XIX LEGISLATURA
COMUNICAZIONI
Missioni valevoli
nella seduta del 4 luglio 2025.
Albano, Amendola, Ascani, Bagnai, Barbagallo, Barelli, Battistoni, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Bonetti, Borrelli, Boschi, Braga, Brambilla, Calderone, Cangiano, Cappellacci, Carè, Carloni, Casasco, Cavandoli, Centemero, Cesa, Cirielli, Colosimo, Alessandro Colucci, Comba, Sergio Costa, D'Alessio, Dara, Del Barba, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferrante, Ferro, Formentini, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Gribaudo, Guerini, Gusmeroli, Iaia, Leo, Lollobrigida, Loperfido, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Michelotti, Minardo, Molinari, Mollicone, Molteni, Morrone, Onori, Nazario Pagano, Pichetto Fratin, Polidori, Prisco, Rampelli, Riccardo Ricciardi, Richetti, Rixi, Roccella, Romano, Rotelli, Scerra, Schullian, Simiani, Siracusano, Sportiello, Stefani, Tajani, Trancassini, Tremonti, Vaccari, Varchi, Vinci, Zaratti, Zoffili, Zucconi.
Annunzio di proposte di legge.
In data 3 luglio 2025 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
GADDA: «Modifica all'articolo 24-bis del decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 agosto 2023, n. 103, e altre disposizioni in materia di indennizzi agli utenti per disservizi relativi alla mobilità ferroviaria e autostradale» (2497);
BORRELLI: «Disposizioni concernenti la sospensione o il blocco dell'accesso alle piattaforme digitali nei riguardi dei responsabili di determinate condotte illecite nonché istituzione dell'Osservatorio nazionale per l'etica digitale» (2498).
Saranno stampate e distribuite.
Annunzio di proposte di legge
d'iniziativa regionale.
In data 3 luglio 2025 è stata presentata alla Presidenza, ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione, la seguente proposta di legge:
PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA: «Norme specifiche per alcune tipologie di cani a tutela del loro benessere e della pubblica incolumità» (2499).
Sarà stampata e distribuita.
Trasmissione dal Senato.
In data 3 luglio 2025 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza la seguente proposta di legge:
S. 1452. – Senatori MALAN ed altri: «Disposizioni in materia di composizione di giunte e consigli regionali e di incompatibilità» (approvata dal Senato) (2500).
Sarà stampata e distribuita.
Atti di controllo e di indirizzo.
Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.
INTERPELLANZE URGENTI
Chiarimenti in merito al presunto tentativo di infiltrazione di agenti di polizia all'interno del partito Potere al Popolo – 2-00650
A)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
in data 27 maggio 2025 Fanpage.it, organo di informazione online, ha raccolto la denuncia del partito Potere al Popolo, circa la presunta infiltrazione, nella propria organizzazione partitica, di un agente della polizia;
secondo quanto riferito dal portavoce nazionale di Potere al Popolo, Giuliano Granato, per circa 10 mesi il partito sarebbe stato infiltrato da un agente appartenente alla polizia di Stato, sotto copertura;
l'agente di polizia sarebbe un giovane di 21 anni che circa 10 mesi fa si era presentato agli attivisti di Potere al Popolo, a Napoli, come studente fuori sede e che da allora ha frequentato assiduamente le diverse iniziative del partito sia locali che nazionali;
«Tutto è iniziato circa 10 mesi fa – ha spiegato Giuliano Granato a Fanpage.it, – questo ragazzo di appena 21 anni si è presentato a noi come uno studente fuori sede, proveniente dalla Puglia. In questi mesi ha partecipato in maniera assidua a qualsiasi iniziativa, dal blocco degli sfratti, alle lotte studentesche, partecipando anche ai momenti nazionali di Potere al Popolo. Non mancava mai. Era estremamente presente quando c'erano iniziative politiche, ma non ha mai legato personalmente con nessuno. Mai una serata insieme, una birra, una cena, molto strano per uno studente universitario fuori sede»;
a seguito di taluni sospetti e da una semplice ricerca su internet è stato possibile trovare l'esito della procedura concorsuale attraverso la quale il giovane è entrato nella polizia nel 2023 ed anche le foto del giuramento in polizia;
Fanpage.it riferisce che fonti qualificate riportate dalle agenzie di stampa smentiscono che il poliziotto in questione fosse sotto copertura. «Questo tipo di attività, fanno presente le stesse fonti, è disciplinata da una normativa che prevede il coinvolgimento dell'autorità giudiziaria. Cosa non avvenuta nel caso segnalato, in cui – peraltro – il presunto agente-spia partecipava agli eventi di Potere al Popolo col proprio vero nome, cui corrispondeva un profilo social che lo ritraeva in divisa»;
secondo le fonti di polizia quindi non ci sarebbe stato, e non ci sarebbe nessuna attività di spionaggio ai danni di Potere al Popolo, partito che si presenta regolarmente alle elezioni; la smentita delle fonti di polizia sembrerebbe dunque delineare uno scenario che vedrebbe un caso isolato, un poliziotto che ha preso una sua singola iniziativa senza aver ricevuto alcun ordine di infiltrarsi nel partito;
tuttavia le smentite «ufficiose» fatte non chiariscono modalità e condotte opache che evidenziavano come il giovane poliziotto avesse accuratamente nascosto l'appartenenza alla polizia di Stato nel proprio profilo social e non invece il riferimento alla propria attività in Potere al Popolo;
successivamente, il 26 giugno 2025 Fanpage.it ha pubblicato una nuova inchiesta che ricostruisce «l'intera operazione messa in campo dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione, l'antiterrorismo, ai danni di un partito politico che si candida regolarmente alle elezioni politiche, e viene confermata un'attività di spionaggio e infiltrazione durata almeno 8 mesi»;
dalla seconda inchiesta di Fanpage.it emerge che le infiltrazioni non erano un caso isolato ma erano ben cinque e sono avvenute appunto in diverse città, Milano, Bologna e Roma, oltre che Napoli e gli agenti hanno iniziato la loro infiltrazione in Potere al Popolo, spesso attraverso l'organizzazione giovanile «Cambiare rotta», contemporaneamente, tra ottobre e novembre del 2024, e solo a dicembre del 2024 hanno ricevuto il trasferimento ufficiale all'antiterrorismo;
si tratterebbe di cinque ragazzi poco più che maggiorenni, agenti della «antiterrorismo» e farebbero parte di una vera e propria operazione di infiltrazione per sorvegliare dall'interno un partito: i cinque giovani agenti farebbero tutti parte del 223esimo corso allievi della Polizia dello Stato;
Fanpage.it sottolinea anche come vi sia una certa contemporaneità con la vicenda relativa allo spionaggio sui telefoni del direttore Cancellato e del capo della cronaca di Napoli, Ciro Pellegrino coinvolti nel caso Paragon;
Potere al Popolo è un partito politico e sarebbe allarmante scoprire l'esistenza di infiltrazioni all'interno di un'organizzazione politica, in un momento storico, peraltro, dove le azioni di Governo, in particolare con l'approvazione del cosiddetto decreto sicurezza, a giudizio degli interpellanti stanno segnando una svolta autoritaria e repressiva dello Stato che mira a limitare e a colpire forme di contestazione e di dissenso –:
se sia a conoscenza dei fatti illustrati in premessa;
se possa confermare che sia stato messo in atto un tentativo di infiltrazione di un'organizzazione politica.
(2-00650) «Sportiello, Quartini».
Chiarimenti ed intendimenti in merito alla possibilità di ricomprendere la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina nell'ambito degli investimenti militari, con particolare riferimento al sistema della mobilità militare europea – 2-00648
B)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, per sapere – premesso che:
con decreto-legge 31 marzo 2023 n. 35, recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria convertito con legge 26 maggio 2023, n. 58, è stato riavviato l'iter realizzativo del Ponte sullo Stretto di Messina (di seguito Ponte);
nella Relazione del disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35 (AC1067) si afferma come: «[...] Il Ponte sullo Stretto costituisce inoltre un'infrastruttura fondamentale rispetto alla mobilità militare, tenuto conto della presenza di importanti basi Nato nell'Italia meridionale»;
il Consiglio dei Ministri in data 9 aprile 2025 ha deliberato in merito all'approvazione della relazione Iropi (Imperative reasons of overriding public interest) disponendo la trasmissione della stessa, per il tramite del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (Mase) alla Commissione europea, ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 4 della direttiva 92/43/CEE;
la relazione Iropi presenta tra le considerazioni relative a motivi imperativi di rilevante interesse pubblico anche quelli legati al miglioramento della mobilità militare a seguito della realizzazione del Ponte;
in un numero di «Rivista Militare» del luglio-agosto 1987 veniva pubblicato l'articolo «L'attraversamento stabile dello stretto di Messina – Il coefficiente D», nel quale si esprimevano valutazioni dal punto di vista della difesa e della difensività dell'opera e delle alternative tecniche, considerando il ponte sospeso di gran lunga la soluzione meno adatta e più vulnerabile: «[...] Il ponte sospeso presenta la maggiore vulnerabilità in quanto tutta l'infrastruttura è esposta ad ogni tipo di offesa condotta con vettori navali, aerei e missilistici ed ogni punto è vitale per la sopravvivenza. Nessun tipo di mascheramento elettronico è ipotizzabile per un bersaglio destinato a dare un'eco radar rilevabile da grandissima distanza anche con apparati non particolarmente sofisticati e, quindi, anche la protezione da attacchi condotti con mezzi non balistici obbligherebbe ad una sorveglianza continua di un'area vastissima di cielo, di mare e di terra. In ogni caso una consistente protezione antiaerea ed antimissile permanentemente attivata — e questo è probabilmente il costo maggiore, quello di esercizio — dovrebbe essere attuata con sistemi multipli aerei, missilistici e artigliereschi, posti a terra ed imbarcati. [...] In ogni caso la soluzione “ponte sospeso” sembra davvero essere quella meno valida dal punto di vista della Difesa. Comporterebbe, infatti, rilevanti oneri per la realizzazione di un'efficace protezione»;
sempre la relazione Iropi, al paragrafo 4 fornisce una breve e stringata analisi di alcune alternative progettuali dell'opera, ponendo a confronto mere ipotesi progettuali esclusivamente nel merito dei diversi tempi di percorrenza dell'attraversamento tra Sicilia e Calabria e concludendo in maniera apodittica che la soluzione Ponte sospeso a campata unica è l'unica a soddisfare i bisogni imperativi minimizzando gli impatti ambientali, senza peraltro suffragare tale ultima asserzione con dati, analisi e valutazioni di merito;
la conclusione cui giunge la relazione Iropi, appare peraltro omissiva e contraddittoria ove si consideri che un apposito gruppo di lavoro costituito presso la Struttura tecnica di missione per l'indirizzo strategico delle infrastrutture e l'alta sorveglianza del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile aveva redatto nel 2021 una Relazione per «La valutazione di soluzioni alternative per il sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina» la quale, oltre a riconsiderare le tipologie alternative (tunnel in alveo o subalveo) prendeva in esame una progettazione alternativa, per un ponte a più campate con differente localizzazione e tracciato, concludendo che tale alternativa appariva potenzialmente più conveniente di quella a campata unica;
il Governo italiano starebbe valutando la possibilità di classificare il Ponte, la cui costruzione è stimata attorno ai 13,5 miliardi di euro, come spesa per la difesa, con l'obiettivo di contribuire al raggiungimento della nuova soglia del 5 per cento del Pil in investimenti militari richiesta dalla Nato entro il 2035. A riportare la notizia è il portale di informazione internazionale Politico, secondo cui l'idea sarebbe al vaglio di alcuni settori dell'esecutivo –:
se il Ministro interpellato risulti a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se possa confermare che il Ponte è inserito nel Military mobility action plan 2024 dell'Unione europea, quale ruolo centrale nel sistema della mobilità militare europea e se il Governo intenda far rientrare la spesa per la realizzazione del Ponte negli investimenti militari volti al raggiungimento della soglia del 5 per cento del Pil stabilita in ambito Nato.
(2-00648) «Bonelli, Zanella».