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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 29 gennaio 2025

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 29 gennaio 2025.

  Albano, Ascani, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Battistoni, Bellucci, Benvenuto, Deborah Bergamini, Bignami, Billi, Bitonci, Bonetti, Braga, Brambilla, Caiata, Calderone, Cappellacci, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Centemero, Cesa, Cirielli, Coin, Colosimo, Alessandro Colucci, Sergio Costa, Deidda, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Faraone, Fassino, Ferrante, Ferro, Foti, Frassinetti, Freni, Gardini, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Grippo, Guerini, Gusmeroli, Lacarra, Leo, Lollobrigida, Lucaselli, Lupi, Magi, Maiorano, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Mollicone, Molteni, Morrone, Mulè, Nordio, Osnato, Nazario Pagano, Patriarca, Pellegrini, Pichetto Fratin, Pietrella, Pizzimenti, Polidori, Prisco, Rampelli, Marianna Ricciardi, Riccardo Ricciardi, Richetti, Rixi, Rizzetto, Roccella, Romano, Rosato, Angelo Rossi, Rotelli, Scerra, Schullian, Semenzato, Siracusano, Speranza, Sportiello, Stefanazzi, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Vinci, Zaratti, Zoffili, Zucconi.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Albano, Ascani, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Battistoni, Bellucci, Benvenuto, Deborah Bergamini, Bignami, Billi, Bitonci, Bonetti, Braga, Brambilla, Caiata, Calderone, Cappellacci, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Centemero, Cesa, Cirielli, Coin, Colosimo, Alessandro Colucci, Sergio Costa, D'Alessio, Deidda, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Faraone, Fassino, Ferrante, Ferro, Foti, Frassinetti, Freni, Gardini, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Grippo, Guerini, Gusmeroli, Lacarra, Leo, Lollobrigida, Lucaselli, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Mollicone, Molteni, Morrone, Mulè, Nordio, Osnato, Nazario Pagano, Patriarca, Pellegrini, Pichetto Fratin, Pietrella, Pizzimenti, Polidori, Prisco, Rampelli, Marianna Ricciardi, Riccardo Ricciardi, Richetti, Rixi, Rizzetto, Roccella, Romano, Rosato, Angelo Rossi, Rotelli, Scerra, Schullian, Semenzato, Siracusano, Speranza, Sportiello, Stefanazzi, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Vinci, Zanella, Zaratti, Zoffili, Zucconi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 28 gennaio 2025 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa della deputata:

   SPORTIELLO: «Istituzione e disciplina della figura professionale dell'autista soccorritore» (2216).

  Sarà stampata e distribuita.

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   II Commissione (Giustizia):

  GUBITOSA ed altri: «Modifiche all'articolo 15 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, in materia di riparto delle spese del giudizio tributario» (1728) Parere delle Commissioni I, V e VI.

   VIII Commissione (Ambiente):

  ROTONDI: «Istituzione del Parco geominerario delle zolfare di Altavilla Irpina» (2120) Parere delle Commissioni I, V, VII, X e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Presidenza
del Consiglio dei ministri.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 24 gennaio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1-bis del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, concernente l'esercizio di poteri speciali inerenti ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga con tecnologia 5G, basati sulla tecnologia cloud e altri attivi, l'estratto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 gennaio 2025, concernente l'approvazione, con raccomandazione, del Piano annuale 2025 della società Infrastrutture Wireless Italiane Spa relativo agli acquisti di beni e servizi nel settore della comunicazione elettronica a banda larga basata sulla tecnologia 5G (procedimento n. 628/2024).

  Questo documento è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 27 gennaio 2025, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, concernente la procedura d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, che, con notifica 2025/0022/IT – SERV20, è stata attivata la predetta procedura in ordine al progetto di regola tecnica relativa allo schema di disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese – capo IV (articoli da 12 a 17) «Lotta alle false recensioni».

  Questa comunicazione è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 27 gennaio 2025, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, concernente la procedura d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, che, con notifica 2025/0026/IT – S30E, è stata attivata la predetta procedura in ordine al progetto di regola tecnica relativa alla deliberazione della Regione Lombardia n. 3649 del 16 dicembre 2024 recante nuovi requisiti emissivi ed impiantistici per l'installazione e l'esercizio degli impianti termici civili alimentati a biomassa con potenza termica al focolare superiore a 35 kW.

  Questa comunicazione è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dal Ministro della difesa.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 28 gennaio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 548, comma 1, lettera a), del codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la relazione sulla spesa complessiva per il personale militare prevista per l'anno 2025 (Doc. CCVIII, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 28 gennaio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 548, comma 1, lettera b), del codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la relazione sullo stato di attuazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento di mezzi, impianti e sistemi, riferita all'anno 2023 (Doc. CCIX, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 28 gennaio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 548, comma 1, lettera c), del codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la relazione sull'attività contrattuale concernente la manutenzione straordinaria e il reintegro dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, riferita all'anno 2023 (Doc. CCX, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 28 gennaio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 548, comma 1, lettera d), del codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la relazione sullo stato di attuazione dei programmi di potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture, riferita all'anno 2023 (Doc. CCXI, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di risoluzioni
del Parlamento europeo.

  Il Parlamento europeo, in data 28 gennaio 2025, ha trasmesso le seguenti risoluzioni, approvate nella tornata dal 16 al 19 dicembre 2024, che sono assegnate, ai sensi dell'articolo 125, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché, per il parere, alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), se non già assegnate alle stesse in sede primaria:

   Risoluzione legislativa sulla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga il regolamento (UE) n. 524/2013 e modifica i regolamenti (UE) 2017/2394 e (UE) 2018/1724 per quanto riguarda la dismissione della piattaforma europea per la risoluzione delle controversie online (Doc. XII, n. 568) – alle Commissioni riunite II (Giustizia) e X (Attività produttive);

   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2023/1115 per quanto riguarda le disposizioni relative alla data di applicazione (Doc. XII, n. 569) – alle Commissioni riunite X (Attività produttive) e XIII (Agricoltura);

   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio RESTORE – Sostegno regionale di emergenza per la ricostruzione, che modifica i regolamenti (UE) 2021/1058 e (UE) 2021/1057 (Doc. XII, n. 570) – alla VIII Commissione (Ambiente);

   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2020/2220 per quanto riguarda misure specifiche a titolo del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per fornire assistenza supplementare agli Stati membri colpiti da calamità naturali (Doc. XII, n. 571) – alla XIII Commissione (Agricoltura);

   Risoluzione legislativa sulla proposta modificata di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione 2008/971/CE del Consiglio per quanto riguarda i materiali forestali di moltiplicazione della categoria «controllati», la relativa etichettatura e i nomi delle autorità responsabili dell'ammissione e del controllo della produzione (Doc. XII, n. 572) – alla XIII Commissione (Agricoltura);

   Risoluzione sulla relazione annuale concernente le attività del Mediatore europeo nel 2023 (Doc. XII, n. 573) – alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);

   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa all'adesione del Regno di Tonga all'accordo di partenariato interinale tra la Comunità europea, da una parte, e gli Stati del Pacifico, dall'altra (Doc. XII, n. 574) – alla III Commissione (Affari esteri);

   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, della convenzione delle Nazioni Unite sulla trasparenza nell'arbitrato tra investitori e Stato, basato sui trattati (Doc. XII, n. 575) – alla III Commissione (Affari esteri);

   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa all'adesione di Niue all'accordo di partenariato interinale tra la Comunità europea, da una parte, e gli Stati del Pacifico, dall'altra (Doc. XII, n. 576) – alla III Commissione (Affari esteri);

   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa all'adesione di Tuvalu all'accordo di partenariato interinale tra la Comunità europea, da una parte, e gli Stati del Pacifico, dall'altra (Doc. XII, n. 577) – alla III Commissione (Affari esteri).

Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 28 gennaio 2025, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione del regolamento (CE) n. 1921/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativo alla trasmissione di dati statistici sugli sbarchi di prodotti della pesca negli Stati membri (COM(2025) 12 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);

   Raccomandazione di raccomandazione del Consiglio che approva il piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine dell'Ungheria (COM(2025) 14 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);

   Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulla negoziazione di intese o accordi bilaterali tra gli Stati membri dell'Unione europea e il Regno Unito relativi alla cooperazione amministrativa nel settore dell'IVA o dell'assistenza in materia di recupero crediti, a norma dell'articolo 8, paragrafo 2, della decisione (UE) 2021/689 del Consiglio (COM(2025) 16 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni – Relazione 2024 sulle sovvenzioni all'energia nell'Unione europea (COM(2025) 17 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 28 gennaio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dalla Regione Marche.

  Il Presidente della Regione Marche, in qualità di commissario delegato titolare di contabilità speciale, con lettere in data 24 gennaio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 27, comma 4, del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, i rendiconti, per l'anno 2024, relativi:

   alla contabilità speciale n. 5753, concernente le attività svolte a valere sulle risorse di cui all'articolo 1, commi 290 e 548, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 marzo 2013, per il finanziamento degli interventi connessi agli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Regione Marche nel mese di novembre 2012, corredato da una relazione sullo stato di attuazione dei relativi interventi, predisposti ai sensi degli articoli 11 e 15 del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123;

   alla contabilità speciale n. 6247, concernente le attività svolte a valere sulle risorse per il finanziamento delle attività connesse agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio della Regione Marche nel mese di gennaio 2017, corredato da una relazione sullo stato di attuazione dei relativi interventi, predisposti ai sensi degli articoli 11 e 15 del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123.

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Garante del
contribuente per la Liguria.

  Il Garante del contribuente per la Liguria, con lettera in data 23 gennaio 2025, ha trasmesso la relazione sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale in Liguria, riferita all'anno 2024.

  Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze).

Richiesta di parere parlamentare
su atti del Governo.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 28 gennaio 2025, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 1 e 21, comma 1, della legge 9 agosto 2023, n. 111, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante testo unico in materia di versamenti e di riscossione (246).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VI Commissione (Finanze) e, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 28 febbraio 2025.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Chiarimenti in merito ai contenuti e alle finalità dell'incontro tra il Ministro della cultura e Kimbal Musk – 3-01689

   ORRICO, AMATO e CASO. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   il 24 gennaio 2025 i principali organi di stampa hanno diffuso la notizia di un incontro «a sorpresa» tra il fratello minore di Elon Musk, Kimbal Musk, accompagnato dal referente italiano di Musk, Andrea Stroppa, e il Ministro interrogato a Palazzo Chigi;

   al termine dell'incontro, il Ministro ha riferito di aver parlato di «solo cose belle», senza specificare le ragioni dell'incontro, né gli argomenti trattati. Tuttavia, secondo alcune dichiarazioni di persone vicine all'imprenditore americano, esisterebbe un progetto che starebbe portando il fratello di Musk ad incontrare vari soggetti nei Ministeri per «capire come funziona»;

   nei giorni successivi, lo stesso Andrea Stroppa rende noto che la Fondazione Musk stanzierà tre milioni di dollari per la cultura dell'antica Roma, di cui un milione per sostenere progetti archeologici e di conservazione del patrimonio culturale romano di studenti, ricercatori, archeologi, storici e restauratori, tramite una convenzione con l'American institute for Roman culture, mentre i restanti due milioni saranno assegnati all'organizzazione Vesuvius challenge e serviranno per finanziare una ricerca con l'obiettivo di svelare il significato di antichi documenti risalenti al 79 dopo Cristo, anno della storica eruzione del Vesuvio;

   Stroppa ha, inoltre, precisato che queste due iniziative «riflettono la visione di Elon Musk di preservare, proteggere e promuovere la cultura e la storia romana, offrendo risorse concrete a ricercatori, educatori, studenti, archeologi, restauratori e storici»;

   l'incontro «a sorpresa» ha generato perplessità sulle modalità di svolgimento, nonché sulla mancata trasparenza del Ministro interrogato, che non ha ritenuto doveroso spiegare pubblicamente quali tematiche fossero state affrontate o quali eventuali accordi o progetti fossero stati discussi, durante l'incontro svolto nella sede istituzionale di Palazzo Chigi –:

   se il Ministro interrogato non ritenga indispensabile chiarire le finalità alla base dei progetti oggetto dell'incontro a sorpresa, anche al fine di garantire il rispetto dei fondamentali principi di trasparenza e pubblicità.
(3-01689)


Iniziative di competenza in relazione alla candidatura del «Sistema dei teatri condominiali all'italiana nell'Italia centrale fra XVIII e XIX secolo» per l'iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco – 3-01690

   BIGNAMI, MESSINA, ANTONIOZZI, GARDINI, MONTARULI, RUSPANDINI, AMORESE, CANGIANO, DI MAGGIO, MATTEONI, MOLLICONE, PERISSA, ROSCANI, BALDELLI, BENVENUTI GOSTOLI e RACHELE SILVESTRI. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   il «Sistema dei teatri condominiali all'italiana nell'Italia centrale fra XVIII e XIX secolo» è ufficialmente candidato per l'iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco;

   la procedura prevede che la candidatura, assunta nell'ambito di una riunione interministeriale, nelle more del rinnovo degli organi della Commissione nazionale italiana per l'Unesco, sarà sottoposta all'esame degli organismi consultivi del Comitato del Patrimonio mondiale e poi, nel 2026, alla valutazione finale;

   in particolare, la candidatura, promossa dalla regione Marche, si compone di diciotto teatri che interessano tre regioni (Marche, Emilia-Romagna e Umbria) e 18 comuni;

   questo progetto rappresenta un esempio straordinario del genio italiano, testimoniando come, tra il XVIII e il XIX secolo, i teatri siano diventati luoghi simbolo della vita culturale e sociale;

   i teatri all'italiana, di cui il Centro Italia, con le Marche capofila, ne è la principale espressione, costituiscono un patrimonio architettonico d'arte di enorme rilevanza per tutto il territorio nazionale e sono parte integrante dell'identità e unicità di questi luoghi, da custodire e valorizzare –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere per permettere che questo importante patrimonio storico, architettonico e culturale possa ottenere il riconoscimento che merita, come simbolo universale della cultura italiana.
(3-01690)


Posizione del Ministro della salute in merito all'ipotesi di uscita dell'Italia dall'Organizzazione mondiale della sanità – 3-01691

   FURFARO, GIRELLI, CIANI, MALAVASI, STUMPO, SPERANZA, GHIO, FERRARI, CASU e FORNARO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la Lega ha comunicato di aver presentato un disegno di legge e un emendamento al decreto-legge «milleproroghe» affinché l'Italia esca dall'Organizzazione mondiale della sanità;

   secondo i presentatori di tali atti, infatti, l'Organizzazione mondiale della sanità sarebbe solo «uno stipendificio inutile agli interessi nazionali, un carrozzone che non fa del bene al mondo ma solo ai propri dipendenti»;

   lo stesso Vice Presidente del Consiglio dei ministri Salvini ha dichiarato che «i 100 milioni di euro che l'Italia versa ogni anno all'Organizzazione mondiale della sanità devono essere destinati a ospedali, medici, infermieri e malati italiani. Questa è la nostra priorità: rafforzare il sistema sanitario nazionale, aiutare chi ha più bisogno e garantire risorse per la salute dei cittadini»;

   l'Organizzazione mondiale della sanità, organismo di indirizzo e coordinamento in materia di salute all'interno del sistema delle Nazioni Unite, è stata istituita nel 1948, con l'obbiettivo del «raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute», definita come «uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale» e non semplicemente «assenza di malattie o infermità»;

   l'Organizzazione mondiale della sanità fornisce una guida sulle questioni sanitarie globali, indirizza la ricerca sanitaria, monitora e valuta le tendenze in ambito sanitario, finanzia la ricerca medica, fornisce aiuti di emergenza in caso di calamità e svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie infettive nei Paesi in via di sviluppo. Attraverso i propri programmi, l'Organizzazione mondiale della sanità lavora anche per migliorare in tutto il mondo la nutrizione, le condizioni abitative, l'igiene e le condizioni di lavoro;

   si tratta di attività essenziali che non possono essere svolte a livello nazionale o, peggio ancora, regionale, come recentemente l'epidemia da Covid ha tristemente dimostrato;

   grazie all'Organizzazione mondiale della sanità si è riusciti a debellare ed eradicare malattie, quali il vaiolo e la poliomielite;

   Organizzazione mondiale della sanità e ricerca pubblica sono gli unici antidoti al conflitto di interessi non trascurabile tra le aziende farmaceutiche e la salute pubblica e rimuovere organismi internazionali come l'Organizzazione mondiale della sanità o ridurre la ricerca pubblica, azioni, ad avviso degli interroganti, che questo Governo sta facendo o vorrebbe fare, non aiutano sicuramente a migliorare la nostra salute –:

   se il Ministro interrogato condivida le posizioni espresse dalla Lega e dal suo segretario relative all'uscita dell'Italia dall'Organizzazione mondiale della sanità, o, in caso contrario, se non intenda intervenire per smentire tali dichiarazioni, che, qualora si concretizzassero, sarebbero gravissime per la sicurezza e la salute del Paese.
(3-01691)


Intendimenti del Governo in ordine all'adozione di iniziative per l'uscita dell'Italia dall'Organizzazione mondiale della sanità – 3-01692

   RICHETTI, BONETTI, ONORI, BENZONI, D'ALESSIO, GRIPPO e SOTTANELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 23 gennaio 2025 alcuni onorevoli della Lega, secondo partito di maggioranza, hanno annunciato la presentazione di un disegno di legge che prevederebbe l'uscita dell'Italia dall'Organizzazione mondiale della sanità. La notizia è stata data, in una conferenza stampa a Montecitorio, dal senatore Claudio Borghi e dal deputato Alberto Bagnai e immediatamente sostenuta dallo stesso segretario della Lega Matteo Salvini, nonché Ministro e Vice Presidente del Consiglio dei ministri, il quale ha reiterato sui propri profili social che «l'Italia non deve più avere a che fare con un centro di potere sovranazionale – profumatamente finanziato dai contribuenti italiani – che va a braccetto con le multinazionali del farmaco»;

   i due parlamentari hanno anche affermato di confidare che «dagli alleati ci sia condivisione» e hanno detto di auspicare un «effetto domino» dopo l'annuncio dell'uscita degli Usa dall'Organizzazione mondiale della sanità da parte del neoeletto Presidente statunitense Donald Trump;

   per i promotori del citato disegno di legge, l'Organizzazione mondiale della sanità rappresenterebbe un «carrozzone controllato da un privato, Bill Gates» che «in alcune circostanze si qualifica come sportello unico del lobbista»;

   l'attività dell'Organizzazione mondiale della sanità riveste, invece, un'importanza fondamentale nella tutela del diritto universale alla salute, nella rimozione delle disuguaglianze tra Paesi ad alto reddito e quelli a basso reddito, nonché nella promozione di campagne di prevenzione e informazione per la popolazione mondiale. Tra le altre cose, l'Organizzazione mondiale della sanità redige la lista dei farmaci essenziali – aiuta, cioè, i vari Paesi a capire quali medicine siano davvero utili per i cittadini e quali non servano – e porta avanti le istanze scientifiche a vantaggio della collettività, svolgendo «un ruolo essenziale nella prevenzione e nella vaccinazione», come affermato anche da Guido Bertolaso, assessore al welfare della giunta leghista in regione Lombardia –:

   se sia intenzione del Ministro interrogato, nonché del Governo di cui fa parte, sostenere la posizione dei citati esponenti di maggioranza, nonché del Vicepresidente del Consiglio, e conseguentemente intraprendere ogni iniziativa utile per avviare il percorso di uscita dell'Italia dall'Organizzazione mondiale della sanità.
(3-01692)


Iniziative in ordine all'attuazione della riforma dell'assistenza territoriale prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, con particolare riferimento alle centrali operative territoriali – 3-01693

   ZANELLA, BONELLI, BORRELLI, DORI, FRATOIANNI, GHIRRA, GRIMALDI, MARI, PICCOLOTTI e ZARATTI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nella riforma dell'assistenza territoriale prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, le centrali operative territoriali sono state progettate per realizzare un efficace coordinamento tra ospedali, medici di famiglia, assistenza domiciliare e servizi sociali, nonché per garantire la presa in carico continua e personalizzata dei pazienti; un elemento chiave per affrontare l'invecchiamento della popolazione e la crescente prevalenza delle malattie croniche;

   Gimbe ha fatto il punto sullo status di attuazione delle centrali operative territoriali che, con case e ospedali di comunità, telemedicina e potenziamento dell'assistenza domiciliare, sostanziano l'assistenza territoriale prevista dal decreto ministeriale n. 77 del 2022, finanziata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza;

   la programmazione iniziale del Piano nazionale di ripresa e resilienza prevedeva un rapporto di una centrale operativa territoriale ogni 100 mila abitanti, quindi almeno 600 strutture distribuite tra le regioni. La rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza le ha ridotte del 20 per cento, portando il target ad almeno 480 centrali operative territoriali. Tale rimodulazione non modifica il numero originario di centrali operative territoriali da attivare, ma riduce prudenzialmente il target dell'Unione europea per garantire l'erogazione delle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza;

   le ulteriori 120 centrali operative territoriali dovranno essere realizzate con altri fondi non ancora ben definiti e senza vincoli legati alle scadenze del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ovvero senza tempistiche definite;

   ad oggi non è disponibile pubblicamente la distribuzione regionale delle centrali operative territoriali pienamente funzionanti al 31 dicembre 2024, indispensabile per monitorare l'equità territoriale. Secondo l'ultimo dato reso pubblico dall'Agenas il 18 settembre 2024, al 30 giugno 2024 risultavano pienamente funzionanti solo 362 centrali operative territoriali, pari al 59 per cento delle 611 centrali operative territoriali previste prima della rimodulazione;

   secondo le stime dell'Agenas per il funzionamento delle centrali operative territoriali servirebbero da 2.400 a 3.600 unità di infermieri di famiglia e di comunità, personale per il quale sono stati stanziati 480 milioni di euro dal decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020;

   la carenza del personale sanitario, in particolare infermieristico, si ripercuote a cascata sulla riforma dell'assistenza territoriale programmata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che rischia di trasformarsi in un'occasione mancata. Il Governo, mentre celebra gli obiettivi numerici raggiunti, non può limitarsi al rispetto delle scadenze per incassare le rate, ma è chiamato garantire la piena attuazione del decreto ministeriale n. 77 del 2022 e la piena operatività delle centrali operative territoriali per tutelare la salute dei cittadini, riducendo le diseguaglianze regionali e territoriali e assicurando un'assistenza sanitaria uniforme, equa e universale –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere o abbia assunto per garantire l'effettiva operatività delle centrali operative territoriali fondamentali per l'attuazione dell'assistenza territoriale e garantire continuità, accessibilità ed integrazione dell'assistenza sanitaria, che ora rischia di essere compromessa se tali centrali non sono rese pienamente funzionanti.
(3-01693)


Iniziative di competenza a tutela della salute pubblica e dei livelli essenziali di assistenza in relazione alla situazione del presidio ospedaliero di Sant'Agata de' Goti, in provincia di Benevento – 3-01694

   ZINZI, MOLINARI, ANDREUZZA, ANGELUCCI, BAGNAI, BARABOTTI, BELLOMO, BENVENUTO, DAVIDE BERGAMINI, BILLI, BISA, BOF, BORDONALI, BOSSI, BRUZZONE, CANDIANI, CAPARVI, CARLONI, CARRÀ, CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, COIN, COMAROLI, CRIPPA, DARA, DI MATTINA, FORMENTINI, FRASSINI, FURGIUELE, GIACCONE, GIAGONI, GIGLIO VIGNA, GUSMEROLI, IEZZI, LATINI, LAZZARINI, LOIZZO, MACCANTI, MARCHETTI, MATONE, MIELE, MONTEMAGNI, MORRONE, NISINI, OTTAVIANI, PANIZZUT, PIERRO, PIZZIMENTI, PRETTO, RAVETTO, SASSO, STEFANI, SUDANO, TOCCALINI, ZIELLO e ZOFFILI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   si susseguono e rimangono purtroppo inascoltati, da diversi mesi, gli appelli che denunciano la situazione drammatica in cui versa il presidio ospedaliero di Sant'Agata de' Goti;

   la situazione descritta dai cittadini, oggetto di numerosi articoli di stampa e verificata anche personalmente dall'interrogante, è quella di un ospedale «fantasma», senza reparti nonostante un decreto regionale che avrebbe dovuto istituirli, con un pronto soccorso aperto al pubblico soltanto dalle ore 8 alle 18 e al momento delle verifiche condotte un solo medico in tutta la struttura;

   la gestione della vicenda da parte dei vertici della regione è ad avviso degli interroganti inqualificabile e testimonia l'incapacità della stessa nell'assicurare il diritto alla salute e i livelli essenziali di assistenza, di cui la componente ospedaliera costituisce un'articolazione fondamentale;

   ad avviso degli interroganti, è necessario un intervento urgente per difendere il diritto alla salute dei cittadini sanniti, rilanciare il presidio ospedaliero di Sant'Agata de' Goti e interrompere il disegno di desertificazione della rete sanitaria provinciale intrapreso dalla regione –:

   se intenda promuovere iniziative, per quanto di competenza, a tutela della salute pubblica e dei livelli essenziali di assistenza, anche valutando la sussistenza dei presupposti per l'avvio di iniziative ispettive, per verificare la situazione in essere presso il presidio ospedaliero di Sant'Agata de' Goti.
(3-01694)


Iniziative di competenza volte a promuovere misure strutturali per la cura e il benessere degli animali domestici – 3-01695

   LUPI, BRAMBILLA, ROMANO, BICCHIELLI, CARFAGNA, CAVO, ALESSANDRO COLUCCI, PISANO, SEMENZATO e TIRELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la legge costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1, ha introdotto modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione della Repubblica italiana e ha stabilito che la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali;

   la presenza degli animali nelle case degli italiani continua a registrare un progressivo aumento: secondo il rapporto Eurispes 2024, in quasi una casa su quattro si trova almeno un animale da compagnia, mentre il 37,3 per cento dei cittadini possiede uno o più animali domestici;

   le spese da affrontare per la cura e il mantenimento dei propri animali domestici sono variabili e possono assumere importi che gravano in misura consistente sulla situazione finanziaria delle famiglie;

   sempre secondo i dati del rapporto Eurispes 2024, si stima che il 60 per cento di coloro che possiedono animali domestici spende per la cura e il mantenimento dei propri animali una cifra che oscilla tra i 30 euro e i 100 euro; il 20,3 per cento sopporta una spesa mensile inferiore ai 30 euro e il restante 20 per cento spende una cifra che va dai 100 fino ai 300 euro;

   la legge di bilancio per l'anno 2025 ha rinnovato una detrazione pari al 19 per cento sull'Irpef per le spese veterinarie sostenute, entro un limite massimo di spesa di 550 euro all'anno, dai proprietari di animali da compagnia;

   secondo i dati Istat, nel 2023 poco più di 2,2 milioni di famiglie vivono in povertà assoluta, un numero pari a circa 5,7 milioni di individui –:

   quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere al fine di promuovere misure strutturali che garantiscano la cura degli animali da parte delle fasce meno abbienti della popolazione.
(3-01695)


Iniziative volte a garantire l'uniforme erogazione delle prestazioni sanitarie e a salvaguardare la sostenibilità economica delle strutture accreditate e convenzionate, in relazione al recente decreto ministeriale concernente la definizione delle tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica – 3-01696

   FARAONE, GADDA, DEL BARBA, BONIFAZI, BOSCHI, GIACHETTI e GRUPPIONI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nella seduta della Conferenza Stato-regioni del 14 novembre 2024 è stata sancita l'intesa sullo schema di decreto concernente la definizione delle tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, pubblicato successivamente in Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre 2024;

   il decreto, recante la definizione delle tariffe relative all'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, aggiorna dopo oltre vent'anni il nomenclatore delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, introducendo nuove tariffe per 1.113 prestazioni su un totale di 3.171;

   diverse associazioni rappresentative delle strutture sanitarie private accreditate e convenzionate hanno denunciato come le nuove tariffe siano notevolmente inferiori ai costi reali di produzione, con riduzioni fino all'80 per cento. A titolo d'esempio, il rimborso per l'esame Psa reflex, essenziale per la diagnosi di tumori, è stato ridotto da 14,82 euro a 3,95 euro; quello per una visita cardiologica comprensiva di elettrocardiogramma è sceso da 24,53 euro a 17,90 euro;

   queste riduzioni mettono a rischio la sostenibilità di oltre 27.000 strutture accreditate, con inevitabili conseguenze sull'accesso alle cure, incrementando ulteriormente le liste d'attesa, con ricadute negative per il servizio pubblico;

   le regioni in piano di rientro si trovano impossibilitate a incrementare le tariffe per via dei vincoli di bilancio, aggravando ulteriormente le disuguaglianze territoriali, considerando che almeno 58 tipologie di prestazioni potrebbero non essere più erogate, colpendo duramente la medicina territoriale e i cittadini più vulnerabili;

   a seguito dei ricorsi di oltre 350 strutture, il tribunale amministrativo regionale del Lazio, il 30 dicembre 2024, ha inizialmente sospeso l'efficacia del decreto, salvo revocare la sospensione il giorno successivo a seguito della richiesta presentata dall'Avvocatura dello Stato;

   il nuovo nomenclatore rischia ad avviso degli interroganti di compromettere il Servizio sanitario nazionale, influendo negativamente sulla possibilità dei cittadini di curarsi, prolungando ulteriormente le liste d'attesa e inasprendo le disuguaglianze territoriali;

   la modalità di rideterminazione del costo delle prestazioni, noncurante dell'effettivo costo che si sostiene per erogare le prestazioni, incide negativamente sulla prevenzione, assistenza e cure dei pazienti e rischia di condurre al default migliaia di aziende italiane operanti nel comparto della salute, che con la loro presenza hanno assicurato l'erogazione puntuale di prestazioni che ad oggi il sistema sanitario nazionale pubblico non è in condizione di erogare in tempi ragionevoli –:

   quali iniziative urgenti di competenza intenda adottare per garantire l'erogazione delle prestazioni sanitarie – evitandone il deterioramento qualitativo – conformemente al decreto di cui in premessa e salvaguardare la sostenibilità delle strutture accreditate e convenzionate, assicurando un equo accesso alle cure sull'intero territorio nazionale.
(3-01696)


Iniziative volte a riconoscere ai medici specialisti liberi professionisti la possibilità di prescrivere e rinnovare i piani terapeutici – 3-01697

   PATRIARCA, BENIGNI e CAPPELLACCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il piano terapeutico è uno strumento che regola l'uso di determinati farmaci ritenuti essenziali per specifiche patologie e ne definisce la rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale, garantendo in tal modo al paziente la continuità terapeutica;

   ai medici specialisti liberi professionisti, ad oggi, non è riconosciuta la possibilità di prescrivere o rinnovare piani terapeutici, costringendo i pazienti, che pure sono in cura presso specialisti privati, a rivolgersi agli ambulatori pubblici, con la conseguenza di ingolfare le liste d'attesa per visite ambulatoriali, gravando ulteriormente su un sistema già in affanno;

   l'impossibilità ad accedere alla prescrivibilità, attraverso i piani terapeutici, di farmaci fondamentali come, per esempio, i nuovi anticoagulanti orali, gli antidiabetici di ultima generazione, le associazioni di farmaci per l'asma, i farmaci biologici (sono solo alcuni di una lunga lista), possono determinare anche un pericoloso ritardo nell'inizio di terapie fondamentali per la cura dei loro pazienti e, di fatto, dà vita a una differenza di trattamento tra coloro che si rivolgono alla sanità pubblica e coloro che si rivolgono alla sanità privata;

   la mancata prescrivibilità di alcuni farmaci, inoltre, può gravare anche sulle degenze ordinarie sui pronto soccorso e sulle terapie intensive –:

   se il Ministro interrogato intenda valutare la possibilità di adottare iniziative volte, in via sperimentale, a consentire ai medici specialisti liberi professionisti l'accesso alle piattaforme regionali per la prescrizione e il rinnovo dei piani terapeutici almeno per specifiche patologie e/o per specifiche tipologie di farmaci, tenendo anche conto dell'effetto deflattivo sulle liste d'attesa che l'adozione di tali misure comporterebbe, prevedendo il monitoraggio sull'andamento delle prescrizioni, nell'ottica di rendere strutturale la misura.
(3-01697)