COM(2024) 35 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dalla Commissione europea.

  La Commissione europea, in data 27 marzo 2024, ha trasmesso il documento C(2024) 2003 final, recante la risposta della Commissione europea al documento della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) (Doc. XVIII-bis, n. 23), approvato nell'ambito della verifica di sussidiarietà di cui all'articolo 6 del protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona, in merito alla proposta di direttiva del Consiglio sui prezzi di trasferimento (COM(2023) 529 final).

  Questo documento è trasmesso alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  La Commissione europea, in data 27 marzo 2024, ha trasmesso il documento C(2024) 2128 final, recante la risposta della Commissione europea al documento delle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea) (atto Camera Doc. XVIII, n. 10) concernente la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un pacchetto adeguato per la prossima generazione di risorse proprie (COM(2023) 330 final), la proposta modificata di decisione del Consiglio recante modifica della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea (COM(2023) 331 final), la proposta modificata di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE, Euratom) 2021/768 del Consiglio, del 30 aprile 2021, per quanto riguarda le misure di esecuzione relative a nuove risorse proprie dell'Unione europea (COM(2023) 332 final), la proposta modificata di regolamento del Consiglio concernente le modalità e la procedura di messa a disposizione delle risorse proprie basate sul sistema per lo scambio di quote di emissioni, sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e sugli utili riassegnati e sulla risorsa propria basata su dati statistici relativi agli utili delle imprese, nonché le misure per far fronte al fabbisogno di tesoreria (COM(2023) 333 final), la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (COM(2023) 336 final) e la proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 (COM(2023) 337 final).

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 27 marzo 2024, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla sospensione parziale dell'applicazione del trattato sulla Carta dell'energia tra l'Unione e qualsiasi persona giuridica di proprietà o controllata da persone aventi la cittadinanza o la nazionalità della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia, e a qualsiasi investimento ai sensi del trattato sulla Carta dell'energia che sia un investimento di un investitore della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia (COM(2024) 142 final), corredata dal relativo allegato (COM(2024) 142 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla sospensione parziale dell'applicazione del trattato sulla Carta dell'energia tra la Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) e qualsiasi persona giuridica di proprietà o controllata da persone aventi la cittadinanza o la nazionalità della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia, e a qualsiasi investimento ai sensi del trattato sulla Carta dell'energia che sia un investimento di un investitore della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia (COM(2024) 143 final), corredata dal relativo allegato (COM(2024) 143 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – La visione a lungo termine per le zone rurali dell'Unione europea: risultati principali e vie da seguire (COM(2024) 450 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura).

  La proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e il materiale pedopornografico, e che sostituisce la decisione quadro 2004/68/GAI del Consiglio (rifusione) (COM(2024) 60 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata, in data 27 marzo 2024, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla II Commissione (Giustizia), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), è altresì assegnata alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 2 aprile 2024.

  La proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla fornitura di assistenza macrofinanziaria alla Repubblica araba d'Egitto (COM(2024) 461 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata, in data 27 marzo 2024, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), è altresì assegnata alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 2 aprile 2024.

  La Commissione europea, in data 2 aprile 2024, ha trasmesso un nuovo testo degli allegati della relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni – Fondi strutturali e d'investimento europei – Relazione di sintesi 2023 sulle relazioni annuali di attuazione dei programmi riguardanti l'attuazione nel periodo 2014-2020 (COM(2024) 6 final/2 – Annexes 1 to 4), che sostituisce il documento COM(2024) 6 final – Annexes 1 to 4, già assegnato, in data 16 gennaio 2024, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:

   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e il materiale pedopornografico, e che sostituisce la decisione quadro 2004/68/GAI del Consiglio (rifusione) (COM(2024) 60 final);

   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla fornitura di assistenza macrofinanziaria alla Repubblica araba d'Egitto (COM(2024) 461 final).

Trasmissione dalla
Fondazione Ugo Bordoni.

  La Fondazione Ugo Bordoni, con lettera in data 29 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7, comma 2, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, la relazione sull'attività svolta dalla medesima Fondazione nell'anno 2023 (Doc. CVII, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Difensore civico
della regione Liguria.

  Il Difensore civico della regione Liguria, con lettera in data 29 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, della legge 15 maggio 1997, n. 127, la relazione sull'attività svolta dallo stesso Difensore civico nell'anno 2023 (Doc. CXXVIII, n. 8).

  Questa relazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

Richieste di parere parlamentare
su atti del Governo.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 16/2023, denominato «Data Center», relativo al consolidamento e potenziamento capacitivo dello strumento terrestre nell'ambito dell'Information Communication Technology(146).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 13 maggio 2024. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 23 aprile 2024.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 29/2023, denominato «Potenziamento delle capacità di demilitarizzazione del Centro tecnico logistico interforze (CETLI) NBC di Civitavecchia» (147).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 13 maggio 2024. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 23 aprile 2024.

Ritiro di richiesta di parere
parlamentare su atti del Governo.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 29 marzo 2024, ha comunicato di ritirare la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 17/2023, denominato «Capacità ISR e ASW lanciabile da piattaforma navale a mezzo sistema subacqueo autonomo» (139).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

MOZIONE FRANCESCO SILVESTRI ED ALTRI N. 1-00164 PRESENTATA A NORMA DELL'ARTICOLO 115, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO, NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO, DANIELA GARNERO SANTANCHÈ

Mozione

   La Camera,

   premesso che:

    con decreto del Presidente della Repubblica del 21 ottobre 2022, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, la senatrice Daniela Garnero Santanchè è stata nominata Ministro del turismo;

    sulla base dell'articolo 93 della Costituzione e ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento di fedeltà alla Repubblica, nonché di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e «di esercitare le funzioni nell'interesse esclusivo della nazione»;

    sono ormai noti i contenuti delle inchieste giornalistiche che hanno coinvolto la Ministra Santanchè già dal novembre 2022 e che hanno anticipato, in parte, i contenuti del recente avviso di chiusura delle indagini preliminari di uno dei filoni di inchiesta del gruppo Visibilia, notificato il 22 marzo 2024 alla stessa Ministra e ad altri soggetti, per l'ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato;

    nel 2011 la Ministra, che all'epoca dei fatti ricopriva la carica di Sottosegretario, partecipa all'acquisizione del gruppo Ki Group spa, attivo nella distribuzione dell'alimentare biologico;

    nel 2017 il vecchio amministratore delegato, rimasto in carica anche a seguito della citata acquisizione e negli anni in cui il gruppo registra fatturati altissimi, fino a toccare i 55 milioni di euro, abbandona il suo ruolo e la gestione diretta del gruppo passa alla Ministra, all'allora compagno Canio Mazzaro e ad alcuni dei loro familiari;

    secondo quanto riportato nelle inchieste, da quel momento per Ki Group inizia il declino: già nel 2018 il gruppo accumula 8 milioni di euro di debito nei confronti dei fornitori, che, oltre a grandi marchi del biologico, includono anche decine di piccole e medie imprese del made in Italy del settore. Le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti del programma Report dai diretti interessati testimoniano un coinvolgimento diretto della Ministra nell'assicurare il pagamento delle forniture;

    dal 2019 i bilanci della società vengono sistematicamente bocciati dalla società di revisione, mentre i crediti dei fornitori vengono trasferiti alla neonata Ki Group s.r.l. Alla chiusura del bilancio del 2021, dopo soli 2 anni di attività, il debito nei confronti dei fornitori ammonta già a oltre 3 milioni di euro;

    rispetto al momento della quotazione in borsa la società passa in 9 anni da un valore di 35 milioni a 469 mila euro. Di contro, secondo quanto evidenziato nell'inchiesta, la Ministra ha incassato per le cariche sociali 2 milioni e mezzo di euro e il suo socio, Canio Mazzaro, circa 6 milioni di euro;

    le testimonianze degli ex dipendenti di Ki Group sono desolanti: l'ammontare complessivo delle liquidazioni che devono essere ancora pagate è di circa 800 mila euro e sono centinaia i dipendenti che aspettano ancora il versamento del trattamento di fine rapporto;

    nelle inchieste si dà conto anche di alcune chat tra la Ministra e uno degli ultimi dipendenti rimasti, che dimostrano il suo diretto coinvolgimento nella direzione della società fino a buona parte del 2022 e, quindi, anche nel periodo in cui sono avvenuti i licenziamenti e i mancati versamenti dei trattamenti di fine rapporto;

    sarebbero emerse irregolarità e operazioni finanziarie fumose anche nella gestione di un'altra delle società di cui è socia la Ministra, la Visibilia Editore s.p.a., proprietaria di numerose riviste;

    anche in questo caso, i bilanci sono in costante passivo e anche in questo caso viene sottolineata la prassi già adottata di celare le perdite mediante la costituzione di nuove società, con operazioni finanziarie spregiudicate e artifizi contabili;

    nel 2017 vengono licenziati tutti i dipendenti dei giornali che fanno capo a Visibilia Editore, che, nel 2019, per far fronte a una grave crisi di liquidità, ottiene un prestito di circa 3 milioni di euro da una società di investimento degli Emirati Arabi, la Negma. Emerge dalle inchieste giornalistiche che si tratterebbe di un prestito obbligazionario convertibile che ha consentito al fondo che lo ha erogato di decidere liberamente quando convertire le obbligazioni in azioni e che, attraverso quella che viene definita una vera e propria manipolazione del mercato azionario, ha portato al crollo per il 98 per cento del valore delle azioni di Visibilia. Al contrario le plusvalenze ottenute da Negma sono sproporzionate rispetto al prestito erogato;

    a seguito della denuncia da parte di un'azionista di minoranza, diversi tra i maggiori quotidiani nazionali hanno pubblicato articoli nei quali si riferisce delle relazioni tecniche depositate alla procura di Milano dai consulenti dei pubblici ministeri che indagano per falso in bilancio e bancarotta: «ingiustificate sopravvalutazioni degli avviamenti societari (...) mancate o tardive svalutazioni di crediti infragruppo e verso clienti insolventi, cessioni di rami d'azienda finalizzate alla creazione di plusvalenze fittizie»;

    risulta, inoltre, che già a novembre 2022 era stato chiesto il fallimento dell'azienda, evitato da parte della Ministra con il pagamento in extremis di una parte dei debiti, e per i quali si apprende che i suoi legali abbiano proposto all'Agenzia delle entrate un piano di restituzione del debito che prevede il versamento del 66,41 per cento di quanto preteso fra imposte non saldate, irregolarità, interessi e sanzioni, in dieci anni attraverso rate semestrali;

    la società Ki Group risulterebbe essere stata destinataria di un credito di imposta di 600 mila euro e di un finanziamento da parte del fondo «Patrimonio PMI» di Invitalia di 2,7 milioni di euro, nel quadro temporaneo di aiuti connessi all'emergenza epidemiologica da COVID-19, finalizzato al pagamento di fornitori e dipendenti;

    sarebbe emerso che un ex dipendente Visibilia con ruoli di responsabilità sia stato posto in cassa integrazione a zero ore a sua insaputa, avvalendosi delle misure straordinarie messe in capo dal Governo per sostenere imprenditori e lavoratori durante l'emergenza pandemica e che avrebbe, invece, continuato a svolgere il proprio lavoro; dai successivi controlli dell'Inps sarebbero poi emersi altri dipendenti di Visibilia che avrebbero lavorato nonostante fossero in cassa integrazione a zero ore;

    appare utile ricordare che la Ministra, che raramente perde occasione di evidenziare il suo ruolo di imprenditrice, ha più volte pubblicamente dichiarato, smentita dalle testimonianze dei dipendenti delle sue società, di aver anticipato la cassa integrazione;

    giova in merito ricordare che nella seduta n. 128 di mercoledì 28 giugno 2023 della Camera dei deputati il Governo ha accolto l'ordine del giorno n. 9/1238/10 a prima firma dell'onorevole Gribaudo del Partito Democratico, che, facendo esplicito riferimento alla vicenda Visibilia, impegna il Governo ad adottare ogni iniziativa utile per potenziare i controlli sull'utilizzo appropriato della cassa straordinaria Covid e per sanzionare gli operatori che ne avessero usufruito in maniera fraudolenta, recuperando con la massima sollecitudine gli importi illecitamente percepiti;

    ad otto mesi dall'informativa della Ministra Santanchè al Senato della Repubblica – in cui la Ministra aveva fornito rassicurazioni sul pagamento della liquidazione agli ex dipendenti di Ki Group e sull'avvio della ristrutturazione di Visibilia – la procura di Milano ha quindi notificato, il 22 marzo 2024, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della Ministra Santanchè, del suo compagno Dimitri Kunz D'Asburgo e di Paolo Concordia, consulente con gestione del personale, e delle società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, con l'ipotesi di truffa aggravata nei confronti dello Stato «in relazione a presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione Covid per tredici dipendenti»;

    dall'inchiesta per le presunte irregolarità sulla gestione della cassa integrazione durante il Covid tra il 2020 e il 2022 emergerebbe, come anticipato nelle citate inchieste giornalistiche, il mancato versamento da parte di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria di oltre 120 mila euro di contributi previdenziali all'Inps a favore dei dipendenti, aspetto sul quale sono attualmente in corso accertamenti da parte dello stesso istituto previdenziale, su delega della procura, per stabilire l'importo esatto dell'omesso versamento;

    con la conclusione del filone di inchiesta, uno di quelli del «pacchetto Visibilia», per presunte irregolarità ai danni dell'Inps legate alla cassa integrazione a zero ore, si potrebbe quindi profilare una richiesta di rinvio a giudizio per la Ministra, il suo compagno Dimitri Kunz D'Asburgo, l'ex consulente esterno Paolo Concordia e per le due società; la stessa Ministra, con riferimento alla recente conclusione delle indagini a suo carico, ha d'altronde dichiarato che, in sede politica, dopo la decisione del giudice dell'udienza preliminare, opererà una «seria e cosciente valutazione» della vicenda;

    tra gli atti dell'inchiesta della procura di Milano sul gruppo editoriale Visibilia ci sarebbe inoltre la segnalazione di operazione sospetta redatta dall'unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia sulla compravendita di una villa in Versilia, acquistata da Dimitri Kunz D'Asburgo, compagno della Ministra Santanchè, e da Laura De Cicco, moglie del Presidente del Senato della Repubblica Ignazio La Russa per 2,45 milioni di euro e rivenduta a gennaio 2023, in meno di un'ora dal rogito, all'imprenditore Antonio Rapisarda per 3,45 milioni di euro. Da quanto si apprende da fonti di stampa, la Guardia di finanza sarebbe stata delegata ad indagare per riciclaggio sui flussi di denaro e sulla destinazione della plusvalenza di un milione e verificare se parte della somma sia servita per coprire proprio i debiti del gruppo Visibilia o se in qualche modo possa essere servita per giustificare alcune operazioni finanziarie connesse alla gestione della crisi delle aziende del gruppo;

    su tale vicenda il Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati aveva peraltro depositato, già a luglio 2023, l'interpellanza n. 2-00196 a prima firma del deputato Francesco Silvestri – rimasta senza risposta – in cui si chiedevano proprio chiarimenti da parte del Governo in ordine alla compatibilità della compravendita immobiliare effettuata dai soci Dimitri Kuntz e Laura De Cicco con la normativa vigente in materia antiriciclaggio;

    la notizia della conclusione delle indagini segue di qualche giorno quella della disposizione da parte della sezione imprese del tribunale civile di Milano dell'amministrazione giudiziaria per Visibilia Editore, a fronte delle gravi criticità nei conti e nella gestione della società evidenziate dai giudici; nel provvedimento, la sezione del tribunale di Milano aveva messo in evidenza che «la situazione è tanto più grave e rilevante considerando che Visibilia Editore spa è società quotata e che attualmente le società del gruppo sono chiamate a gestire una conclamata situazione di crisi»;

    in conclusione, ciò che emergerebbe dalle inchieste e dalle prime verifiche giudiziarie è che tutte le società gestite dalla Ministra Santanchè nel corso degli ultimi dieci anni, a partire dalla galassia Visibilia a Bioera e Ki Group, verserebbero in una situazione di profonda crisi economica a causa dell'ammontare delle perdite e dei debiti accumulati. La settimana scorsa il tribunale fallimentare di Milano ha preso atto del tracollo anche dell'ultima azienda, Umbria srl, di cui la procura ha chiesto la liquidazione giudiziale;

    risulta evidente che, indipendentemente da quelle che sono state le dichiarazioni – a tratti scomposte – dei vari rappresentati della maggioranza, il Governo ha voluto dare un segnale, o almeno così è parso, di intransigenza nei confronti di chi si è approfittato di un momento di così grande fragilità per il Paese e per il suo settore produttivo;

    le circostanze emerse sono assolutamente incompatibili con il ruolo di Ministro della Repubblica, tanto più incompatibili per un Ministro che vanta un ruolo attivo nell'imprenditoria del Paese e che riveste una funzione pubblica così rilevante nel tessuto produttivo;

    l'industria turistica ha un peso molto rilevante per l'economia italiana, superiore alla media dei Paesi Ocse, tanto che il calo dell'attività turistica nel biennio 2020-2022 ha inciso per oltre un quarto sulla perdita complessiva del valore aggiunto registrata in Italia;

    d'altra parte, risulta inoltre ancora aperta l'indagine della Corte dei conti sulla sospensione temporanea, per circa due mesi, della campagna pubblicitaria del portale «Open to Meraviglia – Italia.it» sulla quale sarebbero attualmente in corso le valutazioni dei magistrati contabili sull'ipotesi di danno erariale a seguito del blocco della campagna social, inaugurata dal Ministero del turismo e costata circa 9 milioni di euro, per dare visibilità alle bellezze naturalistiche e artistiche del nostro Paese;

    sebbene la riforma costituzionale del titolo V della Costituzione, operata con la legge costituzionale n. 3 del 2001, abbia reso il turismo una materia di competenza residuale per le regioni a statuto ordinario, così come già previsto per le regioni a statuto speciale, è necessario evidenziare che, per numerosi e rilevanti profili, il riferimento alla legislazione statale nella disciplina del turismo è tuttora molto consistente. Sono, infatti, molto rilevanti i condizionamenti che possono derivare dall'intervento del legislatore statale nelle materie affidategli, in modo esclusivo o concorrente, e che presentano profili di interconnessione e sovrapposizione con la materia del turismo, come, ad esempio: la tutela della concorrenza; i rapporti internazionali e con l'Unione europea; la tutela dell'ambiente e dei beni culturali; le competenze concorrenti in materia di professioni; il governo del territorio, comprendente l'urbanistica e l'edilizia; le grandi reti di trasporto e di navigazione;

    la Ministra Santanchè è stata chiamata a riferire in Senato nella seduta del 5 luglio 2023 dopo giorni di richieste da parte delle opposizioni e le forti pressioni della sua stessa maggioranza;

    in merito all'informativa tenuta dalla Ministra occorre rilevare che i chiarimenti resi non forniscono spiegazioni sufficienti a fugare le forti perplessità sull'opportunità della sua permanenza al Governo;

    gli elementi resi in sede di informativa, ritenuti del tutto insoddisfacenti rispetto alla gravità dei fatti, hanno motivato la presentazione, e poi l'esame, al Senato della Repubblica, da parte del gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle, di una mozione di sfiducia individuale nei confronti della Ministra del turismo Daniela Santanchè, a prima firma del senatore Patuanelli;

    circa la paventata estraneità ai fatti contestati, appare utile sottolineare che, nella dichiarazione patrimoniale depositata dalla Ministra presso gli uffici del Senato della Repubblica nel 2022, la stessa risulta proprietaria del 95 per cento delle azioni di Visibilia s.r.l. e di Immobiliare Dani s.r.l. Nel corso della XVIII legislatura la dichiarazione patrimoniale è stata depositata come invariata per tutti gli anni dal 2018 al 2022 ed evidenzia come la Ministra fosse amministratore unico di Visibilia s.r.l., amministratore delegato di Visibilia Editore s.p.a. e presidente del consiglio di amministrazione di Ki Group s.p.a.;

    dalle inchieste giornalistiche emerge una tendenza a considerare le regole del mercato e le regole sindacali e previdenziali come orpelli di impaccio alla libertà imprenditoriale; condotte spregiudicate che non possono essere proprie di un Ministro;

    ferme restando le eventuali responsabilità che verranno in caso accertate nelle sedi opportune, i fatti esposti minano fortemente la credibilità della Ministra e pongono un grave pregiudizio sulle sue capacità di svolgere le delicate funzioni alle quali è chiamata, nonché sull'opportunità della sua permanenza a ricoprire una carica governativa di primo piano e di piena rappresentanza politica;

    l'articolo 54, secondo comma, della Costituzione recita solennemente che «i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge». Tale disposizione individua una sorta di «dovere di fedeltà qualificata» gravante sui pubblici ufficiali, rispetto a quella generalmente prevista al primo comma per la generalità dei cittadini. Una fedeltà poi ulteriormente rafforzata dall'obbligo di prestare giuramento, che non è però esteso a tutti coloro cui sono affidate funzioni pubbliche, ma sussiste solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Trattasi di giuramento avente natura promissoria, cioè di una promessa per il futuro mediante la quale il giurante, con un'apposita dichiarazione unilaterale di volontà espressa mediante un'apposita formula rituale, si impegna a vincolare il proprio comportamento al rispetto dei doveri derivanti dalla Costituzione e dalle leggi. Il giuramento, soprattutto in relazione ai titolari di organi politici e costituzionali, introdurrebbe un vincolo ulteriore e diverso dall'obbligo di osservanza della Costituzione e delle leggi e comunque dai doveri di disciplina ed onore sopra richiamati; tale vincolo concernerebbe il rispetto di quelle regole di correttezza costituzionale, che non sono facilmente riproducibili in specifiche definizioni legislative, ed opererebbe proprio nella sfera morale, quella cioè di fronte alla quale l'operatività dei precetti giuridici normalmente si arresta;

    la situazione soggettiva del Ministro del turismo, alla luce dei fatti emersi, risulterebbe sempre più incompatibile con la delicatezza degli incarichi ricoperti, non potendo l'Italia proseguire ad avere un Governo i cui membri espongano il sistema Paese a situazioni perniciose derivanti dalla commistione di interessi pubblici e privati;

    è imprescindibile che il nostro Paese e le sue istituzioni siano salvaguardate, nel loro prestigio e nella loro dignità, anche attraverso il doveroso principio di «onorabilità» per coloro a cui sono affidate funzioni pubbliche. Ne consegue la responsabilità politica anche del Presidente del Consiglio dei ministri, che, ai sensi dell'articolo 95 della Costituzione, dirige la politica generale del Governo,

   visto l'articolo 94 della Costituzione e visto l'articolo 115 del Regolamento della Camera dei deputati,

   esprime la propria sfiducia al Ministro del turismo, senatrice Daniela Garnero Santanchè, e lo impegna a rassegnare le proprie dimissioni.
(1-00164)(Nuova formulazione) «Francesco Silvestri, Pavanelli, Baldino, Santillo, Fenu, Cappelletti, Auriemma, Aiello, Alifano, Amato, Appendino, Ascari, Barzotti, Bruno, Cafiero De Raho, Cantone, Caramiello, Carmina, Carotenuto, Caso, Cherchi, Alfonso Colucci, Conte, Sergio Costa, D'Orso, Dell'Olio, Di Lauro, Donno, Fede, Ilaria Fontana, Giuliano, Gubitosa, Iaria, L'Abbate, Lomuti, Lovecchio, Morfino, Orrico, Pellegrini, Penza, Quartini, Raffa, Marianna Ricciardi, Riccardo Ricciardi, Scerra, Scutellà, Sportiello, Todde, Torto, Traversi, Tucci».


TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE: VINCI; FOTI; GIOVINE ED ALTRI; ZANETTIN ED ALTRI; AMORESE; MESSINA; LOIZZO ED ALTRI; ANDREUZZA: DICHIARAZIONE DI MONUMENTO NAZIONALE DI TEATRI ITALIANI (A.C. 982-1214-1347-1584-1639-1677-1685-1754-A)

A.C. 982-A - Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

  Sugli emendamenti 1.510 e 1.511, nonché sui subemedamenti 0.1.510.1 e 0.1.511.1:

PARERE CONTRARIO

sul subemedamento 0.1.511.1, in quanto suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sugli emendamenti 1.510 e 1.511 e sul subemedamento 0.1.510.1.

A.C. 982-A – Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL TESTO UNIFICATO DELLA COMMISSIONE

Art. 1.

  1. Sono dichiarati monumenti nazionali:

    1) il Teatro lirico «Giuseppe Verdi» di Trieste;

    2) il Teatro «Gaetano Donizetti» di Bergamo;

    3) il Teatro Grande di Brescia;

    4) il Teatro Sociale di Como;

    5) il Teatro alla Scala di Milano;

    6) il Teatro Regio di Torino;

    7) il Teatro municipale di Casale Monferrato (Alessandria);

    8) il Teatro Carlo Felice di Genova;

    9) il Teatro comunale «Mario Del Monaco» di Treviso;

    10) il Teatro La Fenice e il Teatro Malibran di Venezia;

    11) il Teatro «Carlo Goldoni» di Venezia;

    12) il Teatro Olimpico di Vicenza;

    13) il Teatro comunale di Bologna;

    14) il Teatro municipale di Piacenza;

    15) il Teatro Regio di Parma;

    16) il Teatro Farnese di Parma;

    17) il Teatro municipale «Romolo Valli» di Reggio Emilia;

    18) il Teatro Petrarca di Arezzo;

    19) il Teatro Signorelli di Cortona;

    20) il Teatro del Maggio musicale fiorentino di Firenze;

    21) il Teatro Verdi di Firenze;

    22) il Teatro comunale del Giglio di Lucca;

    23) il Teatro Guglielmi di Massa;

    24) il Teatro dei Rassicurati di Montecarlo (Lucca);

    25) il Teatro Verdi di Pisa;

    26) il Teatro Manzoni di Pistoia;

    27) il Teatro dei Rinnovati di Siena;

    28) il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno;

    29) lo Sferisterio di Macerata;

    30) il Teatro Morlacchi di Perugia;

    31) il Teatro Caio Melisso di Spoleto;

    32) il Teatro comunale «Nazzareno De Angelis» dell'Aquila;

    33) il Teatro D'Annunzio di Latina;

    34) il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti;

    35) il Teatro Argentina di Roma;

    36) il Teatro Valle di Roma;

    37) il Teatro dell'Unione di Viterbo;

    38) il Teatro di San Carlo di Napoli;

    39) il Teatro municipale «Giuseppe Verdi» di Salerno;

    40) il Teatro Petruzzelli di Bari;

    41) il Teatro comunale «Niccolò Piccinni» di Bari;

    42) il Teatro Politeama di Catanzaro;

    43) il Teatro comunale «Alfonso Rendano» di Cosenza;

    44) il Teatro comunale «Francesco Cilea» di Reggio Calabria;

    45) il Teatro Massimo «Vincenzo Bellini» di Catania;

    46) il Teatro Massimo di Palermo.

  2. La dichiarazione di cui al comma 1 non costituisce verifica o dichiarazione dell'interesse culturale ai sensi degli articoli 12 e 13 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
  3. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 10, comma 3, lettera d), del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, con decreto del Ministro della cultura possono essere dichiarati monumenti nazionali ulteriori teatri storici e altri beni culturali, anche su iniziativa dei soggetti interessati.
  4. Con regolamento adottato con decreto del Ministro della cultura, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti i criteri e la procedura per il conferimento della qualifica di monumento nazionale a ulteriori teatri storici e altri beni culturali ai sensi del comma 3.

PROPOSTE EMENDATIVE

ART. 1.

  Al comma 1, dopo il numero 8), aggiungere i seguenti:

    8-bis) Teatro sociale di Camogli;

    8-ter) Teatro Chiabrera di Savona;

    8-quater) Teatro Civico di La Spezia.
1.1058. Cavo, Frijia, Rosso.

  Al comma 1, sopprimere il numero 15).
1.1021. Sasso.

  Al comma 1, dopo il numero 17), aggiungere i seguenti:

    17-bis) il Teatro comunale di Ferrara Claudio Abbado;

    17-ter) il Teatro Alessandro Bonci di Cesena;.
1.1001. Tassinari, Malaguti, Davide Bergamini.

  Al comma 1, sopprimere i numeri 20), 33), 42) e 44).
1.501. La Commissione.

(Approvato)

  Al comma 1, dopo il numero 39), aggiungere il seguente:

    39-bis) Teatro comunale «Vittorio Emanuele» di Benevento.
*1.1035. Rubano.

  Al comma 1, dopo il numero 39), aggiungere il seguente:

    39-bis) Teatro comunale «Vittorio Emanuele» di Benevento.
*1.1036. Giachetti.

  All'emendamento 1.510 della Commissione, comma 1, aggiungere, in fine, le parole:

   409. Teatro Carignano di Torino

   410. Teatro Gobetti di Torino
0.1.510.1. Mollicone, Berruto.

(Approvato)

  Al comma 1, dopo il numero 46), aggiungere i seguenti:

    47) Teatro Costanzi di Roma

    48) Teatro Ambra Jovinelli di Roma

    49) Teatro Brancaccio di Roma

    50) Teatro Eliseo di Roma

    51) Teatro Quirino di Roma

    52) Teatro Rossini di Roma

    53) Teatro Sala Umberto di Roma

    54) Teatro Torlonia di Roma

    55) Teatro Salone Margherita di Roma

    56) Teatro Traiano di Civitavecchia

    57) Teatro dell'Accademia dei Ricomposti di Anghiari

    58) Teatro dei Dovizi di Bibbiena

    59) Teatro della Società filodrammatica di Bucine

    60) Teatro comunale Wanda Capodaglio di Castelfranco di Sopra

    61) Teatro comunale di Castiglion Fiorentino

    62) Nuovo Teatro Comunale di Bagno a Ripoli

    63) Teatro Regina Margherita di Barberino Val d'Elsa

    64) Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo

    65) Teatro Manzoni di Calenzano

    66) Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio

    67) Teatro Garibaldi di Figline Valdarno

    68) Teatro Goldoni di Firenze

    69) Teatro Niccolini di Firenze

    70) Teatro dell'Affratellamento di Firenze

    71) Teatro della Pergola di Firenze

    72) Teatro di Cestello di Firenze

    73) Teatro di Rifredi di Firenze

    74) Teatro degli Animosi di Marradi

    75) Teatro Niccolini di San Casciano in Val di Pesa

    76) Teatro Società Filarmonica Giuseppe Verdi di Tavarnelle Val di Pesa

    77) Teatro degli Industri di Grosseto

    78) Teatro dei Concordi di Roccastrada

    79) Teatro Castagnoli di Scansano

    80) Teatro dei Concordi di Campiglia Marittima

    81) Teatro Carlo Goldoni di Livorno

    82) Teatro dei Vigilanti di Portoferraio

    83) Teatro Solvay di Rosignano Marittimo

    84) Teatro comunale di Pietrasanta

    85) Teatrino di Vetriano di Vetriano di Pescaglia

    86) Teatro Politeama di Viareggio

    87) Teatro Animosi di Carrara

    88) Teatro della Rosa di Pontremoli

    89) Teatro Francesco di Bartolo di Buti

    90) Teatro Marchionneschi di Guardistallo

    91) Teatro comunale di Lajatico

    92) Piccolo Teatro della Soffitta di Pisa

    93) Teatro De Larderel di Pomarance

    94) Teatro dei Coraggiosi di Pomarance

    95) Teatro Persio Flacco di Volterra

    96) Teatro Yves Montand di Monsummano Terme

    97) Teatro Mauro Bolognini di Pistoia

    98) Teatro Mascagni di Popiglio

    99) Teatro Metastasio di Prato

    100) Teatro Politeama di Prato

    101) Teatro dei Varii di Colle di Val d'Elsa

    102) Teatro del Popolo di Colle di Val d'Elsa

    103) Teatro degli Astrusi di Montalcino

    104) Teatro Poliziano di Montepulciano

    105) Teatro della Società dei Concordi di Montepulciano

    106) Teatro della Grancia di Montisi

    107) Teatro del Popolo di Rapolano Terme

    108) Teatro Comunale Ciro Pinsuti di Sinalunga

    109) Teatro Comunale degli Oscuri di Torrita di Siena

    110) Teatro Comunale Vittorio Alfieri di Castelnuovo Garfagnana

    111) Teatro Comunale Cristoforo Colombo a Valdottavo di Borgo a Mozzano

    112) Teatro del Popolo di Castelfiorentino

    113) Teatro della Misericordia di Vinci

    114) Teatrino della Villa Medicea di Poggio a Caiano

    115) Teatro Argentina di Camaiore

    116) Teatro comunale di Cagli

    117) Teatro del Trionfo di Cartoceto

    118) Teatro della Fortuna di Fano

    119) Teatro Apollo di Mondavio

    120) Teatro Battelli di Macerata Feltria

    121) Teatro «Angel dal Foco» di Pergola

    122) Teatro Mario Tiberini di San Lorenzo in Campo

    123) Teatro Rossini di Pesaro

    124) Teatrino della rocca di Sassocorvaro-Auditore

    125) Teatro Bramante di Urbania

    126) Teatro Sanzio di Urbino

    127) Teatro Misa di Arcevia

    128) Teatro comunale di Chiaravalle

    129) Teatro Gentile da Fabriano di Fabriano

    130) Teatro Giovanni Battista Pergolesi di Jesi

    131) Teatro comunale di Montecarotto

    132) Teatro Vittorio Alfieri di Montemarciano

    133) Teatro Benianino Gigli di Monteroberto

    134) Teatro Ferrari di San Marcello

    135) Teatro Giovanni Mestica di Apiro

    136) Teatro comunale di Caldarola

    137) Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche

    138) Teatro Giuseppe Piermarini di Matelica

    139) Teatro Apollo di Mogliano

    140) Teatro Lauro Rossi di Macerata

    141) Teatro Nicola degli Angeli di Montelupone

    142) Teatro Flora di Penna San Giovanni

    143) Teatro Giuseppe Verdi di Pollenza

    144) Teatro Giuseppe Persiani di Recanati

    145) Teatro Feronia di San Severino Marche

    146) Teatro Nicola Antonio Angeletti di Sant'Angelo in Pontano

    147) Teatro comunale Giacomo Leopardi di San Ginesio

    148) Teatro della Vittoria di Sarnano

    149) Teatro Nicola Vaccaj di Tolentino

    150) Teatro comunale di Treia

    151) Teatro La Fenice di Amandola (FM)

    152) Teatro dell'Aquila di Fermo

    153) Teatro Ermete Novelli di Grottazzolina

    154) Teatro Alaleona di Montegiorgio

    155) Teatro Vincenzo Pagani di Monterubbiano

    156) Teatro dell'Iride di Petritoli

    157) Teatro Serpente Aureo di Offida

    158) Teatro comunale di Porto San Giorgio

    159) Teatro del Leone di Santa Vittoria in Matenano

    160) Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno

    161) Teatro Luigi Mercantini di Ripatransone

    162) Teatro degli illuminati di Città di Castello

    163) Teatro Mengoni di Magione

    164) Teatro della Filarmonica di Corciano

    165) Teatro comunale di Todi

    166) Teatro Concordia di Marsciano

    167) Teatro Caporali di Panicale

    168) Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino

    169) Teatro Excelsior di Bettona

    170) Teatro comunale Luca Ronconi di Gubbio

    171) Teatro comunale Giuseppe Manini di Narni

    172) Teatro Comunale Riccardo Zandonai di Rovereto

    173) Teatro de la Sena di Feltre

    174) Teatro Sociale di Trento

    175) Loggia e Odeo Cornaro di Padova

    176) Teatro Verdi di Padova

    177) Teatro Sociale di Rovigo

    178) Teatro Accademia di Conegliano

    179) Teatro Onigo di Treviso

    180) Teatro Toniolo di Mestre

    181) Teatro Metropolitano Astra di San Donà di Piave

    182) Teatro Filarmonico di Verona

    183) Teatro Nuovo di Verona

    184) Teatro Ristori di Verona

    185) Teatro comunale di Lonigo

    186) Teatro Civico di Schio

    187) Teatro comunale di Thiene

    188) Teatro accademico di Castelfranco (TV)

    189) Teatro Sociale di Cittadella (PD)

    190) Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD)

    191) Teatro Modernissimo di Noventa Vicentina (VI)

    192) Teatro Sociale Eugenio Balzan di Badia Polesine (RO)

    193) Teatro Ristori di Cividale del Friuli

    194) Teatro Zancanaro di Sacile

    195) Teatro comunale di Gradisca d'Isonzo

    196) Teatro Comunale di Cormons

    197) Teatro Arrigoni, San Vito al Tagliamento

    198) Teatro Verdi di Muggia

    199) Teatro Verdi di Gorizia

    200) Teatro Rossetti di Trieste

    201) Teatro Comunale Ebe Stignani di Imola

    202) Arena del Sole di Bologna

    203) Teatro Duse di Bologna

    204) Teatro San Salvatore di Bologna

    205) Sala Estense di Ferrara

    206) Teatro comunale di Ferrara

    207) Teatro Alessandro Bonci di Cesena

    208) Teatro comunale di Carpi

    209) Teatro Nuovo di Mirandola

    210) Teatro comunale Luciano Pavarotti di Modena

    211) Teatro Giuseppe Verdi di Busseto

    212) Teatro Girolamo Magnani di Fidenza

    213) Teatro Pompeo Piazza di Fontanellato

    214) Teatrino di Villa Petitot di Parma

    215) Teatro Due di Parma

    216) Teatro del Convitto nazionale Maria Luigia di Parma

    217) Teatro Pallavicino di Zibello

    218) Teatro Masini di Faenza

    219) Teatro Rossini di Lugo

    220) Teatro Dante Alighieri di Ravenna

    221) Teatro Bonifazio Asioli di Correggio

    222) Teatro Ruggero Ruggeri di Guastalla

    223) Teatro Ariosto di Reggio Emilia

    224) Teatro Amintore Galli di Rimini

    225) Teatro Comunale di Rio Saliceto

    226) Teatro Sociale di Gualtieri

    227) Teatro Herberia di Rubiera

    228) Teatro Sociale di Finale Emilia

    229) Teatro comunale di San Felice sul Panaro

    230) Teatro Storchi di Modena

    231) Teatro villa Mazzacorati di Bologna

    232) Teatro Tagliavini di Novellara

    233) Teatro Rasi di Ravenna

    234) Teatro Goldoni di Bagnacavallo

    235) Teatro Corte di Coriano

    236) Teatro Mariani di Santagata

    237) Teatro Vittoria di Pennabilli

    238) Teatro Massari di San Giovanni in Marignano

    239) Teatro Dragoni di Meldola

    240) Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia

    241) Teatro Mentore di Santa Sofia

    242) Teatro Comunale di Cesenatico

    243) Teatro Maria Pedrini di Brisighella

    244) Teatro Comunale di Russi

    245) Teatro Carani di Sassuolo

    246) Teatro Malatesta di Montefiore Conca

    247) Teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona

    248) Teatro Marrucino di Chieti

    249) Teatro Maria Caniglia di Sulmona

    250) Teatro dell'Aventino di Palena

    251) Teatro A. Di Iorio di Atessa

    252) Teatro Comunale «Fedele Fenaroli» di Lanciano

    253) Teatro Comunale di Atri

    254) Teatro Francesco Stabile di Potenza

    255) Teatro Municipale G.Verdi di Cava de' Tirreni

    256) Teatro comunale Vittorio Emanuele di Salerno

    257) Teatro Mercadante di Napoli

    258) Teatro San Ferdinando di Napoli

    259) Teatro Comunale Vittorio Emanuele di Benevento

    260) Teatro Curci di Barletta

    261) Teatro Apollo di Lecce

    262) Teatro Errico Petrella di Longiano

    263) Teatro Reinach di Parma

    264) Teatro al Parco di Parma

    265) Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia

    266) Teatro Municipale di Reggio Emilia

    267) Teatro Sociale di Luzzara

    268) Teatro comunale di Reggiolo

    269) Teatro Sociale di Ravenna

    270) Teatro sociale di Novafeltria

    271) Teatro Ponchielli di Cremona

    272) Teatro della Società di Lecco

    273) Teatro alle Vigne di Lodi

    274) Teatro all'Antica di Sabbioneta

    275) Teatro Comunale di Gonzaga

    276) Teatro Arsenale di Milano

    277) Teatro Carcano di Milano

    278) Teatro Dal Verme di Milano

    279) Teatro Fossati di Milano

    280) Teatro Lirico di Milano di Milano

    281) Teatro Nazionale di Milano

    282) Teatro Comunale Carlo Rossi di Casalpusterlengo (LO)

    283) Teatro dei Filodrammatici di Milano

    284) Teatro delle Erbe di Milano

    285) MTM Teatro Litta di Milano

    286) Palazzo Terragni di Lissone

    287) Teatrino di corte di Monza

    288) Teatro Villoresi, di Monza

    289) Teatro Martinetti di Garlasco

    290) Teatro Fraschini di Pavia

    291) Teatro Sociale di Voghera

    292) Teatro sociale di Castiglione delle Stiviere

    293) Teatro Sociale di Asola

    294) Teatro Sociale di Villastrada

    295) Teatro Pagano di Canneto sull'Oglio

    296) Teatro Anselmi di Pegognaga

    297) Teatro Comunale di Marmirolo

    298) Teatro Comunale di Medole

    299) Teatro Monicelli di Ostiglia

    300) Teatro Barbieri di Gonzaga

    301) Teatro Boniris di Montichiari

    302) Teatro Luigi Pirandello di Agrigento

    303) Teatro Regina Margherita di Racalmuto (AG)

    304) Teatro Santa Maria di Belice

    305) Teatro Sant'Alessandro

    306) Teatro Re Grillo di Licata (AG)

    307) Teatro Sociale di Canicattì

    308) Teatro del Mare di Menfi

    309) Teatro comunale L'Idea di Sambuca di Sicilia

    310) Teatro comunale Eschilo di Gela

    311) Arena Pacini di Catania

    312) Teatro Coppola di Catania

    313) Teatro Machiavelli di Catania

    314) Teatro Sangiorgi di Catania

    315) Teatro greco di Agira di Agira

    316) Teatro Garibaldi di Piazza Armerina

    317) Teatro greco di Tindari (Patti)

    318) Palazzo della cultura di Messina

    319) Teatro Vittorio Emanuele II di Messina

    320) Teatro Bellini di Palermo

    321) Teatro Biondo di Palermo

    322) Teatro Garibaldi di Palermo

    323) Teatro Comunale Garibaldi di Enna

    324) Teatro Francesco Paolo Neglia di Enna

    325) Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo

    326) Teatro dell'Opera dei Pupi di Cuticchio

    327) Teatro dell'Opera dei Pupi di Argento

    328) Teatro dell'Opera dei Pupi di Mancuso

    329) Teatro Comunale «Salvatore Cicero» di Cefalù

    330) Teatro Politeama di Palermo

    331) Teatro Santa Cecilia di Palermo

    332) Teatro di Verdura di Palermo

    333) Teatro di Hippana di Prizzi

    334) Teatro Garibaldi di Modica

    335) Teatro della Concordia di Ragusa

    336) Teatro Donnafugata di Ragusa

    337) Teatro comunale Vittoria Colonna di Vittoria

    338) Teatro Comunale di Siracusa

    339) Teatro greco di Siracusa

    340) Teatro «Cielo d'Alcamo» di Alcamo

    341) Teatro di Segesta

    342) Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo

    343) Teatro Eliodoro Sollima di Marsala

    344) Teatro Selinus di Castelvetrano

    345) Teatro Comunale Regina Margherita di Caltanissetta

    346) Teatro Rosso di San Secondo di Caltanissetta

    347) Teatro Trifiletti di Milazzo

    348) Cineteatro Politeama di Caltagirone

    349) Auditorium Comunale di Cagliari

    350) Teatro Civico di Cagliari

    351) Teatro Civico di Alghero

    352) Teatro Civico di Sassari

    353) Teatro Verdi di Sassari

    354) Cineteatro Giuseppe Cavallera di Carloforte

    355) Teatro sociale di Novafeltria

    356) Teatro Naselli di Comiso

    357) Teatro scientifico Bibiena

    358) Teatro sociale di Mantova

    359) Teatro Sociale di Bergamo

    360) Teatro Filodrammatici di Treviglio

    361) Teatro sociale di Palazzolo

    362) Teatro Stabile di Brescia

    363) Teatro Sociale di Canzo

    364) Teatro Sociale di Crema

    365) Auditorium «Pedrotti» di Pesaro

    366) Teatro della Concordia di San Costanzo

    367) Teatro delle Muse di Ancona

    368) Teatro Carlo Goldoni di Corinaldo

    369) Teatro condominiale La Fortuna di Monte San Vito

    370) Teatro la nuova Fenice di Osimo

    371) Teatro La Vittoria di Ostra

    372) Teatro Cortesi di Sirolo

    373) Teatro Filippo Marchetti di Camerino

    374) Teatro G.B. Velluti di Corridonia

    375) Teatro comunale di Montecosaro

    376) Teatro La Rondinella di Montefano

    377) Teatro Bruno Mugellini di Potenza Picena

    378) Teatro Juvarra di Torino

    379) Teatro Marenco di Ceva

    380) Teatro Milanollo di Savigliano

    381) Teatro Magda Oliveri di Saluzzo (CN)

    382) Teatro Alfieri di Asti

    383) Teatro Sociale di Omegna (VB)

    384) Teatro Sociale di Biella

    385) Teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure (AL)

    386) Teatro Toselli di Cuneo

    387) Teatro Civico di Tortona (AL)

    388) Teatro Coccia di Novara

    389) Teatro Faraggiana di Novara

    390) Teatro Sociale di Pinerolo (TO)

    391) Teatro Civico di Vercelli

    392) Teatro Civico di Trino (VC)

    393) Teatrino Civico di Chivasso (TO)

    394) Teatro Giacosa di Ivrea (TO)

    395) Teatro sociale di Camogli

    396) Teatro Chiabrera di Savona

    397) Teatro Civico di La Spezia

    398) Teatro Tullio Serafin di Cavarzere (VE)

    399) Teatro Cotogni di Castelmassa

    400) Teatro comunale di Adria

    401) Teatro Lorenzo da Ponte di Vittorio Veneto

    402) Teatro Dino Buzzati di Belluno

    403) Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere

    404) Teatro Politeama di Lecce

    405) Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

    406) Teatro Ricciardi di Capua

    407) Teatro di Corte della Reggia di Caserta

    408) Teatro Cimarosa di Aversa
1.510. La Commissione.

(Approvato)

  Al comma 1, dopo il numero 46), aggiungere il seguente:

    47) il Teatro Politeama Greco di Lecce.
1.1024. Piccolotti.

  Al comma 4, sostituire le parole da: adottato fino a: cultura con le seguenti: , da adottare con decreto del Ministro della cultura previo parere delle Commissioni parlamentari competenti,.
1.1022. Manzi, Orfini, Berruto, Zingaretti.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri di seguito elencati, siti nelle regioni Lazio, Toscana, Marche e Umbria:

   1. Teatro Arcobaleno, comune di Roma

   2. Anfiteatro Correa, comune di Roma

   3. Anfiteatro Quercia del Tasso, comune di Roma

   4. Auditorium Conciliazione, comune di Roma

   5. Auditorium Parco della Musica, comune di Roma

   6. Beat '72, comune di Roma

   7. Chiesa di San Nicola di Bari, comune di Roma

   8. GranTeatro, comune di Roma

   9. Puff, comune di Roma

   10. Salone Margherita, comune di Roma

   11. Silvano Toti Globe Theatre, comune di Roma

   12. Teatro Adriano, comune di Roma

   13. Teatro Alhambra, comune di Roma

   14. Teatro Ambra Jovinelli, comune di Roma

   15. Teatro Arcobaleno, comune di Roma

   16. Teatro Brancaccio, comune di Roma

   17. Teatro Capranica, comune di Roma

   18. Teatro Carmelo Bene, comune di Roma

   19. Teatro Drammatico Nazionale, comune di Roma

   20. Teatro Duse, comune di Roma

   21. Teatro Eliseo, comune di Roma

   22. Teatro Euclide, comune di Roma

   23. Teatro Flaiano, comune di Roma

   24. Teatro India, comune di Roma

   25. Teatro Laboratorio, comune di Roma

   26. Teatro Olimpico, comune di Roma

   27. Teatro Palladium, comune di Roma

   28. Teatro Parioli, comune di Roma

   29. Teatro Petrolini, comune di Roma

   30. Teatro Piccolo, comune di Roma

   31. Teatro Quirino, comune di Roma

   32. Teatro Rossini, comune di Roma

   33. Teatro Sala Umberto, comune di Roma

   34. Teatro Sistina, comune di Roma

   35. Teatro Tenda, comune di Roma

   36. Teatro Tordinona, comune di Roma

   37. Teatro Torlonia, comune di Roma

   38. Teatro Traiano, comune di Roma

   39. Teatro dei Coronari, comune di Roma

   40. Teatro dei Sensibili, comune di Roma

   41. Teatro del Lido, comune di Roma

   42. Teatro dell'Opera di Roma, comune di Roma

   43. Teatro delle Dame, comune di Roma

   44. Teatro delle Vittorie, comune di Roma

   45. Teatro sul Campidoglio, comune di Roma

   46. Teatro dell'Accademia dei Ricomposti, comune di Anghiari

   47. Politeama universale, comune di Arezzo

   48. Teatrino di via della Bicchieraia, comune di Arezzo

   49. Teatro dei Dovizi, comune di Bibbiena

   50. Teatro comunale, comune di Bucine

   51. Teatro della Società filodrammatica, comune di Bucine

   52. Teatro comunale Wanda Capodaglio, comune di Castelfranco di Sopra

   53. Teatro comunale, comune di Castiglion Fiorentino

   54. Teatro Garibaldi, comune di Foiano della Chiana

   55. Teatro Cini, comune di Montevarchi

   56. Teatro Dante, comune di Sansepolcro

   57. Teatro alla Misericordia, comune di Sansepolcro

   58. Nuovo Teatro Comunale, comune di Bagno a Ripoli

   59. Orto sconcluso, comune di Bagno a Ripoli

   60. Teatro SMS, comune di Bagno a Ripoli

   61. Teatro Regina Margherita, comune di Barberino Val d'Elsa

   62. Teatro comunale, comune di Barberino di Mugello

   63. Teatro Don Bosco, comune di Borgo San Lorenzo

   64. Teatro Giotto, comune di Borgo San Lorenzo

   65. Teatro Manzoni, comune di Calenzano

   66. Teatrodante Carlo Monni, comune di Campi Bisenzio

   67. Teatro Garibaldi, comune di Figline Valdarno

   68. Anfiteatro di Boboli, comune di Firenze

   69. Auditorium al Duomo, comune di Firenze

   70. Bottega Teatrale di Firenze, comune di Firenze

   71. Limonaia di Villa Strozzi, comune di Firenze

   72. Opera di Firenze, comune di Firenze

   73. Ospizio della Quarconia, comune di Firenze

   74. Sala Vanni, comune di Firenze

   75. Sala del Conservatorio Luigi Cherubini, comune di Firenze

   76. Sala teatro cinema ACLI Ponte a Ema, comune di Firenze

   77. Stazione Leopolda, comune di Firenze

   78. Teatrino della Baldracca, comune di Firenze

   79. Teatro 13, comune di Firenze

   80. Teatro Alfieri, comune di Firenze

   81. Teatro Arena San Salvi, comune di Firenze

   82. Teatro Brendel, comune di Firenze

   83. Teatro Cantiere Florida, comune di Firenze

   84. Teatro Diurno, comune di Firenze

   85. Teatro Everest, comune di Firenze

   86. Teatro Goldoni, comune di Firenze

   87. Teatro L'Amicizia, comune di Firenze

   88. Teatro La Fiaba, comune di Firenze

   89. Teatro Le Laudi, comune di Firenze

   90. Teatro Lumière, comune di Firenze

   91. Teatro Mediceo, comune di Firenze

   92. Teatro Niccolini, comune di Firenze

   93. Teatro Nazionale, comune di Firenze

   94. Teatro Nuovo, comune di Firenze

   95. Teatro Nuovo (via Bufalini), comune di Firenze

   96. Teatro Obihall, comune di Firenze

   97. Teatro Puccini, comune di Firenze

   98. Teatro Reims, comune di Firenze

   99. Teatro Rinuccini, comune di Firenze

   100. Teatro Standish, comune di Firenze

   101. Teatro Umberto I, comune di Firenze

   102. Teatro comunale, comune di Firenze

   103. Teatro dei Concordi, comune di Firenze

   104. Teatro dei Solleciti, comune di Firenze

   105. Teatro del Rondò di Bacco, comune di Firenze

   106. Teatro dell'Affratellamento, comune di Firenze

   107. Teatro dell'Oriuolo, comune di Firenze

   108. Teatro dell'Istituto Francese, comune di Firenze

   109. Teatro della Compagnia, comune di Firenze

   110. Teatro della Pergola, comune di Firenze

   111. Teatro della Piazza vecchia, comune di Firenze

   112. Teatro di Cestello, comune di Firenze

   113. Teatro di Rifredi, comune di Firenze

   114. Teatro di via Laura, comune di Firenze

   115. Teatro di via dell'Acqua, comune di Firenze

   116. Teatro estivo Il Boschetto, comune di Firenze

   117. Teatro giardino Alhambra, comune di Firenze

   118. Teatro romano di Firenze, comune di Firenze

   119. Sala Don Otello Puccetti, comune di Firenzuola

   120. Teatro Boito, comune di Greve in Chianti

   121. Teatro degli Animosi, comune di Marradi

   122. Teatro Aurora, comune di Montelupo Fiorentino

   123. Teatro Mignon, comune di Montelupo Fiorentino

   124. Cinema Accademia, comune di Pontassieve

   125. Piccolo Teatro, comune di Rufina

   126. Teatro Niccolini, comune di San Casciano in Val di Pesa

   127. Teatro Studio, comune di Scandicci

   128. Teatro della Limonaia, comune di Sesto Fiorentino

   129. Teatro Società Filarmonica Giuseppe Verdi, comune di Tavarnelle Val di Pesa

   130. Teatro Giotto, comune di Vicchio

   131. Teatro degli Unanimi, comune di Arcidosso

   132. Teatro Amiatino, comune di Castel del Piano

   133. Teatro Fonderia Leopolda, comune di Follonica

   134. Teatro delle Rocce, comune di Gavorrano

   135. Anfiteatro romano di Roselle, comune di Grosseto

   136. Teatro Moderno, comune di Grosseto

   137. Teatro degli Industri, comune di Grosseto

   138. Sala teatrale di Boccheggiano, comune di Montieri

   139. Teatro Salvini, comune di Pitigliano

   140. Teatro dei Concordi, comune di Roccastrada

   141. Teatro Castagnoli, comune di Scansano

   142. Teatro dei Concordi, comune di Campiglia Marittima

   143. Palazzo Grande, comune di Livorno

   144. Teatro Carlo Goldoni, comune di Livorno

   145. Teatro La Gran Guardia, comune di Livorno

   146. Teatro Mascagni, comune di Livorno

   147. Teatro San Marco, comune di Livorno

   148. Teatro delle Commedie, comune di Livorno

   149. Cinema teatro Metropolitan, comune di Piombino

   150. Teatro dei Vigilanti, comune di Portoferraio

   151. Teatro Garibaldi, comune di Rio

   152. Teatro Solvay, comune di Rosignano Marittimo

   153. Teatro Accademico, comune di Bagni di Lucca

   154. Teatro dei Differenti, comune di Barga

   155. Teatro dell'Olivo, comune di Camaiore

   156. Teatro Comunale Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo di Garfagnana

   157. Auditorium del Suffragio, comune di Lucca

   158. Teatro di San Girolamo, comune di Lucca

   159. Teatro comunale, comune di Pietrasanta

   160. Teatrino di Vetriano, comune di Vetriano di Pescaglia

   161. Gran teatro all'aperto, comune di Viareggio

   162. Teatro Politeama, comune di Viareggio

   163. Politeama Giuseppe Verdi, comune di Carrara

   164. Teatro Animosi, comune di Carrara

   165. Teatro della Rosa, comune di Pontremoli

   166. Teatro Francesco di Bartolo, comune di Buti

   167. Teatro comunale, comune di Capannoli

   168. Teatro Verdi, comune di Casciana Terme

   169. Teatro Politeama, comune di Cascina

   170. Teatro Marchionneschi, comune di Guardistallo

   171. Teatro comunale, comune di Lajatico

   172. Teatro del Silenzio, comune di Lajatico

   173. Arena Federighi, comune di Pisa

   174. Cinema Teatro Lux, comune di Pisa

   175. Piccolo Teatro della Soffitta, comune di Pisa

   176. Stanzone de' Banchi, comune di Pisa

   177. Stazione Leopolda, comune di Pisa

   178. Teatro Ernesto Rossi, comune di Pisa

   179. Teatro Politeama, comune di Pisa

   180. Teatro Redini, comune di Pisa

   181. Teatro Sant'Andrea, comune di Pisa

   182. Teatro De Larderel, comune di Pomarance

   183. Teatro dei Coraggiosi, comune di Pomarance

   184. Teatro Era, comune di Pontedera

   185. Teatro Rossini, comune di San Giuliano Terme

   186. Auditorium di San Martino, comune di San Miniato

   187. Teatro di Quaranthana, comune di San Miniato

   188. Teatro Verdi, comune di Santa Croce sull'Arno

   189. Teatro comunale di Santa Maria a Monte, comune di S. Maria a Monte

   190. Teatro Persio Flacco, comune di Volterra

   191. Teatro di San Pietro, comune di Volterra

   192. Teatro di Santa Chiara, comune di Volterra

   193. Teatro romano di Volterra, comune di Volterra

   194. Teatro Yves Montand, comune di Monsummano Terme

   195. Teatro Pacini, comune di Pescia

   196. Teatro Mauro Bolognini, comune di Pistoia

   197. Teatro Mascagni, comune di Popiglio

   198. Teatro Nazionale, comune di Quarrata

   199. Cantieri culturali ex Macelli-Officina Giovani, comune di Prato

   200. Teatro Fabbricone, comune di Prato

   201. Teatro La Baracca, comune di Prato

   202. Teatro Metastasio, comune di Prato

   203. Teatro Politeama, comune di Prato

   204. Teatro Gustavo Modena, comune di Vaiano

   205. Cinema Teatro Amiata, comune di Abbadia San Salvatore

   206. Teatro Servadio, comune di Abbadia San Salvatore

   207. Teatro Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo Berardenga

   208. Teatro Mascagni, comune di Chiusi

   209. Teatro dei Varii, comune di Colle di Val d'Elsa

   210. Teatro del Popolo, comune di Colle di Val d'Elsa

   211. Teatro degli Astrusi, comune di Montalcino

   212. Teatro Poliziano, comune di Montepulciano

   213. Teatro della Società dei Concordi, comune di Montepulciano

   214. Teatro della Grancia di Montisi, comune di Montisi

   215. Cinema Teatro Comunale, comune di Piancastagnaio

   216. Teatro Politeama, comune di Poggibonsi

   217. Teatro Verdi, comune di Poggibonsi

   218. Teatro Comunale Risorti, comune di Radicondoli

   219. Teatro del Popolo, comune di Rapolano Terme

   220. Teatro Comunale ex Accademia dei Georgofili Accalorati, comune di San Casciano dei Bagni

   221. Teatro comunale degli Arrischianti, comune di Sarteano

   222. Centro Culture Contemporanee Corte dei Miracoli, comune di Sarteano

   223. Teatro dei Rozzi, comune di Sarteano

   224. Teatro Comunale Ciro Pinsuti, comune di Sinalunga

   225. Teatro Comunale degli Oscuri, comune di Torrita di Siena

   226. Teatro Della Concordia

   227. Teatro Comunale comune di Lamporecchio*

   228. Teatro Comunale Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo Garfagnana*

   229. Teatrino di Vetriano, comune di Pescaglia

   230. Auditorium San Romano, comune di Lucca

   231. Auditorium San Francesco, comune di Lucca

   232. Teatro Comunale Cristoforo Colombo a Valdottavo, comune di Borgo a Mozzano

   233. Teatro di Verzura di Villa Reale a Marlia, comune di Capannori

   234. Teatro di Verzura di Villa Bernardini, comune di Vicopelago

   235. Teatro del Popolo, comune di Castelfiorentino

   236. Teatro della Misericordia, comune di Vinci

   237. Teatro Boccaccio, comune Certaldo

   238. Teatrino della Villa Medicea, comune di Poggio a Caiano

   239. Teatro Argentina, comune di Camaiore

   240. Teatro Comunale dei Costanti, Comune di Seravezza

   241. Teatro Andrea Camilleri, Comune di Santa Fiora

   242. Teatro Ilva, Comune di Follonica

   243. Teatro del Ciliegio, Comune di Monterotondo Marittimo

   244. Teatro comunale, Cagli

   245. Teatro del Trionfo, Cartoceto

   246. Teatro della Fortuna, Fano

   247. Teatro Battelli, Macerata Feltria

   248. Teatro Apollo, Mondavio

   249. Teatro «Angel dal Foco», Pergola

   250. Teatro Rossini, Pesaro

   251. Auditorium «Pedrotti», Pesaro

   252. Teatro della Concordia, San Costanzo

   253. Teatro Mario Tiberini, San Lorenzo in Campo

   254. Teatrino della rocca, Sassocorvaro-Auditore

   255. Teatro Bramante, Urbania

   256. Teatro Sanzio, Urbino

   257. Teatro delle Muse, Ancona

   258. Teatro Misa, Arcevia

   259. Teatro comunale, Chiaravalle

   260. Teatro Carlo Goldoni, Corinaldo

   261. Teatro Gentile da Fabriano, Fabriano

   262. Teatro Giovanni Battista Pergolesi, Jesi

   263. Teatro comunale, Montecarotto

   264. Teatro Vittorio Alfieri, Montemarciano

   265. Teatro Benianino Gigli, Monteroberto

   266. Teatro condominiale La Fortuna, Monte San Vito

   267. Teatro la nuova Fenice, Osimo

   268. Teatro La Vittoria, Ostra

   269. Teatro Ferrari, San Marcello

   270. Teatro Cortesi, Sirolo

   271. Teatro Giovanni Mestica, Apiro

   272. Teatro comunale, Caldarola

   273. Teatro Filippo Marchetti, Camerino

   274. Teatro comunale, Castelraimondo

   275. Teatro Annibal Caro Civitanova, Marche

   276. Teatro G.B. Velluti, Corridonia

   277. Teatro Lauro Rossi, Macerata

   278. Teatro Giuseppe Piermarini, Matelica

   279. Teatro Apollo, Mogliano

   280. Teatro comunale, Montecosaro

   281. Teatro La Rondinella, Montefano

   282. Teatro Nicola degli Angeli, Montelupone

   283. Teatro Flora, Penna San Giovanni

   284. Teatro Giuseppe Verdi, Pollenza

   285. Teatro Bruno Mugellini, Potenza Picena

   286. Teatro Giuseppe Persiani, Recanati

   287. Teatro Feronia, San Severino Marche

   288. Teatro Nicola Antonio Angeletti, Sant'Angelo in Pontano

   289. Teatro comunale Giacomo Leopardi, San Ginesio

   290. Teatro della Vittoria, Sarnano

   291. Teatro Nicola Vaccaj, Tolentino

   292. Teatro comunale, Treia

   293. Teatro La Fenice, Amandola

   294. Teatro comunale, Campofilone

   295. Teatro dell'Aquila fermo

   296. Teatro Ermete Novelli Grottazzolina

   297. Teatro Alaleona Montegiorgio

   298. Teatro Vincenzo Pagani Monterubbiano

   299. Teatro dell'Iride Petritoli

   300. Teatro Serpente Aureo Offida

   301. Teatro comunale Porto San Giorgio

   302. Teatro del Leone Santa Vittoria in Matenano

   303. Teatro dei Filarmonici Ascoli Piceno

   304. Teatro Luigi Mercantini Ripatransone

   305. Teatro degli illuminati Città di Castello

   306. Teatro Cucinelli, comune di Solomeo

   307. Teatro Mengoni – Magione

   308. Teatro della Filarmonica – Corciano

   309. Teatro comunale – Todi

   310. Teatro Concordia – Marsciano

   311. Teatro Caporali – Panicale

   312. Teatro Don Bosco – Gualdo Tadino

   313. Teatro dell'Accademia – Tuoro sul Trasimeno

   314. Teatro Excelsior – Bettona

   315. Politeama Clarici di Foligno

   316. Auditorium San Domenico di Foligno

   317. Teatro comunale Luca Ronconi di Gubbio

   318. Teatro comunale Giuseppe Manini, comune di Narni

   319. Teatro Sergio Secci, comune di Terni
1.1027. Manzi, Orfini, Boldrini, Ascani, Zingaretti, Casu, Ciani, Di Biase, Madia, Mancini, Morassut, Bonafè, Di Sanzo, Fossi, Furfaro, Gianassi, Scotto, Simiani, Curti.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Toscana:

   1. Teatro dell'Accademia dei Ricomposti, comune di Anghiari

   2. Politeama universale, comune di Arezzo

   3. Teatrino di via della Bicchieraia, comune di Arezzo

   4. Teatro dei Dovizi, comune di Bibbiena

   5. Teatro comunale, comune di Bucine

   6. Teatro della Società filodrammatica, comune di Bucine

   7. Teatro comunale Wanda Capodaglio, comune di Castelfranco di Sopra

   8. Teatro comunale, comune di Castiglion Fiorentino

   9. Teatro Garibaldi, comune di Foiano della Chiana

   10. Teatro Cini, comune di Montevarchi

   11. Teatro Dante, comune di Sansepolcro

   12. Teatro alla Misericordia, comune di Sansepolcro

   13. Nuovo Teatro Comunale, comune di Bagno a Ripoli

   14. Orto sconcluso, comune di Bagno a Ripoli

   15. Teatro SMS, comune di Bagno a Ripoli

   16. Teatro Regina Margherita, comune di Barberino Val d'Elsa

   17. Teatro comunale, comune di Barberino di Mugello

   18. Teatro Don Bosco, comune di Borgo San Lorenzo

   19. Teatro Giotto, comune di Borgo San Lorenzo

   20. Teatro Manzoni, comune di Calenzano

   21. Teatrodante Carlo Monni, comune di Campi Bisenzio

   22. Teatro Garibaldi, comune di Figline Valdarno

   23. Anfiteatro di Boboli, comune di Firenze

   24. Auditorium al Duomo, comune di Firenze

   25. Bottega Teatrale di Firenze, comune di Firenze

   26. Limonaia di Villa Strozzi, comune di Firenze

   27. Opera di Firenze, comune di Firenze

   28. Ospizio della Quarconia, comune di Firenze

   29. Sala Vanni, comune di Firenze

   30. Sala del Conservatorio Luigi Cherubini, comune di Firenze

   31. Sala teatro cinema ACLI Ponte a Ema, comune di Firenze

   32. Stazione Leopolda, comune di Firenze

   33. Teatrino della Baldracca, comune di Firenze

   34. Teatro 13, comune di Firenze

   35. Teatro Alfieri, comune di Firenze

   36. Teatro Arena San Salvi, comune di Firenze

   37. Teatro Brendel, comune di Firenze

   38. Teatro Cantiere Florida, comune di Firenze

   39. Teatro Diurno, comune di Firenze

   40. Teatro Everest, comune di Firenze

   41. Teatro Goldoni, comune di Firenze

   42. Teatro L'Amicizia, comune di Firenze

   43. Teatro La Fiaba, comune di Firenze

   44. Teatro Le Laudi, comune di Firenze

   45. Teatro Lumière, comune di Firenze

   46. Teatro Mediceo, comune di Firenze

   47. Teatro Niccolini, comune di Firenze

   48. Teatro Nazionale, comune di Firenze

   49. Teatro Nuovo, comune di Firenze

   50. Teatro Nuovo (via Bufalini), comune di Firenze

   51. Teatro Obihall, comune di Firenze

   52. Teatro Puccini, comune di Firenze

   53. Teatro Reims, comune di Firenze

   54. Teatro Rinuccini, comune di Firenze

   55. Teatro Standish, comune di Firenze

   56. Teatro Umberto I, comune di Firenze

   57. Teatro comunale, comune di Firenze

   58. Teatro dei Concordi, comune di Firenze

   59. Teatro dei Solleciti, comune di Firenze

   60. Teatro del Rondò di Bacco, comune di Firenze

   61. Teatro dell'Affratellamento, comune di Firenze

   62. Teatro dell'Oriuolo, comune di Firenze

   63. Teatro dell'Istituto Francese, comune di Firenze

   64. Teatro della Compagnia, comune di Firenze

   65. Teatro della Pergola, comune di Firenze

   66. Teatro della Piazza vecchia, comune di Firenze

   67. Teatro di Cestello, comune di Firenze

   68. Teatro di Rifredi, comune di Firenze

   69. Teatro di via Laura, comune di Firenze

   70. Teatro di via dell'Acqua, comune di Firenze

   71. Teatro estivo Il Boschetto, comune di Firenze

   72. Teatro giardino Alhambra, comune di Firenze

   73. Teatro romano di Firenze, comune di Firenze

   74. Sala Don Otello Puccetti, comune di Firenzuola

   75. Teatro Boito, comune di Greve in Chianti

   76. Teatro degli Animosi, comune di Marradi

   77. Teatro Aurora, comune di Montelupo Fiorentino

   78. Teatro Mignon, comune di Montelupo Fiorentino

   79. Cinema Accademia, comune di Pontassieve

   80. Piccolo Teatro, comune di Rufina

   81. Teatro Niccolini, comune di San Casciano in Val di Pesa

   82. Teatro Studio, comune di Scandicci

   83. Teatro della Limonaia, comune di Sesto Fiorentino

   84. Teatro Società Filarmonica Giuseppe Verdi, comune di Tavarnelle Val di Pesa

   85. Teatro Giotto, comune di Vicchio

   86. Teatro degli Unanimi, comune di Arcidosso

   87. Teatro Amiatino, comune di Castel del Piano

   88. Teatro Fonderia Leopolda, comune di Follonica

   89. Teatro delle Rocce, comune di Gavorrano

   90. Anfiteatro romano di Roselle, comune di Grosseto

   91. Teatro Moderno, comune di Grosseto

   92. Teatro degli Industri, comune di Grosseto

   93. Sala teatrale di Boccheggiano, comune di Montieri

   94. Teatro Salvini, comune di Pitigliano

   95. Teatro dei Concordi, comune di Roccastrada

   96. Teatro Castagnoli, comune di Scansano

   97. Teatro dei Concordi, comune di Campiglia Marittima

   98. Palazzo Grande, comune di Livorno

   99. Teatro Carlo Goldoni, comune di Livorno

   100. Teatro La Gran Guardia, comune di Livorno

   101. Teatro Mascagni, comune di Livorno

   102. Teatro San Marco, comune di Livorno

   103. Teatro delle Commedie, comune di Livorno

   104. Cinema teatro Metropolitan, comune di Piombino

   105. Teatro dei Vigilanti, comune di Portoferraio

   106. Teatro Garibaldi, comune di Rio

   107. Teatro Solvay, comune di Rosignano Marittimo

   108. Teatro Accademico, comune di Bagni di Lucca

   109. Teatro dei Differenti, comune di Barga

   110. Teatro dell'Olivo, comune di Camaiore

   111. Teatro Comunale Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo di Garfagnana

   112. Auditorium del Suffragio, comune di Lucca

   113. Teatro di San Girolamo, comune di Lucca

   114. Teatro comunale, comune di Pietrasanta

   115. Teatrino di Vetriano, comune di Vetriano di Pescaglia

   116. Gran teatro all'aperto, comune di Viareggio

   117. Teatro Politeama, comune di Viareggio

   118. Politeama Giuseppe Verdi, comune di Carrara

   119. Teatro Animosi, comune di Carrara

   120. Teatro della Rosa, comune di Pontremoli

   121. Teatro Francesco di Bartolo, comune di Buti

   122. Teatro comunale, comune di Capannoli

   123. Teatro Verdi, comune di Casciana Terme

   124. Teatro Politeama, comune di Cascina

   125. Teatro Marchionneschi, comune di Guardistallo

   126. Teatro comunale, comune di Lajatico

   127. Teatro del Silenzio, comune di Lajatico

   128. Arena Federighi, comune di Pisa

   129. Cinema Teatro Lux, comune di Pisa

   130. Piccolo Teatro della Soffitta, comune di Pisa

   131. Stanzone de' Banchi, comune di Pisa

   132. Stazione Leopolda, comune di Pisa

   133. Teatro Ernesto Rossi, comune di Pisa

   134. Teatro Politeama, comune di Pisa

   135. Teatro Redini, comune di Pisa

   136. Teatro Sant'Andrea, comune di Pisa

   137. Teatro De Larderel, comune di Pomarance

   138. Teatro dei Coraggiosi, comune di Pomarance

   139. Teatro Era, comune di Pontedera

   140. Teatro Rossini, comune di San Giuliano Terme

   141. Auditorium di San Martino, comune di San Miniato

   142. Teatro di Quaranthana, comune di San Miniato

   143. Teatro Verdi, comune di Santa Croce sull'Arno

   144. Teatro comunale di Santa Maria a Monte, comune di S. Maria a Monte

   145. Teatro Persio Flacco, comune di Volterra

   146. Teatro di San Pietro, comune di Volterra

   147. Teatro di Santa Chiara, comune di Volterra

   148. Teatro romano di Volterra, comune di Volterra

   149. Teatro Yves Montand, comune di Monsummano Terme

   150. Teatro Pacini, comune di Pescia

   151. Teatro Mauro Bolognini, comune di Pistoia

   152. Teatro Mascagni, comune di Popiglio

   153. Teatro Nazionale, comune di Quarrata

   154. Cantieri culturali ex Macelli-Officina Giovani, comune di Prato

   155. Teatro Fabbricone, comune di Prato

   156. Teatro La Baracca, comune di Prato

   157. Teatro Metastasio, comune di Prato

   158. Teatro Politeama, comune di Prato

   159. Teatro Gustavo Modena, comune di Vaiano

   160. Cinema Teatro Amiata, comune di Abbadia San Salvatore

   161. Teatro Servadio, comune di Abbadia San Salvatore

   162. Teatro Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo Berardenga

   163. Teatro Mascagni, comune di Chiusi

   164. Teatro dei Varii, comune di Colle di Val d'Elsa

   165. Teatro del Popolo, comune di Colle di Val d'Elsa

   166. Teatro degli Astrusi, comune di Montalcino

   167. Teatro Poliziano, comune di Montepulciano

   168. Teatro della Società dei Concordi, comune di Montepulciano

   169. Teatro della Grancia di Montisi, comune di Montisi

   170. Cinema Teatro Comunale, comune di Piancastagnaio

   171. Teatro Politeama, comune di Poggibonsi

   172. Teatro Verdi, comune di Poggibonsi

   173. Teatro Comunale Risorti, comune di Radicondoli

   174. Teatro del Popolo, comune di Rapolano Terme

   175. Teatro Comunale ex Accademia dei Georgofili Accalorati, comune di San Casciano dei Bagni

   176. Teatro comunale degli Arrischianti, comune di Sarteano

   177. Centro Culture Contemporanee Corte dei Miracoli, comune di Sarteano

   178. Teatro dei Rozzi, comune di Sarteano

   179. Teatro Comunale Ciro Pinsuti, comune di Sinalunga

   180. Teatro Comunale degli Oscuri, comune di Torrita di Siena

   181. Teatro Della Concordia

   182. Teatro Comunale comune di Lamporecchio

   183. Teatro Comunale Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo Garfagnana

   184. Teatrino di Vetriano, comune di Pescaglia

   185. Auditorium San Romano, comune di Lucca

   186. Auditorium San Francesco, comune di Lucca

   187. Teatro Comunale Cristoforo Colombo a Valdottavo, comune di Borgo a Mozzano

   188. Teatro di Verzura di Villa Reale a Marlia, comune di Capannori

   189. Teatro di Verzura di Villa Bernardini, comune di Vicopelago

   190. Teatro del Popolo, comune di Castelfiorentino

   191. Teatro della Misericordia, comune di Vinci

   192. Teatro Boccaccio, comune Certaldo

   193. Teatrino della Villa Medicea, comune di Poggio a Caiano

   194. Teatro Argentina, comune di Camaiore

   195. Teatro Comunale dei Costanti, Comune di Seravezza

   196. Teatro Andrea Camilleri, Comune di Santa Fiora

   197. Teatro Ilva, Comune di Follonica

   198. Teatro del Ciliegio, Comune di Monterotondo Marittimo.
1.1017. Boldrini, Bonafè, Di Sanzo, Fossi, Furfaro, Gianassi, Scotto, Simiani.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nelle regioni Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna:

   1. Teatro Comunale Riccardo Zandonai, comune di Rovereto

   2. Teatro Sociale, comune di Trento

   3. Teatro de la Sena, comune di Feltre

   4. Gran Teatro Geox, comune di Padova

   5. Loggia e Odeo Cornaro, comune di Padova

   6. Teatro Maddalene, comune di Padova

   7. Teatro Verdi, comune di Padova

   8. Zairo, comune di Padova

   9. Teatro Sociale di Rovigo

   10. Teatro Sociale, comune di Badia Polesine

   11. Teatro Accademia, comune di Conegliano

   12. Teatro Eden, comune di Treviso

   13. Teatro Onigo, comune di Treviso

   14. Teatro Balbi, comune di Mestre

   15. Teatro Toniolo, comune di Mestre

   16. Teatro Luigi Russolo, comune di Portogruaro

   17. Teatro Metropolitano Astra, comune di San Donà di Piave

   18. Teatro Novissimo, comune di Venezia

   19. Teatro San Benedetto, comune di Venezia

   20. Teatro San Cassiano, comune di Venezia

   21. Teatro San Gallo, comune di Venezia

   22. Teatro San Moisè, comune di Venezia

   23. Teatro San Samuele, comune di Venezia

   24. Teatro Sant'Angelo, comune di Venezia

   25. Teatro Sant'Apollinare, comune di Venezia

   26. Teatro Santi Giovanni e Paolo, comune di Venezia

   27. Teatro Salieri, comune di Legnago

   28. Arena di Verona, comune di Verona

   29. Teatro Filarmonico, comune di Verona

   30. Teatro Nuovo, comune di Verona

   31. Teatro Ristori, comune di Verona

   32. Teatro romano di Verona, comune di Verona

   33. Teatro comunale, comune di Lonigo

   34. Teatro Civico, comune di Schio

   35. Teatro Jacquard, comune di Schio

   36. Teatro comunale, comune di Thiene

   37. Teatro Astra, comune di Vicenza

   38. Teatro Berga, comune di Vicenza

   39. Teatro Eretenio, comune di Vicenza

   40. Teatro Spazio Bixio, comune di Vicenza

   41. Teatro Verdi, comune di Vicenza

   42. Teatro comunale Città di Vicenza, comune di Vicenza

   43. Teatro delle Grazie, comune di Vicenza

   44. Teatro di Piazza, comune di Vicenza

   45. Teatro Dino Buzzati di Belluno

   46. Teatro comunale di Lonigo – VI

   47. Teatro accademico Castelfranco – TV

   48. Teatro Sociale di Cittadella – PD

   49. Teatro Modernissimo Noventa Vicentina – VI

   50. Teatro Filarmonico di Piove di Sacco – PD

   51. Teatro Lorenzo da Ponte di Vittorio Veneto – TV

   52. Teatro Sociale Eugenio Balzan di Badia Polesine – RO

   53. Teatro Ristori di Cividale del Friuli.

   54. Teatro Verdi di Maniago

   55. Teatro Gustavo Modena di Palmanova

   56. Teatro di Polcenigo

   57. Teatro Zancanaro di Sacile

   58. Teatro Palamostre, Udine

   59. Teatro comunale di Gradisca d'Isonzo

   60. Teatro Comunale di Cormons

   61. Teatro Arrigoni, San Vito al Tagliamento

   62. Teatro Verdi di Muggia

   63. Teatro Verdi di Gorizia

   64. Teatro Miotto di Spilimbergo

   65. Teatro Rossetti Trieste.

   66. Teatro Pasolini, Cervignano

   67. Teatro Stabile Sloveno

   68. Teatro Franco e Franca Basaglia.

   69. Teatro Comunale Ebe Stignani, Imola

   70. Arena del Sole, comune di Bologna

   71. Teatri di vita, comune di Bologna

   72. Teatro Alemanni, comune di Bologna

   73. Teatro Auditorium Manzoni, comune di Bologna

   74. Teatro Duse, comune di Bologna

   75. Teatro San Leonardo, comune di Bologna

   76. Teatro San Salvatore, comune di Bologna

   77. Teatro Testoni, comune di Bologna

   78. Sala Estense, comune di Ferrara

   79. Teatro Nuovo, comune di Ferrara

   80. Teatro comunale, comune di Ferrara

   81. Teatro Alessandro Bonci, comune di Cesena

   82. Teatro Diego Fabbri, comune di Forlì

   83. Teatro Errico Petrella, comune di Longiano

   84. Teatro comunale di Carpi

   85. Teatro Nuovo di Mirandola

   86. Teatro comunale Luciano Pavarotti, comune di Modena

   87. Teatro Giuseppe Verdi, comune di Busseto

   88. Teatro Girolamo Magnani, comune di Fidenza

   89. Teatro Pompeo Piazza, comune di Fontanellato

   90. Teatrino di Villa Petitot, comune di Parma

   91. Teatro Due, comune di Parma

   92. Teatro Reinach, comune di Parma

   93. Teatro al Parco, comune di Parma

   94. Teatro del Convitto nazionale Maria Luigia, comune di Parma

   95. Teatro Pallavicino, comune di Zibello

   96. Teatro Masini, comune di Faenza

   97. Teatro Rossini, comune di Lugo

   98. Teatro Dante Alighieri, comune di Ravenna

   99. Teatro Bonifazio Asioli, comune di Correggio

   100. Teatro Ruggero Ruggeri, comune di Guastalla

   101. Teatro Ariosto, comune di Reggio Emilia

   102. Teatro Cavallerizza, comune di Reggio Emilia

   103. Teatro Municipale, comune di Reggio Emilia

   104. Teatro Amintore Galli, comune di Rimini

   105. Teatro Sociale Luzzara

   106. Teatro comunale Reggiolo

   107. Teatro Comunale Rio Saliceto

   108. Teatro Sociale Gualtieri

   109. Teatro Herberia, di Rubiera

   110. Teatro del Popolo Concordia sulla Secchia

   111. Teatro Carani di Sassuolo

   112. Teatro Sociale di Finale Emilia

   113. Teatro comunale San Felice sul Panaro

   114. Teatro comunale Webben Facchini di Medolla

   115. Teatro sociale Novi di Modena

   116. Teatro Storchi di Modena

   117. Teatro villa Mazzacorati 1763, Bologna

   118. Teatro Tagliavini, Novellara

   119. Teatro di Villa Mazzacorati, Bologna

   120. Teatro Alighieri, Ravenna

   121. Teatro Rasi, Ravenna

   122. Teatro Socjale, Ravenna

   123. Teatro Rossini, Lugo

   124. Teatro Goldoni, Bagnacavallo

   125. Teatro Pazzini Verucchio

   126. Teatro sociale Novafeltria

   127. Teatro Corte Coriano

   128. Teatro Ex Lavatoio Sant'arcangelo

   129. Teatro Mariani Santagata

   130. Teatro Vittoria Pennabilli

   131. Teatro Massari San Giovanni in Marignano

   132. Teatro Galli Rimini

   133. Teatro Storchi Modena

   134. Teatro Dragoni di Meldola

   135. Teatro Piccolo di Forlì

   136. Teatro Goldoni di Bagnacavallo

   137. Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia

   138. Teatro Mentore di Santa Sofia

   139. Teatro Comunale dell'Osservanza di Imola

   140. Teatro Comunale di Cesenatico

   141. Teatro Maria Pedrini di Brisighella

   142. Auditorium Conad ex GIL di Forlì

   143. Teatro Comunale di Russi

   144. Casa del Teatro di Faenza

   145. Teatro Carani di Sassuolo

   146. Teatro Malatesta di Montefiore Conca

   147. Auditorium Paganini, Parma
1.1029. Manzi, Ferrari, Scarpa, Serracchiani, Bakkali, Fassino, Zan, De Maria, De Micheli, Gnassi, Guerra, Malavasi, Merola, Andrea Rossi, Vaccari.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nelle regioni Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia:

   1. Teatro Juvarra di Torino

   2. Teatro Colosseo di Torino

   3. Teatro Astra di Torino

   4. Teatro Ragazzi e Giovani di Torino

   5. Cavallerizza Reale di Torino

   6. Teatro Marenco di Ceva (Cn)

   7. Teatro Milanollo di Savigliano (Cn)

   8. Teatro Magda Oliveri di Saluzzo (Cn)

   9. Teatro degli Scarpellini di San Maurizio d'Opaglio (No)

   10. Teatro Alfieri di Asti

   11. Teatro Sociale di Omegna (VB)

   12. Teatro Sociale di Biella

   13. Teatro della Juta di Arquata Scrivia (Al)

   14. Teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure (Al)

   15. Teatro Toselli di Cuneo

   16. Teatro Comunale di Alessandria

   17. Teatro Alessandrino di Alessandria

   18. Teatro Civico di Tortona (Al)

   19. Teatro Coccia di Novara

   20. Teatro Faraggiana di Novara

   21. Teatro il Maggiore di Verbania

   22. Cava Roncino Teatro Natura di Oira (Vb)

   23. Teatro Sociale di Pinerolo (To)

   24. Teatro Civico di Vercelli

   25. Teatro Concordia di Venaria Reale (To)

   26. Teatro Civico di Trino (Vc)

   27. Teatrino Civico di Chivasso (To)

   28. Teatro Auditorium Viotti di Fontanetto Po (Vc)

   29. Teatro Giacosa di Ivrea (To)

   30. Teatro Nuovo di Borgomanero (No)

   31. Teatro Giacosa di Aosta

   32. Auditorium Gianni Agnelli di Torino

   33. Auditorium Rai di Torino

   34. Teatro Cardinal Massaia di Torino

   35. Teatro Carignano di Torino

   36. Teatro Gobetti di Torino

   37. Teatro Fonderie Limone di Moncalieri (To)

   38. Teatro Nuovo di Torino

   39. Teatro Erba di Torino

   40. Teatro Gioiello di Torino

   41. Teatro d'Angennes di Torino

   42. Teatro Sociale di Valenza (Al)

   43. Teatro degli Acerbi di Asti

   44. Teatro Sociale di Alba (Cn)

   45. Teatro Superga di Nichelino (To)

   46. Teatro Garybaldi di Settimo Torinese (To).

   47. Teatro Carlo Felice, comune di Genova

   48. Politeama Genovese, comune di Genova

   49. Teatro Albatros, comune di Genova

   50. Teatro del Ponente, comune di Genova

   51. Teatro Duse, comune di Genova

   52. Teatro Gustavo Modena, comune di Genova

   53. Teatro Rina e Gilberto Govi, comune di Genova

   54. Teatro Sociale, comune di Genova

   55. Teatro Stabile di Genova, comune di Genova

   56. Teatro Verdi, comune di Genova

   57. Teatro Von Pauer, comune di Genova

   58. Teatro del Mondo, comune di Genova

   59. Teatro della Gioventù, comune di Genova

   60. Teatro di Cicagna, comune di Genova

   61. Teatro di Sant'Agostino, comune di Genova

   62. Teatro Villa Duchessa di Galliera, comune di Genova

   63. Teatro Ariston, comune di Sanremo

   64. Teatro Civico, comune di La Spezia

   65. Teatro Impavidi, comune di Sarzana

   66. Teatro Gabriello Chiabrera, comune di Savona

   67. Teatro Sacco, comune di Savona

   68. Teatro scientifico Bibiena, comune di Mantova

   69. Teatro sociale di Mantova

   70. Teatro Sociale, comune di Bergamo

   71. Teatro Filodrammatici, comune di Treviglio

   72. Centro teatrale Bresciano CTB

   73. Teatro sociale Palazzolo

   74. Teatro Ermete Giori di Breno

   75. Teatro delle ali di Breno

   76. Teatro Stabile di Brescia, comune di Brescia

   77. Teatro Sociale, comune di Canzo

   78. Teatro San Domenico, comune di Crema

   79. Teatro Sociale, comune di Crema

   80. Teatro Ponchielli – Cremona

   81. Teatro della Società, comune di Lecco

   82. Teatro alle Vigne, comune di Lodi

   83. Teatro all'Antica, comune di Sabbioneta

   84. Teatro Comunale di Gonzaga

   85. Teatro Anselmi di Pegognaga

   86. Piccolo Teatro, Studio Melato, comune di Milano

   87. Teatro Arsenale, comune di Milano

   88. Teatro Carcano, comune di Milano

   89. Teatro Dal Verme, comune di Milano

   90. Teatro Fossati, comune di Milano

   91. Teatro Franco Parenti, comune di Milano

   92. Teatro Gerolamo, comune di Milano

   93. Teatro Leonardo da Vinci, comune di Milano

   94. Teatro Lirico di Milano, comune di Milano

   95. Teatro Manzoni, comune di Milano

   96. Teatro Menotti, comune di Milano

   97. Teatro Nazionale, comune di Milano

   98. Teatro Nuovo, comune di Milano

   99. Teatro Principe, comune di Milano

   100. Teatro Comunale Carlo Rossi Casalpusterlengo (LO)

   101. Teatro dei Filodrammatici, comune di Milano

   102. Teatro delle Erbe, comune di Milano

   103. MTM Teatro Litta – Milano

   104. Galleria di Legnano, comune di Legnano

   105. Teatro città di Legnano, comune di Legnano

   106. Palazzo Terragni, comune di Lissone

   107. Teatrino di corte, comune di Monza

   108. Teatro Villoresi, comune di Monza

   109. Urban Center, comune di Monza

   110. Teatro Martinetti, comune di Garlasco

   111. Teatro Fraschini, comune di Pavia

   112. Teatro Sociale, comune di Voghera

   113. Teatro Carbonetti, comune di Broni

   114. Teatro sociale di Castiglione delle Stiviere

   115. Teatro Sociale di Asola

   116. Teatro Sociale di Villastrada

   117. Teatro Giuditta Pasta – Saronno (VA)

   118. Teatro del Carbone, Mantova;

   119. Teatro Olimpico (all'Antica), Sabbioneta;

   120. Teatro Pagano, Canneto sull'Oglio;

   121. Teatro Vittoria, Viadana;

   122. Teatro Anselmi, Pegognaga;

   123. Teatro Comunale, Marmirolo;

   124. Teatro Comunale, Medole;

   125. Teatro Sociale, Castiglione delle Stiviere;

   126. Teatro Sociale, Asola;

   127. Teatro Monicelli, Ostiglia;

   128. Teatro Sociale, Villastrada di Dosolo;

   129. Teatro Barbieri, Gonzaga.

   130. Teatro della Cooperativa Milano

   131. Teatro Officina Milano

   132. Teatro Boniris di Montichiari

   133. Auditorium di Milano

   134. Teatro degli Arcimboldi, Milano

   135. Teatro dell'Elfo, Milano
1.1026. Manzi, Berruto, Ghio, Cuperlo, Fassino, Fornaro, Gribaudo, Guerra, Laus, Orlando, Forattini, Girelli, Guerini, Mauri, Quartapelle Procopio, Roggiani, Peluffo, Tabacci.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nelle regioni Sicilia e Sardegna:

   1. Teatro Luigi Pirandello, comune di Agrigento

   2. Teatro della Panoramica dei Templi – Agrigento

   3. Teatro della Posta Vecchia – Agrigento

   4. Teatro Regina Margherita comune di Racalmuto – (AG)

   5. Teatro Santa Maria di Belice

   6. Teatro Sant'Alessandro

   7. Teatro Re Grillo – Licata – (AG)

   8. Teatro Sociale, comune di Canicattì

   9. Teatro Popolare «Samonà» – Sciacca

   10. Teatro Andromeda – Santo Stefano di Quisquina

   11. Teatro Costa Bianca – Realmonte

   12. Teatro del Mare – Menfi

   13. Teatro di Eraclea Minoa, comune di Cattolica Eraclea

   14. Teatro comunale L'Idea, comune di Sambuca di Sicilia

   15. Teatro comunale Eschilo, comune di Gela

   16. Arena Pacini, comune di Catania

   17. Piccolo Teatro di Catania, comune di Catania

   18. Teatro Angelo Musco, comune di Catania

   19. Teatro Coppola, comune di Catania

   20. Teatro Machiavelli, comune di Catania

   21. Teatro Metropolitan, comune di Catania

   22. Teatro Sangiorgi, comune di Catania

   23. Teatro Stabile di Catania, comune di Catania

   24. Teatro Verga, comune di Catania

   25. Teatro romano di Catania, comune di Catania

   26. Teatro Ambasciatori, comune di Catania

   27. Teatro greco di Agira, comune di Agira

   28. Teatro Garibaldi, comune di Piazza Armerina

   29. Teatro greco di Tindari, comune di Patti

   30. Palazzo della cultura, comune di Messina

   31. Teatro Vittorio Emanuele II, comune di Messina

   32. Teatro antico di Taormina, comune di Tormina

   33. Teatro Bellini, comune di Palermo

   34. Teatro Biondo, comune di Palermo

   35. Teatro Ditirammu, comune di Palermo

   36. Teatro Franco Zappalà, comune di Palermo

   37. Teatro Garibaldi, comune di Palermo

   38. Teatro Comunale Garibaldi (Enna)

   39. Teatro Francesco Paolo Neglia (Enna)

   40. Teatro Garibaldi di Piazza Armerina

   41. Teatro Contoli Di Dio – Enna

   42. Teatro Libero, comune di Palermo

   43. Teatro Massimo Vittorio Emanuele, comune di Palermo

   44. Teatro Nuovo Montevergini, comune di Palermo

   45. Teatro Museo Internazionale delle Marionette «Antonio Pasqualino» PA

   46. Teatro dell'Opera dei Pupi Cuticchio

   47. Teatro dell'Opera dei Pupi Argento

   48. Teatro dell'Opera dei Pupi Mancuso

   49. Teatro Comunale «Salvatore Cicero» – Cefalù

   50. Teatro Pietra Rosa – Pollina

   51. Teatro Kalòs – Termini Imerese

   52. Teatro Politeama, comune di Palermo

   53. Teatro Santa Cecilia, comune di Palermo

   54. Teatro al Massimo, comune di Palermo

   55. Teatro di Verdura, comune di Palermo

   56. Teatro di Hippana, comune di Prizzi

   57. Teatro Naselli, comune di Comiso

   58. Teatro Garibaldi, comune di Modica

   59. Teatro della Concordia, comune di Ragusa

   60. Teatro Donnafugata, comune di Ragusa

   61. Teatro comunale Vittoria Colonna, comune di Vittoria

   62. Teatro Comunale, comune di Siracusa

   63. Teatro greco di Siracusa, comune di Siracusa

   64. Teatro «Cielo d'Alcamo», comune di Alcamo

   65. Teatro di Segesta, comune di Calatafimi Segesta

   66. Teatro Garibaldi, comune di Mazara del Vallo

   67. Teatro Eliodoro Sollima – Marsala

   68. Teatro Selinus – Castelvetrano

   69. Complesso del Baglio di Stefano – Gibellina

   70. Teatro Comunale Regina Margherita – Caltanissetta

   71. Teatro Rosso di San Secondo – Caltanissetta

   72. Teatro Stabile Nisseno – Caltanissetta

   73. Teatro dell'Area Archeologica Palmintelli, Caltanissetta.

   74. Teatro Trifiletti, Milazzo

   75. Cineteatro Politeama Caltagirone.

   76. Auditorium Comunale di Cagliari, comune di Cagliari

   77. Teatro Alfieri, comune di Cagliari

   78. Teatro Civico, comune di Cagliari

   79. Teatro Lirico di Cagliari, comune di Cagliari

   80. Teatro Massimo, comune di Cagliari

   81. Teatro delle Saline, comune di Cagliari

   82. Alghero Teatro Civico, comune di Alghero

   83. Sassari Teatro Civico, comune di Sassari

   84. Teatro Comunale di Sassari, comune di Sassari

   85. Teatro Verdi, comune di Sassari

   86. Cineteatro Giuseppe Cavallera, comune di Carloforte

   87. Teatro Il ferroviario, Sassari

   88. Sala Sassu, Conservatorio di Sassari

   89. Cineteatro Quattro colonne, Sassari

   90. Cineteatro Astra Sassari

   91. Cineteatro Rex, Sassari

   92. Cineteatro Smeraldo, Sassari

   93. Teatro Comunale, Ittiri

   94. Teatro del Carmine, Tempio

   95. Teatro Grazia Deledda, Paulilatino

   96. Teatro Garau, Oristano

   97. Teatro Eliseo, Nuoro

   98. Cineteatro Tonio Dei, Lanusei

   99. Teatro Bacu Abis, Carbonia

   100. Teatro Electra, Iglesias

   101. Auditorium del conservatorio, Cagliari

   102. Parco della Musica, Cagliari.
1.1025. Manzi, Iacono, Lai, Barbagallo, Marino, Porta, Provenzano, Carmina

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria:

   1) Teatro Monumento Gabriele D'Annunzio, comune di Pescara

   2) Teatro Marrucino, comune di Chieti

   3) Anfiteatro romano della Civitella, comune di Chieti

   4) Auditorium Valerio Cianfarani, comune di Chieti

   5) Teatro Auditorium Supercinema, comune di Chieti

   6) Teatro Luigi De Deo, comune di Loreto Aprutino

   7) Teatro Giuseppe Sinopoli, comune di Civitella Roveto

   8) Teatro Francesco Paolo Tosti, comune di Ortona

   9) Teatro San Francesco, comune di Pescina

   10) Teatro Talia, comune di Tagliacozzo

   11) Teatro Maria Caniglia, comune di Sulmona

   12) Teatro dei Marsi, comune di Avezzano

   13) Teatro dell'Aventino, comune di Palena

   14) Teatro Gennaro Finamore, comune di Gessopalena

   15) Teatro Camillo De Nardis, comune di Orsogna

   16) Teatro A. Di Iorio, comune di Atessa

   17) Teatro Gabriele Rossetti, comune di Vasto

   18) Teatro Francesco Paolo Tosti, comune di Ortona

   19) Teatro Comunale «Fedele Fenaroli», comune di Lanciano

   20) Teatro Marrucino, comune di Chieti

   21) Anfiteatro romano della Civitella

   22) Auditorium Valerio Cianfarani, comune di Chieti

   23) Teatro Comunale di Atri

   24) Teatro del Parco, L'Aquila

   25) Teatro Francesco Stabile, comune di Potenza

   26) Cineteatro Duni, comune di Matera

   27) Teatro Municipale G.Verdi, Cava de' Tirreni

   28) Teatro Augusteo, comune di Napoli

   29) Teatro Bellini, comune di Napoli

   30) Chiesa di Sant'Angelo a Segno, comune di Napoli

   31) Teatrino di corte, comune di Napoli

   32) Teatro dei Fiorentini, comune di Napoli

   33) Teatro Mercadante, comune di Napoli

   34) Teatro Nuovo, comune di Napoli

   35) Teatro San Carlino, comune di Napoli

   36) Salone Margherita, comune di Napoli

   37) Teatro San Bartolomeo, comune di Napoli

   38) Teatro San Ferdinando, comune di Napoli

   39) Teatro Sannazaro, comune di Napoli

   40) Teatro Trianon, comune di Napoli

   41) Teatro Mediterraneo, comune di Napoli

   42) Teatro romano di Neapolis, comune di Napoli

   43) Teatro della Verzura, comune di Napoli

   44) Teatro di Villa Patrizi, comune di Napoli

   45) Teatro comunale Vittorio Emanuele, comune di Salerno

   46) Teatro romano di Benevento

   47) Teatro Garibaldi, comune di Santa Maria Capua Vetere

   48) Teatro municipale Giuseppe Verdi, comune di Caserta

   49) Teatro Mercadante, Napoli

   50) Teatro San Ferdinando, Napoli

   51) Teatro San Carlino, Napoli

   52) Teatro del Contemporaneo Antonio Ghirelli, Salerno

   53) Teatro di prosa delle Arti, Salerno

   54) Teatro sperimentale Pierpaolo Pasolini, Salerno

   55) Teatro Comunale Vittorio Emanuele, Benevento

   56) Teatro municipale «Carlo Gesualdo» città di Avellino

   57) Teatro Civico 14, Caserta

   58) Auditorium Ravello

   59) Teatro Grandinetti, comune di Lamezia Terme

   60) Teatro Politeama. Comune di Reggio Calabria

   61) Arena dello Stretto, comune Reggio Calabria

   62) Politeama Siracusa, comune di Reggio Calabria

   63) Teatro Apollo, comune di Crotone

   64) Teatro comunale, comune di Vibo Valentia

   65) Teatro comunale Cotronei

   66) Cinema Teatro Sciarrone, Palmi.

   67) Teatro Traetta, comune di Bitonto

   68) Teatro Curci, comune di Barletta

   69) Teatro comunale Garibaldi, comune di Bisceglie

   70) Teatro Verdi, comune di Brindisi

   71) Teatro Saverio Mercadante, comune di Cerignola

   72) Teatro Umberto Giordano, comune di Foggia

   73) Teatro Verdi, comune di San Severo

   74) Teatro Apollo, comune di Lecce

   75) Teatro Paisiello, comune di Lecce

   76) Teatro Comunale di Novoli, comune di Novoli

   77) Teatro Comunale di Ceglie Messapica

   78) Teatro Comunale di Fasano

   79) Teatro Comunale di Latiano

   80) Teatro comunale di Mesagne

   81) Teatro Comunale di Torre Santa Susanna

   82) Teatro Comunale di Crispiano

   83) Teatro Comunale di Massafra

   84) Teatro Comunale di Nardò

   85) Teatro Cavallino Bianco di Galatina

   86) Teatro Garibaldi di Gallipoli

   87) Teatro Garibaldi di Lucera

   88) Teatro Palazzo di Serracapriola

   89) Teatro Rossi di Torremaggiore

   90) Teatro Comunale di Acquaviva delle fonti

   91) Teatro Margherita Bari

   92) Teatro Petruzzelli Bari

   93) Teatro Comunale di Corato

   94) Teatro Van Westerhout di Mola di Bari

   95) Teatro Comunale di Terlizzi

   96) Teatro d'ambra di Canosa di Puglia.
1.1033. Manzi, D'Alfonso, Amendola, De Luca, Stumpo, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Lacarra, Ubaldo Pagano, Stefanazzi.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Emilia-Romagna:

   1. Teatro Comunale Ebe Stignani, Imola

   2. Arena del Sole, comune di Bologna

   3. Teatri di vita, comune di Bologna

   4. Teatro Alemanni, comune di Bologna

   5. Teatro Auditorium Manzoni, comune di Bologna

   6. Teatro Duse, comune di Bologna

   7. Teatro San Leonardo, comune di Bologna

   8. Teatro San Salvatore, comune di Bologna

   9. Teatro Testoni, comune di Bologna

   10. Sala Estense, comune di Ferrara

   11. Teatro Nuovo, comune di Ferrara

   12. Teatro comunale, comune di Ferrara

   13. Teatro Alessandro Bonci, comune di Cesena

   14. Teatro Diego Fabbri, comune di Forlì

   15. Teatro Errico Petrella, comune di Longiano

   16. Teatro comunale di Carpi

   17. Teatro Nuovo di Mirandola

   18. Teatro comunale Luciano Pavarotti, comune di Modena

   19. Teatro Giuseppe Verdi, comune di Busseto

   20. Teatro Girolamo Magnani, comune di Fidenza

   21. Teatro Pompeo Piazza, comune di Fontanellato

   22. Teatrino di Villa Petitot, comune di Parma

   23. Teatro Due, comune di Parma

   24. Teatro Reinach, comune di Parma

   25. Teatro al Parco, comune di Parma

   26. Teatro del Convitto nazionale Maria Luigia, comune di Parma

   27. Teatro Pallavicino, comune di Zibello

   28. Teatro Masini, comune di Faenza

   29. Teatro Rossini, comune di Lugo

   30. Teatro Dante Alighieri, comune di Ravenna

   31. Teatro Bonifazio Asioli, comune di Correggio

   32. Teatro Ruggero Ruggeri, comune di Guastalla

   33. Teatro Ariosto, comune di Reggio Emilia

   34. Teatro Cavallerizza, comune di Reggio Emilia

   35. Teatro Municipale, comune di Reggio Emilia

   36. Teatro Amintore Galli, comune di Rimini

   37. Teatro Sociale Luzzara

   38. Teatro comunale Reggiolo

   39. Teatro Comunale Rio Saliceto

   40. Teatro Sociale Gualtieri

   41. Teatro Herberia, di Rubiera

   42. Teatro del Popolo Concordia sulla Secchia

   43. Teatro Carani di Sassuolo

   44. Teatro Sociale di Finale Emilia

   45. Teatro comunale San Felice sul Panaro

   46. Teatro comunale Webben Facchini di Medolla

   47. Teatro sociale Novi di Modena

   48. Teatro Storchi di Modena

   49. Teatro villa Mazzacorati 1763, Bologna

   50. Teatro Tagliavini, Novellara

   51. Teatro di Villa Mazzacorati, Bologna

   52. Teatro Alighieri, Ravenna

   53. Teatro Rasi, Ravenna

   54. Teatro Socjale, Ravenna

   55. Teatro Rossini, Lugo

   56. Teatro Goldoni, Bagnacavallo

   57. Teatro Pazzini Verucchio

   58. Teatro sociale Novafeltria

   59. Teatro Corte Coriano

   60. Teatro Ex Lavatoio Sant'arcangelo

   61. Teatro Mariani Santagata

   62. Teatro Vittoria Pennabilli

   63. Teatro Massari San Giovanni in Marignano

   64. Teatro Galli Rimini

   65. Teatro Storchi Modena

   66. Teatro Dragoni di Meldola

   67. Teatro Piccolo di Forlì

   68. Teatro Goldoni di Bagnacavallo

   69. Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia

   70. Teatro Mentore di Santa Sofia

   71. Teatro Comunale dell'Osservanza di Imola

   72. Teatro Comunale di Cesenatico

   73. Teatro Maria Pedrini di Brisighella

   74. Auditorium Conad ex GIL di Forlì

   75. Teatro Comunale di Russi

   76. Casa del Teatro di Faenza

   77. Teatro Carani di Sassuolo

   78. Teatro Malatesta di Montefiore Conca

   79. Auditorium Paganini, Parma
1.1006. Bakkali, De Maria, De Micheli, Gnassi, Guerra, Malavasi, Merola, Andrea Rossi, Vaccari.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella Regione Siciliana:

   1. Teatro Luigi Pirandello, comune di Agrigento

   2. Teatro della Panoramica dei Templi – Agrigento

   3. Teatro della Posta Vecchia – Agrigento

   4. Teatro Regina Margherita comune di Racalmuto – (AG)

   5. Teatro Santa Maria di Belice

   6. Teatro Sant'Alessandro

   7. Teatro Re Grillo – Licata – (AG)

   8. Teatro Sociale, comune di Canicattì

   9. Teatro Popolare «Samonà» – Sciacca

   10. Teatro Andromeda – Santo Stefano di Quisquina

   11. Teatro Costa Bianca – Realmonte

   12. Teatro del Mare – Menfi

   13. Teatro di Eraclea Minoa, comune di Cattolica Eraclea

   14. Teatro comunale L'Idea, comune di Sambuca di Sicilia

   15. Teatro comunale Eschilo, comune di Gela

   16. Arena Pacini, comune di Catania

   17. Piccolo Teatro di Catania, comune di Catania

   18. Teatro Angelo Musco, comune di Catania

   19. Teatro Coppola, comune di Catania

   20. Teatro Machiavelli, comune di Catania

   21. Teatro Metropolitan, comune di Catania

   22. Teatro Sangiorgi, comune di Catania

   23. Teatro Stabile di Catania, comune di Catania

   24. Teatro Verga, comune di Catania

   25. Teatro romano di Catania, comune di Catania

   26. Teatro Ambasciatori, comune di Catania

   27. Teatro greco di Agira, comune di Agira

   28. Teatro Garibaldi, comune di Piazza Armerina

   29. Teatro greco di Tindari, comune di Patti

   30. Palazzo della cultura, comune di Messina

   31. Teatro Vittorio Emanuele II, comune di Messina

   32. Teatro antico di Taormina, comune di Tormina

   33. Teatro Bellini, comune di Palermo

   34. Teatro Biondo, comune di Palermo

   35. Teatro Ditirammu, comune di Palermo

   36. Teatro Franco Zappalà, comune di Palermo

   37. Teatro Garibaldi, comune di Palermo

   38. Teatro Comunale Garibaldi (Enna)

   39. Teatro Francesco Paolo Neglia (Enna)

   40. Teatro Garibaldi di Piazza Armerina

   41. Teatro Contoli Di Dio – Enna

   42. Teatro Libero, comune di Palermo

   43. Teatro Massimo Vittorio Emanuele, comune di Palermo

   44. Teatro Nuovo Montevergini, comune di Palermo

   45. Teatro Museo Internazionale delle Marionette «Antonio Pasqualino» PA

   46. Teatro dell'Opera dei Pupi Cuticchio

   47. Teatro dell'Opera dei Pupi Argento

   48. Teatro dell'Opera dei Pupi Mancuso

   49. Teatro Comunale «Salvatore Cicero» – Cefalù

   50. Teatro Pietra Rosa – Pollina

   51. Teatro Kalòs – Termini Imerese

   52. Teatro Politeama, comune di Palermo

   53. Teatro Santa Cecilia, comune di Palermo

   54. Teatro al Massimo, comune di Palermo

   55. Teatro di Verdura, comune di Palermo

   56. Teatro di Hippana, comune di Prizzi

   57. Teatro Naselli, comune di Comiso

   58. Teatro Garibaldi, comune di Modica

   59. Teatro della Concordia, comune di Ragusa

   60. Teatro Donnafugata, comune di Ragusa

   61. Teatro comunale Vittoria Colonna, comune di Vittoria

   62. Teatro Comunale, comune di Siracusa

   63. Teatro greco di Siracusa, comune di Siracusa

   64. Teatro «Cielo d'Alcamo», comune di Alcamo

   65. Teatro di Segesta, comune di Calatafimi Segesta

   66. Teatro Garibaldi, comune di Mazara del Vallo

   67. Teatro Eliodoro Sollima – Marsala

   68. Teatro Selinus – Castelvetrano

   69. Complesso del Baglio di Stefano – Gibellina

   70. Teatro Comunale Regina Margherita – Caltanissetta

   71. Teatro Rosso di San Secondo – Caltanissetta

   72. Teatro Stabile Nisseno – Caltanissetta

   73. Teatro dell'Area Archeologica Palmintelli, Caltanissetta.

   74. Teatro Trifiletti, Milazzo

   75. Cineteatro Politeama Caltagirone.
1.1016. Iacono, Barbagallo, Marino, Porta, Provenzano.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Lombardia:

   1. Teatro scientifico Bibiena, comune di Mantova

   2. Teatro sociale di Mantova

   3. Teatro Sociale, comune di Bergamo

   4. Teatro Filodrammatici, comune di Treviglio

   5. Centro teatrale Bresciano CTB

   6. Teatro sociale Palazzolo

   7. Teatro Ermete Giori di Breno

   8. Teatro delle ali di Breno

   9. Teatro Stabile di Brescia, comune di Brescia

   10. Teatro Sociale, comune di Canzo

   11. Teatro San Domenico, comune di Crema

   12. Teatro Sociale, comune di Crema

   13. Teatro Ponchielli – Cremona

   14. Teatro della Società, comune di Lecco

   15. Teatro alle Vigne, comune di Lodi

   16. Teatro all'Antica, comune di Sabbioneta

   17. Teatro Comunale di Gonzaga

   18. Teatro Anselmi di Pegognaga

   19. Piccolo Teatro, Studio Melato, comune di Milano

   20. Teatro Arsenale, comune di Milano

   21. Teatro Carcano, comune di Milano

   22. Teatro Dal Verme, comune di Milano

   23. Teatro Fossati, comune di Milano

   24. Teatro Franco Parenti, comune di Milano

   25. Teatro Gerolamo, comune di Milano

   26. Teatro Leonardo da Vinci, comune di Milano

   27. Teatro Lirico di Milano, comune di Milano

   28. Teatro Manzoni, comune di Milano

   29. Teatro Menotti, comune di Milano

   30. Teatro Nazionale, comune di Milano

   31. Teatro Nuovo, comune di Milano

   32. Teatro Principe, comune di Milano

   33. Teatro Comunale Carlo Rossi Casalpusterlengo (LO)

   34. Teatro dei Filodrammatici, comune di Milano

   35. Teatro delle Erbe, comune di Milano

   36. MTM Teatro Litta – Milano

   37. Galleria di Legnano, comune di Legnano

   38. Teatro città di Legnano, comune di Legnano

   39. Palazzo Terragni, comune di Lissone

   40. Teatrino di corte, comune di Monza

   41. Teatro Villoresi, comune di Monza

   42. Urban Center, comune di Monza

   43. Teatro Martinetti, comune di Garlasco

   44. Teatro Fraschini, comune di Pavia

   45. Teatro Sociale, comune di Voghera

   46. Teatro Carbonetti, comune di Broni

   47. Teatro sociale di Castiglione delle Stiviere

   48. Teatro Sociale di Asola

   49. Teatro Sociale di Villastrada

   50. Teatro Giuditta Pasta – Saronno (VA)

   51. Teatro del Carbone, Mantova;

   52. Teatro Olimpico (all'Antica), Sabbioneta;

   53. Teatro Pagano, Canneto sull'Oglio;

   54. Teatro Vittoria, Viadana;

   55. Teatro Anselmi, Pegognaga;

   56. Teatro Comunale, Marmirolo;

   57. Teatro Comunale, Medole;

   58. Teatro Sociale, Castiglione delle Stiviere;

   59. Teatro Sociale, Asola;

   60. Teatro Monicelli, Ostiglia;

   61. Teatro Sociale, Villastrada di Dosolo;

   62. Teatro Barbieri, Gonzaga.

   63. Teatro della Cooperativa Milano

   64. Teatro Officina Milano

   65. Teatro Boniris di Montichiari

   66. Auditorium di Milano

   67. Teatro degli Arcimboldi, Milano

   68. Teatro dell'Elfo, Milano
1.1010. Cuperlo, Forattini, Girelli, Guerini, Mauri, Quartapelle Procopio, Roggiani, Peluffo, Tabacci.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Marche:

   1. Teatro comunale, Cagli

   2. Teatro del Trionfo, Cartoceto

   3. Teatro della Fortuna, Fano

   4. Teatro Battelli, Macerata Feltria

   5. Teatro Apollo, Mondavio

   6. Teatro «Angel dal Foco», Pergola

   7. Teatro Rossini, Pesaro

   8. Auditorium «Pedrotti», Pesaro

   9. Teatro della Concordia, San Costanzo

   10. Teatro Mario Tiberini, San Lorenzo in Campo

   11. Teatrino della rocca, Sassocorvaro-Auditore

   12. Teatro Bramante, Urbania

   13. Teatro Sanzio, Urbino

   14. Teatro delle Muse, Ancona

   15. Teatro Misa, Arcevia

   16. Teatro comunale, Chiaravalle

   17. Teatro Carlo Goldoni, Corinaldo

   18. Teatro Gentile da Fabriano, Fabriano

   19. Teatro Giovanni Battista Pergolesi, Jesi

   20. Teatro comunale, Montecarotto

   21. Teatro Vittorio Alfieri, Montemarciano

   22. Teatro Benianino Gigli, Monteroberto

   23. Teatro condominiale La Fortuna, Monte San Vito

   24. Teatro la nuova Fenice, Osimo

   25. Teatro La Vittoria, Ostra

   26. Teatro Ferrari, San Marcello

   27. Teatro Cortesi, Sirolo

   28. Teatro Giovanni Mestica, Apiro

   29. Teatro comunale, Caldarola

   30. Teatro Filippo Marchetti, Camerino

   31. Teatro comunale, Castelraimondo

   32. Teatro Annibal Caro Civitanova, Marche

   33. Teatro G.B. Velluti, Corridonia

   34. Teatro Lauro Rossi, Macerata

   35. Teatro Giuseppe Piermarini, Matelica

   36. Teatro Apollo, Mogliano

   37. Teatro comunale, Montecosaro

   38. Teatro La Rondinella, Montefano

   39. Teatro Nicola degli Angeli, Montelupone

   40. Teatro Flora, Penna San Giovanni

   41. Teatro Giuseppe Verdi, Pollenza

   42. Teatro Bruno Mugellini, Potenza Picena

   43. Teatro Giuseppe Persiani, Recanati

   44. Teatro Feronia, San Severino Marche

   45. Teatro Nicola Antonio Angeletti, Sant'Angelo in Pontano

   46. Teatro comunale Giacomo Leopardi, San Ginesio

   47. Teatro della Vittoria, Sarnano

   48. Teatro Nicola Vaccaj, Tolentino

   49. Teatro comunale, Treia

   50. Teatro La Fenice, Amandola

   51. Teatro comunale, Campofilone

   52. Teatro dell'Aquila fermo

   53. Teatro Ermete Novelli Grottazzolina

   54. Teatro Alaleona Montegiorgio

   55. Teatro Vincenzo Pagani MONTERUBBIANO

   56. Teatro dell'Iride Petritoli

   57. Teatro Serpente Aureo Offida

   58. Teatro comunale Porto San Giorgio

   59. Teatro del Leone Santa Vittoria in Matenano

   60. Teatro dei Filarmonici Ascoli Piceno

   61. Teatro Luigi Mercantini Ripatransone
1.1011. Manzi, Curti.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Veneto:

   1. Teatro de la Sena, comune di Feltre

   2. Gran Teatro Geox, comune di Padova

   3. Loggia e Odeo Cornaro, comune di Padova

   4. Teatro Maddalene, comune di Padova

   5. Teatro Verdi, comune di Padova

   6. Zairo, comune di Padova

   7. Teatro Sociale di Rovigo

   8. Teatro Sociale, comune di Badia Polesine

   9. Teatro Accademia, comune di Conegliano

   10. Teatro Eden, comune di Treviso

   11. Teatro Onigo, comune di Treviso

   12. Teatro Balbi, comune di Mestre

   13. Teatro Toniolo, comune di Mestre

   14. Teatro Luigi Russolo, comune di Portogruaro

   15. Teatro Metropolitano Astra, comune di San Donà di Piave

   16. Teatro Novissimo, comune di Venezia

   17. Teatro San Benedetto, comune di Venezia

   18. Teatro San Cassiano, comune di Venezia

   19. Teatro San Gallo, comune di Venezia

   20. Teatro San Moisè, comune di Venezia

   21. Teatro San Samuele, comune di Venezia

   22. Teatro Sant'Angelo, comune di Venezia

   23. Teatro Sant'Apollinare, comune di Venezia

   24. Teatro Santi Giovanni e Paolo, comune di Venezia

   25. Teatro Salieri, comune di Legnago

   26. Arena di Verona, comune di Verona

   27. Teatro Filarmonico, comune di Verona

   28. Teatro Nuovo, comune di Verona

   29. Teatro Ristori, comune di Verona

   30. Teatro romano di Verona, comune di Verona

   31. Teatro comunale, comune di Lonigo

   32. Teatro Civico, comune di Schio

   33. Teatro Jacquard, comune di Schio

   34. Teatro comunale, comune di Thiene

   35. Teatro Astra, comune di Vicenza

   36. Teatro Berga, comune di Vicenza

   37. Teatro Eretenio, comune di Vicenza

   38. Teatro Spazio Bixio, comune di Vicenza

   39. Teatro Verdi, comune di Vicenza

   40. Teatro comunale Città di Vicenza, comune di Vicenza

   41. Teatro delle Grazie, comune di Vicenza

   42. Teatro di Piazza, comune di Vicenza

   43. Teatro Dino Buzzati di Belluno

   44. Teatro comunale di Lonigo – VI

   45. Teatro accademico Castelfranco – TV

   46. Teatro Sociale di Cittadella – PD

   47. Teatro Modernissimo Noventa Vicentina – VI

   48. Teatro Filarmonico di Piove di Sacco – PD

   49. Teatro Lorenzo da Ponte di Vittorio Veneto – TV

   50. Teatro Sociale Eugenio Balzan di Badia Polesine – RO.
1.1020. Scarpa, Fassino, Zan.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nelle regioni Piemonte e Valle d'Aosta:

   1. Teatro Juvarra di Torino

   2. Teatro Colosseo di Torino

   3. Teatro Astra di Torino

   4. Teatro Ragazzi e Giovani di Torino

   5. Cavallerizza Reale di Torino

   6. Teatro Marenco di Ceva (Cn)

   7. Teatro Milanollo di Savigliano (Cn)

   8. Teatro Magda Oliveri di Saluzzo (Cn)

   9. Teatro degli Scarpellini di San Maurizio d'Opaglio (No)

   10. Teatro Alfieri di Asti

   11. Teatro Sociale di Omegna (VB)

   12. Teatro Sociale di Biella

   13. Teatro della Juta di Arquata Scrivia (Al)

   14. Teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure (Al)

   15. Teatro Toselli di Cuneo

   16. Teatro Comunale di Alessandria

   17. Teatro Alessandrino di Alessandria

   18. Teatro Civico di Tortona (Al)

   19. Teatro Coccia di Novara

   20. Teatro Faraggiana di Novara

   21. Teatro il Maggiore di Verbania

   22. Cava Roncino Teatro Natura di Oira (Vb)

   23. Teatro Sociale di Pinerolo (To)

   24. Teatro Civico di Vercelli

   25. Teatro Concordia di Venaria Reale (To)

   26. Teatro Civico di Trino (Vc)

   27. Teatrino Civico di Chivasso (To)

   28. Teatro Auditorium Viotti di Fontanetto Po (Vc)

   29. Teatro Giacosa di Ivrea (To)

   30. Teatro Nuovo di Borgomanero (No)

   31. Teatro Giacosa di Aosta

   32. Auditorium Gianni Agnelli di Torino

   33. Auditorium Rai di Torino

   34. Teatro Cardinal Massaia di Torino

   35. Teatro Carignano di Torino

   36. Teatro Gobetti di Torino

   37. Teatro Fonderie Limone di Moncalieri (To)

   38. Teatro Nuovo di Torino

   39. Teatro Erba di Torino

   40. Teatro Gioiello di Torino

   41. Teatro d'Angennes di Torino

   42. Teatro Sociale di Valenza (Al)

   43. Teatro degli Acerbi di Asti

   44. Teatro Sociale di Alba (Cn)

   45. Teatro Superga di Nichelino (To)

   46. Teatro Garybaldi di Settimo Torinese (To)
1.1013. Berruto, Fassino, Fornaro, Gribaudo, Guerra, Laus.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Lazio:

   1. Teatro Arcobaleno, comune di Roma

   2. Anfiteatro Correa, comune di Roma

   3. Anfiteatro Quercia del Tasso, comune di Roma

   4. Auditorium Conciliazione, comune di Roma

   5. Auditorium Parco della Musica, comune di Roma

   6. Beat '72, comune di Roma

   7. Chiesa di San Nicola di Bari, comune di Roma

   8. GranTeatro, comune di Roma

   9. Puff, comune di Roma

   10. Salone Margherita, comune di Roma

   11. Silvano Toti Globe Theatre, comune di Roma

   12. Teatro Adriano, comune di Roma

   13. Teatro Alhambra, comune di Roma

   14. Teatro Ambra Jovinelli, comune di Roma

   15. Teatro Arcobaleno, comune di Roma

   16. Teatro Brancaccio, comune di Roma

   17. Teatro Capranica, comune di Roma

   18. Teatro Carmelo Bene, comune di Roma

   19. Teatro Drammatico Nazionale, comune di Roma

   20. Teatro Duse, comune di Roma

   21. Teatro Eliseo, comune di Roma

   22. Teatro Euclide, comune di Roma

   23. Teatro Flaiano, comune di Roma

   24. Teatro India, comune di Roma

   25. Teatro Laboratorio, comune di Roma

   26. Teatro Olimpico, comune di Roma

   27. Teatro Palladium, comune di Roma

   28. Teatro Parioli, comune di Roma

   29. Teatro Petrolini, comune di Roma

   30. Teatro Piccolo, comune di Roma

   31. Teatro Quirino, comune di Roma

   32. Teatro Rossini, comune di Roma

   33. Teatro Sala Umberto, comune di Roma

   34. Teatro Sistina, comune di Roma

   35. Teatro Tenda, comune di Roma

   36. Teatro Tordinona, comune di Roma

   37. Teatro Torlonia, comune di Roma

   38. Teatro Traiano, comune di Roma

   39. Teatro dei Coronari, comune di Roma

   40. Teatro dei Sensibili, comune di Roma

   41. Teatro del Lido, comune di Roma

   42. Teatro dell'Opera di Roma, comune di Roma

   43. Teatro delle Dame, comune di Roma

   44. Teatro delle Vittorie, comune di Roma

   45. Teatro sul Campidoglio, comune di Roma
1.1008. Orfini, Zingaretti, Casu, Ciani, Di Biase, Madia, Mancini, Morassut.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Campania:

   1. Teatro Municipale G. Verdi, Cava de' Tirreni

   2. Teatro Augusteo, comune di Napoli

   3. Teatro Bellini, comune di Napoli

   4. Chiesa di Sant'Angelo a Segno, comune di Napoli

   5. Teatrino di corte, comune di Napoli

   6. Teatro dei Fiorentini, comune di Napoli

   7. Teatro Mercadante, comune di Napoli

   8. Teatro Nuovo, comune di Napoli

   9. Teatro San Carlino, comune di Napoli

   10. Salone Margherita, comune di Napoli

   11. Teatro San Bartolomeo, comune di Napoli

   12. Teatro San Ferdinando, comune di Napoli

   13. Teatro Sannazaro, comune di Napoli

   14. Teatro Trianon, comune di Napoli

   15. Teatro Mediterraneo, comune di Napoli

   16. Teatro romano di Neapolis, comune di Napoli

   17. Teatro della Verzura, comune di Napoli

   18. Teatro di Villa Patrizi, comune di Napoli

   19. Teatro comunale Vittorio Emanuele, comune di Salerno

   20. Teatro romano di Benevento

   21. Teatro Garibaldi, comune di Santa Maria Capua Vetere

   22. Teatro municipale Giuseppe Verdi, comune di Caserta

   23. Teatro Mercadante, Napoli

   24. Teatro San Ferdinando, Napoli

   25. Teatro San Carlino, Napoli

   26. Teatro del Contemporaneo Antonio Ghirelli, Salerno

   27. Teatro di prosa delle Arti, Salerno

   28. Teatro sperimentale Pierpaolo Pasolini, Salerno

   29. Teatro Comunale Vittorio Emanuele, Benevento

   30. Teatro municipale «Carlo Gesualdo» città di Avellino

   31. Teatro Civico 14, Caserta

   32. Auditorium Ravello
1.1005. De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Puglia:

   1. Teatro Traetta, comune di Bitonto

   2. Teatro Curci, comune di Barletta

   3. Teatro comunale Garibaldi, comune di Bisceglie

   4. Teatro Verdi, comune di Brindisi

   5. Teatro Saverio Mercadante, comune di Cerignola

   6. Teatro Umberto Giordano, comune di Foggia

   7. Teatro Verdi, comune di San Severo

   8. Teatro Apollo, comune di Lecce

   9. Teatro Paisiello, comune di Lecce

   10. Teatro Comunale di Novoli, comune di Novoli

   11. Teatro Comunale di Ceglie Messapica

   12. Teatro Comunale di Fasano

   13. Teatro Comunale di Latiano

   14. Teatro comunale di Mesagne

   15. Teatro Comunale di Torre Santa Susanna

   16. Teatro Comunale di Crispiano

   17. Teatro Comunale di Massafra

   18. Teatro Comunale di Nardò

   19. Teatro Cavallino Bianco di Galatina

   20. Teatro Garibaldi di Gallipoli

   21. Teatro Garibaldi di Lucera

   22. Teatro Palazzo di Serracapriola

   23. Teatro Rossi di Torremaggiore

   24. Teatro Comunale di Acquaviva delle fonti

   25. Teatro Margherita Bari

   26. Teatro Petruzzelli Bari

   27. Teatro Comunale di Corato

   28. Teatro Van Westerhout di Mola di Bari

   29. Teatro Comunale di Terlizzi

   30. Teatro d'ambra di Canosa di Puglia.
1.1014. Lacarra, Ubaldo Pagano, Stefanazzi.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Sardegna:

   1. Auditorium Comunale di Cagliari, comune di Cagliari

   2. Teatro Alfieri, comune di Cagliari

   3. Teatro Civico, comune di Cagliari

   4. Teatro Lirico di Cagliari, comune di Cagliari

   5. Teatro Massimo, comune di Cagliari

   6. Teatro delle Saline, comune di Cagliari

   7. Alghero Teatro Civico, comune di Alghero

   8. Sassari Teatro Civico, comune di Sassari

   9. Teatro Comunale di Sassari, comune di Sassari

   10. Teatro Verdi, comune di Sassari

   11. Cineteatro Giuseppe Cavallera, comune di Carloforte

   12. Teatro Il ferroviario, Sassari

   13. Sala Sassu, Conservatorio di Sassari

   14. Cineteatro Quattro colonne, Sassari

   15. Cineteatro Astra Sassari

   16. Cineteatro Rex, Sassari

   17. Cineteatro Smeraldo, Sassari

   18. Teatro Comunale, Ittiri

   19. Teatro del Carmine, Tempio

   20. Teatro Grazia Deledda, Paulilatino

   21. Teatro Garau, Oristano

   22. Teatro Eliseo, Nuoro

   23. Cineteatro Tonio Dei, Lanusei

   24. Teatro Bacu Abis, Carbonia

   25. Teatro Electra, Iglesias

   26. Auditorium del conservatorio, Cagliari

   27. Parco della Musica, Cagliari.
1.1015. Lai.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Abruzzo:

   1. Teatro Monumento Gabriele D'Annunzio, comune di Pescara

   2. Teatro Marrucino, comune di Chieti

   3. Anfiteatro romano della Civitella, comune di Chieti

   4. Auditorium Valerio Cianfarani, comune di Chieti

   5. Teatro Auditorium Supercinema, comune di Chieti

   6. Teatro Luigi De Deo, comune di Loreto Aprutino

   7. Teatro Giuseppe Sinopoli, comune di Civitella Roveto

   8. Teatro Francesco Paolo Tosti, comune di Ortona

   9. Teatro San Francesco, comune di Pescina

   10. Teatro Talia, comune di Tagliacozzo

   11. Teatro Maria Caniglia, comune di Sulmona

   12. Teatro dei Marsi, comune di Avezzano

   13. Teatro dell'Aventino, comune di Palena

   14. Teatro Gennaro Finamore, comune di Gessopalena

   15. Teatro Camillo De Nardis, comune di Orsogna

   16. Teatro A. Di Iorio, comune di Atessa

   17. Teatro Gabriele Rossetti, comune di Vasto

   18. Teatro Francesco Paolo Tosti, comune di Ortona

   19. Teatro Comunale «Fedele Fenaroli», comune di Lanciano

   20. Teatro Marrucino, comune di Chieti

   21. Anfiteatro romano della Civitella

   22. Auditorium Valerio Cianfarani, comune di Chieti

   23. Teatro Comunale di Atri

   24. Teatro del Parco, L'Aquila
1.1002. D'Alfonso.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Liguria:

   1. Teatro Carlo Felice, comune di Genova

   2. Politeama Genovese, comune di Genova

   3. Teatro Albatros, comune di Genova

   4. Teatro del Ponente, comune di Genova

   5. Teatro Duse, comune di Genova

   6. Teatro Gustavo Modena, comune di Genova

   7. Teatro Rina e Gilberto Govi, comune di Genova

   8. Teatro Sociale, comune di Genova

   9. Teatro Stabile di Genova, comune di Genova

   10. Teatro Verdi, comune di Genova

   11. Teatro Von Pauer, comune di Genova

   12. Teatro del Mondo, comune di Genova

   13. Teatro della Gioventù, comune di Genova

   14. Teatro di Cicagna, comune di Genova

   15. Teatro di Sant'Agostino, comune di Genova

   16. Teatro Villa Duchessa di Galliera, comune di Genova

   17. Teatro Ariston, comune di Sanremo

   18. Teatro Civico, comune di La Spezia

   19. Teatro Impavidi, comune di Sarzana

   20. Teatro Gabriello Chiabrera, comune di Savona

   21. Teatro Sacco, comune di Savona
1.1009. Ghio, Orlando.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Umbria:

   1. Teatro degli illuminati Città di Castello

   2. Teatro Cucinelli, comune di Solomeo

   3. Teatro Mengoni – Magione

   4. Teatro della Filarmonica – Corciano

   5. Teatro comunale – Todi

   6. Teatro Concordia – Marsciano

   7. Teatro Caporali – Panicale

   8. Teatro Don Bosco – Gualdo Tadino

   9. Teatro dell'Accademia – Tuoro sul Trasimeno

   10. Teatro Excelsior – Bettona

   11. Politeama Clarici di Foligno

   12. Auditorium San Domenico di Foligno

   13. Teatro comunale Luca Ronconi di Gubbio

   14. Teatro comunale Giuseppe Manini, comune di Narni

   15. Teatro Sergio Secci, comune di Terni
1.1019. Ascani, Manzi, Orfini, Berruto, Zingaretti.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Friuli-Venezia Giulia:

   1. Teatro Ristori di Cividale del Friuli.

   2. Teatro Verdi di Maniago

   3. Teatro Gustavo Modena di Palmanova

   4. Teatro di Polcenigo

   5. Teatro Zancanaro di Sacile

   6. Teatro Palamostre, Udine

   7. Teatro comunale di Gradisca d'Isonzo

   8. Teatro Comunale di Cormons

   9. Teatro Arrigoni, San Vito al Tagliamento

   10. Teatro Verdi di Muggia

   11. Teatro Verdi di Gorizia

   12. Teatro Miotto di Spilimbergo

   13. Teatro Rossetti Trieste.

   14. Teatro Pasolini, Cervignano

   15. Teatro Stabile Sloveno

   16. Teatro Franco e Franca Basaglia.
1.1007. Serracchiani.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Calabria:

   1. Teatro Grandinetti, comune di Lamezia Terme

   2. Teatro Politeama. Comune di Reggio Calabria

   3. Arena dello Stretto, comune Reggio Calabria

   4. Politeama Siracusa, comune di Reggio Calabria

   5. Teatro Apollo, comune di Crotone

   6. Teatro comunale, comune di Vibo Valentia

   7. Teatro comunale Cotronei

   8. cinema Teatro Sciarrone, Palmi.
1.1004. Stumpo, Carè.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri di seguito elencati:

   1. Teatro Salone Margherita di Roma;

   2. Teatro Pirandello di Agrigento;

   3. Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
1.1059. Pisano, Carmina, Cangiano, Calderone.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Basilicata:

   1. Teatro Francesco Stabile, comune di Potenza

   2. Cineteatro Duni, comune di Matera.
1.1003. Amendola.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Trentino-Alto Adige:

   1. Teatro Comunale Riccardo Zandonai, comune di Rovereto

   2. Teatro Sociale, comune di Trento.
1.1018. Ferrari.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. È altresì dichiarato monumento nazionale il Teatro Savoia, sito nella regione Molise, comune di Campobasso.
1.1012. Manzi, Orfini, Berruto, Zingaretti.

  All'emendamento 1.511 della Commissione, parte principale, comma 2-bis, alinea, dopo le parole: monumenti nazionali aggiungere le seguenti: , previa valutazione di una Commissione costituita presso il Ministero della cultura,.

  Conseguentemente, alla medesima parte principale, medesimo comma, lettera a):

   dopo la parola: sia aggiungere la seguente: prevalentemente;

   sopprimere le parole: con il concorso finanziario pubblico.
0.1.511.1. Manzi, Orfini, Zingaretti, Berruto, Grippo, Amato.

  Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

  2-bis. Possono essere dichiarati monumenti nazionali i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni e ove ricorra almeno uno dei seguenti requisiti:

   a) la programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico;

   b) il cui edificio sia stato oggetto di verifica dell'interesse culturale con esito positivo o di dichiarazione dell'interesse culturale ai sensi degli articoli 12 e 13 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ovvero di notifiche effettuate a norma della legislazione precedente ai sensi dell'art. 128 del medesimo decreto legislativo.

  Conseguentemente, sopprimere il comma 4.
1.511. La Commissione.

(Approvato)

A.C. 982-A – Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL TESTO UNIFICATO DELLA COMMISSIONE

Art. 2.

  1. Dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni competenti vi provvedono nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.

PROPOSTA EMENDATIVA

ART. 2

  Sostituirlo con i seguenti:

Art. 2.
(Copertura finanziaria)

  1. All'onere derivante dall'attuazione dell'articolo 1, pari a 10 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2024, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. Con decreto del Ministro della cultura sono stabiliti i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse da destinare ai teatri dichiarati monumenti nazionali per l'attribuzione di risorse umane, finanziarie e strumentali volte all'esercizio delle misure che il riconoscimento monumentale comporta.
  2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Art. 2-bis.
(Incremento del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo)

  1. Al fine di sostenere i teatri pubblici italiani per le attività di conservazione, di manutenzione, di promozione e valorizzazione sia degli edifici, delle opere architettoniche e degli spazi fisici costitutivi dei teatri stessi, sia dei servizi di aggregazione, di cultura e di funzione sociale che essi hanno nei propri territori, il Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo, di cui all'articolo 1 della legge 30 aprile 1985, n. 163, è incrementato di 30 milioni di euro annui, a decorrere dall'anno 2024. Con decreto del Ministro della cultura sono stabiliti i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse da destinare ai teatri pubblici italiani.
  2. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1, pari a 30 milioni di euro annui, a decorrere dall'anno 2024, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
  3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
2.1. Orrico, Amato, Caso, Francesco Silvestri.

A.C. 982-A – Ordini del giorno

ORDINI DEL GIORNO

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento all'esame, composto da 2 articoli, è volto a dichiarare monumenti nazionali teatri dislocati in varie città italiane;

    in particolare il comma 1 dell'articolo 1 reca la dichiarazione di monumento nazionale di un elenco di quarantasei teatri, mentre il comma 2 dell'articolo 1 chiarisce che la dichiarazione che conferisce il titolo di monumento nazionale di cui al comma 1 non costituisce verifica o dichiarazione dell'interesse culturale ai sensi degli articoli 12 e 13 del codice dei beni

culturali di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;

    i commi 3 e 4, introdotti grazie all'approvazione di emendamenti presentati dal gruppo M5S, dispongono che ulteriori teatri storici e altri beni culturali, anche su proposta dei soggetti interessati, possano essere riconosciuti quali monumento nazionale, con decreto del Ministro della cultura (comma 3) e che con regolamento da adottare con decreto del Ministro della cultura, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, siano stabiliti i criteri e la procedura per il conferimento della qualifica di monumento nazionale ai sensi del comma 3 (comma 4);

    pertanto, grazie all'approvazione degli emendamenti citati, sarà possibile che, senza dover intervenire con legge, ulteriori teatri storici e altri beni culturali, anche su proposta dei soggetti interessati, possano essere riconosciuti quali monumento nazionale, in base a criteri e procedure validi in modo uniforme per tutti;

    l'articolo 2 della proposta di legge reca la clausola di invarianza finanziaria, che limita fortemente la portata del provvedimento, in quanto dichiarare monumento nazionale alcuni teatri senza l'attribuzione di adeguate risorse umane, finanziarie e strumentali volte all'esercizio delle misure che il riconoscimento monumentale comporta, di fatto si vanifica la dichiarazione stessa;

    non è estranea al sistema dei vincoli per la tutela delle cose di interesse storico o artistico la previsione del potere amministrativo di porre limiti alla loro destinazione, quando la misura imposta miri a salvaguardare l'integrità e la conservazione del bene;

    il vincolo di destinazione d'uso dei beni dichiarati monumento nazionale può essere imposto a tutela di beni che sono espressione di identità culturale collettiva, non solo per la conservazione, ma anche per consentire che perduri nel tempo la condivisione e la trasmissione della manifestazione culturale immateriale, di cui la cosa contribuisce a costituirne la testimonianza,

impegna il Governo

ad intervenire affinché, al fine di tutelare l'integrità e la conservazione dei teatri dichiarati monumento nazionale, sia garantito, inderogabilmente, il vincolo di destinazione d'uso dei teatri dichiarati monumento nazionale.
9/982-A/1. Caso, Amato, Orrico.


   La Camera,

   premesso che:

    i monumenti nazionali italiani sono i monumenti che lo Stato italiano ha classificato come rilevanti per le proprie caratteristiche storiche, simboli di riferimento per la comunità nazionale. Tuttavia, l'attuale regime normativo, affonda le proprie radici in una normativa per certi versi essenzialmente vetusta, posto che, anche secondo l'evidente evoluzione sociale e storica del Paese, in un ordinamento come quello italiano sarebbe comunque opportuna una revisione delle norme in essere che consentano con snellezza e chiaramente definire quanto può essere promosso allo stato di monumento nazionale;

    invero la normativa è particolarmente articolata, ed infatti la dichiarazione di monumento nazionale è un particolare riconoscimento previsto dall'articolo 10, comma 3, lettera d), del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004; aggiungendovi che per l'argomento, allo stato, ulteriore riferimento è dato dalla circolare 13 del 5 giugno 2012 del Ministero per i beni e le attività culturali che fa sintesi sul tema;

    sul punto, deve ricordarsi anche come quando Federico II rendeva la città di Foggia quale centro di interesse assoluto nelle politiche federiciane divenendo residenza principale del sovrano e molto ospitando gli uffici centrali della monarchia: infatti, nel Palatium federiciano venivano invitati musicanti, acrobati e cantanti, per intrattenere la corte federiciana ed in tale contesto rilevanza assumono proprio i noti Ipogei Urbani, quali ambienti sotterranei situati nel sottosuolo del centro storico di Foggia, posto che la storia di queste cavità si intreccia proprio a quella del Palatium di Federico II, infatti il palazzo reale si trova proprio in quella zona;

    in tale contesto nella città di Foggia importanza storica assoluta è data proprio dai citati ipogei urbani, costruzioni sotterranee di interesse storico e antropologico, realizzate interamente dall'essere umano o come riadattamento di cavità naturali;

    in particolare, ancora, alcuni studi hanno riportato alla luce alcune parti di ipogei, i quali collegano gran parte del centro antico della città;

    l'importanza degli ipogei foggiani assumono importanza, affinché si comprenda la necessità di un intervento normativo novativo, è dato dalla circostanza per cui il professore Giuliano Volpe, già Rettore dell'Ateneo di Capitanata, in una ricerca dell'anno 2014, ha analizzato proprio gli spazi sotterranei di un mondo nascosto della città di Foggia, superando l'immaginario comune che vede gli ipogei collocati esclusivamente al centro storico, ed evidenziando la loro presenza anche nelle borgate che posseggono un inestimabile valore storico ed archeologico. Già nel 2018 (un blog del Sole 24 Ore, che si occupa di scienza, tecnologia e creatività) pose i riflettori sugli ipogei foggiani;

    nel caso della città di Foggia – e tanto sempre a titolo esemplificativo ma che ben può rendere l'idea dell'importanza di una revisione normativa diretta alla valorizzazione del patrimonio locale in un panorama nazionale – gli ambienti che è possibile visitare sono stati, essenzialmente, donati alla cittadinanza da privati, e molto non si è potuto ancora studiare proprio per la farraginosità della normativa e le difficoltà delle istituzioni locali di collegare il proprio patrimonio culturale al patrimonio nazionale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, ad una revisione complessiva della normativa in essere sui monumenti nazionali italiani, nonché, compatibilmente con le risorse di finanza pubblica, ad avviare una campagna nazionale di comunicazione finalizzata ad una maggiore coscienza comune del patrimonio culturale e monumentale locale e nazionale, diretta a sensibilizzare le istituzioni locali e significativamente i comuni, e così l'opinione pubblica, affinché vengano avviate iniziative organiche per la valorizzazione e la conoscenza dei patrimoni culturali delle città.
9/982-A/2. La Salandra.


   La Camera,

   premesso che:

    i monumenti nazionali italiani sono i monumenti che lo Stato italiano ha classificato come rilevanti per le proprie caratteristiche storiche, simboli di riferimento per la comunità nazionale. Tuttavia, l'attuale regime normativo, affonda le proprie radici in una normativa per certi versi essenzialmente vetusta, posto che, anche secondo l'evidente evoluzione sociale e storica del Paese, in un ordinamento come quello italiano sarebbe comunque opportuna una revisione delle norme in essere che consentano con snellezza e chiaramente definire quanto può essere promosso allo stato di monumento nazionale;

    invero la normativa è particolarmente articolata, ed infatti la dichiarazione di monumento nazionale è un particolare riconoscimento previsto dall'articolo 10, comma 3, lettera d), del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004; aggiungendovi che per l'argomento, allo stato, ulteriore riferimento è dato dalla circolare 13 del 5 giugno 2012 del Ministero per i beni e le attività culturali che fa sintesi sul tema;

    sul punto, deve ricordarsi anche come quando Federico II rendeva la città di Foggia quale centro di interesse assoluto nelle politiche federiciane divenendo residenza principale del sovrano e molto ospitando gli uffici centrali della monarchia: infatti, nel Palatium federiciano venivano invitati musicanti, acrobati e cantanti, per intrattenere la corte federiciana ed in tale contesto rilevanza assumono proprio i noti Ipogei Urbani, quali ambienti sotterranei situati nel sottosuolo del centro storico di Foggia, posto che la storia di queste cavità si intreccia proprio a quella del Palatium di Federico II, infatti il palazzo reale si trova proprio in quella zona;

    in tale contesto nella città di Foggia importanza storica assoluta è data proprio dai citati ipogei urbani, costruzioni sotterranee di interesse storico e antropologico, realizzate interamente dall'essere umano o come riadattamento di cavità naturali;

    in particolare, ancora, alcuni studi hanno riportato alla luce alcune parti di ipogei, i quali collegano gran parte del centro antico della città;

    l'importanza degli ipogei foggiani assumono importanza, affinché si comprenda la necessità di un intervento normativo novativo, è dato dalla circostanza per cui il professore Giuliano Volpe, già Rettore dell'Ateneo di Capitanata, in una ricerca dell'anno 2014, ha analizzato proprio gli spazi sotterranei di un mondo nascosto della città di Foggia, superando l'immaginario comune che vede gli ipogei collocati esclusivamente al centro storico, ed evidenziando la loro presenza anche nelle borgate che posseggono un inestimabile valore storico ed archeologico. Già nel 2018 (un blog del Sole 24 Ore, che si occupa di scienza, tecnologia e creatività) pose i riflettori sugli ipogei foggiani;

    nel caso della città di Foggia – e tanto sempre a titolo esemplificativo ma che ben può rendere l'idea dell'importanza di una revisione normativa diretta alla valorizzazione del patrimonio locale in un panorama nazionale – gli ambienti che è possibile visitare sono stati, essenzialmente, donati alla cittadinanza da privati, e molto non si è potuto ancora studiare proprio per la farraginosità della normativa e le difficoltà delle istituzioni locali di collegare il proprio patrimonio culturale al patrimonio nazionale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di intervenire, compatibilmente con le risorse di finanza pubblica, ad avviare una campagna nazionale di comunicazione finalizzata ad una maggiore coscienza comune del patrimonio culturale e monumentale locale e nazionale, diretta a sensibilizzare le istituzioni locali e significativamente i comuni, e così l'opinione pubblica, affinché vengano avviate iniziative organiche per la valorizzazione e la conoscenza dei patrimoni culturali delle città.
9/982-A/2. (Testo modificato nel corso della seduta)La Salandra.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame reca disposizioni per il riconoscimento dei teatri come monumenti nazionali,

impegna il Governo

a garantire che i teatri riconosciuti secondo la presente legge promuovano appuntamenti ed eventi appositi anche con una specifica targa.
9/982-A/3. Mollicone, Cerreto.


   La Camera,

   premesso che:

    la proposta di legge inizialmente incardinata attribuiva il valore di monumento nazionale al Teatro municipale di Piacenza e successivamente abbinata alle proposte di legge, già assegnate alla VII Commissione, volte a conferire tale riconoscimento anche al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro Regio di Parma, al Teatro Guglielmi di Massa, al Teatro municipale «Romolo Valli» di Reggio Emilia e ad altri teatri storici italiani;

    come evidenziato dai nostri interventi in Commissione, i lavori si sarebbero dovuti concentrare, anche attraverso l'avvio di un ciclo di audizioni, in un intervento organico volto anche a definire i criteri per il riconoscimento di monumento nazionale e per razionalizzare l'attività legislativa del Parlamento;

    dalla discussione in Commissione sono stati inseriti i criteri, parziali e limitati, dei 100 anni, della storicità e del valore artistico;

    la dichiarazione di monumento nazionale dovrebbe riguardare la storia di un teatro, quello che è stato quel teatro e non di quello che, in questo momento, quel singolo teatro;

    non si può ignorare l'altissimo ed esteso valore culturale e artistico dei numerosi teatri storici italiani, presenti non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli comuni, cui sarebbe importante conferire il titolo di monumento nazionale e, un intervento organico, non dovrebbe limitarsi alle singole proposte di legge, di interesse territoriale, riteniamo importante estendere il perimetro normativo,

impegna il Governo

in attesa di rivedere, in fase di discussione del primo provvedimento utile, i criteri adesso individuati, e considerare anche il valore storico di un teatro, a riconoscere quale monumento nazionale i seguenti teatri siti in Emilia-Romagna: Lo Spazio Tondelli Riccione, Teatro La Regina e Salone Snaporaz Cattolica, l'Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, il Teatro Rosaspina di Montescudo, il Teatro Leo Amici di Monte Colombo-Montescudo e il Teatro di Pietracuta di San Leo.
9/982-A/4. Gnassi.


   La Camera

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere quale monumento nazionale i seguenti teatri siti in Emilia-Romagna: Lo Spazio Tondelli Riccione, Teatro La Regina e Salone Snaporaz Cattolica, l'Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, il Teatro Rosaspina di Montescudo, il Teatro Leo Amici di Monte Colombo-Montescudo e il Teatro di Pietracuta di San Leo.
9/982-A/4. (Testo modificato nel corso della seduta)Gnassi.


   La Camera,

   premesso che:

    la proposta di legge inizialmente incardinata attribuiva il valore di monumento nazionale al Teatro municipale di Piacenza e successivamente abbinata alle proposte di legge, già assegnate alla VII Commissione, volte a conferire tale riconoscimento anche al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro Regio di Parma, al Teatro Guglielmi di Massa, al Teatro municipale «Romolo Valli» di Reggio Emilia e ad altri teatri storici italiani;

    come evidenziato dai nostri interventi in Commissione, i lavori si sarebbero dovuti concentrare, anche attraverso l'avvio di un ciclo di audizioni, in un intervento organico volto anche a definire i criteri per il riconoscimento di monumento nazionale e per razionalizzare l'attività legislativa del Parlamento;

    dalla discussione in Commissione sono stati inseriti i criteri, parziali e limitati, dei 100 anni, della storicità e del valore artistico:

    la dichiarazione di monumento nazionale dovrebbe riguardare la storia di un teatro, quello che è stato quel teatro e non di quello che, in questo momento, quel singolo teatro;

    non si può ignorare l'altissimo ed esteso valore culturale e artistico dei numerosi teatri storici italiani, presenti non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli comuni, cui sarebbe importante conferire il titolo di monumento nazionale e, un intervento organico, non dovrebbe limitarsi alle singole proposte di legge, di interesse territoriale, riteniamo importante estendere il perimetro normativo,

impegna il Governo

in attesa di rivedere, in fase di discussione del primo provvedimento utile, i criteri adesso individuati, e considerare anche il valore storico di un teatro, a riconoscere quale monumento nazionale i seguenti teatri siti in Toscana: Teatro delle Piagge, Anfiteatro Ernesto De Pascale Parco delle Cascine, Teatro Goldonetta, Sala della Musica Piazza S. Firenze, Sala PARC dell'ex Fabbri-Cascine, Sala ESSE Salesiani, Cinema Teatro Stensen, Teatro Chiesa S.Maria a Coverciano, Cinema Teatro Giunti Odeon, Teatro Studio Mila Pieralli (Scandicci), Teatro Nave a Rovezzano SRMS, Teatro della Chiesa del Sacro Cuore-Romito, Teatro 334 Brozzi.
9/982-A/5. Gianassi.


   La Camera

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere quale monumento nazionale i seguenti teatri siti in Toscana: Teatro delle Piagge, Anfiteatro Ernesto De Pascale Parco delle Cascine, Teatro Goldonetta, Sala della Musica Piazza S. Firenze, Sala PARC dell'ex Fabbri-Cascine, Sala ESSE Salesiani, Cinema Teatro Stensen, Teatro Chiesa S.Maria a Coverciano, Cinema Teatro Giunti Odeon, Teatro Studio Mila Pieralli (Scandicci), Teatro Nave a Rovezzano SRMS, Teatro della Chiesa del Sacro Cuore-Romito, Teatro 334 Brozzi.
9/982-A/5. (Testo modificato nel corso della seduta)Gianassi.


   La Camera,

   premesso che:

    la proposta di legge in esame è volta a dichiarare monumenti nazionali diversi teatri dislocati in varie città italiane;

    il teatro svolge un ruolo cruciale nella società contemporanea perché offre uno spazio per esplorare temi e questioni sociali attraverso la rappresentazione artistica; promuove la comunicazione e la condivisione di esperienze umane attraverso gli spettacoli dal vivo, contribuisce all'educazione culturale e alla sensibilizzazione su questioni importanti e offre un'opportunità per esprimere creatività e innovazione artistica. Inoltre, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni, il teatro può contribuire alla crescita umana, culturale e relazionale;

    nel nostro Paese ci sono circa 1200 teatri, tra cui 29 teatri di tradizione e diversi teatri in cui compagnie indipendenti mettono in scena il teatro sperimentale. I teatri, oltre ad essere spazi fisici e culturali, sono luoghi di lavoro. I lavoratori dello spettacolo e, più in generale, tutti i lavoratori della cultura sono sempre altamente specializzati, hanno spesso seguito percorsi formativi straordinari, ma sono lavoratori e lavoratrici ai quali viene inflitta una precarietà senza fine e senza regole, quella che chiamiamo precarietà strutturale ed esistenziale. Sono lavoratori che – se si escludono i grandi artisti e le grandi personalità – hanno retribuzioni molto basse e insufficienti ad affrontare le spese della vita quotidiana;

    nel 2022 il numero di lavoratori dello spettacolo con almeno una giornata retribuita nell'anno è di 347.411 unità, con una retribuzione media annua di 11.239 euro e un numero medio annuo di 96 giornate retribuite;

    è fondamentale che lo Stato sostenga con maggiori risorse lo spettacolo dal vivo e, in particolare, i suoi lavoratori;

    nella scorsa legislatura è stata data una delega al Governo per le disposizioni in materia di spettacolo, in particolare di un'indennità pensata per aiutare i lavoratori nei periodi di inattività, mentre si stanno formando o si stanno preparando per il lavoro successivo. Il Governo con il decreto legislativo 175 del 2023 ha introdotto un'indennità di discontinuità che, però, non rispecchia la delega. Tra i requisiti ci sono diverse criticità: le 60 giornate lavorate nell'anno precedente per molti sono difficili da raggiungere e calcolando un massimale di 25 mila euro all'anno l'indennità può arrivare fino a 2 mila euro. Inoltre, le giornate utilizzate per ricevere questa indennità non possono più essere usate per ricevere la Naspi,

impegna il Governo

ad accrescere nella prossima legge di bilancio le risorse destinate alle politiche culturali e, in particolare, allo spettacolo dal vivo e al teatro di tradizione e sperimentale, anche al fine di accrescere le risorse destinate agli strumenti di welfare per i lavoratori dello spettacolo dal vivo e, di conseguenza, rivedendo dal prossimo anno i criteri di accesso all'indennità di discontinuità in modo da allargare la platea e aumentare gli importi.
9/982-A/6. Ghirra, Piccolotti, Zanella, Bonelli, Borrelli, Dori, Evi, Fratoianni, Grimaldi, Mari, Zaratti, Ferrari, Grippo.


   La Camera,

   premesso che:

    la proposta di legge A.C. 982 e abbinate, recante «Dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani» è volta a dichiarare monumenti nazionali diversi teatri dislocati in varie città italiane;

    il comma 1 dell'articolo 1 reca la dichiarazione di monumento nazionale di un elenco di quarantasei teatri;

    il codice dei beni culturali, riguardo alla dichiarazione di monumento nazionale, all'articolo 10, comma 3, lettera d), secondo periodo, prevede che, nel caso delle cose immobili e mobili, a chiunque appartenenti, che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell'arte, della scienza, della tecnica, dell'industria e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell'identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose, se le cose rivestono altresì un valore testimoniale o esprimono un collegamento identitario o civico di significato distintivo eccezionale, la dichiarazione di interesse culturale di cui all'articolo 13 possa comprendere, anche su istanza di uno o più comuni o della regione, la dichiarazione di monumento nazionale;

    la dichiarazione di monumento nazionale è un particolare riconoscimento previsto dal diritto vigente, all'articolo 10, comma 3, lettera d), del Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42 del 2004), così come modificato dall'articolo 6 della legge n. 153 del 2017, che ha introdotto nella disposizione richiamata una procedura amministrativa in base alla quale la dichiarazione di interesse culturale di un bene può ricomprendere anche la dichiarazione di «monumento nazionale»;

    il Teatro Garibaldi di Avola fu inaugurato nel 1876, e da allora è sempre stato un punto di riferimento per la vita artistica e culturale non solo della cittadina, ma di tutto il Val di Noto;

    l'edificio, dedicato a Giuseppe Garibaldi nel 1882, anno della morte dell'Eroe dei due mondi, presenta un'elegante facciata in stile neorinascimentale in pietra bianca, con una serie di archi a tutto sesto sormontati da balaustri di memoria palladiana. L'ingresso è decorato con sei dipinti del pittore Gregorio Scalia che raffigurano i volti dei compositori Gaetano Donizzetti, Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini, Enrico Petrella e Domenico Cimarosa;

    anche il Teatro comunale «Tina di Lorenzo» di Noto, precedentemente conosciuto come Teatro comunale Vittorio Emanuele III, è da annoverare tra i teatri storici a forte imprinting artistico culturale. L'edificio, inaugurato nel 1870, si affaccia su piazza XVI maggio, nel centro storico e da allora ha sempre assolto a una funzione di notevole rilievo culturale;

    entrambi i teatri presentano i requisiti essenziali richiesti dal provvedimento in discussione,

impegna il Governo

ad adottare ulteriori iniziative volte ad inserire nell'elenco di cui all'articolo 1, comma 1, del presente provvedimento, quali teatri monumento nazionale, il Teatro Garibaldi di Avola e il Teatro comunale «Tina di Lorenzo» di Noto.
9/982-A/7. Cannata.


   La Camera,

   premesso che:

    la proposta di legge A.C. 982 e abbinate, recante «Dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani» è volta a dichiarare monumenti nazionali diversi teatri dislocati in varie città italiane;

    il comma 1 dell'articolo 1 reca la dichiarazione di monumento nazionale di un elenco di quarantasei teatri;

    il codice dei beni culturali, riguardo alla dichiarazione di monumento nazionale, all'articolo 10, comma 3, lettera d), secondo periodo, prevede che, nel caso delle cose immobili e mobili, a chiunque appartenenti, che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell'arte, della scienza, della tecnica, dell'industria e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell'identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose, se le cose rivestono altresì un valore testimoniale o esprimono un collegamento identitario o civico di significato distintivo eccezionale, la dichiarazione di interesse culturale di cui all'articolo 13 possa comprendere, anche su istanza di uno o più comuni o della regione, la dichiarazione di monumento nazionale;

    la dichiarazione di monumento nazionale è un particolare riconoscimento previsto dal diritto vigente, all'articolo 10, comma 3, lettera d), del Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42 del 2004), così come modificato dall'articolo 6 della legge n. 153 del 2017, che ha introdotto nella disposizione richiamata una procedura amministrativa in base alla quale la dichiarazione di interesse culturale di un bene può ricomprendere anche la dichiarazione di «monumento nazionale»;

    il Teatro Garibaldi di Avola fu inaugurato nel 1876, e da allora è sempre stato un punto di riferimento per la vita artistica e culturale non solo della cittadina, ma di tutto il Val di Noto;

    l'edificio, dedicato a Giuseppe Garibaldi nel 1882, anno della morte dell'Eroe dei due mondi, presenta un'elegante facciata in stile neorinascimentale in pietra bianca, con una serie di archi a tutto sesto sormontati da balaustri di memoria palladiana. L'ingresso è decorato con sei dipinti del pittore Gregorio Scalia che raffigurano i volti dei compositori Gaetano Donizzetti, Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini, Enrico Petrella e Domenico Cimarosa;

    anche il Teatro comunale «Tina di Lorenzo» di Noto, precedentemente conosciuto come Teatro comunale Vittorio Emanuele III, è da annoverare tra i teatri storici a forte imprinting artistico culturale. L'edificio, inaugurato nel 1870, si affaccia su piazza XVI maggio, nel centro storico e da allora ha sempre assolto a una funzione di notevole rilievo culturale;

    entrambi i teatri presentano i requisiti essenziali richiesti dal provvedimento in discussione,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere, quale monumento nazionale, il Teatro Garibaldi di Avola e il Teatro comunale «Tina di Lorenzo» di Noto.
9/982-A/7. (Testo modificato nel corso della seduta)Cannata.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame concerne la dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani;

    in particolare, il comma 3 dell'articolo 1, prevede che «Con decreto del Ministro della cultura possono essere dichiarati monumento nazionale ulteriori teatri storici e altri beni culturali, anche su iniziativa dei soggetti interessati»;

    il Teatro Sociale di Luino fu costruito nel 1889 dalla locale Società Operaia, per celebrare il ventesimo dalla fondazione, nel 1869. Il progetto, con facciata di classica eleganza retta da pronao su colonne doriche, percorso da finti archi e coronato da una balconata come fastigio, fu affidato a un professionista operante tra la Val d'Ossola e il lago Maggiore, Luigi Sbarra, e fu mantenuto inalterato nella revisione del 1927 giungendo intanto sino ai giorni nostri. Dall'inaugurazione nel 1889 l'edificio ha caratterizzato con il suo prospetto architettonico il corso di Luino su cui è affacciato e ha promosso, grazie a un articolato cartellone di spettacoli tra musica e teatro, un indubbio incremento culturale e sociale per l'intera città;

    vi ha presentato le sue prime opere il premio Nobel Dario Fo, che per lungo tempo ha vissuto a Luino,

impegna il Governo

considerata la storia e il pregio architettonico del Teatro Sociale di Luino, ad adottare le opportune iniziative volte a disporre il suo inserimento nell'elenco dei monumenti nazionali.
9/982-A/8. Pellicini.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame concerne la dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani;

    in particolare, il comma 3 dell'articolo 1, prevede che «Con decreto del Ministro della cultura possono essere dichiarati monumento nazionale ulteriori teatri storici e altri beni culturali, anche su iniziativa dei soggetti interessati»;

    il Teatro Sociale di Luino fu costruito nel 1889 dalla locale Società Operaia, per celebrare il ventesimo dalla fondazione, nel 1869. Il progetto, con facciata di classica eleganza retta da pronao su colonne doriche, percorso da finti archi e coronato da una balconata come fastigio, fu affidato a un professionista operante tra la Val d'Ossola e il lago Maggiore, Luigi Sbarra, e fu mantenuto inalterato nella revisione del 1927 giungendo intanto sino ai giorni nostri. Dall'inaugurazione nel 1889 l'edificio ha caratterizzato con il suo prospetto architettonico il corso di Luino su cui è affacciato e ha promosso, grazie a un articolato cartellone di spettacoli tra musica e teatro, un indubbio incremento culturale e sociale per l'intera città;

    vi ha presentato le sue prime opere il premio Nobel Dario Fo, che per lungo tempo ha vissuto a Luino,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere, quale monumento nazionale, il Teatro Sociale di Luino.
9/982-A/8. (Testo modificato nel corso della seduta)Pellicini.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame è volto a dichiarare monumenti nazionali importanti teatri dislocati in varie città italiane;

    in particolare, si ritiene possano essere dichiarati monumenti nazionali i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni e ove ricorra almeno uno dei seguenti requisiti: la programmazione sia esclusivamente rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato; il cui edificio sia riconosciuto di indubbia qualità storico-architettonica;

    il Teatro Savoia di Campobasso fa parte di un complesso edificato negli anni 1923-25, oggi tra i luoghi simbolo del capoluogo: collocato nella prima espansione ottocentesca della città di Campobasso, immediatamente fuori la cinta muraria medioevale, l'intero complesso venne edificato a cura della Sait (Società anonima impresa teatro), con l'inaugurazione del Teatro Sociale (poi diventato Savoia sotto la guida della famiglia Colitti) inaugurato il 3 aprile 1926 (Sabato Santo) con la rappresentazione di Tosca, opera di Giacomo Puccini, a cui seguirono Rigoletto di Giuseppe Verdi, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo;

    sulla platea, a forma di ferro di cavallo, si affacciano quattro ordini di palchi, raggiungibili mediante due scalinate che si diramano dal foyer. Il palcoscenico, separato dalla platea dal golfo mistico, ha una capienza per quaranta orchestrali. All'interno del teatro si possono ammirare gli affreschi realizzati da Arnaldo De Lisio che rappresentano scene di vita quotidiana, luoghi caratteristici di Campobasso e del Molise. Di notevole suggestione è l'affresco «il Trionfo dei Sanniti» che copre l'intera volta della platea. Interessanti sono anche le opere in ferro battuto realizzate dall'artista campobassano Giuseppe Tucci;

    recentemente, con un'esemplare opera di restauro, il teatro è stato restituito alla città tornando ad essere uno dei centri di aggregazione culturale più amati;

    e ancora, nel 1911, sorgeva la «Società Anonima» per la costruzione ed esercizio di un Teatro Sociale in Agnone per iniziativa di pochi concittadini. Il 14 ottobre 1911 fu inaugurato il Teatro, sotto il nome di «Politeama Italo-Argentino» con la Compagnia Drammatica Italiana, diretta dal sig. Carlo Titta;

    il Teatro Savoia di Campobasso e il «Politeama Italo-Argentino» di Agnone presentano indubbiamente tutti i requisiti richiesti dal provvedimento in esame per la dichiarazione di monumento nazionale,

impegna il Governo

ad adottare ulteriori iniziative volte a inserire nell'elenco dei teatri dichiarati monumenti nazionali il Teatro Savoia di Campobasso e il «Politeama Italo-Argentino» di Agnone.
9/982-A/9. Lancellotta.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame è volto a dichiarare monumenti nazionali importanti teatri dislocati in varie città italiane;

    in particolare, si ritiene possano essere dichiarati monumenti nazionali i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni e ove ricorra almeno uno dei seguenti requisiti: la programmazione sia esclusivamente rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato; il cui edificio sia riconosciuto di indubbia qualità storico-architettonica;

    il Teatro Savoia di Campobasso fa parte di un complesso edificato negli anni 1923-25, oggi tra i luoghi simbolo del capoluogo: collocato nella prima espansione ottocentesca della città di Campobasso, immediatamente fuori la cinta muraria medioevale, l'intero complesso venne edificato a cura della Sait (Società anonima impresa teatro), con l'inaugurazione del Teatro Sociale (poi diventato Savoia sotto la guida della famiglia Colitti) inaugurato il 3 aprile 1926 (Sabato Santo) con la rappresentazione di Tosca, opera di Giacomo Puccini, a cui seguirono Rigoletto di Giuseppe Verdi, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo;

    sulla platea, a forma di ferro di cavallo, si affacciano quattro ordini di palchi, raggiungibili mediante due scalinate che si diramano dal foyer. Il palcoscenico, separato dalla platea dal golfo mistico, ha una capienza per quaranta orchestrali. All'interno del teatro si possono ammirare gli affreschi realizzati da Arnaldo De Lisio che rappresentano scene di vita quotidiana, luoghi caratteristici di Campobasso e del Molise. Di notevole suggestione è l'affresco «il Trionfo dei Sanniti» che copre l'intera volta della platea. Interessanti sono anche le opere in ferro battuto realizzate dall'artista campobassano Giuseppe Tucci;

    recentemente, con un'esemplare opera di restauro, il teatro è stato restituito alla città tornando ad essere uno dei centri di aggregazione culturale più amati;

    e ancora, nel 1911, sorgeva la «Società Anonima» per la costruzione ed esercizio di un Teatro Sociale in Agnone per iniziativa di pochi concittadini. Il 14 ottobre 1911 fu inaugurato il Teatro, sotto il nome di «Politeama Italo-Argentino» con la Compagnia Drammatica Italiana, diretta dal sig. Carlo Titta;

    il Teatro Savoia di Campobasso e il «Politeama Italo-Argentino» di Agnone presentano indubbiamente tutti i requisiti richiesti dal provvedimento in esame per la dichiarazione di monumento nazionale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere, quale monumento nazionale, il Teatro Savoia di Campobasso e il «Politeama Italo-Argentino» di Agnone.
9/982-A/9. (Testo modificato nel corso della seduta)Lancellotta.


   La Camera,

   premesso che:

    il Teatro Gustavo Modena è stato inaugurato il 18 settembre 1857 ed uno dei teatri ottocenteschi di Genova;

    il Teatro Gustavo Modena è gemello del Teatro Sociale di Camogli, anch'esso progettato dall'Architetto Nicolò Bruno;

    il Teatro Modena di Genova è tra i pochissimi teatri in Italia ad avere ancora in uso la graticcia originale ottocentesca;

    tuttora il Teatro Gustavo Modena di Genova è uno dei principali Teatri della città in cui ha sede il Teatro Nazionale;

    il testo in votazione reca, come allegato all'articolo 1, la lista dei Teatri dichiarati monumenti nazionali;

    stante l'importanza storico culturale che il Teatro Gustavo Modena di Genova ricopre sia a livello regionale che nazionale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare le opportune iniziative volte a inserire all'interno dell'elenco, recante i teatri dichiarati monumenti nazionali, il Teatro Gustavo Modena di Genova.
9/982-A/10. Cavo.


   La Camera,

   premesso che:

    il Teatro Gustavo Modena è stato inaugurato il 18 settembre 1857 ed uno dei teatri ottocenteschi di Genova;

    il Teatro Gustavo Modena è gemello del Teatro Sociale di Camogli, anch'esso progettato dall'Architetto Nicolò Bruno;

    il Teatro Modena di Genova è tra i pochissimi teatri in Italia ad avere ancora in uso la graticcia originale ottocentesca;

    tuttora il Teatro Gustavo Modena di Genova è uno dei principali Teatri della città in cui ha sede il Teatro Nazionale;

    il testo in votazione reca, come allegato all'articolo 1, la lista dei Teatri dichiarati monumenti nazionali;

    stante l'importanza storico culturale che il Teatro Gustavo Modena di Genova ricopre sia a livello regionale che nazionale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere, quale monumento nazionale, il Teatro Gustavo Modena di Genova.
9/982-A/10. (Testo modificato nel corso della seduta)Cavo.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame è volto a dichiarare monumenti nazionali importanti teatri dislocati in varie città italiane;

    in particolare, si ritiene possano essere dichiarati monumenti nazionali i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni e ove ricorra almeno uno dei seguenti requisiti: la programmazione sia esclusivamente rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato; il cui edificio sia riconosciuto di indubbia qualità storico-architettonica;

    il Teatro Bellini di Adrano è un centro teatrale, intitolato al compositore catanese Vincenzo Bellini: nel 1779 il Viceré faceva obbligo di costruire il teatro di Adernó con gli introiti ricavati dalla tassazione sulla vendita del pane e degli ortaggi;

    ai primi del Novecento, il sindaco affidò il restauro ed il completamento al palermitano Ing. Gaspare Silvestri Amari. Il gruppo scultoreo che primeggia sopra il terminale venne realizzato dal maestro catanese Mario Moschetti (figlio dell'illustre Giulio Moschetti autore delle sculture al Massimo Vincenzo Bellini di Catania) rappresentano l'anima del Teatro in forma allegorica, da sinistra verso destra: La Tragedia, la Musica e la Commedia. Secondo il progetto, dovevano essere poste ai lati nelle nicchie le statue di Giuseppe Verdi e di Vincenzo Bellini, ma che non furono mai realizzate;

    durante il boom del cinema italiano, il Teatro è stato utilizzato come sala di proiezione cinematografica;

    il Teano Bellini di Adrano, uno dei monumenti più significativi della città, presenta indubbiamente tutti i requisiti richiesti dal provvedimento in esame per la dichiarazione di monumento nazionale,

impegna il Governo

ad inserire nell'elenco dei teatri dichiarati monumenti nazionali il Teatro Bellini di Adrano.
9/982-A/11. Ciancitto.


   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame è volto a dichiarare monumenti nazionali importanti teatri dislocati in varie città italiane;

    in particolare, si ritiene possano essere dichiarati monumenti nazionali i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni e ove ricorra almeno uno dei seguenti requisiti: la programmazione sia esclusivamente rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato; il cui edificio sia riconosciuto di indubbia qualità storico-architettonica;

    il Teatro Bellini di Adrano è un centro teatrale, intitolato al compositore catanese Vincenzo Bellini: nel 1779 il Viceré faceva obbligo di costruire il teatro di Adernó con gli introiti ricavati dalla tassazione sulla vendita del pane e degli ortaggi;

    ai primi del Novecento, il sindaco affidò il restauro ed il completamento al palermitano Ing. Gaspare Silvestri Amari. Il gruppo scultoreo che primeggia sopra il terminale venne realizzato dal maestro catanese Mario Moschetti (figlio dell'illustre Giulio Moschetti autore delle sculture al Massimo Vincenzo Bellini di Catania) rappresentano l'anima del Teatro in forma allegorica, da sinistra verso destra: La Tragedia, la Musica e la Commedia. Secondo il progetto, dovevano essere poste ai lati nelle nicchie le statue di Giuseppe Verdi e di

Vincenzo Bellini, ma che non furono mai realizzate;

    durante il boom del cinema italiano, il Teatro è stato utilizzato come sala di proiezione cinematografica;

    il Teano Bellini di Adrano, uno dei monumenti più significativi della città, presenta indubbiamente tutti i requisiti richiesti dal provvedimento in esame per la dichiarazione di monumento nazionale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere, quale monumento nazionale, il Teatro Bellini di Adrano.
9/982-A/11. (Testo modificato nel corso della seduta)Ciancitto.


INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative di competenza volte ad un rapido ripristino delle barriere antirumore sui tratti cittadini genovesi delle autostrade A7 e A10 – 3-01113

   BENZONI, BONETTI, D'ALESSIO, GRIPPO e SOTTANELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   su oltre ventisei chilometri di tratta autostradale dell'A7 e dell'A10 che si snodano all'interno del tessuto abitativo genovese, Autostrade per l'Italia S.p.A. (Aspi) ha previsto la reinstallazione di 13,3 chilometri di barriere integrate antirumore e la realizzazione di 1,7 chilometri di nuove installazioni. Purtroppo, ad oggi, soltanto meno di 1 chilometro di barriere reinstallate può dirsi concluso e soltanto per la metà delle altre sono state terminate le attività di cantierizzazione;

   la mancanza delle barriere fonoassorbenti lungo l'asse autostradale del 1° tronco di Genova è un'ulteriore conseguenza della tragedia del crollo del viadotto Polcevera: tutte le barriere sono state infatti smontate, a partire dal 2019, in quanto non conformi dal punto di vista della sicurezza, come stabilito in uno dei filoni dell'inchiesta giudiziaria;

   i residenti non possono più aprire le finestre delle proprie case a causa dell'inquinamento acustico dovuto al traffico che transita a pochi metri dalle proprie abitazioni, oltre che dell'inquinamento ambientale causato dalle polveri sottili dei veicoli quasi sempre incolonnati a causa dei continui ingorghi che contraddistinguono questo tratto della rete;

   sulla base di quanto si è appreso dalla stampa locale, Aspi avrebbe dichiarato di essere «al lavoro per ridurre al massimo i disagi, attraverso una programmazione serrata, che tenga conto sia delle esigenze dei territori sia del piano di ammodernamento in corso sulla rete», prevedendo un termine dei lavori entro 3-4 anni;

   tali tempistiche non sono ovviamente sostenibili per i residenti, i quali già da diversi anni subiscono le conseguenze di rumori, fumi e polveri sottili –:

   quali iniziative di competenza intenda intraprendere per velocizzare le opere richiamate in premessa al fine di tutelare in via prioritaria la salute dei residenti – che già da molti anni tollerano una situazione insostenibile – e se intenda, in tal senso, aprire un tavolo di concerto con Aspi, gli enti locali interessati dai progetti e i comitati dei cittadini attivatisi negli anni, per garantire un monitoraggio costante delle problematiche e ottimizzare i tempi di implementazione di soluzioni adeguate.
(3-01113)


Iniziative di competenza per l'adozione da parte della Commissione europea di un parere motivato nei confronti dell'Austria circa le limitazioni di transito sull'asse del Brennero – 3-01114

   FOTI, MESSINA, ANTONIOZZI, GARDINI, MONTARULI, RUSPANDINI, RAIMONDO, DEIDDA, AMICH, BALDELLI, CANGIANO, FRIJIA, LONGI, GAETANA RUSSO e GIOVINE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di febbraio 2024, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato che l'Italia ha inviato al Segretario generale della Commissione europea una lettera firmata dal Ministro delle politiche dell'Unione europea, Raffaele Fitto, sul tema relativo ai divieti di transito sull'asse del Brennero;

   nella missiva si chiede l'avvio di una procedura di infrazione, prevista dall'articolo 259 del Tfue, contro l'Austria per le limitazioni di transito sull'asse;

   l'intero panorama delle associazioni di rappresentanza del settore dell'autotrasporto e della logistica e Uniontrasporti (società in house del sistema italiano delle Camere di commercio) ha voluto esprimere il pieno appoggio alla richiesta del Governo italiano;

   in una lettera inviata dal comparto dell'autotrasporto, della logistica e da Uniontrasporti al Vicepresidente esecutivo della Commissione dell'Unione europea, Margrethe Vestager, al Commissario dei trasporti, Adina Valean, e al Commissario per il mercato interno, Thierry Breton, le associazioni affermano che i divieti tirolesi non solo minano la libera circolazione delle merci, ma ledono altresì l'equa concorrenza nell'Unione producendo danni diretti e indiretti all'economia italiana per oltre 2 miliardi di euro;

   le associazioni, ricordando la strategicità del corridoio del Brennero per l'interscambio delle merci tra gli Stati membri, hanno evidenziato le criticità e i disagi operativi derivanti dai singoli divieti imposti dal Tirolo;

   il settore sottolinea anche una possibile contraddizione della politica austriaca rispetto alle motivazioni di tutela ambientale: le limitazioni, infatti, sembrano non sussistere per il traffico con origine o destinazione in Tirolo;

   nella stessa missiva, inoltre, le associazioni sottolineano gli impatti sociali negativi che generano in termini di sicurezza della circolazione e salute degli autisti;

   la Commissione europea ha espresso l'intenzione di svolgere appieno il proprio ruolo in conformità all'articolo 259 del Tfue;

   l'auspicio delle associazioni di categoria è che la Commissione europea adotti un parere motivato nel più breve tempo possibile, in modo da intimare all'Austria di rimuovere i divieti tirolesi al fine di ripristinare la libera circolazione delle merci e con essa un'equa concorrenza nel Mercato unico –:

   quali ulteriori iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere al fine indurre la Commissione europea ad adottare un parere motivato che inviti l'Austria a rimuovere i divieti tirolesi sull'asse del Brennero, al fine di consentire una libera circolazione delle merci nel rispetto delle regole sull'equa concorrenza nel Mercato unico.
(3-01114)


Iniziative di competenza per la realizzazione di un piano di investimenti in infrastrutture strategiche e sistemi di trasporto efficienti per la Basilicata – 3-01115

   MACCANTI, MOLINARI, ANDREUZZA, ANGELUCCI, BAGNAI, BARABOTTI, BELLOMO, BENVENUTO, DAVIDE BERGAMINI, BILLI, BISA, BOF, BORDONALI, BOSSI, BRUZZONE, CANDIANI, CAPARVI, CARLONI, CARRÀ, CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, COIN, COMAROLI, CRIPPA, DARA, DI MATTINA, FORMENTINI, FRASSINI, FURGIUELE, GIACCONE, GIAGONI, GIGLIO VIGNA, GUSMEROLI, IEZZI, LATINI, LAZZARINI, LOIZZO, MARCHETTI, MATONE, MIELE, MINARDO, MONTEMAGNI, MORRONE, NISINI, OTTAVIANI, PANIZZUT, PIERRO, PIZZIMENTI, PRETTO, RAVETTO, SASSO, STEFANI, SUDANO, TOCCALINI, ZIELLO, ZINZI e ZOFFILI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   gli investimenti in opere pubbliche di rilievo strategico portano benefici concreti a tutta la collettività. Un patrimonio infrastrutturale moderno e connesso è fondamentale per sviluppare una mobilità di merci e persone, efficace ed efficiente, che possa sostenere la crescita sostenibile e a lungo termine di un territorio, oltre che incrementarne l'attrattività e consolidarne le capacità competitive;

   la regione Basilicata da anni sconta lo storico isolamento del suo territorio a causa delle sue caratteristiche geografiche e dell'inadeguatezza di reti ferroviarie e autostradali;

   la velocità dei collegamenti è essenziale per dare la possibilità alle realtà imprenditoriali della regione di essere realmente competitive, infatti il 25 per cento dei 945 milioni dell'Accordo di coesione e sviluppo tra Governo e regione, cioè 200 milioni di euro, sono stati destinati al settore dei trasporti;

   tra le opere principali e più attese dal territorio c'è l'intervento di realizzazione della nuova variante in gallerie ad Acquafredda e Cersuta di Maratea, per la quale è necessario uno stanziamento di risorse;

   inoltre, oltre agli interventi messi in campo dalla regione, come il potenziamento dei mezzi di trasporto ferroviario e le risorse investite di recente sulla mobilità, in particolare per rinnovare il parco rotabile delle Ferrovie Appulo Lucane, sono fondamentali i lavori di collegamento alla rete ferroviaria e autostradale nazionale, ad esempio quelli riguardanti l'itinerario stradale Murgia-Pollino, asse strategico di preminente interesse nazionale –:

   se e quali iniziative di competenza abbia adottato o intenda adottare per realizzare un piano di investimenti in infrastrutture strategiche e sistemi di trasporto efficienti per la regione Basilicata, al fine di far fronte allo storico isolamento in cui versa il territorio.
(3-01115)


Iniziative di competenza volte ad assicurare una rapida realizzazione della Nuova diga foranea di Genova – 3-01116

   LUPI, CAVO, BICCHIELLI, BRAMBILLA, CESA, ALESSANDRO COLUCCI, PISANO, ROMANO, SEMENZATO e TIRELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la nuova diga foranea di Genova è stata la principale opera contenuta nel Programma straordinario per la ripresa del porto di Genova prevista dall'articolo 9-bis del decreto-legge n. 109 del 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, e rappresenta un'infrastruttura determinante per lo sviluppo di Genova e del sistema portuale italiano;

   il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito dalla legge 1 luglio 2021, n. 101, ha istituito il Fondo complementare al PNRR, finalizzato ad integrare, con risorse nazionali, gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e a finanziare anche la diga foranea di Genova;

   il 27 maggio 2022, il Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha approvato il progetto della diga foranea di Genova;

   il 1° giugno 2022 il Commissario straordinario Paolo Emilio Signorini ha approvato in via definitiva il progetto di fattibilità tecnica economica della nuova diga foranea;

   il 23 novembre 2022 il Commissario straordinario Paolo Emilio Signorini ha sottoscritto il contratto per la realizzazione dell'opera con i rappresentanti del Consorzio PerGenova Breakwater (ATI composta da Webuild, Fincantieri, Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra);

   l'aumento dei costi dei materiali delle costruzioni ha richiesto l'aggiornamento del costo dell'opera da 950 milioni di euro a 1,3 miliardi di euro, come da stime dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale;

   come riportato da numerosi organi di stampa, l'Autorità nazionale anticorruzione avrebbe trasmesso la propria delibera n. 142 del 20 marzo 2024 alla procura della Repubblica di Genova e al procuratore regionale della Corte dei conti della Liguria;

   la delibera dell'Autorità citata ravvisa anche una possibile «distorsione della concorrenza» nelle procedure tecniche adottate per le procedure di appalto e «la sindacabilità (...) della scelta circa l'inserimento della Nuova Diga Foranea nel Programma Straordinario» di cui al decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130 –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di assicurare la realizzazione in tempi brevi della diga foranea di Genova, un'opera infrastrutturale di rilevanza strategica per Genova e per lo sviluppo economico del Paese.
(3-01116)


Iniziative di competenza volte a garantire la realizzazione della Nuova diga foranea di Genova in relazione ai tempi e alle risorse previsti dal PNRR – 3-01117

   ORLANDO, GHIO, BARBAGALLO, MORASSUT, BAKKALI, CASU, FERRARI e FORNARO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   con delibera del 20 marzo 2024, l'Anac ha concluso la propria istruttoria sulle procedure di appalto integrato complesso avente a oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione dell'intervento P3062 «Realizzazione della Nuova Diga Foranea – Ambito Bacini di Sanpierdarena – Porto di Genova»;

   nella delibera Anac considera confermati i profili di contestazione sollevati nell'atto di avvio del procedimento di vigilanza in ordine all'assenza delle motivazioni sottese alla scelta dell'utilizzo della procedura negoziata senza bando e ravvisa la mancata sussistenza dei presupposti per l'applicazione del regime derogatorio, non prospettandosi situazioni di estrema urgenza, nonché la possibilità per l'impresa di ottenere automaticamente delle varianti e pone dubbi sul fatto che l'opera potesse essere commissariata e finanziata con fondi del PNRR;

   la situazione desta profonda preoccupazione poiché si tratta di un'opera molto importante per la Liguria e tutto il Nord-Ovest, la cui realizzazione è propedeutica e connessa ad altre opere infrastrutturali di sviluppo per l'intera regione e desta sconcerto per la mancanza della necessaria trasparenza e correttezza delle procedure che un progetto di questa entità richiederebbe;

   l'insufficiente attenzione alle procedure da parte di chi doveva impostare il percorso, avallando un progetto nato già con delle lacune, a cui non è stato posto rimedio, non è accettabile e richiede un intervento;

   infatti, il rischio di un allungamento dei tempi mette in pericolo la sostenibilità economica dell'opera, che conta su circa 1,3 miliardi di fondi del PNRR che, se non vengono rispettati i tempi di scadenza, si potrebbero perdere –:

   quali siano, alla luce della delibera Anac e delle procedure giudiziarie in corso, le valutazioni in relazione al rispetto dei tempi e delle scadenze di realizzazione dell'opera per evitare la perdita dei fondi del PNRR e come si intenda fare fronte ad eventuali ritardi per garantire la realizzazione dell'opera.
(3-01117)


Chiarimenti in merito all'esercizio dei poteri di cui al decreto legislativo n. 175 del 2016 sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della società Stretto di Messina, anche con riferimento alle consulenze e all'affidamento di incarichi – 3-01118

   BONELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   in risposta all'interrogazione a risposta immediata n. 5-02203 svolta in Commissione VIII (Ambiente) della Camera dei deputati il 27 marzo 2024, l'interrogante ha appreso che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ritenendo necessario dettare regole generali in merito alla vigilanza sull'attività della società Stretto di Messina Spa (SdM) e alla definizione degli indirizzi idonei a garantire, coerentemente con quanto previsto dall'articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 175 del 2016, che sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della medesima sia esercitata una influenza determinante da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha emanato il 2 febbraio 2024 il decreto ministeriale n. 26, con il quale viene adottata la direttiva del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per il controllo analogo della SdM, ai sensi dell'articolo 1 del citato decreto-legge n. 35 del 2023;

   tale direttiva, sempre secondo la risposta del rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, individua modalità con le quali viene esercitato il controllo analogo, distinguendo tra un controllo preventivo ed un controllo successivo;

   sul sito istituzionale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nella sezione «ricerca normativa», non sembra sia disponibile alla consultazione tale decreto ministeriale;

   l'emanazione, a distanza di un anno dal decreto-legge n. 35 del 2023, della direttiva che individua modalità con il quale viene esercitato il controllo analogo, induce a ritenere che sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della SdM non sia stata esercitata una adeguata influenza determinante da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

   secondo quanto si apprende da organi di stampa (articolo on-line del quotidiano «la Repubblica» del 14 marzo 2024) l'Anac nel suo database segnala tra il 2023 e il 2024 una spesa da parte della SdM per affidamenti diretti e gare pari a 4 milioni di euro;

   tra questi in particolare spiccano: un incarico da 80 mila euro all'avvocato Vincenzo Fortunato, che dal 2013 al 2022 ha curato per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l'infinita liquidazione mai conclusa della SdM; un incarico da 120 mila euro come supporto all'ufficio stampa della SdM al signor Carlo Parmeggiani, ex portavoce del governatore del Veneto Luca Zaia; un incarico per un compenso di 65 mila euro all'ingegner Agostino Nuzzolo per l'aggiornamento del piano del traffico e merci –:

   se il Ministro interrogato risulti a conoscenza dei fatti richiamati in premessa e quale influenza determinante, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 175 del 2016, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti abbia potuto esercitare, dalla riattivazione della concessione alla SdM, sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative compiute dalla società, anche in merito alle consulenze e affidamenti d'incarico che ammonterebbero nel solo primo anno a 4 milioni di euro di risorse pubbliche.
(3-01118)


Chiarimenti ed iniziative circa le contestazioni avanzate in sede europea in ordine al rispetto della direttiva Uccelli e del regolamento sull'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche – 3-01109

   CARAMIELLO, ILARIA FONTANA, SERGIO COSTA, CHERCHI e DI LAURO. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   il 7 febbraio 2024 la Commissione europea ha inviato al Governo italiano una lettera di messa in mora per il mancato rispetto di:

    a) direttiva uccelli (2009/409/CE);

    b) regolamento Reach (1907/2006/CE);

   le norme censurate sono: articolo 1, commi 447 e 448, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, di modifica della legge n. 157 del 1992, non conforme a numerose disposizioni della direttiva uccelli; articolo 11-ter del decreto-legge n. 104 del 2023, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 ottobre 2023, n. 136, di modifica della legge n. 157 del 1992, che viola il Trattato di funzionamento dell'Unione europea e non è conforme al regolamento Reach;

   il 25 gennaio 2023 è stata avviata la procedura EU Pilot (2023)10419, con cui la Commissione ha rilevato tre criticità:

    a) tutela degli habitat e specie migratrici;

    b) regime generale di protezione delle specie di uccelli di cui all'articolo 1 della direttiva;

    c) regime giuridico degli abbattimenti;

   nella lettera la Commissione ha stigmatizzato le argomentazioni illustrate dallo Stato italiano nella lunga interlocuzione intercorsa, rilevando l'assenza della differenza gerarchica tra le fonti ed evidenziando l'inappropriatezza della presunta applicazione – da parte del giudice – del principio di priorità della normativa europea, confermando l'inefficacia della norma, stante la necessità dell'intervento della magistratura;

   la procedura EU Pilot (10542) relativa al regolamento Reach nasce dalla circolare interpretativa adottata dai Ministri dell'ambiente e dell'agricoltura che stabilisce limiti all'uso di munizioni di piombo all'interno o in prossimità delle zone umide;

   in risposta all'avvio della procedura il Governo italiano ha informato che le disposizioni contestate erano state trasfuse in una norma di rango primario, determinando una nuova censura da parte della Commissione sotto diversi profili, il primo metodologico, i successivi nel merito della normativa:

    a) l'illegittimo recepimento del regolamento poiché il regolamento è obbligatorio e direttamente applicabile e non deve essere né recepito né surrettiziamente modificato attraverso una norma interpretativa;

    b) l'arbitraria restrizione della definizione di zone umide;

    c) la legge n. 136 del 2023 ha stabilito un macchinoso rinvio ad un non meglio precisato utilizzo delle munizioni per attività diverse da quelle di tiro, dando vita ad un combinato disposto delle due disposizioni (circolare e legge) che porterebbe inevitabilmente ad una nuova incertezza giuridica;

    d) il mancato rispetto della previsione del regolamento Reach riguardo alla necessità che gli Stati membri adottino sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive –:

   come intenda rispondere il Governo alla Commissione europea al fine di bloccare la procedura di infrazione e per scongiurare l'irrogazione di sanzioni all'Italia.
(3-01109)


Tempi di pubblicazione della graduatoria definitiva del bando per il finanziamento dei progetti del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni – 3-01110

   PASTORINO. — Al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare. — Per sapere – premesso che:

   la legge 6 ottobre 2017, n. 158, è volta a favorire l'adozione di misure in favore dei residenti nei piccoli comuni e delle attività produttive ivi insediate, con particolare riferimento al sistema dei servizi essenziali, per contrastarne lo spopolamento e incentivare l'afflusso turistico;

   a tal fine si istituisce un Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni, destinato al finanziamento di investimenti diretti alla tutela dell'ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all'insediamento di nuove attività produttive;

   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 luglio 2021 è definito l'elenco dei piccoli comuni che possono beneficiare dei finanziamenti concessi della suddetta legge. Con il successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, del 16 maggio 2022, è disciplinata la «Predisposizione del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni», individuando le regole per l'assegnazione dei relativi fondi;

   il 15 luglio 2023 è stato pubblicato il «Bando pubblico per il finanziamento dei progetti per il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni», predisposto dal dipartimento Casa Italia, che fissa i termini di presentazione della domanda di inserimento dei progetti di investimento pubblico nel Piano e i criteri per la selezione degli stessi;

   il termine per la presentazione delle domande di partecipazione, inizialmente fissato all'11 settembre 2023, è stato prorogato al 25 ottobre, per poi essere ulteriormente rinviato al 15 novembre, data di conclusione della fase 2 e avvio della fase di verifica dei progetti presentati che si concluderà con l'adozione della graduatoria finale tramite decreto della Presidenza del Consiglio;

   il 21 novembre 2023 si è riunita la commissione di valutazione, per fornire indicazioni sulle modalità e i tempi di lavoro della stessa nonché della segreteria tecnico-amministrativa di supporto. In tale occasione è stato stabilito il calendario per giungere all'adozione della graduatoria, presumibilmente entro l'estate prossima;

   tuttavia, il trascorrere del tempo e l'indicazione di un termine approssimativo per la graduatoria, destano perplessità e preoccupazione dal momento che si rischia una variazione dei prezzi e un «invecchiamento» dei progetti presentati, tenendo conto anche delle tempistiche di realizzazione degli stessi –:

   se si intenda indicare con precisione la data di pubblicazione della graduatoria definitiva, adoperandosi affinché vi sia una velocizzazione del procedimento di definizione dei progetti selezionati.
(3-01110)


Iniziative di competenza volte ad ampliare la lista di materie prime critiche la cui esportazione al di fuori dell'Unione europea è soggetta a notifica, nel quadro di misure volte a favorire il riciclaggio interno di tali materie – 3-01111

   SQUERI, POLIDORI e CASASCO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   la domanda di materie prime minerali (litio, nichel, rame, zinco, magnesio, titanio, gallio, germanio, terre rare e iridio) è destinata ad aumentare sensibilmente come conseguenza del graduale abbandono delle tecnologie fossili a favore di nuovi processi di trasformazione;

   la Germania sta già pensando di istituire un «fondo nazionale per le materie prime», per sostenere il finanziamento di nuovi progetti di estrazione, lavorazione e riciclaggio. La Francia intende fare lo stesso e i due Paesi stanno coordinando queste iniziative per cooperare tra loro;

   in Italia, dove è in costante aumento il numero di richieste di concessioni per l'attivazione o riattivazione di miniere di rame, cobalto, litio e zinco, il Ministero delle imprese e del made in Italy ha avviato a gennaio 2021 un tavolo tecnico, con l'obiettivo di creare le condizioni normative, economiche e di mercato volte ad assicurare un approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche. La lista dei materiali in esame presso il tavolo è composta da 30 elementi. La lista dei materiali sotto osservazione dell'Unione europea è composta da 83 elementi (Study on the EU's list of Critical Raw Materials – 2020);

   con l'articolo 30 del decreto-legge n. 21 del 2022, più volte modificato, è stato previsto che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, siano individuate le materie prime critiche per le quali le operazioni di esportazione al di fuori dell'Unione europea sono soggette a notifica. La misura si applica in particolare all'export di rottami ferrosi, per i quali l'export va notificato se superiore a 250 tonnellate;

   anche i rottami di metalli non ferrosi sono materie prime critiche strategiche per il Paese ed in particolare l'alluminio, il rame, il nichel e lo zinco. Tuttavia l'Europa è un esportatore netto di rottami di alluminio – più di 1 milione di tonnellate/anno, l'80 per cento esportato in Asia (Cina, India, Pakistan, Corea) – e di rottame di rame per circa 900.000 tonnellate/anno;

   con l'articolo 40-ter del decreto-legge n. 76 del 2020 sono state introdotte semplificazioni per le attività di recupero dei materiali metallici. Il recupero di detti materiali ha una valenza altissima in termini di economia circolare –:

   quali ulteriori iniziative di competenza intenda porre in essere il Ministro interrogato nei diversi ambiti esposti in premessa e in particolare se non ritenga opportuno implementare la lista dei materiali da porre sotto controllo, nel quadro dell'adozione di ulteriori misure che favoriscano il riciclaggio interno al nostro Paese.
(3-01111)


Iniziative di competenza volte a tutelare l'occupazione nel settore dei contact center, con particolare riferimento ai lavoratori di Almaviva-Contact – 3-01112

   FARAONE, GADDA, DE MONTE, DEL BARBA, MARATTIN, BONIFAZI, BOSCHI, GIACHETTI e GRUPPIONI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   i dossier e i tavoli aperti presso il Ministero delle imprese e del made in Italy, compreso quello di Almaviva-Contact, sono assai numerosi, simbolo di un'Italia che chiede risposte al Governo, soprattutto in particolari settori;

   nel dettaglio, nel settore del contact-center, i cali di volumi reali, le delocalizzazioni spinte, l'introduzione massiva di sistemi di Ia, hanno prodotto e continuano a creare problematiche molto critiche, mentre i fondi per la cassa in deroga dei call-center si dimostrano insufficienti;

   nel settore, inoltre, a cominciare da quelle indette dalla pubblica amministrazione, le gare vengono gestite con il massimo ribasso, spesso senza l'applicazione del Ccnl telecomunicazioni e ciò conduce alla ricerca di un risparmio che finisce per realizzarsi sul costo del lavoro;

   l'azienda Almaviva-Contact per oltre 20 anni ha gestito una grande quantità di commesse, ma ad oggi le attività in gestione sono molto basse, anche in relazione alla richiamata crisi complessiva del sistema dei contact-center;

   da quanto risulta all'interrogante, durante l'emergenza pandemica, l'azienda di call center Almaviva-Contact ha spostato circa 428 unità lavorative al «1500», il numero di utilità pubblica istituito dal Ministero della salute per fornire tutte le informazioni necessarie sul COVID-19 e questi lavoratori sono stati definiti «angeli», insieme agli operatori sanitari e ai medici e il loro supporto si è dimostrato indispensabile per districarsi nel complicato mondo delle norme anti-Covid;

   sempre riguardo ad Almaviva-Contact, in forza lavoro ci sarebbero 651 addetti suddivisi tra le sedi di Palermo, Catania, Rende, Napoli, Roma e Milano e tra questi lavoratori, come detto, 428 unità hanno operato per il numero verde «1500» legato alla gestione dell'emergenza sanitaria COVID-19;

   ciò che appare evidente, riguardo ad Almaviva-Contact, è che i tavoli che si sono tenuti presso il Ministero delle imprese e del made in Italy con le parti sociali, da inizio del 2023, non hanno portato ad una soluzione per garantire la salvaguardia dei lavoratori, mentre l'intero settore vive una crisi senza precedenti in Italia –:

   quali iniziative di competenza si ritenga di promuovere, al fine di garantire, in tempi rapidi, interventi urgenti nel settore dei contact-center, anche attraverso l'interlocuzione con tutti gli attori protagonisti, al fine di garantire una piena sostenibilità e le doverose tutele occupazionali alla filiera, con particolare riferimento ai lavoratori in esubero di Almaviva-Contact, i quali, in massima parte, in momenti assai difficili, hanno contribuito con la loro professionalità ad uscire dall'emergenza pandemica da COVID-19.
(3-01112)


MOZIONE RICHETTI, BRAGA, FRANCESCO SILVESTRI, ZANELLA ED ALTRI N. 1-00249 PRESENTATA A NORMA DELL'ARTICOLO 115, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO, NEI CONFRONTI DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI, MATTEO SALVINI

Mozione

   La Camera,

   premesso che:

    con decreto del Presidente della Repubblica 21 ottobre 2022, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, il senatore Matteo Salvini è stato nominato Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

    con decreto del Presidente della Repubblica 23 ottobre 2022, sempre su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, allo stesso Ministro Salvini sono state attribuite le funzioni di Vicepresidente del Consiglio dei ministri;

    ai sensi dell'articolo 93 della Costituzione e dell'articolo 1, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento di fedeltà alla Repubblica, nonché di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e «di esercitare le (...) funzioni nell'interesse esclusivo della nazione»;

    l'11 marzo 2015, l'allora eurodeputato Matteo Salvini affermava che «la Russia è sicuramente molto più democratica dell'Unione Europea di oggi, una finta democrazia. Io farei a cambio, porterei Putin nella metà dei Paesi europei, mal governati da presunti Premier eletti che non sono eletti da nessuno, ma telecomandati da qualcun altro»;

    il 25 novembre 2015, dopo aver preso parte alla seduta plenaria del Parlamento europeo durante la quale interveniva il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul fenomeno dell'immigrazione e sulla necessità di avere un'Europa unita, Matteo Salvini pubblicava un post sui propri canali social in cui scriveva «cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin», allegando una sua fotografia in cui posava, all'interno dell'aula di Strasburgo, indossando una maglietta con sopra stampato il volto di Vladimir Putin, recando peraltro un grave danno di immagine e di credibilità alla Presidenza della Repubblica;

    il 6 marzo 2017 Matteo Salvini firmava, in qualità di segretario federale del partito politico «Lega Nord» – carica poi confermata il 31 gennaio 2020 con riferimento al partito politico «Lega per Salvini Premier» – un accordo con Sergei Zheleznyak, vicesegretario generale del Consiglio per le relazioni internazionali del partito politico russo «Russia unita», afferente al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, il quale era già stato a capo del partito fino al 2012;

    tale accordo, sottoscritto a Mosca in data 6 marzo 2017, in base al punto 8) aveva una durata pari a cinque anni e si è automaticamente rinnovato il 6 marzo 2022, successivamente, quindi, all'invasione russa dell'Ucraina;

    negli anni, l'esistenza dell'accordo è stata citata e riportata più volte anche in sedi pubbliche e interviste rilasciate dallo stesso Ministro Salvini, il quale non ha ad oggi ancora mai smentito né i contenuti dell'accordo né ha prodotto il documento che notifichi alla controparte russa l'intenzione di cessazione dello stesso;

    tra le altre cose, al punto 4) dell'accordo si prevede che il Ministro Salvini e la controparte russa promuovano la creazione di relazioni tra i deputati dei due partiti politici, organizzando anche «lo scambio di esperienze in attività legislative»;

    successivamente alla sottoscrizione dell'accordo, il Ministro Salvini affermava pubblicamente che si trattasse di «un accordo programmatico di collaborazione tra Lega e Russia Unita, che è il movimento del Presidente Putin» aggiungendo che «Putin sia uno dei migliori uomini di Governo al mondo perché lo credo e perché lo dicono i fatti» e che se «avessimo un Putin anche in Italia staremmo sicuramente meglio, e questo lo dico perché ne sono convinto»;

    l'anno successivo, nell'estate del 2018, il Ministro Salvini affermava pubblicamente come «abbiamo solo che da imparare (...) da Putin in termini di difesa della propria gente e del proprio popolo» e che «l'annessione della Crimea alla Russia è (...) legittima»;

    a distanza di un anno da tale dichiarazione, il 2 agosto 2019, dal palco della festa della Lega svoltasi a Cervia, il Ministro Salvini elogiava ancora una volta l'operato di Putin, ritenendo che «Putin sia un grande uomo di stato e di governo»;

    nonostante le recenti dichiarazioni dei componenti del partito del Ministro Salvini, tendenti a specificare come, nella realtà, l'accordo di collaborazione con il partito «Russia Unita» non sia mai stato concretamente implementato, a quanto risulta – come detto – il Ministro Salvini non ha mai agito formalmente al fine di interrompere il rapporto di collaborazione con l'entità politica del Presidente Vladimir Putin;

    nella sostanza, ad oltre due anni dall'inizio dell'illegale invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, il Governo della Repubblica Italiana è rappresentato da un Ministro e Vicepresidente del Consiglio dei ministri che non rinnega né i rapporti di collaborazione con il partito di Vladimir Putin né le sue dichiarazioni di elogio a Putin stesso;

    alla luce di queste considerazioni, secondo i firmatari del presente atto di indirizzo, il Ministro Salvini non può rappresentare degnamente la Repubblica Italiana ma, anzi, dimostra di non esercitare appieno le proprie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione,

per tali motivi:

   visto l'articolo 94 della Costituzione;

   visto l'articolo 115 del Regolamento della Camera dei deputati,

   esprime la propria sfiducia al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e Vicepresidente del Consiglio dei ministri, senatore Matteo Salvini, e lo impegna a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni.
(1-00249) «Richetti, Braga, Francesco Silvestri, Zanella, Schlein, Conte, Bonetti, Bonelli, Fratoianni, Aiello, Alifano, Amato, Amendola, Appendino, Ascani, Ascari, Auriemma, Bakkali, Baldino, Barbagallo, Barzotti, Benzoni, Berruto, Boldrini, Bonafè, Borrelli, Bruno, Cafiero De Raho, Cantone, Cappelletti, Caramiello, Carè, Carfagna, Carmina, Carotenuto, Caso, Castiglione, Casu, Cherchi, Ciani, Alfonso Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Cuperlo, Curti, D'Alessio, D'Orso, D'Alfonso, De Luca, De Maria, De Micheli, Dell'Olio, Di Biase, Di Lauro, Di Sanzo, Donno, Dori, Evi, Fassino, Fede, Fenu, Ferrari, Ilaria Fontana, Forattini, Fornaro, Fossi, Furfaro, Ghio, Ghirra, Gianassi, Girelli, Giuliano, Gnassi, Graziano, Gribaudo, Grimaldi, Grippo, Gubitosa, Guerra, Iacono, Iaria, L'Abbate, Lacarra, Lai, Laus, Letta, Lomuti, Lovecchio, Madia, Malavasi, Mancini, Manzi, Mari, Marino, Mauri, Merola, Morassut, Morfino, Onori, Orfini, Orrico, Ubaldo Pagano, Pastorella, Pastorino, Pavanelli, Pellegrini, Peluffo, Penza, Piccolotti, Porta, Provenzano, Quartapelle Procopio, Quartini, Raffa, Toni Ricciardi, Marianna Ricciardi, Riccardo Ricciardi, Roggiani, Rosato, Andrea Rossi, Ruffino, Santillo, Sarracino, Scarpa, Scerra, Scotto, Scutellà, Serracchiani, Simiani, Sottanelli, Speranza, Sportiello, Stefanazzi, Stumpo, Tabacci, Todde, Torto, Traversi, Tucci, Vaccari, Zan, Zaratti, Zingaretti».