XIX LEGISLATURA
COMUNICAZIONI
Missioni valevoli
nella seduta del 21 marzo 2025.
Albano, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Battistoni, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Bonetti, Boschi, Braga, Brambilla, Calderone, Cappellacci, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cecchetti, Centemero, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Sergio Costa, D'Alessio, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferrante, Ferro, Foti, Frassinetti, Freni, Gardini, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Lollobrigida, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Michelotti, Minardo, Molinari, Mollicone, Molteni, Morrone, Mulè, Nazario Pagano, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Marianna Ricciardi, Riccardo Ricciardi, Richetti, Rixi, Roccella, Romano, Rotelli, Scerra, Schullian, Siracusano, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Vinci, Zoffili, Zucconi.
Annunzio di proposte di legge.
In data 20 marzo 2025 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
PRESTIPINO ed altri: «Modifiche al decreto legislativo 7 dicembre 2023, n. 218, in materia di disciplina dei prezzi dei farmaci veterinari e di impiego di medicinali per uso umano su animali non destinati alla produzione alimentare» (2314);
VIETRI ed altri: «Modifiche all'articolo 32 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, in materia di sanatoria di illeciti edilizi» (2315).
Saranno stampate e distribuite.
Trasmissione dal Senato.
In data 20 marzo 2025 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il seguente disegno di legge:
S. 1146. – «Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale» (approvato dal Senato) (2316).
Sarà stampato e distribuito.
Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.
A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
VII Commissione (Cultura):
D'ATTIS ed altri: «Istituzione della Giornata nazionale contro la violenza negli stadi, in memoria dell'ispettore capo della Polizia di Stato Filippo Raciti» (1692) Parere delle Commissioni I, II, V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
S. 507. – Senatori VERDUCCI ed altri: «Disposizioni sulla redazione della Mappa della memoria per la conoscenza dei campi di prigionia, di internamento e di concentramento in Italia, nonché sulla promozione dei viaggi nella storia e nella memoria presso i campi medesimi» (approvata dal Senato) (2313) Parere delle Commissioni I e V.
X Commissione (Attività produttive):
MASCARETTI ed altri: «Modifiche al codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, in materia di diritto di recesso e di obblighi di trasparenza nei contratti a distanza e nei contratti negoziati fuori dei locali commerciali» (2174) Parere delle Commissioni I, II, V, IX e XIV.
XII Commissione (Affari sociali):
MASCARETTI: «Istituzione della Giornata nazionale dell'educazione alimentare» (2238) Parere delle Commissioni I, V, VII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Commissioni riunite III (Affari esteri) e IV (Difesa):
«Ratifica ed esecuzione dello Scambio di lettere tra la Repubblica italiana e la Santa Sede, fatto a Roma il 12 novembre 2024 e nella Città del Vaticano il 23 dicembre 2024, costituente un Accordo emendativo dell'Accordo mediante Scambio di Lettere tra la Repubblica italiana e la Santa Sede sull'assistenza spirituale alle Forze armate, fatto a Roma e nella Città del Vaticano il 13 febbraio 2018, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno» (2307) Parere delle Commissioni I e V.
Modifica dell'assegnazione di una proposta di legge a Commissioni in sede referente.
A norma dell'articolo 72 del Regolamento, su richiesta della II Commissione (Giustizia) e della VIII Commissione (Ambiente), la seguente proposta di legge – già assegnata alla II Commissione (Giustizia) – è assegnata, in sede referente, alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VIII (Ambiente):
ZINZI: «Introduzione dell'articolo 44-bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e altre disposizioni in materia di criteri di priorità per l'esecuzione e di sospensione delle procedure di demolizione di immobili abusivi» (2098) – Parere delle Commissioni I e V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Trasmissione dalla Corte dei conti.
Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 21 marzo 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Opera nazionale di assistenza per il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per l'esercizio 2022, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 356).
Questi documenti sono trasmessi alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).
Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 21 marzo 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Fondazione Festival dei due mondi, per l'esercizio 2022, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 357).
Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).
Trasmissione dal Ministro per
i rapporti con il Parlamento.
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 marzo 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66, la relazione d'inchiesta dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo relativa all'incidente occorso a un aeromobile presso l'aviosuperficie di Curtatone (Mantova) il 2 ottobre 2022.
Questo documento è trasmesso alla IX Commissione (Trasporti).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 marzo 2025, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, concernente la procedura d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, che, con notifica 2025/0148/IT – SERV60, è stata attivata la predetta procedura in ordine al progetto di regola tecnica relativa allo schema di delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni concernente l'avvio di una consultazione pubblica sullo schema di delibera recante modifiche al regolamento in materia di tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, di cui alla delibera n. 680/13/CONS.
Questa comunicazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura), alla IX Commissione (Trasporti) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 marzo 2025, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, concernente la procedura d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, che, con notifica 2025/0149/IT – T40T, è stata attivata la predetta procedura in ordine al progetto di regola tecnica relativa allo schema di regolamento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti recante caratteristiche e modalità di installazione del dispositivo di tipo alcolock.
Questa comunicazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Trasmissione dal Ministro della cultura.
Il Ministro della cultura, con lettera in data 21 marzo 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12, comma 6, della legge 14 novembre 2016, n. 220, la relazione concernente lo stato di attuazione degli interventi di cui alla medesima legge n. 220 del 2016, recante disciplina del cinema e dell'audiovisivo, riferita all'anno 2023 (Doc. CLXXI, n. 3).
Questa relazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura).
Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.
Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 20 marzo 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 92/43/CEE del Consiglio per quanto riguarda lo status di protezione del lupo (Canis lupus) (COM(2025) 106 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento.
Annunzio di sentenze della Corte di
giustizia dell'Unione europea.
Il Dipartimento per gli affari europei della Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso, in data 7 marzo 2025, le seguenti decisioni della Corte di giustizia dell'Unione europea, relative a cause in cui la Repubblica italiana è parte o adottate a seguito di domanda di pronuncia pregiudiziale proposta da un'autorità giurisdizionale italiana, che sono inviate, ai sensi dell'articolo 127-bis del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
Ordinanza del Presidente della Corte dell'11 febbraio 2025, causa C-463/24, Commissione europea contro Repubblica italiana. Cancellazione dal ruolo (Doc. XIX, n. 58) – alla VIII Commissione (Ambiente);
Sentenza della Corte (Sesta sezione) del 13 febbraio 2025, causa C-625/23, Società agricola Circe di OL società semplice contro ST ed altri. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Corte di cassazione. Agricoltura – Politica agricola comune – Regolamento (CE) n. 1782/2003 – Regime di pagamento unico – Articolo 33 – Regolamento (CE) n. 795/2004 – Diritti all'aiuto – Ammissibilità al beneficio dell'aiuto – Articolo 15 – Nozione di «scissione» – Riduzione di superfici agricole dopo l'assegnazione provvisoria dei diritti all'aiuto – Rilevanza di tale riduzione ai fini dell'assegnazione definitiva dell'aiuto (Doc. XIX, n. 59) – alla XIII Commissione (Agricoltura);
Sentenza della Corte (Grande sezione) del 25 febbraio 2025, causa C-233/23, Alphabet Inc. ed altri contro Autorità garante della concorrenza e del mercato. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Consiglio di Stato. Concorrenza – Posizione dominante – Articolo 102 del Tratto sul funzionamento dell'Unione europea – Mercati digitali – Piattaforma digitale – Rifiuto di un'impresa in posizione dominante che ha sviluppato una piattaforma digitale di consentire l'accesso a tale piattaforma a un'impresa terza che ha sviluppato un'applicazione garantendo l'interoperabilità di detta piattaforma e di tale applicazione – Valutazione dell'indispensabilità dell'accesso a una piattaforma digitale – Effetti del comportamento contestato – Giustificazione oggettiva – Necessità per l'impresa in posizione dominante di sviluppare un modello per una categoria di applicazioni al fine di consentire l'accesso – Definizione del mercato rilevante a valle (Doc. XIX, n. 60) – alla IX Commissione (Trasporti).
Richieste di parere parlamentare
su atti del Governo.
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 marzo 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 4-bis, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, della legge 18 novembre 2019, n. 133, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente regolamento recante modificazioni all'Allegato A al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 aprile 2021, n. 81 (255).
Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IX (Trasporti), che dovranno esprimere il prescritto parere entro il 20 aprile 2025. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 5 aprile 2025.
Il Ministro della difesa, con lettera in data 20 marzo 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 311, comma 2, del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente la cessione a titolo gratuito di materiale di armamento a favore delle Forze armate di Gibuti (256).
Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e IV (Difesa), che dovranno esprimere il prescritto parere entro il 10 aprile 2025. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 31 marzo 2025.
Il Ministro della difesa, con lettera in data 20 marzo 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2025 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma (257).
Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 10 aprile 2025.
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 marzo 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 31, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, e degli articoli 1 e 3 della legge 4 agosto 2022, n. 127, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 2 marzo 2023, n. 19, recante attuazione della direttiva (UE) 2019/2121 che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere (258).
Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VI (Finanze) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 30 aprile 2025. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 15 aprile 2025.
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 marzo 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 31, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, e dell'articolo 1 della legge 4 agosto 2022, n. 127, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 27, recante attuazione della direttiva (UE) 2020/1057 che stabilisce norme specifiche per quanto riguarda la direttiva 96/71/CE e la direttiva 2014/67/UE sul distacco dei conducenti nel settore del trasporto su strada e che modifica la direttiva 2006/22/CE per quanto riguarda gli obblighi di applicazione e il regolamento (UE) n. 1024/2012 (259).
Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alle Commissioni riunite IX (Trasporti) e XI (Lavoro) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 30 aprile 2025. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 15 aprile 2025.
Atti di controllo e di indirizzo.
Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.
INTERPELLANZE URGENTI
Iniziative volte alla ripresa delle trattative sindacali nella vertenza tra lavoratori e Gls-Temi in provincia di Napoli – 2-00571
A)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
i dipendenti della ditta Nextlog operanti in appalto per Temi, di proprietà del gruppo Tavassi, che lavora in franchising con Gls, gestendone per Napoli e provincia il servizio di trasporto e spedizione delle merci, sono da mesi in stato di agitazione sindacale, a causa, da ultimo, del licenziamento di 58 lavoratori dei magazzini Gls-Temi da parte di alcune aziende in appalto del gruppo;
a fronte di tale ondata di licenziamenti, ritenuta ingiustificata e ritorsiva, si sono susseguite numerose azioni di sciopero, in ultimo giovedì 13 marzo e venerdì 14 marzo, azioni che hanno portato anche all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione lavorativa vissuta da tali dipendenti, per anni sottoposti a un vero e proprio sfruttamento lavorativo, al di fuori delle condizioni previste dalla legge e dal Ccnl Trasporto merci e logistica;
come riferito infatti dal sindacato SI Cobas, i lavoratori licenziati avrebbero denunciato pubblicamente «le condizioni di sfruttamento, sotto-salario e illegalità di ogni tipo in cui erano costretti a lavorare quotidianamente»: turni spezzati massacranti, dalle 5 del mattino fino a mezzogiorno e dalle ore 16 alle 22, con una pausa di quattro ore, che per molti dipendenti significa pranzare senza poter rincasare, a causa delle distanze;
tra le rivendicazioni che hanno portato ai licenziamenti c'è il sistema di lavoro «a chiamata», che nei periodi di «picco» delle attività arriva fino a 13 ore di lavoro complessivamente lavorate, per un impegno che di fatto copre i tre quarti della giornata, in palese violazione del diritto a un riposo giornaliero di 11 ore continuative, sei giorni su sette e fino a oltre 300 ore lavorative mensili; di converso, quando vi è un calo delle attività, i lavoratori vengono obbligati a restare a casa con un semplice messaggio telefonico inviato anche pochi minuti prima l'inizio dell'orario di lavoro: tutto ciò a fronte di uno stipendio di 1300 euro netti (e una paga oraria di circa 4 euro);
questa situazione è aggravata dal fatto che parte dei licenziati era occupato continuativamente con un contratto interinale (somministrazione), che permette alle aziende, che ricevono una prestazione attraverso agenzie, di non offrire un'assunzione vera e propria: a giudizio degli interpellanti anche in questo caso ci si trova di fronte a delle violazioni di legge e del Ccnl, se è vero che diversi lavoratori hanno operato per anni sui magazzini Gls-Temi di Napoli con contratti di somministrazione rinnovati di mese in mese, senza mai essere trasformati a tempo indeterminato;
nonostante i numerosi tavoli di trattativa – ben nove – convocati presso la prefettura di Napoli, questa delicata vertenza non ha trovato ancora una soluzione, lasciando aperto il nodo delle responsabilità sociali e politiche che ne conseguono e facendo aumentare, con il passare del tempo, lo scetticismo sulla reale volontà di trovare un accordo, soprattutto a fronte della sempre più pressante richiesta della prefettura di interrompere gli scioperi malgrado la trattativa sia chiaramente in una fase di stallo;
sebbene i lavoratori e il sindacato abbiano manifestato finora disponibilità e apertura al dialogo con la controparte, con il passare dei mesi cresce la preoccupazione che le azioni finora intraprese sul lato istituzionale siano rivolte più alla prevenzione degli scioperi che non alla effettiva risoluzione di tale complessa vertenza, anche alla luce della considerazione che, in un mese e mezzo e dopo nove incontri, non si è mai prospettata la possibilità – anche solo parziale – di un reintegro dei dipendenti licenziati sul loro posto di lavoro;
si rimarca altresì come l'assenza di Gls ai tavoli prefettizi, non faccia altro che inficiare la ripresa di un dialogo effettivo e costruttivo con l'autore dei licenziamenti nonché vero datore di lavoro, vale a dire Temi, e che si renderebbe al contempo necessario, con l'urgenza richiesta dal caso, per arrivare ad una soluzione reale, procedere con una riformulazione delle proposte datoriali, per addivenire a soluzioni concrete sia per gli ex lavoratori del gruppo sia per le restanti unità;
proprio riguardo al ruolo di Gls, il SI Cobas ha aperto già a dicembre 2024 uno stato di agitazione nazionale che non è limitato alla questione dei licenziati, ma riguarda innumerevoli problematiche in atto su altri siti ed appalti inerenti, come l'indebolimento del ruolo del sindacato e il peggioramento delle condizioni dei lavoratori;
al netto dell'assenza di Gls ai tavoli prefettizi e della mancanza di volontà nel riavvicinare le parti coinvolte nella vertenza di Napoli, l'atteggiamento da essa tenuto in queste settimane non fa che aumentare la preoccupazione per la sorte di migliaia di lavoratori: infatti il 7 marzo 2025, a un tavolo nazionale tra l'associazione datoriale Fedit e le sigle sindacali di base, le aziende del network Gls hanno manifestato l'intento di aprire la cassa integrazione e/o di chiudere alcuni siti, scaricando dunque sui lavoratori i costi di un presunto calo di fatturato. Ciò tende a determinare nei fatti una conflittualità che va ben oltre il perimetro napoletano e campano, esulando dalle competenze della prefettura partenopea;
a fronte di tale indisponibilità da parte datoriale, il coordinamento provinciale SI Cobas Napoli ha quindi annunciato la propria auto sospensione dai tavoli prefettizi fintanto che le controparti datoriali non manifesteranno una chiara, concreta e inequivoca disponibilità al confronto sulle proposte ripetutamente formulate dallo stesso sindacato nei precedenti incontri –:
se il Ministro interpellato sia a conoscenza dei fatti suesposti in premessa e quali iniziative intenda intraprendere, in tutte le opportune sedi istituzionali e con l'urgenza richiesta dal caso, per farsi parte attiva al fine di promuovere la ripresa delle trattative sindacali ispirate a un dialogo costruttivo con tutte le parti coinvolte e finalizzate al raggiungimento, anche tramite la convocazione di un tavolo nazionale, di una soluzione concreta, dignitosa e definitiva alla vertenza che da mesi vede coinvolti i dipendenti dei magazzini Gls-Temi della provincia di Napoli, al fine di garantire – anche attraverso il reintegro dei dipendenti licenziati e/o di una loro ricollocazione sui siti Gls più vicini – le migliori condizioni lavorative e le tutele fondamentali ai suddetti dipendenti, senza che vengano in alcun modo lesi i diritti degli stessi lavoratori.
(2-00571) «Carotenuto, Barzotti, Aiello, Tucci, Alifano, Quartini».
Iniziative volte alla salvaguardia delle infrastrutture digitali strategiche nazionali, con particolare riferimento alla prospettiva della partecipazione di soggetti extra europei ad aziende operanti nel settore della rete in fibra ottica e della connessione satellitare – 2-00572
B)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle imprese e del made in Italy, per sapere – premesso che:
la comunicazione della Commissione europea «Bussola digitale 2030: la via europea per il decennio digitale» ha fissato due obiettivi: garantire una connettività ad almeno 1 Gbps per tutte le famiglie europee e una copertura 5G per tutte le aree popolate. Tali target rappresentano una sfida fondamentale per l'Italia, che deve accelerare i propri piani di digitalizzazione;
per perseguire la digitalizzazione del Paese, nel 2015 è stata lanciata la prima strategia per la banda ultra larga, seguita da due aggiornamenti nel 2021 e nel 2023. La programmazione italiana relativa alle infrastrutture Tlc si articola in sei azioni: il piano aree bianche (piano Bul), il piano «Italia a 1 Giga», il piano «Italia 5G», il piano «Scuole connesse», il piano «Sanità connessa» e il piano «Isole minori». Secondo le previsioni, tutte queste azioni dovrebbero trovare compimento entro il 2026, in coerenza con le scadenze previste dal PNRR;
il piano Bul fu avviato per fornire connettività in fibra ottica o (FWA) a 7.700 comuni, suddivisi in tre diverse gare, aggiudicate tutte ad Open Fiber (due nel 2017 e una nel 2019). L'ultimo aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori diffuso da Infratel, aggiornato al 31 dicembre 2024, segnala 4.134.413 unità immobiliari già collaudate (66 per cento) e 498.294 in fase di collaudo sulle 6.303.346 che hanno raggiunto almeno la progettazione esecutiva. Gli interventi si sarebbero dovuti chiudere entro il 2023 e il ritardo accumulato ha portato all'applicazione di penali per 61,16 milioni di euro al concessionario;
il piano Italia a 1 Giga, che mira a coprire le aree grigie e nere Nga con velocità di almeno 1 Gbps, ha completato solo il 40 per cento dei civici previsti entro il 2025, con un ulteriore 31 per cento in lavorazione. Solo alcune regioni, come la provincia autonoma di Trento (76 per cento) e la Basilicata (62 per cento), superano il target del 60 per cento al primo trimestre del 2025;
il piano Italia 5G, che punta a densificare la rete mobile con nuove stazioni radio base in 1.385 aree bianche, ha completato il 36 per cento delle aree, con un ulteriore 31 per cento in lavorazione. La Sardegna guida con il 67 per cento di siti attivati, mentre quattro regioni sono ancora ferme allo 0 per cento. Per quanto riguarda il backhauling in fibra delle stazioni radio base, il 67 per cento dei siti è stato realizzato, con la Basilicata al primo posto (73 per cento) e la Valle d'Aosta fanalino di coda sotto il 40 per cento. La milestone prevista per questo piano alla fine del primo trimestre del 2025 è pari al 60 per cento e sembra altamente improbabile che il piano raggiunga complessivamente questo target entro marzo 2025;
il piano Scuole connesse ha raggiunto il 90,6 per cento degli istituti previsti nella fase I, mentre la fase II, che dovrebbe coprire ulteriori 9.000 edifici, è ferma al 58,7 per cento. Il piano Sanità connessa è al 31,3 per cento di completamento, con un ulteriore 36,4 per cento in lavorazione. Il piano Isole minori, che prevede la posa di cavi sottomarini per garantire connessione ultraveloce, è l'unico già ultimato;
questi ritardi potrebbero compromettere gravemente l'accesso dell'Italia ai fondi del PNRR, perdendo così una grande occasione di digitalizzazione;
FiberCop, principale soggetto vincitore dei bandi dei piani menzionati, operatore italiano di rete in fibra ottica, è controllato dal fondo d'investimento statunitense Kkr che detiene il 37,8 per cento delle azioni;
recentemente, FiberCop ha attraversato un periodo turbolento, culminato con le dimissioni dell'amministratore delegato Luigi Ferraris, dopo meno di sette mesi dall'assunzione dell'incarico, apparentemente a causa di divergenze con Kkr;
secondo il Financial Times, FiberCop avrebbe previsto un deficit di Ebitda di 449 milioni di euro nel 2025 rispetto alle stime iniziali di Kkr, con un deficit cumulativo su cinque anni stimato in 2 miliardi di euro. Sembrerebbe che la notizia sia stata smentita e che il Cda di FiberCop, riunitosi il 25 febbraio, abbia esaminato i risultati preliminari pro-forma dell'esercizio 2024 e approvato il budget 2025;
nonostante tali smentite, il Financial Times riporta che il fondo americano avrebbe imposto una supervisione più rigorosa sul processo decisionale di FiberCop. Secondo una nota interna, tutte le principali decisioni operative del nuovo amministratore delegato, Massimo Sarmi, richiedono ora la previa approvazione di uno dei dirigenti selezionati da Kkr. Si evince dunque una stretta sul controllo di FiberCop, operatore in un settore strategico per il Paese, da parte di un investitore straniero;
il Governo italiano, azionista di FiberCop, ha recentemente manifestato di essere favorevole a creare una rete unica nazionale attraverso la fusione di FiberCop con Open Fiber. Nell'ipotesi di tale fusione, positiva nel senso di creare un campione nazionale nel settore, si delineerebbe però la possibilità di un controllo più esteso da parte di un investitore straniero su infrastrutture cruciali per il Paese;
la sicurezza e il controllo delle infrastrutture per le telecomunicazioni e la connessione internet sono temi di crescente rilevanza strategica per il Paese, anche in considerazione delle numerose iniziative di aziende private straniere come Starlink, guidata da Elon Musk, nel settore delle comunicazioni satellitari;
le crescenti tensioni, anche commerciali, tra Unione europea e Stati Uniti potrebbero avere un impatto nel settore delle infrastrutture digitali italiane;
lo sviluppo delle infrastrutture in fibra ottica è fondamentale non solo per i cittadini e le imprese private, ma anche per la pubblica amministrazione locale e centrale, già vittime di attacchi cibernetici stranieri come ritorsione degli avvenimenti sullo scacchiere internazionale –:
quali iniziative intenda adottare per salvaguardare le infrastrutture strategiche nazionali relative alla rete in fibra ottica e l'intero settore delle infrastrutture digitali da possibili ritorsioni derivanti dalla partecipazione di soggetti extraeuropei in aziende e società cruciali per il tessuto industriale, amministrativo e civile del Paese, inclusa l'annunciata possibilità di una fusione tra FiberCop e Open Fiber;
se intenda adottare iniziative volte a rinegoziare il piano 1 Giga con la Commissione europea per stabilire nuove milestones ovvero un diverso cronoprogramma, e quali siano le possibilità sul tavolo e le intenzioni del Governo per portare a termine la programmazione italiana relativa alle infrastrutture Tlc;
se abbia intenzione di introdurre la connessione satellitare nelle zone bianche o grigie, e con quali realtà imprenditoriali stia negoziando anche in considerazione dei potenziali rischi per la sicurezza nazionale.
(2-00572) «Pastorella, Richetti, Onori».