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Istruzione, cultura e informazione
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La nuova disciplina del cinema e dell'audiovisivo

Nella Gazzetta ufficiale del 26 novembre 2016 è stata pubblicata la L. 220/2016, che ha definito i principi fondamentali dell'intervento pubblico a sostegno del cinema e dell'audiovisivo, in quanto attività di rilevante interesse generale, e ne ha disciplinato le modalità. In particolare, ha istituito il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo, introdotto un sistema di contributi automatici e di contributi selettivi, rafforzato la disciplina del tax credit, previsto due piani straordinari per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. Per ulteriori aspetti, ha previsto deleghe al Governo.

Una prima ricognizione dello stato dell'arte relativo ai provvedimenti attuativi è stata resa dal Governo in Commissione il 14 luglio 2017. Rispetto alla stessa, sono successivamente intervenute varie novità.

 
Il contenuto della L. 220/2016
  • 2 dossier
06/10/2017

 

 

La L. 220/2016 ha inteso ridefinire la disciplina relativa al cinema e all'audiovisivo, a fini di rilancio e di sviluppo di un settore strategico dal punto di vista culturale e sociale, ma anche economico.

In particolare, l'art. 1 ha affidato alla Repubblica la promozione e il sostegno del cinema e dell'audiovisivo, quali fondamentali mezzi di espressione artistica, di formazione culturale e di comunicazione sociale, che contribuiscono alla definizione dell'identità nazionale e alla crescita civile, culturale ed economica del paese, promuovono il turismo e creano occupazione.

 

Gli obiettivi dell'intervento pubblico

 

Gli obiettivi dell'intervento pubblico, indicati nell'art. 3, comprendono, fra gli altri, la garanzia del pluralismo dell'offerta cinematografica e audiovisiva, il consolidamento dell'industria cinematografica nazionale, la promozione delle coproduzioni internazionali e della circolazione e distribuzione, in Italia e all'estero, della produzione cinematografica e audiovisiva, la conservazione e il restauro del patrimonio filmico e audiovisivo nazionale, la cura della formazione professionale, il sostegno dell'educazione all'immagine nelle scuole, la valorizzazione del ruolo delle sale cinematografiche e dei festival cinematografici.

 

I compiti dello Stato e delle regioni

 

I compiti dello Stato e delle regioni sono indicati principalmente negli artt. 4 e 10.

Allo Stato e, in particolare, al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), l'art. 10 ha attribuito, fra le altre, funzioni relative alla promozione dell'immagine del Paese, all'attrazione di investimenti esteri, alla promozione della formazione. Inoltre, l'art. 31 ha affidato allo Stato il pieno ed equilibrato sviluppo del mercato cinematografico, impedendo il formarsi di fenomeni distorsivi della concorrenza, mentre l'art. 37 ha affidato al Mibact la vigilanza e l'applicazione delle eventuali sanzioni.

L'art. 4 ha previsto che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano concorrono alla promozione e alla valorizzazione delle attività cinematografiche e audiovisive, secondo i rispettivi statuti e sulla base della propria legislazione e sostengono l'imprenditoria cinematografica e audiovisiva anche attraverso convenzioni con le banche, per favorire l'accesso al credito a tasso agevolato. Inoltre, ha disposto il riconoscimento, da parte dello Stato, del ruolo e dell'attività delle Film Commission.

Nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano la legge si applica compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti e delle relative disposizioni attuative.

Inoltre, l'art. 9 ha disposto, fra l'altro, che, nell'attuazione della legge, la Repubblica assicura la tutela e la valorizzazione delle minoranze linguistiche riconosciute.

 

Ammissione ai benefici

 

In base all'art. 14, per l'ammissione ai benefici delle opere cinematografiche e audiovisive resta ferma la necessità - fatta eccezione per gli incentivi fiscali di cui all'art. 19, finalizzati ad attrarre in Italia investimenti nel settore - del riconoscimento della nazionalità italiana, che non può essere accordato, fra le altre, a opere audiovisive a carattere pornografico o che incitano alla violenza o all'odio razziale, pubblicità televisive, spot pubblicitari, televendite e telepromozioni, opere audiovisive prodotte esclusivamente a fini commerciali o promozionali, giochi, spettacoli di varietà, quiz e talk show, programmi televisivi.

I parametri da considerare per l'attribuzione della nazionalità italiana sono stati individuati nell'art. 5, nonché, con riferimento alle opere cinematografiche e audiovisive realizzate in coproduzione internazionale, nell'art. 6.

Inoltre, sempre per l'ammissione ai benefici, è necessario, in base all'art. 7, che l'impresa di produzione, ultimata l'opera, ne depositi una copia, anche digitale, presso la Cineteca nazionale.

 

Finanziamento degli interventi

 

Per il finanziamento degli interventi, l'art. 13 ha previsto l'istituzione dal 2017 del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo alimentato, a regime, con gli introiti erariali derivanti dalle attività del settore. Il finanziamento non può essere inferiore a € 400 mln annui. Una quota tra il 15% e il 18% del Fondo deve essere destinata ai contributi selettivi e a quelli per la promozione.

 

Tipologie di interventi

 

La prima tipologia di intervento è costituita dagli incentivi fiscali. In particolare, gli artt. da 13 a 19 hanno ridisegnato la disciplina del cd. tax credit, di cui possono beneficiare le imprese di produzione, distribuzione, post-produzione, esercizio cinematografico, le industrie tecniche, le imprese italiane che lavorano per produzioni straniere, le imprese esterne al settore che investono nel cinema italiano. In linea generale, le aliquote sono state rese modulabili e, in alcuni casi, ne è stato elevato l'ammontare. In particolare, il tax credit è aumentato fino al 40% per i produttori indipendenti che distribuiscono il film in proprio e per le imprese esterne che investono in film che accedono ai contributi selettivi.

Ulteriori agevolazioni fiscali e finanziarie sono state previste dall'art. 20.

 

Una seconda tipologia di intervento è costituita dagli incentivi automatici – disciplinati dagli artt. da 23 a 25 - che hanno sostituito la precedente attribuzione dei finanziamenti previa verifica della Commissione per la cinematografia. In particolare, l'importo complessivo dei contributi automatici spettante a ogni impresa è determinato sulla base di parametri oggettivi, relativi alle opere cinematografiche o audiovisive precedentemente prodotte o distribuite dalla stessa impresa. Possono essere introdotti meccanismi premianti rispetto ai risultati ottenuti da particolari tipologie di opere – fra le quali opere prime e seconde, documentari, opere di animazione – ovvero in determinati canali distributivi e in determinati periodi dell'anno, con particolare riferimento ai mesi estivi, ovvero su mercati particolari.

 

La terza tipologia di intervento è costituita dai contributi selettivi, disciplinati dall'art. 26, e attribuiti sulla base della valutazione di 5 esperti, destinati prioritariamente alle opere cinematografiche e, in particolare, a opere prime e seconde, opere realizzate da giovani autori, film difficili realizzati con modeste risorse finanziarie, opere di particolare qualità artistica, nonché opere sostenute da contributi provenienti da più aziende. Ulteriori contributi selettivi sono attribuiti alle imprese operanti nel settore dell'esercizio cinematografico, a quelle di nuova costituzione, alle start-up, e a quelle che abbiano i requisiti delle microimprese, con particolare riferimento alle piccole sale cinematografiche ubicate nei comuni aventi meno di 15.000 abitanti.

 

La quarta tipologia di intervento è costituita dai contributi per attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva, disciplinati dall'art. 27. In questo ambito, un importo pari ad almeno il 3% del Fondo, deve essere destinato al potenziamento nelle scuole dell'offerta formativa relativa a cinema, tecniche e media di produzione, diffusione delle immagini e dei suoni, alfabetizzazione all'arte.

Sempre nell'ambito della promozione, il Mibact eroga anche risorse a Istituto Luce-Cinecittà, anche per il funzionamento del Museo italiano dell'audiovisivo e del cinema, Biennale di Venezia, Centro sperimentale di cinematografia, Museo nazionale del cinema di Torino, Cineteca di Bologna.

 

Piani straordinari

 

Nell'ambito del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo sono state previste due sezioni destinate a finanziare due Piani straordinari.

Il primo, disciplinato dall'art. 28, riguarda il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche. La dotazione annua è di € 30 mln per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019, € 20 mln per il 2020 ed € 10 mln per il 2021, destinati alla concessione di contributi a fondo perduto, o di contributi in conto interessi sui mutui o sulle locazioni finanziarie, finalizzati a riattivazione di sale chiuse o dismesse, realizzazione di nuove sale, trasformazione di sale o multisale esistenti, rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi complementari alle sale. Particolari agevolazioni sono state previste per le sale dei comuni con meno di 15.000 abitanti. E' stata disposta, inoltre, l'introduzione, da parte delle regioni e delle province autonome, di previsioni di carattere urbanistico ed edilizio volte ad incentivare il potenziamento e la ristrutturazione delle sale cinematografiche, anche in deroga agli strumenti urbanistici.

 

Un'altra sezione del Fondo, disciplinata dall'art. 29, è destinata a finanziare il Piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. La sezione ha una dotazione annua pari a € 10 mln per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019, destinati alla concessione di contributi a fondo perduto o di finanziamenti agevolati alle imprese di post-produzione italiane, comprese le cineteche, in proporzione al volume dei materiali digitalizzati e tenendo conto della rilevanza culturale del materiale cinematografico e audiovisivo da digitalizzare, nonché della qualità tecnica e della professionalità complessiva del progetto di digitalizzazione.

 

Sezione speciale per il cinema e l'audiovisivo nel Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese

 

Ulteriori € 5 mln provenienti dal Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo sono stati destinati, per il 2017, alla costituzione, prevista dall'art. 30, di una sezione speciale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, destinata a garantire operazioni di finanziamento alle imprese per la realizzazione di prodotti audiovisivi e cinematografici. Eventuali, ulteriori, versamenti sono determinati annualmente con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. E' stato previsto, inoltre, che le risorse della sezione possono essere incrementate anche tramite convenzioni stipulate con investitori pubblici e privati.

 

Relazione annuale alle Camere

 

L'art. 12 ha previsto che ogni anno il Mibact deve presentare una relazione annuale alle Camere sullo stato di attuazione degli interventi, con particolare riferimento all'impatto economico, industriale e occupazionale e all'efficacia delle agevolazioni tributarie previste.

 

Il Consiglio superiore per il cinema e l'audiovisivo

 

L'art. 11 ha previsto l'istituzione del Consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo, in sostituzione della sezione cinema della Consulta per lo spettacolo. Al Consiglio, che dura in carica 3 anni ed è composto da 11 membri, sono stati attribuiti compiti di consulenza e di supporto nella elaborazione ed attuazione delle politiche di settore e nella predisposizione di indirizzi e criteri generali relativi alla destinazione delle risorse pubbliche nello stesso ambito.

 

Il Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive

 

L'art. 32 ha previsto l'istituzione presso il Mibact del Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive, nel quale devono essere iscritte le opere cinematografiche e audiovisive di nazionalità italiana che hanno ricevuto contributi pubblici statali, regionali e degli enti locali o finanziamenti UE. L'iscrizione deve essere chiesta dal produttore o dagli autori o dai titolari dei diritti. In ogni caso, i beneficiari dei contributi devono fornire le comunicazioni richieste, pena la revoca dei benefici sopra indicati.

 

Deleghe al Governo

 

Per alcuni argomenti, il testo ha conferito deleghe al Governo.

La prima, prevista dall'art. 33, riguarda la tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche e audiovisive. In particolare, si intende superare il sistema attuale, che prevede un controllo preventivo di tutti i film destinati alla proiezione in pubblico e all'esportazione, introducendo un meccanismo basato sulla responsabilità degli operatori del settore cinematografico e audiovisivo in ordine alla classificazione dei film prodotti e sulla vigilanza successiva da parte delle istituzioni.

L'art. 34 ha previsto, invece, una delega al Governo in materia di promozione delle opere italiane ed europee, in particolare introducendo procedure più trasparenti ed efficaci in materia di obblighi di investimento e di programmazione di opere italiane ed europee da parte dei fornitori, rafforzando un sistema di mercato più funzionale a una maggiore concorrenza, prevedendo un adeguato sistema di verifica, controllo, valutazione dell'efficacia e un appropriato sistema sanzionatorio.

L'ultimo ambito di delega, previsto dall'art. 35, riguarda i rapporti di lavoro nel settore cinematografico e audiovisivo. Gli obiettivi sono costituiti, fra l'altro, dalla semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro, dal rafforzamento delle opportunità d'ingresso nel mondo del lavoro e dal riordino dei contratti di lavoro vigenti.

Tutte le deleghe devono essere esercitate entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge.

Dossier
 
I provvedimenti attuativi
06/10/2017

I provvedimenti attuativi

Sono stati adottati i seguenti provvedimenti previsti dalla L. 220/2016:

  • DM 2 del 2 gennaio 2017, relativo al funzionamento del Consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo e alla disciplina delle incompatibilità;
  • DM 109 del 6 marzo 2017, relativo alla nomina del Consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo;
  • DPCM 20 maggio 2017, relativo alle modalità di gestione del Fondo per il cinema e l'audiovisivo;
  • DPCM 11 luglio 2017, relativo ai criteri per l'attribuzione della nazionalità italiana alle opere;
  • DPCM 13 luglio 2017, relativo ai criteri di riparto del Fondo fra le diverse tipologie di contributi;
  • DM 303 del 14 luglio 2017, relativo a parametri e requisiti per la destinazione di un'opera audiovisiva prioritariamente al pubblico per la visione nelle sale cinematografiche e all'individuazione delle opere escluse dai benefici;
  • DM 304 del 14 luglio 2017, relativo ai criteri per la programmazione qualificata delle sale d'essai;
  • DM 342 del 31 luglio 2017, relativo ai contributi automatici;
  • DM 343 del 31 luglio 2017, relativo ai contributi selettivi;

  • DM 341 del 31 luglio 2017, relativo ai contributi alle attività e alle iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva;

  • DM 334 del 31 luglio 2017, relativo al deposito delle opere audiovisive ammesse ai benefici della legge, nonché alla costituzione della rete nazionale delle cineteche;

Con riferimento ad altri provvedimenti attuativi, il quadro fornito sul sito del Mibact il 30 agosto 2017 è il seguente:

DPCM su proposta Mibact: Piano straordinario circuito sale (art. 28, co. 2) Parere: Conferenza Unificata  
(in corso di registrazione)
DM 4 agosto 2017
DPCM su proposta MIBACT: Piano straordinario digitalizzazione patrimonio cinematografico e audiovisivo (art. 29, co. 4) Pareri: Consiglio Superiore e Conferenza Stato-Regioni
 
(in approvazione)

 

Acquisito parere Consiglio Superiore in data 25 luglio 2017
 
Inviato alla Conferenza Stato-Regioni in data 3 agosto 2017, in corso istruttoria tecnica
DPCM su proposta MIBACT: funzionamento Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive (art. 32, co. 7) Concerto: Ministero dello Sviluppo Economico
 
(in approvazione)
 Inviato a MISE e DICA in data 1 agosto 2017, in corso di istruttoria tecnica
DM: indirizzi e parametri generali x gestione fondi da parte delle Film commission (art. 4 co. 5) Intesa: Conferenza Stato-Regioni
 
(in approvazione)
 Inviato alla Conferenza Stato-Regioni il 13 luglio 2017, in corso istruttoria tecnica
DECRETO MISE istituzione sezione speciale del Fondo di garanzia PMI (art. 30, co. 1) Concerto: Ministero dell'Economia e delle Finanze   IN PREPARAZIONE
INTESA in Conferenza unificata x valorizzazione delle sale storiche (art. 8, co. 2) -   IN PREPARAZIONE

Infine, il 2 ottobre 2017 il Consiglio dei Ministri ha effettuato l'esame preliminare dei tre schemi di decreto legislativo previsti dalla L. 220/2016 che devono essere inviati al Consiglio di Stato e alla Conferenza Stato-regioni e, successivamente, alle Commissioni parlamentari.

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