Camera dei deputati

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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 21 febbraio 2025

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 21 febbraio 2025.

  Albano, Amendola, Auriemma, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Battistoni, Bellucci, Benvenuto, Deborah Bergamini, Bignami, Bitonci, Bonetti, Borrelli, Braga, Brambilla, Caiata, Calderone, Cangiano, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Centemero, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Comba, Sergio Costa, D'Alessio, Del Barba, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Faraone, Ferrante, Ferro, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Lollobrigida, Loperfido, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Michelotti, Minardo, Molinari, Mollicone, Molteni, Morrone, Mulè, Onori, Osnato, Nazario Pagano, Pichetto Fratin, Polidori, Prisco, Marianna Ricciardi, Riccardo Ricciardi, Richetti, Rixi, Roccella, Romano, Rotelli, Rubano, Scerra, Schullian, Siracusano, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Vinci, Zaratti, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 20 febbraio 2025 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   ALMICI e VIETRI: «Istituzione e disciplina delle figure professionali del soccorritore, dell'autista soccorritore e del tecnico delle centrali di soccorso» (2263);

   D'ALFONSO: «Introduzione dell'articolo 10-bis del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l'individuazione, l'adeguamento e la manutenzione degli itinerari stradali abilitati ai trasporti in condizioni di eccezionalità» (2264).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge GUSMEROLI ed altri: «Disposizioni concernenti la rateizzazione a lungo termine di carichi fiscali, contributivi e di altra natura affidati all'agente della riscossione» (2148) è stata successivamente sottoscritta dal deputato De Bertoldi.

Modifica del titolo di proposte di legge.

  La proposta di legge n. 2056, d'iniziativa del deputato Amich, ha assunto il seguente titolo: «Introduzione delle tecniche di primo soccorso per il supporto alle funzioni vitali di base e la defibrillazione nell'ambito della formazione iniziale e periodica del personale delle Forze di polizia e dei corpi di polizia locale».

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 20 febbraio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria del Comitato italiano paralimpico (CIP), per l'esercizio 2022, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 344).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 20 febbraio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società Leonardo Spa, per l'esercizio 2023, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 345).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 21 febbraio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società AMCO – Asset Management Company Spa, per l'esercizio 2023, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 346).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VI Commissione (Finanze).

Trasmissione dal Ministro
per i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 febbraio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6-ter del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 553, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1996, n. 652, la relazione sullo stato di attuazione del programma di costruzione e adattamento di stabilimenti di sicurezza destinati a consentire il trattamento differenziato dei detenuti e sulle disponibilità del personale necessario all'utilizzazione di tali stabilimenti, predisposta dal Ministero della giustizia, riferita al secondo semestre 2024.

  Questo documento è trasmesso alla II Commissione (Giustizia).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 21 febbraio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge 21 luglio 2016, n. 145, la deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2025, adottata il 19 febbraio 2025 (Doc. XXV, n. 3).

  Questo documento è trasmesso alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e IV (Difesa).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 21 febbraio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145, la relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2025, deliberata dal Consiglio dei ministri il 19 febbraio 2025 (Doc. XXVI, n. 3).

  Questo documento è trasmesso alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e IV (Difesa).

Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 20 febbraio 2025, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'andamento delle spese del FEAGA – Sistema di allarme n. 7-12/2024 (COM(2025) 51 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Banca centrale europea sulla valutazione intermedia del programma di azione in materia di scambi, assistenza e formazione per la protezione dell'euro contro la contraffazione monetaria (programma «Pericles IV») (COM(2025) 54 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 20 febbraio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
  Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sulla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un'Europa più semplice e più rapida – Comunicazione sull'attuazione e la semplificazione (COM(2025) 47 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento.

Annunzio di provvedimenti
concernenti amministrazioni locali.

  Il Ministero dell'interno, con lettere in data 20 febbraio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, i decreti del Presidente della Repubblica di scioglimento dei consigli comunali di Bisegna (L'Aquila), Contigliano (Rieti) e Fontevivo (Parma).

  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione dalla
Regione autonoma della Sardegna.

  La Regione autonoma della Sardegna, in qualità di commissario delegato titolare di contabilità speciale, con lettera in data 19 febbraio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 27, comma 4, del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, il rendiconto, per l'anno 2024, relativo alla contabilità speciale n. 6345, concernente gli interventi urgenti di protezione civile per assicurare, sul territorio nazionale, l'accoglienza, il soccorso e l'assistenza alla popolazione in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell'Ucraina, di cui all'ordinanza del capo del Dipartimento della protezione civile n. 872 del 2022, nonché una relazione sullo stato di attuazione dei relativi interventi, predisposta ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123, e ulteriore documentazione connessa agli interventi.

  Questa documentazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Comando generale
della guardia di finanza.

  Il Comando generale della guardia di finanza ha trasmesso un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze recante una variazione di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, di pertinenza del centro di responsabilità «Guardia di finanza», autorizzata, in data 18 febbraio 2025, ai sensi dell'articolo 1, comma 350, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

  Questo decreto è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla VI Commissione (Finanze).

Comunicazione di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 19 febbraio 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la comunicazione concernente il conferimento, al dottor Giuseppe Parise, ai sensi del comma 4 del medesimo articolo 19, dell'incarico di funzione dirigenziale di livello generale di direttore della Direzione del personale, nell'ambito del Dipartimento dell'amministrazione generale, del personale e dei servizi del Ministero dell'economia e delle finanze.

  Questa comunicazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Elementi in merito allo stato di avanzamento del progetto del Fascicolo sociale e lavorativo del cittadino – 2-00539

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   nel mese di settembre 2024 è stato firmato un importante accordo tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Dipartimento per la trasformazione digitale per dare avvio al Fascicolo sociale e lavorativo del cittadino (Fls), una piattaforma digitale che semplificherà l'accesso e la misurazione dei servizi socioassistenziali;

   in particolare, attraverso un sistema digitale unico e interoperabile, il Fascicolo sociale e lavorativo del cittadino consentirà di centralizzare informazioni che riflettono diversi aspetti sociali o lavorativi, semplificando l'accesso ai servizi pubblici per i cittadini, abbattendo tempi e costi burocratici e migliorando l'interazione tra enti pubblici, in linea con il principio «onceonly» della Piattaforma digitale nazionale dati (Pdnd);

   secondo l'ultimo Rapporto annuale Istat, il costo delle attività assistenziali a carico della fiscalità generale è ammontato nel 2022 a 157 miliardi di euro, con un aumento di 12 miliardi rispetto ai 144,2 del 2021. Dal 2008, quando la spesa per assistenza ammontava a 73 miliardi di euro, gli oneri a carico dello Stato sono più che raddoppiati, con un tasso di crescita annuo del 7,67 per cento che difficilmente potrà essere sorretto ancora a lungo a fronte di un debito pubblico prossimo ai 3 mila miliardi;

   il fascicolo unico permetterà, inoltre, un monitoraggio più accurato e personalizzato dei percorsi di inclusione e sviluppo lavorativo, contribuendo così a rispondere in modo più efficace e tempestivo alle esigenze di sostegno sociale e di inserimento professionale;

   come sottolineato dal Viceministro Bellucci, si tratta di «un obiettivo epocale, che mette a sistema l'innovazione tecnologica con il futuro del welfare italiano. Con un investimento iniziale di 14,5 milioni di euro (...) Insieme ad altri strumenti già attivati dal Governo Meloni, il Fascicolo ha l'obiettivo di superare il mero assistenzialismo in direzione di una vera e proattiva inclusione sociale e lavorativa»;

   si tratta, dunque, di un tassello fondamentale nella transizione digitale della nostra nazione, in linea con il Piano nazionale di ripresa e resilienza – misura M1C1-1.3.1, che non solo migliorerà l'efficacia delle politiche sociali, ma promuoverà anche una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse destinate al welfare –:

   quale sia il piano di attività previsto dal Fascicolo sociale e lavorativo del cittadino e lo stato di avanzamento dei lavori del progetto in premessa.
(2-00539) «Vietri, Bignami».


Iniziative di competenza in ordine alle condizioni economiche e normative applicate agli addetti della vigilanza privata, anche in relazione alla sottoscrizione a novembre 2024 di un contratto da parte di un'organizzazione sindacale non confederale – 2-00542

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   il settore della vigilanza privata, che in Italia consta di 1.600 imprese e 65 mila dipendenti, sta attraversando un forte cambiamento che negli ultimi anni ha, di fatto, mutato le prospettive e l'operatività degli istituti, così come il ruolo delle guardie particolari giurate e degli operatori dei servizi fiduciari, sottoposti a turni massacranti e salari insufficienti;

   nel settore della vigilanza privata le retribuzioni del personale impiegato nei servizi risultano estremamente basse e il rapporto di lavoro presenta gravi problemi inerenti ai termini e alle condizioni della prestazione lavorativa, al limite della povertà salariale;

   alla questione salariale si sommano, infatti, le precarie condizioni di lavoro che i lavoratori lamentano in merito al mancato rispetto di presidi di tutela fondamentali, come, ad esempio, il rispetto della legge n. 104 del 1992 e i tempi di pausa e riposo, con conseguente violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro;

   basta solo richiamare, tra le ultime pronunce giurisprudenziali in merito, la sentenza del 21 luglio 2023, con la quale il tribunale di Catania ha accertato l'inadeguatezza delle retribuzioni minime previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro vigilanza privata – servizi fiduciari ad assicurare il rispetto del principio costituzionale del diritto ad una giusta retribuzione, sancito dall'articolo 36 della Costituzione;

   per anni gli addetti alla vigilanza si sono visti applicare un contratto che – benché sottoscritto dalle maggiori sigle sindacali – prevedeva un minimo salariale di 4,60 euro l'ora per il comparto dei servizi fiduciari e poco più di 6 euro l'ora per i servizi di vigilanza privata. Le inchieste della magistratura, con il commissariamento di aziende come Mondialpol, hanno, da un lato, portato all'innalzamento degli stipendi nelle imprese coinvolte e, dall'altro, hanno previsto condizioni minime per i rinnovi dei contratti nazionali. Il contratto collettivo nazionale di lavoro è stato firmato da Cgil, Cisl e Uil nell'estate 2023 e nel 2024 è stato aggiornato con un nuovo aggiustamento delle tabelle;

   il 4 aprile 2024 è stato, quindi, raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale per i lavoratori del settore vigilanza privata e servizi fiduciari, con decorrenza dal 1° giugno 2023 e scadenza il 31 dicembre 2026, che ha apportato alcune modifiche alle tabelle retributive concordate con l'accordo del 30 maggio 2023, tra cui alcuni – seppur minimi – aumenti economici e la previsione della quattordicesima mensilità anche per gli operatori di sicurezza a partire dal 2024;

   a tale rinnovo contrattuale è seguito, a fine novembre 2024, la firma di un nuovo contratto, peggiorativo rispetto a quello siglato dalle organizzazioni sindacali confederali, senza alcuna consultazione, né informazione con i sindacati maggiormente rappresentativi del settore;

   tale contratto «concorrente» al ribasso, firmato a fine novembre dall'Ugl, sindacato da sempre vicino alla destra, è stato sottoscritto, tra l'altro, anche con la consulenza dell'Associazione nazionale dei consulenti del lavoro, cioè proprio dai professionisti che dovrebbero supportare le aziende a individuare il contratto da applicare;

   se nel contratto di Cgil, Cisl e Uil la paga base per un addetto alla vigilanza parte da 6,97 euro all'ora e diventa di 8,13 con tredicesima e quattordicesima, in quello dell'Ugl, per un pari livello, si parte da 6,90 euro e si aggiunge solo la tredicesima, fermandosi quindi a 7,47 euro;

   il contratto Ugl prevede non solo salari di base inferiori rispetto a quello firmato dalle sigle sindacali confederali, ma soprattutto permette ai datori di lavoro di risparmiare grazie all'eliminazione di alcune voci fisse contrattuali, come la quattordicesima mensilità, sostituite da voci variabili, legate alle effettive presenze. Si tratta di indennità che prima, in quanto fisse, potevano essere percepite anche da chi era assente per malattia, maternità, obblighi di cura, mentre ora sono agganciate alle ore lavorate reali;

   come denunciato da alcune sigle sindacali, tale sistema, accordato con il nuovo contratto, appare quindi discriminatorio nei confronti di quei lavoratori che, a causa di malattie o di altri motivi meritevoli di tutela, lavorano meno ore;

   da gennaio 2025, l'azienda Sicurtransport – con oltre 100 dipendenti – ha soppresso l'elemento di garanzia della retribuzione e la quattordicesima, proprio sulla scorta del contratto Ugl, e introdotto gli istituti variabili –:

   se sia a conoscenza della situazione descritta in premessa relativa alle precarie condizioni economiche e normative applicate agli addetti della vigilanza privata e se intenda assumere, nelle opportune sedi istituzionali, una posizione di netta contrarietà rispetto alla sottoscrizione, da parte di un'organizzazione sindacale non comparativamente più rappresentativa, del contratto siglato a fine novembre 2024, che espone i lavoratori del suddetto comparto a dumping contrattuale, con condizioni salariali e lavorative insostenibili e con grave pregiudizio, tra gli altri, del principio costituzionale del diritto ad una giusta retribuzione, sancito dall'articolo 36 della Costituzione.
(2-00542) «Barzotti, Aiello, Carotenuto, Tucci, Amato, Ascari, Baldino, Bruno, Cafiero De Raho, Cantone, Caramiello, Carmina, Caso, Cherchi, Dell'Olio, D'Orso, Donno, Fede, Fenu, Giuliano, Gubitosa, Iaria, Lomuti, Orrico».


Iniziative volte a garantire il diritto all'istruzione agli studenti con disabilità, anche alla luce di un recente caso di cronaca riguardante il rifiuto dell'iscrizione di un ragazzo autistico da parte di diversi istituti scolastici – 2-00541

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione e del merito, il Ministro per le disabilità, per sapere – premesso che:

   con nota protocollo 47577 del 26 novembre 2024 del Ministro dell'istruzione e del merito sono state rideterminate le date per le iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2025/2026, anche al fine di consentire alle famiglie di avere più tempo per una scelta ponderata; pertanto, le domande di iscrizione sono state presentate nel periodo compreso dal giorno 21 gennaio 2025 al giorno 10 febbraio 2025;

   a conclusione del termine per le predette iscrizioni e nonostante l'ampliamento della finestra temporale, sono emerse le note carenze del nostro sistema d'istruzione che è ancora ben lontano dall'essere inclusivo, soprattutto per gli alunni e le alunne più fragili, che, ancora oggi, trovano estrema difficoltà ad accedere al sistema di istruzione con gli ausili e i sostegni che la legge prevede;

   è di pochi giorni fa la notizia di un ragazzo di quindici anni della Lombardia, con una forma severa di autismo, che avrebbe ricevuto il rifiuto all'iscrizione da ben circa 30 istituti scolastici, facendo vivere alla famiglia una drammatica odissea che sarebbe iniziata a ottobre 2024, presso il servizio di orientamento scolastico offerto dal comune per gli alunni con sostegno, allorquando sarebbe emerso che, delle sole tre scuole presenti sulla lista e disponibili sulla carta ad assicurare il sostegno, in realtà due hanno poi dato risposta negativa e la terza ha dato una disponibilità condizionata alle risorse che sarebbero state effettivamente disponibili; a questi dinieghi ne sono poi conseguiti tanti altri, correlati alla carenza di personale di sostegno che non riesce a soddisfare il crescente numero di alunni e alunne con disabilità;

   i Ministri interpellati avrebbero fatto sapere di aver «dato mandato agli uffici competenti di avviare una verifica approfondita sul caso sollevato dalla Fish relativo al rifiuto di 31 scuole superiori di accogliere un ragazzo con forme gravi di autismo. La scuola italiana ha il dovere di essere inclusiva per tutti gli studenti, senza distinzioni. Non è tollerabile che episodi come questo accadano in un sistema educativo che deve garantire il diritto all'istruzione a ciascun alunno, indipendentemente dalla sua condizione. Ci impegniamo a trovare una soluzione adeguata»;

   il caso del ragazzo 15enne non è purtroppo un caso isolato e sono diverse le segnalazioni che si stanno diffondendo attraverso gli organi di informazione; la vicenda delle 30 scuole ha suscitato l'indignazione della Fish (Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie) che, per voce del suo presidente, ha dichiarato: «Questo episodio evidenzia una grave lacuna nel sistema educativo italiano riguardo all'inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Nonostante le normative, la realtà è ancora lontana dagli obiettivi»;

   gli istituti coinvolti hanno rappresentato che in realtà sarebbe la semplice applicazione delle normative vigenti in materia di iscrizioni scolastiche a condurre a questa incresciosa situazione; la circolare ministeriale del 26 novembre 2024 ha declinato, al paragrafo 9.1, le procedure di iscrizione per gli alunni e alunne con disabilità prevedendo che le iscrizioni sono perfezionate «con la presentazione alla scuola prescelta» della certificazione rilasciata dall'azienda sanitaria locale di competenza, comprensiva della diagnosi funzionale e «sulla base di tale documentazione, la scuola procede alla richiesta di personale docente di sostegno e di eventuali assistenti all'autonomia e alla comunicazione a carico della regione o dell'ente locale, nonché alla successiva stesura del piano educativo individualizzato, in stretta relazione con la famiglia e gli specialisti dell'azienda sanitaria locale» –:

   se non intenda ulteriormente chiarire che è un diritto delle famiglie scegliere la scuola, scelta alla quale consegue il dovere del sistema di istruzione di assicurare, attraverso congrue risorse, personale docente di sostegno ed eventuali assistenti all'autonomia e alla comunicazione.
(2-00541) «Sportiello, Di Lauro, Quartini, Marianna Ricciardi».


MOZIONE BOLDRINI ED ALTRI N. 1-00223 CONCERNENTE INIZIATIVE VOLTE AL RICONOSCIMENTO DEL GENOCIDIO DEL POPOLO YAZIDA

Mozione

   La Camera,

   premesso che:

    1) quello vissuto dalla popolazione yazida è un dramma su cui si erano accesi, qualche anno fa, molto brevemente, i riflettori dei media internazionali, per poi essere tuttavia immediatamente dimenticato;

    2) gli Yazidi sono un'antichissima popolazione di prevalente lingua curda/yazida presente soprattutto nell'area mesopotamica e sono considerati «kuffar», cioè infedeli, dall'estremismo islamista. La loro religione è una sorta di sincretismo nato dal contatto e dalla contaminazione di diversi culti, compresi quelli degli antichi Sumeri e Babilonesi. Nei loro confronti è stato posto in essere un programma di eradicamento mirato e sistematico in quanto gruppo etnico;

    3) il 3 agosto 2014 i combattenti di Daesh (Isis), nel momento culminante della loro politica di espansione territoriale, penetrarono nei luoghi dove vive la maggioranza degli Yazidi e cioè nel territorio del Sinjar, nel Nord dell'Iraq e al confine con la Siria, anche grazie alla fuga delle forze di sicurezza presenti nell'area;

    4) quel giorno i militanti di Daesh massacrarono più di 5.000 persone, tra cui molti anziani; li gettarono in fosse comuni e rapirono 6.417 donne, bambine e bambini per ridurli in condizioni di schiavitù: le donne come schiave del sesso e i bambini per essere indottrinati e addestrati come soldati dell'esercito del califfato. Tra le persone rapite circa 3.700 sono sopravvissute, mentre 2.717 di loro sono ancora disperse e 2.745 bambine bambini sono rimasti orfani;

    5) due settimane dopo l'assalto di Daesh veniva rinvenuta la prima fossa comune che rivelò al mondo questo genocidio;

    6) secondo il Dipartimento iracheno che indaga sulle fosse comuni, ne sono state scoperte 92 in Sinjar e nei territori circostanti e 68 in templi e santuari;

    7) una parte di coloro che riuscirono a fuggire ha cercato riparo sulla montagna di Shengal, ma, durante questo esodo, centinaia di donne, anziani e bambini sono morti di fame e di sete;

    8) il numero di Yazidi in Iraq è tuttora di 725.000 persone, ma 260.000 sono ancora sfollate in altri governatorati e almeno 200.000 si sono rifugiate all'estero dopo il genocidio;

    9) dopo la caduta delle roccaforti Daesh in Siria (Raqqa) e in Iraq (Mosul), molti degli Yazidi fuggiti all'estero hanno iniziato a rientrare nei loro luoghi d'origine, ma sono ancora tanti gli sfollati che vivono ormai da 9 anni nei campi profughi nel Kurdistan iracheno, dove le condizioni di vita sono tuttora precarie, tanto che si registra un alto tasso di suicidi, soprattutto tra i giovani, e in cui avvengono spesso incidenti dovuti a incendi all'interno delle tende;

    10) secondo l'Organizzazione internazionale delle migrazioni l'80 per cento delle infrastrutture pubbliche e il 70 per cento delle abitazioni di Sinjar City, la città più grande del distretto, sono state distrutte tra il 2014 e il 2017. Sugli edifici e sulle persone che vi trovavano rifugio hanno infierito prima i bombardamenti da terra di Daesh, per conquistare la città, poi i bombardamenti aerei della coalizione internazionale per cacciare gli islamisti del califfato. I residenti oggi dichiarano che l'elettricità e l'acqua non sono sempre disponibili e che molte strutture scolastiche e sanitarie rimangono danneggiate o distrutte, mentre mancano medici e insegnanti;

    11) la comunità yazida continua ad affrontare situazioni di grave disagio a causa degli ostacoli che impediscono agli sfollati di tornare alle loro case e dell'accesso limitato ai servizi sociali di base, primi fra tutti l'assistenza sanitaria e l'istruzione, e rimane la paura che il genocidio possa ripetersi, come avvenuto ormai decine di volte nella storia del popolo yazida;

    12) secondo Human rights watch, «i crimini dello Stato islamico contro la minoranza yazida proseguono e restano ampiamente impuniti», giacché i processi in corso rischiano di concludersi in un nulla di fatto e c'è il pericolo che le prove del genocidio possano nel tempo perdersi;

    13) nel settembre 2017 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione n. 2379, che istituiva un team investigativo per aiutare il Governo iracheno a raccogliere, conservare e analizzare le prove dei crimini commessi dai combattenti del Daesh, anche con riferimento al genocidio yazida;

    14) ma il 15 settembre 2023, con la risoluzione n. 2697, il Consiglio di sicurezza dell'Onu, su richiesta del Governo iracheno, ha prorogato di un solo anno – fino al 17 settembre 2024 – il mandato del team investigativo. Tale decisione ha suscitato diverse critiche, perché rischia di inficiare la raccolta delle prove e delle testimonianze necessarie per documentare e perseguire i crimini commessi da Daesh contro il popolo yazida;

    15) la Germania, i Paesi Bassi, il Belgio, gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, il Portogallo, l'Irlanda, l'Armenia, la Francia, l'Australia, oltre al Governo regionale del Kurdistan, alla Scozia, al Parlamento europeo e alle Nazioni Unite, hanno riconosciuto il genocidio del popolo yazida;

    16) la Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sulla Siria si è espressa sull'intera vicenda utilizzando il termine «genocidio yazida»;

    17) nella XVIII legislatura, il 26 marzo 2019, la Commissione affari esteri e comunitari della Camera dei deputati ha approvato una risoluzione, volta ad impegnare il Governo italiano ad assumere iniziative per sensibilizzare la comunità internazionale sui crimini commessi da Daesh contro il popolo yazida e per valutare le modalità più opportune per riconoscerne ufficialmente il genocidio,

impegna il Governo:

1) a riconoscere il genocidio yazida;

2) a farsi promotore, in seno alle Nazioni Unite e in ambito europeo, di iniziative volte a giudicare i crimini relativi al genocidio e a garantire piena giustizia e riparazione alle vittime;

3) ad adoperarsi presso le Nazioni Unite affinché inviino osservatori in Iraq fra gli Yazidi in modo da creare le condizioni per farli rientrare nei territori d'origine in sicurezza, perché senza protezione internazionale non c'è certezza che il terrorismo e la violenza non tornino a mietere vittime.
(1-00223) «Boldrini, Braga, Amendola, Provenzano, Quartapelle Procopio, Porta».