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Temi dell'attività parlamentare

Politica economica e finanza pubblica
Commissione: V Bilancio
Politica economica e manovre finanziarie
La legge di stabilità 2014

La legge 27 dicembre 2013, n.147 (si veda il relativo dossier Tomo I e Tomo II), recante la legge di stabilità 2014, contiene le misure necessarie a conseguire gli obiettivi di consolidamento dei saldi di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2013. I contenuti del provvedimento sono stati consistentemente modificati ed ampliati nel corso dell'esame parlamentare.

 
Gli obiettivi di bilancio perseguiti dal provvedimento
  • 2 dossier
08/01/2014

L'intervento disposto con la legge di stabilità reca le misure necessarie a conseguire gli obiettivi di consolidamento dei saldi di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2013, ivi stabiliti in coerenza con i vincoli comunitari. Le misure contenute nel provvedimento hanno un effetto moderatamente espansivo nel 2014, nel quale le risorse utilizzate per la manovra eccedono quelle reperite per circa 2,7 miliardi che, pur elevando corrispondentemente il disavanzo di bilancio dell'anno, che è previsto arrivare al 2,5% del Pil, lo mantengono comunque all'interno del quadro programmatico di finanza pubblica previsto nella Nota. Per il biennio successivo, invece, le misure producono un effetto restrittivo, con una eccedenza delle risorse reperite rispetto a quelle utilizzate per circa 3, 5 miliardi nel 2015 e 7,3 miliardi nel 2016, in modo da consentire il conseguimento degli obiettivi di indebitamento, rispettivamente dell'1,6 per cento nel 2015 e dello 0,8 per cento l'anno successivo, indicati nella Nota suddetta.

Nell'ambito di tale quadro finanziario, il provvedimento reca un intervento normativo di portata ampia e molto diversificata, anche a seguito delle numerose modifiche operate nel corso dell'esame presso le due Camere. Clicca qui per la sintesi delle modifiche approvate nonché per il contenuto del provvedimento.

Dossier
 
Lavoro
08/01/2014

Uno degli interventi più rilevanti concerne il settore del lavoro, con misure (commi 127-128) che rimodulano la misura delle detrazioni IRPEF spettanti per i redditi derivanti da lavoro dipendente ed altre categorie assimilate, prevedendo, per redditi non superiori a 8.000 euro (mentre il testo iniziale innalzava le detrazioni solo a partire dai redditi superiori a tale importo) una detrazione di 1.880 euro (dagli attuali 1.840 euro), e poi ridefinendo in incremento le detrazioni stesse per i redditi fino a 55mila euro. Inoltre il provvedimento interviene per finanziare, relativamente all'anno 2014, gli ammortizzatori sociali in deroga, i contratti di solidarietà e la cassa integrazione guadagni straordinaria (commi 183 e 184), nonché, in materia di esodati, incrementa di 6.000 unità, il contingente dei lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione per i quali trovano applicazione i requisiti previdenziali previgenti alla riforma pensionistica (commi 191 e 193). Ai fini della copertura delle maggiori spese che derivano da tale incremento, dispone l'accelerazione del percorso di innalzamento dell'aliquota contributiva per i soggetti iscritti alla gestione separata INPS già iscritti ad altre forme di previdenza (come i professionisti e i pensionati). Più specificamente, l'aliquota si innalza al 22% (in luogo del 21%) per il 2014 e al 23,5% (in luogo del 22%) per il 2015, confermando il conseguimento del livello di regime del 24% dal 2016 (comma 491).

 
Fisco
  • 1 rimando
08/01/2014

Un secondo intervento concerne la materia fiscale, con riguardo principalmente al riordino della tassazione immobiliare, con: - l'istituzione dell'Imposta Unica Comunale (IUC), che si basa su due presupposti impositivi: da una parte, l'imposta municipale propria (IMU), dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali; dall'altra, l'erogazione di servizi comunali, articolato in un tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell'utilizzatore e la tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore. L'aliquota massima complessiva dell'IMU e della TASI non può superare i limiti prefissati per la sola IMU al 31 dicembre 2013, vale a dire il 10,6 per cento (commi da 639 a 731); - l'applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) di cui si individuano il presupposto, i soggetti tenuti al pagamento, le riduzioni e le esclusioni, riprendendo, in larga parte, quanto previsto dalla normativa vigente in materia di TARES che viene contestualmente abrogata (commi da 641 a 668); - la disciplina del tributo per i servizi indivisibili comunali (TASI) destinata al finanziamento dei servizi comunali rivolti all'intera collettività. Soggetto passivo è il possessore o il detentore dell'immobile e la base imponibile è il valore dell'immobile rilevante a fini IMU. La Tasi avrà un'aliquota base dell'1 per mille, che potrà essere azzerata o modificata dai Comuni (commi da 669 a 681).

Conseguentemente viene modificata la disciplina IMU che, dal 2014 non si applicherà all'abitazione principale e alle relative pertinenze. L'IMU dovuta sugli immobili strumentali viene resa deducibile (commi 707-721) dalle imposte sui redditi nella misura del 30 per cento per il 2014; successivamente, la quota deducibile a regime sarà del 20 per cento. Inoltre si assoggetta a IRPEF per il 50 per cento il reddito degli immobili ad uso abitativo non locati. Inoltre: - specifica che per i fabbricati rurali strumentali l'aliquota massima della TASI non può superare l'1 per mille (comma 678); - posticipa dal 16 al 24 gennaio 2014, per gli immobili interessati dall'abolizione della seconda rata IMU 2013, il termine per il versamento della cd. mini IMU 2013, ovvero la quota (40 per cento) dell'eventuale differenza tra l'IMU deliberata dal comune di riferimento per l'anno 2013 e, se inferiore, quella risultante dall'applicazione dell'aliquota e della detrazione di base previste dalle norme statali; - proroga alla stessa data del 24 gennaio 2014 il termine per il versamento della maggiorazione standardTARES (di euro pari a 0,30 euro per metro quadrato, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni), ove detto versamento non sia stato eseguito entro la data del 16 dicembre 2013 (comma 680); - riduce da 110 a 75 la misura del moltiplicatore (di cui all'articolo 13, comma 5 del D.L. n. 201 del 2011) applicabile, per la determinazione della base imponibile IMU, ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. (comma 707); - esenta da IMU, a decorrere dall'anno 2014, i fabbricati rurali ad uso strumentale e dispone contestualmente disposte le modalità di ristoro agli enti locali del minor gettito (commi da 708 a 711); - completa il quadro della riforma disciplinando le conseguenze degli erronei versamenti IMU per l'anno 2012 (commi da 722 a 727) ed infine esclude il pagamento di sanzioni ed interessi nel caso di insufficiente versamento della seconda rata dell'IMU 2013, qualora la differenza sia corrisposta entro il termine della prima rata 2014. (comma 728).

In materia fiscale rilevano poi la proroga, per gli anni 2014, 2015 e 2016, il contributo di solidarietà del 3 per cento sulla parte eccedente il reddito complessivo di 300.000 euro, introdotto dal D.L. n. 138 del 2011 (comma 590), nonché la proroga al 31 dicembre 2014 della gestione delle entrate locali consentendo ad Equitalia ed agli altri concessionari di proseguire le attività di accertamento e riscossione delle entrate stesse (comma 610). Si prevede inoltre il riordino di specifiche agevolazioni o detrazioni, ferma restando la clausola di salvaguardia (di cui al comma 430), che stabilisce una riduzione delle agevolazioni e detrazioni fiscali tale da assicurare maggiori entrate per 3.000 milioni nel 2015, 7.000 milioni nel 2016 e 10.000 milioni dal 2017, qualora non si reperiscano determinate risorse mediante la revisione della spesa pubblica (commi 427 e seguenti). Di rilievo, da ultimo, l'istituzione del Fondo per la riduzione della pressione fiscale, utilizzando le risorse derivanti dai risparmi di spesa prodotti dalla razionalizzazione della spesa pubblica nonché quelle che si stima di incassare dalle attività di contrasto all'evasione fiscale, fermo restando il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica (commi da 431 a 434). Per il 2014 le entrate derivanti da misure straordinarie di contrasto all'evasione, non computate nei saldi di finanza pubblica, vanno finalizzate alla riduzione della pressione fiscale sul lavoro, mediante riassegnazione al predetto Fondo; esse sono destinate all'incremento delle deduzioni IRAP e detrazioni IRPEF (comma 435).

Vedi anche
 
Ambiente e territorio
08/01/2014

Nella legge di stabilità le politiche in materia ambientale sono volte, da un lato, al sostegno ed alla messa in sicurezza del territorio, incluso quello interessato da eventi emergenziali pregressi, e, dall'altro, ad interventi concernenti le risorse idriche e le discariche abusive. Una serie di misure è destinata, inoltre, ai territori colpiti da eventi sismici nel corso degli anni, al fine della prosecuzione e del completamento degli interventi di ricostruzione. Un numero circoscritto di disposizioni riguarda, infine, anche le fonti energetiche. Di rilievo in tale ambito le misure per la riqualificazione energetica, il recupero edilizio e l'adeguamento antisismico degli edifici per le quali il provvedimento reca una proroga dei regimi di incentivazione vigenti.

Un gruppo di disposizioni è inoltre volto a fronteggiare lo stato di emergenza dichiarato nella regione Sardegna in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel mese di novembre 2013, anche ai fini dell'esclusione dal patto di stabilità interno di talune spese e del ripristino della viabilità interrotta o danneggiata, nonché per consentire maggiori spazi finanziari ai comuni colpiti da tali eventi (comma 536), nonché a garantire l'erogazione dei servizi sanitari (comma 119).

Vengono inoltre istituiti, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente, un Fondo per la tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, con una dotazione complessiva di 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016 (comma 112), ed un Fondo per il finanziamento di un piano straordinario di bonifica delle discariche abusive per un importo di 60 milioni di euro per il biennio 2014-2015 (comma 113), nonché, da ultimo, nello stato di previsione del Ministero dell'economia, un Fondo con una dotazione pari a 26,5 milioni di euro per l'anno 2014, per interventi in conto capitale per la ricostruzione e messa in sicurezza dei territori interessati da eventi emergenziali pregressi (commi 346-347).

Si mantengono le detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica: vengono prorogate al 31 dicembre 2014 la misura della detrazione al 65 per cento (mentre per il 2015 si prevede una detrazione del 50 per cento) ed al 31 dicembre 2014 la detrazione al 50 per cento per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (fino a spesa di 96 mila euro), mentre per il 2015 si prevede una detrazione del 40 per cento. Con riferimento agli interventi antisismici, viene prorogata di 31 dicembre 2014 la detrazione al 65 per cento, stabilendo una detrazione del 50 per cento per il 2015. Con riferimento all'acquisto di mobili viene specificato il termine finale (31 dicembre 2014) entro cui devono essere sostenute le relative spese. Si autorizza Cassa Depositi e Prestiti a prestare garanzia sui finanziamenti relativi agli interventi di efficientamento energetico delle infrastrutture pubbliche (comma 52) e, infine, autorizza per un importo di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2014 al 2020 la concessione di contributi in conto capitale ai comuni e ai loro consorzi per la realizzazione delle reti urbane di distribuzione del gas metano, al fine di consentire il completamento del programma di metanizzazione del Mezzogiorno (comma 319).

 
Difesa, infrastrutture e istruzione
08/01/2014

Per il settore della difesa viene rifinanziato il Fondo per le missioni internazionali di pace, nella misura di 614 milioni per il 2014 (comma 252) e sono disposti finanziamenti per l'industria navalmeccanica ad alta tecnologia (80 milioni di euro a decorrere dall'esercizio 2014, 120 milioni di euro a decorrere dall'esercizio 2015 e 140 milioni di euro a decorrere dal 2016) e per il settore navale, per 30 milioni per il 2015, 60 milioni per il 2016 e 70 milioni a decorrere dal 2017 (comma 40). Viene altresì prevista la definizione da parte del Governo di un programma straordinario di cessioni di immobili pubblici, compresi quelli detenuti dal Ministero della difesa, che dovrà consentire introiti per il periodo 2014-2016 non inferiori a 500 milioni di euro annui (comma 391). Infine, oltre a prorogare, a decorrere dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2014, gli interventi di impiego del personale delle Forze armate per le operazioni di controllo del territorio (comma 264), istituisce, nello stato di previsione del Ministero della Difesa, un Fondo per le esigenze di funzionamento dell'Arma dei Carabinieri, con una dotazione di 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014 (comma 270).

Un consistente gruppo di misure concerne poi il settore delle infrastrutture, che sono, da un lato, volte a disciplinare la concessione di finanziamenti alle infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001 (cd. "legge obiettivo) e, per l'altro, a recare specifici stanziamenti per la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria della rete stradale e ferroviaria (ai commi da 68 a 88) e per la dotazione infrastrutturale, anche di carattere immateriale, quale il completamento del piano nazionale della banda larga (comma 97). Si introduce inoltre  una nuova finalità cui possono essere destinate le risorse relative alla quota dell'otto per mille del gettito IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, ricomprendendovi gli interventi relativi alla ristrutturazione, al miglioramento, alla messa in sicurezza, all'adeguamento antisismico ed all'efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica (comma 206), e viene prevista una nuova procedura per la realizzazione e l'ammodernamento degli impianti sportivi, ferma restando la realizzazione prioritaria di tali impianti mediante recupero di impianti esistenti o relativamente a impianti localizzati in aree già edificate (commi 304-305).

Un altro insieme di disposizioni riguardano le politiche per l'istruzione, i beni culturali, e l'editoria. Le misure sono finalizzate, da una parte, a finanziare interventi anche a carattere ordinario, tra cui l'istruzione universitaria e le scuole paritarie, regolare il sostegno all'editoria e la disciplina speciale per le fondazioni lirico-sinfoniche, semplificare le procedure relative alle società partecipate che operano nel settore culturale e, dall'altra, a razionalizzare le misure di spesa, con particolare riferimento al settore dei beni culturali e all'organizzazione scolastica periferica. Le corrispondenti misure concernono, tra le altre, l' incremento del fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO) di 150 milioni di euro per l'anno 2014 (comma 257); il finanziamento dei policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali, per 50 milioni nel 2014 e 35 milioni annui dal 2015 al 2024; la spesa di 220 milioni nel 2014 per il sostegno alle scuole paritarie (comma 260); l'istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria, per 50 milioni di euro per il 2014, 40 milioni per il 2015, 30 milioni il 2016 (comma 261). Ulteriori misure concernono uno stanziamento di 35 milioni di euro nel 2014 per compensare i tagli subiti nel 2012 e nel 2013 nel settore dell'emittenza radiotelevisiva pubblica o privata (comma 262) nonché la delegificazione della materia relativa all'erogazione dei contributi statali di cui alla L. 534/1996 alle istituzioni culturali (commi 382, 383 e 385); ulteriori disposizioni riguardano i contributi alle pubblicazioni periodiche di elevato valore culturale (comma 384).

 
Finanza territoriale e politiche di coesione
  • 1 rimando
08/01/2014

Vanno poi segnalate le misure per la finanza territoriale, con riguardo, principalmente, al patto di stabilità interno per il quale: - si ridefiniscono gli obiettivi per gli anni 2014 - 2017, sia per le regioni a statuto ordinario (commi 496-498) che per le regioni a statuto speciale e le province autonome (commi 499-500), al fine di limitare ulteriormente il tetto di spese complessive consentito; - si stabilisce per il 2014 un ulteriore concorso agli obiettivi di finanza pubblica per le regioni a statuto ordinario, pari complessivamente a 560 milioni di euro e per le regioni a statuto speciale e le province autonome, pari complessivamente a 240 milioni di euro (commi 522-527); - si introducono alcune novelle alla disciplina del patto di stabilità interno per gli enti locali, valevole per le province e i comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti, con particolare riferimento all'aggiornamento della base di calcolo e dei coefficienti annuali da applicare per la determinazione dei nuovi saldi obiettivo degli anni 2014-2017, finalizzate ad ottenere, a decorrere dal 2016, un ulteriore contributo degli enti locali alla manovra di finanza pubblica pari a circa 344 milioni di euro (comma 532). Vengono aggiornate, inoltre, le percentuali massime di penalizzazione da applicare agli enti locali non virtuosi negli anni 2014-2017 per il ricalcolo del loro saldo obiettivo, ai fini dell'applicazione del meccanismo di virtuosità introdotto dall'articolo 20, comma 2, del D.L. n. 98/2011 (comma 534); si disciplina l'esclusione dai vincoli del patto di stabilità interno degli enti territoriali per l'anno 2014, per un importo pari a 500 milioni di euro, dei pagamenti dei debiti in conto capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 sostenuti nel corso del 2014 da parte delle regioni, delle province e dei comuni. Si dispone poi (comma 534, lettera d) la riduzione degli obiettivi del patto di stabilità interno dei comuni che gestiscono, in quanto capofila, funzioni e servizi in forma associata. La modifica prevede, altresì, il contestuale aumento degli obiettivi del patto per i comuni associati non capofila, al fine di garantire la neutralità sui saldi di finanza pubblica. Da segnalare infine l'intervento operato con il comma 735 sui limiti all'indebitamento degli enti locali, di cui all'art. 204, co. 1, del D.Lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali – TUEL), volto a renderli meno stringenti a decorrere dall'anno 2014

 Per le regioni la disciplina del patto di stabilità è stata modificata (commi 498, 499 e 501) al fine di sopprimere, a decorrere dal 2014, una delle due modalità di calcolo del tetto di spesa complessiva, quella in termini di competenza finanziaria, ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno. E' stata poi introdotta (comma 571) una procedimentalizzazione del seguito delle iniziative presentate dalle Regioni al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro per gli affari regionali, per raggiungere l'intesa su forme differenziate di autonomia ai sensi dell'articolo 116, comma 3, della Costituzione, prescrivendo che il Governo si attivi su di esse entro di 60 giorni dal ricevimento.

Infine, sempre in tema di finanza territoriale, viene reso permanente il divieto per regioni ed enti locali di ricorrere a strumenti finanziari derivati, salvo le ipotesi espressamente consentite dalla legge (comma 572) e, ai commi da 550 a 562, si introduce una nuova disciplina dei rapporti finanziari tra le amministrazioni locali e società partecipate dalle stesse, al fine di introdurre una miglior trasparenza ed un più immediato collegamento tra i risultati delle partecipate ed il bilancio delle amministrazioni partecipanti, con una precisa responsabilizzazione finanziaria che si determina anche sui bilanci delle amministrazioni in relazione alle eventuali perdite degli enti partecipati. Agli stessi, inoltre si applicheranno le norme sul contenimento dei costi di personale applicate all'amministrazione controllante.

Quanto alle politiche per la coesione, il comma 6 assegna 54,8 miliardi al Fondo per lo sviluppo e la coesione – FSC (ex FAS) per il finanziamento da destinare a interventi per lo sviluppo, da ripartire per l'80 per cento alle aree del Mezzogiorno e per il 20 per cento alle aree del Centro-Nord. Di tali risorse tuttavia ne viene iscritto in bilancio soltanto una quota pari all'80 per cento (43.848 milioni), subordinando l'utilizzo della restante quota di 10.962 milioni ad una verifica a metà periodo del ciclo di programmazione in merito all'effettivo impiego delle risorse assegnate. Per quanto riguarda il cofinanziamento nazionale degli interventi dei fondi strutturali dell'Unione europea, la Tabella E provvede a definire la dotazione di bilancio del Fondo di rotazione per le politiche comunitarie (art. 5, legge n. 183 del 1987) per il nuovo ciclo 2014 e 2020, assegnando 4,5 miliardi per il 2016 e 19 miliardi per le annualità successive; in merito al cofinanziamento intervengono poi commi da 240 a 248, che dettano disposizioni in materia di modalità di utilizzo del cofinanziamento nazionale dei programmi europei per il nuovo periodo di programmazione 2014/2020, a valere sul Fondo di rotazione. Con riguardo al Fondo per lo sviluppo e la coesione sono state inserite nuove disposizioni (commi da 8 a 11) con riguardo alla modalità di ripartizione delle risorse del Fondo destinate al ciclo di programmazione 2014-2020. Viene altresì autorizzata (commi da 18 a 21) l'assunzione a tempo indeterminato di un contingente di massimo 120 unità destinate a rafforzare le strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri, dei Ministeri e dell'Agenzia per lo sviluppo e la coesione. Il personale assunto, eventualmente anche oltre i contingenti organici previsti dalla normativa vigente è preposto a funzioni di coordinamento, gestione, monitoraggio e controllo degli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali europei anche per il periodo 2014-2020.

Vedi anche
 
Sistema produttivo, imprese, trasporto
08/01/2014

Nella legge di stabilità sono altresì presenti misure a favore del sistema produttivo, volte da un lato al sostegno al tessuto produttivo delle piccole e medie imprese, alla valorizzazione dell'innovazione e della ricerca, nonché al rafforzamento della presenza internazionale delle imprese nazionali, e dall'altro a perseguire l'obiettivo di agevolare l'accesso al credito, in particolare delle PMI.

In tale ambito, alcuni interventi sono volti al sostegno alle imprese, con la spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 e di 100 milioni di euro per il 2016 (comma 25) per finanziamenti agevolati nella forma di contratti di sviluppo nel settore industriale e nel settore turistico; con l'incremento di 100 milioni di euro per il 2014 e di 50 milioni per il 2015 del (comma 26) del Fondo per la crescita sostenibile; per incrementare la dotazione del Fondo rotativo destinato alla concessione di finanziamenti a tasso agevolato alle imprese esportatrici, a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese si autorizza la spesa di 50 milioni di euro per il 2014 (comma 27);per sostenere il credito all'esportazione si rifinanzia con 200 milioni di euro il Fondo di cui all'articolo 3 della L. n. 295/73 (comma 29).

Inoltre si assegnano 200 milioni per ciascuna annualità 2014-2016 al Fondo di garanzia per le PMI, a valere sulle disponibilità del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Ulteriori 600 milioni del Fondo sviluppo e coesione saranno successivamente destinati dal CIPE al Fondo di garanzia PMI (comma 53); viene esteso il perimetro delle attività possono essere svolte dalla Cassa Depositi e Prestiti , prevedendo che le stesse possano ricomprendere anche l'acquisto di titoli emessi nell'ambito delle operazioni di cartolarizzazione concernenti crediti verso piccole e medie imprese.(commi da 44 a 47); si estende la durata della garanzia dello Stato prevista per i debiti di parte corrente delle amministrazioni pubbliche diverse dallo Stato, oggetto delle vigenti disposizioni sui pagamenti dei debiti pregressi (comma 62); al rifinanziamento dei fondi di credito agevolato per le piccole e medie imprese vengono destinati gli interessi maturati su di un apposito conto corrente dedicato, nel quale i notai e altri pubblici ufficiali hanno l'obbligo di versare una serie di onorari e somme a vario titolo dovute al professionista o a lui affidate (commi 63-67). Si istituisce un Fondo con una dotazione pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 destinato al sostegno delle imprese che si uniscono in Associazione temporanea di imprese (ATI), o Raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) al fine di operare su manifattura sostenibile e artigianato digitale (commi 56-59).

Sempre con riguardo alle imprese, mediante taluni interventi di carattere fiscale si dispone l'applicazione a regime delle deduzioni IRAP per l'incremento di base occupazionale, in particolare prevedendo la possibilità, per i soggetti passivi IRAP, di dedurre il costo del personale, ove stipulino contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato ad incremento d'organico a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2014 (comma 132); si modifica la disciplina c.d. Aiuto alla crescita economica (ACE), al fine di incrementare, per il triennio 2014 -2016, la quota di rendimento nozionale del nuovo capitale proprio deducibile dal reddito imponibile (commi 137 e 138); si concede alle società di capitali ed agli enti residenti sottoposti a IRES la possibilità di effettuare la rivalutazione dei beni d'impresa e delle partecipazioni risultanti dal bilancio dell'esercizio in corso al 31 dicembre 2012, attraverso il pagamento di un'imposta sostitutiva con aliquota del sedici per cento per i beni ammortizzabili e del dodici per cento per i beni non ammortizzabili. (commi da 140 a 147); viene modificata la disciplina del regime IRAP e IRES delle rettifiche su crediti e delle perdite su crediti, consentendo ai soggetti operanti nei settori bancario, finanziario ed assicurativo di includere nella base imponibile IRAP le perdite nell'esercizio in cui sono contabilizzate e nei quattro successivi (commi da 158 a 161); si esenta, a decorrere dal 1° gennaio 2014, dall'imposta provinciale di trascrizione (Ipt) il riscatto dei veicoli in leasing. e, da ultimo viene istituito il Fondo per l'incentivazione partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese e per la diffusione dei piani di azionariato rivolti a lavoratori dipendenti, assegnandogli 2 milioni di euro per il 2014 e 5 milioni di euro per il 2015 (comma 180). Inoltre si prevede che i soggetti passivi che intendano acquistare servizi di pubblicità on line, siano obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita IVA italiana. Si dispone, inoltre, che gli spazi pubblicitari on line e i link sponsorizzati che appaiono nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca, devono essere acquistati esclusivamente attraverso soggetti titolari di partita IVA italiana (comma 178). Il comma 177 prevede poi che le società che operano nel settore della raccolta di pubblicità on-line, nella determinazione del reddito d'impresa devono utilizzare indicatori di profitto diversi da quelli applicabili ai costi sostenuti per lo svolgimento della propria attività. E' fatto salvo il ricorso alla procedura di ruling di standard internazionale che, per le imprese con attività internazionale, consente con la sottoscrizione di un accordo con l'Amministrazione finanziaria di fare riferimento al regime dei prezzi di trasferimento, degli interessi, dei dividendi e delle royalties.

Una ulteriore tipologia di misure sono disposte a favore del trasporto, per il quale alcune disposizioni: - prevedono la destinazione di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2105 e 2016 per l'acquisto di materiale rotabile su gomma e di 200 milioni di euro per l'anno 2014 per l'acquisto di materiale rotabile ferroviario, in entrambi i casi da destinare al trasporto pubblico locale (comma 83); - con specifico riguardo al settore dell'autotrasporto autorizzano la spesa di 330 milioni di euro per l'anno 2014 per interventi in favore del settore (comma 89) e modificano le funzioni e la composizione del Comitato centrale per l'Albo nazionale degli autotrasportatori, nonché la disciplina del rilascio della licenza per autotrasportatore (commi 92-94); - rifinanziano dal 2014 le autorizzazioni di spesa del Fondo per il funzionamento del Corpo delle Capitanerie di porto per mantenerne la capacità operativa (comma 107). Si dispone poi (comma 556) che le società, destinatarie di affidamenti nel settore del trasporto pubblico locale non conformi alla disciplina dell'Unione europea in materia e la cui durata ecceda il limite del 3 dicembre 2019 non possono partecipare ad alcuna procedura per l'affidamento dei servizi, anche se già avviata. L'esclusione non si applica nei confronti delle imprese affidatarie del servizio oggetto di procedura concorsuale. Infine si incrementa,  di 4 milioni di euro per il 2014 e di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016 l'autorizzazione di spesa per il completamento e l'implementazione della rete immateriale degli interporti, al fine del completamento della piattaforma logistica nazionale (comma 90).

 
Misure sociali e previdenziali
08/01/2014

Quanto alle misure di carattere sociale la legge di stabilità dispone, in tema di sanità e assistenza, il finanziamento di alcuni Fondi, quali Fondo per le non autosufficienze, cui sono assegnati 275 milioni di euro per l'anno 2014 e ulteriori 75 milioni, per il medesimo anno, da finalizzare per interventi di assistenza domiciliare per le persone affette da disabilità gravi e gravissime, ivi incluse quelle affette da SLA, sclerosi laterale amiotrofica (commi 199 e 200), ed il Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, incrementato di 20 milioni, per ciascun anno 2015 e 2016 (comma 202). E' inoltre estesa la platea dei beneficiari della Carta acquisti ordinaria, cui viene destinato uno stanziamento pari a 250 milioni di euro per il 2014, nonché ulteriori 40 milioni per il triennio 2014-2016 da destinare all'estensione su tutto il territorio nazionale della sperimentazione della Carta medesima (comma 216). Viene inoltre disposto (comma 223) un incremento di 50 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2014 e 2015, delle risorse relative all'attuazione della disciplina di cui alla legge n. 210/1992 sugli indennizzi in favore di determinati soggetti danneggiati in ambito sanitario ed istituita l'Anagrafe nazionale degli assistiti (ANA) (commi 231-232). Infine, viene ripristinata l'aliquota IVA ridotta del 4 per cento - anziché del 10 per cento - per le prestazioni socio-sanitarie o educative in favore di specifiche tipologie di soggetti (anziani, disabili ecc..) rese da cooperative sociali e loro consorzi (comma 172) ed incrementato di 10 milioni per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 la dotazione del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità allo scopo di finanziare un Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale (comma 217). Istituisce inoltre per l'anno 2014 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Fondo per i nuovi nati, per contribuire alle spese per il sostegno di bambini nati o adottati appartenenti alle famiglie a basso reddito (comma 201).  

Per quanto attiene alla previdenza, il provvedimento reca disposizioni volte al contenimento della perequazione automatica dei trattamenti pensionistici per il triennio 2014-2016, disponendo che la stessa operi al 100% per i trattamenti pensionistici di  importo fino a 3 volte il trattamento minimo INPS, al 90% per i trattamenti pensionistici superiori a 3 volte, al 75% per i trattamenti superiori a 4 volte e al 50% per quelli superiori a 5 volte il trattamento medesimo (comma 483). Si modifica poi, prolungandone i termini di erogazione, la disciplina sui termini temporali della rateizzazione dell'erogazione dei trattamenti di fine servizio (TFS) o di fine rapporto (TFR) dei dipendenti pubblici, con effetto sui soggetti che maturino i requisiti per il pensionamento a decorrere dal 1° gennaio 2014 (commi 484 e 485). Si introduce, inoltre, un contributo di solidarietà, per il triennio 2014-2016, sui trattamenti pensionistici obbligatori eccedenti determinati limiti (comma 486), secondo le seguenti aliquote: 6% per parte eccedente l'importo superiore a quattordici volte il trattamento minimo I.N.P.S., 12% per la parte eccedente venti volte il trattamento e 18% per la parte eccedente l'importo di trenta volte il trattamento stesso. I risparmi derivanti dall'introduzione del contributo di solidarietà, nell'esercizio della propria autonomia, da parte di Organi costituzionali, Regioni e Province autonome, sono versati all'entrata del bilancio dello Stato (comma 487) Inoltre, al fine di neutralizzare la pregressa passività patrimoniale della gestione ex-INPDAP confluita nell'INPS, si precisa che i trasferimenti pubblici in favore di INPS e INPDAP a carico del bilancio dello Stato, a titolo di anticipazione sul fabbisogno finanziario delle gestioni previdenziali nel loro complesso, negli esercizi pregressi al 2012, si intendono effettuati a titolo definitivo (al fine di garantire il pagamento delle prestazioni erogate dall'INPDAP (comma 5): Si provvede inoltre ad estendere la platea dei lavoratori c.d. esodati, includendovi un massimo di ulteriori 23.000 lavoratori, esclusi dai precedenti interventi di salvaguardia (commi 191 e da 193 a 198).

 
Settore pubblico e misure sulla spesa
08/01/2014

Vanno poi segnalati alcuni interventi tra loro diversificati ma la cui caratteristica comune è quella di far comunque riferimento al settore pubblico; interventi che risultano incentrati prevalentemente sul tema delle misure di contenimento e razionalizzazione della spesa, perseguite sia mediante la riduzione degli stanziamenti di bilancio che attraverso disposizioni di natura organizzativa o procedimentale. Sono poi disposte autorizzazioni di spesa destinate a specifiche finalità istituzionali. Per le province è prevista una proroga al 30 giugno 2014 delle disposizioni che consentono il commissariamento degli organi giunti a scadenza, naturale o anticipata.

Nell'ambito del contenimento della spesa del pubblico impiego, la legge di stabilità contiene una serie di interventi (commi da 452 a 482) quali il blocco dell'indennità di vacanza contrattuale, il trattamento accessorio del personale pubblico, la limitazione del turn over, il limite massimo retributivo annuo del personale della P.A. e la riduzione delle indennità di servizio all'estero. Una specifica disposizione (comma 489), prevede che le amministrazioni pubbliche non possono erogare, ai soggetti già titolari di trattamento pensionistico, ivi inclusi i vitalizi, anche conseguenti a funzioni pubbliche elettive, trattamenti economici che, sommati ai trattamenti pensionistici, eccedano il limite fissato corrispondente al trattamento economico del primo presidente della Corte di cassazione, fermi rimanendo i contratti e i rapporti in corso fino alla loro scadenza.

Per quanto concerne la razionalizzazione della spesa, il provvedimento reca una serie di misure di razionalizzazione e di revisione della spesa pubblica, tra cui principalmente l'affidamento al Commissario straordinario per laspending review, il compito di assicurare una riduzione della stessa non inferiore a complessivi 3.520 milioni nel periodo 2014-2017, disponendo nel contempo, in attesa della definizione di tali interventi correttivi, alcuni accantonamenti delle spese rimodulabili dei Ministeri, per 256 milioni nel 2015 e 622 milioni annui a decorrere dal 2016. Le misure di risparmio dovranno operare anche nei confronti delle regioni, per 344 milioni a decorrere dal 2015, nonché degli enti locali, per 344 milioni a decorrere dal 2016. Il Commissario straordinario dovrà inoltre riferire sulla propria attività ogni tre mesi al Comitato interministeriale appositamente istituito dalla disciplina sulla spending review medesima. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovrà adottare misure volte alla unificazione in un unico archivio telematico nazionale dei dati concernenti la proprietà e le caratteristiche tecniche dei veicoli attualmente conservati nel pubblico registro automobilistico e nell'archivio nazionale dei veicoli. Viene inoltre prevista l'emanazione, entro il 15 gennaio 2015, di un DPCM recante riduzioni delle agevolazioni e detrazioni fiscali tali da assicurare maggiori entrate per 3.000 milioni nel 2015, 7.000 milioni nel 2016 e 10.000 milioni dal 2017; cui peraltro potrà non procedersi (in tutto in parte) qualora entro il 15 gennaio 2015, vengano emanati provvedimenti che reperiscano risorse mediante la riduzione della spesa pubblica (commi da 427 a 430).

Altre misure per il settore pubblico concernono: - il vincolo per l'Autorità garante della concorrenza e del mercato e le Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità all'adozione di misure di contenimento della spesa ; - alcune disposizioni volte al contenimento della spesa del personale della Banca d'Italia (comma 338); - l'obbligo per le amministrazioni pubbliche a scegliere, nell'individuazione degli immobili da assumere in locazione passiva, le soluzioni economicamente più vantaggiose, (comma 387); - misure di contenimento delle spese per le consultazioni elettorali, tra le quali la riduzione alla sola giornata di domenica dello svolgimento delle operazioni di votazione nelle consultazioni elettorali e referendarie, come già sperimentato dal 1993 al 2002, - una autorizzazione di spesa di 4 milioni annui per il biennio 2014-2015 al fine di completare l'attività di monitoraggio e di revisione dei fabbisogni e dei costi standard delle regioni e degli enti locali (comma 423);- la riduzione di autorizzazioni di spesa relative ai trasferimenti correnti in favore di imprese pubbliche e private, per un importo complessivo pari a 60,2 milioni nel 2014, a 57,9 milioni nel 2015 e 58,7 milioni a decorrere dal 2016 (comma 438); - la previsione con decorrenza dal 2014 di una riduzione lineare delle spese del bilancio dello Stato per consumi intermedi per un importo di 152 milioni per il 2014 e a 151 milioni per le altre annualità, secondo gli importi indicati nell'allegato 5 alla legge in esame (comma 439). Prevede infine il divieto di rinnovo dei contratti di locazione da parte di pubbliche amministrazioni qualora l'Agenzia del demanio non abbia espresso parere non ostativo entro un determinato termine. L'Agenzia del demanio autorizza il rinnovo di contratti di locazione a condizione che non sussistano immobili demaniali disponibili. (commi 388 e 389). Sono poi previste alcune norme nel settore della giustizia, quali l'autorizzazione all'Avvocatura dello Stato all'assunzione di ulteriori procuratori dello stato a decorrere dall'anno 2014 entro il limite di spesa di 845.000 euro (comma 267) ed un intervento sulla geografia giudiziaria stabilendosi che, in via sperimentale, il Ministro della giustizia possa disporre, mediante convenzioni stipulate con le Regioni e le Province autonome, che per l'esercizio di funzioni giudiziarie nelle relative sedi vengano utilizzati, per il tempo necessario, gli immobili adibiti a servizio degli uffici giudiziari periferici e delle sezioni distaccate soppressi (comma 397).

 
Agricoltura
08/01/2014

Il settore agricolo è interessato da una serie di disposizioni, alcune di carattere fiscale, altre che interessano la generalità delle imprese, e che attengono ad interventi relativi a politiche di sviluppo, di coesione, di promozione delle esportazioni, nonché ad interventi per la prevenzione del dissesto idrogeologico ed al ristoro dei danni subiti dagli eventi eccezionali.

Specifiche disposizioni sono destinate ai giovani imprenditori agricoli, per i quali si prevede, tra l'altro, una riserva del 20% per l'affitto dei terreni demaniali agricoli. Vengono, poi disposte risorse destinate per 10 milioni al Fondo per il finanziamento dei programmi annuali di distribuzione delle derrate alimentari agli indigenti (comma 224) e per 5 milioni al Fondo per la riconversione della produzione bieticola-saccarifera (comma 293). Viene, inoltre, autorizzata la spesa di 1,5 milioni di euro per l'assunzione di personale operaio a tempo determinato operante presso il Corpo forestale dello Stato al fine di garantire quelle attività legate alla preservazione del territorio (comma 24).

Oltre agli interventi di carattere fiscale sugli immobili agricoli, prima illustrati, vengono ripristinate (comma 608 e 609) le agevolazioni previste per la piccola proprietà contadina e la facoltà, per le società di persone e di capitali che svolgono esclusivamente attività agricola, di optare per la determinazione del reddito su base catastale anziché in base al bilancio. Vengono, inoltre, riaperti i termini per la rivalutazione contabile dei terreni agricoli e viene, altresì, disposto l'incremento della misura dei consumi medi standardizzati di gasolio da ammettere all'impiego agevolato (comma 292).