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Temi dell'attività parlamentare

Politica economica e finanza pubblica
Commissione: V Bilancio
Politiche di coesione territoriale
Le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione nel bilancio per il 2016

Nel Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) - disciplinato dal D.Lgs. n. 88 del 2011 che ha così ridenominato il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) - sono iscritte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici.

Il requisito dell'aggiuntività è espressamente precisato dalla disciplina istitutiva del Fondo, laddove si dispone (articolo 2 del D.Lgs. n. 88/2011) che le risorse non possono essere sostitutive di spese ordinarie del bilancio dello Stato e degli enti decentrati, in coerenza con l'analogo criterio dell'addizionalità previsto per i fondi strutturali dell'Unione europea.

Il Fondo per lo sviluppo e la coesione è pertanto finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi al finanziamento ordinario (nonché a quello comunitario ed al contestuale cofinanziamento nazionale), che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese. L'intervento del Fondo è destinato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale, aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi.

Per quanto concerne l'utilizzo delle risorse del Fondo, la normativa attribuisce al CIPE il compito di ripartire, con proprie deliberazioni, la dotazione del Fondo tra gli interventi in esso compresi.

.

 
Le disponibilità in bilancio
26/04/2016

Nel bilancio di previsione per il triennio 2016-2018 (legge n. 209/2015 e relativo D.M. Economia di ripartizione delle dotazioni dei singoli programmi di spesa in capitoli), a seguito delle disposizioni da ultimo recate dalla legge di stabilità per il 2016, il capitolo 8000 dello stato di previsione del Ministero dell'economia - su cui sono iscritte le risorse del FSC - presenta una dotazione complessiva pari a 2.833 milioni di euro per il 2016, 3.018 milioni per il 2017 e di 3.118 milioni per il 2018, di cui la gran parte destinate agli interventi rientranti nel nuovo ciclo di programmazione 2014-2020.

Nel capitolo di bilancio relativo al Fondo (cap. 8000/Economia), infatti, sono iscritte sia le risorse residuali del ciclo di programmazioni 2007-2013, a suo tempo autorizzate dall'articolo 1, comma 863, della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006), sia le nuove risorse aggiuntive, autorizzate dall'articolo 1, comma 6, della legge di stabilità 2014 (legge n. 147/2013).

Nella Tabella E della legge di stabilità per il 2016 (legge n. 208/2015), le risorse del Fondo sviluppo e coesione sono, invece, esposte separatamente, con riferimento ai due cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020, riportando altresì, nell'ultima colonna, l'importo dell'autorizzazione di spesa che sarà iscritto in bilancio per gli anni 2019 e successivi dalle future leggi di stabilità, come evidenziato nella successiva tabella, per un totale di circa 38,7 miliardi di euro:

 

MISSIONE: SVILUPPO E RIEQUILIBRIO TERRITORIALE
Programma: Sostegno alle politiche per lo sviluppo e la coesione economica
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE (cap. 8000)

(milioni di euro)

2016

2017

2018

2019 e ss

Quota 2007-2013 (L. 296/2006)

930,0

-

-

670,0

Quota 2014-2020 (L. 147/2013)

1.903,0

3.018,0

3.118,0

29.075,6

Fondo per lo sviluppo e la coesione

2.833,0

3.018,0

3.118,0

29.745,6

 

 

 
Le risorse per il ciclo 2007-2013
26/04/2016

Per il periodo di programmazione 2007-2013, le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) – poi Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) - sono state autorizzate dall'articolo 1, comma 863, della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006), per un importo complessivo pari a 64,379 miliardi di euro.

La programmazione di tali risorse è stata adottata dal CIPE con delibera n. 166 del 21 dicembre 2007.

La successiva legge finanziaria per il 2008 (legge n. 244/2007), confermando l'importo complessivo del Fondo, ha modulato gli importi annuali, fissandoli in 1.100 milioni per il 2008, 4.400 milioni per il 2009, 9.166 milioni per il 2010, 9.500 milioni per il 2011, 11.000 milioni per il 2012, 11.000 milioni per il 2013, 9.400 milioni per il 2014 e 8.713 milioni per il 2015.

Nel corso degli anni successivi, le suddette disponibilità del Fondo sono state spesso utilizzate a copertura sia delle manovre di finanza pubblica sia di oneri specifici recati da numerosi provvedimenti legislativi, alcuni dei quali non strettamente correlati agli interventi nelle aree sottoutilizzate.

Le riduzioni delle risorse della programmazione 2007-2013 intervenute negli anni dal 2008 al 2013 ammontano a oltre 24 miliardi di euro 31,8 miliardi, a fronte di un rifinanziamento di 2,8 miliardi disposto per l'annualità 2015 dall'articolo 33, comma 3, della legge di stabilità 2012 (legge n. 183/2011) e del rifinanziamento di 250 milioni disposto per il 2013 dall'articolo 1, comma 213, della legge di stabilità 2013 (legge n. 228/2012) per la ridefinizione dei rapporti contrattuali con la società Stretto di Messina Spa.

Tra le riduzioni di risorse del ciclo 2007-2013 utilizzate a copertura delle manovre di bilancio si ricordano, in particolare, quelle dell'articolo 60, comma 1, del D.L. n. 112 del 2008 (-8 miliardi), dell'articolo 2 del D.L. n. 78 del 2010 (-3,2 miliardi), del D.L. n. 98 del 2011 (-7,6 miliardi), della tabella E della legge di stabilità 2012 (-7,6 miliardi).

Nel periodo considerato, inoltre, le leggi finanziarie (o di stabilità) annuali hanno provveduto a rimodulare tali risorse - rimodulazioni che qui non si dettagliano - anticipando o posticipando negli anni le risorse.

Da ultimo, considerando le assegnazioni del CIPE effettuate nel corso degli anni, nel bilancio a legislazione vigente per il 2016, residuavano risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione del ciclo di programmazione 2007-2013 pari a 1,6 miliardi per il 2016.

La tabella E della legge di stabilità per il 2016 (legge n. 208/2015) ha disposto una rimodulazione di tali risorse spostando 670 milionidal 2016 al 2019, come evidenziato nella tabella che segue:

 

(milioni di euro)

2016

2017

2018

2019 e ss

BLV

1.600

-

-

-

Rimodulazione

-670

-

-

+670

Importi esposti in Tabella E

930

-

-

670

 

Per effetto della rimodulazione disposta dalla tabella E, pertanto, l'autorizzazione di spesa per l'anno 2016 viene ridotta a 930 milioni di euro. Le restanti risorse vengono spostate al 2019 e anni successivi. Non figurano iscritte in bilancio autorizzazioni di spesa per le annualità 2017 e 2018.

 
Le risorse per il ciclo di programmazione 2014-2020
26/04/2016

L'articolo 1, comma 6, della legge di stabilità 2014 (legge n. 147/2013) ha disposto una dotazione aggiuntiva del Fondo per lo sviluppo e la coesione relativamente al nuovo ciclo di programmazione2014-2020, nella misura complessiva di 54.810 milioni.

La norma ne dispone l'iscrizione in bilancio limitatamente alla misura dell'80 per cento (43.848 milioni). Per il triennio 2014-2016, gli importi iscritti in bilancio sono stati pari a 50 milioni nel 2014, 500 milioni nel 2015 e a 1 miliardo nel 2016. La determinazione della quota annuale dell'ulteriore importo di 42.298 milioni è stata rinviata alla Tabella E delle successive singole leggi di stabilità.

Per quanto concerne la restante quota del 20 per cento (10.962 milioni), la relazione tecnica al disegno di legge di stabilità per il 2014 (A.S. 1120) precisava che la relativa iscrizione in bilancio avverrà all'esito di una apposita verifica di metà periodo (da effettuare precedentemente alla predisposizione della legge di stabilità per il 2019, quindi nella primavera-estate 2018) sull'effettivo impiego delle prime risorse assegnate.

 

Rispetto agli importi complessivamente autorizzati, si segnala che nel corso del 2014 sono intervenute alcune disposizioni che hanno utilizzato le risorse del Fondo 2014-2020 a copertura degli oneri da esse stesse recati, per un totale complessivo di 4.729,1 milioni di euro (di cui 153,7 milioni di euro per il 2015, 514,8 milioni per il 2016, 1.418,3 milioni per il 2017 e 2.642,3,7 milioni per il 2018 e anni successivi).

Si è trattato, nello specifico delle seguenti norme:
  • l'articolo 22-bis del D.L. n. 66 del 2014 ha ridotto il FSC di 75 milioni per il 2015 e di 100 milioni per il 2016, a copertura degli oneri connessi agli interventi in favore delle zone franche urbane, in particolare, individuate dalla delibera CIPE n. 14/2009, ricadenti nelle regioni non comprese nell'obiettivo "Convergenza" e della zona franca del comune di Lampedusa;
  • l'articolo 18 del D.L. n. 91 del 2014 ha ridotto il FSC 2014-2020 di 204 milioni nel 2016, 408 milioni nel 2017, 408 milioni nel 2018 e 204 milioni per il 2019, a copertura degli oneri per il credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi a valere sulle risorse;
  • l'articolo 19 del D.L. n. 91 del 2014 ha ridotto il FSC 2014-2020 di 27,3 milioni nel 2015, 55,0 milioni nel 2016, 85,3 milioni nel 2017 e 112,3 milioni nel 2018, a copertura parziale degli oneri derivanti dalla modifica alla disciplina dell'ACE (aiuto crescita economica);
  • l'articolo 3, comma 4, del D.L. n. 133 del 2014 ha posto parte della copertura degli oneri dell'incremento della dotazione del Fondo sblocca cantieri (51,2 per il 2015, 155,8 milioni per il 2016, 925 milioni per il 2017 e 1.918 milioni per il 2018) a valere sulla quota nazionale del FSC 2014-2020.
Ulteriori riduzioni sono state apportate della legge di stabilità per il 2015 (legge n. 190/2014), che in Tabella E ha apportato una riduzione di 40 milioni per il 2015 delle risorse 2014-2020 del Fondo di sviluppo e coesione, quale copertura del reintegro parziale delle risorse destinate alle zone franche urbane per il 2015. La legge di stabilità ha inoltre disposto una rimodulazione delle risorse, attraverso una anticipazione di 100 milioni al 2015, 500 milioni al 2016 e 1.500 milioni al 2017, con conseguente riduzione di 2.100 milioni della quota relativa al 2018 e anni successivi.
Nel corso del 2015, la dotazione del Fondo è stata poi ridotta di 2 milioni di euro per l'anno 2015 e di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017 a copertura degli oneri recati dall'articolo 14, co. 5, della legge n. 124/2015 (rifinanziamento del fondo per l'organizzazione e il funzionamento di servizi socio-educativi per la prima infanzia destinati ai minori di età fino a 36 mesi, presso enti e reparti del Ministero della difesa).

 

Conseguentemente, la dotazione a legislazione vigente del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020, esposta nella Tabella E della legge di stabilità 2016 (legge n. 208/2015), amm ontava a 980,2 milioni per il 2016, a 2.481,7 milioni per il 2017, a 2.161,7 milioni per il 2018 e a 32.994 milioni per il 2019 e annualità successive.

Su tali disponibilità relative al ciclo di programmazione 2014-2020 del Fondo per lo sviluppo e coesione, la medesima tabella E della legge di stabilità 2016 è intervenuta disponendo:

  • una rimodulazione, attraverso una anticipazione agli anni 2016-2018 delle risorse previste per il 2019, per complessivi 3.551,4 milioni. In particolare, in termini di competenza, con la rimodulazione si aumentano di 1.289,8 milioni le risorse per il 2016, di 923,3 milioni quelle per il 2017 e di 1.338,3 milioni gli importi del 2018. Si segnala, peraltro, che, in termini di cassa, l'incremento dell'autorizzazione di spesa per il 2016 ammonta a soli 600 milioni;
  • una riduzione degli stanziamenti del Fondo della programmazione 2014-2020, di complessivi 367 milioni per il 2016, 382 milioni per il 2017 e il 2018 e di 367 milioni di euro per il 2019. Tale riduzione è correlata, per 367 milioni per ciascuno degli anni dal 2016 al 2019, agli oneri recati dai commi da 98 a 108 della medesima legge di stabilità che hanno introdotto il credito d'imposta per il Mezzogiorno, e per ulteriori 15 milioni di euro per il 2017 e 2018 a parziale copertura finanziaria degli oneri recati dalle misure in tema di sicurezza nazionale.

 

Per effetto delle riduzioni e delle rimodulazioni disposte dalla tabella E della legge di stabilità 2016, le autorizzazioni pluriennali di spesa del FSC del ciclo 2014-2020 ammontano ora a 1.903 milioni per il 2016, a 3.018 milioni per il 2017, a 3.118 milioni per il 2018 e a 29.075,6 milioni per il 2019 e annualità successive, come esposto nella tabella che segue:

 

MISSIONE: SVILUPPO E RIEQUILIBRIO TERRITORIALE

Programma: Sostegno alle politiche per lo sviluppo e la coesione economica

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE (cap.8000/P)

(milioni di euro)

2016

2017

2018

2019 e ss

BLV (legislazione vigente)

980,2 2.476,7 2.161,7 32.994,0

Riduzione

-367,0 -382,0 -382,0 -367,0

Rimodulazione

1.289,8 923,3 1.338,3 -3.551,4

Importi esposti in Tabella E

1.903,0 3.018,0 3.118,0 29.075,6