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Temi dell'attività parlamentare

Politica economica e finanza pubblica
Commissione: V Bilancio
Contabilità e strumenti di controllo della finanza pubblica
Le modifiche al Patto di stabilità e crescita

Per effetto di tre regolamenti approvati in via definitiva nel novembre 2011 nell'ambito di un pacchetto complessivo di sei atti legislativi (il c.d. six pack), è stata introdotta una più rigorosa applicazione del Patto di stabilità e crescita.

 
Il six pack
  • 1 focus
05/02/2018

Il six pack comprende:

  • regolamento (UE) n. 1173/2011, relativo all'effettiva esecuzione della sorveglianza di bilancio della zona euro;
  • regolamento (UE) n. 1174/2011, sulle misure esecutive per la correzione degli squilibri macroeconomici eccessivi nella zona euro;
  • regolamento (UE) n. 1175/2011, che modifica il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche;                                                                                     
  • regolamento (UE) n. 1176/2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici;
  • regolamento (UE) n. 1177/2011, che modifica il regolamento (CE) n. 1467/97 per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi;
  • direttiva 2011/85/UE, relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri.

In particolare, la nuova disciplina del Patto di stabilità prevede:

  • l'obbligo per gli Stati membri di convergere verso l'obiettivo il pareggio di bilancio con un miglioramento annuale dei saldi pari ad almeno lo 0,5%;
  • l'obbligo per i Paesi il cui debito supera il 60% del PIL di adottare misure per ridurlo ad un ritmo soddisfacente, nella misura di almeno 1/20 della eccedenza rispetto alla soglia del 60%, calcolata nel corso degli ultimi tre anni;
  • un semi-automatismo delle procedure per l'irrogazione delle sanzioni per i Paesi che violano le regole del Patto. Le sanzioni sono infatti sono raccomandate dalla Commissione e si considerano approvate dal Consiglio a meno che esso non la respinga con voto a maggioranza qualificata ("maggioranza inversa") degli Stati dell'area euro (non si tiene conto del voto dello Stato interessato).

Ai Paesi che registrano un disavanzo eccessivo si applicherebbe un deposito non fruttifero pari allo 0,2% del PIL realizzato nel'anno precedente, convertito inammenda in caso di non osservanza della raccomandazione di correggere il disavanzo eccessivo.

Focus
 
Il two pack
05/02/2018

Il 30 maggio 2013 sono entrati in vigore due regolamenti (cd. "two pack") che mirano a completare e rafforzare il six pack, rendendo più efficaci sia la procedura del semestre europeo sia la parte preventiva e correttiva del Patto di stabilità e crescita:

  • regolamento (UE) n. 472/2013 sul rafforzamento della sorveglianza economica e di bilancio degli Stati membri che affrontano o sono minacciati da serie difficoltà per la propria stabilità finanziaria nell'eurozona;
  • regolamento (UE) n. 473/2013 recante disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei progetti di bilancio e per assicurare la correzione dei disavanzi eccessivi degli Stati membri nell'eurozona.

Il primo regolamento definisce una procedura per la vigilanza rafforzata sugli Stati membri che affrontano o rischiano di affrontare gravi difficoltà economico-finanziarie, con potenziale effetto di contagio in tutta l'eurozona, o che ricevono assistenza finanziari dal meccanismo europeo di stabilità (ESM), dal Fondo monetario internazionale (FMI), o da altre istituzioni finanziarie internazionali. In base al secondo regolamento, gli Stati dell'eurozona devono:

  • pubblicare i propri programmi di bilancio a medio-termine, basati su previsioni macroeconomiche fornite da un organismo indipendente;
  • presentare entro il 15 ottobre il progetto di bilancio per l'anno successivo:
  • approvare la legge di bilancio annuale non più tardi del 31 dicembre;
  • istituire un ente di controllo del bilancio indipendente per il monitoraggio degli andamenti di bilancio (in Italia, l'Ufficio parlamente di bilancio).

La Commissione, qualora ritenga il progetto di bilancio di uno Stato membro non conforme agli obblighi imposti dal Patto di stabilità e crescita, può chiedere, entro due settimane dalla ricezione del progetto, la presentazione di un progetto di bilancio rivisto. Al termine dell'esame del progetto di bilancio, al più tardi entro il 30 novembre di ogni anno, la Commissione adotta, se necessario, un parere sul progetto stesso, da sottoporre alla valutazione dell'Eurogruppo.