Nel corso della XVII legislatura, il settore dei contratti pubblici, in cui sono ricompresi i contratti di appalto o di concessione aventi per oggetto l'acquisizione di servizi o di forniture, ovvero l'esecuzione di opere o lavori, è stato oggetto di un sostanziale intervento di riforma e di riordino anche in attuazione della normativa europea. E' in corso il processo di attuazione della nuova normativa, che è demandata a linee guida che devono essere adottate dal Ministero delle infrastrutture e dall'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC).
La nuova normativa sui contratti pubblici ha anche introdotto una disciplina per la programmazione e il finanziamento delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari in conseguenza del superamento della normativa speciale riguardante le infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale (cd. "legge obiettivo"). E' in corso la riprogrammazione delle risorse e la transizione dalla vecchia alla nuova programmazione, a cui è collegata anche una revisione dei progetti (project review) esistenti. Numerose norme hanno riguardato il settore autostradale, sia con riguardo all'affidamento e alla revisione delle concessioni autostradali, sia con riguardo all'ANAS.
Per quanto riguarda lo svolgimento di grandi eventi, la maggior parte delle disposizioni ha riguardato l'Esposizione Universale "Expo Milano 2015".
La materia dell'edilizia è stata interessata da una serie di interventi finalizzati anche ad una semplificazione dei titoli abilitativi. In occasione delle diverse leggi di bilancio, inoltre, sono state prorogate le misure di incentivazione fiscale per il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio (cd. ecobonus).
Sul fronte delle politiche abitative, sono state adottate disposizioni volte, da un lato, al sostegno delle locazioni e dei mutui sulla prima casa e, dall'altro, all'alienazione, al recupero e alla razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP).
In continuità con la precedente legislatura, il dibattito parlamentare si è concentrato sui temi della rigenerazione e della riqualificazione delle aree urbane; in tale ambito, specifiche misure hanno riguardato le periferie.
Le politiche in materia di trasporti della XVII Legislatura sono state caratterizzate dalla centralità degli interventi e degli investimenti per il trasporto "sostenibile" e per la sicurezza del trasporto.
Accanto al tema della sicurezza stradale sono stati posti in essere numerosi interventi per favorire, da un lato, il rinnovo dei mezzi del trasporto pubblico locale, al fine di migliorare sia la qualità del servizio sia le matrici ambientali, e dall'altro lato il consolidamento dei finanziamenti destinati alle regioni e agli enti locali nonché, con riferimento alla mobilità urbana, interventi relativi allo sviluppo della mobilità ciclistica e delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli ad alimentazione alternativa. In particolare è stato fissato in via normativa l'importo del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario adeguando i criteri di attribuzione dei finanziamenti per il futuro. Con la legge annuale per la concorrenza è stata poi conferita al Governo la delega per il riordino del settore dell'autotrasporto pubblico non di linea (taxi, noleggio con conducente e nuove forme di trasporto condiviso). La Commissione ha inoltre posto in essere un'intensa attività volta alla riforma del Codice della strada che non si è tuttavia conclusa.
Con riferimento al sistema ferroviario, oltre alle iniziative di recepimento delle norme in materia di costituzione di uno spazio ferroviario unico e, in particolare, concernenti il recepimento del quarto pacchetto ferroviario, è stata adottata una politica di grandi investimenti infrastrutturali (la cosiddetta "cura del ferro") indirizzata sia al completamento delle reti ad alta velocità, con particolare riferimento alle connessioni transfrontaliere, che ai nodi. Sono state altresì stanziate risorse per rafforzare la sicurezza delle ferrovie, con particolare riferimento alla sicurezza sulle reti regionali interconnesse e non interconnesse con la rete nazionale. E' stato infine avviato l'iter di privatizzazione di una quota minoritaria del Gruppo Ferrovie dello Stato (fino al 40 per cento), che non ha tuttavia trovato sviluppi nel corso della legislatura, mentre è stato disposto il trasferimento a Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. delle azioni di ANAS.
Con riferimento al settore aeroportuale si è provveduto ad approvare il Piano nazionale degli aeroporti che ha tra l'altro definito gli aeroporti di interesse nazionale. Ulteriori disposizioni normative hanno riguardato la vicenda relativa alla crisi di Alitalia.
Nel settore portuale è stata realizzata una riorganizzazione della governance: in particolare, sulla base del piano nazionale della portualità e della logistica, si è proceduto all'istituzione delle Autorità di sistema portuale. Un ulteriore intervento di riforma, che ha caratterizzato la legislatura, ha riguardato il settore della nautica da diporto. Sono state introdotte, tra l'altro, riformando il codice della nautica da diporto, nuove disposizioni in merito alla classificazione delle unità da diporto, alle patenti nautiche e alla documentazione amministrativa e si è prevista l'istituzione del Sistema telematico centrale della nautica da diporto.