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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 15 novembre 2024

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 15 novembre 2024.

  Albano, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Battistoni, Bellucci, Benvenuti Gostoli, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Brambilla, Calderone, Cappellacci, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, D'Alessio, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Faraone, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Lollobrigida, Lupi, Magi, Mangialavori, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Mollicone, Molteni, Morrone, Mulè, Nazario Pagano, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Roccella, Romano, Rotelli, Scerra, Schullian, Francesco Silvestri, Simiani, Siracusano, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Vinci, Zaratti, Zoffili, Zucconi.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge costituzionale URZÌ ed altri: «Modifica all'articolo 38 della Costituzione in materia di educazione e avviamento professionale delle persone con disabilità» (1836) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Cerreto.

Modifica del titolo di proposte di legge.

  La proposta di legge n. 1942, d'iniziativa del deputato Minardo, ha assunto il seguente titolo: «Introduzione dell'obbligo della prescrizione elettronica per l'acquisto e l'uso degli agrofarmaci e dei fertilizzanti e delega al Governo per la disciplina del regime di fornitura e dispensazione dei medesimi».

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   X Commissione (Attività produttive):

  GIOVINE ed altri: «Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, in materia di disciplina dei giorni di chiusura obbligatoria degli esercizi commerciali» (2021) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XII Commissione (Affari sociali):

  VACCARI e DE MARIA: «Abrogazione dei commi 9 e 9-bis dell'articolo 9-ter del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, concernenti la partecipazione delle aziende fornitrici di dispositivi medici al ripiano del superamento del tetto di spesa regionale» (2033) Parere delle Commissioni I, V, VIII, X e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XIII Commissione (Agricoltura):

  MINARDO: «Introduzione dell'obbligo della prescrizione elettronica per l'acquisto e l'uso degli agrofarmaci e dei fertilizzanti e delega al Governo per la disciplina del regime di fornitura e dispensazione dei medesimi» (1942) Parere delle Commissioni I, V, VIII, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;

  MINARDO: «Introduzione dell'obbligo di registrazione degli operatori del settore agricolo e alimentare nella banca dati di cui all'articolo 21 del decreto legislativo 6 ottobre 2023, n. 148, e istituzione di una banca dati dei marcatori di origine dei prodotti agroalimentari» (1943) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), IV, V, VII, IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IV (Difesa):

  S. 1053. – «Misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco» (approvato dal Senato) (2139) Parere delle Commissioni II, III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, VIII, IX, XI, XII, XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, con lettera in data 14 novembre 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 90/2024 del 21 ottobre-13 novembre 2024, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente al riduzione delle liste di attesa relative alle prestazioni sanitarie non erogate nel periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal Ministero dell'agricoltura,
della sovranità alimentare e delle foreste.

  Il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha trasmesso un decreto ministeriale recante variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, autorizzate, in data 23 ottobre 2024, ai fini della ripartizione, per l'anno 2024, del fondo per provvedere ad eventuali sopravvenute maggiori esigenze di spese per acquisto di beni e servizi, ai sensi dell'articolo 23, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289.

  Questo decreto è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XIII Commissione (Agricoltura).

Trasmissione dal Ministro
per i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 13 novembre 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la relazione sullo stato della disciplina militare e sullo stato dell'organizzazione delle Forze armate, riferita all'anno 2023 (Doc. XXXVI, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla IV Commissione (Difesa).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 13 novembre 2024, ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza unificata, nella seduta del 7 novembre 2024, sul disegno di legge recante conversione in legge del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano (atto Camera n. 2038, atto Senato n. 1287).

  Questo parere è trasmesso alla II Commissione (Giustizia) e alla VI Commissione (Finanze).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 13 novembre 2024, ha trasmesso il rapporto dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, predisposto ai sensi dell'articolo 12, comma 2, del decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66, concernente l'inconveniente grave occorso a un aeromobile a Baunei (Nuoro) il 27 dicembre 2020.

  Questo documento è trasmesso alla IX Commissione (Trasporti).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettere in data 13 novembre 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66, le seguenti relazioni d'inchiesta dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo:

   relazione d'inchiesta concernente l'incidente occorso a un aeromobile nei pressi dell'aeroporto di Ravenna il 14 maggio 2021;

   relazione d'inchiesta concernente l'incidente occorso a Mezzani (PR) il 1° settembre 2022.

  Questi documenti sono trasmessi alla IX Commissione (Trasporti).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 14 novembre 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 21, comma 12-quater, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, la nota tecnico-illustrativa allegata al disegno di legge recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027» (atto Camera n. 2112).

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio), nonché a tutte le altre Commissioni permanenti e alla Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 13 e 14 novembre 2024, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Attuazione dello Spazio europeo della ricerca (SER) – Rafforzare la ricerca e l'innovazione in Europa: percorso e direzioni future del SER (COM(2024) 490 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VII (Cultura) e X Commissione (Attività produttive);

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa alla verifica congiunta dell'attuazione dell'accordo tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America sul trattamento e il trasferimento di dati di messaggistica finanziaria dall'Unione europea agli Stati Uniti ai fini del programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (COM(2024) 522 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea nella 17a riunione del comitato delle parti della convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, in merito all'adozione di una decisione sulla procedura per la formulazione di raccomandazioni alle parti nell'ambito del primo ciclo di valutazione tematica, per quanto riguarda le istituzioni e l'amministrazione pubblica dell'Unione (COM(2024) 525 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea nella 17a riunione del comitato delle parti della convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, in merito all'adozione di una decisione sulla procedura per la formulazione di raccomandazioni alle parti nell'ambito del primo ciclo di valutazione tematica, per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale (COM(2024) 526 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Proposta di decisione del Consiglio relativa all'approvazione della posizione da adottare a nome dell'Euratom in sede di Conferenza della Carta dell'energia (COM(2024) 527 final), corredata dal relativo allegato (COM(2024) 527 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle attività della Fondazione IFRS, dell'EFRAG e del PIOB nel 2023 (COM(2024) 528 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze);

   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Conferenza della Carta dell'energia (COM(2024) 536 final), corredata dal relativo allegato (COM(2024) 536 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un'applicazione per la trasmissione elettronica dei dati di viaggio («applicazione di viaggio digitale dell'Unione europea») e che modifica i regolamenti (UE) 2016/399 e (UE) 2018/1726 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 2252/2004 del Consiglio per quanto riguarda l'uso delle credenziali di viaggio digitali (COM(2024) 670 final), corredata dal relativo allegato (COM(2024) 670 final – Annex) e dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione (SWD(2024) 672 final) che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali).

  La Corte dei conti europea, in data 13 e 14 novembre 2023, ha comunicato la pubblicazione dei seguenti documenti, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   relazione annuale sulle imprese comuni dell'Unione europea per l'esercizio finanziario 2023;

   analisi n. 04/2024 – La relazione annuale della Commissione sulla gestione e il rendimento del bilancio dell'Unione europea per il 2023.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 14 novembre 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento.

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Attuazione dello Spazio europeo della ricerca (SER) – Rafforzare la ricerca e l'innovazione in Europa: percorso e direzioni future del SER (COM(2024) 490 final);

  Proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2021/2283 recante apertura e modalità di gestione di contingenti tariffari autonomi dell'Unione per taluni prodotti agricoli e industriali (COM(2024) 519 final).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative di competenza volte a garantire la continuità produttiva e occupazionale degli stabilimenti Beko Europe in Italia, alla luce delle prescrizioni poste nell'ambito dell'esercizio del golden power da parte del Governo – 2-00475

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle imprese e del made in Italy, per sapere – premesso che:

   lo stabilimento Beko di Cassinetta di Biandronno, sito di rilevanza strategica per l'industria degli elettrodomestici in Italia e in Europa, impiega oltre 2.200 lavoratori diretti e diverse migliaia nell'indotto, risultando essenziale per il tessuto produttivo e sociale della provincia di Varese; nel Consiglio dei ministri del 1° maggio 2023, su proposta del Ministro interpellato, il Governo ha autorizzato l'esercizio dei poteri speciali (golden power), ponendo specifiche prescrizioni a salvaguardia del patrimonio tecnologico, della produzione e dei livelli occupazionali di tutti gli stabilimenti coinvolti in seguito all'acquisizione di Whirlpool Emea da parte della multinazionale turca Arçelik;

   da aprile 2024, il sito di Cassinetta è integrato nella nuova entità Beko Europe, che ha già proceduto alla chiusura di impianti in Gran Bretagna e Polonia con il licenziamento di circa 1.800 lavoratori;

   nell'incontro svoltosi il 19 aprile 2024 presso il Ministero interpellato, Beko Europe aveva manifestato l'intenzione di riesaminare tutti gli aspetti dell'attività europea, condividendo quanto prima con il Ministero delle imprese e del made in Italy il piano industriale e avviando un confronto con le parti sociali;

   tuttavia nell'incontro successivo, tenutosi il 7 novembre 2024, l'azienda anziché presentare il piano industriale per i siti italiani – piano che dovrà essere in sintonia con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° maggio 2023 con cui il Governo ha utilizzato il golden power – si è limitata ad illustrare un'analisi preliminare sulla struttura industriale e operativa esistente, unitamente a una valutazione congiunturale del contesto economico e del settore nel suo complesso, con tanto di conferma per le rappresentanze sindacali dei timori già emersi circa il forte rischio di licenziamenti e chiusure unilaterali;

   in particolare, i risultati della citata analisi preliminare hanno evidenziato, secondo quanto affermato dalla stessa Beko, un «netto rallentamento della domanda in Europa, una maggiore concorrenza da parte di produttori provenienti dal mercato asiatico, risultati aziendali negativi nonostante massicci investimenti e una sovraccapacità strutturale in Italia». Da ciò i comparti del lavaggio e della refrigerazione (nel quale rientra lo stabilimento di Cassinetta di Biandronno) saranno valutati per evitare altre perdite di cassa;

   nonostante le reiterate richieste sindacali, ad oggi non sono state fornite risposte concrete e chiare da parte di Beko Europe riguardo i contenuti del predetto piano industriale per i siti italiani, continuando a persistere una crescente incertezza tra i lavoratori e le loro famiglie sul futuro degli stabilimenti e, in particolare, di quello di Cassinetta di Biandronno –:

   quali iniziative urgenti di competenza il Ministro interpellato intenda intraprendere per garantire, in linea con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° maggio 2023 di cui in premessa, che le attività produttive di Beko in Italia non subiscano ridimensionamenti a vantaggio di altri siti europei;

   quali iniziative di competenza intenda assumere per garantire che il piano industriale della Beko Europe rispetti rigorosamente le prescrizioni poste nell'ambito dell'esercizio del golden power e quindi sia effettivamente volto a rafforzare, sotto il profilo industriale-produttivo, gli stabilimenti italiani, a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi degli stessi nonché a soddisfare l'interesse nazionale per il settore degli elettrodomestici, asset strategico del made in Italy.
(2-00475) «Ferrara, Appendino, Cappelletti, Pavanelli, Aiello, Barzotti, Carotenuto, Tucci, Carmina, Donno, Dell'Olio, Torto, Fenu, Gubitosa, Raffa, Alifano, Auriemma, Alfonso Colucci, Penza, Riccardo Ricciardi».


Iniziative normative volte a riconoscere a coloro che utilizzano cani da assistenza gli stessi diritti delle persone accompagnate da cani guida, nonché misure di sostegno economico per far fronte alle relative spese – 2-00476

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro per le disabilità, per sapere – premesso che:

   la legge 14 febbraio 1974, n. 37, in materia di gratuità del trasporto dei cani guida dei ciechi sui mezzi di trasporto pubblico, dispone che le persone non vedenti abbiano diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida nei viaggi, su ogni mezzo di trasporto pubblico, senza dover pagare per l'animale alcun biglietto o sovrattassa;

   al non vedente è riconosciuto altresì il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida;

   nel corso del tempo, il ruolo dei cani nella vita delle persone è diventato sempre più importante, fino a divenire centrale nel caso, ad esempio, delle persone con disabilità, psichica o fisica, dei bambini affetti da spettro autistico, ma anche di persone affette da malattie quali diabete, narcolessia, epilessia, morbo di Addison, allergia alimentare grave, tubercolosi, sindrome da tachicardia o ortostatica posturale;

   molti cani vengono addestrati da professionisti ad essere cani da assistenza o da allerta medica;

   esistono cani da assistenza motoria, quelli addestrati ad allertare il paziente-assistito in caso di diabete riconoscendo sintomi di ipo e iperglicemia, cani per crisi di epilessia e Alzheimer, fino ad arrivare al cane in grado di aiutare in casi di sordità e ipoacusia;

   vi sono cani che operano nel campo della giustizia e sono utilizzati per assistere persone vittime di crimini, testimoni e altre persone durante le inchieste e il perseguimento dei crimini o altri processi legali, cani utilizzati in centri educativi e impiegati da insegnanti di educazione speciale per facilitare l'interazione con gli studenti, cani utilizzati in centri di salute che spesso affiancano terapisti, psicologi e altri professionisti del settore medico per facilitare il recupero e la gestione dei sintomi dei pazienti, la cosiddetta pet therapy, sempre più diffusa;

   il valore economico di un cane d'assistenza oscilla da un minimo di 12.000 euro fino a 30.000 euro, ed è quindi evidente quanto possa pesare sul bilancio di una famiglia che ne necessita;

   ad oggi, in tale ambito, esiste un vuoto normativo nella legislazione nazionale, in quanto la legge n. 37 del 1974 non contempla il riconoscimento dei cani da assistenza che non possono godere quindi degli stessi diritti dei cani guida ovvero non possono entrare in tutti i luoghi pubblici o privati, obbligando anche il loro accompagnatore a rinunciarvi poiché non tutelato nella salute dalla presenza del proprio cane;

   nonostante l'Accordo Stato-regioni del 25 marzo 2015 abbia di fatto stabilito l'equiparazione dei cani d'assistenza ai cani guida, non esiste ancora una legge italiana specifica che disciplini l'intero settore dei cani d'assistenza, diversamente da quanto invece avviene in alcuni Paesi d'Europa in cui esistono requisiti standardizzati, sistemi di valutazione e una procedura per il riconoscimento del binomio cane-disabile;

   riconoscere l'importantissimo ruolo che questi animali svolgono per assicurare l'autonomia di persone con disabilità e aiutarle ad inserirsi più agevolmente nel contesto sociale, anche attraverso un riordino normativo, è quindi fondamentale per garantire la tutela dei diritti dei disabili e il benessere dei cani che li assistono –:

   se i Ministri interpellati abbiano intenzione di assumere iniziative normative volte ad implementare la legge 14 febbraio 1974, n. 37, al fine di garantire gli stessi diritti previsti per chi si serve di cani guida anche ai soggetti accompagnati dai cani d'assistenza o d'allerta medicale e agli amministratori di sostegno o prestatori di cura di costoro;

   se ritengano prioritario adottare iniziative, anche di carattere normativo, volte ad istituire un fondo annuale presso il Ministero dell'economia e delle finanze, ripartito con un decreto del Ministero della salute di concerto con il Ministero dell'economia e finanze, affinché il costo dell'acquisto, dell'addestramento e delle spese veterinarie dei cani non ricada sulle famiglie dei soggetti interessati;

   se intendano adottare iniziative di competenza anche di carattere normativo al fine di aumentare l'importo delle sanzioni pecuniarie previste per chi ostacoli l'esercizio dei diritti di trasporto e gli accessi pubblici ai cani citati in premessa e ai soggetti da essi accompagnati;

   se abbiano intenzione di promuovere, attraverso le autorità statali competenti e in collaborazione con le regioni, percorsi multidisciplinari che coinvolgano figure professionali provenienti dalla medicina umana e veterinaria, dal settore socio-sanitario e cinofilo al fine di costruire in Italia una vera e propria filiera del cane d'assistenza.
(2-00476) «Cherchi, Francesco Silvestri».


Iniziative volte a garantire l'efficienza del servizio di trasporto ferroviario e i diritti dei passeggeri, anche alla luce delle prescrizioni dell'Autorità di regolazione dei trasporti – 2-00467

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

   il 2 ottobre 2024 si è registrata quella che il comunicato ufficiale di Trenitalia ha definito «una disconnessione degli impianti per un guasto che ha colpito la cabina elettrica che alimenta l'impianto di circolazione nel nodo di Roma»;

   questo evento ha comportato oltre due ore di paralisi del nodo di Roma Termini con effetti devastanti per i servizi ai cittadini su tutto il territorio nazionale; secondo quanto dichiarato dal Ministro Salvini, la causa sarebbe da attribuire a un singolo errore umano: un dipendente avrebbe accidentalmente piantato un chiodo in una canalina di plastica dove passerebbero i cavi che portano l'elettricità agli edifici di Termini, causando la disconnessione e il conseguente blocco del sistema;

   a parere degli interpellanti, quanto accaduto a Roma non può essere assolutamente considerato un semplice episodio, venendo dopo un'estate e all'inizio di un autunno di grave difficoltà per l'intero settore del trasporto ferroviario, a causa di ritardi e cancellazioni praticamente giornalieri, nella totale assenza di misure di coordinamento, di puntuali informazioni, e di interventi efficaci per fronteggiare i disservizi;

   basti pensare a quanto già accaduto il 22 luglio 2024, quando Trenitalia ha dovuto interrompere per quattro giorni i collegamenti ferroviari tra la Calabria e la Sicilia con il resto del Paese, o l'8 agosto 2024 quando un'interruzione della linea ad alta velocità Roma-Napoli ha avuto pesanti ricadute sui tempi di percorrenza dei treni, o, ancora, il 15 settembre 2024, quando sulla linea ad alta velocità Milano-Bologna-Firenze si sono registrati forti rallentamenti con un aumento dei tempi di percorrenza pari a quattro ore su alcune tratte;

   si tratta di disservizi gravi e reiterati e che non possono essere ascritti a sole circostanze particolari o fortuite ma che richiedono risposte serie e complessive per fronteggiare l'emergenza ormai quotidiana che nella percezione dei cittadini comporta che ormai un singolo guasto della rete possa comportare un conseguente disastro;

   è necessario intervenire complessivamente con azioni di sistema per prevenire tali conseguenze e rendere immediati i rimborsi per i viaggiatori, per evitare che, dopo aver subito gravi disservizi, non debbano anche sopportare lunghe attese per ottenere quanto spetta loro di diritto;

   nella presentazione della «Relazione Annuale al Parlamento» dell'Autorità di regolazione dei trasporti (Art), tenuta dal presidente Nicola Zaccheo in Senato il 15 settembre 2024, si legge tra l'altro che «La (...) attività di verifica dell'Autorità ha condotto ad un procedimento sanzionatorio nei confronti di Rfi per violazione dei limiti nell'assegnazione della capacità quadro oltre la soglia dell'85 per cento della capacità commerciale totale (...). Ogni anno si contano (...) circa 10.000 interruzioni di linea, ma ciò che preoccupa è anche la loro durata: nel primo semestre 2022 erano pari a 17.913 ore; nel primo semestre 2023 sono aumentate a 19.978 ore; nel primo semestre 2024 ben 22.904 ore. Queste inefficienze di linea, tra l'altro, concorrono ad accentuare la crisi in cui attualmente versa il settore del trasporto merci (...). È necessario un significativo cambio di rotta, sia gestionale che industriale, poiché solo con l'ottimizzazione di tutte le componenti del sistema trasportistico si evita il collasso di singole modalità e si garantisce la competitività e la vivibilità del Paese»;

   durante l'audizione in IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera dei deputati del 29 ottobre 2024 il presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti ha comunicato che Rfi ha presentato in questi giorni una proposta di impegni volta ad adempiere alle prescrizioni dell'Autorità relativa al citato al superamento della soglia dell'85 per cento della capacità commerciale totale della rete;

   la complessità della situazione è stata rilevata anche dall'amministratore delegato di Rfi che, durante l'audizione tenutasi in IX Commissione alla Camera dei deputati il 15 ottobre 2024 ha osservato che le condizioni della rete hanno, tra l'altro «(...) portato ad un sistema sempre più instabile (...). La concentrazione dei treni su particolari tratti di linee e stazioni determina un'amplificazione dei ritardi in caso di anomalia indipendentemente dalle cause» e, relativamente ai ritardi dei treni, ha osservato che nel 2024 «il segmento del trasporto AV ha registrato una puntualità del 74,3 per cento, il settore Intercity, invece si è attestato all'82,7 per cento, mentre il servizio regionale all'89,4 per cento»;

   da fonti di stampa si apprende inoltre che Celine Gauer, direttrice generale della task force europea per la ripresa e resilienza, abbia recentemente richiesto riforme radicali per il settore ferroviario italiano in grave ritardo per la realizzazione degli obiettivi previsti dal PNRR –:

   come, a fronte delle crescenti interferenze e ritardi, stia esercitando i poteri di indirizzo e di vigilanza di sua competenza e attraverso quali nuove direttive, volte a fronteggiare l'emergenza quotidiana sopra esposta, intenda imprimere il necessario significativo cambio di rotta anche per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR;

   quali indirizzi politici stia dando, per quanto di competenza, affinché tali necessari interventi non penalizzino, ancora di più di quanto non accada oggi, il collegamento con le aree interne e il trasporto ferroviario merci;

   se intenda chiarire quali siano stati i cambiamenti proposti annunciati dal presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti in audizione e se siano state quantificate le conseguenze negative dovute al fatto che gli interventi stiano avvenendo solo dopo molti mesi dopo le sanzioni irrogate;

   quali iniziative stia adottando per favorire un corretto coordinamento delle informazioni indispensabili per i passeggeri e se intenda, sempre per quanto di competenza, chiarire i motivi per cui non appaiano più sulla app di Trenitalia nella prima schermata disponibile le informazioni sui ritardi e le cancellazioni, adesso accessibili solo per gli utenti che accedono alla sezione «infomobilità»;

   quali iniziative intenda assumere per garantire pienamente i diritti dei passeggeri e rendere automatica l'erogazione dei rimborsi in caso di ritardi e annullamento del viaggio;

   se possa illustrare effettivamente quali siano stati «(...) i provvedimenti disciplinari e gestionali nei confronti delle figure individuate come responsabili (...)», adottati dall'azienda relativamente all'incidente del 2 ottobre 2024 comunicati in audizione dall'amministratore delegato di Rfi senza ulteriori dettagli.
(2-00467) «Casu, Iacono, Evi, Merola, Madia, Tabacci, Roggiani, Di Sanzo, Andrea Rossi, Malavasi, Marino, Girelli, Bonafè, Sarracino, Guerra, Berruto, De Luca, Ferrari, Fornaro, Ubaldo Pagano, Scarpa, Barbagallo, Ghio, Morassut, Ascani, Quartapelle Procopio, Romeo».


Iniziative volte a tutelare i diritti degli assegnatari degli alloggi di edilizia agevolata a Roma destinati al personale impiegato nella lotta alla criminalità organizzata – 2-00474

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

   sono numerosi gli atti di sindacato ispettivo che, nel corso della presente legislatura, hanno portato all'attenzione del Governo, con particolare riguardo ai Ministeri interpellati, la grave e decennale situazione provocata nell'ambito dei piani integrati di zona concessi per la costruzione di alloggi di edilizia economica e popolare agevolata destinati alle forze dell'ordine ex articolo 18 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 203 del 1991, a Roma, incaricati di pubblico servizio nella gestione di alloggi pubblici finanziati dal Ministero delle infrastrutture;

   gli immobili di cui ai programmi straordinari di edilizia residenziale sono stati concessi in locazione ai dipendenti dello Stato, civili e militari, impegnati o coinvolti nella lotta alla criminalità organizzata;

   la prefettura di Roma ha assegnato in locazione gli alloggi di edilizia agevolata ai dipendenti della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Finanza, della Polizia penitenziaria, nonché ai dipendenti del Ministero della giustizia e al personale dell'amministrazione civile del Ministero dell'interno o al personale di altre amministrazioni comunque impegnati o coinvolti nella lotta alla criminalità organizzata che prestano servizio su Roma;

   per la realizzazione dell'intervento edilizio, in data 21 gennaio 2004 è stata stipulata con il comune di Roma apposita concessione del diritto di superficie sui comparti in località Mazzalupo-Boccea; dal 2005 risultano 54 famiglie di dipendenti delle forze dell'ordine assegnatarie dell'alloggio sociale;

   attualmente sono in corso procedure di sfratti esecutivi da parte della società concessionaria nonché impresa immobiliare esecutrice e titolare dei finanziamenti pubblici per la costruzione degli alloggi sociali;

   dal gennaio 2023 la società costruttrice, beneficiaria dei fondi pubblici concessi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la realizzazione del programma edilizio ricadente sui terreni del comune di Roma, una volta giunta la scadenza indicata su detta convenzione, con cui è stato concesso il diritto di superficie alla società, in mancanza di indicazione da parte della prefettura, ha disposto di assegnare in locazione gli immobili a soggetti terzi estranei alle forze dell'ordine, o comunque in violazione dei requisiti personali e patrimoniali previsti dalla legge di finanziamento nonché in contrasto con le finalità pubblicistiche della realizzazione degli interventi edilizi;

   è noto agli interpellanti che la regione Lazio, a seguito del tavolo tecnico richiesto dal competente provveditorato, ha fornito chiarimenti sul fatto che gli alloggi realizzati con il programma non potranno essere «liberamente utilizzati» dal soggetto attuatore, stante la finalità pubblicistica imposta dalla legge di finanziamento (come disposto dall'articolo 5 comma 2, della legge n. 21 del 2001);

   da articoli di stampa recentemente pubblicati emergerebbe che alcuni dei nuovi assegnatari non sarebbero in possesso dei requisiti personali e patrimoniali previsti dalla normativa vigente;

   il comune di Roma avrebbe inoltre rilevato tre elementi che avrebbero potuto portare alla decadenza della convenzione suddetta. Il primo, il fatto che le tabelle dei prezzi massimi di cessione degli immobili non siano mai stati comunicati dalla società. Secondo punto, l'Imu non pagata per diverse centinaia di migliaia di euro. Infine, la pratica per il rilascio dell'agibilità che si è conclusa negativamente per l'assenza di documenti dirimenti;

   eppure, nonostante siano trascorsi mesi dalle rassicurazioni da parte del Ministro Salvini, nessun provvedimento è stato finora intrapreso a tutela delle numerose famiglie dei servitori dello Stato, mentre prosegue l'attività di esecuzione degli sfratti esecutivi per mezzo della forza pubblica;

   il soggetto attuatore disattenderebbe, da ultimo, le norme dello Stato, nella fattispecie il decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 novembre 2023, n. 170, che all'articolo 1-bis prevede che i contratti di locazione o di assegnazione in godimento aventi ad oggetto unità immobiliari a uso abitativo in regime di edilizia agevolata rientranti nel programma straordinario di cui all'articolo 18 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, in scadenza entro il 31 dicembre 2024, sono prorogati fino a tale data ai medesimi termini e condizioni;

   la società avrebbe inoltre palesato, tramite i suoi legali, di voler procedere all'affrancazione del terreno, con chiari intenti di aggirare il vincolo del prezzo massimo di cessione, essendo alloggi sociali pubblici;

   alla luce di quella che a giudizio degli interpellanti è una manifesta violazione di legge e dell'inerzia della prefettura, va osservato che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti inoltre non dichiara l'emergenza abitativa per le numerose famiglie coinvolte nella procedura di rilascio degli alloggi, e non tutela le disabilità di componenti delle famiglie delle forze di polizia, che prevede una riserva di legge ex articolo 31 della legge n. 104 del 1992 –:

   alla luce degli sfratti in corso di esecuzione, quali iniziative, per quanto di competenza, i Ministri interpellati intendano porre in essere affinché, in applicazione dell'articolo 1-bis del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132, convertito con modificazioni dalla legge 27 novembre 2023, n. 170, sia riconosciuta la proroga e vengano garantiti i diritti delle famiglie ingiustamente coinvolte;

   se non ritengano, alla luce dei fatti emersi nel corso delle recenti inchieste giornalistiche, di verificare, per quanto di competenza e in raccordo con il comune di Roma, i presupposti personali e giuridici dei nuovi assegnatari, al fine di tutelare la trasparenza e il buon andamento dell'azione amministrativa e l'azione delle istituzioni coinvolte a vario titolo nei fatti esposti in premessa.
(2-00474) «Francesco Silvestri, D'Orso, Ascari, Giuliano, Baldino, Lomuti, Pellegrini, Amato, Caso, Orrico, Cantone, Fede, Iaria, Traversi, Di Lauro, Quartini, Marianna Ricciardi, Bruno, Scerra, Scutellà».