Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Vai all'elenco delle sedute >>

CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 novembre 2023
196.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
Pag. 256

ALLEGATO 1

5-01585 Mari: Iniziative volte a garantire il diritto dei lavoratori del Consorzio di Bacino Salerno 2 a ricevere le prestazioni pensionistiche e previdenziali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Con il presente atto di sindacato ispettivo l'interrogante espone preoccupazione per la posizione debitoria del Consorzio Salerno 2 che pregiudicherebbe la posizione contributiva e retributiva dei lavoratori coinvolti.
  Al riguardo, rappresento che sono stati acquisiti elementi da parte dell'Ispettorato nazionale del lavoro e della competente direzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
  L'Ispettorato nazionale del lavoro ha comunicato di aver ricevuto diverse segnalazioni relative al mancato o parziale versamento di contributi, trasmesse, per le attività di competenza all'INPS.
  Risultano, altresì, presentate all'Ispettorato nazionale del lavoro segnalazioni di carattere retributivo ed economico, nonché per condotte antisindacali, rispetto a cui sono stati effettuati i relativi accertamenti di competenza.
  Al riguardo, già nel 2019, le problematiche evidenziate dall'interrogante sono state oggetto di attenzione da parte dell'Ispettorato interregionale di Napoli che si è occupato, nell'ambito di un gruppo di lavoro appositamente costituito, delle vicende concernenti il Consorzio unico di Bacino delle province di Caserta, Napoli e Salerno.
  Rilevo, ad ogni buon conto, che la vicenda segnalata, potrà essere oggetto di ulteriori approfondimenti da parte delle amministrazioni territoriali competenti e concludo evidenziando che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il tema della tutela dei lavoratori è prioritario e l'impegno in tal senso è costante e comunque verranno monitorati gli eventuali sviluppi del fatto esposto.

Pag. 257

ALLEGATO 2

5-01584 Giaccone: Iniziative per garantire il giusto inquadramento contrattuale ai fini retributivi e per salvaguardare i livelli occupazionali dei lavoratori del macello di Baldichieri del gruppo Ciemme.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Passo ora a illustrare l'interrogazione relativa alla questione dei lavoratori in forza presso il macello di Baldichieri.
  Preliminarmente, rilevo che sulla questione sono state acquisite informazioni da parte delle competenti strutture tecniche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché del Ministero dell'interno, della regione Piemonte e dell'Ispettorato nazionale del lavoro.
  Nel merito, dai dati forniti dalla regione Piemonte, si evince che dallo scorso agosto è in atto una trattativa tra le aziende Fortes Srl, la Società agricola Gruppo Ciemme e la FLAI Cgil relativamente alla prosecuzione delle attività presso lo stabilimento di Baldichieri e la tutela dei livelli occupazionali.
  In particolare, sono stati aperti due tavoli regionali, uno con la Ciemme e relativo alla eventuale ricollocazione dei lavoratori in parola, l'altro con la Fortes srl riguardante la procedura di licenziamento collettivo avviato dalla stessa.
  Dopo un primo incontro dagli esiti negativi, sono state fissate due successive riunioni, rispettivamente il 13 e 14 novembre 2023.
  Più nello specifico, sono stati segnalati i diversi passaggi imprenditoriali in cui la AL.PI spa ha ceduto il principale ramo d'azienda alla Officine del Lavoro s.r.l, attualmente in liquidazione, e successivamente alla Fortes srl. Quest'ultima ha di recente manifestato la volontà di terminare la propria attività, stipulando un contratto d'affitto di azienda con il gruppo Ciemme.
  La protesta, citata in premessa dagli interroganti, ha riguardato le possibili ricadute negative che tale contratto d'affitto potrebbe avere sui 125 lavoratori dello stabilimento di Baldichieri, attualmente impiegati come lavoratori artigiani del settore alimentare e che verrebbero assunti dal subentrante Gruppo Ciemme, con l'applicazione del CCNL dei lavoratori agricoli e florovivaisti.
  Secondo le informazioni fornite dall'Ispettorato nazionale del lavoro, l'ITL di Asti-Alessandria ha incontrato l'organizzazione sindacale in data 10 ottobre scorso, per acquisire maggiori delucidazioni in merito alla segnalazione relativa all'applicazione del CCNL.
  Sul punto, l'ispettorato nazionale del lavoro ha riferito che l'applicazione da parte della società Ciemme del CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti è da ritenersi congrua.
  Ricordo, inoltre, che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali non può imporre l'applicazione di uno specifico contratto di lavoro, la cui scelta è invece demandata al singolo datore di lavoro in funzione dell'attività economica e produttiva concretamente esercitata.
  Infine, dalle ulteriori informazioni acquisite, risulta in corso un accertamento della Guardia di Finanza, in merito ad una illecita somministrazione di manodopera relativa all'AL.PI. spa, per cui risultano effettuati tre arresti e il sequestro preventivo di 14 milioni di euro.
  Concludo assicurando la massima attenzione del Governo e del Ministero che rappresento, per quanto di competenza, al fine di individuare ogni possibile soluzione non traumatica, a tutela dei lavoratori coinvolti.

Pag. 258

ALLEGATO 3

5-01581 Soumahoro: Iniziative normative per consentire agli ex lavoratori Seat Pagine Gialle di accedere al prepensionamento.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Il presente atto di sindacato ispettivo ha ad oggetto la situazione degli ex dipendenti di Italiaonline (già Seat Pagine gialle Spa) fuoriusciti dall'azienda in seguito ad un licenziamento collettivo del 2019 e che attualmente non percepiscono reddito.
  Sebbene abbiano percepito la Naspi e abbiano maturato 35 anni di contributi, gli ex dipendenti di Italiaonline, in base alla normativa vigente (articolo 37, comma 1, lettera a), della legge n. 416 del 1981), non possono accedere al prepensionamento per i lavoratori poligrafici in quanto uno dei requisiti utili per potervi accedere è il possesso di 37 anni contributi.
  Nel corso degli anni, come già chiarito in altri atti di sindacato ispettivo, sono stati diversi gli interventi normativi che hanno coinvolto i lavoratori dipendenti poligrafici di aziende editoriali.
  Da ultimo, ricordo che la legge di bilancio 2020 aveva reintrodotto il requisito dei 35 anni di contribuzione per i lavoratori delle aziende che hanno presentato piani di ristrutturazione tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2023.
  Pertanto, rimarrebbero esclusi dall'operatività delle deroghe i lavoratori collocati in cassa integrazione guadagni straordinaria in forza di accordi sottoscritti tra il 1° giugno 2015 ed il 31 dicembre 2019 tra cui anche gli ex dipendenti di Italiaonline (il cui accordo risale al 2 luglio 2018) ai quali continua ad essere pertanto richiesta la maturazione di 37 anni di contributi.
  Sul punto, segnalo l'attenzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali al fine di trovare una possibile soluzione di sistema al problema posto dall'interrogante, fermo restando l'onerosità di un intervento normativo, da valutare attentamente alla luce dei vincoli di finanza pubblica.

Pag. 259

ALLEGATO 4

5-01583 Aiello: Iniziative volte a salvaguardare gli interessi dei dipendenti pubblici rispetto al ridimensionamento delle quote retributive delle relative pensioni previsto dal disegno di legge di bilancio 2024.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Passo ad illustrare l'atto di sindacato ispettivo concernente la modifica delle modalità di calcolo delle pensioni di una parte di dipendenti pubblici, in particolare del comparto sanitario.
  Al riguardo, tengo a precisare che la manovra finanziaria di quest'anno, attualmente all'esame del Senato, come noto, conferma tutti gli obiettivi approvati con la Nadef, al fine di garantire non solo adeguatezza sociale, equità e convergenza dei regimi pensionistici pubblici e privati, ma anche la sostenibilità del sistema previdenziale, in attesa di una riforma strutturale dell'ordinamento pensionistico.
  Con riferimento specifico alla questione sollevata dagli Onorevoi Interroganti, faccio presente che la disciplina riguardante l'adeguamento delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali (articolo 33) mira ad assicurare una proporzionalità tra anzianità utile e la percentuale di rendimento pensionistico per le anzianità inferiori a 15 anni che, con l'introduzione del sistema cosiddetto «misto» ad opera della legge n. 335 del 1995, saranno utilizzate anche nei prossimi anni per la valorizzazione delle quote retributive delle pensioni per coloro che al 31 dicembre 1995 possiedono un'anzianità utile inferiore ai 18 anni.
  Sul punto, tuttavia, come noto, si sta lavorando e sono in corso verifiche ulteriori, anche a livello tecnico, per trovare possibili soluzioni alle criticità sollevate in questi giorni, nell'ottica di un intervento complessivo, dunque non limitato solo ad alcune platee.
  Ciò posto, concludo ribadendo la disponibilità del Ministero del lavoro nel dialogo con gli altri Ministeri ad effettuare ulteriori approfondimenti nell'ambito del dibattito parlamentare inerente all'esame del disegno di legge di bilancio per il 2024.

Pag. 260

ALLEGATO 5

5-01582 Scotto: Iniziative volte a restituire credibilità e autorevolezza ai vertici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a seguito della richiesta di rinvio a giudizio di alcuni esponenti dei medesimi vertici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Passo ad illustrare l'atto di sindacato ispettivo concernente la questione relativa alla scissione del patronato Encal-Inpal.
  Preliminarmente, sottolineo che all'atto dell'assunzione dell'incarico come Segretario Generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la dottoressa Ferrari non versava in alcuna delle condizioni di inconferibilità o incompatibilità e il profilo, come conferma la sua carriera all'interno dello stesso Ministero, risulta essere rispondente all'incarico conferito, nonché alle disposizioni di legge.
  Inoltre, le vicende giudiziarie che vengono citate dagli interroganti, di cui si è appreso anche dagli organi di stampa, sono relative a ben quattro anni fa.
  Il rispetto nei confronti della magistratura e del principio di separazione dei poteri mi impongono, quale rappresentante di Governo, di non entrare in alcun modo nel merito di vicende che sono ancora al vaglio dei giudici.
  Tuttavia, mi preme chiarire due fondamentali punti.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali attua un controllo attento e costante affinché tutti i dipendenti agiscano in osservanza della legge, nel rispetto dei princìpi di imparzialità, onestà, correttezza e buona fede.
  Pertanto, le vicende esposte saranno seguite nel più rigoroso rispetto del lavoro della magistratura, ad oggi espressasi esclusivamente in fase requirente e si interverrà nel rispetto della legge e delle disposizioni contenute nel codice etico adottato dall'amministrazione.
  In secondo luogo, mi preme sottolineare un concetto fondamentale: la battaglia per il garantismo non può compiersi a fasi alterne; la presunzione d'innocenza è una garanzia, la più rilevante garanzia processuale, che afferma — attraverso il dettato costituzionale — che nessuno è colpevole fino a quando non sopravviene una sentenza di condanna definitiva.
  Se crediamo, come immagino, in questo principio, dobbiamo allora rispettare i tempi della magistratura e rimetterci ad essa, avendo, in ogni caso e sempre, come priorità la tutela dell'immagine e dell'autorevolezza del Ministero.