XIX LEGISLATURA
COMUNICAZIONI
Missioni valevoli
nella seduta del 2 maggio 2025.
Albano, Ascani, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Bellucci, Bignami, Bitonci, Braga, Caiata, Calderone, Carloni, Casasco, Cavandoli, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, D'Alessio, Della Vedova, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferrante, Ferro, Freni, Gava, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Leo, Lollobrigida, Lupi, Magi, Mangialavori, Meloni, Minardo, Molinari, Molteni, Morrone, Mulè, Nazario Pagano, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Marianna Ricciardi, Riccardo Ricciardi, Richetti, Rixi, Roccella, Romano, Scerra, Siracusano, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Zaratti, Zoffili, Zucconi.
Annunzio di proposte di legge.
In data 29 aprile 2025 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
FURFARO: «Disposizioni in materia di tutela della salute riproduttiva e di riproduzione medicalmente assistita nonché abrogazione della legge 19 febbraio 2004, n. 40» (2371).
In data 30 aprile 2025 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa della deputata:
BARZOTTI: «Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro» (2373).
Saranno stampate e distribuite.
Annunzio di proposte di legge d'iniziativa del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.
In data 29 aprile 2025 è stata presentata alla Presidenza, ai sensi dell'articolo 99, terzo comma, della Costituzione, la seguente proposta di legge:
CONSIGLIO NAZIONALE DELL'ECONOMIA E DEL LAVORO: «Disposizioni in materia di assegnazione delle tesorerie degli enti locali. Modifica dell'articolo 9, commi 3 e 3-bis, della legge 6 ottobre 2017, n. 158, recante misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni» (2372).
Sarà stampata e distribuita.
Adesione di deputati a proposte
di inchiesta parlamentare.
La proposta di inchiesta parlamentare CHERCHI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno del randagismo e sulla gestione dei canili, dei gattili e dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali» (Doc. XXII, n. 44) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Barzotti.
Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.
A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, il seguente progetto di legge è assegnato, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IV (Difesa):
PENZA e CHERCHI: «Disposizioni concernenti il computo dell'anzianità di servizio del personale delle Forze armate e di polizia transitato nei ruoli o negli impieghi civili» (2202) Parere delle Commissioni V e XI.
Trasmissione dal Presidente del Senato.
Il Presidente del Senato, con lettera in data 15 aprile 2025, ha comunicato che la 9a Commissione (Industria) del Senato ha approvato, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento del Senato, una risoluzione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) n. 1308/2013, (UE) 2021/2115 e (UE) 2021/2116 per quanto riguarda il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare (COM(2024) 577 final) (Doc. XVIII, n. 16).
Questo documento è trasmesso alla X Commissione (Attività produttive), alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Il Presidente del Senato, con lettera in data 15 aprile 2025, ha comunicato che la 4a Commissione (Politiche dell'Unione europea) del Senato ha approvato, ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento del Senato, una risoluzione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla cooperazione tra le autorità di contrasto incaricate di applicare la direttiva (UE) 2019/633 in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare (COM(2024) 576 final) e sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) n. 1308/2013, (UE) 2021/2115 e (UE) 2021/2116 per quanto riguarda il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare (COM(2024) 577 final) (Doc. XVIII-bis, n. 23).
Questo documento è trasmesso alla X Commissione (Attività produttive), alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Trasmissione dalla Presidenza
del Consiglio dei ministri.
La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 23 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, concernente l'esercizio di poteri speciali inerenti agli attivi strategici nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni, l'estratto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 aprile 2025, recante l'esercizio di poteri speciali, con prescrizioni, in relazione all'offerta di scambio volontaria, da parte di Unicredit Spa, avente a oggetto la totalità delle azioni di Banco BPM Spa (procedimento n. 64/2025).
Questo documento è trasmesso alla VI Commissione (Finanze).
Trasmissione dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 23 aprile 2025, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 1 della legge 8 agosto 1985, n. 440, recante istituzione di un assegno vitalizio a favore di cittadini che abbiano illustrato la Patria e che versino in stato di particolare necessità, della concessione di un assegno straordinario vitalizio, con indicazione del relativo importo, al signor Francesco Bruno, traduttore, scrittore e poeta.
Questa comunicazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 28 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 7, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, la relazione sull'erogazione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale, aggiornata al 31 dicembre 2024, e sulla verifica dei risultati ottenuti mediante gli interventi finanziati negli anni precedenti (Doc. LXIV, n. 3).
Questa relazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio).
Annunzio di sentenze
della Corte costituzionale.
La Corte costituzionale ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):
in data 15 aprile 2025, Sentenza n. 43 del 24 febbraio-15 aprile 2025 (Doc. VII, n. 460),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, commi 1, lettera c), e 2, del decreto-legge 28 novembre 1988, n. 511 (Disposizioni urgenti in materia di finanza regionale e locale), convertito, con modificazioni, nella legge 27 gennaio 1989, n. 20, come sostituito dall'articolo 5, comma 1, del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 26 (Attuazione della direttiva 2003/96/CE che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità);
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 4, del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 (Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative), sollevate, in riferimento agli articoli 3, 24, 41, 111, primo e secondo comma, e 117, primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione agli articoli 16 e 52 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, dal Collegio arbitrale di Vicenza:
alla VI Commissione (Finanze);
in data 18 aprile 2025, Sentenza n. 51 del 12 marzo-18 aprile 2025 (Doc. VII, n. 467),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4, comma 4, della legge della Regione Lazio 18 luglio 2017, n. 7 (Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio);
dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 4, comma 4, della legge della Regione Lazio n. 7 del 2017, sollevata, in riferimento all'articolo 97 della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, sezione seconda bis:
alla VIII Commissione (Ambiente);
in data 18 aprile 2025, Sentenza n. 52 del 10 marzo-18 aprile 2025 (Doc. VII, n. 468),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 47-quinquies, comma 7, della legge 26 luglio 1975, n. 354 (Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà), limitatamente alle parole «e non vi è modo di affidare la prole ad altri che al padre»;
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 47-quinquies, comma 7, della legge sull'ordinamento penitenziario, sollevate, in riferimento all'articolo 2 della Costituzione, dal Tribunale di sorveglianza di Bologna e dal Tribunale di sorveglianza di Venezia;
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 47-quinquies, comma 7, della legge sull'ordinamento penitenziario, sollevate, complessivamente, in riferimento agli articoli 3, primo comma, 27, terzo comma, 29, 30, 31, secondo comma, e 117, primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione agli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, dal Tribunale di sorveglianza di Bologna, in via principale, e dal Tribunale di sorveglianza di Venezia:
alla II Commissione (Giustizia);
in data 22 aprile 2025, Sentenza n. 55 del 24 marzo-22 aprile 2025 (Doc. VII, n. 470),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 34, secondo comma, del codice penale, nella parte in cui prevede che la condanna per il delitto ex articolo 572, secondo comma, del codice penale, commesso, in presenza o a danno di minori, con abuso della responsabilità genitoriale, comporta la sospensione dall'esercizio della responsabilità genitoriale, anziché la possibilità per il giudice di disporla;
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 34, secondo comma, del codice penale, sollevate, in riferimento all'articolo 8 della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo firmata a New York il 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 27 maggio 1991, n. 176, dal Tribunale ordinario di Siena, sezione penale;
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 34, secondo comma, del codice penale- nella parte in cui prevede che la pena della sospensione dall'esercizio della responsabilità genitoriale è disposta per un periodo di tempo pari al doppio della pena inflitta, sollevate, in riferimento agli articoli 2, 3, 27, 29 e 30 della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Siena, sezione penale:
alla II Commissione (Giustizia);
in data 22 aprile 2025, Sentenza n. 56 del 24 marzo-22 aprile 2025 (Doc. VII, n. 471),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 69, quarto comma, del codice penale, nella parte in cui stabilisce il divieto di prevalenza della circostanza attenuante di cui all'articolo 625-bis del codice penale, sulla recidiva reiterata prevista dall'articolo 99, quarto comma, del codice penale:
alla II Commissione (Giustizia);
in data 22 aprile 2025, Sentenza n. 57 del 26 marzo-22 aprile 2025 (Doc. VII, n. 472),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4, comma 2, della legge della Regione Puglia 30 maggio 2024, n. 21, recante «Istituzione del Centro regionale di riabilitazione pubblica ospedaliera di Ceglie Messapica (CRRiPOCeM)», limitatamente alle parole «o con procedure di selezione per soli titoli, dove compatibili con il profilo professionale»;
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale della legge regionale della Puglia n. 21 del 2024, promosse, in riferimento agli articoli 97, primo comma, e 117, terzo comma, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri:
alla XII Commissione (Affari sociali);
in data 24 aprile 2025, Sentenza n. 58 del 24 febbraio-24 aprile 2025 (Doc. VII, n. 473),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 143, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia. (Testo A)», nella parte in cui non prevede che siano anticipati dall'erario gli onorari e le spese spettanti al difensore d'ufficio del genitore insolvente nei processi di cui alla legge 4 maggio 1983, n. 184 (Diritto del minore ad una famiglia):
alla II Commissione (Giustizia);
in data 29 aprile 2025, Sentenza n. 62 dell'11 marzo-29 aprile 2025 (Doc. VII, n. 475),
con la quale:
dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 4, della legge della Regione Calabria 29 novembre 2019, n. 48 (Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria), come sostituito dall'articolo 5, comma 1, lettera a), della legge della Regione Calabria 7 agosto 2023, n. 38, recante «Modifiche e integrazioni alla legge regionale 29 novembre 2019, n. 48 (Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria)», nella parte in cui vieta alle imprese funebri l'esercizio del servizio di noleggio con conducente di ambulanza per trasporto non urgente e programmabile;
dichiara, in via consequenziale, ai sensi dell'articolo 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale), l'illegittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 4, della legge della regione Calabria n. 48 del 2019, come sostituito dall'articolo 5, comma 1, lettera a), della legge della regione Calabria n. 38 del 2023, nella parte in cui vieta l'esercizio di attività funebre ai soggetti che gestiscono il solo servizio di noleggio con conducente con ambulanza per trasporto non urgente e programmabile;
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 4, della legge della regione Calabria n. 48 del 2019, come sostituito dall'articolo 5, comma 1, lettera a), della legge della regione Calabria n. 38 del 2023, limitatamente all'inciso «nonché ogni altro servizio parasanitario, socioassistenziale o assimilabile», sollevate, in riferimento agli articoli 3, 41 e 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale per la Calabria, sezione staccata di Reggio Calabria.
alla XII Commissione (Affari sociali).
La Corte costituzionale ha depositato in cancelleria le seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:
Sentenza n. 44 del 25 febbraio-15 aprile 2025 (Doc. VII, n. 461),
con la quale:
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 4-bis del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative), convertito, con modificazioni, nella legge 21 settembre 2018, n. 108, e dell'articolo 13, comma 1-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145 (Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili), convertito, con modificazioni, nella legge 15 dicembre 2023, n. 191, sollevate, in riferimento agli articoli 2, 3, 21, 24, 41, 77, 103, 111, commi primo e secondo, 113 e 117, primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione agli articoli 6, 10 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, dal Consiglio di Stato, sezione sesta:
alle Commissioni riunite VII (Cultura) e IX (Trasporti);
Sentenza n. 45 del 27 febbraio-17 aprile 2025 (Doc. VII, n. 462),
con la quale:
dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, commi 494 e 497, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026), promossa, in riferimento agli articoli 5, 114 e 120, secondo comma, della Costituzione, dalla Regione Liguria;
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 533, della legge n. 213 del 2023, promosse, in riferimento agli articoli 5, 114 e 120, secondo comma, della Costituzione, dalla Regione Liguria;
dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, commi 494 e 497, della legge n. 213 del 2023, promossa, in riferimento all'articolo 119, commi primo, terzo, quarto e quinto, della Costituzione, dalla Regione Liguria;
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 533, della legge n. 213 del 2023, promosse, in riferimento agli articoli 3, 119, commi primo, terzo e quarto, e 120, secondo comma, della Costituzione, dalla Regione Liguria:
alla V Commissione (Bilancio e Tesoro);
Sentenza n. 46 del 10 marzo – 17 aprile 2025 (Doc. VII, n. 463),
con la quale:
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 17, comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112 (Riordino del servizio nazionale della riscossione, in attuazione della delega prevista dalla legge 28 settembre 1998, n. 337), come sostituito dall'articolo 32, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 (Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale), convertito, con modificazioni, nella legge 28 gennaio 2009, n. 2, sollevate, in riferimento agli articoli 3, 23, 24, 53, 76 e 97 della Costituzione, dalla Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Liguria, sezione 3:
alla VI Commissione (Finanze);
Sentenza n. 47 del 10 marzo-17 aprile 2025 (Doc. VII, n. 464),
con la quale:
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 19, comma 2, lettera c-bis), secondo periodo, della legge della Regione siciliana 12 gennaio 2012, n. 8 (Costituzione dell'Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive), sollevate, in riferimento agli articoli 97 e 119, commi primo, quarto, quinto e sesto, della Costituzione, nonché all'articolo 15, secondo comma, dello statuto della Regione siciliana, approvato con regio decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455, convertito in legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2, dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sezione prima:
alla VIII Commissione (Ambiente);
Sentenza n. 48 del 12 marzo-17 aprile 2025 (Doc. VII, n. 465),
con la quale:
dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge della Regione Puglia 30 maggio 2024, n. 22, recante «Modifica alla legge regionale 16 febbraio 2024, n. 1 (Programma di eliminazione del carcinoma del collo dell'utero e delle altre patologie HPV-correlate) e misure per l'aumento della copertura della vaccinazione anti Papilloma virus umano (HPV) e misure per la prevenzione delle infezioni da Virus respiratorio sinciziale nel neonato (VRS – bronchiolite)», sollevata, in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri;
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge della Regione Puglia n. 22 del 2024, sollevate, in riferimento agli articoli 3, 34, 117, secondo comma, lettera n), e 117 primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione all'articolo 9 del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE, dal Presidente del Consiglio dei ministri:
alla XII Commissione (Affari sociali);
Sentenza n. 49 del 26 marzo – 17 aprile 2025 (Doc. VII, n. 466),
con la quale:
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, sollevate, in riferimento agli articoli 3 e 53 della Costituzione, dalla Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio, sezione quinta:
alla VI Commissione (Finanze);
Sentenza n. 53 del 10 febbraio-18 aprile 2025 (Doc. VII, n. 469),
con la quale:
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 299, primo comma, del codice civile, sollevate, in riferimento agli articoli 2 e 3, primo comma, della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Reggio Emilia, sezione prima civile:
alla II Commissione (Giustizia);
Sentenza n. 59 del 12 marzo-24 aprile 2025 (Doc. VII, n. 474),
con la quale:
dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 1-quinquies, della legge della Regione siciliana 11 agosto 2015, n. 19 (Disciplina in materia di risorse idriche), sollevate, in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettere e) e s), della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, sezione prima;
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 2, commi 1-bis, 1-ter e 1-quater, della legge della Regione siciliana n. 19 del 2015, sollevate, in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettere e) e s), della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, sezione prima:
alla VIII Commissione (Ambiente).
Trasmissione dalla Corte dei conti.
Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 29 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società Poste italiane Spa, per l'esercizio 2023, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 374).
Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla IX Commissione (Trasporti).
Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 29 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Autorità di sistema portuale dello Stretto, per l'esercizio 2022, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 375).
Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla IX Commissione (Trasporti).
Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 29 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), per l'esercizio 2023, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 376).
Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla XII Commissione (Affari sociali).
Trasmissione dal Ministero della difesa.
Il Ministero della difesa ha trasmesso un decreto ministeriale recante variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, autorizzate, in data 14 aprile 2025, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
Questo decreto è trasmesso alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).
Trasmissione dal Ministro delle imprese e del made in Italy .
Il Ministro delle imprese e del made in Italy, con lettera in data 17 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2024/4000, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per violazione del diritto dell'Unione europea in relazione alle disposizioni in materia di riporzionamento dei prodotti preconfezionati (articolo 23 della legge 16 dicembre 2024, n. 193), cosiddetta «shrinkflation».
Questa relazione è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento.
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 18 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, concernente la procedura d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, il parere circostanziato e le osservazioni della Commissione europea in ordine al progetto di regola tecnica, di cui alla notifica 2025/0022/IT, relativa allo schema di disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese – capo IV (articoli da 12 a 17) «Lotta alle false recensioni».
Questa comunicazione è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 18 aprile 2025, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, concernente la procedura d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, che, con notifica 2025/0196/IT – S30E, è stata attivata la predetta procedura in ordine al progetto di regola tecnica della Regione Lombardia recante nuovi requisiti emissivi ed impiantistici per l'installazione e l'esercizio degli impianti termici civili, costituiti da caldaie e alimentate a biomassa, con potenza termica al focolare inferiore o uguale a 35 kW.
Questa comunicazione è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 23 aprile 2025, ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza unificata, nella seduta del 17 aprile 2025, sul disegno di legge recante conversione in legge del decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni (atto Camera n. 2308).
Questo parere è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla XI Commissione (Lavoro).
Trasmissione dal Ministro dell'economia e delle finanze.
Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 23 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 876, della legge 27 dicembre 2024, n. 207, il decreto ministeriale 11 aprile 2025, concernente l'assegnazione delle risorse del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, ai fini della realizzazione di alcuni interventi da parte di Arexpo Spa.
Questo decreto è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive).
Trasmissione dal Dipartimento per gli affari europei della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il Dipartimento per gli affari europei della Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 16, 18, 24 e 28 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti relazioni concernenti progetti di atti dell'Unione europea, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
relazione, predisposta dal Ministero dell'economia e delle finanze, in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) 2015/1017, (UE) 2021/523, (UE) 2021/695 e (UE) 2021/1153 per quanto riguarda l'aumento dell'efficienza della garanzia dell'Unione a norma del regolamento (UE) 2021/523 e la semplificazione degli obblighi di rendicontazione (COM(2025) 84 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla V Commissione (Bilancio) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
relazione, predisposta dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2017/1938 per quanto riguarda il ruolo dello stoccaggio del gas nell'assicurare l'approvvigionamento di gas prima della stagione invernale (COM(2025) 99 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla X Commissione (Bilancio) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
relazione, predisposta dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 92/43/CEE del Consiglio per quanto riguarda lo status di protezione del lupo (Canis lupus) (COM(2025) 106 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
relazione, predisposta dal Ministero della giustizia, in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2018/1727 per quanto riguarda la proroga del termine per l'istituzione del sistema automatico di gestione dei fascicoli di Eurojust (COM(2025) 143 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla II Commissione (Giustizia) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
relazione, predisposta dal Ministero dell'economia e delle finanze, in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi per quanto riguarda i requisiti per le operazioni di finanziamento tramite titoli nell'ambito del coefficiente netto di finanziamento stabile (COM(2025) 146 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla VI Commissione (Finanze).
Il Dipartimento per gli affari europei della Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 29 aprile 2025, ha trasmesso la seguente relazione concernente il seguito dato dal Governo agli indirizzi definiti dalle Camere in merito a progetti di atti dell'Unione europea o ad atti preordinati alla formulazione degli stessi:
relazione, predisposta dal Ministero dell'economia e delle finanze, concernente il seguito del documento della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) della Camera (atto Camera Doc XVIII-bis, n. 49) in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 909/2014 per quanto riguarda l'introduzione di un ciclo di regolamento più breve nell'Unione (COM(2025) 38 final).
Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Il Dipartimento per gli affari europei della Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 29 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione, predisposta dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) n. 1308/2013, (UE) 2021/2115 e (UE) n. 251/2014 per quanto riguarda alcune norme di mercato e misure di sostegno settoriale nel settore dei prodotti vitivinicoli e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati (COM(2025) 137 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti.
Questa relazione è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.
La Commissione europea, in data 28 e 29 aprile 2025, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un sistema comune per il rimpatrio dei cittadini di paesi terzi il cui soggiorno nell'Unione è irregolare e che abroga la direttiva 2008/115/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, la direttiva 2001/40/CE del Consiglio e la decisione 2004/191/CE del Consiglio (COM(2025) 101 final), corredata dal relativo allegato (COM(2025) 185 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio che modifica la decisione di esecuzione (UE) (ST 10149/21 INIT; ST 10149/21 ADD 1 REV1), del 13 luglio 2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza del Portogallo (COM(2025) 176 final), corredata dal relativo allegato (COM(2025) 176 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio che modifica la decisione di esecuzione (UE) (ST 10150/21; ST 10150/21 ADD 1 REV 1), del 13 luglio 2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza della Spagna (COM(2025) 177 final), corredata dal relativo allegato (COM(2025) 177 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio che modifica la decisione di esecuzione (UE) (ST 12275/22 INIT; ST 12275/22 ADD 1), del 4 ottobre 2022, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dei Paesi Bassi (COM(2025) 184 final), corredata dal relativo allegato (COM(2025) 184 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio).
Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 29 aprile 2025, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
Proposta di decisione del Consiglio che modifica la decisione (UE) 2023/133 relativa alla nomina dei membri del comitato di selezione previsto all'articolo 14, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2017/1939 (COM(2025) 174 final);
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 228/2013 per quanto riguarda l'assistenza integrativa e l'ulteriore flessibilità per le regioni ultraperiferiche colpite da gravi calamità naturali e nel contesto delle devastazioni provocate a Mayotte dal ciclone Chido (COM(2025) 190 final).
Atti di controllo e di indirizzo.
Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.
INTERPELLANZE URGENTI
Iniziative volte a garantire l'effettiva disponibilità del fondo previsto dalla legge di bilancio per il 2025 relativo allo svolgimento di iniziative per la celebrazione dell'ottantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione – 2-00594
A)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per lo sport e i giovani, per sapere – premesso che:
nella vigente legge di bilancio per il 2025 è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un fondo di 700.000 euro, al fine di consentire lo svolgimento di iniziative per la celebrazione dell'ottantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione, della Repubblica, del voto alle donne e della Costituzione;
tale fondo viene attribuito alla Confederazione fra le associazioni combattentistiche e partigiane;
malgrado si sia già arrivati alla ricorrenza del 25 aprile, non sono stati ancora assunti gli atti necessari a rendere il fondo effettivamente disponibile –:
quali iniziative intendano assumere per rendere effettiva la predetta previsione della legge di bilancio.
(2-00594) «De Maria, Fornaro».
Elementi e iniziative in ordine all'accesso al cosiddetto reddito di libertà, anche con riferimento all'incremento delle relative risorse – 2-00589
B)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
l'articolo 105-bis del decreto-legge n. 34 del 2020 ha introdotto il reddito di libertà quale misura volta a garantire l'effettiva indipendenza economica e l'emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà, incrementando a tal fine il fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità;
le risorse per il reddito di libertà sono ripartite sulla base della popolazione femminile di età compresa tra i 18 e i 67 anni secondo criteri definiti con uno o più decreti dell'autorità politica delegata per le pari opportunità; le risorse attribuite a ciascuna regione possono essere incrementate dalle medesime regioni con proprie risorse trasferite direttamente all'Inps;
per l'operatività della misura è stato adottato con estremo ritardo il decreto del 2 dicembre 2024 che ha definito i criteri per la ripartizione dei 10 milioni di euro stanziati per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026;
il reddito di libertà consiste in un contributo economico (attualmente fino a 500 euro mensili per un massimo di 12 mensilità) finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per assicurare l'autonomia abitativa e la riacquisizione dell'autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei/delle figli/figlie minori e non è incompatibile con altri strumenti di sostegno come l'assegno di inclusione;
più in particolare, destinatarie del contributo sono le donne vittime di violenza, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, e per accedere al contributo il rappresentante legale del centro antiviolenza, che ha preso in carico la donna, deve attestare il percorso di emancipazione e autonomia intrapreso e il servizio sociale professionale di riferimento deve attestare lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente; la domanda per il reddito di libertà viene presentata dalle donne interessate, per il tramite del comune di riferimento e i comuni, a seguito della presentazione della domanda provvedono a inviare la domanda all'Inps per l'accoglimento delle domande nei limiti delle risorse disponibili per la regione di riferimento dell'interessata;
secondo quanto previsto nel decreto attuativo, l'Inps fornisce con cadenza almeno trimestrale alla Presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento per le pari opportunità, al Ministero dell'economia e delle finanze – Ragioneria generale dello Stato e alle regioni i dati statistici sulle domande presentate e sulle prestazioni erogate divise per regione e ogni altra informazione utile ai fini del monitoraggio della misura;
un'indagine della giornalista Federica Pennelli, pubblicata a più riprese sull'organo di informazione Domani, ha consentito di stilare una vera e propria mappa del reddito di libertà dalla quale emergono le seguenti rilevanti informazioni:
a) la misura è stata integrata con propri finanziamenti solo da 4 regioni su 21 e si è rivelata ancora troppo esigua, oltreché erogata con eccessivo ritardo;
b) le regioni che hanno incrementato il budget, finora, sono Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta; a queste si aggiunge la regione Sardegna, che ancor prima dell'inserimento nella manovra finanziaria aveva già previsto una misura analoga; nella regione Marche in cui, secondo gli ultimi dati, per il quarto anno consecutivo crescono le richieste di aiuto ai centri antiviolenza, la maggioranza del consiglio regionale non ha votato a favore del reddito di libertà regionale;
c) le regioni che stanziano fondi regionali, per supplire a quelli esigui dello Stato, hanno avuto il merito di ampliare la platea delle donne che possono accedere al reddito di libertà e le testimonianze delle associazioni coinvolte sottolineano come le risorse nazionali non sarebbero state in alcun modo sufficienti a coprire le necessità di tutte coloro che avevano i requisiti per accedere alla misura;
d) il decreto attuativo emanato con ritardo non ha permesso l'erogazione del contributo per tutto l'anno 2024, senza alcun recupero automatico delle domande già presentate nel 2024: chi aveva già presentato la domanda avrà un diritto di precedenza, a patto che ripresenti la domanda entro 45 giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo;
e) il complesso iter burocratico per accedere ai contributi, che prevede il doppio passaggio al centro antiviolenza per fare la richiesta, poi ai comuni e poi all'Inps, crea un rallentamento nell'accesso al contributo;
f) i dati Inps sulle domande di reddito di libertà, accolte o meno, «sono molto parziali perché mancano i dati relativi al numero complessivo delle domande presentate» –:
se intendano fornire e rendere pubblici i dati nazionali e regionali relativi a coloro che hanno fatto domanda di accesso alla misura del reddito di libertà, a coloro che ne sono stati esclusi e a coloro che hanno effettivamente usufruito del contributo e per quale importo, fin dall'anno della sua istituzione;
se e come intendano recuperare i fondi relativi all'anno 2024;
se intendano adottare iniziative volte a incrementare, nel primo provvedimento utile, i contributi relativi al reddito di libertà.
(2-00589) «Sportiello, Di Lauro, Quartini, Marianna Ricciardi, Ascari, Cafiero De Raho, D'Orso, Giuliano, Auriemma, Aiello, Barzotti, Carotenuto, Tucci, Appendino, Cappelletti, Ferrara, Pavanelli, Bruno, Cantone, Scerra».
Iniziative volte ad assicurare la tempestiva liquidazione delle risorse previste a sostegno delle imprese ittiche colpite dalla diffusione del cosiddetto granchio blu – 2-00593
C)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per sapere – premesso che:
nel corso dell'esame della legge di conversione del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi, è stato presentato un emendamento da maggioranza ed opposizione che prevedeva il rinvio dei termini tributari e contributivi dovuti dai soggetti operanti nei territori colpiti dall'emergenza del granchio blu, così come individuati dalle regioni;
queste ultime, come noto, hanno trasmesso i relativi elenchi al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102;
il criterio indicato nella proposta emendativa sopra ricordata faceva riferimento alla residenza ovvero alla sede legale o alla sede operativa nei suddetti territori;
nel corso del 2024 sono stati adottati tre provvedimenti che hanno accertato e dichiarato la calamità prodotta dall'abnorme diffusione del granchio blu: deliberazione della giunta regionale del Veneto n. 165 del 20 febbraio 2024, di dichiarazione di evento eccezionale a causa dell'abnorme diffusione del granchio blu a partire dal giugno 2023; deliberazione della giunta regionale dell'Emilia-Romagna n. 385 del 4 marzo 2024; deliberazione della giunta regionale del Friuli Venezia Giulia n. 625 del 30 aprile 2024;
con i decreti ministeriali nn. 126916 e 126920 del 19 marzo 2024 e il decreto ministeriale del 23 maggio 2024 è stata dichiarata l'esistenza del carattere di eccezionalità dell'evento di diffusione eccezionale della specie granchio blu «callinectes sapidus» verificatosi nell'annualità 2023 nei suddetti territori;
l'emergenza, come dimostra l'istituzione della figura del commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della diffusione e proliferazione della specie granchio blu, di cui all'articolo 7 del decreto-legge n. 63 del 2024, è tuttora in atto e non è possibile prevedere quando avrà fine;
a riprova di ciò il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha recentemente adottato altri decreti, in particolare per il Veneto (decreto ministeriale n. 116273 del 13 marzo 2025) e il Friuli Venezia Giulia (decreto ministeriale n. 124424 del 18 marzo 2025), che confermano il permanere del carattere di eccezionale diffusione della specie granchio blu «callinectes sapidus»;
peraltro, il programma messo a punto dalla struttura coordinata dal commissario straordinario, non ancora operativo, destina risorse ingenti ad attività di ricerca, ma ormai per ciò che attiene a questa specie, che ha di fatto trasfigurato le aree più produttive d'Europa in termini di molluschi bivalvi, tutto è ben conosciuto;
la stima degli oneri derivanti dalla misura prevista era limitata all'impatto della stessa in termini di maggiore indebitamento netto, attesa la natura semplicemente dilatoria del provvedimento, restando comunque in piedi la debenza delle suddette somme, e tali oneri sono legati solo al rinvio del gettito di competenza 2025;
ad oggi, peraltro, nonostante le somme di cui al decreto legislativo n. 102 del 2004, messe a disposizione dal Governo ma già presenti nelle casse del Ministero dalla XVIII legislatura – somme peraltro inferiori al 10 per cento del danno accertato dallo stesso Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – non sono state ancora liquidate secondo la procedura prevista;
né vi è traccia delle risorse aggiuntive, per complessivi 3,7 milioni di euro, stanziati in occasione della conversione in legge del decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, recante: «Misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali»;
all'articolo 1, comma 6-octies, del citato decreto-legge n. 155 del 2024, è previsto il trasferimento di 3.700.000 euro al commissario straordinario per l'emergenza granchio blu al fine di adottare un successivo piano di riparto in favore delle tre regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna nel cui territorio operano le cooperative e le imprese di pesca e acquacoltura che hanno presentato istanza di contributo per i danni prodotti dall'emergenza in virtù del decreto legislativo n. 102 del 2004, ma risulta agli interpellanti che la norma non sia stata ancora implementata, né si ha certezza che i fondi pari a 3,7 milioni di euro siano ancora disponibili;
sempre relativamente al decreto legislativo n. 102 del 2004, la più volte ricordata disposizione relativa al rinvio dei pagamenti degli oneri previdenziali, in uno con quella relativa al credito, non ha prodotto alcun effetto. Gli interpellanti fanno riferimenti, in particolare, alla proroga delle operazioni di credito agrario e peschereccio, di cui all'articolo 7, e alle agevolazioni previdenziali, di cui all'articolo 8 del citato decreto legislativo;
proprio l'articolo 8 prevede l'esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l'evento. A tal proposito, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, è autorizzato – secondo il citato decreto legislativo n. 102 del 2004 – a determinare, con proprio decreto, la percentuale dell'esonero fino ad un massimo del 50 per cento;
ad oggi il numero dei pescatori che restano impegnati in questa attività sono sensibilmente ridotti e si prevede che il loro numero diminuisca ulteriormente nei mesi a venire se non interverranno provvedimenti efficaci per frenare questa inarrestabile quanto prevedibile emorragia –:
cosa intenda fare il Ministro interpellato per assicurare la liquidazione delle somme attese (e non ancora percepite) dalle imprese colpite dall'emergenza tuttora in corso;
quali iniziative di competenza intenda, inoltre, intraprendere per evitare che le aree colpite dall'emergenza perdano completamente la loro vocazione produttiva che ha portato nel mondo il valore del made in Italy attraverso attività caratterizzate da una fortissima componente umana, uniche nel loro genere, in grado di contemperare il rispetto per l'ambiente e la capacità di produrre reddito e sviluppo economico.
(2-00593) «Romeo, Vaccari, Braga».
Intendimenti in merito all'istituzione di una commissione d'accesso presso il comune di Ramacca (Catania), a seguito di un'inchiesta giudiziaria relativa ad ipotesi di voto di scambio politico-mafioso – 2-00591
D)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
in data 24 febbraio 2025 il sindaco del comune di Ramacca (Catania), Nunzio Vitale, è stato arrestato insieme al vicepresidente del consiglio comunale Salvatore Fornaro nell'ambito dell'operazione antimafia denominata «Mercurio», condotta dai carabinieri del Ros e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Catania;
le accuse nei confronti del sindaco e di altri esponenti politici locali e regionali sono gravi e riguardano il reato di voto di scambio politico-mafioso, con presunti accordi con il clan mafioso Santapaola-Ercolano in occasione delle elezioni amministrative del 2021;
dopo l'arresto, il sindaco ha rassegnato le proprie dimissioni e successivamente il tribunale del riesame ha disposto per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari;
nonostante la gravità delle accuse e i gravi elementi emersi nel corso delle indagini, non risulta ad oggi insediata alcuna commissione di accesso presso il comune di Ramacca, ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000, per verificare eventuali condizionamenti dell'attività amministrativa da parte della criminalità organizzata;
la Regione siciliana ha indetto le elezioni amministrative per i giorni 26 e 27 maggio 2025 anche per il comune di Ramacca;
l'eventuale sussistenza di collegamenti tra amministratori locali e ambienti mafiosi, ove accertata, potrebbe dar luogo allo scioglimento dell'ente ai sensi della normativa vigente;
in assenza di una verifica da parte della commissione prefettizia, le consultazioni elettorali potrebbero svolgersi in un contesto non sufficientemente bonificato, esponendo la comunità locale al rischio di nuove infiltrazioni;
l'inerzia dell'amministrazione centrale, nel valutare tempestivamente l'attivazione dei poteri sostitutivi previsti dal testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali può vanificare gli sforzi repressivi della magistratura e delle forze dell'ordine –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative di competenza intenda assumere con urgenza per fare chiarezza sulla situazione del comune di Ramacca;
per quali motivi non sia ancora stata disposta l'istituzione di una commissione d'accesso, nonostante l'evidente rilevanza penale e antimafia delle vicende emerse e anche alla luce dell'opportunità che si pervenga al rinvio delle elezioni previste per il 26 e 27 maggio 2025, in quanto non sussistono, allo stato, condizioni sufficienti a garantire la piena legalità e libertà del voto;
se intenda infine valutare l'adozione di ogni ulteriore iniziativa di competenza utile a tutelare il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche locali, la trasparenza amministrativa e la fiducia dei cittadini nelle autorità pubbliche.
(2-00591) «Cantone, Cafiero De Raho, D'Orso, Aiello, Scerra, Carmina, Morfino, Raffa, Riccardo Ricciardi».
Chiarimenti in ordine ad attività di pubblica sicurezza svoltesi nella giornata del 25 aprile, con particolare riferimento a controlli effettuati presso un panificio di Ascoli Piceno – 2-00595
E)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
in data 25 aprile 2025 ad Ascoli Piceno un panificio artigianale situato in piazza Arringo – in occasione della festa della Liberazione, festa nazionale della Repubblica italiana, che si celebra per commemorare la liberazione d'Italia dall'occupazione nazista e dal fascismo, a coronamento della Resistenza italiana al nazifascismo – ha esposto accanto all'entrata uno striscione con la scritta: «25 aprile, buono come il pane, bello come l'antifascismo»;
in mattinata sono passati prima due agenti della Polizia di Stato, poi un agente in borghese della Polizia locale, chiedendo in entrambe le occasioni della «paternità» dello striscione col messaggio sopra indicato e identificando nel contempo la proprietaria, Lorenza Roiati;
a giudizio degli interpellanti il messaggio sullo striscione esprime in modo garbato e positivo la passione per l'antifascismo, uno dei fondamenti della Repubblica italiana, peraltro nel giorno della festa nazionale dedicata al tema, associandolo alla nobile attività artigianale svolta;
il fatto ha avuto ampia risonanza a livello nazionale, per la percezione diffusa di una particolare inopportunità dell'attività di «investigazione» svolta dagli agenti in questione;
la risposta, identica, sia della dirigente della Polizia locale che del questore di Ascoli Piceno è stata che si trattava di «routine»;
il nonno dell'imprenditrice Lorenzo e suo fratello Vittorio, proprietari delle mura su cui la titolare ha deciso di appendere lo striscione, sono stati insigniti della medaglia al valor militare per attività partigiana, come tanti altri ascolani;
sia il comune che la provincia di Ascoli Piceno sono stati insigniti della medaglia d'oro al valor militare per attività partigiana –:
se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto avvenuto;
chi abbia indicato ai dirigenti di mandare gli agenti della Polizia di Stato e della Polizia locale a compiere queste attività di controllo, invece che impiegarli in questioni ad avviso degli interpellanti effettivamente utili per l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini;
quali siano le motivazioni che giustificano tali indicazioni, considerando che il controllo di uno striscione a favore dell'antifascismo esposto il 25 aprile non si capisce come possa qualificarsi come «routine», essendo un giorno particolare dell'anno, festa nazionale, e non risultando attività simili in situazioni anche vagamente analoghe (a titolo di esempio, striscioni scherzosi nel caso di matrimoni o inneggianti a squadre di calcio cittadine);
se queste motivazioni abbiano a che fare con quelle che gli interpellanti ritengono le assurde nuove disposizioni legislative di questo Governo in materia di sicurezza pubblica, che tendono a controllare e a vietare anche le più basilari libertà di espressione, anche con riguardo a pensieri e valori sanciti dalla Costituzione, sottraendo risorse ai problemi concreti e reali dei cittadini;
se siano state inviate dal Ministero dell'interno circolari per stimolare simili incomprensibili attività di controllo;
se preveda qualche provvedimento di competenza in relazione a quanto accaduto.
(2-00595) (Nuova formulazione) «Fede, Alifano, Amato, Baldino, Caramiello, Carmina, Caso, Cherchi, Dell'Olio, Donno, Fenu, Ilaria Fontana, Iaria, L'Abbate, Lomuti, Morfino, Orrico, Pellegrini, Penza, Raffa».