XIX LEGISLATURA
COMUNICAZIONI
Missioni valevoli
nella seduta del 3 aprile 2024.
Albano, Ascani, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Brambilla, Caiata, Calderone, Calovini, Candiani, Cappellacci, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Faraone, Fassino, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Letta, Lollobrigida, Lupi, Madia, Magi, Manes, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Morrone, Mulè, Nordio, Onori, Osnato, Nazario Pagano, Pella, Pellegrini, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Roccella, Romano, Rosato, Angelo Rossi, Rotelli, Scerra, Schullian, Semenzato, Francesco Silvestri, Siracusano, Sportiello, Sudano, Tabacci, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Zanella, Zaratti, Zoffili, Zucconi.
(Alla ripresa pomeridiana della seduta).
Albano, Ascani, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Brambilla, Caiata, Calderone, Calovini, Candiani, Cappellacci, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Faraone, Fassino, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Letta, Lollobrigida, Lupi, Madia, Magi, Manes, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Morrone, Mulè, Nordio, Onori, Osnato, Nazario Pagano, Pella, Pellegrini, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Roccella, Romano, Rosato, Angelo Rossi, Rotelli, Scerra, Schullian, Semenzato, Francesco Silvestri, Siracusano, Sportiello, Sudano, Tabacci, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Zanella, Zaratti, Zoffili, Zucconi.
Annunzio di proposte di legge.
In data 27 marzo 2024 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa dei deputati:
MALAVASI ed altri: «Delega al Governo per la disciplina dell'accesso ai corsi universitari di area sanitaria» (1802).
In data 28 marzo 2024 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
CIOCCHETTI ed altri: «Disposizioni concernenti l'introduzione dell'obbligo di diagnosi autoptica nei casi di morte improvvisa in età infantile e giovanile e l'istituzione di una rete nazionale diagnostica, terapeutica e assistenziale per i familiari» (1807);
SCHIFONE: «Istituzione del Registro degli operatori socio-sanitari e socio-sanitari con formazione complementare in assistenza sanitaria» (1808).
Saranno stampate e distribuite.
Annunzio di disegni di legge.
In data 29 marzo 2024 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:
dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Ministro dell'economia e delle finanze:
«Conversione in legge del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all'amministrazione finanziaria» (1809).
Sarà stampato e distribuito.
Adesione di deputati a proposte di legge.
La proposta di legge SIMIANI ed altri: «Istituzione del Museo per la memoria del disastro ferroviario di Viareggio» (1253) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Scotto.
Trasmissione dal Senato.
In data 27 marzo 2024 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza i seguenti progetti di legge:
S. 982. – «Ratifica ed esecuzione del Protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere del Mediterraneo, fatto a Madrid il 21 gennaio 2008» (approvato dal Senato) (1803);
S. 998. – «Ratifica ed esecuzione del Protocollo di emendamento all'Accordo istitutivo dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino relativo alla localizzazione della sede, adottato a Parigi il 21 maggio 2022» (approvato dal Senato) (1804);
S. 562. – Senatori MARTI ed altri: «Disposizioni per la promozione e la valorizzazione dei cammini d'Italia» (approvata dal Senato) (1805);
S. 316. – Senatore BERGESIO: «Modifiche all'articolo 40 della legge 28 luglio 2016, n. 154, in materia di contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne» (approvata dal Senato) (1806).
Saranno stampati e distribuiti.
Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.
A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
III Commissione (Affari esteri)
S. 982. – «Ratifica ed esecuzione del Protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere del Mediterraneo, fatto a Madrid il 21 gennaio 2008» (approvato dal Senato) (1803) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
S. 998. – «Ratifica ed esecuzione del Protocollo di emendamento all'Accordo istitutivo dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino relativo alla localizzazione della sede, adottato a Parigi il 21 maggio 2022» (approvato dal Senato) (1804) Parere delle Commissioni I, V e XIII.
VI Commissione (Finanze)
FRANCESCO SILVESTRI: «Modifiche all'articolo 26 del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 ottobre 2023, n. 136, in materia di proroga dell'applicazione dell'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse e di destinazione dei proventi a misure di sostegno in favore dei titolari di mutui per l'acquisto o la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione» (1749) Parere delle Commissioni I, V, VIII, X, XII e XIV.
VII Commissione (Cultura)
MARIANNA RICCIARDI ed altri: «Modifica all'articolo 4 della legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di scorrimento delle graduatorie per l'ammissione ai corsi universitari ad accesso programmato» (1575) Parere delle Commissioni I, II, V, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV.
GRAZIANO ed altri: «Modifiche al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, in materia di disciplina e organizzazione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale» (1668) Parere delle Commissioni I, II, V, VI, IX, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
XII Commissione (Affari sociali)
CESA ed altri: «Istituzione della Giornata della vita nascente» (993) Parere delle Commissioni I, V, VII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
XIII Commissione (Agricoltura)
S. 316. – Senatore BERGESIO: «Modifiche all'articolo 40 della legge 28 luglio 2016, n. 154, in materia di contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne» (approvata dal Senato) (1806) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, VIII, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Commissioni riunite VII (Cultura) e XI (Lavoro)
MANZI ed altri: «Istituzione del profilo professionale dell'assistente per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità» (1549) Parere delle Commissioni I, II, V, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Commissioni riunite IX (Trasporti) e X (Attività produttive)
GRIPPO: «Norme per il coordinamento e la programmazione della politica nazionale in materia di intelligenza artificiale e innovazione digitale e istituzione di un Comitato interministeriale» (1577) Parere delle Commissioni I, III, IV, V, VII, VIII, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Restituzione di un disegno di legge al Governo per la presentazione al Senato della Repubblica.
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 3 aprile 2024, ha chiesto che il seguente disegno di legge, presentato alla Camera dei deputati il 29 marzo 2024, sia trasferito al Senato della Repubblica:
«Conversione in legge del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all'amministrazione finanziaria» (1809).
Il disegno di legge è stato pertanto restituito al Governo per essere presentato al Senato della Repubblica ed è stato cancellato dall'ordine del giorno.
Trasmissione dal Presidente del Senato.
Il Presidente del Senato, con lettera in data 26 marzo 2024, ha comunicato che la 4a Commissione (Politiche dell'Unione europea) del Senato ha approvato, ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento del Senato, una risoluzione sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva (UE) 2015/637 sulle misure di coordinamento e cooperazione per facilitare la tutela consolare dei cittadini dell'Unione non rappresentati nei paesi terzi e la direttiva (UE) 2019/997 che istituisce un documento di viaggio provvisorio dell'Unione europea (COM(2023) 930 final) (atto Senato Doc. XVIII-bis, n. 18).
Questo documento è trasmesso alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Annunzio di sentenze
della Corte costituzionale.
La Corte costituzionale ha depositato in cancelleria le seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):
Sentenza n. 49 del 7 febbraio – 26 marzo 2024 (Doc. VII, n. 292),
con la quale:
dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, commi da 661 a 676, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022), sollevata, in riferimento agli articoli 3 e 53 della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, sezione seconda:
alla VI Commissione (Finanze);
Sentenza n. 54 del 22 febbraio – 29 marzo 2024 (Doc. VII, n. 297),
con la quale:
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 3, comma 11, e 7, commi 1 e 2, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 (Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni), convertito, con modificazioni, nella legge 28 marzo 2019, n. 26, sollevate, in riferimento agli articoli 2 e 27 della Costituzione, dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale ordinario di Foggia;
dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale degli articoli 3, comma 11, e 7, commi 1 e 2, del decreto-legge n. 4 del 2019, come convertito, sollevata, in riferimento all'articolo 25 della Costituzione, dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale ordinario di Foggia;
dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale degli articoli 3, comma 11, e 7, commi 1 e 2, del decreto-legge n. 4 del 2019, come convertito, sollevata, in riferimento all'articolo 3, secondo comma, della Costituzione, dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale ordinario di Foggia:
alle Commissioni riunite XI (Lavoro) e XII (Affari sociali).
La Corte costituzionale ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):
in data 28 marzo 2024, Sentenza n. 50 del 21 febbraio – 28 marzo 2024 (Doc. VII, n. 293),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, commi 36 e 37, della legge della Provincia autonoma di Bolzano 8 maggio 2020, n. 4 (Misure di contenimento della diffusione del virus SARS-COV-2 nella fase di ripresa delle attività), nella parte in cui sanzionava la violazione dell'obbligo gravante sui titolari e i gestori dei servizi di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande di richiedere ai clienti l'esibizione della certificazione verde prevista dalla legislazione statale:
alla XII Commissione (Affari sociali);
in data 28 marzo 2024, Sentenza n. 51 del 6 marzo – 28 marzo 2024 (Doc. VII, n. 294),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 12, comma 5, del decreto legislativo 23 febbraio 2006, n. 109, recante «Disciplina degli illeciti disciplinari dei magistrati, delle relative sanzioni e della procedura per la loro applicabilità, nonché modifica della disciplina in tema di incompatibilità, dispensa dal servizio e trasferimento di ufficio dei magistrati, a norma dell'art. 1, comma 1, lettera f), della legge 25 luglio 2005, n. 150», limitatamente alle parole «o che incorre in una condanna a pena detentiva per delitto non colposo non inferiore a un anno la cui esecuzione non sia stata sospesa, ai sensi degli articoli 163 e 164 del Codice penale o per la quale sia intervenuto provvedimento di revoca della sospensione ai sensi dell'articolo 168 dello stesso Codice»:
alla II Commissione (Giustizia);
in data 28 marzo 2024, Sentenza n. 52 del 5 marzo – 28 marzo 2024 (Doc. VII, n. 295),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 214, comma 8, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), come modificato dall'articolo 23-bis comma 1, lettera b), del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 (Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), introdotto, in sede di conversione, dalla legge 1° dicembre 2018, n. 132, nella parte in cui dispone che «Si applicano le sanzioni amministrative accessorie della revoca della patente e della confisca del veicolo», anziché «Può essere applicata la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente e si applica la sanzione amministrativa accessoria della confisca del veicolo»:
alla IX Commissione (Trasporti);
in data 29 marzo 2024, Sentenza n. 53 del 20 febbraio – 29 marzo 2024 (Doc. VII, n. 296),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 80, comma 1, della legge della Regione Valle d'Aosta 13 febbraio 2013, n. 3 (Disposizioni in materia di politiche abitative), limitatamente alle parole «, con cittadinanza italiana o di uno degli altri Stati appartenenti all'Unione europea»;
dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 80, comma 1, lettera a) della legge regionale Valle d'Aosta n. 3 del 2013, nella parte in cui prevede, ai fini dell'accesso al mutuo agevolato per il recupero di fabbricati, il requisito della residenza protratta nella Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste da almeno otto anni, sollevata, in riferimento all'articolo 3 della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Torino, sezione prima civile:
alla VIII Commissione (Ambiente).
Trasmissione dalla Corte dei conti.
Il Presidente della Corte dei conti, con lettera pervenuta in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi della legge 5 giugno 2003, n. 131, la relazione, approvata dalla Sezione delle autonomie della Corte stessa con deliberazione n. 4/2024 del 14 marzo 2024, sulla gestione finanziaria dei servizi sanitari regionali per gli esercizi 2022 e 2023.
Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XII Commissione (Affari sociali).
Trasmissione dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con lettera in data 22 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lettera c), della legge 18 novembre 1995, n. 496, la relazione sullo stato di esecuzione della convenzione sulle armi chimiche e sugli adempimenti effettuati dall'Italia, riferita all'anno 2023 (Doc. CXXXI, n. 2).
Questa relazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri).
Trasmissione dal Ministero della difesa.
Il Ministero della difesa ha trasmesso decreti ministeriali recanti variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, autorizzate, in data 25 e 26 marzo 2024, ai sensi dell'articolo 23, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e dell'articolo 617 del codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.
Questi decreti sono trasmessi alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).
Trasmissione dal Ministro
per la pubblica amministrazione.
Il Ministro per la pubblica amministrazione, con lettera in data 27 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7, comma 3, della legge 11 novembre 2011, n. 180, la relazione sullo stato di attuazione delle disposizioni in materia di riduzione e trasparenza degli adempimenti amministrativi a carico di cittadini e imprese, riferita all'anno 2023 (Doc. CCXIV, n. 1).
Questa relazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla X Commissione (Attività produttive).
Trasmissione dal Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15, comma 2-ter, del decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112, la relazione sullo stato di attuazione dei contratti di programma stipulati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la società Rete ferroviaria italiana Spa, riferita ai contratti di programma – parte servizi 2016-2021 e 2022-2026 e ai contratti di programma – parte investimenti 2017-2021 e 2022-2026, aggiornata al 31 dicembre 2022 (Doc. CXCIX-bis, n. 2).
Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti).
Trasmissione dal Ministero
del lavoro e delle politiche sociali.
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con lettera in data 29 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 29 ottobre 2016, n. 199, la relazione sullo stato di attuazione del piano di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, aggiornata al mese di giugno 2023 (Doc. CCXXVI, n. 2).
Questa relazione è trasmessa alla XI Commissione (Lavoro) e alla XIII Commissione (Agricoltura).
Trasmissione dal Ministro della cultura.
Il Ministro della cultura, con lettera in data 29 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, la relazione concernente gli interventi realizzati e avviati nell'ambito del Piano strategico «Grandi progetti beni culturali», riferita all'anno 2023 (Doc. CXI, n. 2).
Questa relazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura).
Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti relazioni concernenti progetti di atti dell'Unione europea, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
relazione, predisposta dal Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, in merito alla proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a un meccanismo per eliminare gli ostacoli giuridici e amministrativi in ambito transfrontaliero (COM(2023) 790 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla V Commissione (Bilancio) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
relazione, predisposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in merito alla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro a seguito di una domanda presentata dalla Danimarca – EGF/2023/004 DK/Danish Crown (COM(2024) 35 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla XI Commissione (Lavoro).
Trasmissione dalla Commissione europea.
La Commissione europea, in data 27 marzo 2024, ha trasmesso il documento C(2024) 2003 final, recante la risposta della Commissione europea al documento della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) (Doc. XVIII-bis, n. 23), approvato nell'ambito della verifica di sussidiarietà di cui all'articolo 6 del protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona, in merito alla proposta di direttiva del Consiglio sui prezzi di trasferimento (COM(2023) 529 final).
Questo documento è trasmesso alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
La Commissione europea, in data 27 marzo 2024, ha trasmesso il documento C(2024) 2128 final, recante la risposta della Commissione europea al documento delle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea) (atto Camera Doc. XVIII, n. 10) concernente la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un pacchetto adeguato per la prossima generazione di risorse proprie (COM(2023) 330 final), la proposta modificata di decisione del Consiglio recante modifica della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea (COM(2023) 331 final), la proposta modificata di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE, Euratom) 2021/768 del Consiglio, del 30 aprile 2021, per quanto riguarda le misure di esecuzione relative a nuove risorse proprie dell'Unione europea (COM(2023) 332 final), la proposta modificata di regolamento del Consiglio concernente le modalità e la procedura di messa a disposizione delle risorse proprie basate sul sistema per lo scambio di quote di emissioni, sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e sugli utili riassegnati e sulla risorsa propria basata su dati statistici relativi agli utili delle imprese, nonché le misure per far fronte al fabbisogno di tesoreria (COM(2023) 333 final), la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (COM(2023) 336 final) e la proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 (COM(2023) 337 final).
Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.
La Commissione europea, in data 27 marzo 2024, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
Proposta di decisione del Consiglio relativa alla sospensione parziale dell'applicazione del trattato sulla Carta dell'energia tra l'Unione e qualsiasi persona giuridica di proprietà o controllata da persone aventi la cittadinanza o la nazionalità della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia, e a qualsiasi investimento ai sensi del trattato sulla Carta dell'energia che sia un investimento di un investitore della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia (COM(2024) 142 final), corredata dal relativo allegato (COM(2024) 142 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
Proposta di decisione del Consiglio relativa alla sospensione parziale dell'applicazione del trattato sulla Carta dell'energia tra la Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) e qualsiasi persona giuridica di proprietà o controllata da persone aventi la cittadinanza o la nazionalità della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia, e a qualsiasi investimento ai sensi del trattato sulla Carta dell'energia che sia un investimento di un investitore della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia (COM(2024) 143 final), corredata dal relativo allegato (COM(2024) 143 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – La visione a lungo termine per le zone rurali dell'Unione europea: risultati principali e vie da seguire (COM(2024) 450 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura).
La proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e il materiale pedopornografico, e che sostituisce la decisione quadro 2004/68/GAI del Consiglio (rifusione) (COM(2024) 60 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata, in data 27 marzo 2024, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla II Commissione (Giustizia), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), è altresì assegnata alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 2 aprile 2024.
La proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla fornitura di assistenza macrofinanziaria alla Repubblica araba d'Egitto (COM(2024) 461 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata, in data 27 marzo 2024, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), è altresì assegnata alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 2 aprile 2024.
La Commissione europea, in data 2 aprile 2024, ha trasmesso un nuovo testo degli allegati della relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni – Fondi strutturali e d'investimento europei – Relazione di sintesi 2023 sulle relazioni annuali di attuazione dei programmi riguardanti l'attuazione nel periodo 2014-2020 (COM(2024) 6 final/2 – Annexes 1 to 4), che sostituisce il documento COM(2024) 6 final – Annexes 1 to 4, già assegnato, in data 16 gennaio 2024, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e il materiale pedopornografico, e che sostituisce la decisione quadro 2004/68/GAI del Consiglio (rifusione) (COM(2024) 60 final);
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla fornitura di assistenza macrofinanziaria alla Repubblica araba d'Egitto (COM(2024) 461 final).
Trasmissione dalla
Fondazione Ugo Bordoni.
La Fondazione Ugo Bordoni, con lettera in data 29 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7, comma 2, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, la relazione sull'attività svolta dalla medesima Fondazione nell'anno 2023 (Doc. CVII, n. 2).
Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti).
Trasmissione dal Difensore civico
della regione Liguria.
Il Difensore civico della regione Liguria, con lettera in data 29 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, della legge 15 maggio 1997, n. 127, la relazione sull'attività svolta dallo stesso Difensore civico nell'anno 2023 (Doc. CXXVIII, n. 8).
Questa relazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).
Richieste di parere parlamentare
su atti del Governo.
Il Ministro della difesa, con lettera in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 16/2023, denominato «Data Center», relativo al consolidamento e potenziamento capacitivo dello strumento terrestre nell'ambito dell'Information Communication Technology(146).
Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 13 maggio 2024. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 23 aprile 2024.
Il Ministro della difesa, con lettera in data 28 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 29/2023, denominato «Potenziamento delle capacità di demilitarizzazione del Centro tecnico logistico interforze (CETLI) NBC di Civitavecchia» (147).
Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 13 maggio 2024. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 23 aprile 2024.
Ritiro di richiesta di parere
parlamentare su atti del Governo.
Il Ministro della difesa, con lettera in data 29 marzo 2024, ha comunicato di ritirare la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 17/2023, denominato «Capacità ISR e ASW lanciabile da piattaforma navale a mezzo sistema subacqueo autonomo» (139).
Atti di controllo e di indirizzo.
Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.
MOZIONE FRANCESCO SILVESTRI ED ALTRI N. 1-00164 PRESENTATA A NORMA DELL'ARTICOLO 115, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO, NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO, DANIELA GARNERO SANTANCHÈ
Mozione
La Camera,
premesso che:
con decreto del Presidente della Repubblica del 21 ottobre 2022, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, la senatrice Daniela Garnero Santanchè è stata nominata Ministro del turismo;
sulla base dell'articolo 93 della Costituzione e ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento di fedeltà alla Repubblica, nonché di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e «di esercitare le funzioni nell'interesse esclusivo della nazione»;
sono ormai noti i contenuti delle inchieste giornalistiche che hanno coinvolto la Ministra Santanchè già dal novembre 2022 e che hanno anticipato, in parte, i contenuti del recente avviso di chiusura delle indagini preliminari di uno dei filoni di inchiesta del gruppo Visibilia, notificato il 22 marzo 2024 alla stessa Ministra e ad altri soggetti, per l'ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato;
nel 2011 la Ministra, che all'epoca dei fatti ricopriva la carica di Sottosegretario, partecipa all'acquisizione del gruppo Ki Group spa, attivo nella distribuzione dell'alimentare biologico;
nel 2017 il vecchio amministratore delegato, rimasto in carica anche a seguito della citata acquisizione e negli anni in cui il gruppo registra fatturati altissimi, fino a toccare i 55 milioni di euro, abbandona il suo ruolo e la gestione diretta del gruppo passa alla Ministra, all'allora compagno Canio Mazzaro e ad alcuni dei loro familiari;
secondo quanto riportato nelle inchieste, da quel momento per Ki Group inizia il declino: già nel 2018 il gruppo accumula 8 milioni di euro di debito nei confronti dei fornitori, che, oltre a grandi marchi del biologico, includono anche decine di piccole e medie imprese del made in Italy del settore. Le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti del programma Report dai diretti interessati testimoniano un coinvolgimento diretto della Ministra nell'assicurare il pagamento delle forniture;
dal 2019 i bilanci della società vengono sistematicamente bocciati dalla società di revisione, mentre i crediti dei fornitori vengono trasferiti alla neonata Ki Group s.r.l. Alla chiusura del bilancio del 2021, dopo soli 2 anni di attività, il debito nei confronti dei fornitori ammonta già a oltre 3 milioni di euro;
rispetto al momento della quotazione in borsa la società passa in 9 anni da un valore di 35 milioni a 469 mila euro. Di contro, secondo quanto evidenziato nell'inchiesta, la Ministra ha incassato per le cariche sociali 2 milioni e mezzo di euro e il suo socio, Canio Mazzaro, circa 6 milioni di euro;
le testimonianze degli ex dipendenti di Ki Group sono desolanti: l'ammontare complessivo delle liquidazioni che devono essere ancora pagate è di circa 800 mila euro e sono centinaia i dipendenti che aspettano ancora il versamento del trattamento di fine rapporto;
nelle inchieste si dà conto anche di alcune chat tra la Ministra e uno degli ultimi dipendenti rimasti, che dimostrano il suo diretto coinvolgimento nella direzione della società fino a buona parte del 2022 e, quindi, anche nel periodo in cui sono avvenuti i licenziamenti e i mancati versamenti dei trattamenti di fine rapporto;
sarebbero emerse irregolarità e operazioni finanziarie fumose anche nella gestione di un'altra delle società di cui è socia la Ministra, la Visibilia Editore s.p.a., proprietaria di numerose riviste;
anche in questo caso, i bilanci sono in costante passivo e anche in questo caso viene sottolineata la prassi già adottata di celare le perdite mediante la costituzione di nuove società, con operazioni finanziarie spregiudicate e artifizi contabili;
nel 2017 vengono licenziati tutti i dipendenti dei giornali che fanno capo a Visibilia Editore, che, nel 2019, per far fronte a una grave crisi di liquidità, ottiene un prestito di circa 3 milioni di euro da una società di investimento degli Emirati Arabi, la Negma. Emerge dalle inchieste giornalistiche che si tratterebbe di un prestito obbligazionario convertibile che ha consentito al fondo che lo ha erogato di decidere liberamente quando convertire le obbligazioni in azioni e che, attraverso quella che viene definita una vera e propria manipolazione del mercato azionario, ha portato al crollo per il 98 per cento del valore delle azioni di Visibilia. Al contrario le plusvalenze ottenute da Negma sono sproporzionate rispetto al prestito erogato;
a seguito della denuncia da parte di un'azionista di minoranza, diversi tra i maggiori quotidiani nazionali hanno pubblicato articoli nei quali si riferisce delle relazioni tecniche depositate alla procura di Milano dai consulenti dei pubblici ministeri che indagano per falso in bilancio e bancarotta: «ingiustificate sopravvalutazioni degli avviamenti societari (...) mancate o tardive svalutazioni di crediti infragruppo e verso clienti insolventi, cessioni di rami d'azienda finalizzate alla creazione di plusvalenze fittizie»;
risulta, inoltre, che già a novembre 2022 era stato chiesto il fallimento dell'azienda, evitato da parte della Ministra con il pagamento in extremis di una parte dei debiti, e per i quali si apprende che i suoi legali abbiano proposto all'Agenzia delle entrate un piano di restituzione del debito che prevede il versamento del 66,41 per cento di quanto preteso fra imposte non saldate, irregolarità, interessi e sanzioni, in dieci anni attraverso rate semestrali;
la società Ki Group risulterebbe essere stata destinataria di un credito di imposta di 600 mila euro e di un finanziamento da parte del fondo «Patrimonio PMI» di Invitalia di 2,7 milioni di euro, nel quadro temporaneo di aiuti connessi all'emergenza epidemiologica da COVID-19, finalizzato al pagamento di fornitori e dipendenti;
sarebbe emerso che un ex dipendente Visibilia con ruoli di responsabilità sia stato posto in cassa integrazione a zero ore a sua insaputa, avvalendosi delle misure straordinarie messe in capo dal Governo per sostenere imprenditori e lavoratori durante l'emergenza pandemica e che avrebbe, invece, continuato a svolgere il proprio lavoro; dai successivi controlli dell'Inps sarebbero poi emersi altri dipendenti di Visibilia che avrebbero lavorato nonostante fossero in cassa integrazione a zero ore;
appare utile ricordare che la Ministra, che raramente perde occasione di evidenziare il suo ruolo di imprenditrice, ha più volte pubblicamente dichiarato, smentita dalle testimonianze dei dipendenti delle sue società, di aver anticipato la cassa integrazione;
giova in merito ricordare che nella seduta n. 128 di mercoledì 28 giugno 2023 della Camera dei deputati il Governo ha accolto l'ordine del giorno n. 9/1238/10 a prima firma dell'onorevole Gribaudo del Partito Democratico, che, facendo esplicito riferimento alla vicenda Visibilia, impegna il Governo ad adottare ogni iniziativa utile per potenziare i controlli sull'utilizzo appropriato della cassa straordinaria Covid e per sanzionare gli operatori che ne avessero usufruito in maniera fraudolenta, recuperando con la massima sollecitudine gli importi illecitamente percepiti;
ad otto mesi dall'informativa della Ministra Santanchè al Senato della Repubblica – in cui la Ministra aveva fornito rassicurazioni sul pagamento della liquidazione agli ex dipendenti di Ki Group e sull'avvio della ristrutturazione di Visibilia – la procura di Milano ha quindi notificato, il 22 marzo 2024, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della Ministra Santanchè, del suo compagno Dimitri Kunz D'Asburgo e di Paolo Concordia, consulente con gestione del personale, e delle società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, con l'ipotesi di truffa aggravata nei confronti dello Stato «in relazione a presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione Covid per tredici dipendenti»;
dall'inchiesta per le presunte irregolarità sulla gestione della cassa integrazione durante il Covid tra il 2020 e il 2022 emergerebbe, come anticipato nelle citate inchieste giornalistiche, il mancato versamento da parte di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria di oltre 120 mila euro di contributi previdenziali all'Inps a favore dei dipendenti, aspetto sul quale sono attualmente in corso accertamenti da parte dello stesso istituto previdenziale, su delega della procura, per stabilire l'importo esatto dell'omesso versamento;
con la conclusione del filone di inchiesta, uno di quelli del «pacchetto Visibilia», per presunte irregolarità ai danni dell'Inps legate alla cassa integrazione a zero ore, si potrebbe quindi profilare una richiesta di rinvio a giudizio per la Ministra, il suo compagno Dimitri Kunz D'Asburgo, l'ex consulente esterno Paolo Concordia e per le due società; la stessa Ministra, con riferimento alla recente conclusione delle indagini a suo carico, ha d'altronde dichiarato che, in sede politica, dopo la decisione del giudice dell'udienza preliminare, opererà una «seria e cosciente valutazione» della vicenda;
tra gli atti dell'inchiesta della procura di Milano sul gruppo editoriale Visibilia ci sarebbe inoltre la segnalazione di operazione sospetta redatta dall'unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia sulla compravendita di una villa in Versilia, acquistata da Dimitri Kunz D'Asburgo, compagno della Ministra Santanchè, e da Laura De Cicco, moglie del Presidente del Senato della Repubblica Ignazio La Russa per 2,45 milioni di euro e rivenduta a gennaio 2023, in meno di un'ora dal rogito, all'imprenditore Antonio Rapisarda per 3,45 milioni di euro. Da quanto si apprende da fonti di stampa, la Guardia di finanza sarebbe stata delegata ad indagare per riciclaggio sui flussi di denaro e sulla destinazione della plusvalenza di un milione e verificare se parte della somma sia servita per coprire proprio i debiti del gruppo Visibilia o se in qualche modo possa essere servita per giustificare alcune operazioni finanziarie connesse alla gestione della crisi delle aziende del gruppo;
su tale vicenda il Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati aveva peraltro depositato, già a luglio 2023, l'interpellanza n. 2-00196 a prima firma del deputato Francesco Silvestri – rimasta senza risposta – in cui si chiedevano proprio chiarimenti da parte del Governo in ordine alla compatibilità della compravendita immobiliare effettuata dai soci Dimitri Kuntz e Laura De Cicco con la normativa vigente in materia antiriciclaggio;
la notizia della conclusione delle indagini segue di qualche giorno quella della disposizione da parte della sezione imprese del tribunale civile di Milano dell'amministrazione giudiziaria per Visibilia Editore, a fronte delle gravi criticità nei conti e nella gestione della società evidenziate dai giudici; nel provvedimento, la sezione del tribunale di Milano aveva messo in evidenza che «la situazione è tanto più grave e rilevante considerando che Visibilia Editore spa è società quotata e che attualmente le società del gruppo sono chiamate a gestire una conclamata situazione di crisi»;
in conclusione, ciò che emergerebbe dalle inchieste e dalle prime verifiche giudiziarie è che tutte le società gestite dalla Ministra Santanchè nel corso degli ultimi dieci anni, a partire dalla galassia Visibilia a Bioera e Ki Group, verserebbero in una situazione di profonda crisi economica a causa dell'ammontare delle perdite e dei debiti accumulati. La settimana scorsa il tribunale fallimentare di Milano ha preso atto del tracollo anche dell'ultima azienda, Umbria srl, di cui la procura ha chiesto la liquidazione giudiziale;
risulta evidente che, indipendentemente da quelle che sono state le dichiarazioni – a tratti scomposte – dei vari rappresentati della maggioranza, il Governo ha voluto dare un segnale, o almeno così è parso, di intransigenza nei confronti di chi si è approfittato di un momento di così grande fragilità per il Paese e per il suo settore produttivo;
le circostanze emerse sono assolutamente incompatibili con il ruolo di Ministro della Repubblica, tanto più incompatibili per un Ministro che vanta un ruolo attivo nell'imprenditoria del Paese e che riveste una funzione pubblica così rilevante nel tessuto produttivo;
l'industria turistica ha un peso molto rilevante per l'economia italiana, superiore alla media dei Paesi Ocse, tanto che il calo dell'attività turistica nel biennio 2020-2022 ha inciso per oltre un quarto sulla perdita complessiva del valore aggiunto registrata in Italia;
d'altra parte, risulta inoltre ancora aperta l'indagine della Corte dei conti sulla sospensione temporanea, per circa due mesi, della campagna pubblicitaria del portale «Open to Meraviglia – Italia.it» sulla quale sarebbero attualmente in corso le valutazioni dei magistrati contabili sull'ipotesi di danno erariale a seguito del blocco della campagna social, inaugurata dal Ministero del turismo e costata circa 9 milioni di euro, per dare visibilità alle bellezze naturalistiche e artistiche del nostro Paese;
sebbene la riforma costituzionale del titolo V della Costituzione, operata con la legge costituzionale n. 3 del 2001, abbia reso il turismo una materia di competenza residuale per le regioni a statuto ordinario, così come già previsto per le regioni a statuto speciale, è necessario evidenziare che, per numerosi e rilevanti profili, il riferimento alla legislazione statale nella disciplina del turismo è tuttora molto consistente. Sono, infatti, molto rilevanti i condizionamenti che possono derivare dall'intervento del legislatore statale nelle materie affidategli, in modo esclusivo o concorrente, e che presentano profili di interconnessione e sovrapposizione con la materia del turismo, come, ad esempio: la tutela della concorrenza; i rapporti internazionali e con l'Unione europea; la tutela dell'ambiente e dei beni culturali; le competenze concorrenti in materia di professioni; il governo del territorio, comprendente l'urbanistica e l'edilizia; le grandi reti di trasporto e di navigazione;
la Ministra Santanchè è stata chiamata a riferire in Senato nella seduta del 5 luglio 2023 dopo giorni di richieste da parte delle opposizioni e le forti pressioni della sua stessa maggioranza;
in merito all'informativa tenuta dalla Ministra occorre rilevare che i chiarimenti resi non forniscono spiegazioni sufficienti a fugare le forti perplessità sull'opportunità della sua permanenza al Governo;
gli elementi resi in sede di informativa, ritenuti del tutto insoddisfacenti rispetto alla gravità dei fatti, hanno motivato la presentazione, e poi l'esame, al Senato della Repubblica, da parte del gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle, di una mozione di sfiducia individuale nei confronti della Ministra del turismo Daniela Santanchè, a prima firma del senatore Patuanelli;
circa la paventata estraneità ai fatti contestati, appare utile sottolineare che, nella dichiarazione patrimoniale depositata dalla Ministra presso gli uffici del Senato della Repubblica nel 2022, la stessa risulta proprietaria del 95 per cento delle azioni di Visibilia s.r.l. e di Immobiliare Dani s.r.l. Nel corso della XVIII legislatura la dichiarazione patrimoniale è stata depositata come invariata per tutti gli anni dal 2018 al 2022 ed evidenzia come la Ministra fosse amministratore unico di Visibilia s.r.l., amministratore delegato di Visibilia Editore s.p.a. e presidente del consiglio di amministrazione di Ki Group s.p.a.;
dalle inchieste giornalistiche emerge una tendenza a considerare le regole del mercato e le regole sindacali e previdenziali come orpelli di impaccio alla libertà imprenditoriale; condotte spregiudicate che non possono essere proprie di un Ministro;
ferme restando le eventuali responsabilità che verranno in caso accertate nelle sedi opportune, i fatti esposti minano fortemente la credibilità della Ministra e pongono un grave pregiudizio sulle sue capacità di svolgere le delicate funzioni alle quali è chiamata, nonché sull'opportunità della sua permanenza a ricoprire una carica governativa di primo piano e di piena rappresentanza politica;
l'articolo 54, secondo comma, della Costituzione recita solennemente che «i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge». Tale disposizione individua una sorta di «dovere di fedeltà qualificata» gravante sui pubblici ufficiali, rispetto a quella generalmente prevista al primo comma per la generalità dei cittadini. Una fedeltà poi ulteriormente rafforzata dall'obbligo di prestare giuramento, che non è però esteso a tutti coloro cui sono affidate funzioni pubbliche, ma sussiste solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Trattasi di giuramento avente natura promissoria, cioè di una promessa per il futuro mediante la quale il giurante, con un'apposita dichiarazione unilaterale di volontà espressa mediante un'apposita formula rituale, si impegna a vincolare il proprio comportamento al rispetto dei doveri derivanti dalla Costituzione e dalle leggi. Il giuramento, soprattutto in relazione ai titolari di organi politici e costituzionali, introdurrebbe un vincolo ulteriore e diverso dall'obbligo di osservanza della Costituzione e delle leggi e comunque dai doveri di disciplina ed onore sopra richiamati; tale vincolo concernerebbe il rispetto di quelle regole di correttezza costituzionale, che non sono facilmente riproducibili in specifiche definizioni legislative, ed opererebbe proprio nella sfera morale, quella cioè di fronte alla quale l'operatività dei precetti giuridici normalmente si arresta;
la situazione soggettiva del Ministro del turismo, alla luce dei fatti emersi, risulterebbe sempre più incompatibile con la delicatezza degli incarichi ricoperti, non potendo l'Italia proseguire ad avere un Governo i cui membri espongano il sistema Paese a situazioni perniciose derivanti dalla commistione di interessi pubblici e privati;
è imprescindibile che il nostro Paese e le sue istituzioni siano salvaguardate, nel loro prestigio e nella loro dignità, anche attraverso il doveroso principio di «onorabilità» per coloro a cui sono affidate funzioni pubbliche. Ne consegue la responsabilità politica anche del Presidente del Consiglio dei ministri, che, ai sensi dell'articolo 95 della Costituzione, dirige la politica generale del Governo,
visto l'articolo 94 della Costituzione e visto l'articolo 115 del Regolamento della Camera dei deputati,
esprime la propria sfiducia al Ministro del turismo, senatrice Daniela Garnero Santanchè, e lo impegna a rassegnare le proprie dimissioni.
(1-00164)(Nuova formulazione) «Francesco Silvestri, Pavanelli, Baldino, Santillo, Fenu, Cappelletti, Auriemma, Aiello, Alifano, Amato, Appendino, Ascari, Barzotti, Bruno, Cafiero De Raho, Cantone, Caramiello, Carmina, Carotenuto, Caso, Cherchi, Alfonso Colucci, Conte, Sergio Costa, D'Orso, Dell'Olio, Di Lauro, Donno, Fede, Ilaria Fontana, Giuliano, Gubitosa, Iaria, L'Abbate, Lomuti, Lovecchio, Morfino, Orrico, Pellegrini, Penza, Quartini, Raffa, Marianna Ricciardi, Riccardo Ricciardi, Scerra, Scutellà, Sportiello, Todde, Torto, Traversi, Tucci».
TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE: VINCI; FOTI; GIOVINE ED ALTRI; ZANETTIN ED ALTRI; AMORESE; MESSINA; LOIZZO ED ALTRI; ANDREUZZA: DICHIARAZIONE DI MONUMENTO NAZIONALE DI TEATRI ITALIANI (A.C. 982-1214-1347-1584-1639-1677-1685-1754-A)
A.C. 982-A - Parere della V Commissione
PARERE DELLA V COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE
Sugli emendamenti 1.510 e 1.511, nonché sui subemedamenti 0.1.510.1 e 0.1.511.1:
PARERE CONTRARIO
sul subemedamento 0.1.511.1, in quanto suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;
NULLA OSTA
sugli emendamenti 1.510 e 1.511 e sul subemedamento 0.1.510.1.
A.C. 982-A – Articolo 1
ARTICOLO 1 DEL TESTO UNIFICATO DELLA COMMISSIONE
Art. 1.
1. Sono dichiarati monumenti nazionali:
1) il Teatro lirico «Giuseppe Verdi» di Trieste;
2) il Teatro «Gaetano Donizetti» di Bergamo;
3) il Teatro Grande di Brescia;
4) il Teatro Sociale di Como;
5) il Teatro alla Scala di Milano;
6) il Teatro Regio di Torino;
7) il Teatro municipale di Casale Monferrato (Alessandria);
8) il Teatro Carlo Felice di Genova;
9) il Teatro comunale «Mario Del Monaco» di Treviso;
10) il Teatro La Fenice e il Teatro Malibran di Venezia;
11) il Teatro «Carlo Goldoni» di Venezia;
12) il Teatro Olimpico di Vicenza;
13) il Teatro comunale di Bologna;
14) il Teatro municipale di Piacenza;
15) il Teatro Regio di Parma;
16) il Teatro Farnese di Parma;
17) il Teatro municipale «Romolo Valli» di Reggio Emilia;
18) il Teatro Petrarca di Arezzo;
19) il Teatro Signorelli di Cortona;
20) il Teatro del Maggio musicale fiorentino di Firenze;
21) il Teatro Verdi di Firenze;
22) il Teatro comunale del Giglio di Lucca;
23) il Teatro Guglielmi di Massa;
24) il Teatro dei Rassicurati di Montecarlo (Lucca);
25) il Teatro Verdi di Pisa;
26) il Teatro Manzoni di Pistoia;
27) il Teatro dei Rinnovati di Siena;
28) il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno;
29) lo Sferisterio di Macerata;
30) il Teatro Morlacchi di Perugia;
31) il Teatro Caio Melisso di Spoleto;
32) il Teatro comunale «Nazzareno De Angelis» dell'Aquila;
33) il Teatro D'Annunzio di Latina;
34) il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti;
35) il Teatro Argentina di Roma;
36) il Teatro Valle di Roma;
37) il Teatro dell'Unione di Viterbo;
38) il Teatro di San Carlo di Napoli;
39) il Teatro municipale «Giuseppe Verdi» di Salerno;
40) il Teatro Petruzzelli di Bari;
41) il Teatro comunale «Niccolò Piccinni» di Bari;
42) il Teatro Politeama di Catanzaro;
43) il Teatro comunale «Alfonso Rendano» di Cosenza;
44) il Teatro comunale «Francesco Cilea» di Reggio Calabria;
45) il Teatro Massimo «Vincenzo Bellini» di Catania;
46) il Teatro Massimo di Palermo.
2. La dichiarazione di cui al comma 1 non costituisce verifica o dichiarazione dell'interesse culturale ai sensi degli articoli 12 e 13 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
3. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 10, comma 3, lettera d), del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, con decreto del Ministro della cultura possono essere dichiarati monumenti nazionali ulteriori teatri storici e altri beni culturali, anche su iniziativa dei soggetti interessati.
4. Con regolamento adottato con decreto del Ministro della cultura, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti i criteri e la procedura per il conferimento della qualifica di monumento nazionale a ulteriori teatri storici e altri beni culturali ai sensi del comma 3.
PROPOSTE EMENDATIVE
ART. 1.
Al comma 1, dopo il numero 8), aggiungere i seguenti:
8-bis) Teatro sociale di Camogli;
8-ter) Teatro Chiabrera di Savona;
8-quater) Teatro Civico di La Spezia.
1.1058. Cavo, Frijia, Rosso.
Al comma 1, sopprimere il numero 15).
1.1021. Sasso.
Al comma 1, dopo il numero 17), aggiungere i seguenti:
17-bis) il Teatro comunale di Ferrara Claudio Abbado;
17-ter) il Teatro Alessandro Bonci di Cesena;.
1.1001. Tassinari, Malaguti, Davide Bergamini.
Al comma 1, sopprimere i numeri 20), 33), 42) e 44).
1.501. La Commissione.
(Approvato)
Al comma 1, dopo il numero 39), aggiungere il seguente:
39-bis) Teatro comunale «Vittorio Emanuele» di Benevento.
*1.1035. Rubano.
Al comma 1, dopo il numero 39), aggiungere il seguente:
39-bis) Teatro comunale «Vittorio Emanuele» di Benevento.
*1.1036. Giachetti.
All'emendamento 1.510 della Commissione, comma 1, aggiungere, in fine, le parole:
409. Teatro Carignano di Torino
410. Teatro Gobetti di Torino
0.1.510.1. Mollicone, Berruto.
(Approvato)
Al comma 1, dopo il numero 46), aggiungere i seguenti:
47) Teatro Costanzi di Roma
48) Teatro Ambra Jovinelli di Roma
49) Teatro Brancaccio di Roma
50) Teatro Eliseo di Roma
51) Teatro Quirino di Roma
52) Teatro Rossini di Roma
53) Teatro Sala Umberto di Roma
54) Teatro Torlonia di Roma
55) Teatro Salone Margherita di Roma
56) Teatro Traiano di Civitavecchia
57) Teatro dell'Accademia dei Ricomposti di Anghiari
58) Teatro dei Dovizi di Bibbiena
59) Teatro della Società filodrammatica di Bucine
60) Teatro comunale Wanda Capodaglio di Castelfranco di Sopra
61) Teatro comunale di Castiglion Fiorentino
62) Nuovo Teatro Comunale di Bagno a Ripoli
63) Teatro Regina Margherita di Barberino Val d'Elsa
64) Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo
65) Teatro Manzoni di Calenzano
66) Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio
67) Teatro Garibaldi di Figline Valdarno
68) Teatro Goldoni di Firenze
69) Teatro Niccolini di Firenze
70) Teatro dell'Affratellamento di Firenze
71) Teatro della Pergola di Firenze
72) Teatro di Cestello di Firenze
73) Teatro di Rifredi di Firenze
74) Teatro degli Animosi di Marradi
75) Teatro Niccolini di San Casciano in Val di Pesa
76) Teatro Società Filarmonica Giuseppe Verdi di Tavarnelle Val di Pesa
77) Teatro degli Industri di Grosseto
78) Teatro dei Concordi di Roccastrada
79) Teatro Castagnoli di Scansano
80) Teatro dei Concordi di Campiglia Marittima
81) Teatro Carlo Goldoni di Livorno
82) Teatro dei Vigilanti di Portoferraio
83) Teatro Solvay di Rosignano Marittimo
84) Teatro comunale di Pietrasanta
85) Teatrino di Vetriano di Vetriano di Pescaglia
86) Teatro Politeama di Viareggio
87) Teatro Animosi di Carrara
88) Teatro della Rosa di Pontremoli
89) Teatro Francesco di Bartolo di Buti
90) Teatro Marchionneschi di Guardistallo
91) Teatro comunale di Lajatico
92) Piccolo Teatro della Soffitta di Pisa
93) Teatro De Larderel di Pomarance
94) Teatro dei Coraggiosi di Pomarance
95) Teatro Persio Flacco di Volterra
96) Teatro Yves Montand di Monsummano Terme
97) Teatro Mauro Bolognini di Pistoia
98) Teatro Mascagni di Popiglio
99) Teatro Metastasio di Prato
100) Teatro Politeama di Prato
101) Teatro dei Varii di Colle di Val d'Elsa
102) Teatro del Popolo di Colle di Val d'Elsa
103) Teatro degli Astrusi di Montalcino
104) Teatro Poliziano di Montepulciano
105) Teatro della Società dei Concordi di Montepulciano
106) Teatro della Grancia di Montisi
107) Teatro del Popolo di Rapolano Terme
108) Teatro Comunale Ciro Pinsuti di Sinalunga
109) Teatro Comunale degli Oscuri di Torrita di Siena
110) Teatro Comunale Vittorio Alfieri di Castelnuovo Garfagnana
111) Teatro Comunale Cristoforo Colombo a Valdottavo di Borgo a Mozzano
112) Teatro del Popolo di Castelfiorentino
113) Teatro della Misericordia di Vinci
114) Teatrino della Villa Medicea di Poggio a Caiano
115) Teatro Argentina di Camaiore
116) Teatro comunale di Cagli
117) Teatro del Trionfo di Cartoceto
118) Teatro della Fortuna di Fano
119) Teatro Apollo di Mondavio
120) Teatro Battelli di Macerata Feltria
121) Teatro «Angel dal Foco» di Pergola
122) Teatro Mario Tiberini di San Lorenzo in Campo
123) Teatro Rossini di Pesaro
124) Teatrino della rocca di Sassocorvaro-Auditore
125) Teatro Bramante di Urbania
126) Teatro Sanzio di Urbino
127) Teatro Misa di Arcevia
128) Teatro comunale di Chiaravalle
129) Teatro Gentile da Fabriano di Fabriano
130) Teatro Giovanni Battista Pergolesi di Jesi
131) Teatro comunale di Montecarotto
132) Teatro Vittorio Alfieri di Montemarciano
133) Teatro Benianino Gigli di Monteroberto
134) Teatro Ferrari di San Marcello
135) Teatro Giovanni Mestica di Apiro
136) Teatro comunale di Caldarola
137) Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche
138) Teatro Giuseppe Piermarini di Matelica
139) Teatro Apollo di Mogliano
140) Teatro Lauro Rossi di Macerata
141) Teatro Nicola degli Angeli di Montelupone
142) Teatro Flora di Penna San Giovanni
143) Teatro Giuseppe Verdi di Pollenza
144) Teatro Giuseppe Persiani di Recanati
145) Teatro Feronia di San Severino Marche
146) Teatro Nicola Antonio Angeletti di Sant'Angelo in Pontano
147) Teatro comunale Giacomo Leopardi di San Ginesio
148) Teatro della Vittoria di Sarnano
149) Teatro Nicola Vaccaj di Tolentino
150) Teatro comunale di Treia
151) Teatro La Fenice di Amandola (FM)
152) Teatro dell'Aquila di Fermo
153) Teatro Ermete Novelli di Grottazzolina
154) Teatro Alaleona di Montegiorgio
155) Teatro Vincenzo Pagani di Monterubbiano
156) Teatro dell'Iride di Petritoli
157) Teatro Serpente Aureo di Offida
158) Teatro comunale di Porto San Giorgio
159) Teatro del Leone di Santa Vittoria in Matenano
160) Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno
161) Teatro Luigi Mercantini di Ripatransone
162) Teatro degli illuminati di Città di Castello
163) Teatro Mengoni di Magione
164) Teatro della Filarmonica di Corciano
165) Teatro comunale di Todi
166) Teatro Concordia di Marsciano
167) Teatro Caporali di Panicale
168) Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino
169) Teatro Excelsior di Bettona
170) Teatro comunale Luca Ronconi di Gubbio
171) Teatro comunale Giuseppe Manini di Narni
172) Teatro Comunale Riccardo Zandonai di Rovereto
173) Teatro de la Sena di Feltre
174) Teatro Sociale di Trento
175) Loggia e Odeo Cornaro di Padova
176) Teatro Verdi di Padova
177) Teatro Sociale di Rovigo
178) Teatro Accademia di Conegliano
179) Teatro Onigo di Treviso
180) Teatro Toniolo di Mestre
181) Teatro Metropolitano Astra di San Donà di Piave
182) Teatro Filarmonico di Verona
183) Teatro Nuovo di Verona
184) Teatro Ristori di Verona
185) Teatro comunale di Lonigo
186) Teatro Civico di Schio
187) Teatro comunale di Thiene
188) Teatro accademico di Castelfranco (TV)
189) Teatro Sociale di Cittadella (PD)
190) Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD)
191) Teatro Modernissimo di Noventa Vicentina (VI)
192) Teatro Sociale Eugenio Balzan di Badia Polesine (RO)
193) Teatro Ristori di Cividale del Friuli
194) Teatro Zancanaro di Sacile
195) Teatro comunale di Gradisca d'Isonzo
196) Teatro Comunale di Cormons
197) Teatro Arrigoni, San Vito al Tagliamento
198) Teatro Verdi di Muggia
199) Teatro Verdi di Gorizia
200) Teatro Rossetti di Trieste
201) Teatro Comunale Ebe Stignani di Imola
202) Arena del Sole di Bologna
203) Teatro Duse di Bologna
204) Teatro San Salvatore di Bologna
205) Sala Estense di Ferrara
206) Teatro comunale di Ferrara
207) Teatro Alessandro Bonci di Cesena
208) Teatro comunale di Carpi
209) Teatro Nuovo di Mirandola
210) Teatro comunale Luciano Pavarotti di Modena
211) Teatro Giuseppe Verdi di Busseto
212) Teatro Girolamo Magnani di Fidenza
213) Teatro Pompeo Piazza di Fontanellato
214) Teatrino di Villa Petitot di Parma
215) Teatro Due di Parma
216) Teatro del Convitto nazionale Maria Luigia di Parma
217) Teatro Pallavicino di Zibello
218) Teatro Masini di Faenza
219) Teatro Rossini di Lugo
220) Teatro Dante Alighieri di Ravenna
221) Teatro Bonifazio Asioli di Correggio
222) Teatro Ruggero Ruggeri di Guastalla
223) Teatro Ariosto di Reggio Emilia
224) Teatro Amintore Galli di Rimini
225) Teatro Comunale di Rio Saliceto
226) Teatro Sociale di Gualtieri
227) Teatro Herberia di Rubiera
228) Teatro Sociale di Finale Emilia
229) Teatro comunale di San Felice sul Panaro
230) Teatro Storchi di Modena
231) Teatro villa Mazzacorati di Bologna
232) Teatro Tagliavini di Novellara
233) Teatro Rasi di Ravenna
234) Teatro Goldoni di Bagnacavallo
235) Teatro Corte di Coriano
236) Teatro Mariani di Santagata
237) Teatro Vittoria di Pennabilli
238) Teatro Massari di San Giovanni in Marignano
239) Teatro Dragoni di Meldola
240) Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia
241) Teatro Mentore di Santa Sofia
242) Teatro Comunale di Cesenatico
243) Teatro Maria Pedrini di Brisighella
244) Teatro Comunale di Russi
245) Teatro Carani di Sassuolo
246) Teatro Malatesta di Montefiore Conca
247) Teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona
248) Teatro Marrucino di Chieti
249) Teatro Maria Caniglia di Sulmona
250) Teatro dell'Aventino di Palena
251) Teatro A. Di Iorio di Atessa
252) Teatro Comunale «Fedele Fenaroli» di Lanciano
253) Teatro Comunale di Atri
254) Teatro Francesco Stabile di Potenza
255) Teatro Municipale G.Verdi di Cava de' Tirreni
256) Teatro comunale Vittorio Emanuele di Salerno
257) Teatro Mercadante di Napoli
258) Teatro San Ferdinando di Napoli
259) Teatro Comunale Vittorio Emanuele di Benevento
260) Teatro Curci di Barletta
261) Teatro Apollo di Lecce
262) Teatro Errico Petrella di Longiano
263) Teatro Reinach di Parma
264) Teatro al Parco di Parma
265) Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia
266) Teatro Municipale di Reggio Emilia
267) Teatro Sociale di Luzzara
268) Teatro comunale di Reggiolo
269) Teatro Sociale di Ravenna
270) Teatro sociale di Novafeltria
271) Teatro Ponchielli di Cremona
272) Teatro della Società di Lecco
273) Teatro alle Vigne di Lodi
274) Teatro all'Antica di Sabbioneta
275) Teatro Comunale di Gonzaga
276) Teatro Arsenale di Milano
277) Teatro Carcano di Milano
278) Teatro Dal Verme di Milano
279) Teatro Fossati di Milano
280) Teatro Lirico di Milano di Milano
281) Teatro Nazionale di Milano
282) Teatro Comunale Carlo Rossi di Casalpusterlengo (LO)
283) Teatro dei Filodrammatici di Milano
284) Teatro delle Erbe di Milano
285) MTM Teatro Litta di Milano
286) Palazzo Terragni di Lissone
287) Teatrino di corte di Monza
288) Teatro Villoresi, di Monza
289) Teatro Martinetti di Garlasco
290) Teatro Fraschini di Pavia
291) Teatro Sociale di Voghera
292) Teatro sociale di Castiglione delle Stiviere
293) Teatro Sociale di Asola
294) Teatro Sociale di Villastrada
295) Teatro Pagano di Canneto sull'Oglio
296) Teatro Anselmi di Pegognaga
297) Teatro Comunale di Marmirolo
298) Teatro Comunale di Medole
299) Teatro Monicelli di Ostiglia
300) Teatro Barbieri di Gonzaga
301) Teatro Boniris di Montichiari
302) Teatro Luigi Pirandello di Agrigento
303) Teatro Regina Margherita di Racalmuto (AG)
304) Teatro Santa Maria di Belice
305) Teatro Sant'Alessandro
306) Teatro Re Grillo di Licata (AG)
307) Teatro Sociale di Canicattì
308) Teatro del Mare di Menfi
309) Teatro comunale L'Idea di Sambuca di Sicilia
310) Teatro comunale Eschilo di Gela
311) Arena Pacini di Catania
312) Teatro Coppola di Catania
313) Teatro Machiavelli di Catania
314) Teatro Sangiorgi di Catania
315) Teatro greco di Agira di Agira
316) Teatro Garibaldi di Piazza Armerina
317) Teatro greco di Tindari (Patti)
318) Palazzo della cultura di Messina
319) Teatro Vittorio Emanuele II di Messina
320) Teatro Bellini di Palermo
321) Teatro Biondo di Palermo
322) Teatro Garibaldi di Palermo
323) Teatro Comunale Garibaldi di Enna
324) Teatro Francesco Paolo Neglia di Enna
325) Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo
326) Teatro dell'Opera dei Pupi di Cuticchio
327) Teatro dell'Opera dei Pupi di Argento
328) Teatro dell'Opera dei Pupi di Mancuso
329) Teatro Comunale «Salvatore Cicero» di Cefalù
330) Teatro Politeama di Palermo
331) Teatro Santa Cecilia di Palermo
332) Teatro di Verdura di Palermo
333) Teatro di Hippana di Prizzi
334) Teatro Garibaldi di Modica
335) Teatro della Concordia di Ragusa
336) Teatro Donnafugata di Ragusa
337) Teatro comunale Vittoria Colonna di Vittoria
338) Teatro Comunale di Siracusa
339) Teatro greco di Siracusa
340) Teatro «Cielo d'Alcamo» di Alcamo
341) Teatro di Segesta
342) Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo
343) Teatro Eliodoro Sollima di Marsala
344) Teatro Selinus di Castelvetrano
345) Teatro Comunale Regina Margherita di Caltanissetta
346) Teatro Rosso di San Secondo di Caltanissetta
347) Teatro Trifiletti di Milazzo
348) Cineteatro Politeama di Caltagirone
349) Auditorium Comunale di Cagliari
350) Teatro Civico di Cagliari
351) Teatro Civico di Alghero
352) Teatro Civico di Sassari
353) Teatro Verdi di Sassari
354) Cineteatro Giuseppe Cavallera di Carloforte
355) Teatro sociale di Novafeltria
356) Teatro Naselli di Comiso
357) Teatro scientifico Bibiena
358) Teatro sociale di Mantova
359) Teatro Sociale di Bergamo
360) Teatro Filodrammatici di Treviglio
361) Teatro sociale di Palazzolo
362) Teatro Stabile di Brescia
363) Teatro Sociale di Canzo
364) Teatro Sociale di Crema
365) Auditorium «Pedrotti» di Pesaro
366) Teatro della Concordia di San Costanzo
367) Teatro delle Muse di Ancona
368) Teatro Carlo Goldoni di Corinaldo
369) Teatro condominiale La Fortuna di Monte San Vito
370) Teatro la nuova Fenice di Osimo
371) Teatro La Vittoria di Ostra
372) Teatro Cortesi di Sirolo
373) Teatro Filippo Marchetti di Camerino
374) Teatro G.B. Velluti di Corridonia
375) Teatro comunale di Montecosaro
376) Teatro La Rondinella di Montefano
377) Teatro Bruno Mugellini di Potenza Picena
378) Teatro Juvarra di Torino
379) Teatro Marenco di Ceva
380) Teatro Milanollo di Savigliano
381) Teatro Magda Oliveri di Saluzzo (CN)
382) Teatro Alfieri di Asti
383) Teatro Sociale di Omegna (VB)
384) Teatro Sociale di Biella
385) Teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure (AL)
386) Teatro Toselli di Cuneo
387) Teatro Civico di Tortona (AL)
388) Teatro Coccia di Novara
389) Teatro Faraggiana di Novara
390) Teatro Sociale di Pinerolo (TO)
391) Teatro Civico di Vercelli
392) Teatro Civico di Trino (VC)
393) Teatrino Civico di Chivasso (TO)
394) Teatro Giacosa di Ivrea (TO)
395) Teatro sociale di Camogli
396) Teatro Chiabrera di Savona
397) Teatro Civico di La Spezia
398) Teatro Tullio Serafin di Cavarzere (VE)
399) Teatro Cotogni di Castelmassa
400) Teatro comunale di Adria
401) Teatro Lorenzo da Ponte di Vittorio Veneto
402) Teatro Dino Buzzati di Belluno
403) Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
404) Teatro Politeama di Lecce
405) Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
406) Teatro Ricciardi di Capua
407) Teatro di Corte della Reggia di Caserta
408) Teatro Cimarosa di Aversa
1.510. La Commissione.
(Approvato)
Al comma 1, dopo il numero 46), aggiungere il seguente:
47) il Teatro Politeama Greco di Lecce.
1.1024. Piccolotti.
Al comma 4, sostituire le parole da: adottato fino a: cultura con le seguenti: , da adottare con decreto del Ministro della cultura previo parere delle Commissioni parlamentari competenti,.
1.1022. Manzi, Orfini, Berruto, Zingaretti.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri di seguito elencati, siti nelle regioni Lazio, Toscana, Marche e Umbria:
1. Teatro Arcobaleno, comune di Roma
2. Anfiteatro Correa, comune di Roma
3. Anfiteatro Quercia del Tasso, comune di Roma
4. Auditorium Conciliazione, comune di Roma
5. Auditorium Parco della Musica, comune di Roma
6. Beat '72, comune di Roma
7. Chiesa di San Nicola di Bari, comune di Roma
8. GranTeatro, comune di Roma
9. Puff, comune di Roma
10. Salone Margherita, comune di Roma
11. Silvano Toti Globe Theatre, comune di Roma
12. Teatro Adriano, comune di Roma
13. Teatro Alhambra, comune di Roma
14. Teatro Ambra Jovinelli, comune di Roma
15. Teatro Arcobaleno, comune di Roma
16. Teatro Brancaccio, comune di Roma
17. Teatro Capranica, comune di Roma
18. Teatro Carmelo Bene, comune di Roma
19. Teatro Drammatico Nazionale, comune di Roma
20. Teatro Duse, comune di Roma
21. Teatro Eliseo, comune di Roma
22. Teatro Euclide, comune di Roma
23. Teatro Flaiano, comune di Roma
24. Teatro India, comune di Roma
25. Teatro Laboratorio, comune di Roma
26. Teatro Olimpico, comune di Roma
27. Teatro Palladium, comune di Roma
28. Teatro Parioli, comune di Roma
29. Teatro Petrolini, comune di Roma
30. Teatro Piccolo, comune di Roma
31. Teatro Quirino, comune di Roma
32. Teatro Rossini, comune di Roma
33. Teatro Sala Umberto, comune di Roma
34. Teatro Sistina, comune di Roma
35. Teatro Tenda, comune di Roma
36. Teatro Tordinona, comune di Roma
37. Teatro Torlonia, comune di Roma
38. Teatro Traiano, comune di Roma
39. Teatro dei Coronari, comune di Roma
40. Teatro dei Sensibili, comune di Roma
41. Teatro del Lido, comune di Roma
42. Teatro dell'Opera di Roma, comune di Roma
43. Teatro delle Dame, comune di Roma
44. Teatro delle Vittorie, comune di Roma
45. Teatro sul Campidoglio, comune di Roma
46. Teatro dell'Accademia dei Ricomposti, comune di Anghiari
47. Politeama universale, comune di Arezzo
48. Teatrino di via della Bicchieraia, comune di Arezzo
49. Teatro dei Dovizi, comune di Bibbiena
50. Teatro comunale, comune di Bucine
51. Teatro della Società filodrammatica, comune di Bucine
52. Teatro comunale Wanda Capodaglio, comune di Castelfranco di Sopra
53. Teatro comunale, comune di Castiglion Fiorentino
54. Teatro Garibaldi, comune di Foiano della Chiana
55. Teatro Cini, comune di Montevarchi
56. Teatro Dante, comune di Sansepolcro
57. Teatro alla Misericordia, comune di Sansepolcro
58. Nuovo Teatro Comunale, comune di Bagno a Ripoli
59. Orto sconcluso, comune di Bagno a Ripoli
60. Teatro SMS, comune di Bagno a Ripoli
61. Teatro Regina Margherita, comune di Barberino Val d'Elsa
62. Teatro comunale, comune di Barberino di Mugello
63. Teatro Don Bosco, comune di Borgo San Lorenzo
64. Teatro Giotto, comune di Borgo San Lorenzo
65. Teatro Manzoni, comune di Calenzano
66. Teatrodante Carlo Monni, comune di Campi Bisenzio
67. Teatro Garibaldi, comune di Figline Valdarno
68. Anfiteatro di Boboli, comune di Firenze
69. Auditorium al Duomo, comune di Firenze
70. Bottega Teatrale di Firenze, comune di Firenze
71. Limonaia di Villa Strozzi, comune di Firenze
72. Opera di Firenze, comune di Firenze
73. Ospizio della Quarconia, comune di Firenze
74. Sala Vanni, comune di Firenze
75. Sala del Conservatorio Luigi Cherubini, comune di Firenze
76. Sala teatro cinema ACLI Ponte a Ema, comune di Firenze
77. Stazione Leopolda, comune di Firenze
78. Teatrino della Baldracca, comune di Firenze
79. Teatro 13, comune di Firenze
80. Teatro Alfieri, comune di Firenze
81. Teatro Arena San Salvi, comune di Firenze
82. Teatro Brendel, comune di Firenze
83. Teatro Cantiere Florida, comune di Firenze
84. Teatro Diurno, comune di Firenze
85. Teatro Everest, comune di Firenze
86. Teatro Goldoni, comune di Firenze
87. Teatro L'Amicizia, comune di Firenze
88. Teatro La Fiaba, comune di Firenze
89. Teatro Le Laudi, comune di Firenze
90. Teatro Lumière, comune di Firenze
91. Teatro Mediceo, comune di Firenze
92. Teatro Niccolini, comune di Firenze
93. Teatro Nazionale, comune di Firenze
94. Teatro Nuovo, comune di Firenze
95. Teatro Nuovo (via Bufalini), comune di Firenze
96. Teatro Obihall, comune di Firenze
97. Teatro Puccini, comune di Firenze
98. Teatro Reims, comune di Firenze
99. Teatro Rinuccini, comune di Firenze
100. Teatro Standish, comune di Firenze
101. Teatro Umberto I, comune di Firenze
102. Teatro comunale, comune di Firenze
103. Teatro dei Concordi, comune di Firenze
104. Teatro dei Solleciti, comune di Firenze
105. Teatro del Rondò di Bacco, comune di Firenze
106. Teatro dell'Affratellamento, comune di Firenze
107. Teatro dell'Oriuolo, comune di Firenze
108. Teatro dell'Istituto Francese, comune di Firenze
109. Teatro della Compagnia, comune di Firenze
110. Teatro della Pergola, comune di Firenze
111. Teatro della Piazza vecchia, comune di Firenze
112. Teatro di Cestello, comune di Firenze
113. Teatro di Rifredi, comune di Firenze
114. Teatro di via Laura, comune di Firenze
115. Teatro di via dell'Acqua, comune di Firenze
116. Teatro estivo Il Boschetto, comune di Firenze
117. Teatro giardino Alhambra, comune di Firenze
118. Teatro romano di Firenze, comune di Firenze
119. Sala Don Otello Puccetti, comune di Firenzuola
120. Teatro Boito, comune di Greve in Chianti
121. Teatro degli Animosi, comune di Marradi
122. Teatro Aurora, comune di Montelupo Fiorentino
123. Teatro Mignon, comune di Montelupo Fiorentino
124. Cinema Accademia, comune di Pontassieve
125. Piccolo Teatro, comune di Rufina
126. Teatro Niccolini, comune di San Casciano in Val di Pesa
127. Teatro Studio, comune di Scandicci
128. Teatro della Limonaia, comune di Sesto Fiorentino
129. Teatro Società Filarmonica Giuseppe Verdi, comune di Tavarnelle Val di Pesa
130. Teatro Giotto, comune di Vicchio
131. Teatro degli Unanimi, comune di Arcidosso
132. Teatro Amiatino, comune di Castel del Piano
133. Teatro Fonderia Leopolda, comune di Follonica
134. Teatro delle Rocce, comune di Gavorrano
135. Anfiteatro romano di Roselle, comune di Grosseto
136. Teatro Moderno, comune di Grosseto
137. Teatro degli Industri, comune di Grosseto
138. Sala teatrale di Boccheggiano, comune di Montieri
139. Teatro Salvini, comune di Pitigliano
140. Teatro dei Concordi, comune di Roccastrada
141. Teatro Castagnoli, comune di Scansano
142. Teatro dei Concordi, comune di Campiglia Marittima
143. Palazzo Grande, comune di Livorno
144. Teatro Carlo Goldoni, comune di Livorno
145. Teatro La Gran Guardia, comune di Livorno
146. Teatro Mascagni, comune di Livorno
147. Teatro San Marco, comune di Livorno
148. Teatro delle Commedie, comune di Livorno
149. Cinema teatro Metropolitan, comune di Piombino
150. Teatro dei Vigilanti, comune di Portoferraio
151. Teatro Garibaldi, comune di Rio
152. Teatro Solvay, comune di Rosignano Marittimo
153. Teatro Accademico, comune di Bagni di Lucca
154. Teatro dei Differenti, comune di Barga
155. Teatro dell'Olivo, comune di Camaiore
156. Teatro Comunale Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo di Garfagnana
157. Auditorium del Suffragio, comune di Lucca
158. Teatro di San Girolamo, comune di Lucca
159. Teatro comunale, comune di Pietrasanta
160. Teatrino di Vetriano, comune di Vetriano di Pescaglia
161. Gran teatro all'aperto, comune di Viareggio
162. Teatro Politeama, comune di Viareggio
163. Politeama Giuseppe Verdi, comune di Carrara
164. Teatro Animosi, comune di Carrara
165. Teatro della Rosa, comune di Pontremoli
166. Teatro Francesco di Bartolo, comune di Buti
167. Teatro comunale, comune di Capannoli
168. Teatro Verdi, comune di Casciana Terme
169. Teatro Politeama, comune di Cascina
170. Teatro Marchionneschi, comune di Guardistallo
171. Teatro comunale, comune di Lajatico
172. Teatro del Silenzio, comune di Lajatico
173. Arena Federighi, comune di Pisa
174. Cinema Teatro Lux, comune di Pisa
175. Piccolo Teatro della Soffitta, comune di Pisa
176. Stanzone de' Banchi, comune di Pisa
177. Stazione Leopolda, comune di Pisa
178. Teatro Ernesto Rossi, comune di Pisa
179. Teatro Politeama, comune di Pisa
180. Teatro Redini, comune di Pisa
181. Teatro Sant'Andrea, comune di Pisa
182. Teatro De Larderel, comune di Pomarance
183. Teatro dei Coraggiosi, comune di Pomarance
184. Teatro Era, comune di Pontedera
185. Teatro Rossini, comune di San Giuliano Terme
186. Auditorium di San Martino, comune di San Miniato
187. Teatro di Quaranthana, comune di San Miniato
188. Teatro Verdi, comune di Santa Croce sull'Arno
189. Teatro comunale di Santa Maria a Monte, comune di S. Maria a Monte
190. Teatro Persio Flacco, comune di Volterra
191. Teatro di San Pietro, comune di Volterra
192. Teatro di Santa Chiara, comune di Volterra
193. Teatro romano di Volterra, comune di Volterra
194. Teatro Yves Montand, comune di Monsummano Terme
195. Teatro Pacini, comune di Pescia
196. Teatro Mauro Bolognini, comune di Pistoia
197. Teatro Mascagni, comune di Popiglio
198. Teatro Nazionale, comune di Quarrata
199. Cantieri culturali ex Macelli-Officina Giovani, comune di Prato
200. Teatro Fabbricone, comune di Prato
201. Teatro La Baracca, comune di Prato
202. Teatro Metastasio, comune di Prato
203. Teatro Politeama, comune di Prato
204. Teatro Gustavo Modena, comune di Vaiano
205. Cinema Teatro Amiata, comune di Abbadia San Salvatore
206. Teatro Servadio, comune di Abbadia San Salvatore
207. Teatro Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo Berardenga
208. Teatro Mascagni, comune di Chiusi
209. Teatro dei Varii, comune di Colle di Val d'Elsa
210. Teatro del Popolo, comune di Colle di Val d'Elsa
211. Teatro degli Astrusi, comune di Montalcino
212. Teatro Poliziano, comune di Montepulciano
213. Teatro della Società dei Concordi, comune di Montepulciano
214. Teatro della Grancia di Montisi, comune di Montisi
215. Cinema Teatro Comunale, comune di Piancastagnaio
216. Teatro Politeama, comune di Poggibonsi
217. Teatro Verdi, comune di Poggibonsi
218. Teatro Comunale Risorti, comune di Radicondoli
219. Teatro del Popolo, comune di Rapolano Terme
220. Teatro Comunale ex Accademia dei Georgofili Accalorati, comune di San Casciano dei Bagni
221. Teatro comunale degli Arrischianti, comune di Sarteano
222. Centro Culture Contemporanee Corte dei Miracoli, comune di Sarteano
223. Teatro dei Rozzi, comune di Sarteano
224. Teatro Comunale Ciro Pinsuti, comune di Sinalunga
225. Teatro Comunale degli Oscuri, comune di Torrita di Siena
226. Teatro Della Concordia
227. Teatro Comunale comune di Lamporecchio*
228. Teatro Comunale Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo Garfagnana*
229. Teatrino di Vetriano, comune di Pescaglia
230. Auditorium San Romano, comune di Lucca
231. Auditorium San Francesco, comune di Lucca
232. Teatro Comunale Cristoforo Colombo a Valdottavo, comune di Borgo a Mozzano
233. Teatro di Verzura di Villa Reale a Marlia, comune di Capannori
234. Teatro di Verzura di Villa Bernardini, comune di Vicopelago
235. Teatro del Popolo, comune di Castelfiorentino
236. Teatro della Misericordia, comune di Vinci
237. Teatro Boccaccio, comune Certaldo
238. Teatrino della Villa Medicea, comune di Poggio a Caiano
239. Teatro Argentina, comune di Camaiore
240. Teatro Comunale dei Costanti, Comune di Seravezza
241. Teatro Andrea Camilleri, Comune di Santa Fiora
242. Teatro Ilva, Comune di Follonica
243. Teatro del Ciliegio, Comune di Monterotondo Marittimo
244. Teatro comunale, Cagli
245. Teatro del Trionfo, Cartoceto
246. Teatro della Fortuna, Fano
247. Teatro Battelli, Macerata Feltria
248. Teatro Apollo, Mondavio
249. Teatro «Angel dal Foco», Pergola
250. Teatro Rossini, Pesaro
251. Auditorium «Pedrotti», Pesaro
252. Teatro della Concordia, San Costanzo
253. Teatro Mario Tiberini, San Lorenzo in Campo
254. Teatrino della rocca, Sassocorvaro-Auditore
255. Teatro Bramante, Urbania
256. Teatro Sanzio, Urbino
257. Teatro delle Muse, Ancona
258. Teatro Misa, Arcevia
259. Teatro comunale, Chiaravalle
260. Teatro Carlo Goldoni, Corinaldo
261. Teatro Gentile da Fabriano, Fabriano
262. Teatro Giovanni Battista Pergolesi, Jesi
263. Teatro comunale, Montecarotto
264. Teatro Vittorio Alfieri, Montemarciano
265. Teatro Benianino Gigli, Monteroberto
266. Teatro condominiale La Fortuna, Monte San Vito
267. Teatro la nuova Fenice, Osimo
268. Teatro La Vittoria, Ostra
269. Teatro Ferrari, San Marcello
270. Teatro Cortesi, Sirolo
271. Teatro Giovanni Mestica, Apiro
272. Teatro comunale, Caldarola
273. Teatro Filippo Marchetti, Camerino
274. Teatro comunale, Castelraimondo
275. Teatro Annibal Caro Civitanova, Marche
276. Teatro G.B. Velluti, Corridonia
277. Teatro Lauro Rossi, Macerata
278. Teatro Giuseppe Piermarini, Matelica
279. Teatro Apollo, Mogliano
280. Teatro comunale, Montecosaro
281. Teatro La Rondinella, Montefano
282. Teatro Nicola degli Angeli, Montelupone
283. Teatro Flora, Penna San Giovanni
284. Teatro Giuseppe Verdi, Pollenza
285. Teatro Bruno Mugellini, Potenza Picena
286. Teatro Giuseppe Persiani, Recanati
287. Teatro Feronia, San Severino Marche
288. Teatro Nicola Antonio Angeletti, Sant'Angelo in Pontano
289. Teatro comunale Giacomo Leopardi, San Ginesio
290. Teatro della Vittoria, Sarnano
291. Teatro Nicola Vaccaj, Tolentino
292. Teatro comunale, Treia
293. Teatro La Fenice, Amandola
294. Teatro comunale, Campofilone
295. Teatro dell'Aquila fermo
296. Teatro Ermete Novelli Grottazzolina
297. Teatro Alaleona Montegiorgio
298. Teatro Vincenzo Pagani Monterubbiano
299. Teatro dell'Iride Petritoli
300. Teatro Serpente Aureo Offida
301. Teatro comunale Porto San Giorgio
302. Teatro del Leone Santa Vittoria in Matenano
303. Teatro dei Filarmonici Ascoli Piceno
304. Teatro Luigi Mercantini Ripatransone
305. Teatro degli illuminati Città di Castello
306. Teatro Cucinelli, comune di Solomeo
307. Teatro Mengoni – Magione
308. Teatro della Filarmonica – Corciano
309. Teatro comunale – Todi
310. Teatro Concordia – Marsciano
311. Teatro Caporali – Panicale
312. Teatro Don Bosco – Gualdo Tadino
313. Teatro dell'Accademia – Tuoro sul Trasimeno
314. Teatro Excelsior – Bettona
315. Politeama Clarici di Foligno
316. Auditorium San Domenico di Foligno
317. Teatro comunale Luca Ronconi di Gubbio
318. Teatro comunale Giuseppe Manini, comune di Narni
319. Teatro Sergio Secci, comune di Terni
1.1027. Manzi, Orfini, Boldrini, Ascani, Zingaretti, Casu, Ciani, Di Biase, Madia, Mancini, Morassut, Bonafè, Di Sanzo, Fossi, Furfaro, Gianassi, Scotto, Simiani, Curti.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Toscana:
1. Teatro dell'Accademia dei Ricomposti, comune di Anghiari
2. Politeama universale, comune di Arezzo
3. Teatrino di via della Bicchieraia, comune di Arezzo
4. Teatro dei Dovizi, comune di Bibbiena
5. Teatro comunale, comune di Bucine
6. Teatro della Società filodrammatica, comune di Bucine
7. Teatro comunale Wanda Capodaglio, comune di Castelfranco di Sopra
8. Teatro comunale, comune di Castiglion Fiorentino
9. Teatro Garibaldi, comune di Foiano della Chiana
10. Teatro Cini, comune di Montevarchi
11. Teatro Dante, comune di Sansepolcro
12. Teatro alla Misericordia, comune di Sansepolcro
13. Nuovo Teatro Comunale, comune di Bagno a Ripoli
14. Orto sconcluso, comune di Bagno a Ripoli
15. Teatro SMS, comune di Bagno a Ripoli
16. Teatro Regina Margherita, comune di Barberino Val d'Elsa
17. Teatro comunale, comune di Barberino di Mugello
18. Teatro Don Bosco, comune di Borgo San Lorenzo
19. Teatro Giotto, comune di Borgo San Lorenzo
20. Teatro Manzoni, comune di Calenzano
21. Teatrodante Carlo Monni, comune di Campi Bisenzio
22. Teatro Garibaldi, comune di Figline Valdarno
23. Anfiteatro di Boboli, comune di Firenze
24. Auditorium al Duomo, comune di Firenze
25. Bottega Teatrale di Firenze, comune di Firenze
26. Limonaia di Villa Strozzi, comune di Firenze
27. Opera di Firenze, comune di Firenze
28. Ospizio della Quarconia, comune di Firenze
29. Sala Vanni, comune di Firenze
30. Sala del Conservatorio Luigi Cherubini, comune di Firenze
31. Sala teatro cinema ACLI Ponte a Ema, comune di Firenze
32. Stazione Leopolda, comune di Firenze
33. Teatrino della Baldracca, comune di Firenze
34. Teatro 13, comune di Firenze
35. Teatro Alfieri, comune di Firenze
36. Teatro Arena San Salvi, comune di Firenze
37. Teatro Brendel, comune di Firenze
38. Teatro Cantiere Florida, comune di Firenze
39. Teatro Diurno, comune di Firenze
40. Teatro Everest, comune di Firenze
41. Teatro Goldoni, comune di Firenze
42. Teatro L'Amicizia, comune di Firenze
43. Teatro La Fiaba, comune di Firenze
44. Teatro Le Laudi, comune di Firenze
45. Teatro Lumière, comune di Firenze
46. Teatro Mediceo, comune di Firenze
47. Teatro Niccolini, comune di Firenze
48. Teatro Nazionale, comune di Firenze
49. Teatro Nuovo, comune di Firenze
50. Teatro Nuovo (via Bufalini), comune di Firenze
51. Teatro Obihall, comune di Firenze
52. Teatro Puccini, comune di Firenze
53. Teatro Reims, comune di Firenze
54. Teatro Rinuccini, comune di Firenze
55. Teatro Standish, comune di Firenze
56. Teatro Umberto I, comune di Firenze
57. Teatro comunale, comune di Firenze
58. Teatro dei Concordi, comune di Firenze
59. Teatro dei Solleciti, comune di Firenze
60. Teatro del Rondò di Bacco, comune di Firenze
61. Teatro dell'Affratellamento, comune di Firenze
62. Teatro dell'Oriuolo, comune di Firenze
63. Teatro dell'Istituto Francese, comune di Firenze
64. Teatro della Compagnia, comune di Firenze
65. Teatro della Pergola, comune di Firenze
66. Teatro della Piazza vecchia, comune di Firenze
67. Teatro di Cestello, comune di Firenze
68. Teatro di Rifredi, comune di Firenze
69. Teatro di via Laura, comune di Firenze
70. Teatro di via dell'Acqua, comune di Firenze
71. Teatro estivo Il Boschetto, comune di Firenze
72. Teatro giardino Alhambra, comune di Firenze
73. Teatro romano di Firenze, comune di Firenze
74. Sala Don Otello Puccetti, comune di Firenzuola
75. Teatro Boito, comune di Greve in Chianti
76. Teatro degli Animosi, comune di Marradi
77. Teatro Aurora, comune di Montelupo Fiorentino
78. Teatro Mignon, comune di Montelupo Fiorentino
79. Cinema Accademia, comune di Pontassieve
80. Piccolo Teatro, comune di Rufina
81. Teatro Niccolini, comune di San Casciano in Val di Pesa
82. Teatro Studio, comune di Scandicci
83. Teatro della Limonaia, comune di Sesto Fiorentino
84. Teatro Società Filarmonica Giuseppe Verdi, comune di Tavarnelle Val di Pesa
85. Teatro Giotto, comune di Vicchio
86. Teatro degli Unanimi, comune di Arcidosso
87. Teatro Amiatino, comune di Castel del Piano
88. Teatro Fonderia Leopolda, comune di Follonica
89. Teatro delle Rocce, comune di Gavorrano
90. Anfiteatro romano di Roselle, comune di Grosseto
91. Teatro Moderno, comune di Grosseto
92. Teatro degli Industri, comune di Grosseto
93. Sala teatrale di Boccheggiano, comune di Montieri
94. Teatro Salvini, comune di Pitigliano
95. Teatro dei Concordi, comune di Roccastrada
96. Teatro Castagnoli, comune di Scansano
97. Teatro dei Concordi, comune di Campiglia Marittima
98. Palazzo Grande, comune di Livorno
99. Teatro Carlo Goldoni, comune di Livorno
100. Teatro La Gran Guardia, comune di Livorno
101. Teatro Mascagni, comune di Livorno
102. Teatro San Marco, comune di Livorno
103. Teatro delle Commedie, comune di Livorno
104. Cinema teatro Metropolitan, comune di Piombino
105. Teatro dei Vigilanti, comune di Portoferraio
106. Teatro Garibaldi, comune di Rio
107. Teatro Solvay, comune di Rosignano Marittimo
108. Teatro Accademico, comune di Bagni di Lucca
109. Teatro dei Differenti, comune di Barga
110. Teatro dell'Olivo, comune di Camaiore
111. Teatro Comunale Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo di Garfagnana
112. Auditorium del Suffragio, comune di Lucca
113. Teatro di San Girolamo, comune di Lucca
114. Teatro comunale, comune di Pietrasanta
115. Teatrino di Vetriano, comune di Vetriano di Pescaglia
116. Gran teatro all'aperto, comune di Viareggio
117. Teatro Politeama, comune di Viareggio
118. Politeama Giuseppe Verdi, comune di Carrara
119. Teatro Animosi, comune di Carrara
120. Teatro della Rosa, comune di Pontremoli
121. Teatro Francesco di Bartolo, comune di Buti
122. Teatro comunale, comune di Capannoli
123. Teatro Verdi, comune di Casciana Terme
124. Teatro Politeama, comune di Cascina
125. Teatro Marchionneschi, comune di Guardistallo
126. Teatro comunale, comune di Lajatico
127. Teatro del Silenzio, comune di Lajatico
128. Arena Federighi, comune di Pisa
129. Cinema Teatro Lux, comune di Pisa
130. Piccolo Teatro della Soffitta, comune di Pisa
131. Stanzone de' Banchi, comune di Pisa
132. Stazione Leopolda, comune di Pisa
133. Teatro Ernesto Rossi, comune di Pisa
134. Teatro Politeama, comune di Pisa
135. Teatro Redini, comune di Pisa
136. Teatro Sant'Andrea, comune di Pisa
137. Teatro De Larderel, comune di Pomarance
138. Teatro dei Coraggiosi, comune di Pomarance
139. Teatro Era, comune di Pontedera
140. Teatro Rossini, comune di San Giuliano Terme
141. Auditorium di San Martino, comune di San Miniato
142. Teatro di Quaranthana, comune di San Miniato
143. Teatro Verdi, comune di Santa Croce sull'Arno
144. Teatro comunale di Santa Maria a Monte, comune di S. Maria a Monte
145. Teatro Persio Flacco, comune di Volterra
146. Teatro di San Pietro, comune di Volterra
147. Teatro di Santa Chiara, comune di Volterra
148. Teatro romano di Volterra, comune di Volterra
149. Teatro Yves Montand, comune di Monsummano Terme
150. Teatro Pacini, comune di Pescia
151. Teatro Mauro Bolognini, comune di Pistoia
152. Teatro Mascagni, comune di Popiglio
153. Teatro Nazionale, comune di Quarrata
154. Cantieri culturali ex Macelli-Officina Giovani, comune di Prato
155. Teatro Fabbricone, comune di Prato
156. Teatro La Baracca, comune di Prato
157. Teatro Metastasio, comune di Prato
158. Teatro Politeama, comune di Prato
159. Teatro Gustavo Modena, comune di Vaiano
160. Cinema Teatro Amiata, comune di Abbadia San Salvatore
161. Teatro Servadio, comune di Abbadia San Salvatore
162. Teatro Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo Berardenga
163. Teatro Mascagni, comune di Chiusi
164. Teatro dei Varii, comune di Colle di Val d'Elsa
165. Teatro del Popolo, comune di Colle di Val d'Elsa
166. Teatro degli Astrusi, comune di Montalcino
167. Teatro Poliziano, comune di Montepulciano
168. Teatro della Società dei Concordi, comune di Montepulciano
169. Teatro della Grancia di Montisi, comune di Montisi
170. Cinema Teatro Comunale, comune di Piancastagnaio
171. Teatro Politeama, comune di Poggibonsi
172. Teatro Verdi, comune di Poggibonsi
173. Teatro Comunale Risorti, comune di Radicondoli
174. Teatro del Popolo, comune di Rapolano Terme
175. Teatro Comunale ex Accademia dei Georgofili Accalorati, comune di San Casciano dei Bagni
176. Teatro comunale degli Arrischianti, comune di Sarteano
177. Centro Culture Contemporanee Corte dei Miracoli, comune di Sarteano
178. Teatro dei Rozzi, comune di Sarteano
179. Teatro Comunale Ciro Pinsuti, comune di Sinalunga
180. Teatro Comunale degli Oscuri, comune di Torrita di Siena
181. Teatro Della Concordia
182. Teatro Comunale comune di Lamporecchio
183. Teatro Comunale Vittorio Alfieri, comune di Castelnuovo Garfagnana
184. Teatrino di Vetriano, comune di Pescaglia
185. Auditorium San Romano, comune di Lucca
186. Auditorium San Francesco, comune di Lucca
187. Teatro Comunale Cristoforo Colombo a Valdottavo, comune di Borgo a Mozzano
188. Teatro di Verzura di Villa Reale a Marlia, comune di Capannori
189. Teatro di Verzura di Villa Bernardini, comune di Vicopelago
190. Teatro del Popolo, comune di Castelfiorentino
191. Teatro della Misericordia, comune di Vinci
192. Teatro Boccaccio, comune Certaldo
193. Teatrino della Villa Medicea, comune di Poggio a Caiano
194. Teatro Argentina, comune di Camaiore
195. Teatro Comunale dei Costanti, Comune di Seravezza
196. Teatro Andrea Camilleri, Comune di Santa Fiora
197. Teatro Ilva, Comune di Follonica
198. Teatro del Ciliegio, Comune di Monterotondo Marittimo.
1.1017. Boldrini, Bonafè, Di Sanzo, Fossi, Furfaro, Gianassi, Scotto, Simiani.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nelle regioni Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna:
1. Teatro Comunale Riccardo Zandonai, comune di Rovereto
2. Teatro Sociale, comune di Trento
3. Teatro de la Sena, comune di Feltre
4. Gran Teatro Geox, comune di Padova
5. Loggia e Odeo Cornaro, comune di Padova
6. Teatro Maddalene, comune di Padova
7. Teatro Verdi, comune di Padova
8. Zairo, comune di Padova
9. Teatro Sociale di Rovigo
10. Teatro Sociale, comune di Badia Polesine
11. Teatro Accademia, comune di Conegliano
12. Teatro Eden, comune di Treviso
13. Teatro Onigo, comune di Treviso
14. Teatro Balbi, comune di Mestre
15. Teatro Toniolo, comune di Mestre
16. Teatro Luigi Russolo, comune di Portogruaro
17. Teatro Metropolitano Astra, comune di San Donà di Piave
18. Teatro Novissimo, comune di Venezia
19. Teatro San Benedetto, comune di Venezia
20. Teatro San Cassiano, comune di Venezia
21. Teatro San Gallo, comune di Venezia
22. Teatro San Moisè, comune di Venezia
23. Teatro San Samuele, comune di Venezia
24. Teatro Sant'Angelo, comune di Venezia
25. Teatro Sant'Apollinare, comune di Venezia
26. Teatro Santi Giovanni e Paolo, comune di Venezia
27. Teatro Salieri, comune di Legnago
28. Arena di Verona, comune di Verona
29. Teatro Filarmonico, comune di Verona
30. Teatro Nuovo, comune di Verona
31. Teatro Ristori, comune di Verona
32. Teatro romano di Verona, comune di Verona
33. Teatro comunale, comune di Lonigo
34. Teatro Civico, comune di Schio
35. Teatro Jacquard, comune di Schio
36. Teatro comunale, comune di Thiene
37. Teatro Astra, comune di Vicenza
38. Teatro Berga, comune di Vicenza
39. Teatro Eretenio, comune di Vicenza
40. Teatro Spazio Bixio, comune di Vicenza
41. Teatro Verdi, comune di Vicenza
42. Teatro comunale Città di Vicenza, comune di Vicenza
43. Teatro delle Grazie, comune di Vicenza
44. Teatro di Piazza, comune di Vicenza
45. Teatro Dino Buzzati di Belluno
46. Teatro comunale di Lonigo – VI
47. Teatro accademico Castelfranco – TV
48. Teatro Sociale di Cittadella – PD
49. Teatro Modernissimo Noventa Vicentina – VI
50. Teatro Filarmonico di Piove di Sacco – PD
51. Teatro Lorenzo da Ponte di Vittorio Veneto – TV
52. Teatro Sociale Eugenio Balzan di Badia Polesine – RO
53. Teatro Ristori di Cividale del Friuli.
54. Teatro Verdi di Maniago
55. Teatro Gustavo Modena di Palmanova
56. Teatro di Polcenigo
57. Teatro Zancanaro di Sacile
58. Teatro Palamostre, Udine
59. Teatro comunale di Gradisca d'Isonzo
60. Teatro Comunale di Cormons
61. Teatro Arrigoni, San Vito al Tagliamento
62. Teatro Verdi di Muggia
63. Teatro Verdi di Gorizia
64. Teatro Miotto di Spilimbergo
65. Teatro Rossetti Trieste.
66. Teatro Pasolini, Cervignano
67. Teatro Stabile Sloveno
68. Teatro Franco e Franca Basaglia.
69. Teatro Comunale Ebe Stignani, Imola
70. Arena del Sole, comune di Bologna
71. Teatri di vita, comune di Bologna
72. Teatro Alemanni, comune di Bologna
73. Teatro Auditorium Manzoni, comune di Bologna
74. Teatro Duse, comune di Bologna
75. Teatro San Leonardo, comune di Bologna
76. Teatro San Salvatore, comune di Bologna
77. Teatro Testoni, comune di Bologna
78. Sala Estense, comune di Ferrara
79. Teatro Nuovo, comune di Ferrara
80. Teatro comunale, comune di Ferrara
81. Teatro Alessandro Bonci, comune di Cesena
82. Teatro Diego Fabbri, comune di Forlì
83. Teatro Errico Petrella, comune di Longiano
84. Teatro comunale di Carpi
85. Teatro Nuovo di Mirandola
86. Teatro comunale Luciano Pavarotti, comune di Modena
87. Teatro Giuseppe Verdi, comune di Busseto
88. Teatro Girolamo Magnani, comune di Fidenza
89. Teatro Pompeo Piazza, comune di Fontanellato
90. Teatrino di Villa Petitot, comune di Parma
91. Teatro Due, comune di Parma
92. Teatro Reinach, comune di Parma
93. Teatro al Parco, comune di Parma
94. Teatro del Convitto nazionale Maria Luigia, comune di Parma
95. Teatro Pallavicino, comune di Zibello
96. Teatro Masini, comune di Faenza
97. Teatro Rossini, comune di Lugo
98. Teatro Dante Alighieri, comune di Ravenna
99. Teatro Bonifazio Asioli, comune di Correggio
100. Teatro Ruggero Ruggeri, comune di Guastalla
101. Teatro Ariosto, comune di Reggio Emilia
102. Teatro Cavallerizza, comune di Reggio Emilia
103. Teatro Municipale, comune di Reggio Emilia
104. Teatro Amintore Galli, comune di Rimini
105. Teatro Sociale Luzzara
106. Teatro comunale Reggiolo
107. Teatro Comunale Rio Saliceto
108. Teatro Sociale Gualtieri
109. Teatro Herberia, di Rubiera
110. Teatro del Popolo Concordia sulla Secchia
111. Teatro Carani di Sassuolo
112. Teatro Sociale di Finale Emilia
113. Teatro comunale San Felice sul Panaro
114. Teatro comunale Webben Facchini di Medolla
115. Teatro sociale Novi di Modena
116. Teatro Storchi di Modena
117. Teatro villa Mazzacorati 1763, Bologna
118. Teatro Tagliavini, Novellara
119. Teatro di Villa Mazzacorati, Bologna
120. Teatro Alighieri, Ravenna
121. Teatro Rasi, Ravenna
122. Teatro Socjale, Ravenna
123. Teatro Rossini, Lugo
124. Teatro Goldoni, Bagnacavallo
125. Teatro Pazzini Verucchio
126. Teatro sociale Novafeltria
127. Teatro Corte Coriano
128. Teatro Ex Lavatoio Sant'arcangelo
129. Teatro Mariani Santagata
130. Teatro Vittoria Pennabilli
131. Teatro Massari San Giovanni in Marignano
132. Teatro Galli Rimini
133. Teatro Storchi Modena
134. Teatro Dragoni di Meldola
135. Teatro Piccolo di Forlì
136. Teatro Goldoni di Bagnacavallo
137. Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia
138. Teatro Mentore di Santa Sofia
139. Teatro Comunale dell'Osservanza di Imola
140. Teatro Comunale di Cesenatico
141. Teatro Maria Pedrini di Brisighella
142. Auditorium Conad ex GIL di Forlì
143. Teatro Comunale di Russi
144. Casa del Teatro di Faenza
145. Teatro Carani di Sassuolo
146. Teatro Malatesta di Montefiore Conca
147. Auditorium Paganini, Parma
1.1029. Manzi, Ferrari, Scarpa, Serracchiani, Bakkali, Fassino, Zan, De Maria, De Micheli, Gnassi, Guerra, Malavasi, Merola, Andrea Rossi, Vaccari.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nelle regioni Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia:
1. Teatro Juvarra di Torino
2. Teatro Colosseo di Torino
3. Teatro Astra di Torino
4. Teatro Ragazzi e Giovani di Torino
5. Cavallerizza Reale di Torino
6. Teatro Marenco di Ceva (Cn)
7. Teatro Milanollo di Savigliano (Cn)
8. Teatro Magda Oliveri di Saluzzo (Cn)
9. Teatro degli Scarpellini di San Maurizio d'Opaglio (No)
10. Teatro Alfieri di Asti
11. Teatro Sociale di Omegna (VB)
12. Teatro Sociale di Biella
13. Teatro della Juta di Arquata Scrivia (Al)
14. Teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure (Al)
15. Teatro Toselli di Cuneo
16. Teatro Comunale di Alessandria
17. Teatro Alessandrino di Alessandria
18. Teatro Civico di Tortona (Al)
19. Teatro Coccia di Novara
20. Teatro Faraggiana di Novara
21. Teatro il Maggiore di Verbania
22. Cava Roncino Teatro Natura di Oira (Vb)
23. Teatro Sociale di Pinerolo (To)
24. Teatro Civico di Vercelli
25. Teatro Concordia di Venaria Reale (To)
26. Teatro Civico di Trino (Vc)
27. Teatrino Civico di Chivasso (To)
28. Teatro Auditorium Viotti di Fontanetto Po (Vc)
29. Teatro Giacosa di Ivrea (To)
30. Teatro Nuovo di Borgomanero (No)
31. Teatro Giacosa di Aosta
32. Auditorium Gianni Agnelli di Torino
33. Auditorium Rai di Torino
34. Teatro Cardinal Massaia di Torino
35. Teatro Carignano di Torino
36. Teatro Gobetti di Torino
37. Teatro Fonderie Limone di Moncalieri (To)
38. Teatro Nuovo di Torino
39. Teatro Erba di Torino
40. Teatro Gioiello di Torino
41. Teatro d'Angennes di Torino
42. Teatro Sociale di Valenza (Al)
43. Teatro degli Acerbi di Asti
44. Teatro Sociale di Alba (Cn)
45. Teatro Superga di Nichelino (To)
46. Teatro Garybaldi di Settimo Torinese (To).
47. Teatro Carlo Felice, comune di Genova
48. Politeama Genovese, comune di Genova
49. Teatro Albatros, comune di Genova
50. Teatro del Ponente, comune di Genova
51. Teatro Duse, comune di Genova
52. Teatro Gustavo Modena, comune di Genova
53. Teatro Rina e Gilberto Govi, comune di Genova
54. Teatro Sociale, comune di Genova
55. Teatro Stabile di Genova, comune di Genova
56. Teatro Verdi, comune di Genova
57. Teatro Von Pauer, comune di Genova
58. Teatro del Mondo, comune di Genova
59. Teatro della Gioventù, comune di Genova
60. Teatro di Cicagna, comune di Genova
61. Teatro di Sant'Agostino, comune di Genova
62. Teatro Villa Duchessa di Galliera, comune di Genova
63. Teatro Ariston, comune di Sanremo
64. Teatro Civico, comune di La Spezia
65. Teatro Impavidi, comune di Sarzana
66. Teatro Gabriello Chiabrera, comune di Savona
67. Teatro Sacco, comune di Savona
68. Teatro scientifico Bibiena, comune di Mantova
69. Teatro sociale di Mantova
70. Teatro Sociale, comune di Bergamo
71. Teatro Filodrammatici, comune di Treviglio
72. Centro teatrale Bresciano CTB
73. Teatro sociale Palazzolo
74. Teatro Ermete Giori di Breno
75. Teatro delle ali di Breno
76. Teatro Stabile di Brescia, comune di Brescia
77. Teatro Sociale, comune di Canzo
78. Teatro San Domenico, comune di Crema
79. Teatro Sociale, comune di Crema
80. Teatro Ponchielli – Cremona
81. Teatro della Società, comune di Lecco
82. Teatro alle Vigne, comune di Lodi
83. Teatro all'Antica, comune di Sabbioneta
84. Teatro Comunale di Gonzaga
85. Teatro Anselmi di Pegognaga
86. Piccolo Teatro, Studio Melato, comune di Milano
87. Teatro Arsenale, comune di Milano
88. Teatro Carcano, comune di Milano
89. Teatro Dal Verme, comune di Milano
90. Teatro Fossati, comune di Milano
91. Teatro Franco Parenti, comune di Milano
92. Teatro Gerolamo, comune di Milano
93. Teatro Leonardo da Vinci, comune di Milano
94. Teatro Lirico di Milano, comune di Milano
95. Teatro Manzoni, comune di Milano
96. Teatro Menotti, comune di Milano
97. Teatro Nazionale, comune di Milano
98. Teatro Nuovo, comune di Milano
99. Teatro Principe, comune di Milano
100. Teatro Comunale Carlo Rossi Casalpusterlengo (LO)
101. Teatro dei Filodrammatici, comune di Milano
102. Teatro delle Erbe, comune di Milano
103. MTM Teatro Litta – Milano
104. Galleria di Legnano, comune di Legnano
105. Teatro città di Legnano, comune di Legnano
106. Palazzo Terragni, comune di Lissone
107. Teatrino di corte, comune di Monza
108. Teatro Villoresi, comune di Monza
109. Urban Center, comune di Monza
110. Teatro Martinetti, comune di Garlasco
111. Teatro Fraschini, comune di Pavia
112. Teatro Sociale, comune di Voghera
113. Teatro Carbonetti, comune di Broni
114. Teatro sociale di Castiglione delle Stiviere
115. Teatro Sociale di Asola
116. Teatro Sociale di Villastrada
117. Teatro Giuditta Pasta – Saronno (VA)
118. Teatro del Carbone, Mantova;
119. Teatro Olimpico (all'Antica), Sabbioneta;
120. Teatro Pagano, Canneto sull'Oglio;
121. Teatro Vittoria, Viadana;
122. Teatro Anselmi, Pegognaga;
123. Teatro Comunale, Marmirolo;
124. Teatro Comunale, Medole;
125. Teatro Sociale, Castiglione delle Stiviere;
126. Teatro Sociale, Asola;
127. Teatro Monicelli, Ostiglia;
128. Teatro Sociale, Villastrada di Dosolo;
129. Teatro Barbieri, Gonzaga.
130. Teatro della Cooperativa Milano
131. Teatro Officina Milano
132. Teatro Boniris di Montichiari
133. Auditorium di Milano
134. Teatro degli Arcimboldi, Milano
135. Teatro dell'Elfo, Milano
1.1026. Manzi, Berruto, Ghio, Cuperlo, Fassino, Fornaro, Gribaudo, Guerra, Laus, Orlando, Forattini, Girelli, Guerini, Mauri, Quartapelle Procopio, Roggiani, Peluffo, Tabacci.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nelle regioni Sicilia e Sardegna:
1. Teatro Luigi Pirandello, comune di Agrigento
2. Teatro della Panoramica dei Templi – Agrigento
3. Teatro della Posta Vecchia – Agrigento
4. Teatro Regina Margherita comune di Racalmuto – (AG)
5. Teatro Santa Maria di Belice
6. Teatro Sant'Alessandro
7. Teatro Re Grillo – Licata – (AG)
8. Teatro Sociale, comune di Canicattì
9. Teatro Popolare «Samonà» – Sciacca
10. Teatro Andromeda – Santo Stefano di Quisquina
11. Teatro Costa Bianca – Realmonte
12. Teatro del Mare – Menfi
13. Teatro di Eraclea Minoa, comune di Cattolica Eraclea
14. Teatro comunale L'Idea, comune di Sambuca di Sicilia
15. Teatro comunale Eschilo, comune di Gela
16. Arena Pacini, comune di Catania
17. Piccolo Teatro di Catania, comune di Catania
18. Teatro Angelo Musco, comune di Catania
19. Teatro Coppola, comune di Catania
20. Teatro Machiavelli, comune di Catania
21. Teatro Metropolitan, comune di Catania
22. Teatro Sangiorgi, comune di Catania
23. Teatro Stabile di Catania, comune di Catania
24. Teatro Verga, comune di Catania
25. Teatro romano di Catania, comune di Catania
26. Teatro Ambasciatori, comune di Catania
27. Teatro greco di Agira, comune di Agira
28. Teatro Garibaldi, comune di Piazza Armerina
29. Teatro greco di Tindari, comune di Patti
30. Palazzo della cultura, comune di Messina
31. Teatro Vittorio Emanuele II, comune di Messina
32. Teatro antico di Taormina, comune di Tormina
33. Teatro Bellini, comune di Palermo
34. Teatro Biondo, comune di Palermo
35. Teatro Ditirammu, comune di Palermo
36. Teatro Franco Zappalà, comune di Palermo
37. Teatro Garibaldi, comune di Palermo
38. Teatro Comunale Garibaldi (Enna)
39. Teatro Francesco Paolo Neglia (Enna)
40. Teatro Garibaldi di Piazza Armerina
41. Teatro Contoli Di Dio – Enna
42. Teatro Libero, comune di Palermo
43. Teatro Massimo Vittorio Emanuele, comune di Palermo
44. Teatro Nuovo Montevergini, comune di Palermo
45. Teatro Museo Internazionale delle Marionette «Antonio Pasqualino» PA
46. Teatro dell'Opera dei Pupi Cuticchio
47. Teatro dell'Opera dei Pupi Argento
48. Teatro dell'Opera dei Pupi Mancuso
49. Teatro Comunale «Salvatore Cicero» – Cefalù
50. Teatro Pietra Rosa – Pollina
51. Teatro Kalòs – Termini Imerese
52. Teatro Politeama, comune di Palermo
53. Teatro Santa Cecilia, comune di Palermo
54. Teatro al Massimo, comune di Palermo
55. Teatro di Verdura, comune di Palermo
56. Teatro di Hippana, comune di Prizzi
57. Teatro Naselli, comune di Comiso
58. Teatro Garibaldi, comune di Modica
59. Teatro della Concordia, comune di Ragusa
60. Teatro Donnafugata, comune di Ragusa
61. Teatro comunale Vittoria Colonna, comune di Vittoria
62. Teatro Comunale, comune di Siracusa
63. Teatro greco di Siracusa, comune di Siracusa
64. Teatro «Cielo d'Alcamo», comune di Alcamo
65. Teatro di Segesta, comune di Calatafimi Segesta
66. Teatro Garibaldi, comune di Mazara del Vallo
67. Teatro Eliodoro Sollima – Marsala
68. Teatro Selinus – Castelvetrano
69. Complesso del Baglio di Stefano – Gibellina
70. Teatro Comunale Regina Margherita – Caltanissetta
71. Teatro Rosso di San Secondo – Caltanissetta
72. Teatro Stabile Nisseno – Caltanissetta
73. Teatro dell'Area Archeologica Palmintelli, Caltanissetta.
74. Teatro Trifiletti, Milazzo
75. Cineteatro Politeama Caltagirone.
76. Auditorium Comunale di Cagliari, comune di Cagliari
77. Teatro Alfieri, comune di Cagliari
78. Teatro Civico, comune di Cagliari
79. Teatro Lirico di Cagliari, comune di Cagliari
80. Teatro Massimo, comune di Cagliari
81. Teatro delle Saline, comune di Cagliari
82. Alghero Teatro Civico, comune di Alghero
83. Sassari Teatro Civico, comune di Sassari
84. Teatro Comunale di Sassari, comune di Sassari
85. Teatro Verdi, comune di Sassari
86. Cineteatro Giuseppe Cavallera, comune di Carloforte
87. Teatro Il ferroviario, Sassari
88. Sala Sassu, Conservatorio di Sassari
89. Cineteatro Quattro colonne, Sassari
90. Cineteatro Astra Sassari
91. Cineteatro Rex, Sassari
92. Cineteatro Smeraldo, Sassari
93. Teatro Comunale, Ittiri
94. Teatro del Carmine, Tempio
95. Teatro Grazia Deledda, Paulilatino
96. Teatro Garau, Oristano
97. Teatro Eliseo, Nuoro
98. Cineteatro Tonio Dei, Lanusei
99. Teatro Bacu Abis, Carbonia
100. Teatro Electra, Iglesias
101. Auditorium del conservatorio, Cagliari
102. Parco della Musica, Cagliari.
1.1025. Manzi, Iacono, Lai, Barbagallo, Marino, Porta, Provenzano, Carmina
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria:
1) Teatro Monumento Gabriele D'Annunzio, comune di Pescara
2) Teatro Marrucino, comune di Chieti
3) Anfiteatro romano della Civitella, comune di Chieti
4) Auditorium Valerio Cianfarani, comune di Chieti
5) Teatro Auditorium Supercinema, comune di Chieti
6) Teatro Luigi De Deo, comune di Loreto Aprutino
7) Teatro Giuseppe Sinopoli, comune di Civitella Roveto
8) Teatro Francesco Paolo Tosti, comune di Ortona
9) Teatro San Francesco, comune di Pescina
10) Teatro Talia, comune di Tagliacozzo
11) Teatro Maria Caniglia, comune di Sulmona
12) Teatro dei Marsi, comune di Avezzano
13) Teatro dell'Aventino, comune di Palena
14) Teatro Gennaro Finamore, comune di Gessopalena
15) Teatro Camillo De Nardis, comune di Orsogna
16) Teatro A. Di Iorio, comune di Atessa
17) Teatro Gabriele Rossetti, comune di Vasto
18) Teatro Francesco Paolo Tosti, comune di Ortona
19) Teatro Comunale «Fedele Fenaroli», comune di Lanciano
20) Teatro Marrucino, comune di Chieti
21) Anfiteatro romano della Civitella
22) Auditorium Valerio Cianfarani, comune di Chieti
23) Teatro Comunale di Atri
24) Teatro del Parco, L'Aquila
25) Teatro Francesco Stabile, comune di Potenza
26) Cineteatro Duni, comune di Matera
27) Teatro Municipale G.Verdi, Cava de' Tirreni
28) Teatro Augusteo, comune di Napoli
29) Teatro Bellini, comune di Napoli
30) Chiesa di Sant'Angelo a Segno, comune di Napoli
31) Teatrino di corte, comune di Napoli
32) Teatro dei Fiorentini, comune di Napoli
33) Teatro Mercadante, comune di Napoli
34) Teatro Nuovo, comune di Napoli
35) Teatro San Carlino, comune di Napoli
36) Salone Margherita, comune di Napoli
37) Teatro San Bartolomeo, comune di Napoli
38) Teatro San Ferdinando, comune di Napoli
39) Teatro Sannazaro, comune di Napoli
40) Teatro Trianon, comune di Napoli
41) Teatro Mediterraneo, comune di Napoli
42) Teatro romano di Neapolis, comune di Napoli
43) Teatro della Verzura, comune di Napoli
44) Teatro di Villa Patrizi, comune di Napoli
45) Teatro comunale Vittorio Emanuele, comune di Salerno
46) Teatro romano di Benevento
47) Teatro Garibaldi, comune di Santa Maria Capua Vetere
48) Teatro municipale Giuseppe Verdi, comune di Caserta
49) Teatro Mercadante, Napoli
50) Teatro San Ferdinando, Napoli
51) Teatro San Carlino, Napoli
52) Teatro del Contemporaneo Antonio Ghirelli, Salerno
53) Teatro di prosa delle Arti, Salerno
54) Teatro sperimentale Pierpaolo Pasolini, Salerno
55) Teatro Comunale Vittorio Emanuele, Benevento
56) Teatro municipale «Carlo Gesualdo» città di Avellino
57) Teatro Civico 14, Caserta
58) Auditorium Ravello
59) Teatro Grandinetti, comune di Lamezia Terme
60) Teatro Politeama. Comune di Reggio Calabria
61) Arena dello Stretto, comune Reggio Calabria
62) Politeama Siracusa, comune di Reggio Calabria
63) Teatro Apollo, comune di Crotone
64) Teatro comunale, comune di Vibo Valentia
65) Teatro comunale Cotronei
66) Cinema Teatro Sciarrone, Palmi.
67) Teatro Traetta, comune di Bitonto
68) Teatro Curci, comune di Barletta
69) Teatro comunale Garibaldi, comune di Bisceglie
70) Teatro Verdi, comune di Brindisi
71) Teatro Saverio Mercadante, comune di Cerignola
72) Teatro Umberto Giordano, comune di Foggia
73) Teatro Verdi, comune di San Severo
74) Teatro Apollo, comune di Lecce
75) Teatro Paisiello, comune di Lecce
76) Teatro Comunale di Novoli, comune di Novoli
77) Teatro Comunale di Ceglie Messapica
78) Teatro Comunale di Fasano
79) Teatro Comunale di Latiano
80) Teatro comunale di Mesagne
81) Teatro Comunale di Torre Santa Susanna
82) Teatro Comunale di Crispiano
83) Teatro Comunale di Massafra
84) Teatro Comunale di Nardò
85) Teatro Cavallino Bianco di Galatina
86) Teatro Garibaldi di Gallipoli
87) Teatro Garibaldi di Lucera
88) Teatro Palazzo di Serracapriola
89) Teatro Rossi di Torremaggiore
90) Teatro Comunale di Acquaviva delle fonti
91) Teatro Margherita Bari
92) Teatro Petruzzelli Bari
93) Teatro Comunale di Corato
94) Teatro Van Westerhout di Mola di Bari
95) Teatro Comunale di Terlizzi
96) Teatro d'ambra di Canosa di Puglia.
1.1033. Manzi, D'Alfonso, Amendola, De Luca, Stumpo, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino, Lacarra, Ubaldo Pagano, Stefanazzi.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Emilia-Romagna:
1. Teatro Comunale Ebe Stignani, Imola
2. Arena del Sole, comune di Bologna
3. Teatri di vita, comune di Bologna
4. Teatro Alemanni, comune di Bologna
5. Teatro Auditorium Manzoni, comune di Bologna
6. Teatro Duse, comune di Bologna
7. Teatro San Leonardo, comune di Bologna
8. Teatro San Salvatore, comune di Bologna
9. Teatro Testoni, comune di Bologna
10. Sala Estense, comune di Ferrara
11. Teatro Nuovo, comune di Ferrara
12. Teatro comunale, comune di Ferrara
13. Teatro Alessandro Bonci, comune di Cesena
14. Teatro Diego Fabbri, comune di Forlì
15. Teatro Errico Petrella, comune di Longiano
16. Teatro comunale di Carpi
17. Teatro Nuovo di Mirandola
18. Teatro comunale Luciano Pavarotti, comune di Modena
19. Teatro Giuseppe Verdi, comune di Busseto
20. Teatro Girolamo Magnani, comune di Fidenza
21. Teatro Pompeo Piazza, comune di Fontanellato
22. Teatrino di Villa Petitot, comune di Parma
23. Teatro Due, comune di Parma
24. Teatro Reinach, comune di Parma
25. Teatro al Parco, comune di Parma
26. Teatro del Convitto nazionale Maria Luigia, comune di Parma
27. Teatro Pallavicino, comune di Zibello
28. Teatro Masini, comune di Faenza
29. Teatro Rossini, comune di Lugo
30. Teatro Dante Alighieri, comune di Ravenna
31. Teatro Bonifazio Asioli, comune di Correggio
32. Teatro Ruggero Ruggeri, comune di Guastalla
33. Teatro Ariosto, comune di Reggio Emilia
34. Teatro Cavallerizza, comune di Reggio Emilia
35. Teatro Municipale, comune di Reggio Emilia
36. Teatro Amintore Galli, comune di Rimini
37. Teatro Sociale Luzzara
38. Teatro comunale Reggiolo
39. Teatro Comunale Rio Saliceto
40. Teatro Sociale Gualtieri
41. Teatro Herberia, di Rubiera
42. Teatro del Popolo Concordia sulla Secchia
43. Teatro Carani di Sassuolo
44. Teatro Sociale di Finale Emilia
45. Teatro comunale San Felice sul Panaro
46. Teatro comunale Webben Facchini di Medolla
47. Teatro sociale Novi di Modena
48. Teatro Storchi di Modena
49. Teatro villa Mazzacorati 1763, Bologna
50. Teatro Tagliavini, Novellara
51. Teatro di Villa Mazzacorati, Bologna
52. Teatro Alighieri, Ravenna
53. Teatro Rasi, Ravenna
54. Teatro Socjale, Ravenna
55. Teatro Rossini, Lugo
56. Teatro Goldoni, Bagnacavallo
57. Teatro Pazzini Verucchio
58. Teatro sociale Novafeltria
59. Teatro Corte Coriano
60. Teatro Ex Lavatoio Sant'arcangelo
61. Teatro Mariani Santagata
62. Teatro Vittoria Pennabilli
63. Teatro Massari San Giovanni in Marignano
64. Teatro Galli Rimini
65. Teatro Storchi Modena
66. Teatro Dragoni di Meldola
67. Teatro Piccolo di Forlì
68. Teatro Goldoni di Bagnacavallo
69. Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia
70. Teatro Mentore di Santa Sofia
71. Teatro Comunale dell'Osservanza di Imola
72. Teatro Comunale di Cesenatico
73. Teatro Maria Pedrini di Brisighella
74. Auditorium Conad ex GIL di Forlì
75. Teatro Comunale di Russi
76. Casa del Teatro di Faenza
77. Teatro Carani di Sassuolo
78. Teatro Malatesta di Montefiore Conca
79. Auditorium Paganini, Parma
1.1006. Bakkali, De Maria, De Micheli, Gnassi, Guerra, Malavasi, Merola, Andrea Rossi, Vaccari.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella Regione Siciliana:
1. Teatro Luigi Pirandello, comune di Agrigento
2. Teatro della Panoramica dei Templi – Agrigento
3. Teatro della Posta Vecchia – Agrigento
4. Teatro Regina Margherita comune di Racalmuto – (AG)
5. Teatro Santa Maria di Belice
6. Teatro Sant'Alessandro
7. Teatro Re Grillo – Licata – (AG)
8. Teatro Sociale, comune di Canicattì
9. Teatro Popolare «Samonà» – Sciacca
10. Teatro Andromeda – Santo Stefano di Quisquina
11. Teatro Costa Bianca – Realmonte
12. Teatro del Mare – Menfi
13. Teatro di Eraclea Minoa, comune di Cattolica Eraclea
14. Teatro comunale L'Idea, comune di Sambuca di Sicilia
15. Teatro comunale Eschilo, comune di Gela
16. Arena Pacini, comune di Catania
17. Piccolo Teatro di Catania, comune di Catania
18. Teatro Angelo Musco, comune di Catania
19. Teatro Coppola, comune di Catania
20. Teatro Machiavelli, comune di Catania
21. Teatro Metropolitan, comune di Catania
22. Teatro Sangiorgi, comune di Catania
23. Teatro Stabile di Catania, comune di Catania
24. Teatro Verga, comune di Catania
25. Teatro romano di Catania, comune di Catania
26. Teatro Ambasciatori, comune di Catania
27. Teatro greco di Agira, comune di Agira
28. Teatro Garibaldi, comune di Piazza Armerina
29. Teatro greco di Tindari, comune di Patti
30. Palazzo della cultura, comune di Messina
31. Teatro Vittorio Emanuele II, comune di Messina
32. Teatro antico di Taormina, comune di Tormina
33. Teatro Bellini, comune di Palermo
34. Teatro Biondo, comune di Palermo
35. Teatro Ditirammu, comune di Palermo
36. Teatro Franco Zappalà, comune di Palermo
37. Teatro Garibaldi, comune di Palermo
38. Teatro Comunale Garibaldi (Enna)
39. Teatro Francesco Paolo Neglia (Enna)
40. Teatro Garibaldi di Piazza Armerina
41. Teatro Contoli Di Dio – Enna
42. Teatro Libero, comune di Palermo
43. Teatro Massimo Vittorio Emanuele, comune di Palermo
44. Teatro Nuovo Montevergini, comune di Palermo
45. Teatro Museo Internazionale delle Marionette «Antonio Pasqualino» PA
46. Teatro dell'Opera dei Pupi Cuticchio
47. Teatro dell'Opera dei Pupi Argento
48. Teatro dell'Opera dei Pupi Mancuso
49. Teatro Comunale «Salvatore Cicero» – Cefalù
50. Teatro Pietra Rosa – Pollina
51. Teatro Kalòs – Termini Imerese
52. Teatro Politeama, comune di Palermo
53. Teatro Santa Cecilia, comune di Palermo
54. Teatro al Massimo, comune di Palermo
55. Teatro di Verdura, comune di Palermo
56. Teatro di Hippana, comune di Prizzi
57. Teatro Naselli, comune di Comiso
58. Teatro Garibaldi, comune di Modica
59. Teatro della Concordia, comune di Ragusa
60. Teatro Donnafugata, comune di Ragusa
61. Teatro comunale Vittoria Colonna, comune di Vittoria
62. Teatro Comunale, comune di Siracusa
63. Teatro greco di Siracusa, comune di Siracusa
64. Teatro «Cielo d'Alcamo», comune di Alcamo
65. Teatro di Segesta, comune di Calatafimi Segesta
66. Teatro Garibaldi, comune di Mazara del Vallo
67. Teatro Eliodoro Sollima – Marsala
68. Teatro Selinus – Castelvetrano
69. Complesso del Baglio di Stefano – Gibellina
70. Teatro Comunale Regina Margherita – Caltanissetta
71. Teatro Rosso di San Secondo – Caltanissetta
72. Teatro Stabile Nisseno – Caltanissetta
73. Teatro dell'Area Archeologica Palmintelli, Caltanissetta.
74. Teatro Trifiletti, Milazzo
75. Cineteatro Politeama Caltagirone.
1.1016. Iacono, Barbagallo, Marino, Porta, Provenzano.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Lombardia:
1. Teatro scientifico Bibiena, comune di Mantova
2. Teatro sociale di Mantova
3. Teatro Sociale, comune di Bergamo
4. Teatro Filodrammatici, comune di Treviglio
5. Centro teatrale Bresciano CTB
6. Teatro sociale Palazzolo
7. Teatro Ermete Giori di Breno
8. Teatro delle ali di Breno
9. Teatro Stabile di Brescia, comune di Brescia
10. Teatro Sociale, comune di Canzo
11. Teatro San Domenico, comune di Crema
12. Teatro Sociale, comune di Crema
13. Teatro Ponchielli – Cremona
14. Teatro della Società, comune di Lecco
15. Teatro alle Vigne, comune di Lodi
16. Teatro all'Antica, comune di Sabbioneta
17. Teatro Comunale di Gonzaga
18. Teatro Anselmi di Pegognaga
19. Piccolo Teatro, Studio Melato, comune di Milano
20. Teatro Arsenale, comune di Milano
21. Teatro Carcano, comune di Milano
22. Teatro Dal Verme, comune di Milano
23. Teatro Fossati, comune di Milano
24. Teatro Franco Parenti, comune di Milano
25. Teatro Gerolamo, comune di Milano
26. Teatro Leonardo da Vinci, comune di Milano
27. Teatro Lirico di Milano, comune di Milano
28. Teatro Manzoni, comune di Milano
29. Teatro Menotti, comune di Milano
30. Teatro Nazionale, comune di Milano
31. Teatro Nuovo, comune di Milano
32. Teatro Principe, comune di Milano
33. Teatro Comunale Carlo Rossi Casalpusterlengo (LO)
34. Teatro dei Filodrammatici, comune di Milano
35. Teatro delle Erbe, comune di Milano
36. MTM Teatro Litta – Milano
37. Galleria di Legnano, comune di Legnano
38. Teatro città di Legnano, comune di Legnano
39. Palazzo Terragni, comune di Lissone
40. Teatrino di corte, comune di Monza
41. Teatro Villoresi, comune di Monza
42. Urban Center, comune di Monza
43. Teatro Martinetti, comune di Garlasco
44. Teatro Fraschini, comune di Pavia
45. Teatro Sociale, comune di Voghera
46. Teatro Carbonetti, comune di Broni
47. Teatro sociale di Castiglione delle Stiviere
48. Teatro Sociale di Asola
49. Teatro Sociale di Villastrada
50. Teatro Giuditta Pasta – Saronno (VA)
51. Teatro del Carbone, Mantova;
52. Teatro Olimpico (all'Antica), Sabbioneta;
53. Teatro Pagano, Canneto sull'Oglio;
54. Teatro Vittoria, Viadana;
55. Teatro Anselmi, Pegognaga;
56. Teatro Comunale, Marmirolo;
57. Teatro Comunale, Medole;
58. Teatro Sociale, Castiglione delle Stiviere;
59. Teatro Sociale, Asola;
60. Teatro Monicelli, Ostiglia;
61. Teatro Sociale, Villastrada di Dosolo;
62. Teatro Barbieri, Gonzaga.
63. Teatro della Cooperativa Milano
64. Teatro Officina Milano
65. Teatro Boniris di Montichiari
66. Auditorium di Milano
67. Teatro degli Arcimboldi, Milano
68. Teatro dell'Elfo, Milano
1.1010. Cuperlo, Forattini, Girelli, Guerini, Mauri, Quartapelle Procopio, Roggiani, Peluffo, Tabacci.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Marche:
1. Teatro comunale, Cagli
2. Teatro del Trionfo, Cartoceto
3. Teatro della Fortuna, Fano
4. Teatro Battelli, Macerata Feltria
5. Teatro Apollo, Mondavio
6. Teatro «Angel dal Foco», Pergola
7. Teatro Rossini, Pesaro
8. Auditorium «Pedrotti», Pesaro
9. Teatro della Concordia, San Costanzo
10. Teatro Mario Tiberini, San Lorenzo in Campo
11. Teatrino della rocca, Sassocorvaro-Auditore
12. Teatro Bramante, Urbania
13. Teatro Sanzio, Urbino
14. Teatro delle Muse, Ancona
15. Teatro Misa, Arcevia
16. Teatro comunale, Chiaravalle
17. Teatro Carlo Goldoni, Corinaldo
18. Teatro Gentile da Fabriano, Fabriano
19. Teatro Giovanni Battista Pergolesi, Jesi
20. Teatro comunale, Montecarotto
21. Teatro Vittorio Alfieri, Montemarciano
22. Teatro Benianino Gigli, Monteroberto
23. Teatro condominiale La Fortuna, Monte San Vito
24. Teatro la nuova Fenice, Osimo
25. Teatro La Vittoria, Ostra
26. Teatro Ferrari, San Marcello
27. Teatro Cortesi, Sirolo
28. Teatro Giovanni Mestica, Apiro
29. Teatro comunale, Caldarola
30. Teatro Filippo Marchetti, Camerino
31. Teatro comunale, Castelraimondo
32. Teatro Annibal Caro Civitanova, Marche
33. Teatro G.B. Velluti, Corridonia
34. Teatro Lauro Rossi, Macerata
35. Teatro Giuseppe Piermarini, Matelica
36. Teatro Apollo, Mogliano
37. Teatro comunale, Montecosaro
38. Teatro La Rondinella, Montefano
39. Teatro Nicola degli Angeli, Montelupone
40. Teatro Flora, Penna San Giovanni
41. Teatro Giuseppe Verdi, Pollenza
42. Teatro Bruno Mugellini, Potenza Picena
43. Teatro Giuseppe Persiani, Recanati
44. Teatro Feronia, San Severino Marche
45. Teatro Nicola Antonio Angeletti, Sant'Angelo in Pontano
46. Teatro comunale Giacomo Leopardi, San Ginesio
47. Teatro della Vittoria, Sarnano
48. Teatro Nicola Vaccaj, Tolentino
49. Teatro comunale, Treia
50. Teatro La Fenice, Amandola
51. Teatro comunale, Campofilone
52. Teatro dell'Aquila fermo
53. Teatro Ermete Novelli Grottazzolina
54. Teatro Alaleona Montegiorgio
55. Teatro Vincenzo Pagani MONTERUBBIANO
56. Teatro dell'Iride Petritoli
57. Teatro Serpente Aureo Offida
58. Teatro comunale Porto San Giorgio
59. Teatro del Leone Santa Vittoria in Matenano
60. Teatro dei Filarmonici Ascoli Piceno
61. Teatro Luigi Mercantini Ripatransone
1.1011. Manzi, Curti.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Veneto:
1. Teatro de la Sena, comune di Feltre
2. Gran Teatro Geox, comune di Padova
3. Loggia e Odeo Cornaro, comune di Padova
4. Teatro Maddalene, comune di Padova
5. Teatro Verdi, comune di Padova
6. Zairo, comune di Padova
7. Teatro Sociale di Rovigo
8. Teatro Sociale, comune di Badia Polesine
9. Teatro Accademia, comune di Conegliano
10. Teatro Eden, comune di Treviso
11. Teatro Onigo, comune di Treviso
12. Teatro Balbi, comune di Mestre
13. Teatro Toniolo, comune di Mestre
14. Teatro Luigi Russolo, comune di Portogruaro
15. Teatro Metropolitano Astra, comune di San Donà di Piave
16. Teatro Novissimo, comune di Venezia
17. Teatro San Benedetto, comune di Venezia
18. Teatro San Cassiano, comune di Venezia
19. Teatro San Gallo, comune di Venezia
20. Teatro San Moisè, comune di Venezia
21. Teatro San Samuele, comune di Venezia
22. Teatro Sant'Angelo, comune di Venezia
23. Teatro Sant'Apollinare, comune di Venezia
24. Teatro Santi Giovanni e Paolo, comune di Venezia
25. Teatro Salieri, comune di Legnago
26. Arena di Verona, comune di Verona
27. Teatro Filarmonico, comune di Verona
28. Teatro Nuovo, comune di Verona
29. Teatro Ristori, comune di Verona
30. Teatro romano di Verona, comune di Verona
31. Teatro comunale, comune di Lonigo
32. Teatro Civico, comune di Schio
33. Teatro Jacquard, comune di Schio
34. Teatro comunale, comune di Thiene
35. Teatro Astra, comune di Vicenza
36. Teatro Berga, comune di Vicenza
37. Teatro Eretenio, comune di Vicenza
38. Teatro Spazio Bixio, comune di Vicenza
39. Teatro Verdi, comune di Vicenza
40. Teatro comunale Città di Vicenza, comune di Vicenza
41. Teatro delle Grazie, comune di Vicenza
42. Teatro di Piazza, comune di Vicenza
43. Teatro Dino Buzzati di Belluno
44. Teatro comunale di Lonigo – VI
45. Teatro accademico Castelfranco – TV
46. Teatro Sociale di Cittadella – PD
47. Teatro Modernissimo Noventa Vicentina – VI
48. Teatro Filarmonico di Piove di Sacco – PD
49. Teatro Lorenzo da Ponte di Vittorio Veneto – TV
50. Teatro Sociale Eugenio Balzan di Badia Polesine – RO.
1.1020. Scarpa, Fassino, Zan.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nelle regioni Piemonte e Valle d'Aosta:
1. Teatro Juvarra di Torino
2. Teatro Colosseo di Torino
3. Teatro Astra di Torino
4. Teatro Ragazzi e Giovani di Torino
5. Cavallerizza Reale di Torino
6. Teatro Marenco di Ceva (Cn)
7. Teatro Milanollo di Savigliano (Cn)
8. Teatro Magda Oliveri di Saluzzo (Cn)
9. Teatro degli Scarpellini di San Maurizio d'Opaglio (No)
10. Teatro Alfieri di Asti
11. Teatro Sociale di Omegna (VB)
12. Teatro Sociale di Biella
13. Teatro della Juta di Arquata Scrivia (Al)
14. Teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure (Al)
15. Teatro Toselli di Cuneo
16. Teatro Comunale di Alessandria
17. Teatro Alessandrino di Alessandria
18. Teatro Civico di Tortona (Al)
19. Teatro Coccia di Novara
20. Teatro Faraggiana di Novara
21. Teatro il Maggiore di Verbania
22. Cava Roncino Teatro Natura di Oira (Vb)
23. Teatro Sociale di Pinerolo (To)
24. Teatro Civico di Vercelli
25. Teatro Concordia di Venaria Reale (To)
26. Teatro Civico di Trino (Vc)
27. Teatrino Civico di Chivasso (To)
28. Teatro Auditorium Viotti di Fontanetto Po (Vc)
29. Teatro Giacosa di Ivrea (To)
30. Teatro Nuovo di Borgomanero (No)
31. Teatro Giacosa di Aosta
32. Auditorium Gianni Agnelli di Torino
33. Auditorium Rai di Torino
34. Teatro Cardinal Massaia di Torino
35. Teatro Carignano di Torino
36. Teatro Gobetti di Torino
37. Teatro Fonderie Limone di Moncalieri (To)
38. Teatro Nuovo di Torino
39. Teatro Erba di Torino
40. Teatro Gioiello di Torino
41. Teatro d'Angennes di Torino
42. Teatro Sociale di Valenza (Al)
43. Teatro degli Acerbi di Asti
44. Teatro Sociale di Alba (Cn)
45. Teatro Superga di Nichelino (To)
46. Teatro Garybaldi di Settimo Torinese (To)
1.1013. Berruto, Fassino, Fornaro, Gribaudo, Guerra, Laus.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Lazio:
1. Teatro Arcobaleno, comune di Roma
2. Anfiteatro Correa, comune di Roma
3. Anfiteatro Quercia del Tasso, comune di Roma
4. Auditorium Conciliazione, comune di Roma
5. Auditorium Parco della Musica, comune di Roma
6. Beat '72, comune di Roma
7. Chiesa di San Nicola di Bari, comune di Roma
8. GranTeatro, comune di Roma
9. Puff, comune di Roma
10. Salone Margherita, comune di Roma
11. Silvano Toti Globe Theatre, comune di Roma
12. Teatro Adriano, comune di Roma
13. Teatro Alhambra, comune di Roma
14. Teatro Ambra Jovinelli, comune di Roma
15. Teatro Arcobaleno, comune di Roma
16. Teatro Brancaccio, comune di Roma
17. Teatro Capranica, comune di Roma
18. Teatro Carmelo Bene, comune di Roma
19. Teatro Drammatico Nazionale, comune di Roma
20. Teatro Duse, comune di Roma
21. Teatro Eliseo, comune di Roma
22. Teatro Euclide, comune di Roma
23. Teatro Flaiano, comune di Roma
24. Teatro India, comune di Roma
25. Teatro Laboratorio, comune di Roma
26. Teatro Olimpico, comune di Roma
27. Teatro Palladium, comune di Roma
28. Teatro Parioli, comune di Roma
29. Teatro Petrolini, comune di Roma
30. Teatro Piccolo, comune di Roma
31. Teatro Quirino, comune di Roma
32. Teatro Rossini, comune di Roma
33. Teatro Sala Umberto, comune di Roma
34. Teatro Sistina, comune di Roma
35. Teatro Tenda, comune di Roma
36. Teatro Tordinona, comune di Roma
37. Teatro Torlonia, comune di Roma
38. Teatro Traiano, comune di Roma
39. Teatro dei Coronari, comune di Roma
40. Teatro dei Sensibili, comune di Roma
41. Teatro del Lido, comune di Roma
42. Teatro dell'Opera di Roma, comune di Roma
43. Teatro delle Dame, comune di Roma
44. Teatro delle Vittorie, comune di Roma
45. Teatro sul Campidoglio, comune di Roma
1.1008. Orfini, Zingaretti, Casu, Ciani, Di Biase, Madia, Mancini, Morassut.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Campania:
1. Teatro Municipale G. Verdi, Cava de' Tirreni
2. Teatro Augusteo, comune di Napoli
3. Teatro Bellini, comune di Napoli
4. Chiesa di Sant'Angelo a Segno, comune di Napoli
5. Teatrino di corte, comune di Napoli
6. Teatro dei Fiorentini, comune di Napoli
7. Teatro Mercadante, comune di Napoli
8. Teatro Nuovo, comune di Napoli
9. Teatro San Carlino, comune di Napoli
10. Salone Margherita, comune di Napoli
11. Teatro San Bartolomeo, comune di Napoli
12. Teatro San Ferdinando, comune di Napoli
13. Teatro Sannazaro, comune di Napoli
14. Teatro Trianon, comune di Napoli
15. Teatro Mediterraneo, comune di Napoli
16. Teatro romano di Neapolis, comune di Napoli
17. Teatro della Verzura, comune di Napoli
18. Teatro di Villa Patrizi, comune di Napoli
19. Teatro comunale Vittorio Emanuele, comune di Salerno
20. Teatro romano di Benevento
21. Teatro Garibaldi, comune di Santa Maria Capua Vetere
22. Teatro municipale Giuseppe Verdi, comune di Caserta
23. Teatro Mercadante, Napoli
24. Teatro San Ferdinando, Napoli
25. Teatro San Carlino, Napoli
26. Teatro del Contemporaneo Antonio Ghirelli, Salerno
27. Teatro di prosa delle Arti, Salerno
28. Teatro sperimentale Pierpaolo Pasolini, Salerno
29. Teatro Comunale Vittorio Emanuele, Benevento
30. Teatro municipale «Carlo Gesualdo» città di Avellino
31. Teatro Civico 14, Caserta
32. Auditorium Ravello
1.1005. De Luca, Graziano, Toni Ricciardi, Sarracino.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Puglia:
1. Teatro Traetta, comune di Bitonto
2. Teatro Curci, comune di Barletta
3. Teatro comunale Garibaldi, comune di Bisceglie
4. Teatro Verdi, comune di Brindisi
5. Teatro Saverio Mercadante, comune di Cerignola
6. Teatro Umberto Giordano, comune di Foggia
7. Teatro Verdi, comune di San Severo
8. Teatro Apollo, comune di Lecce
9. Teatro Paisiello, comune di Lecce
10. Teatro Comunale di Novoli, comune di Novoli
11. Teatro Comunale di Ceglie Messapica
12. Teatro Comunale di Fasano
13. Teatro Comunale di Latiano
14. Teatro comunale di Mesagne
15. Teatro Comunale di Torre Santa Susanna
16. Teatro Comunale di Crispiano
17. Teatro Comunale di Massafra
18. Teatro Comunale di Nardò
19. Teatro Cavallino Bianco di Galatina
20. Teatro Garibaldi di Gallipoli
21. Teatro Garibaldi di Lucera
22. Teatro Palazzo di Serracapriola
23. Teatro Rossi di Torremaggiore
24. Teatro Comunale di Acquaviva delle fonti
25. Teatro Margherita Bari
26. Teatro Petruzzelli Bari
27. Teatro Comunale di Corato
28. Teatro Van Westerhout di Mola di Bari
29. Teatro Comunale di Terlizzi
30. Teatro d'ambra di Canosa di Puglia.
1.1014. Lacarra, Ubaldo Pagano, Stefanazzi.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Sardegna:
1. Auditorium Comunale di Cagliari, comune di Cagliari
2. Teatro Alfieri, comune di Cagliari
3. Teatro Civico, comune di Cagliari
4. Teatro Lirico di Cagliari, comune di Cagliari
5. Teatro Massimo, comune di Cagliari
6. Teatro delle Saline, comune di Cagliari
7. Alghero Teatro Civico, comune di Alghero
8. Sassari Teatro Civico, comune di Sassari
9. Teatro Comunale di Sassari, comune di Sassari
10. Teatro Verdi, comune di Sassari
11. Cineteatro Giuseppe Cavallera, comune di Carloforte
12. Teatro Il ferroviario, Sassari
13. Sala Sassu, Conservatorio di Sassari
14. Cineteatro Quattro colonne, Sassari
15. Cineteatro Astra Sassari
16. Cineteatro Rex, Sassari
17. Cineteatro Smeraldo, Sassari
18. Teatro Comunale, Ittiri
19. Teatro del Carmine, Tempio
20. Teatro Grazia Deledda, Paulilatino
21. Teatro Garau, Oristano
22. Teatro Eliseo, Nuoro
23. Cineteatro Tonio Dei, Lanusei
24. Teatro Bacu Abis, Carbonia
25. Teatro Electra, Iglesias
26. Auditorium del conservatorio, Cagliari
27. Parco della Musica, Cagliari.
1.1015. Lai.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Abruzzo:
1. Teatro Monumento Gabriele D'Annunzio, comune di Pescara
2. Teatro Marrucino, comune di Chieti
3. Anfiteatro romano della Civitella, comune di Chieti
4. Auditorium Valerio Cianfarani, comune di Chieti
5. Teatro Auditorium Supercinema, comune di Chieti
6. Teatro Luigi De Deo, comune di Loreto Aprutino
7. Teatro Giuseppe Sinopoli, comune di Civitella Roveto
8. Teatro Francesco Paolo Tosti, comune di Ortona
9. Teatro San Francesco, comune di Pescina
10. Teatro Talia, comune di Tagliacozzo
11. Teatro Maria Caniglia, comune di Sulmona
12. Teatro dei Marsi, comune di Avezzano
13. Teatro dell'Aventino, comune di Palena
14. Teatro Gennaro Finamore, comune di Gessopalena
15. Teatro Camillo De Nardis, comune di Orsogna
16. Teatro A. Di Iorio, comune di Atessa
17. Teatro Gabriele Rossetti, comune di Vasto
18. Teatro Francesco Paolo Tosti, comune di Ortona
19. Teatro Comunale «Fedele Fenaroli», comune di Lanciano
20. Teatro Marrucino, comune di Chieti
21. Anfiteatro romano della Civitella
22. Auditorium Valerio Cianfarani, comune di Chieti
23. Teatro Comunale di Atri
24. Teatro del Parco, L'Aquila
1.1002. D'Alfonso.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Liguria:
1. Teatro Carlo Felice, comune di Genova
2. Politeama Genovese, comune di Genova
3. Teatro Albatros, comune di Genova
4. Teatro del Ponente, comune di Genova
5. Teatro Duse, comune di Genova
6. Teatro Gustavo Modena, comune di Genova
7. Teatro Rina e Gilberto Govi, comune di Genova
8. Teatro Sociale, comune di Genova
9. Teatro Stabile di Genova, comune di Genova
10. Teatro Verdi, comune di Genova
11. Teatro Von Pauer, comune di Genova
12. Teatro del Mondo, comune di Genova
13. Teatro della Gioventù, comune di Genova
14. Teatro di Cicagna, comune di Genova
15. Teatro di Sant'Agostino, comune di Genova
16. Teatro Villa Duchessa di Galliera, comune di Genova
17. Teatro Ariston, comune di Sanremo
18. Teatro Civico, comune di La Spezia
19. Teatro Impavidi, comune di Sarzana
20. Teatro Gabriello Chiabrera, comune di Savona
21. Teatro Sacco, comune di Savona
1.1009. Ghio, Orlando.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Umbria:
1. Teatro degli illuminati Città di Castello
2. Teatro Cucinelli, comune di Solomeo
3. Teatro Mengoni – Magione
4. Teatro della Filarmonica – Corciano
5. Teatro comunale – Todi
6. Teatro Concordia – Marsciano
7. Teatro Caporali – Panicale
8. Teatro Don Bosco – Gualdo Tadino
9. Teatro dell'Accademia – Tuoro sul Trasimeno
10. Teatro Excelsior – Bettona
11. Politeama Clarici di Foligno
12. Auditorium San Domenico di Foligno
13. Teatro comunale Luca Ronconi di Gubbio
14. Teatro comunale Giuseppe Manini, comune di Narni
15. Teatro Sergio Secci, comune di Terni
1.1019. Ascani, Manzi, Orfini, Berruto, Zingaretti.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Friuli-Venezia Giulia:
1. Teatro Ristori di Cividale del Friuli.
2. Teatro Verdi di Maniago
3. Teatro Gustavo Modena di Palmanova
4. Teatro di Polcenigo
5. Teatro Zancanaro di Sacile
6. Teatro Palamostre, Udine
7. Teatro comunale di Gradisca d'Isonzo
8. Teatro Comunale di Cormons
9. Teatro Arrigoni, San Vito al Tagliamento
10. Teatro Verdi di Muggia
11. Teatro Verdi di Gorizia
12. Teatro Miotto di Spilimbergo
13. Teatro Rossetti Trieste.
14. Teatro Pasolini, Cervignano
15. Teatro Stabile Sloveno
16. Teatro Franco e Franca Basaglia.
1.1007. Serracchiani.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Calabria:
1. Teatro Grandinetti, comune di Lamezia Terme
2. Teatro Politeama. Comune di Reggio Calabria
3. Arena dello Stretto, comune Reggio Calabria
4. Politeama Siracusa, comune di Reggio Calabria
5. Teatro Apollo, comune di Crotone
6. Teatro comunale, comune di Vibo Valentia
7. Teatro comunale Cotronei
8. cinema Teatro Sciarrone, Palmi.
1.1004. Stumpo, Carè.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri di seguito elencati:
1. Teatro Salone Margherita di Roma;
2. Teatro Pirandello di Agrigento;
3. Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
1.1059. Pisano, Carmina, Cangiano, Calderone.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Basilicata:
1. Teatro Francesco Stabile, comune di Potenza
2. Cineteatro Duni, comune di Matera.
1.1003. Amendola.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Sono altresì dichiarati monumenti nazionali i teatri, di seguito elencati, siti nella regione Trentino-Alto Adige:
1. Teatro Comunale Riccardo Zandonai, comune di Rovereto
2. Teatro Sociale, comune di Trento.
1.1018. Ferrari.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. È altresì dichiarato monumento nazionale il Teatro Savoia, sito nella regione Molise, comune di Campobasso.
1.1012. Manzi, Orfini, Berruto, Zingaretti.
All'emendamento 1.511 della Commissione, parte principale, comma 2-bis, alinea, dopo le parole: monumenti nazionali aggiungere le seguenti: , previa valutazione di una Commissione costituita presso il Ministero della cultura,.
Conseguentemente, alla medesima parte principale, medesimo comma, lettera a):
dopo la parola: sia aggiungere la seguente: prevalentemente;
sopprimere le parole: con il concorso finanziario pubblico.
0.1.511.1. Manzi, Orfini, Zingaretti, Berruto, Grippo, Amato.
Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
2-bis. Possono essere dichiarati monumenti nazionali i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni e ove ricorra almeno uno dei seguenti requisiti:
a) la programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico;
b) il cui edificio sia stato oggetto di verifica dell'interesse culturale con esito positivo o di dichiarazione dell'interesse culturale ai sensi degli articoli 12 e 13 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ovvero di notifiche effettuate a norma della legislazione precedente ai sensi dell'art. 128 del medesimo decreto legislativo.
Conseguentemente, sopprimere il comma 4.
1.511. La Commissione.
(Approvato)
A.C. 982-A – Articolo 2
ARTICOLO 2 DEL TESTO UNIFICATO DELLA COMMISSIONE
Art. 2.
1. Dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni competenti vi provvedono nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
PROPOSTA EMENDATIVA
ART. 2
Sostituirlo con i seguenti:
Art. 2.
(Copertura finanziaria)
1. All'onere derivante dall'attuazione dell'articolo 1, pari a 10 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2024, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. Con decreto del Ministro della cultura sono stabiliti i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse da destinare ai teatri dichiarati monumenti nazionali per l'attribuzione di risorse umane, finanziarie e strumentali volte all'esercizio delle misure che il riconoscimento monumentale comporta.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Art. 2-bis.
(Incremento del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo)
1. Al fine di sostenere i teatri pubblici italiani per le attività di conservazione, di manutenzione, di promozione e valorizzazione sia degli edifici, delle opere architettoniche e degli spazi fisici costitutivi dei teatri stessi, sia dei servizi di aggregazione, di cultura e di funzione sociale che essi hanno nei propri territori, il Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo, di cui all'articolo 1 della legge 30 aprile 1985, n. 163, è incrementato di 30 milioni di euro annui, a decorrere dall'anno 2024. Con decreto del Ministro della cultura sono stabiliti i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse da destinare ai teatri pubblici italiani.
2. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1, pari a 30 milioni di euro annui, a decorrere dall'anno 2024, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
2.1. Orrico, Amato, Caso, Francesco Silvestri.
A.C. 982-A – Ordini del giorno
ORDINI DEL GIORNO
La Camera,
premesso che:
il provvedimento all'esame, composto da 2 articoli, è volto a dichiarare monumenti nazionali teatri dislocati in varie città italiane;
in particolare il comma 1 dell'articolo 1 reca la dichiarazione di monumento nazionale di un elenco di quarantasei teatri, mentre il comma 2 dell'articolo 1 chiarisce che la dichiarazione che conferisce il titolo di monumento nazionale di cui al comma 1 non costituisce verifica o dichiarazione dell'interesse culturale ai sensi degli articoli 12 e 13 del codice dei beni
culturali di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
i commi 3 e 4, introdotti grazie all'approvazione di emendamenti presentati dal gruppo M5S, dispongono che ulteriori teatri storici e altri beni culturali, anche su proposta dei soggetti interessati, possano essere riconosciuti quali monumento nazionale, con decreto del Ministro della cultura (comma 3) e che con regolamento da adottare con decreto del Ministro della cultura, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, siano stabiliti i criteri e la procedura per il conferimento della qualifica di monumento nazionale ai sensi del comma 3 (comma 4);
pertanto, grazie all'approvazione degli emendamenti citati, sarà possibile che, senza dover intervenire con legge, ulteriori teatri storici e altri beni culturali, anche su proposta dei soggetti interessati, possano essere riconosciuti quali monumento nazionale, in base a criteri e procedure validi in modo uniforme per tutti;
l'articolo 2 della proposta di legge reca la clausola di invarianza finanziaria, che limita fortemente la portata del provvedimento, in quanto dichiarare monumento nazionale alcuni teatri senza l'attribuzione di adeguate risorse umane, finanziarie e strumentali volte all'esercizio delle misure che il riconoscimento monumentale comporta, di fatto si vanifica la dichiarazione stessa;
non è estranea al sistema dei vincoli per la tutela delle cose di interesse storico o artistico la previsione del potere amministrativo di porre limiti alla loro destinazione, quando la misura imposta miri a salvaguardare l'integrità e la conservazione del bene;
il vincolo di destinazione d'uso dei beni dichiarati monumento nazionale può essere imposto a tutela di beni che sono espressione di identità culturale collettiva, non solo per la conservazione, ma anche per consentire che perduri nel tempo la condivisione e la trasmissione della manifestazione culturale immateriale, di cui la cosa contribuisce a costituirne la testimonianza,
impegna il Governo
ad intervenire affinché, al fine di tutelare l'integrità e la conservazione dei teatri dichiarati monumento nazionale, sia garantito, inderogabilmente, il vincolo di destinazione d'uso dei teatri dichiarati monumento nazionale.
9/982-A/1. Caso, Amato, Orrico.
La Camera,
premesso che:
i monumenti nazionali italiani sono i monumenti che lo Stato italiano ha classificato come rilevanti per le proprie caratteristiche storiche, simboli di riferimento per la comunità nazionale. Tuttavia, l'attuale regime normativo, affonda le proprie radici in una normativa per certi versi essenzialmente vetusta, posto che, anche secondo l'evidente evoluzione sociale e storica del Paese, in un ordinamento come quello italiano sarebbe comunque opportuna una revisione delle norme in essere che consentano con snellezza e chiaramente definire quanto può essere promosso allo stato di monumento nazionale;
invero la normativa è particolarmente articolata, ed infatti la dichiarazione di monumento nazionale è un particolare riconoscimento previsto dall'articolo 10, comma 3, lettera d), del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004; aggiungendovi che per l'argomento, allo stato, ulteriore riferimento è dato dalla circolare 13 del 5 giugno 2012 del Ministero per i beni e le attività culturali che fa sintesi sul tema;
sul punto, deve ricordarsi anche come quando Federico II rendeva la città di Foggia quale centro di interesse assoluto nelle politiche federiciane divenendo residenza principale del sovrano e molto ospitando gli uffici centrali della monarchia: infatti, nel Palatium federiciano venivano invitati musicanti, acrobati e cantanti, per intrattenere la corte federiciana ed in tale contesto rilevanza assumono proprio i noti Ipogei Urbani, quali ambienti sotterranei situati nel sottosuolo del centro storico di Foggia, posto che la storia di queste cavità si intreccia proprio a quella del Palatium di Federico II, infatti il palazzo reale si trova proprio in quella zona;
in tale contesto nella città di Foggia importanza storica assoluta è data proprio dai citati ipogei urbani, costruzioni sotterranee di interesse storico e antropologico, realizzate interamente dall'essere umano o come riadattamento di cavità naturali;
in particolare, ancora, alcuni studi hanno riportato alla luce alcune parti di ipogei, i quali collegano gran parte del centro antico della città;
l'importanza degli ipogei foggiani assumono importanza, affinché si comprenda la necessità di un intervento normativo novativo, è dato dalla circostanza per cui il professore Giuliano Volpe, già Rettore dell'Ateneo di Capitanata, in una ricerca dell'anno 2014, ha analizzato proprio gli spazi sotterranei di un mondo nascosto della città di Foggia, superando l'immaginario comune che vede gli ipogei collocati esclusivamente al centro storico, ed evidenziando la loro presenza anche nelle borgate che posseggono un inestimabile valore storico ed archeologico. Già nel 2018 (un blog del Sole 24 Ore, che si occupa di scienza, tecnologia e creatività) pose i riflettori sugli ipogei foggiani;
nel caso della città di Foggia – e tanto sempre a titolo esemplificativo ma che ben può rendere l'idea dell'importanza di una revisione normativa diretta alla valorizzazione del patrimonio locale in un panorama nazionale – gli ambienti che è possibile visitare sono stati, essenzialmente, donati alla cittadinanza da privati, e molto non si è potuto ancora studiare proprio per la farraginosità della normativa e le difficoltà delle istituzioni locali di collegare il proprio patrimonio culturale al patrimonio nazionale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, ad una revisione complessiva della normativa in essere sui monumenti nazionali italiani, nonché, compatibilmente con le risorse di finanza pubblica, ad avviare una campagna nazionale di comunicazione finalizzata ad una maggiore coscienza comune del patrimonio culturale e monumentale locale e nazionale, diretta a sensibilizzare le istituzioni locali e significativamente i comuni, e così l'opinione pubblica, affinché vengano avviate iniziative organiche per la valorizzazione e la conoscenza dei patrimoni culturali delle città.
9/982-A/2. La Salandra.
La Camera,
premesso che:
i monumenti nazionali italiani sono i monumenti che lo Stato italiano ha classificato come rilevanti per le proprie caratteristiche storiche, simboli di riferimento per la comunità nazionale. Tuttavia, l'attuale regime normativo, affonda le proprie radici in una normativa per certi versi essenzialmente vetusta, posto che, anche secondo l'evidente evoluzione sociale e storica del Paese, in un ordinamento come quello italiano sarebbe comunque opportuna una revisione delle norme in essere che consentano con snellezza e chiaramente definire quanto può essere promosso allo stato di monumento nazionale;
invero la normativa è particolarmente articolata, ed infatti la dichiarazione di monumento nazionale è un particolare riconoscimento previsto dall'articolo 10, comma 3, lettera d), del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004; aggiungendovi che per l'argomento, allo stato, ulteriore riferimento è dato dalla circolare 13 del 5 giugno 2012 del Ministero per i beni e le attività culturali che fa sintesi sul tema;
sul punto, deve ricordarsi anche come quando Federico II rendeva la città di Foggia quale centro di interesse assoluto nelle politiche federiciane divenendo residenza principale del sovrano e molto ospitando gli uffici centrali della monarchia: infatti, nel Palatium federiciano venivano invitati musicanti, acrobati e cantanti, per intrattenere la corte federiciana ed in tale contesto rilevanza assumono proprio i noti Ipogei Urbani, quali ambienti sotterranei situati nel sottosuolo del centro storico di Foggia, posto che la storia di queste cavità si intreccia proprio a quella del Palatium di Federico II, infatti il palazzo reale si trova proprio in quella zona;
in tale contesto nella città di Foggia importanza storica assoluta è data proprio dai citati ipogei urbani, costruzioni sotterranee di interesse storico e antropologico, realizzate interamente dall'essere umano o come riadattamento di cavità naturali;
in particolare, ancora, alcuni studi hanno riportato alla luce alcune parti di ipogei, i quali collegano gran parte del centro antico della città;
l'importanza degli ipogei foggiani assumono importanza, affinché si comprenda la necessità di un intervento normativo novativo, è dato dalla circostanza per cui il professore Giuliano Volpe, già Rettore dell'Ateneo di Capitanata, in una ricerca dell'anno 2014, ha analizzato proprio gli spazi sotterranei di un mondo nascosto della città di Foggia, superando l'immaginario comune che vede gli ipogei collocati esclusivamente al centro storico, ed evidenziando la loro presenza anche nelle borgate che posseggono un inestimabile valore storico ed archeologico. Già nel 2018 (un blog del Sole 24 Ore, che si occupa di scienza, tecnologia e creatività) pose i riflettori sugli ipogei foggiani;
nel caso della città di Foggia – e tanto sempre a titolo esemplificativo ma che ben può rendere l'idea dell'importanza di una revisione normativa diretta alla valorizzazione del patrimonio locale in un panorama nazionale – gli ambienti che è possibile visitare sono stati, essenzialmente, donati alla cittadinanza da privati, e molto non si è potuto ancora studiare proprio per la farraginosità della normativa e le difficoltà delle istituzioni locali di collegare il proprio patrimonio culturale al patrimonio nazionale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di intervenire, compatibilmente con le risorse di finanza pubblica, ad avviare una campagna nazionale di comunicazione finalizzata ad una maggiore coscienza comune del patrimonio culturale e monumentale locale e nazionale, diretta a sensibilizzare le istituzioni locali e significativamente i comuni, e così l'opinione pubblica, affinché vengano avviate iniziative organiche per la valorizzazione e la conoscenza dei patrimoni culturali delle città.
9/982-A/2. (Testo modificato nel corso della seduta)La Salandra.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame reca disposizioni per il riconoscimento dei teatri come monumenti nazionali,
impegna il Governo
a garantire che i teatri riconosciuti secondo la presente legge promuovano appuntamenti ed eventi appositi anche con una specifica targa.
9/982-A/3. Mollicone, Cerreto.
La Camera,
premesso che:
la proposta di legge inizialmente incardinata attribuiva il valore di monumento nazionale al Teatro municipale di Piacenza e successivamente abbinata alle proposte di legge, già assegnate alla VII Commissione, volte a conferire tale riconoscimento anche al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro Regio di Parma, al Teatro Guglielmi di Massa, al Teatro municipale «Romolo Valli» di Reggio Emilia e ad altri teatri storici italiani;
come evidenziato dai nostri interventi in Commissione, i lavori si sarebbero dovuti concentrare, anche attraverso l'avvio di un ciclo di audizioni, in un intervento organico volto anche a definire i criteri per il riconoscimento di monumento nazionale e per razionalizzare l'attività legislativa del Parlamento;
dalla discussione in Commissione sono stati inseriti i criteri, parziali e limitati, dei 100 anni, della storicità e del valore artistico;
la dichiarazione di monumento nazionale dovrebbe riguardare la storia di un teatro, quello che è stato quel teatro e non di quello che, in questo momento, quel singolo teatro;
non si può ignorare l'altissimo ed esteso valore culturale e artistico dei numerosi teatri storici italiani, presenti non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli comuni, cui sarebbe importante conferire il titolo di monumento nazionale e, un intervento organico, non dovrebbe limitarsi alle singole proposte di legge, di interesse territoriale, riteniamo importante estendere il perimetro normativo,
impegna il Governo
in attesa di rivedere, in fase di discussione del primo provvedimento utile, i criteri adesso individuati, e considerare anche il valore storico di un teatro, a riconoscere quale monumento nazionale i seguenti teatri siti in Emilia-Romagna: Lo Spazio Tondelli Riccione, Teatro La Regina e Salone Snaporaz Cattolica, l'Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, il Teatro Rosaspina di Montescudo, il Teatro Leo Amici di Monte Colombo-Montescudo e il Teatro di Pietracuta di San Leo.
9/982-A/4. Gnassi.
La Camera
impegna il Governo
a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere quale monumento nazionale i seguenti teatri siti in Emilia-Romagna: Lo Spazio Tondelli Riccione, Teatro La Regina e Salone Snaporaz Cattolica, l'Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, il Teatro Rosaspina di Montescudo, il Teatro Leo Amici di Monte Colombo-Montescudo e il Teatro di Pietracuta di San Leo.
9/982-A/4. (Testo modificato nel corso della seduta)Gnassi.
La Camera,
premesso che:
la proposta di legge inizialmente incardinata attribuiva il valore di monumento nazionale al Teatro municipale di Piacenza e successivamente abbinata alle proposte di legge, già assegnate alla VII Commissione, volte a conferire tale riconoscimento anche al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro Regio di Parma, al Teatro Guglielmi di Massa, al Teatro municipale «Romolo Valli» di Reggio Emilia e ad altri teatri storici italiani;
come evidenziato dai nostri interventi in Commissione, i lavori si sarebbero dovuti concentrare, anche attraverso l'avvio di un ciclo di audizioni, in un intervento organico volto anche a definire i criteri per il riconoscimento di monumento nazionale e per razionalizzare l'attività legislativa del Parlamento;
dalla discussione in Commissione sono stati inseriti i criteri, parziali e limitati, dei 100 anni, della storicità e del valore artistico:
la dichiarazione di monumento nazionale dovrebbe riguardare la storia di un teatro, quello che è stato quel teatro e non di quello che, in questo momento, quel singolo teatro;
non si può ignorare l'altissimo ed esteso valore culturale e artistico dei numerosi teatri storici italiani, presenti non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli comuni, cui sarebbe importante conferire il titolo di monumento nazionale e, un intervento organico, non dovrebbe limitarsi alle singole proposte di legge, di interesse territoriale, riteniamo importante estendere il perimetro normativo,
impegna il Governo
in attesa di rivedere, in fase di discussione del primo provvedimento utile, i criteri adesso individuati, e considerare anche il valore storico di un teatro, a riconoscere quale monumento nazionale i seguenti teatri siti in Toscana: Teatro delle Piagge, Anfiteatro Ernesto De Pascale Parco delle Cascine, Teatro Goldonetta, Sala della Musica Piazza S. Firenze, Sala PARC dell'ex Fabbri-Cascine, Sala ESSE Salesiani, Cinema Teatro Stensen, Teatro Chiesa S.Maria a Coverciano, Cinema Teatro Giunti Odeon, Teatro Studio Mila Pieralli (Scandicci), Teatro Nave a Rovezzano SRMS, Teatro della Chiesa del Sacro Cuore-Romito, Teatro 334 Brozzi.
9/982-A/5. Gianassi.
La Camera
impegna il Governo
a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere quale monumento nazionale i seguenti teatri siti in Toscana: Teatro delle Piagge, Anfiteatro Ernesto De Pascale Parco delle Cascine, Teatro Goldonetta, Sala della Musica Piazza S. Firenze, Sala PARC dell'ex Fabbri-Cascine, Sala ESSE Salesiani, Cinema Teatro Stensen, Teatro Chiesa S.Maria a Coverciano, Cinema Teatro Giunti Odeon, Teatro Studio Mila Pieralli (Scandicci), Teatro Nave a Rovezzano SRMS, Teatro della Chiesa del Sacro Cuore-Romito, Teatro 334 Brozzi.
9/982-A/5. (Testo modificato nel corso della seduta)Gianassi.
La Camera,
premesso che:
la proposta di legge in esame è volta a dichiarare monumenti nazionali diversi teatri dislocati in varie città italiane;
il teatro svolge un ruolo cruciale nella società contemporanea perché offre uno spazio per esplorare temi e questioni sociali attraverso la rappresentazione artistica; promuove la comunicazione e la condivisione di esperienze umane attraverso gli spettacoli dal vivo, contribuisce all'educazione culturale e alla sensibilizzazione su questioni importanti e offre un'opportunità per esprimere creatività e innovazione artistica. Inoltre, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni, il teatro può contribuire alla crescita umana, culturale e relazionale;
nel nostro Paese ci sono circa 1200 teatri, tra cui 29 teatri di tradizione e diversi teatri in cui compagnie indipendenti mettono in scena il teatro sperimentale. I teatri, oltre ad essere spazi fisici e culturali, sono luoghi di lavoro. I lavoratori dello spettacolo e, più in generale, tutti i lavoratori della cultura sono sempre altamente specializzati, hanno spesso seguito percorsi formativi straordinari, ma sono lavoratori e lavoratrici ai quali viene inflitta una precarietà senza fine e senza regole, quella che chiamiamo precarietà strutturale ed esistenziale. Sono lavoratori che – se si escludono i grandi artisti e le grandi personalità – hanno retribuzioni molto basse e insufficienti ad affrontare le spese della vita quotidiana;
nel 2022 il numero di lavoratori dello spettacolo con almeno una giornata retribuita nell'anno è di 347.411 unità, con una retribuzione media annua di 11.239 euro e un numero medio annuo di 96 giornate retribuite;
è fondamentale che lo Stato sostenga con maggiori risorse lo spettacolo dal vivo e, in particolare, i suoi lavoratori;
nella scorsa legislatura è stata data una delega al Governo per le disposizioni in materia di spettacolo, in particolare di un'indennità pensata per aiutare i lavoratori nei periodi di inattività, mentre si stanno formando o si stanno preparando per il lavoro successivo. Il Governo con il decreto legislativo 175 del 2023 ha introdotto un'indennità di discontinuità che, però, non rispecchia la delega. Tra i requisiti ci sono diverse criticità: le 60 giornate lavorate nell'anno precedente per molti sono difficili da raggiungere e calcolando un massimale di 25 mila euro all'anno l'indennità può arrivare fino a 2 mila euro. Inoltre, le giornate utilizzate per ricevere questa indennità non possono più essere usate per ricevere la Naspi,
impegna il Governo
ad accrescere nella prossima legge di bilancio le risorse destinate alle politiche culturali e, in particolare, allo spettacolo dal vivo e al teatro di tradizione e sperimentale, anche al fine di accrescere le risorse destinate agli strumenti di welfare per i lavoratori dello spettacolo dal vivo e, di conseguenza, rivedendo dal prossimo anno i criteri di accesso all'indennità di discontinuità in modo da allargare la platea e aumentare gli importi.
9/982-A/6. Ghirra, Piccolotti, Zanella, Bonelli, Borrelli, Dori, Evi, Fratoianni, Grimaldi, Mari, Zaratti, Ferrari, Grippo.
La Camera,
premesso che:
la proposta di legge A.C. 982 e abbinate, recante «Dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani» è volta a dichiarare monumenti nazionali diversi teatri dislocati in varie città italiane;
il comma 1 dell'articolo 1 reca la dichiarazione di monumento nazionale di un elenco di quarantasei teatri;
il codice dei beni culturali, riguardo alla dichiarazione di monumento nazionale, all'articolo 10, comma 3, lettera d), secondo periodo, prevede che, nel caso delle cose immobili e mobili, a chiunque appartenenti, che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell'arte, della scienza, della tecnica, dell'industria e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell'identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose, se le cose rivestono altresì un valore testimoniale o esprimono un collegamento identitario o civico di significato distintivo eccezionale, la dichiarazione di interesse culturale di cui all'articolo 13 possa comprendere, anche su istanza di uno o più comuni o della regione, la dichiarazione di monumento nazionale;
la dichiarazione di monumento nazionale è un particolare riconoscimento previsto dal diritto vigente, all'articolo 10, comma 3, lettera d), del Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42 del 2004), così come modificato dall'articolo 6 della legge n. 153 del 2017, che ha introdotto nella disposizione richiamata una procedura amministrativa in base alla quale la dichiarazione di interesse culturale di un bene può ricomprendere anche la dichiarazione di «monumento nazionale»;
il Teatro Garibaldi di Avola fu inaugurato nel 1876, e da allora è sempre stato un punto di riferimento per la vita artistica e culturale non solo della cittadina, ma di tutto il Val di Noto;
l'edificio, dedicato a Giuseppe Garibaldi nel 1882, anno della morte dell'Eroe dei due mondi, presenta un'elegante facciata in stile neorinascimentale in pietra bianca, con una serie di archi a tutto sesto sormontati da balaustri di memoria palladiana. L'ingresso è decorato con sei dipinti del pittore Gregorio Scalia che raffigurano i volti dei compositori Gaetano Donizzetti, Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini, Enrico Petrella e Domenico Cimarosa;
anche il Teatro comunale «Tina di Lorenzo» di Noto, precedentemente conosciuto come Teatro comunale Vittorio Emanuele III, è da annoverare tra i teatri storici a forte imprinting artistico culturale. L'edificio, inaugurato nel 1870, si affaccia su piazza XVI maggio, nel centro storico e da allora ha sempre assolto a una funzione di notevole rilievo culturale;
entrambi i teatri presentano i requisiti essenziali richiesti dal provvedimento in discussione,
impegna il Governo
ad adottare ulteriori iniziative volte ad inserire nell'elenco di cui all'articolo 1, comma 1, del presente provvedimento, quali teatri monumento nazionale, il Teatro Garibaldi di Avola e il Teatro comunale «Tina di Lorenzo» di Noto.
9/982-A/7. Cannata.
La Camera,
premesso che:
la proposta di legge A.C. 982 e abbinate, recante «Dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani» è volta a dichiarare monumenti nazionali diversi teatri dislocati in varie città italiane;
il comma 1 dell'articolo 1 reca la dichiarazione di monumento nazionale di un elenco di quarantasei teatri;
il codice dei beni culturali, riguardo alla dichiarazione di monumento nazionale, all'articolo 10, comma 3, lettera d), secondo periodo, prevede che, nel caso delle cose immobili e mobili, a chiunque appartenenti, che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell'arte, della scienza, della tecnica, dell'industria e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell'identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose, se le cose rivestono altresì un valore testimoniale o esprimono un collegamento identitario o civico di significato distintivo eccezionale, la dichiarazione di interesse culturale di cui all'articolo 13 possa comprendere, anche su istanza di uno o più comuni o della regione, la dichiarazione di monumento nazionale;
la dichiarazione di monumento nazionale è un particolare riconoscimento previsto dal diritto vigente, all'articolo 10, comma 3, lettera d), del Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42 del 2004), così come modificato dall'articolo 6 della legge n. 153 del 2017, che ha introdotto nella disposizione richiamata una procedura amministrativa in base alla quale la dichiarazione di interesse culturale di un bene può ricomprendere anche la dichiarazione di «monumento nazionale»;
il Teatro Garibaldi di Avola fu inaugurato nel 1876, e da allora è sempre stato un punto di riferimento per la vita artistica e culturale non solo della cittadina, ma di tutto il Val di Noto;
l'edificio, dedicato a Giuseppe Garibaldi nel 1882, anno della morte dell'Eroe dei due mondi, presenta un'elegante facciata in stile neorinascimentale in pietra bianca, con una serie di archi a tutto sesto sormontati da balaustri di memoria palladiana. L'ingresso è decorato con sei dipinti del pittore Gregorio Scalia che raffigurano i volti dei compositori Gaetano Donizzetti, Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini, Enrico Petrella e Domenico Cimarosa;
anche il Teatro comunale «Tina di Lorenzo» di Noto, precedentemente conosciuto come Teatro comunale Vittorio Emanuele III, è da annoverare tra i teatri storici a forte imprinting artistico culturale. L'edificio, inaugurato nel 1870, si affaccia su piazza XVI maggio, nel centro storico e da allora ha sempre assolto a una funzione di notevole rilievo culturale;
entrambi i teatri presentano i requisiti essenziali richiesti dal provvedimento in discussione,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere, quale monumento nazionale, il Teatro Garibaldi di Avola e il Teatro comunale «Tina di Lorenzo» di Noto.
9/982-A/7. (Testo modificato nel corso della seduta)Cannata.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame concerne la dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani;
in particolare, il comma 3 dell'articolo 1, prevede che «Con decreto del Ministro della cultura possono essere dichiarati monumento nazionale ulteriori teatri storici e altri beni culturali, anche su iniziativa dei soggetti interessati»;
il Teatro Sociale di Luino fu costruito nel 1889 dalla locale Società Operaia, per celebrare il ventesimo dalla fondazione, nel 1869. Il progetto, con facciata di classica eleganza retta da pronao su colonne doriche, percorso da finti archi e coronato da una balconata come fastigio, fu affidato a un professionista operante tra la Val d'Ossola e il lago Maggiore, Luigi Sbarra, e fu mantenuto inalterato nella revisione del 1927 giungendo intanto sino ai giorni nostri. Dall'inaugurazione nel 1889 l'edificio ha caratterizzato con il suo prospetto architettonico il corso di Luino su cui è affacciato e ha promosso, grazie a un articolato cartellone di spettacoli tra musica e teatro, un indubbio incremento culturale e sociale per l'intera città;
vi ha presentato le sue prime opere il premio Nobel Dario Fo, che per lungo tempo ha vissuto a Luino,
impegna il Governo
considerata la storia e il pregio architettonico del Teatro Sociale di Luino, ad adottare le opportune iniziative volte a disporre il suo inserimento nell'elenco dei monumenti nazionali.
9/982-A/8. Pellicini.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame concerne la dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani;
in particolare, il comma 3 dell'articolo 1, prevede che «Con decreto del Ministro della cultura possono essere dichiarati monumento nazionale ulteriori teatri storici e altri beni culturali, anche su iniziativa dei soggetti interessati»;
il Teatro Sociale di Luino fu costruito nel 1889 dalla locale Società Operaia, per celebrare il ventesimo dalla fondazione, nel 1869. Il progetto, con facciata di classica eleganza retta da pronao su colonne doriche, percorso da finti archi e coronato da una balconata come fastigio, fu affidato a un professionista operante tra la Val d'Ossola e il lago Maggiore, Luigi Sbarra, e fu mantenuto inalterato nella revisione del 1927 giungendo intanto sino ai giorni nostri. Dall'inaugurazione nel 1889 l'edificio ha caratterizzato con il suo prospetto architettonico il corso di Luino su cui è affacciato e ha promosso, grazie a un articolato cartellone di spettacoli tra musica e teatro, un indubbio incremento culturale e sociale per l'intera città;
vi ha presentato le sue prime opere il premio Nobel Dario Fo, che per lungo tempo ha vissuto a Luino,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere, quale monumento nazionale, il Teatro Sociale di Luino.
9/982-A/8. (Testo modificato nel corso della seduta)Pellicini.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame è volto a dichiarare monumenti nazionali importanti teatri dislocati in varie città italiane;
in particolare, si ritiene possano essere dichiarati monumenti nazionali i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni e ove ricorra almeno uno dei seguenti requisiti: la programmazione sia esclusivamente rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato; il cui edificio sia riconosciuto di indubbia qualità storico-architettonica;
il Teatro Savoia di Campobasso fa parte di un complesso edificato negli anni 1923-25, oggi tra i luoghi simbolo del capoluogo: collocato nella prima espansione ottocentesca della città di Campobasso, immediatamente fuori la cinta muraria medioevale, l'intero complesso venne edificato a cura della Sait (Società anonima impresa teatro), con l'inaugurazione del Teatro Sociale (poi diventato Savoia sotto la guida della famiglia Colitti) inaugurato il 3 aprile 1926 (Sabato Santo) con la rappresentazione di Tosca, opera di Giacomo Puccini, a cui seguirono Rigoletto di Giuseppe Verdi, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo;
sulla platea, a forma di ferro di cavallo, si affacciano quattro ordini di palchi, raggiungibili mediante due scalinate che si diramano dal foyer. Il palcoscenico, separato dalla platea dal golfo mistico, ha una capienza per quaranta orchestrali. All'interno del teatro si possono ammirare gli affreschi realizzati da Arnaldo De Lisio che rappresentano scene di vita quotidiana, luoghi caratteristici di Campobasso e del Molise. Di notevole suggestione è l'affresco «il Trionfo dei Sanniti» che copre l'intera volta della platea. Interessanti sono anche le opere in ferro battuto realizzate dall'artista campobassano Giuseppe Tucci;
recentemente, con un'esemplare opera di restauro, il teatro è stato restituito alla città tornando ad essere uno dei centri di aggregazione culturale più amati;
e ancora, nel 1911, sorgeva la «Società Anonima» per la costruzione ed esercizio di un Teatro Sociale in Agnone per iniziativa di pochi concittadini. Il 14 ottobre 1911 fu inaugurato il Teatro, sotto il nome di «Politeama Italo-Argentino» con la Compagnia Drammatica Italiana, diretta dal sig. Carlo Titta;
il Teatro Savoia di Campobasso e il «Politeama Italo-Argentino» di Agnone presentano indubbiamente tutti i requisiti richiesti dal provvedimento in esame per la dichiarazione di monumento nazionale,
impegna il Governo
ad adottare ulteriori iniziative volte a inserire nell'elenco dei teatri dichiarati monumenti nazionali il Teatro Savoia di Campobasso e il «Politeama Italo-Argentino» di Agnone.
9/982-A/9. Lancellotta.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame è volto a dichiarare monumenti nazionali importanti teatri dislocati in varie città italiane;
in particolare, si ritiene possano essere dichiarati monumenti nazionali i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni e ove ricorra almeno uno dei seguenti requisiti: la programmazione sia esclusivamente rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato; il cui edificio sia riconosciuto di indubbia qualità storico-architettonica;
il Teatro Savoia di Campobasso fa parte di un complesso edificato negli anni 1923-25, oggi tra i luoghi simbolo del capoluogo: collocato nella prima espansione ottocentesca della città di Campobasso, immediatamente fuori la cinta muraria medioevale, l'intero complesso venne edificato a cura della Sait (Società anonima impresa teatro), con l'inaugurazione del Teatro Sociale (poi diventato Savoia sotto la guida della famiglia Colitti) inaugurato il 3 aprile 1926 (Sabato Santo) con la rappresentazione di Tosca, opera di Giacomo Puccini, a cui seguirono Rigoletto di Giuseppe Verdi, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo;
sulla platea, a forma di ferro di cavallo, si affacciano quattro ordini di palchi, raggiungibili mediante due scalinate che si diramano dal foyer. Il palcoscenico, separato dalla platea dal golfo mistico, ha una capienza per quaranta orchestrali. All'interno del teatro si possono ammirare gli affreschi realizzati da Arnaldo De Lisio che rappresentano scene di vita quotidiana, luoghi caratteristici di Campobasso e del Molise. Di notevole suggestione è l'affresco «il Trionfo dei Sanniti» che copre l'intera volta della platea. Interessanti sono anche le opere in ferro battuto realizzate dall'artista campobassano Giuseppe Tucci;
recentemente, con un'esemplare opera di restauro, il teatro è stato restituito alla città tornando ad essere uno dei centri di aggregazione culturale più amati;
e ancora, nel 1911, sorgeva la «Società Anonima» per la costruzione ed esercizio di un Teatro Sociale in Agnone per iniziativa di pochi concittadini. Il 14 ottobre 1911 fu inaugurato il Teatro, sotto il nome di «Politeama Italo-Argentino» con la Compagnia Drammatica Italiana, diretta dal sig. Carlo Titta;
il Teatro Savoia di Campobasso e il «Politeama Italo-Argentino» di Agnone presentano indubbiamente tutti i requisiti richiesti dal provvedimento in esame per la dichiarazione di monumento nazionale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere, quale monumento nazionale, il Teatro Savoia di Campobasso e il «Politeama Italo-Argentino» di Agnone.
9/982-A/9. (Testo modificato nel corso della seduta)Lancellotta.
La Camera,
premesso che:
il Teatro Gustavo Modena è stato inaugurato il 18 settembre 1857 ed uno dei teatri ottocenteschi di Genova;
il Teatro Gustavo Modena è gemello del Teatro Sociale di Camogli, anch'esso progettato dall'Architetto Nicolò Bruno;
il Teatro Modena di Genova è tra i pochissimi teatri in Italia ad avere ancora in uso la graticcia originale ottocentesca;
tuttora il Teatro Gustavo Modena di Genova è uno dei principali Teatri della città in cui ha sede il Teatro Nazionale;
il testo in votazione reca, come allegato all'articolo 1, la lista dei Teatri dichiarati monumenti nazionali;
stante l'importanza storico culturale che il Teatro Gustavo Modena di Genova ricopre sia a livello regionale che nazionale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare le opportune iniziative volte a inserire all'interno dell'elenco, recante i teatri dichiarati monumenti nazionali, il Teatro Gustavo Modena di Genova.
9/982-A/10. Cavo.
La Camera,
premesso che:
il Teatro Gustavo Modena è stato inaugurato il 18 settembre 1857 ed uno dei teatri ottocenteschi di Genova;
il Teatro Gustavo Modena è gemello del Teatro Sociale di Camogli, anch'esso progettato dall'Architetto Nicolò Bruno;
il Teatro Modena di Genova è tra i pochissimi teatri in Italia ad avere ancora in uso la graticcia originale ottocentesca;
tuttora il Teatro Gustavo Modena di Genova è uno dei principali Teatri della città in cui ha sede il Teatro Nazionale;
il testo in votazione reca, come allegato all'articolo 1, la lista dei Teatri dichiarati monumenti nazionali;
stante l'importanza storico culturale che il Teatro Gustavo Modena di Genova ricopre sia a livello regionale che nazionale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere, quale monumento nazionale, il Teatro Gustavo Modena di Genova.
9/982-A/10. (Testo modificato nel corso della seduta)Cavo.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame è volto a dichiarare monumenti nazionali importanti teatri dislocati in varie città italiane;
in particolare, si ritiene possano essere dichiarati monumenti nazionali i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni e ove ricorra almeno uno dei seguenti requisiti: la programmazione sia esclusivamente rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato; il cui edificio sia riconosciuto di indubbia qualità storico-architettonica;
il Teatro Bellini di Adrano è un centro teatrale, intitolato al compositore catanese Vincenzo Bellini: nel 1779 il Viceré faceva obbligo di costruire il teatro di Adernó con gli introiti ricavati dalla tassazione sulla vendita del pane e degli ortaggi;
ai primi del Novecento, il sindaco affidò il restauro ed il completamento al palermitano Ing. Gaspare Silvestri Amari. Il gruppo scultoreo che primeggia sopra il terminale venne realizzato dal maestro catanese Mario Moschetti (figlio dell'illustre Giulio Moschetti autore delle sculture al Massimo Vincenzo Bellini di Catania) rappresentano l'anima del Teatro in forma allegorica, da sinistra verso destra: La Tragedia, la Musica e la Commedia. Secondo il progetto, dovevano essere poste ai lati nelle nicchie le statue di Giuseppe Verdi e di Vincenzo Bellini, ma che non furono mai realizzate;
durante il boom del cinema italiano, il Teatro è stato utilizzato come sala di proiezione cinematografica;
il Teano Bellini di Adrano, uno dei monumenti più significativi della città, presenta indubbiamente tutti i requisiti richiesti dal provvedimento in esame per la dichiarazione di monumento nazionale,
impegna il Governo
ad inserire nell'elenco dei teatri dichiarati monumenti nazionali il Teatro Bellini di Adrano.
9/982-A/11. Ciancitto.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame è volto a dichiarare monumenti nazionali importanti teatri dislocati in varie città italiane;
in particolare, si ritiene possano essere dichiarati monumenti nazionali i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni e ove ricorra almeno uno dei seguenti requisiti: la programmazione sia esclusivamente rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato; il cui edificio sia riconosciuto di indubbia qualità storico-architettonica;
il Teatro Bellini di Adrano è un centro teatrale, intitolato al compositore catanese Vincenzo Bellini: nel 1779 il Viceré faceva obbligo di costruire il teatro di Adernó con gli introiti ricavati dalla tassazione sulla vendita del pane e degli ortaggi;
ai primi del Novecento, il sindaco affidò il restauro ed il completamento al palermitano Ing. Gaspare Silvestri Amari. Il gruppo scultoreo che primeggia sopra il terminale venne realizzato dal maestro catanese Mario Moschetti (figlio dell'illustre Giulio Moschetti autore delle sculture al Massimo Vincenzo Bellini di Catania) rappresentano l'anima del Teatro in forma allegorica, da sinistra verso destra: La Tragedia, la Musica e la Commedia. Secondo il progetto, dovevano essere poste ai lati nelle nicchie le statue di Giuseppe Verdi e di
Vincenzo Bellini, ma che non furono mai realizzate;
durante il boom del cinema italiano, il Teatro è stato utilizzato come sala di proiezione cinematografica;
il Teano Bellini di Adrano, uno dei monumenti più significativi della città, presenta indubbiamente tutti i requisiti richiesti dal provvedimento in esame per la dichiarazione di monumento nazionale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità, fatti salvi i criteri del disegno di legge in corso di approvazione, di riconoscere, quale monumento nazionale, il Teatro Bellini di Adrano.
9/982-A/11. (Testo modificato nel corso della seduta)Ciancitto.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Iniziative di competenza volte ad un rapido ripristino delle barriere antirumore sui tratti cittadini genovesi delle autostrade A7 e A10 – 3-01113
BENZONI, BONETTI, D'ALESSIO, GRIPPO e SOTTANELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
su oltre ventisei chilometri di tratta autostradale dell'A7 e dell'A10 che si snodano all'interno del tessuto abitativo genovese, Autostrade per l'Italia S.p.A. (Aspi) ha previsto la reinstallazione di 13,3 chilometri di barriere integrate antirumore e la realizzazione di 1,7 chilometri di nuove installazioni. Purtroppo, ad oggi, soltanto meno di 1 chilometro di barriere reinstallate può dirsi concluso e soltanto per la metà delle altre sono state terminate le attività di cantierizzazione;
la mancanza delle barriere fonoassorbenti lungo l'asse autostradale del 1° tronco di Genova è un'ulteriore conseguenza della tragedia del crollo del viadotto Polcevera: tutte le barriere sono state infatti smontate, a partire dal 2019, in quanto non conformi dal punto di vista della sicurezza, come stabilito in uno dei filoni dell'inchiesta giudiziaria;
i residenti non possono più aprire le finestre delle proprie case a causa dell'inquinamento acustico dovuto al traffico che transita a pochi metri dalle proprie abitazioni, oltre che dell'inquinamento ambientale causato dalle polveri sottili dei veicoli quasi sempre incolonnati a causa dei continui ingorghi che contraddistinguono questo tratto della rete;
sulla base di quanto si è appreso dalla stampa locale, Aspi avrebbe dichiarato di essere «al lavoro per ridurre al massimo i disagi, attraverso una programmazione serrata, che tenga conto sia delle esigenze dei territori sia del piano di ammodernamento in corso sulla rete», prevedendo un termine dei lavori entro 3-4 anni;
tali tempistiche non sono ovviamente sostenibili per i residenti, i quali già da diversi anni subiscono le conseguenze di rumori, fumi e polveri sottili –:
quali iniziative di competenza intenda intraprendere per velocizzare le opere richiamate in premessa al fine di tutelare in via prioritaria la salute dei residenti – che già da molti anni tollerano una situazione insostenibile – e se intenda, in tal senso, aprire un tavolo di concerto con Aspi, gli enti locali interessati dai progetti e i comitati dei cittadini attivatisi negli anni, per garantire un monitoraggio costante delle problematiche e ottimizzare i tempi di implementazione di soluzioni adeguate.
(3-01113)
Iniziative di competenza per l'adozione da parte della Commissione europea di un parere motivato nei confronti dell'Austria circa le limitazioni di transito sull'asse del Brennero – 3-01114
FOTI, MESSINA, ANTONIOZZI, GARDINI, MONTARULI, RUSPANDINI, RAIMONDO, DEIDDA, AMICH, BALDELLI, CANGIANO, FRIJIA, LONGI, GAETANA RUSSO e GIOVINE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
nel mese di febbraio 2024, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato che l'Italia ha inviato al Segretario generale della Commissione europea una lettera firmata dal Ministro delle politiche dell'Unione europea, Raffaele Fitto, sul tema relativo ai divieti di transito sull'asse del Brennero;
nella missiva si chiede l'avvio di una procedura di infrazione, prevista dall'articolo 259 del Tfue, contro l'Austria per le limitazioni di transito sull'asse;
l'intero panorama delle associazioni di rappresentanza del settore dell'autotrasporto e della logistica e Uniontrasporti (società in house del sistema italiano delle Camere di commercio) ha voluto esprimere il pieno appoggio alla richiesta del Governo italiano;
in una lettera inviata dal comparto dell'autotrasporto, della logistica e da Uniontrasporti al Vicepresidente esecutivo della Commissione dell'Unione europea, Margrethe Vestager, al Commissario dei trasporti, Adina Valean, e al Commissario per il mercato interno, Thierry Breton, le associazioni affermano che i divieti tirolesi non solo minano la libera circolazione delle merci, ma ledono altresì l'equa concorrenza nell'Unione producendo danni diretti e indiretti all'economia italiana per oltre 2 miliardi di euro;
le associazioni, ricordando la strategicità del corridoio del Brennero per l'interscambio delle merci tra gli Stati membri, hanno evidenziato le criticità e i disagi operativi derivanti dai singoli divieti imposti dal Tirolo;
il settore sottolinea anche una possibile contraddizione della politica austriaca rispetto alle motivazioni di tutela ambientale: le limitazioni, infatti, sembrano non sussistere per il traffico con origine o destinazione in Tirolo;
nella stessa missiva, inoltre, le associazioni sottolineano gli impatti sociali negativi che generano in termini di sicurezza della circolazione e salute degli autisti;
la Commissione europea ha espresso l'intenzione di svolgere appieno il proprio ruolo in conformità all'articolo 259 del Tfue;
l'auspicio delle associazioni di categoria è che la Commissione europea adotti un parere motivato nel più breve tempo possibile, in modo da intimare all'Austria di rimuovere i divieti tirolesi al fine di ripristinare la libera circolazione delle merci e con essa un'equa concorrenza nel Mercato unico –:
quali ulteriori iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere al fine indurre la Commissione europea ad adottare un parere motivato che inviti l'Austria a rimuovere i divieti tirolesi sull'asse del Brennero, al fine di consentire una libera circolazione delle merci nel rispetto delle regole sull'equa concorrenza nel Mercato unico.
(3-01114)
Iniziative di competenza per la realizzazione di un piano di investimenti in infrastrutture strategiche e sistemi di trasporto efficienti per la Basilicata – 3-01115
MACCANTI, MOLINARI, ANDREUZZA, ANGELUCCI, BAGNAI, BARABOTTI, BELLOMO, BENVENUTO, DAVIDE BERGAMINI, BILLI, BISA, BOF, BORDONALI, BOSSI, BRUZZONE, CANDIANI, CAPARVI, CARLONI, CARRÀ, CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, COIN, COMAROLI, CRIPPA, DARA, DI MATTINA, FORMENTINI, FRASSINI, FURGIUELE, GIACCONE, GIAGONI, GIGLIO VIGNA, GUSMEROLI, IEZZI, LATINI, LAZZARINI, LOIZZO, MARCHETTI, MATONE, MIELE, MINARDO, MONTEMAGNI, MORRONE, NISINI, OTTAVIANI, PANIZZUT, PIERRO, PIZZIMENTI, PRETTO, RAVETTO, SASSO, STEFANI, SUDANO, TOCCALINI, ZIELLO, ZINZI e ZOFFILI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
gli investimenti in opere pubbliche di rilievo strategico portano benefici concreti a tutta la collettività. Un patrimonio infrastrutturale moderno e connesso è fondamentale per sviluppare una mobilità di merci e persone, efficace ed efficiente, che possa sostenere la crescita sostenibile e a lungo termine di un territorio, oltre che incrementarne l'attrattività e consolidarne le capacità competitive;
la regione Basilicata da anni sconta lo storico isolamento del suo territorio a causa delle sue caratteristiche geografiche e dell'inadeguatezza di reti ferroviarie e autostradali;
la velocità dei collegamenti è essenziale per dare la possibilità alle realtà imprenditoriali della regione di essere realmente competitive, infatti il 25 per cento dei 945 milioni dell'Accordo di coesione e sviluppo tra Governo e regione, cioè 200 milioni di euro, sono stati destinati al settore dei trasporti;
tra le opere principali e più attese dal territorio c'è l'intervento di realizzazione della nuova variante in gallerie ad Acquafredda e Cersuta di Maratea, per la quale è necessario uno stanziamento di risorse;
inoltre, oltre agli interventi messi in campo dalla regione, come il potenziamento dei mezzi di trasporto ferroviario e le risorse investite di recente sulla mobilità, in particolare per rinnovare il parco rotabile delle Ferrovie Appulo Lucane, sono fondamentali i lavori di collegamento alla rete ferroviaria e autostradale nazionale, ad esempio quelli riguardanti l'itinerario stradale Murgia-Pollino, asse strategico di preminente interesse nazionale –:
se e quali iniziative di competenza abbia adottato o intenda adottare per realizzare un piano di investimenti in infrastrutture strategiche e sistemi di trasporto efficienti per la regione Basilicata, al fine di far fronte allo storico isolamento in cui versa il territorio.
(3-01115)
Iniziative di competenza volte ad assicurare una rapida realizzazione della Nuova diga foranea di Genova – 3-01116
LUPI, CAVO, BICCHIELLI, BRAMBILLA, CESA, ALESSANDRO COLUCCI, PISANO, ROMANO, SEMENZATO e TIRELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
la nuova diga foranea di Genova è stata la principale opera contenuta nel Programma straordinario per la ripresa del porto di Genova prevista dall'articolo 9-bis del decreto-legge n. 109 del 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, e rappresenta un'infrastruttura determinante per lo sviluppo di Genova e del sistema portuale italiano;
il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito dalla legge 1 luglio 2021, n. 101, ha istituito il Fondo complementare al PNRR, finalizzato ad integrare, con risorse nazionali, gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e a finanziare anche la diga foranea di Genova;
il 27 maggio 2022, il Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha approvato il progetto della diga foranea di Genova;
il 1° giugno 2022 il Commissario straordinario Paolo Emilio Signorini ha approvato in via definitiva il progetto di fattibilità tecnica economica della nuova diga foranea;
il 23 novembre 2022 il Commissario straordinario Paolo Emilio Signorini ha sottoscritto il contratto per la realizzazione dell'opera con i rappresentanti del Consorzio PerGenova Breakwater (ATI composta da Webuild, Fincantieri, Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra);
l'aumento dei costi dei materiali delle costruzioni ha richiesto l'aggiornamento del costo dell'opera da 950 milioni di euro a 1,3 miliardi di euro, come da stime dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale;
come riportato da numerosi organi di stampa, l'Autorità nazionale anticorruzione avrebbe trasmesso la propria delibera n. 142 del 20 marzo 2024 alla procura della Repubblica di Genova e al procuratore regionale della Corte dei conti della Liguria;
la delibera dell'Autorità citata ravvisa anche una possibile «distorsione della concorrenza» nelle procedure tecniche adottate per le procedure di appalto e «la sindacabilità (...) della scelta circa l'inserimento della Nuova Diga Foranea nel Programma Straordinario» di cui al decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130 –:
quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di assicurare la realizzazione in tempi brevi della diga foranea di Genova, un'opera infrastrutturale di rilevanza strategica per Genova e per lo sviluppo economico del Paese.
(3-01116)
Iniziative di competenza volte a garantire la realizzazione della Nuova diga foranea di Genova in relazione ai tempi e alle risorse previsti dal PNRR – 3-01117
ORLANDO, GHIO, BARBAGALLO, MORASSUT, BAKKALI, CASU, FERRARI e FORNARO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
con delibera del 20 marzo 2024, l'Anac ha concluso la propria istruttoria sulle procedure di appalto integrato complesso avente a oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione dell'intervento P3062 «Realizzazione della Nuova Diga Foranea – Ambito Bacini di Sanpierdarena – Porto di Genova»;
nella delibera Anac considera confermati i profili di contestazione sollevati nell'atto di avvio del procedimento di vigilanza in ordine all'assenza delle motivazioni sottese alla scelta dell'utilizzo della procedura negoziata senza bando e ravvisa la mancata sussistenza dei presupposti per l'applicazione del regime derogatorio, non prospettandosi situazioni di estrema urgenza, nonché la possibilità per l'impresa di ottenere automaticamente delle varianti e pone dubbi sul fatto che l'opera potesse essere commissariata e finanziata con fondi del PNRR;
la situazione desta profonda preoccupazione poiché si tratta di un'opera molto importante per la Liguria e tutto il Nord-Ovest, la cui realizzazione è propedeutica e connessa ad altre opere infrastrutturali di sviluppo per l'intera regione e desta sconcerto per la mancanza della necessaria trasparenza e correttezza delle procedure che un progetto di questa entità richiederebbe;
l'insufficiente attenzione alle procedure da parte di chi doveva impostare il percorso, avallando un progetto nato già con delle lacune, a cui non è stato posto rimedio, non è accettabile e richiede un intervento;
infatti, il rischio di un allungamento dei tempi mette in pericolo la sostenibilità economica dell'opera, che conta su circa 1,3 miliardi di fondi del PNRR che, se non vengono rispettati i tempi di scadenza, si potrebbero perdere –:
quali siano, alla luce della delibera Anac e delle procedure giudiziarie in corso, le valutazioni in relazione al rispetto dei tempi e delle scadenze di realizzazione dell'opera per evitare la perdita dei fondi del PNRR e come si intenda fare fronte ad eventuali ritardi per garantire la realizzazione dell'opera.
(3-01117)
Chiarimenti in merito all'esercizio dei poteri di cui al decreto legislativo n. 175 del 2016 sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della società Stretto di Messina, anche con riferimento alle consulenze e all'affidamento di incarichi – 3-01118
BONELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
in risposta all'interrogazione a risposta immediata n. 5-02203 svolta in Commissione VIII (Ambiente) della Camera dei deputati il 27 marzo 2024, l'interrogante ha appreso che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ritenendo necessario dettare regole generali in merito alla vigilanza sull'attività della società Stretto di Messina Spa (SdM) e alla definizione degli indirizzi idonei a garantire, coerentemente con quanto previsto dall'articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 175 del 2016, che sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della medesima sia esercitata una influenza determinante da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha emanato il 2 febbraio 2024 il decreto ministeriale n. 26, con il quale viene adottata la direttiva del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per il controllo analogo della SdM, ai sensi dell'articolo 1 del citato decreto-legge n. 35 del 2023;
tale direttiva, sempre secondo la risposta del rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, individua modalità con le quali viene esercitato il controllo analogo, distinguendo tra un controllo preventivo ed un controllo successivo;
sul sito istituzionale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nella sezione «ricerca normativa», non sembra sia disponibile alla consultazione tale decreto ministeriale;
l'emanazione, a distanza di un anno dal decreto-legge n. 35 del 2023, della direttiva che individua modalità con il quale viene esercitato il controllo analogo, induce a ritenere che sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della SdM non sia stata esercitata una adeguata influenza determinante da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
secondo quanto si apprende da organi di stampa (articolo on-line del quotidiano «la Repubblica» del 14 marzo 2024) l'Anac nel suo database segnala tra il 2023 e il 2024 una spesa da parte della SdM per affidamenti diretti e gare pari a 4 milioni di euro;
tra questi in particolare spiccano: un incarico da 80 mila euro all'avvocato Vincenzo Fortunato, che dal 2013 al 2022 ha curato per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l'infinita liquidazione mai conclusa della SdM; un incarico da 120 mila euro come supporto all'ufficio stampa della SdM al signor Carlo Parmeggiani, ex portavoce del governatore del Veneto Luca Zaia; un incarico per un compenso di 65 mila euro all'ingegner Agostino Nuzzolo per l'aggiornamento del piano del traffico e merci –:
se il Ministro interrogato risulti a conoscenza dei fatti richiamati in premessa e quale influenza determinante, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 175 del 2016, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti abbia potuto esercitare, dalla riattivazione della concessione alla SdM, sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative compiute dalla società, anche in merito alle consulenze e affidamenti d'incarico che ammonterebbero nel solo primo anno a 4 milioni di euro di risorse pubbliche.
(3-01118)
Chiarimenti ed iniziative circa le contestazioni avanzate in sede europea in ordine al rispetto della direttiva Uccelli e del regolamento sull'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche – 3-01109
CARAMIELLO, ILARIA FONTANA, SERGIO COSTA, CHERCHI e DI LAURO. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:
il 7 febbraio 2024 la Commissione europea ha inviato al Governo italiano una lettera di messa in mora per il mancato rispetto di:
a) direttiva uccelli (2009/409/CE);
b) regolamento Reach (1907/2006/CE);
le norme censurate sono: articolo 1, commi 447 e 448, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, di modifica della legge n. 157 del 1992, non conforme a numerose disposizioni della direttiva uccelli; articolo 11-ter del decreto-legge n. 104 del 2023, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 ottobre 2023, n. 136, di modifica della legge n. 157 del 1992, che viola il Trattato di funzionamento dell'Unione europea e non è conforme al regolamento Reach;
il 25 gennaio 2023 è stata avviata la procedura EU Pilot (2023)10419, con cui la Commissione ha rilevato tre criticità:
a) tutela degli habitat e specie migratrici;
b) regime generale di protezione delle specie di uccelli di cui all'articolo 1 della direttiva;
c) regime giuridico degli abbattimenti;
nella lettera la Commissione ha stigmatizzato le argomentazioni illustrate dallo Stato italiano nella lunga interlocuzione intercorsa, rilevando l'assenza della differenza gerarchica tra le fonti ed evidenziando l'inappropriatezza della presunta applicazione – da parte del giudice – del principio di priorità della normativa europea, confermando l'inefficacia della norma, stante la necessità dell'intervento della magistratura;
la procedura EU Pilot (10542) relativa al regolamento Reach nasce dalla circolare interpretativa adottata dai Ministri dell'ambiente e dell'agricoltura che stabilisce limiti all'uso di munizioni di piombo all'interno o in prossimità delle zone umide;
in risposta all'avvio della procedura il Governo italiano ha informato che le disposizioni contestate erano state trasfuse in una norma di rango primario, determinando una nuova censura da parte della Commissione sotto diversi profili, il primo metodologico, i successivi nel merito della normativa:
a) l'illegittimo recepimento del regolamento poiché il regolamento è obbligatorio e direttamente applicabile e non deve essere né recepito né surrettiziamente modificato attraverso una norma interpretativa;
b) l'arbitraria restrizione della definizione di zone umide;
c) la legge n. 136 del 2023 ha stabilito un macchinoso rinvio ad un non meglio precisato utilizzo delle munizioni per attività diverse da quelle di tiro, dando vita ad un combinato disposto delle due disposizioni (circolare e legge) che porterebbe inevitabilmente ad una nuova incertezza giuridica;
d) il mancato rispetto della previsione del regolamento Reach riguardo alla necessità che gli Stati membri adottino sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive –:
come intenda rispondere il Governo alla Commissione europea al fine di bloccare la procedura di infrazione e per scongiurare l'irrogazione di sanzioni all'Italia.
(3-01109)
Tempi di pubblicazione della graduatoria definitiva del bando per il finanziamento dei progetti del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni – 3-01110
PASTORINO. — Al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare. — Per sapere – premesso che:
la legge 6 ottobre 2017, n. 158, è volta a favorire l'adozione di misure in favore dei residenti nei piccoli comuni e delle attività produttive ivi insediate, con particolare riferimento al sistema dei servizi essenziali, per contrastarne lo spopolamento e incentivare l'afflusso turistico;
a tal fine si istituisce un Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni, destinato al finanziamento di investimenti diretti alla tutela dell'ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all'insediamento di nuove attività produttive;
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 luglio 2021 è definito l'elenco dei piccoli comuni che possono beneficiare dei finanziamenti concessi della suddetta legge. Con il successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, del 16 maggio 2022, è disciplinata la «Predisposizione del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni», individuando le regole per l'assegnazione dei relativi fondi;
il 15 luglio 2023 è stato pubblicato il «Bando pubblico per il finanziamento dei progetti per il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni», predisposto dal dipartimento Casa Italia, che fissa i termini di presentazione della domanda di inserimento dei progetti di investimento pubblico nel Piano e i criteri per la selezione degli stessi;
il termine per la presentazione delle domande di partecipazione, inizialmente fissato all'11 settembre 2023, è stato prorogato al 25 ottobre, per poi essere ulteriormente rinviato al 15 novembre, data di conclusione della fase 2 e avvio della fase di verifica dei progetti presentati che si concluderà con l'adozione della graduatoria finale tramite decreto della Presidenza del Consiglio;
il 21 novembre 2023 si è riunita la commissione di valutazione, per fornire indicazioni sulle modalità e i tempi di lavoro della stessa nonché della segreteria tecnico-amministrativa di supporto. In tale occasione è stato stabilito il calendario per giungere all'adozione della graduatoria, presumibilmente entro l'estate prossima;
tuttavia, il trascorrere del tempo e l'indicazione di un termine approssimativo per la graduatoria, destano perplessità e preoccupazione dal momento che si rischia una variazione dei prezzi e un «invecchiamento» dei progetti presentati, tenendo conto anche delle tempistiche di realizzazione degli stessi –:
se si intenda indicare con precisione la data di pubblicazione della graduatoria definitiva, adoperandosi affinché vi sia una velocizzazione del procedimento di definizione dei progetti selezionati.
(3-01110)
Iniziative di competenza volte ad ampliare la lista di materie prime critiche la cui esportazione al di fuori dell'Unione europea è soggetta a notifica, nel quadro di misure volte a favorire il riciclaggio interno di tali materie – 3-01111
SQUERI, POLIDORI e CASASCO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:
la domanda di materie prime minerali (litio, nichel, rame, zinco, magnesio, titanio, gallio, germanio, terre rare e iridio) è destinata ad aumentare sensibilmente come conseguenza del graduale abbandono delle tecnologie fossili a favore di nuovi processi di trasformazione;
la Germania sta già pensando di istituire un «fondo nazionale per le materie prime», per sostenere il finanziamento di nuovi progetti di estrazione, lavorazione e riciclaggio. La Francia intende fare lo stesso e i due Paesi stanno coordinando queste iniziative per cooperare tra loro;
in Italia, dove è in costante aumento il numero di richieste di concessioni per l'attivazione o riattivazione di miniere di rame, cobalto, litio e zinco, il Ministero delle imprese e del made in Italy ha avviato a gennaio 2021 un tavolo tecnico, con l'obiettivo di creare le condizioni normative, economiche e di mercato volte ad assicurare un approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche. La lista dei materiali in esame presso il tavolo è composta da 30 elementi. La lista dei materiali sotto osservazione dell'Unione europea è composta da 83 elementi (Study on the EU's list of Critical Raw Materials – 2020);
con l'articolo 30 del decreto-legge n. 21 del 2022, più volte modificato, è stato previsto che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, siano individuate le materie prime critiche per le quali le operazioni di esportazione al di fuori dell'Unione europea sono soggette a notifica. La misura si applica in particolare all'export di rottami ferrosi, per i quali l'export va notificato se superiore a 250 tonnellate;
anche i rottami di metalli non ferrosi sono materie prime critiche strategiche per il Paese ed in particolare l'alluminio, il rame, il nichel e lo zinco. Tuttavia l'Europa è un esportatore netto di rottami di alluminio – più di 1 milione di tonnellate/anno, l'80 per cento esportato in Asia (Cina, India, Pakistan, Corea) – e di rottame di rame per circa 900.000 tonnellate/anno;
con l'articolo 40-ter del decreto-legge n. 76 del 2020 sono state introdotte semplificazioni per le attività di recupero dei materiali metallici. Il recupero di detti materiali ha una valenza altissima in termini di economia circolare –:
quali ulteriori iniziative di competenza intenda porre in essere il Ministro interrogato nei diversi ambiti esposti in premessa e in particolare se non ritenga opportuno implementare la lista dei materiali da porre sotto controllo, nel quadro dell'adozione di ulteriori misure che favoriscano il riciclaggio interno al nostro Paese.
(3-01111)
Iniziative di competenza volte a tutelare l'occupazione nel settore dei contact center, con particolare riferimento ai lavoratori di Almaviva-Contact – 3-01112
FARAONE, GADDA, DE MONTE, DEL BARBA, MARATTIN, BONIFAZI, BOSCHI, GIACHETTI e GRUPPIONI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:
i dossier e i tavoli aperti presso il Ministero delle imprese e del made in Italy, compreso quello di Almaviva-Contact, sono assai numerosi, simbolo di un'Italia che chiede risposte al Governo, soprattutto in particolari settori;
nel dettaglio, nel settore del contact-center, i cali di volumi reali, le delocalizzazioni spinte, l'introduzione massiva di sistemi di Ia, hanno prodotto e continuano a creare problematiche molto critiche, mentre i fondi per la cassa in deroga dei call-center si dimostrano insufficienti;
nel settore, inoltre, a cominciare da quelle indette dalla pubblica amministrazione, le gare vengono gestite con il massimo ribasso, spesso senza l'applicazione del Ccnl telecomunicazioni e ciò conduce alla ricerca di un risparmio che finisce per realizzarsi sul costo del lavoro;
l'azienda Almaviva-Contact per oltre 20 anni ha gestito una grande quantità di commesse, ma ad oggi le attività in gestione sono molto basse, anche in relazione alla richiamata crisi complessiva del sistema dei contact-center;
da quanto risulta all'interrogante, durante l'emergenza pandemica, l'azienda di call center Almaviva-Contact ha spostato circa 428 unità lavorative al «1500», il numero di utilità pubblica istituito dal Ministero della salute per fornire tutte le informazioni necessarie sul COVID-19 e questi lavoratori sono stati definiti «angeli», insieme agli operatori sanitari e ai medici e il loro supporto si è dimostrato indispensabile per districarsi nel complicato mondo delle norme anti-Covid;
sempre riguardo ad Almaviva-Contact, in forza lavoro ci sarebbero 651 addetti suddivisi tra le sedi di Palermo, Catania, Rende, Napoli, Roma e Milano e tra questi lavoratori, come detto, 428 unità hanno operato per il numero verde «1500» legato alla gestione dell'emergenza sanitaria COVID-19;
ciò che appare evidente, riguardo ad Almaviva-Contact, è che i tavoli che si sono tenuti presso il Ministero delle imprese e del made in Italy con le parti sociali, da inizio del 2023, non hanno portato ad una soluzione per garantire la salvaguardia dei lavoratori, mentre l'intero settore vive una crisi senza precedenti in Italia –:
quali iniziative di competenza si ritenga di promuovere, al fine di garantire, in tempi rapidi, interventi urgenti nel settore dei contact-center, anche attraverso l'interlocuzione con tutti gli attori protagonisti, al fine di garantire una piena sostenibilità e le doverose tutele occupazionali alla filiera, con particolare riferimento ai lavoratori in esubero di Almaviva-Contact, i quali, in massima parte, in momenti assai difficili, hanno contribuito con la loro professionalità ad uscire dall'emergenza pandemica da COVID-19.
(3-01112)
MOZIONE RICHETTI, BRAGA, FRANCESCO SILVESTRI, ZANELLA ED ALTRI N. 1-00249 PRESENTATA A NORMA DELL'ARTICOLO 115, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO, NEI CONFRONTI DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI, MATTEO SALVINI
Mozione
La Camera,
premesso che:
con decreto del Presidente della Repubblica 21 ottobre 2022, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, il senatore Matteo Salvini è stato nominato Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
con decreto del Presidente della Repubblica 23 ottobre 2022, sempre su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, allo stesso Ministro Salvini sono state attribuite le funzioni di Vicepresidente del Consiglio dei ministri;
ai sensi dell'articolo 93 della Costituzione e dell'articolo 1, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento di fedeltà alla Repubblica, nonché di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e «di esercitare le (...) funzioni nell'interesse esclusivo della nazione»;
l'11 marzo 2015, l'allora eurodeputato Matteo Salvini affermava che «la Russia è sicuramente molto più democratica dell'Unione Europea di oggi, una finta democrazia. Io farei a cambio, porterei Putin nella metà dei Paesi europei, mal governati da presunti Premier eletti che non sono eletti da nessuno, ma telecomandati da qualcun altro»;
il 25 novembre 2015, dopo aver preso parte alla seduta plenaria del Parlamento europeo durante la quale interveniva il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul fenomeno dell'immigrazione e sulla necessità di avere un'Europa unita, Matteo Salvini pubblicava un post sui propri canali social in cui scriveva «cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin», allegando una sua fotografia in cui posava, all'interno dell'aula di Strasburgo, indossando una maglietta con sopra stampato il volto di Vladimir Putin, recando peraltro un grave danno di immagine e di credibilità alla Presidenza della Repubblica;
il 6 marzo 2017 Matteo Salvini firmava, in qualità di segretario federale del partito politico «Lega Nord» – carica poi confermata il 31 gennaio 2020 con riferimento al partito politico «Lega per Salvini Premier» – un accordo con Sergei Zheleznyak, vicesegretario generale del Consiglio per le relazioni internazionali del partito politico russo «Russia unita», afferente al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, il quale era già stato a capo del partito fino al 2012;
tale accordo, sottoscritto a Mosca in data 6 marzo 2017, in base al punto 8) aveva una durata pari a cinque anni e si è automaticamente rinnovato il 6 marzo 2022, successivamente, quindi, all'invasione russa dell'Ucraina;
negli anni, l'esistenza dell'accordo è stata citata e riportata più volte anche in sedi pubbliche e interviste rilasciate dallo stesso Ministro Salvini, il quale non ha ad oggi ancora mai smentito né i contenuti dell'accordo né ha prodotto il documento che notifichi alla controparte russa l'intenzione di cessazione dello stesso;
tra le altre cose, al punto 4) dell'accordo si prevede che il Ministro Salvini e la controparte russa promuovano la creazione di relazioni tra i deputati dei due partiti politici, organizzando anche «lo scambio di esperienze in attività legislative»;
successivamente alla sottoscrizione dell'accordo, il Ministro Salvini affermava pubblicamente che si trattasse di «un accordo programmatico di collaborazione tra Lega e Russia Unita, che è il movimento del Presidente Putin» aggiungendo che «Putin sia uno dei migliori uomini di Governo al mondo perché lo credo e perché lo dicono i fatti» e che se «avessimo un Putin anche in Italia staremmo sicuramente meglio, e questo lo dico perché ne sono convinto»;
l'anno successivo, nell'estate del 2018, il Ministro Salvini affermava pubblicamente come «abbiamo solo che da imparare (...) da Putin in termini di difesa della propria gente e del proprio popolo» e che «l'annessione della Crimea alla Russia è (...) legittima»;
a distanza di un anno da tale dichiarazione, il 2 agosto 2019, dal palco della festa della Lega svoltasi a Cervia, il Ministro Salvini elogiava ancora una volta l'operato di Putin, ritenendo che «Putin sia un grande uomo di stato e di governo»;
nonostante le recenti dichiarazioni dei componenti del partito del Ministro Salvini, tendenti a specificare come, nella realtà, l'accordo di collaborazione con il partito «Russia Unita» non sia mai stato concretamente implementato, a quanto risulta – come detto – il Ministro Salvini non ha mai agito formalmente al fine di interrompere il rapporto di collaborazione con l'entità politica del Presidente Vladimir Putin;
nella sostanza, ad oltre due anni dall'inizio dell'illegale invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, il Governo della Repubblica Italiana è rappresentato da un Ministro e Vicepresidente del Consiglio dei ministri che non rinnega né i rapporti di collaborazione con il partito di Vladimir Putin né le sue dichiarazioni di elogio a Putin stesso;
alla luce di queste considerazioni, secondo i firmatari del presente atto di indirizzo, il Ministro Salvini non può rappresentare degnamente la Repubblica Italiana ma, anzi, dimostra di non esercitare appieno le proprie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione,
per tali motivi:
visto l'articolo 94 della Costituzione;
visto l'articolo 115 del Regolamento della Camera dei deputati,
esprime la propria sfiducia al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e Vicepresidente del Consiglio dei ministri, senatore Matteo Salvini, e lo impegna a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni.
(1-00249) «Richetti, Braga, Francesco Silvestri, Zanella, Schlein, Conte, Bonetti, Bonelli, Fratoianni, Aiello, Alifano, Amato, Amendola, Appendino, Ascani, Ascari, Auriemma, Bakkali, Baldino, Barbagallo, Barzotti, Benzoni, Berruto, Boldrini, Bonafè, Borrelli, Bruno, Cafiero De Raho, Cantone, Cappelletti, Caramiello, Carè, Carfagna, Carmina, Carotenuto, Caso, Castiglione, Casu, Cherchi, Ciani, Alfonso Colucci, Enrico Costa, Sergio Costa, Cuperlo, Curti, D'Alessio, D'Orso, D'Alfonso, De Luca, De Maria, De Micheli, Dell'Olio, Di Biase, Di Lauro, Di Sanzo, Donno, Dori, Evi, Fassino, Fede, Fenu, Ferrari, Ilaria Fontana, Forattini, Fornaro, Fossi, Furfaro, Ghio, Ghirra, Gianassi, Girelli, Giuliano, Gnassi, Graziano, Gribaudo, Grimaldi, Grippo, Gubitosa, Guerra, Iacono, Iaria, L'Abbate, Lacarra, Lai, Laus, Letta, Lomuti, Lovecchio, Madia, Malavasi, Mancini, Manzi, Mari, Marino, Mauri, Merola, Morassut, Morfino, Onori, Orfini, Orrico, Ubaldo Pagano, Pastorella, Pastorino, Pavanelli, Pellegrini, Peluffo, Penza, Piccolotti, Porta, Provenzano, Quartapelle Procopio, Quartini, Raffa, Toni Ricciardi, Marianna Ricciardi, Riccardo Ricciardi, Roggiani, Rosato, Andrea Rossi, Ruffino, Santillo, Sarracino, Scarpa, Scerra, Scotto, Scutellà, Serracchiani, Simiani, Sottanelli, Speranza, Sportiello, Stefanazzi, Stumpo, Tabacci, Todde, Torto, Traversi, Tucci, Vaccari, Zan, Zaratti, Zingaretti».